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Document 52021BP1675
Resolution (EU) 2021/1675 of the European Parliament of 29 April 2021 with observations forming an integral part of the decision on discharge in respect of the implementation of the budget for the Fuel Cells and Hydrogen 2 Joint Undertaking for the financial year 2019
Risoluzione (UE) 2021/1675 del Parlamento europeo, del 29 aprile 2021, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno 2» per l'esercizio 2019
Risoluzione (UE) 2021/1675 del Parlamento europeo, del 29 aprile 2021, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno 2» per l'esercizio 2019
GU L 340 del 24.9.2021, pp. 496–499
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
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24.9.2021 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
L 340/496 |
RISOLUZIONE (UE) 2021/1675 DEL PARLAMENTO EUROPEO
del 29 aprile 2021
recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno 2» per l'esercizio 2019
IL PARLAMENTO EUROPEO,
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vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno 2» (in appresso «l'impresa comune») per l'esercizio 2019, |
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visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento, |
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vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0107/2021), |
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A. |
considerando che l'impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno 2» (FCH) è stata costituita nel maggio 2008 quale partenariato pubblico-privato mediante il regolamento (CE) n. 521/2008 del Consiglio (1) per il periodo fino al 31 dicembre 2017, con l'obiettivo di aumentare gli sforzi di ricerca e accelerare l'introduzione delle tecnologie delle celle a combustibile e dell'idrogeno; che il regolamento (CE) n. 521/2008 è stato abrogato dal regolamento (UE) n. 559/2014 del Consiglio (2); |
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B. |
considerando che il regolamento (UE) n. 559/2014 ha istituito l'impresa comune nel maggio 2014, la quale sostituisce e subentra all'impresa comune FCH per il periodo fino al 31 dicembre 2024; |
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C. |
considerando che i membri dell'impresa FCH erano l'Unione, rappresentata dalla Commissione, il gruppo industriale per l'iniziativa tecnologica congiunta «Celle a combustibile e idrogeno» e il gruppo di ricerca N.ERGHY; |
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D. |
considerando che i membri dell'impresa comune sono l'Unione, rappresentata dalla Commissione, il gruppo industriale «New Energy World Industry Grouping AISBL» (in appresso «il gruppo industriale»), rinominato Hydrogen Europe nel 2016, e il gruppo di ricerca per l'iniziativa tecnologica congiunta «Celle a combustibile e idrogeno» AISBL (New European Research Grouping on Fuel Cells and Hydrogen AISBL) (in appresso «il gruppo di ricerca»), rinominato Hydrogen Europe Research nel 2018; |
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E. |
considerando che il contributo massimo dell'Unione alla prima fase delle attività dell'impresa comune è pari a 470 000 000 EUR a carico del Settimo programma quadro; che i contributi provenienti dagli altri membri devono essere almeno pari al contributo dell'Unione; |
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F. |
considerando che, nell'impresa comune, il contributo massimo dell'Unione è di 665 000 000 EUR (compresi gli stanziamenti EFTA) a carico di Orizzonte 2020 e che i membri del gruppo industriale e del gruppo di ricerca dovrebbero apportare risorse totali pari ad almeno 380 000 000 EUR nel corso del periodo definito dal regolamento (UE) n. 559/2014, compresi contributi in natura per i progetti nell'ambito di Orizzonte 2020 finanziati dall'impresa comune, contributi in natura destinati alle attività aggiuntive pari ad almeno 285 000 000 EUR e contributi in denaro per i costi amministrativi; |
Gestione finanziaria e di bilancio
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1. |
prende atto del fatto che, secondo la relazione della Corte dei conti (in appresso «la Corte») sui conti annuali dell'impresa comune (in appresso «la relazione della Corte»), i conti annuali relativi al 2019 presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria dell'impresa comune al 31 dicembre 2019, nonché i risultati delle sue operazioni e i flussi di cassa e le variazioni dell'attivo netto per l'esercizio chiuso in tale data, conformemente al suo regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione; osserva inoltre che, secondo la relazione della Corte, le operazioni alla base dei conti sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari; |
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2. |
rileva che il bilancio definitivo dell'impresa comune (che comprende stanziamenti non utilizzati riportati da esercizi precedenti, entrate con destinazione specifica e riassegnazioni all'esercizio successivo) disponibile per l'esercizio 2019 comprendeva stanziamenti di impegno pari a 91 730 585 EUR e stanziamenti di pagamento pari a 113 855 981 EUR; rileva che, complessivamente, nel 2019 l'esecuzione del bilancio riguardo agli stanziamenti d'impegno e di pagamento ha raggiunto rispettivamente l'85,9 % e il 98,4 %; |
