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Document 52018TA0912(01)

    Conti annuali della Corte dei conti europea per l’esercizio finanziario 2017

    GU C 323 del 12.9.2018, p. 2–20 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    12.9.2018   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 323/2


    CONTI ANNUALI DELLA CORTE DEI CONTI EUROPEA PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2017

    (2018/C 323/02)

    INDICE

    Certificazione dei conti 3
    Relazione del revisore indipendente 4
    Rendiconti finanziari e note esplicative 7
    Stato patrimoniale 7
    Conto del risultato economico 8
    Prospetto dei flussi di cassa 9
    Prospetto delle variazioni delle attività nette 9
    Politiche contabili e note ai rendiconti finanziari 10

    1.

    Dati generali 10

    2.

    Base giuridica e norme contabili 10

    3.

    Note allo stato patrimoniale 12

    4.

    Note al conto del risultato economico 15

    5.

    Altre importanti informazioni 15
    Informazioni di bilancio per l’esercizio finanziario 2017 17

    A

    Calcolo del risultato di bilancio 17

    B

    Riconciliazione del risultato economico con il risultato di bilancio 18
    Relazione di certificazione indipendente 19

    CERTIFICAZIONE DEI CONTI

    Certificazione per i conti annuali 2017 della Corte dei conti europea

    I conti annuali della Corte dei conti europea per l’esercizio 2017 sono stati redatti conformemente alle disposizioni del titolo IX del regolamento finanziario applicabile al bilancio generale dell’Unione europea, alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione, nonché ai princìpi e metodi contabili adottati dal sottoscritto.

    Il sottoscritto è responsabile della preparazione e della presentazione dei conti annuali della Corte dei conti europea, ai sensi dell’articolo 68 del regolamento finanziario.

    Il sottoscritto ha ottenuto dall’ordinatore, che ne ha certificato l’attendibilità, tutte le informazioni necessarie alla compilazione di conti che mostrino l’attivo e il passivo della Corte dei conti europea e l’esecuzione del bilancio.

    Con la presente, il sottoscritto, sulla base di tali informazioni e dei controlli che ha ritenuto necessario effettuare per approvare i conti, attesta di avere ragionevole certezza che i suddetti conti forniscono un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della posizione finanziaria, dei risultati delle operazioni e dei flussi di cassa della Corte dei conti europea.

    Lussemburgo, 17 maggio 2018.

    Pilar CALVO FUENTES

    Contabile della Corte dei conti europea


    RELAZIONE DI AUDIT

    Alla direzione della

    Corte dei conti europea

    Il nostro giudizio

    A nostro giudizio, i rendiconti finanziari allegati forniscono un’immagine fedele e veritiera della situazione finanziaria della Corte dei conti europea («la Corte») al 31 dicembre 2017, nonché dei risultati delle sue operazioni, dei flussi di cassa e delle variazioni dell’attivo netto per l’esercizio chiuso in tale data, conformemente al regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (1) e le successive modifiche, di seguito denominato «il regolamento finanziario»; ed al regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione (2), recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario e le successive modifiche.

    L’audit ha riguardato:

    I rendiconti finanziari della Corte comprendono:

    lo stato patrimoniale al 31 dicembre 2017,

    il conto del risultato economico per l’esercizio chiuso a tale data,

    la situazione dei flussi di cassa per l’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2017,

    il prospetto delle variazioni delle attività nette per l’esercizio chiuso a tale data, e

    le note ai rendiconti finanziari, che contengono una sintesi delle politiche contabili significative.

    Elementi a sostegno del giudizio

    Abbiamo effettuato la nostra revisione conformemente alla Legge del 23 luglio 2016 sulla professione di revisore dei conti (Legge del 23 luglio 2016) e secondo i princìpi internazionali di audit (ISA) adottati per il Lussemburgo dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier (CSSF). Le nostre responsabilità in forza di tale legge e di tali princìpi sono illustrate in maggiore dettaglio nella sezione della relazione dedicata alle «responsabilità del Réviseur d’entreprises agréé» relativamente all’audit dei rendiconti finanziari.

    Riteniamo che gli elementi probatori raccolti costituiscano una base sufficiente e appropriata per formulare il nostro giudizio di audit.

    Siamo indipendenti dalla Corte dei conti europea ai sensi del codice deontologico della professione contabile dell’International Ethics Standards Board for Accountants (codice IESBA) adottato per il Lussemburgo dalla CSSF e delle norme di etica applicabili all’audit dei rendiconti finanziari. Abbiamo assolto le altre responsabilità di natura etica che a noi incombono in virtù di tali norme etiche.

    Altre informazioni

    La direzione è responsabile delle altre informazioni. Fra queste figurano le informazioni di bilancio per l’esercizio finanziario 2017 (pag. 18), ma non i rendiconti finanziari e la nostra relazione al riguardo.

    Il nostro giudizio sui rendiconti finanziari non verte sulle altre informazioni e non esprimiamo a tale riguardo alcuna forma di garanzia conclusiva.

    Nell’ambito dell’audit espletato sui rendiconti finanziari, è nostro compito leggere le altre informazioni sopra menzionate e, nel farlo, considerare se vi siano incongruenze rilevanti tra queste e i rendiconti finanziari o tra queste e le conoscenze da noi acquisite nell’ambito dell’audit, o se invece risultino essere oggetto di inesattezze rilevanti. Qualora concludessimo, sulla base dell’attività svolta, che vi siano inesattezze rilevanti in queste altre informazioni, siamo tenuti a segnalarlo. A tale riguardo, non abbiamo nulla da segnalare.

