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Document 52016BP1523

Risoluzione (UE) 2016/1523 del Parlamento europeo, del 28 aprile 2016, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esercizio 2014

GU L 246 del 14.9.2016, p. 254–257 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2016/1523/oj

14.9.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 246/254


RISOLUZIONE (UE) 2016/1523 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 28 aprile 2016

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esercizio 2014

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esercizio 2014,

visti l’articolo 94 e l’allegato V del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A8-0086/2016),

A.

considerando che, secondo i suoi rendiconti finanziari, il bilancio definitivo dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare (l’«Autorità») per l’esercizio 2014 ammontava a 79 701 222 EUR, importo che rappresenta un aumento del 2,11 % rispetto al 2013; che l’intero bilancio dell’Autorità proviene dal bilancio dell’Unione;

B.

considerando che la Corte dei conti (la «Corte»), nella sua relazione sui conti annuali dell’Autorità relativi all’esercizio finanziario 2014 (la «relazione della Corte»), ha dichiarato di avere una ragionevole certezza riguardo all’affidabilità dei conti annuali dell’Autorità, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;

Gestione finanziaria e di bilancio

1.

osserva che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi durante l’esercizio 2014 hanno avuto come risultato un tasso di esecuzione del bilancio del 99,69 %, pari a un incremento dello 0,86 % rispetto al 2013; rileva tuttavia che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato dell’89,31 %, il che corrisponde a una riduzione dell’ 1,48 % rispetto al 2013;

Procedure di appalto e di assunzione

2.

osserva che dei 474 posti disponibili 449 erano occupati alla fine del 2014 e che tra questi figuravano posti di funzionari, agenti temporanei e agenti contrattuali nonché esperti nazionali distaccati; rileva che il tasso medio annuo di occupazione dei posti previsti dall’organigramma 2014 è del 95,1 % per gli agenti temporanei e i funzionari e del 92,4 % per gli agenti contrattuali;

3.

chiede all’Autorità di applicare rigorosamente le misure riguardanti il potere di discrezione e di esclusione negli appalti pubblici, svolgendo in ciascun caso verifiche appropriate riguardo ai precedenti, e di applicare criteri di esclusione al fine di non ammettere le imprese in caso di conflitto d’interessi, poiché ciò è essenziale per tutelare gli interessi finanziari dell’Unione;

4.

ricorda all’Autorità che il primo obiettivo della sua politica in materia di indipendenza dovrebbe essere di preservare la sua reputazione e pertanto di garantire che l’Autorità sia esente da conflitti d’interesse reali o presunti, in particolare rispetto ai settori economici che di fatto regolamenta;

5.

osserva che l’Autorità ha messo a punto un progetto volto a migliorare l’efficacia e la conformità del trattamento transazionale mediante una strategia centralizzata, l’introduzione di procedure e strutture di pianificazione, di monitoraggio e di rendicontazione, nonché attraverso procedure e strutture finanziarie e di appalto centralizzate; rileva con soddisfazione che tale progetto permetterà all’Autorità di svolgere più efficacemente il proprio mandato, riducendo i tempi e il numero di persone necessari per ottenere risultati, il che comporterà una riduzione di 14 equivalenti a tempo pieno nel 2015;

6.

plaude al fatto che nel 2014 l’Autorità abbia messo in atto un programma di gestione dei talenti per ottimizzare l’uso delle sue risorse umane (personale ed esperti);

7.

è particolarmente consapevole dell’interesse pubblico nel processo decisionale in seno all’Autorità, che avviene nell’ambito del suo ruolo giuridico e delle sue responsabilità; sottolinea che sono essenziali norme credibili in materia di integrità e, inoltre, che la comunicazione e la disponibilità per i media rivestono un’importanza fondamentale; constata che l’Autorità destina il 74 % delle risorse umane alle attività scientifiche, alle valutazione nonché alla raccolta e alla comunicazione dei dati; incoraggia l’Autorità a compiere ulteriori progressi in tale direzione;

Prevenzione e gestione dei conflitti d’interesse e trasparenza

8.

prende atto che l’Autorità ha lanciato un progetto inteso a modificare il proprio metodo di analisi e trattamento delle dichiarazioni di interessi annuali al fine di garantire una maggiore coerenza e la conformità globale con le proprie norme relative alle dichiarazioni di interessi; osserva inoltre che tale nuovo sistema, che dovrebbe essere completato nel corso del 2016, prevede un’analisi centralizzata delle dichiarazioni di interessi annuali e il trasferimento della responsabilità dai servizi scientifici dell’Autorità al suo servizio giuridico e regolamentare;

9.