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3. |
osserva che, alla fine del 2019, sul contributo massimo di 470 000 000 EUR previsto dal regolamento (CE) n. 521/2008, l'Unione ha contribuito un totale di 421 606 000 EUR a titolo del Settimo programma quadro, di cui 19 107 000 EUR di contributi in natura, e che i membri del gruppo industriale e del gruppo di ricerca contribuiscono un totale di risorse convalidate pari a 447 506 000 EUR, compresi 429 600 000 EUR di contributi convalidati in natura ai progetti del Settimo programma quadro; osserva che nel 2019 l'impresa comune ha erogato pagamenti pari a 5 805 092 EUR per il Settimo programma quadro, per un totale di 415 313 265 EUR nell'intero periodo 2009-2019, e che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento si è attestato al 95,1 % per il bilancio disponibile per i progetti del Settimo programma quadro nel 2019; |
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4. |
osserva che, alla fine del 2019, l'Unione ha contribuito un totale di 420 067 000 EUR a titolo di Orizzonte 2020 e i membri del gruppo industriale e del gruppo di ricerca contribuiscono un totale di risorse convalidate pari a 11 707 000 EUR, compresi 5 376 000 EUR di contributi convalidati in natura ai progetti dell'impresa comune nell'ambito di Orizzonte 2020, oltre a un totale di 667 001 000 EUR di contributi in natura ad attività aggiuntive; |
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5. |
rileva dalla relazione della Corte che il basso livello di contributi in natura per le attività operative conferiti dai membri del gruppo industriale è dovuto al fatto che l'impresa comune li certifica al momento delle dichiarazioni finali di spesa e che, pertanto, la certificazione della maggior parte dei contributi in natura impegnati avrà luogo successivamente nel programma Orizzonte 2020, quando verrà eseguito il pagamento finale per i progetti e si dovranno presentare i certificati relativi ai rendiconti finanziari; |
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6. |
rileva che esistono diverse procedure nelle imprese comuni che ricevono un contributo finanziario da parte dei loro membri privati; chiede che il calcolo dei contributi in natura sia armonizzato a livello delle imprese comuni; ritiene che la procedura comune dovrebbe prevedere metodi di valutazione trasparenti ed efficaci da cui risulti il reale valore del contributo; invita la Corte a provvedere al controllo degli audit effettuati dai revisori esterni indipendenti; chiede altresì un opportuno quadro giuridico che assicuri che entro la fine del programma venga raggiunto l'importo del contributo finanziario richiesto; osserva che il quadro giuridico potrebbe includere requisiti a norma dei quali il contributo privato deve essere versato prima del corrispondente contributo dell'Unione, o contemporaneamente ad esso; |
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7. |
osserva che, per quanto riguarda il bilancio disponibile per i progetti di Orizzonte 2020, il tasso di esecuzione è stato dell'86,3 % per gli stanziamenti di impegno e del 100 % per gli stanziamenti di pagamento; osserva inoltre che gli stanziamenti di impegno non sono stati interamente utilizzati, dato che due tematiche dell'invito a presentare proposte del 2019 non sono state aggiudicate; |
Performance
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8. |
osserva che l'impresa comune utilizza gli indicatori chiave di performance specifici a norma di Orizzonte 2020 nonché due indicatori chiave di performance specifici dell'impresa comune che misurano la quota di fondi stanziati alle attività di ricerca e che l'impresa comune tiene progetti dimostrativi negli Stati membri e nelle regioni che beneficiano dei fondi strutturali e di investimento dell'Unione; osserva inoltre che gli indicatori chiave di performance (stabiliti nel 2014) sono stati rivisti e inclusi in un addendum al piano di lavoro pluriennale, approvato dal consiglio di direzione nel giugno 2018, dato che negli ultimi anni sono stati compiuti progressi tecnologici sostanziali e sono emerse nuove applicazioni; |
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9. |
chiede che l'impresa comune riveda la propria strategia di comunicazione per garantire che i pertinenti portatori di interessi siano a conoscenza della sua missione, delle sue attività e dei suoi risultati; |
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10. |
prende atto del fatto che al 31 dicembre 2019 il valore dell'effetto leva ammontava a 2,24 prendendo in considerazione i contributi di tutti i partner privati, e a 1,51 considerando soltanto i membri di Hydrogen Europe Industry e Hydrogen Europe Research; |
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11. |