    Responsabilità della direzione e competenze dei responsabili delle attività di governance per i rendiconti finanziari

    Secondo quanto disposto dal regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (3) e le successive modifiche, di seguito denominato «il regolamento finanziario», e secondo quanto disposto dal regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione (4), recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario e successive modifiche, la direzione è responsabile della preparazione e della fedele presentazione dei rendiconti finanziari, nonché di qualunque controllo interno da essa ritenuto necessario alla preparazione di rendiconti finanziari privi di inesattezze rilevanti, siano esse dovute a frode o a errore.

    Nel preparare i rendiconti finanziari, la direzione è tenuta a valutare la capacità della Corte di mantenere la continuità operativa, fornendo informazioni al riguardo, secondo le circostanze, e basando la contabilità sull’ipotesi della continuità dell’attività, a meno che la direzione non intenda liquidare la Corte o interromperne l’attività, o non abbia alternative realistiche a ciò.

    Ai responsabili delle attività di governance spetta sovrintendere al processo di predisposizione dell’informativa finanziaria della Corte.

    Responsabilità del «Reviseur d’entreprises agréé» per l’audit dei rendiconti finanziari

    Gli obiettivi del nostro audit sono ottenere una ragionevole certezza riguardo all’assenza di inesattezze rilevanti nell’insieme dei rendiconti finanziari, dovute a frode o errore, e redigere una relazione di audit che includa il nostro giudizio. La ragionevole certezza consiste in un livello elevato di sicurezza, ma non è una garanzia che l’audit condotto conformemente alla legge del 23 luglio 2016 e dei princìpi internazionali di audit (ISA) adottati per il Lussemburgo dalla CSSF rilevi sempre le inesattezze rilevanti ove sussistano. Le inesattezze possono risultare da frode o errore e sono ritenute rilevanti se è ragionevole presumere che, considerate singolarmente o in termini aggregati, possano influenzare le decisioni economiche adottate dagli utenti sulla base dei rendiconti finanziari in questione.

    Conformemente alla legge del 23 luglio 2016 e ai princìpi ISA adottati per il Lussemburgo dalla CSSF, nell’ambito dell’audit esercitiamo il giudizio professionale e manteniamo lo scetticismo professionale durante tutto il corso dell’attività. Inoltre:

    individuiamo e valutiamo i rischi di inesattezze rilevanti nei rendiconti finanziari, dovute a frode o errore; definiamo ed espletiamo procedure di audit commisurate a tali rischi e otteniamo elementi probatori di audit sufficienti e adeguati per formulare un giudizio. Il rischio di non individuare un’inesattezza rilevante dovuta a frode è più alto di quanto non sia per un’inesattezza derivante da errore, poiché la frode può implicare collusione, falsificazioni, omissioni intenzionali, presentazioni ingannevoli o l’elusione del controllo interno,

    acquisiamo conoscenza del controllo interno pertinente ai fini dell’audit, allo scopo di definire procedure di audit adeguate alle circostanze, ma non di esprimere un giudizio sull’efficacia del controllo interno della Corte,

    valutiamo l’adeguatezza delle politiche contabili adottate e la ragionevolezza delle stime contabili e degli adempimenti informativi correlati in capo alla direzione,

    traiamo conclusioni circa l’adeguatezza dell’impiego, da parte della direzione, dell’ipotesi della continuità operativa quale base contabile e, conformemente agli elementi probatori di audit ottenuti, stabiliamo se esistono rilevanti incertezze riguardo a fatti o a situazioni che possono mettere in serio dubbio la capacità della Corte di operare nella prospettiva della continuazione dell’attività. Nel caso in cui si concluda che esistono incertezze rilevanti, siamo tenuti a mettere in evidenza nella relazione di audit gli adempimenti informativi correlati nei rendiconti finanziari oppure, qualora tali adempimenti informativi siano inadeguati, a modificare il giudizio espresso. Le nostre conclusioni sono basate sugli elementi probatori di audit ottenuti alla data della relazione di audit da noi presentata. È tuttavia possibile che fatti o situazioni future facciano sì che la Corte cessi di operare nella prospettiva della continuazione dell’attività,

    valutiamo la presentazione, la struttura e il contenuto dei rendiconti finanziari nel loro insieme, ivi compresi gli adempimenti informativi, e se i rendiconti finanziari riportino le operazioni sottostanti e i fatti in modo da fornirne una presentazione fedele.

    Comunichiamo con i responsabili della governance in merito, fra l’altro, all’estensione e alla tempistica previste per l’audit e alle constatazioni di audit significative, comprese eventuali carenze importanti del controllo interno rilevate nel corso dell’audit.

    Lussemburgo, 17 maggio 2018.

    PricewaterhouseCoopers, Société coopérative

    Nella persona di

    Rima ADAS


    (1)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.

    (2)  GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1.

    (3)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.

    (4)  GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1.


    RENDICONTI FINANZIARI E NOTE ESPLICATIVE (1)

    Stato patrimoniale

    (euro)

     

    Nota

    31 dicembre 2017

    31 dicembre 2016

    Attività non correnti

     

     

     

    Attività immateriali

    3.1.

