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Asiakirja 52016BP1508

Risoluzione (UE) 2016/1508 del Parlamento europeo, del 28 aprile 2016, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità bancaria europea per l’esercizio 2014

GU L 246 del 14.9.2016, s. 218—220 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2016/1508/oj

14.9.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 246/218


RISOLUZIONE (UE) 2016/1508 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 28 aprile 2016

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità bancaria europea per l’esercizio 2014

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità bancaria europea per l’esercizio 2014,

visti l’articolo 94 e l’allegato V del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per i problemi economici e monetari (A8-0090/2016),

A.

considerando che, in base ai suoi rendiconti finanziari, il bilancio definitivo dell’Autorità bancaria europea (l’«Autorità») per l’esercizio 2014 ammontava a 33 599 863 EUR, pari a un aumento del 29,39 % rispetto al 2013 in ragione della recente creazione dell’Autorità; che l’Autorità è finanziata mediante un contributo dell’Unione (40 %) e mediante contributi versati dagli Stati membri (60 %);

B.

considerando che la Corte dei conti (la «Corte»), nella sua relazione sui conti annuali dell’Autorità bancaria europea per l’esercizio 2014 (la «relazione della Corte»), dichiara di aver ottenuto garanzie ragionevoli in merito all’affidabilità dei conti annuali dell’Agenzia relativi all’esercizio 2014, nonché alla legittimità e alla regolarità delle operazioni sottostanti;

Seguito dato al discarico del 2013

1.

apprende dalla relazione della Corte che, per quanto riguarda un’osservazione formulata nella relazione della Corte per l’esercizio 2012, che risultava «in corso» nella relazione della Corte per il 2013, sono state intraprese azioni correttive, in gran parte già conclusesi, e che l’osservazione risulta ora «in corso»; rileva inoltre che le due osservazioni formulate nella relazione della Corte per il 2013 risultano ora «non applicabili»;

Gestione finanziaria e di bilancio

2.

rileva con soddisfazione che gli sforzi in materia di controllo di bilancio intrapresi durante l’esercizio 2014 hanno avuto come risultato un tasso di esecuzione del bilancio del 99,81 %, il che rappresenta un aumento del 2,28 % rispetto al 2013, e che il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento è stato dell’83,94 %, pari ad un aumento dell’8,60 %; apprende dall’Autorità che l’aumento dei tassi di esecuzione del bilancio è da ricondursi ai miglioramenti a livello di pianificazione e controllo del bilancio;

Impegni e riporti

3.

rileva che l’Autorità ha ridotto ulteriormente il tasso complessivo degli stanziamenti impegnati riportati dal 16,50 % nel 2013 al 15,90 % nel 2014; riconosce che gli stanziamenti impegnati riportati per il Titolo II ammontavano a 3 431 070 EUR, il che è principalmente dovuto al trasferimento dell’Autorità presso una nuova sede, avvenuto nel dicembre del 2014;

4.

osserva con soddisfazione che l’Autorità ha uniformato maggiormente i propri contratti nel settore informatico in funzione dell’esercizio finanziario, al fine di ridurre il livello di riporti dovuti all’acquisto programmato di infrastrutture e servizi informatici; osserva che il livello di riporti connessi ai contratti nel settore informatico è diminuito del 9 % rispetto al 2013;

5.

pone l’accento sul tasso di esecuzione degli stanziamenti impegnati riportati dal 2013, che ammontava al 92 %; sottolinea che l’obiettivo del 95 % che si era posto l’Autorità non è stato raggiunto unicamente a causa di una riduzione dei prezzi per i servizi connessi alle infrastrutture informatiche;

Storni

6.

apprende dai conti annuali dell’Autorità che il consiglio di amministrazione ha approvato i cinque storni di bilancio, attuati nel corso del 2014, che superavano il limite di cui all’articolo 27 del regolamento delegato (UE) n. 1271/2013;

Procedure di appalto e di assunzione

7.

apprende dai conti annuali dell’Autorità che il numero di posti coperti è pari a 146; si compiace del fatto che l’Autorità si concentri nel destinare le proprie risorse ai rispettivi settori di attività principali; osserva che su quattro posti collegati all’attuazione diretta del mandato dell’Autorità solo uno è di natura amministrativa;

8.

chiede all’Autorità di applicare rigorosamente le misure riguardanti il potere di discrezione e di esclusione negli appalti pubblici, svolgendo in ciascun caso verifiche appropriate riguardo ai precedenti in modo da applicare criteri di esclusione al fine di non ammettere imprese in caso di conflitto d’interessi, condizione essenziale per tutelare gli interessi finanziari dell’Unione;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interessi e trasparenza