osserva che nel 2019 l'impresa comune ha completato il progetto CertifHy 2, che funge da catalizzatore per l'attuazione in tutta l'Unione di un sistema di garanzie d'origine per l'idrogeno verde e a basse emissioni di carbonio e rappresenta una tappa verso un possibile meccanismo di certificazione dell'idrogeno nel contesto della direttiva (UE) 2018/2001 (3); osserva che la revisione e la valutazione del 2019 degli eventi riportati nella base di dati europea di riferimento sulla sicurezza dell'idrogeno (HIAD.2.0) contengono raccomandazioni riguardo alla futura ricerca in tale settore; prende atto degli sviluppi che hanno dato seguito alle conclusioni della relazione «Fuel Cells and Hydrogen for Green Energy in European Cities and Regions» (Celle a combustibile e idrogeno per l'energia verde nelle città e regioni europee), come il lancio del partenariato Valli europee dell'idrogeno (EH-S3P) nell'ambito della piattaforma di specializzazione intelligente, la firma di un contratto di gestione di uno strumento di assistenza allo sviluppo di progetti pilota e l'inclusione nel piano di lavoro del 2019 di un tema «H2 Valley» per un grande progetto dimostrativo (progetto faro); |
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12. |
osserva che nel 2019 sono state firmate le convenzioni di sovvenzione per due grandi progetti dimostrativi (H2Haul e Djewels) dell'invito a presentare proposte del 2018; osserva inoltre che, nell'ambito dell'invito a presentare proposte del 2019, l'impresa comune ha ricevuto in totale 43 proposte ammissibili per i suoi 17 temi, che i beneficiari provenivano da 23 Stati membri o paesi associati e che enti di quattro paesi terzi partecipano a sette progetti; prende atto inoltre che tutte le 17 convenzioni di sovvenzione sono state firmate nel 2019; |
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13. |
osserva che, alla fine del 2019, il portafoglio globale dei progetti dell'impresa comune comprendeva 155 progetti nell'ambito del Settimo programma quadro (di cui 150 sono stati chiusi e 5 restano aperti) e 109 progetti firmati nell'ambito di Orizzonte 2020 (di cui 11 sono stati chiusi e 98 restano aperti); prende atto inoltre che nel 2019 l'impresa comune ha lanciato gare di appalto per due studi, nel cui ambito è stato firmato un contratto a luglio 2019, e altre due gare di appalto per il sostegno all'iniziativa «Mission Innovation» e per l'assistenza allo sviluppo di progetti nelle regioni, entrambi firmati nel corso dell'anno; |
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14. |
osserva che, secondo la relazione della Corte, alla fine del 2019 il tasso di esecuzione di Orizzonte 2020 era pari all'83 % per quanto riguarda le procedure di gara per le attività assegnate all'impresa comune; |
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15. |
osserva che alla fine del 2019 l'impresa comune contava 27 membri del personale da 10 Stati membri e prende atto con soddisfazione che è stato quasi conseguito l'equilibrio di genere tra il personale (composto per il 51 % da uomini e per il 49 % da donne); osserva inoltre che nel 2019 la percentuale di donne partecipanti ai progetti di Orizzonte 2020 si è attestata al 27 %, che il 23,8 % dei coordinatori dei progetti erano donne e che il 33 % dei membri dei comitati scientifici era composto da donne; |
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16. |
invita la Commissione e la Corte a stabilire un metodo approfondito di monitoraggio della performance, al fine di valutare il valore aggiunto dell'impresa comune e di includere l'impatto in termini sociali e occupazionali e l'impatto sul mercato; rileva che l'esito di tale valutazione dovrebbe essere utilizzato per il futuro o per una ridistribuzione dei finanziamenti dell'Unione; |
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17. |
invita la Commissione a garantire che il programma di attività dell'impresa comune rispetti in futuro i requisiti e gli obiettivi stabiliti dal diritto dell'Unione per quanto concerne la mitigazione dei cambiamenti climatici e segua in tale ambito le strategie elaborate dalla Commissione e dall'industria; |
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18. |
rileva che la questione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) deve essere affrontata in tutti i contratti che possono produrre un effetto o risultato previsto in termini di performance; ricorda che i diritti di proprietà intellettuale mirano a tutelare i diritti dei singoli creatori ma forniscono indicazioni anche su come tale diritto sarà utilizzato in futuro; osserva che, dal momento che le attività sono finanziate anche con denaro pubblico, i risultati dovrebbero essere trasparenti, accessibili al pubblico e soggetti a requisiti speciali; invita la Commissione a proporre un quadro giuridico relativamente ai diritti di proprietà intellettuale e alla loro applicazione nel mercato, che comprenda requisiti speciali e la distribuzione degli utili; |
Audit interno
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19. |
osserva che nel 2019 l'impresa comune ha risposto al progetto di relazione e alla relazione finale sul nuovo piano strategico di audit interno per il 2019-2021, elaborati dal Servizio di audit interno (SAI), e che, d'intesa con il SAI, nel 2020 sarebbe stato avviato un nuovo audit a cura di tale Servizio nell'ambito del piano strategico di audit interno per il 2019-2021; osserva inoltre, che nel corso del 2019, l'impresa comune è stata consultata dal SAI e gli ha fornito contributi nel contesto di un impegno di consulenza rientrante nel processo in corso di riscontro sulle politiche in materia di ricerca e innovazione, svolto dal SAI su richiesta del Centro comune di attuazione; |