    1 977 442

    3 530 432

    Immobili, impianti e macchinari

    3.2.

    74 664 292

    78 146 338

    Crediti

     

     

     

    76 641 734

    81 676 770

    Attività correnti

     

     

     

    Crediti

    3.3.

    655 198

    691 455

    Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

    3.4.

    7 110 125

    8 356 341

     

     

    7 765 323

    9 047 796

    Totale attività

     

    84 407 057

    90 724 566

    Passività correnti

     

     

     

    Accantonamenti

     

    Debiti

    3.5.

    6 042 069

    5 354 888

     

     

    6 042 069

    5 354 888

    Totale passività

     

    6 042 069

    5 354 888

    Attivo netto

     

    78 364 988

    85 369 678

    Avanzo/disavanzo accumulato

     

    85 369 678

    88 953 458

    Risultato economico dell’esercizio

     

    (7 004 690 )

    (3 583 780 )

    Attivo netto

     

    78 364 988

    85 369 678

    Conto del risultato economico

    (euro)

     

    Nota

    2017

    2016

    Fondi trasferiti dalla Commissione ad altre istituzioni

    4.1.

    115 900 000

    116 700 000

    Proventi da operazioni amministrative

    4.2.

    20 918 724

    20 234 812

    Altri proventi di gestione

    4.3.

    10 460

    49 328

    Totale proventi di gestione

    4.4.

    136 829 184

    136 984 140

    Spese per il personale

    4.5.

    (115 939 175 )

    (112 410 058 )

    Spese relative a immobilizzazioni

    4.6.

    (7 512 025 )

    (7 764 105 )

    Altre spese amministrative

    4.7.

    (20 366 931 )

    (20 351 775 )

    Spese operative

    4.8.

    (7 168 )

    (25 270 )

    Totale spese di gestione

     

    (143 825 299 )

    (140 551 208 )

    Avanzo/(disavanzo) da attività di gestione

     

    (6 996 115 )

    (3 567 068 )

    Spese relative a operazioni finanziarie

    4.9.

    (8 575 )

    (16 712 )

    Avanzo/(disavanzo) da attività non connesse alla gestione

     

    (8 575 )

    (16 712 )

    Risultato economico dell’esercizio

     

    (7 004 690 )

    (3 583 780 )

    Prospetto dei flussi di cassa

    (euro)

     

    2017

    2016

    Risultato economico dell’esercizio

    (7 004 690 )

    (3 583 780 )

    Attività di gestione — Aggiustamenti

     

     

    Ammortamento

    1 566 045

    1 600 449

    Svalutazione

    5 927 200

    6 146 461

    Aumento/(diminuzione) accantonamenti

    (50 000 )

    (Aumento)/diminuzione crediti

    36 257

    (87 142 )

    Aumento/(diminuzione) debiti

    687 182

    (1 627 120 )

    Flussi di cassa netti da attività di gestione

    1 211 994

    2 398 868

    Flussi di cassa da attività di investimento

     

     

    Acquisto di immobili, impianti e macchinari e di beni immateriali (-)

    (2 476 990 )

    (1 274 770 )

    Proventi da immobili, impianti e macchinari e da beni immateriali (+)

    18 780

    17 195

    Flussi di cassa netti da attività di investimento

    (2 458 210 )

    (1 257 575 )

    Aumento/(diminuzione) prestazioni per i dipendenti

    Aumento/(diminuzione) netti tesoreria ed equivalenti di tesoreria

    (1 246 216 )

    1 141 293

    Tesoreria ed equivalenti di tesoreria all’inizio dell’esercizio

    8 356 341

    7 215 048

    Tesoreria ed equivalenti di tesoreria alla fine dell’esercizio

    7 110 125

    8 356 341

    Prospetto delle variazioni delle attività nette

    (euro)

    Attività nette

    Avanzo / (disavanzo) accumulato

    Risultato economico dell’esercizio

    Totale

    Saldo al 31.12.2016

    88 953 458

    (3 583 780 )

    85 369 678

    Imputazione del risultato economico dell’esercizio precedente

    (3 583 780 )

    3 583 780

    Risultato economico dell’esercizio

    (7 004 690 )

    (7 004 690 )

    Saldo al 31.12.2017

    85 369 678

    (7 004 690 )

    78 364 988

    Politiche contabili e note ai rendiconti finanziari

    1.    Dati generali

    La Corte dei conti europea (di seguito «la Corte»), con sede a Lussemburgo, è stata istituita dal trattato di Bruxelles del 22 luglio 1975 ed è entrata in funzione nell’ottobre 1977.

    Missione della Corte dei conti europea

    La missione della Corte dei conti europea è di contribuire a migliorare la gestione finanziaria dell’UE, promuovere la trasparenza e l’obbligo di rendere conto, e di fungere da custode indipendente degli interessi finanziari dei cittadini dell’Unione. Il ruolo della Corte quale revisore esterno indipendente dell’Unione europea è di controllare che i fondi UE siano correttamente contabilizzati, riscossi e spesi conformemente alla normativa applicabile e che siano stati utilizzati in maniera ottimale.

    La Corte controlla che il bilancio dell’Unione europea sia stato eseguito in maniera corretta e che i fondi dell’UE siano stati riscossi e spesi in maniera legittima e conformemente ai princìpi della sana gestione finanziaria.