constata che, per poter lavorare con i massimi esponenti del mondo accademico del settore e disporre di una politica quanto più possibile efficace in materia di conflitti d’interesse, l’Autorità utilizza un sistema di valutazione degli interessi degli esperti che tiene conto del ruolo di ciascun esperto e del mandato del gruppo di lavoro scientifico o del gruppo di esperti di cui dovrebbe far parte sulla base di una serie di criteri diversi; rileva inoltre che nel 2016 l’Autorità effettuerà un esame dei sistemi di cui dispone per individuare i conflitti d’interesse nell’ambito del regolare ciclo di revisione della sua politica in materia di indipendenza; chiede all’Autorità di informare l’autorità di discarico in merito ai risultati della revisione e di adottare le misure di adeguamento necessarie nella selezione e nella valutazione degli esperti;

10.

invita le istituzioni e le agenzie dell’Unione che hanno introdotto codici di condotta, tra cui il Parlamento, a rafforzare le loro misure di attuazione, come le verifiche delle dichiarazioni di interessi finanziari;

11.

rinnova il suo invito all’Autorità ad applicare un periodo di riflessione di due anni; non accetta la giustificazione data dall’Autorità per il suo rifiuto di dar seguito alle ripetute richieste dell’autorità di discarico di applicare un tale periodo di riflessione a tutti gli interessi concreti connessi al settore regolamentato;

12.

si compiace del fatto che, per migliorare la sua politica in materia di indipendenza e di conflitti d’interesse per quanto concerne i gruppi di esperti, l’Autorità abbia effettuato nel 2014 un’analisi ex post delle proprie norme relative alle dichiarazioni di interessi; osserva che l’analisi ha comportato una revisione e l’adozione di una nuova versione, più semplice e sofisticata, di tali norme; invita l’Autorità ad analizzare con regolarità le proprie politiche, al fine di garantire il costante sviluppo della sua indipendenza;

13.

ricorda all’Autorità la decisione del Mediatore europeo secondo cui l’Autorità «dovrebbe rivedere le sue norme sul conflitto di interessi» onde garantire che gli esperti che lavorano nel mondo accademico dichiarino all’Autorità tutte le informazioni pertinenti; ritiene che se ciò dovesse riguardare circa un terzo degli esperti, come indicato dall’Autorità, quest’ultima dovrebbe prestare un’attenzione particolare alla questione ed elaborare misure specifiche assieme alle istituzioni accademiche interessate al fine di tutelare l’integrità di entrambe le istituzioni;

14.

prende atto che nel 2015 è stato elaborato un progetto pilota al fine di individuare il modo migliore per attuare la raccomandazione dell’autorità di discarico relativa alla centralizzazione del processo di convalida delle dichiarazioni di interessi; osserva che tale progetto pilota è stato concluso con successo nel corso dello stesso anno e che la completa centralizzazione dovrebbe essere attuata entro la fine del primo semestre del 2016; invita l’Autorità a informare l’autorità di discarico in merito all’efficace attuazione di tale centralizzazione;

15.

osserva che nel corso del 2014 l’Autorità ha ricevuto una serie di contributi dalle parti interessate e da organizzazioni non governative su questioni relative all’indipendenza; rileva inoltre che tali apporti hanno contribuito alla revisione delle misure di attuazione della politica in materia di indipendenza;

16.

chiede un miglioramento generale nel campo della prevenzione e della lotta contro la corruzione mediante un approccio olistico, a cominciare da un migliore accesso pubblico ai documenti e norme più rigorose in materia di conflitti d’interesse, l’introduzione o il rafforzamento dei registri per la trasparenza e la messa a disposizione di sufficienti risorse per le misure di applicazione della legge, nonché attraverso una migliore cooperazione tra gli Stati membri e con i paesi terzi pertinenti;

17.

incoraggia l’Autorità a svolgere attività di sensibilizzazione più efficaci, parallelamente a quelle già in corso, presso il personale in merito alla politica relativa ai conflitti d’interesse e a includere la questione dell’integrità e della trasparenza come elemento obbligatorio da discutere durante le procedure di assunzione e i colloqui di valutazione del rendimento;

18.

sottolinea che numerose norme dell’Unione, inclusa la Carta dei diritti fondamentali dell’Unione europea, conferiscono ai singoli il diritto di accesso ai documenti pubblici; ricorda all’Autorità che la trasparenza e la rendicontabilità dei risultati garantiscono maggiormente il rigore scientifico; evidenzia che l’Autorità dovrebbe pertanto rendere pubblici, in un formato leggibile mediante dispositivi informatici, tutti i dati utilizzati per giungere a conclusioni scientifiche, di modo da consentire il controllo scientifico e un progresso costante;

19.