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20. |
osserva che, al 31 dicembre 2019, tutte le raccomandazioni e tutti i piani di azione dei precedenti audit del SAI erano stati correttamente attuati e archiviati; |
Controlli interni
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21. |
apprende dalla relazione della Corte che l'impresa comune ha istituito procedure di controllo ex ante affidabili basate su esami documentali finanziari e operativi e che è tenuta ad attuare il nuovo quadro di controllo interno della Commissione basato su 17 principi di controllo interno; osserva inoltre dalla relazione della Corte che alla fine del 2019, l'impresa comune aveva già completato l'analisi delle carenze basandosi sul sistema di controllo interno esistente e definito gli indicatori per la valutazione dei nuovi princìpi di controllo interno e le relative caratteristiche; rileva che l'autovalutazione del quadro di controllo interno eseguita nel 2018 è sfociata in un piano d'azione e che nel 2019 è stata svolta una valutazione interna per garantire che fosse dato seguito a tale piano d'azione; |
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22. |
osserva che, secondo la relazione della Corte, per i pagamenti intermedi e finali nell'ambito del Settimo programma quadro, l'impresa comune espleta audit ex post presso i beneficiari, mentre per le dichiarazioni di spesa nell'ambito del programma Orizzonte 2020 gli audit ex post ricadono sotto la responsabilità del Servizio comune di audit della Commissione e che, sulla base delle risultanze degli audit ex post disponibili alla fine del 2019, l'impresa comune ha segnalato un tasso di errore rappresentativo del 2,08 % e un tasso di errore residuo dell'1,08 % per i progetti del Settimo programma quadro, nonché un tasso di errore rappresentativo dello 0,94 % e un tasso di errore residuo dello 0,7 % per i progetti nell'ambito di Orizzonte 2020 (liquidazioni e pagamenti finali); osserva che la proposta di regolamento della Commissione relativa a Orizzonte 2020 propone che, per le spese di ricerca nell'ambito di Orizzonte 2020, un rischio di errore compreso fra il 2 % e il 5 % su base annua sia un obiettivo realistico tenendo conto dei costi dei controlli e delle misure di semplificazione proposte per ridurre la complessità delle regole e i relativi rischi associati al rimborso dei costi del progetto di ricerca e che l'obiettivo ultimo per il livello residuo di rischio alla chiusura dei programmi, dopo aver tenuto conto dell'impatto finanziario di tutti gli audit, delle misure correttive e di recupero, è giungere ad un livello il più possibile vicino al 2 %; |
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23. |
osserva che, come parte dei controlli sui pagamenti operativi, la Corte ha sottoposto ad audit un campione, estratto su base casuale, di pagamenti di Orizzonte 2020 eseguiti nel 2019 a livello dei beneficiari finali per corroborare i tassi di errore rilevati dagli audit ex post e che questi audit dettagliati non hanno rilevato errori significativi né debolezze dei controlli per i beneficiari dell'impresa comune selezionati nel campione; |
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24. |
osserva che il codice di buona condotta amministrativa dell'impresa comune è stato adottato dal suo direttore esecutivo nel settembre 2019; rileva che l'impresa comune ha adottato il nuovo regolamento finanziario, seguendo il modello di regolamento finanziario per i partenariati pubblico-privato, con decisione del consiglio di direzione del dicembre 2019; osserva inoltre che alla fine del 2019 l'impresa comune ha lanciato una procedura di adozione di una politica di gestione dei documenti e che l'adozione finale era prevista per l'inizio del 2020; |
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25. |
osserva che l'impresa comune disponeva di una matrice di rischio completa per il 2020 (compresi i rischi con priorità inferiore) che è stata periodicamente valutata e discussa dalla direzione nell'ambito di un processo continuo di valutazione dei rischi, al fine di riflettere su ogni eventuale modifica del contesto interno ed esterno dell'organizzazione, e che inoltre ha considerato lo status dei rischi significativi e i piani d'azione identificati nel 2018; rileva che l'impresa comune attua la strategia antifrode comune per la ricerca. |
(1) Regolamento (CE) n. 521/2008 del Consiglio, del 30 maggio 2008, che istituisce l'Impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno» (GU L 153 del 12.6.2008, pag. 1).
(2) Regolamento (UE) n. 559/2014 del Consiglio, del 6 maggio 2014, che istituisce l'impresa comune «Celle a combustibile e idrogeno 2» (GU L 169 del 7.6.2014, pag. 108).
(3) Direttiva (UE) 2018/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'11 dicembre 2018, sulla promozione dell'uso dell'energia da fonti rinnovabili (GU L 328 del 21.12.2018, pag. 82).