    La Corte, istituzione dell’UE cui spetta il controllo delle finanze dell’UE, si impegna ad essere un’organizzazione efficiente, all’avanguardia dell’evoluzione nel campo dell’audit del settore pubblico e dell’amministrazione.

    L’esercizio finanziario della Corte ha inizio il 1o gennaio e termina il 31 dicembre.

    2.    Base giuridica e norme contabili

    2.1.   Normativa concernente la presentazione dei conti

    I rendiconti finanziari della Corte sono compilati conformemente alle disposizioni del regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio (1), in appresso denominato «il regolamento finanziario», nonché conformemente alle disposizioni del regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione (2), recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario e successive modifiche.

    2.2.   Princìpi contabili

    I rendiconti finanziari sono preparati sulla base di norme sulla contabilità per competenza, a loro volta basate sugli International Public Sector Accounting Standards (IPSAS). Tali norme contabili dell’UE sono adottate dal contabile della Commissione, previa consultazione delle altre istituzioni.

    I princìpi contabili da rispettare all’atto della preparazione dei rendiconti finanziari sono elencati nella norma contabile n. 1 dell’UE («Rendiconti finanziari») e coincidono con quelli descritti nell’IPSAS n. 1, ossia: attendibilità della presentazione, contabilità per competenza, continuità delle attività, coerenza nella presentazione, aggregazione, compensazione e informazioni comparative. Secondo quanto prescrive l’articolo 144 del regolamento finanziario, le caratteristiche qualitative dei rendiconti finanziari sono la pertinenza, l’affidabilità, la comprensibilità e la confrontabilità.

    Conformemente ai princìpi IPSAS e ai princìpi contabili generalmente accettati, i rendiconti finanziari includono necessariamente importi basati su stime e ipotesi della direzione a loro volta basate sulle informazioni maggiormente attendibili a disposizione.

    2.3.   Valuta e base di conversione

    I rendiconti finanziari sono presentati in euro, essendo questa la valuta funzionale e di rendicontazione dell’UE.

    Le operazioni in valuta estera sono convertite in euro applicando il tasso di cambio vigente alla data dell’operazione.

    Le perdite e gli utili su cambi derivanti dal regolamento di operazioni in valuta estera e dalla conversione ai tassi di cambio di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono rilevati nel conto economico.

    I saldi di fine esercizio delle attività e passività monetarie espresse in valuta estera sono convertiti in euro sulla base dei tassi di cambio al 31 dicembre.

    2.4.   Attività immateriali

    Le licenze di software informatico acquistate sono espresse al costo storico, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite dovute a riduzioni durevoli di valore. Le attività sono ammortizzate secondo il metodo a quote costanti, nell’arco di quattro anni. Le attività immateriali sviluppate internamente sono capitalizzate quando vengono soddisfatti i pertinenti criteri delle norme contabili dell’UE. I costi che possono essere capitalizzati comprendono tutti i costi direttamente imputabili necessari per creare, produrre e predisporre il bene affinché possa operare nella maniera voluta dalla direzione della Corte. I costi associati ad attività di ricerca, a costi di sviluppo non capitalizzati e a costi di manutenzione sono rilevati come spese al momento in cui sono sostenuti.

    2.5.   Immobili, impianti e macchinari

    Tutti gli immobili, gli impianti e i macchinari sono espressi al costo storico, al netto degli ammortamenti accumulati e delle perdite dovute a riduzioni durevoli di valore. Il costo storico comprende le spese che sono direttamente riconducibili all’acquisizione o alla costruzione del bene.

    I costi successivi sono inclusi nel valore contabile del bene o rilevati, se del caso, come attività separata solo qualora sia probabile che i futuri vantaggi economici o i possibili servizi futuri connessi al bene andranno alla Corte e il costo del bene possa essere calcolato in maniera affidabile. I costi di manutenzione e riparazione sono registrati nel conto economico dell’esercizio durante il quale sono stati sostenuti. Poiché la Corte non prende a prestito denaro per finanziare l’acquisto di immobili, impianti e macchinari, non vi sono costi legati all’assunzione di prestiti relativi a tali acquisti.

    Le attività soggette a svalutazione sono verificate per riduzione di valore ogniqualvolta determinati eventi o cambiamenti di circostanze indichino che il valore contabile potrebbe non essere recuperabile. È rilevata una perdita per riduzione di valore pari alla differenza tra il valore contabile dell’attività e il relativo importo recuperabile.

    I terreni e le opere d’arte non sono svalutati, in quanto ritenuti avere una vita utile indefinita. Le attività in costruzione non sono svalutate, in quanto non ancora disponibili per l’uso. La svalutazione delle altre attività è calcolata utilizzando il metodo a quote costanti per imputare i relativi costi al loro valore residuo in base alla vita utile stimata, così come di seguito descritto.

    Immobili

    4 %

    Impianti, macchine e attrezzature

    12,5  % — 25 %

    Mobilio e parco autoveicoli

    10 % — 25 %

    Hardware

    25 %

    Altri impianti fissi e arredi

    12,5  % — 25 %

    2.6.   Accantonamenti

    Gli accantonamenti sono rilevati quando la Corte ha un’obbligazione attuale, giuridica o implicita, nei confronti di terzi a seguito di eventi passati, ed è probabile che per adempiere all’obbligazione si renda necessaria un’uscita di risorse del cui ammontare è possibile fare una stima affidabile. Non sono rilevati accantonamenti per future perdite di esercizio. L’ammontare dell’accantonamento costituisce la migliore stima delle spese previste per adempiere all’obbligazione attuale alla data di chiusura del bilancio.