prende atto degli sforzi compiuti dall’Autorità per migliorare la trasparenza delle proprie attività e dei dati che utilizza per tali attività; riconosce che il miglioramento della trasparenza dei dati è ostacolato da restrizioni giuridiche; sottolinea che la divulgazione dei dati ha lo scopo di rendere possibile la riproducibilità del lavoro dell’Autorità e che pertanto le misure adottate a favore della trasparenza del processo di valutazione dei rischi sono un primo passo positivo, ma che occorre garantire anche la trasparenza dei dati; accoglie con favore, a tale proposito, il lancio dell’iniziativa sulla trasparenza nel gennaio 2013; plaude in tale contesto ai miglioramenti apportati alla presentazione e all’accessibilità delle informazioni e dei documenti sulla pagina web dell’Autorità e alle altre azioni adottate, come i pareri di valutazione dei rischi e l’impatto che questi hanno sui cittadini dell’Unione, verso l’obiettivo di una «EFSA pubblica»; incoraggia l’Autorità a compiere ulteriori progressi in tale direzione;

20.

prende atto che il personale dell’Autorità è giuridicamente vincolato a rispettare lo statuto dei funzionari per quanto riguarda le future assunzioni; osserva inoltre che la valutazione delle future assunzioni avviene su base sistematica e che, qualora una determinata assunzione comporti un potenziale conflitto d’interesse, vi si deve rinunciare fino a quando il conflitto d’interesse non è risolto sulla base di criteri chiari, trasparenti e verificabili; rileva che nel 2013 dei 29 funzionari che hanno lasciato il proprio posto di lavoro presso l’Autorità tre sono passati al settore chimico/farmaceutico e sono stati sottoposti a una serie di restrizioni; prende atto che, secondo l’Autorità, esiste già un quadro giuridico e in materia di governance chiaro per quanto riguarda il fenomeno delle «porte girevoli»;

21.

prende atto che l’Autorità ha condotto un esercizio interno per valutare l’impatto dell’abolizione della possibilità, per gli esperti, di rendere anonimi determinati interessi nelle loro dichiarazioni; apprende dall’Autorità che la pratica di rendere anonimi gli interessi è stata utilizzata solo raramente in passato; osserva inoltre che nel caso dell’ultimo rinnovo dei membri di un gruppo di esperti nel 2015, nessun esperto scientifico ha scelto di rendere anonimi i propri interessi; prende atto con soddisfazione che l’Autorità non accetta più l’anonimizzazione degli interessi e ha abolito tale possibilità per gli esperti nella compilazione delle loro dichiarazioni di interessi; invita l’Autorità a esaminare i casi degli esperti già impiegati prima del 2015, che si sono avvalsi dell’anonimizzazione degli interessi;

22.

chiede che l’Autorità applichi l’articolo 16 dello statuto dei funzionari pubblicando ogni anno informazioni sui funzionari d’inquadramento superiore che hanno cessato di prestare servizio, nonché un elenco dei conflitti d’interesse;

23.

attende con interesse i risultati del riesame sistematico da parte dell’Autorità della sua politica in materia di indipendenza e del processo decisionale scientifico nel 2016; si compiace dell’impegno dell’Autorità a prendere in considerazione la pubblicazione dei compensi per le attività dichiarate degli esperti;

24.

invita l’Autorità a utilizzare maggiormente il nuovo statuto per gli esperti invitati alle audizioni, seguendo l’esempio degli esperti invitati dall’Agenzia internazionale per la ricerca sul cancro dell’Organizzazione mondiale della sanità; invita l’Autorità a riferire all’autorità di discarico in merito al ricorso agli esperti nel quadro delle audizioni;

25.

sottolinea che gli esperti nelle agenzie di regolazione devono essere retribuiti per il lavoro svolto in modo da consentire la loro indipendenza dal settore regolamentato; invita la Commissione a dotare l’Autorità delle risorse finanziarie necessarie per retribuire gli esperti esterni e sviluppare la ricerca interna al fine di garantirne l’indipendenza;

26.

chiede all’organo competente dell’Autorità di attuare quanto prima la strategia antifrode;

Audit interno

27.

osserva che sei raccomandazioni del Servizio di audit interno (IAS) della Commissione contrassegnate come «molto importanti» erano aperte all’inizio del 2014; prende atto che quattro delle raccomandazioni molto importanti sono state attuate dall’Autorità e sono attualmente in attesa di un seguito da parte dell’IAS; osserva che le due raccomandazioni restanti sono state archiviate dall’IAS a seguito dell’introduzione del nuovo statuto dei funzionari nell’esercizio finanziario 2014; attende con interesse la prossima revisione dell’IAS sullo stato delle raccomandazioni attuate;

28.