    2.7.   Rilevazione delle spese

    In base alle norme contabili dell’UE, le operazioni e gli eventi sono rilevati nei rendiconti finanziari nel periodo al quale si riferiscono. Alla fine del periodo contabile, i ratei passivi sono rilevati in base all’importo stimato dei trasferimenti dovuti nel periodo di riferimento. Il calcolo dei ratei passivi è operato secondo dettagliate linee direttrici operative e pratiche emanate dal contabile, che mirano ad assicurare che i rendiconti finanziari forniscano un’immagine fedele e veritiera.

    2.8.   Passività potenziali

    Una passività potenziale è una possibile obbligazione derivante da eventi passati, la cui esistenza potrebbe essere confermata solo dal verificarsi o meno di uno o più eventi futuri incerti, su cui l’UE non esercita un controllo completo; può altresì trattarsi di un’obbligazione attuale originata da eventi passati ma non rilevata per una delle seguenti ragioni: è improbabile che sia necessaria un’uscita di risorse rappresentative di vantaggi economici o possibili servizi per liquidare l’obbligazione, oppure, in circostanze rare, l’ammontare dell’obbligazione non può essere quantificato in maniera sufficientemente attendibile.

    3.    Note allo stato patrimoniale

    ATTIVITÀ NON CORRENTI

    3.1.   Attività immateriali

    Movimenti delle immobilizzazioni immateriali nel corso dell’esercizio 2017:

    (euro)

    Valore contabile lordo al 31.12.2016

    7 777 459

    Aggiunte

    13 055

    Cessioni

    Trasferimenti fra categorie di attività

    Altre variazioni

    Valore contabile lordo al 31.12.2017

    7 790 514

    Ammortamento cumulato al 31.12.2016

    (4 247 027 )

    Quota di ammortamento per l'esercizio

    (1 566 045 )

    Ripresa di valore dell’ammortamento

    Cessioni

    Trasferimenti fra categorie di attività

    Ammortamento cumulato al 31.12.2017

    (5 813 072 )

    Valore contabile netto al 31.12.2017

    1 977 442

    Valore contabile netto al 31.12.2016

    3 530 432

    Nel 2017, non sono stati rilevati costi associati ad attività di ricerca.

    3.2.   Immobili, impianti e macchinari

    Movimenti relativi a immobili, impianti e macchinari nel corso dell’esercizio 2017:

    (euro)

     

    Terreni e fabbricati

    Impianti e macchinari

    Mobilio e autoveicoli

    Hardware

    Altri impianti fissi e arredi

    Terreni e fabbricati in costruzione

    Immobilizzazioni materiali in corso

    Totale

    Valore contabile lordo al 31.12.2016

    125 179 306

    939 260

    5 222 855

    4 421 414

    2 262 957

    9 000

    138 034 792

    Aggiunte

    4 392

    154 788

    168 683

    619 164

    30 729

    1 480 179

    6 000

    2 463 935

    Cessioni

    (12 972 )

    (92 257 )

    (674 347 )

    (33 397 )

    (812 973 )

    Trasferimenti fra categorie di attività

    Altre variazioni

    Valore contabile lordo al 31.12.2017

    125 183 698

    1 081 076

    5 299 281

    4 366 231

    2 260 289

    1 480 179

    15 000

    139 685 754

    Ammortamento cumulato al 31.12.2016

    (51 061 631 )

    (754 282 )

    (2 904 255 )

    (3 402 841 )

    (1 765 444 )

    (59 888 453 )

    Quota di ammortamento per l'esercizio

    (4 609 285 )

    (80 599 )

    (474 560 )

    (546 806 )

    (215 950 )

    (5 927 200 )

    Ripresa di valore dell’ammortamento

    12 971

    84 959

    664 725

    31 536

    794 191

    Cessioni

    Trasferimenti fra categorie di attività

    Ammortamento cumulato al 31.12.2017

    (55 670 916 )

    (821 910 )

    (3 293 856 )

    (3 284 922 )

    (1 949 858 )

    (65 021 462 )

    Valore contabile netto al 31.12.2017

    69 512 782

    259 166

    2 005 425

    1 081 309

    310 431

    1 480 179

    15 000

    74 664 292

    Valore contabile netto al 31.12.2016

    74 117 675

    184 978

    2 318 600

    1 018 573

    497 513

    9 000

    78 146 339

    ATTIVITÀ CORRENTI

    3.3.   Crediti

    (euro)

     

    31 dicembre 2017

    31 dicembre 2016

    Crediti correnti

    (5 770 )

    (4 123 )

    Crediti vari relativi principalmente a retribuzioni salariali e anticipi per missioni

    82 724

    134 738

    Risconti attivi per locazione di immobili e contratti in materia di tecnologie dell’informazione

    578 244

    551 166

    Crediti nei confronti di entità UE

    9 674

    Totale

    655 198

    691 455

    3.4.   Tesoreria ed equivalenti di tesoreria

    (euro)

     