prende atto del fatto che l’Autorità ha svolto una simulazione per valutare l’impatto dell’applicazione di un periodo di riflessione di due anni per determinati interessi di esperti che lavorano nei gruppi di esperti dell’Autorità; osserva con soddisfazione che l’Autorità introdurrà un periodo di riflessione di due anni in relazione agli interessi summenzionati in tempo utile per il prossimo rinnovo dei gruppi di esperti; prende atto che, per quanto riguarda i periodi di riflessione per il finanziamento della ricerca, l’Autorità ha già introdotto un sistema che limita i fondi privati destinati al finanziamento della ricerca a un massimo del 25 % della dotazione totale per la ricerca sotto il controllo di un esperto dell’Autorità;

Controlli interni

29.

prende atto che la revisione delle norme di controllo interno dell’Autorità realizzata nel 2014 ha permesso di concludere che il sistema di controllo interno è conforme a tali norme; osserva tuttavia che in alcuni settori si potrebbero realizzare miglioramenti per potenziare la qualità del sistema di controllo interno, in particolare per quanto riguarda la valutazione e lo sviluppo del personale, la struttura operativa e la valutazione delle attività; invita l’Autorità a fornire all’autorità di discarico una relazione sulle misure che prevede di adottare per affrontare la questione e sui progressi compiuti al riguardo;

30.

osserva che, secondo la struttura di audit interno dell’Autorità, il sistema di controllo interno esistente fornisce ragionevoli garanzie riguardo al conseguimento degli obiettivi operativi definiti per le procedure oggetto di revisione, salvo per il controllo dei diritti di accesso degli utenti al sistema contabile ABAC e la nomina ufficiale degli attori finanziari; invita l’Autorità a comunicare all’autorità di discarico i progressi compiuti a tale proposito;

31.

rileva che la struttura di audit interno ha dato seguito a tutte le misure correttive in sospeso nei settori della gestione dei dati, della continuità operativa e della sicurezza informatica; osserva, in particolare, che le misure riguardanti la gestione dei dati e la sicurezza informatica sono state pienamente attuate; prende atto che, per quanto concerne la continuità operativa, la maggior parte delle misure sono già state attuate e quelle rimanenti dovrebbero essere attuate entro la fine del 2016;

Altre osservazioni

32.

apprende dalla relazione della Corte che la modifica dello statuto dei funzionari nel 2004 mediante il regolamento (CE, Euratom) n. 723/2004 del Consiglio (1) prevedeva, tra l’altro, che le future retribuzioni dei funzionari assunti prima del 1o maggio 2004 non dovessero essere inferiori a quelle previste dal precedente statuto; osserva che dalla relazione della Corte è emerso che tale disposizione non è stata rispettata e per 8 dei 71 funzionari impiegati all’epoca ciò ha comportato la mancata corresponsione di 87 000 EUR per il periodo compreso tra il 2005 e il 2014; prende atto che l’Autorità adotterà a tempo debito le misure necessarie per rimediare a tale problema;

33.

osserva con soddisfazione che l’Autorità ha definito una serie di misure a sostegno degli obiettivi di apertura e trasparenza nonché di dialogo con le parti interessate, compresi i rappresentanti della società civile; prende atto che l’Autorità ha lanciato nuove iniziative per coinvolgere maggiormente la società civile nel processo di valutazione dei rischi, quali riunioni plenarie a Bruxelles con una sessione dedicata all’interazione con gli osservatori e le parti interessate, consultazioni pubbliche su documenti preliminari alla definizione di orientamenti, consultazioni pubbliche su progetti di pareri seguite da incontri specifici con le parti interessate e dalla presenza sui social media;

34.

riconosce che gran parte delle difficoltà incontrate dall’Autorità nel garantire la sua indipendenza derivano dal fatto che la Commissione si rifiuta sistematicamente di destinare all’Autorità risorse operative sufficienti per tutelare la sicurezza alimentare dei cittadini dell’Unione indipendentemente dall’influenza esercitata dal settore regolamentato;

35.

plaude agli sforzi dell’Autorità volti ad attuare misure correttive a seguito delle precedenti osservazioni della Corte dei conti, in particolare i miglioramenti apportati al suo programma di lavoro annuale per includervi maggiori informazioni sugli appalti e sulle sovvenzioni previsti;

36.

rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 28 aprile 2016 (2) sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.


(1)  Regolamento (CE, Euratom) n. 723/2004 del Consiglio, del 22 marzo 2004, che modifica lo statuto dei funzionari delle Comunità europee e il regime applicabile agli altri agenti di dette Comunità (GU L 124 del 27.4.2004, pag. 1).

(2)  Testi approvati, P8_TA(2016)0159 (cfr. pagina 447 della presente Gazzetta ufficiale).


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