    31 dicembre 2017

    31 dicembre 2016

    Piccola cassa

    1 122

    1 000

    Conto corrente bancario

    206 765

    1 447 332

    Conto fiduciario

    6 902 238

    6 908 009

    Totale

    7 110 125

    8 356 341

    Il 27 gennaio 2010, la Corte dei conti europea ha aperto un conto fiduciario presso la Banque et Caisse d’Epargne de l’Etat di Lussemburgo. Detto conto fiduciario ha consentito alla Corte di gestire la dotazione concessa dall’autorità di bilancio per il progetto di costruzione dell’edificio K3 (cfr. nota 5.3). In data 14 marzo 2014, la Corte ha chiesto al Parlamento europeo e al Consiglio l’autorizzazione ad usare la dotazione finanziaria stimata rimanente del progetto K3 (7 milioni di EUR) per la necessaria ed obbligatoria ristrutturazione dell’edificio K2 della Corte. Il Parlamento europeo ed il Consiglio hanno approvato detta proposta in data 1o aprile 2014. Il 23 marzo 2015, la Corte ha comunicato al Parlamento europeo e al Consiglio che la dotazione finanziaria definitiva rimanente del progetto K3 ammontava a 9,4 milioni di EUR e, dato che il costo stimato per la ristrutturazione dell’edificio K2 era di 7 milioni di EUR, in data 12 maggio 2015 sono stati restituiti al bilancio dell’UE 2,4 milioni di EUR. I pagamenti effettuati nel 2017 sono ammontati a 5 756,78 EUR. La Corte prevede che i lavori saranno eseguiti nel 2019-2020.

    PASSIVITÀ CORRENTI

    3.5.   Debiti

    (euro)

     

    31 dicembre 2017

    31 dicembre 2016

    Debiti correnti

    65 297

    88 815

    Debiti vari relativi ai salari e al personale

    (18 589 )

    (14 199 )

    Spese da pagare

    5 866 734

    5 148 263

    Debiti nei confronti di entità consolidate dell'UE

    128 627

    132 009

    Totale

    6 042 069

    5 354 888

    4.    Note al conto del risultato economico

    4.1.

    L’importo di cui alla voce «Fondi trasferiti dalla Commissione alle altre istituzioni» corrisponde alle richieste mensili di fondi rivolte dalla Corte alla Commissione, ai fini dell’approvvigionamento del conto bancario della Corte.

    4.2.

    Quanto indicato alla voce «Proventi da operazioni amministrative» comprende, per lo più, le deduzioni di imposte e contributi sociali dalle retribuzioni dei Membri e del personale.

    4.3.

    Gli «Altri proventi di gestione» derivano, ad esempio, dagli utili realizzati in seguito a variazioni dei tassi di cambio.

    4.4.

    I proventi sono stati generati da operazioni commerciali e non commerciali, come indicato nella seguente tabella:

    (euro)

     

    2017

    2016

    Proventi derivanti da operazioni commerciali

    27 791

    59 002

    Proventi derivanti da operazioni non commerciali

    136 801 393

    136 925 138

    Totale entrate

    136 829 184

    136 984 140

    4.5.

    Le «Spese per il personale» comprendono gli stipendi dei Membri, del personale statutario, degli agenti contrattuali e del personale temporaneo.

    4.6.

    Le «Spese relative a immobilizzazioni» consistono nella svalutazione/ammortamento di beni materiali e immateriali.

    4.7.

    Le componenti più significative delle «Altre spese amministrative» sono state:

    spese per informatica e telecomunicazioni,

    spese per missioni,

    spese di pulizia e per i servizi di sicurezza.

    4.8.

    Le «Spese operative» derivano, ad esempio, da perdite registrate in seguito a variazioni nei tassi di cambio.

    4.9.

    Le «Spese per operazioni finanziarie» sono le spese bancarie prelevate sui conti (corrente e fiduciario) della Corte.

    5.    Altre importanti informazioni

    5.1.   Attività potenziali

    Le seguenti garanzie bancarie sono state emesse dai fornitori in ottemperanza agli obblighi contrattuali:

    (euro)

     

    31 dicembre 2017

    31 dicembre 2016

    Ammodernamento edificio

    230 264

    251 139

    Gestione del progetto edificio K3

    10 339

    10 339

    Compagnia di assicurazione

    1 361

    1 361

    Telecomunicazioni

    20 000

    20 000

    Sostegno metodologico EMAS (*1)

    4 680

    Totale

    261 964

    287 519

    5.2.   Impegni per finanziamenti futuri

    (euro)

     

    31 dicembre 2017

    31 dicembre 2016

    Leasing operativo per immobili

    475 000

    875 000

    Leasing operativo per materiale informatico, autoveicoli e altre attrezzature

    1 760 453

    2 156 313

    Totale parziale

    2 235 453

    3 031 313

    Impegni relativi agli stanziamenti non ancora utilizzati — RAL (Restant à liquider) — al netto dei ratei per il 2017

    5 959 568

    8 166 271

    Totale

    8 195 021

    11 197 584

    Il RAL (Restant à liquider) rappresenta un elemento della contabilità di bilancio corrispondente al valore degli impegni in sospeso; esso equivale alla differenza tra gli impegni contratti e i pagamenti, dovuta allo scarto temporale tra il momento in cui l’impegno è stato contratto e quello in cui si è proceduto al relativo pagamento.

    5.3.   I progetti immobiliari della Corte

    La Corte ha occupato l’edificio che ospita la propria sede («edificio K1») nel 1988 e ha proceduto all’acquisto a titolo definitivo dell’immobile e del terreno di pertinenza nel 1990. Nel 1999, la Corte ha firmato un accordo-quadro con lo Stato lussemburghese in virtù del quale le è stato conferito il diritto di utilizzare una seconda particella di terreno per un periodo di 49 anni (rinnovabile una volta) per la costruzione di una estensione («edificio K2»), dietro pagamento di 1 EUR. Per quanto riguarda tuttavia la seconda estensione («edificio K3»), a causa delle diverse modalità di esecuzione del progetto, lo Stato lussemburghese e la Corte hanno dovuto stipulare un nuovo accordo-quadro, in data 22 febbraio 2008.

    Lo Stato lussemburghese ha venduto alla Corte i due terreni per le due estensioni sopraccitate («K2» e «K3») al prezzo simbolico di 1 EUR.

    Da parte sua la Corte, qualora decida di cedere uno dei detti edifici a una terza parte che non sia un’istituzione o un organismo dell'Unione, dovrà restituire la proprietà del terreno allo Stato lussemburghese per la somma simbolica di 1 EUR; lo Stato lussemburghese potrà inoltre beneficiare dell’opzione di acquisto dell’edificio a un prezzo stabilito da un esperto indipendente. Nel caso in cui lo Stato lussemburghese decida di non esercitare tale opzione, esso cederà all’acquirente dell’edificio il diritto di superficie sul terreno.

    5.4.   Passività potenziali

    Non vi sono passività potenziali.


    (1)  Le note in allegato costituiscono parte integrante dei presenti rendiconti finanziari.

    (1)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.

    (2)  GU L 362 del 31.12.2012, pag. 1.

    (*1)  EMAS «Eco Management and Audit System» (sistema europeo di ecogestione e audit)


    INFORMAZIONI DI BILANCIO PER L’ESERCIZIO FINANZIARIO 2017

    A.   Calcolo del risultato di bilancio

    Il risultato di bilancio per l’esercizio è calcolato sulla base dei dati sull’esecuzione del bilancio.

    (euro)

    Pagamenti su stanziamenti dell’esercizio 2017

    (130 130 938 )

    Pagamenti effettuati da riporti di stanziamenti di pagamento

    (8 010 322 )

    Pagamenti su stanziamenti relativi a entrate con destinazione specifica

    (84 539 )

    Ordini di riscossione dell’esercizio, incassati nel corso dell’esercizio 2017

    20 937 154

    Ordini di riscossione di bilancio emessi prima del 2016 e incassati nell’esercizio 2017

    11 581

    Aggiustamento relativo a ordini di riscossione degli esercizi precedenti

    Stanziamenti di pagamento riportati al 2018

    (8 071 426 )

    Stanziamenti riportati dagli esercizi precedenti

    9 134 560

    Aggiustamento relativo al riporto dall’esercizio precedente di stanziamenti disponibili al 31.12 derivanti da entrate con destinazione specifica

    129 040

    Risultato di bilancio

    (116 084 890 )

    B.   Riconciliazione del risultato economico con il risultato di bilancio

    (euro)

    Risultato economico dell’esercizio

    (7 004 690 )

    Aggiustamento per le voci incluse nel risultato economico ma non nel risultato di bilancio

    (99 619 839 )

     

    Differenza tra i ratei al termine dell’esercizio precedente e al termine dell’esercizio corrente

    (213 369 )

     

    Importo dal conto di collegamento con la Commissione contabilizzato nel conto del risultato economico

    (115 900 000 )

     

    Fatture non pagate a fine esercizio ma contabilizzate come spese (classe 6)

    819 508

     

    Deprezzamento delle immobilizzazioni materiali e immateriali

    7 694 587

     

    Accantonamenti

     

    Riduzioni di valore

    (352)

     

    Ordini di riscossione emessi nel 2017 in classe 7 non ancora incassati

    (629)

     

    Pagamenti effettuati da riporti di stanziamenti di pagamento

    8 010 322

     

    Altro

    (25 220 )

     

    Differenze di tasso di cambio

    (4 686 )

    Aggiustamento per le voci incluse nel risultato di bilancio ma non nel risultato economico

    (9 460 361 )

     

    Acquisizioni di attività (pagate nel corso dell’esercizio)

    (2 653 795 )

     

    Ordini di riscossione di bilancio emessi prima del 2017 e incassati nell’esercizio

    11 581

     

    Stanziamenti di pagamento riportati al 2018

    (8 071 426 )

     

    Annullamento di stanziamenti di pagamento riportati dall’esercizio precedente e inutilizzati

    1 124 238

     

    Aggiustamento relativo al riporto dall’esercizio precedente di stanziamenti disponibili al 31.12 derivanti da entrate con destinazione specifica

    129 041

     

    Pagamenti per pensioni (si tratta di pagamenti di bilancio contabilizzati però come accantonamenti)

     

    Altro

    Risultato di bilancio

    (116 084 890 )


    RELAZIONE DI CERTIFICAZIONE INDIPENDENTE

    Alla direzione della

    Corte dei conti europea

    Abbiamo verificato che le risorse finanziarie destinate dalla Commissione europea alla Corte dei conti europea (di seguito «la Corte») siano state utilizzate per le finalità previste e che le procedure di controllo poste in essere dagli ordinatori forniscano le garanzie necessarie ad assicurare la conformità delle operazioni finanziarie alla normativa applicabile per le risorse finanziarie messe a disposizione e utilizzate per il periodo che va dal 1o gennaio 2017 al 31 dicembre 2017.

    La responsabilità della tenuta dei libri e delle scritture contabili, nonché della messa in opera e del mantenimento di controlli adeguati, compete alla direzione della Corte. È responsabilità del revisore formulare un giudizio in base all’audit svolto.

    Il nostro esame è stato condotto secondo il principio ISAE 3000 (Assurance Engagements other than Audits or Reviews of Historical Financial Information) facente parte dei princìpi internazionali sugli incarichi di certificazione, così come adottato dalla Commission de Surveillance du Secteur Financier. Tale principio richiede che l’esame venga programmato e svolto in modo tale da fornire la ragionevole garanzia che un eventuale uso improprio delle risorse, che incida in modo rilevante sui libri contabili della Corte, venga rilevato. Il nostro compito consisteva principalmente nell’esaminare, sulla base di verifiche a campione, elementi probatori che comprovassero:

    che le risorse assegnate alla Corte siano state utilizzate per le finalità previste,

    che le procedure di controllo poste in essere forniscano le garanzie necessarie ad assicurare la conformità delle operazioni finanziarie alla normativa applicabile.

    I criteri utilizzati nell’audit da noi svolto derivano dalle norme qui elencate:

    regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione (in appresso: «bilancio») e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (in appresso denominato: «il regolamento finanziario»),

    regolamento delegato (UE) n. 1268/2012 della Commissione, del 29 ottobre 2012, recante le modalità di applicazione del suddetto regolamento finanziario (in appresso denominato: «modalità d’applicazione»),

    Decisione n. 38-2016 del 2 giugno 2016 della Corte dei conti europea recante modalità di applicazione del regolamento interno della Corte dei conti, in particolare articoli 16 e 42, modificati da ultimo dalla Corte nella riunione del 14 settembre 2017.

    decisione n. 54-2016 della Corte dei conti europea, del 12 settembre 2016, concernente le norme interne per l’esecuzione del proprio bilancio, modificata dalla decisione n. 58-2017 nella riunione del 14 dicembre 2017. Tali disposizioni s’iscrivono nel quadro delle procedure stabilite dai Trattati, o dagli accordi stipulati in virtù degli stessi, concernenti il processo operativo inerente all’esecuzione del bilancio.

    In particolare, sono state utilizzate come criteri le seguenti norme interne:

    Articolo 7.1 — Firma — «Ciascuna parte coinvolta nella preparazione, nel controllo e nella registrazione delle operazioni di accertamento e riscossione delle entrate o di impegno ed esecuzione dei pagamenti firma e data la propria partecipazione.»,

    Articolo 8 — Progetti immobiliari — «Il presidente presenta al Parlamento europeo e al Consiglio qualsiasi progetto immobiliare che possa avere incidenze finanziarie significative sul bilancio della Corte. Prima dell’approvazione, da parte della Corte, di qualsiasi impegno contrattuale inerente a progetti immobiliari, il servizio responsabile deve presentare un documento esplicativo che attesti la compatibilità del progetto con il quadro finanziario.»,

    Articolo 11, paragrafo 2 — «Prima della firma degli ordini di bonifico, i soggetti autorizzati verificano, segnatamente, che gli ordini di bonifico corrispondano agli ordini di pagamento.»,

    Articolo 16, paragrafo 2 — «La richiesta di bonifico è accompagnata» dalle informazioni di cui all’articolo 16, paragrafo 2,

    Articolo 17, paragrafo 4 — «Gli ordinatori hanno la responsabilità di garantire che, alla fine dell’anno, gli importi riportati siano unicamente quelli per i quali sussista un obbligo giuridico.»,

    Articolo 19, paragrafo 1 — Inventario delle immobilizzazioni — «Un inventario delle immobilizzazioni materiali è tenuto all’interno di una banca dati comune a tutti gli ordinatori, conformemente alle procedure stabilite dal segretario generale previa consultazione del contabile.»,

    Articolo 21, paragrafo 1 — Procedure minime di gestione e di controllo interno — «Le procedure di gestione e controllo interno vengono stabilite dagli ordinatori secondo le norme minime di controllo interno adottate dalla Corte.»

    Riteniamo che l’esame da noi svolto fornisca una base ragionevole sulla quale fondare il nostro giudizio.

    Basandoci sul lavoro descritto nella presente relazione, non abbiamo rilevato nulla che ci induca a credere che, sotto tutti gli aspetti rilevanti e sulla base dei criteri sopra descritti:

    le risorse assegnate alla Corte non siano state utilizzate per le finalità previste,

    le procedure di controllo poste in essere non forniscano le garanzie necessarie ad assicurare la conformità delle operazioni finanziarie alle norme applicabili.

    La presente relazione è stata compilata esclusivamente allo scopo indicato nel primo paragrafo e per informazione della Corte e non deve essere utilizzata ad altri scopi o distribuita a terzi, salvo ai fini della pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

    Lussemburgo, 17 maggio 2018.

    PricewaterhouseCoopers, Société coopérative

    Nella persona di

    Rima ADAS


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