9.

riconosce che le dichiarazioni di intenti e le dichiarazioni di interessi dei membri e degli osservatori del consiglio delle autorità di vigilanza, del consiglio di amministrazione e della direzione dell’Autorità sono state pubblicate sul suo sito web; osserva che le dichiarazioni di interessi del personale vengono raccolte ogni anno e sono valutate dal funzionario responsabile per l’etica;

10.

incoraggia l’Autorità a migliorare le attività di sensibilizzazione, parallelamente a quelle già in corso, presso i funzionari in merito alla politica relativa ai conflitti d’interessi e a includere la questione dell’integrità e della trasparenza come elemento obbligatorio da discutere durante le procedure di assunzione e i colloqui di valutazione del rendimento;

11.

chiede un miglioramento generale nel campo della prevenzione e della lotta contro la corruzione mediante un approccio olistico, a cominciare da un migliore accesso pubblico ai documenti e da norme più rigorose in materia di conflitti d’interesse, l’introduzione o il rafforzamento dei registri per la trasparenza e la messa a disposizione di sufficienti risorse per le misure di applicazione della legge, nonché attraverso una migliore cooperazione tra gli Stati membri e con i paesi terzi interessati;

12.

osserva che la strategia antifrode dell’Autorità è stata adottata nell’aprile 2015 e sarà messa in atto fra il 2015 e il 2017;

13.

rileva che l’Autorità ha messo in atto i processi connessi alla politica in materia di indipendenza e i processi decisionali al fine di garantire che i nuovi membri e osservatori forniscano le necessarie dichiarazioni; osserva inoltre che i membri e gli osservatori dimissionari non devono dimenticare i loro obblighi continuativi;

14.

chiede che l’Autorità applichi l’articolo 16 dello statuto dei funzionari pubblicando ogni anno informazioni sui funzionari d’inquadramento superiore che hanno rassegnato le dimissioni, nonché un elenco dei conflitti d’interessi;

Audit interno

15.

constata che, nel 2014, il servizio di audit interno della Commissione ha eseguito un esame limitato della gestione dei progetti informatici dell’Autorità; osserva inoltre che nessuna delle quattro risultanze ottenute è stata ritenuta critica; riconosce che l’Autorità ha già pienamente attuato il piano d’azione concordato per tenere conto di tali risultanze; riconosce che nel corso del 2014 non è stata formulata né conclusa alcuna raccomandazione critica e che, al 1o gennaio 2015, e non vi era alcuna raccomandazione critica in sospeso;

Prestazioni

16.

rileva che l’Autorità collabora strettamente con l’Autorità europea delle assicurazioni e delle pensioni aziendali e professionali e l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati per quanto riguarda tutte le funzioni di supporto, onde ridurre le spese amministrative ove possibile, generare sinergie e condividere prassi eccellenti; attende con interesse ulteriori sforzi da parte dell’Autorità volti a intensificare la collaborazione con altre agenzie decentrate;

17.

osserva che l’Autorità utilizza i sistemi contabili forniti dalla Commissione, che sono stati convalidati dal contabile sulla base del lavoro condotto da una ditta di revisione contabile indipendente e riguardante i sistemi, i circuiti finanziari e una revisione dei sistemi contabili; rileva inoltre che nel corso del 2014, al fine di aumentare l’efficienza di tali sistemi, sono state attuate le modifiche all’esecuzione dei pagamenti di massa per le missioni ed è stato introdotto e collaudato con successo il sistema di ricezione elettronica delle fatture;

Altre osservazioni

18.

rammenta che il Parlamento è stato determinante nell’istituzione di un nuovo e completo Sistema europeo di vigilanza finanziaria (SEVIF) in seguito alla crisi finanziaria, nonché nella creazione dell’Autorità nel 2011, che ne fa parte;

19.

sottolinea che il ruolo dell’Autorità nel promuovere un sistema di vigilanza comune in tutto il mercato interno è essenziale per garantire la stabilità finanziaria, un mercato finanziario meglio integrato e più efficiente e sicuro nonché un elevato livello di protezione dei consumatori nell’Unione, promuovendo l’equità e la trasparenza nel mercato dei prodotti e dei servizi finanziari;

20.

sottolinea che il lavoro dell’Autorità è di natura puramente tecnica e che le decisioni politiche fondamentali sono una prerogativa del legislatore dell’Unione;

21.

rileva che, nello svolgimento delle sue attività, l’Autorità deve avere particolare cura di tutelare la sicurezza e solidità del settore finanziario e assicurare la compatibilità con il diritto dell’Unione, nel rispetto del principio di proporzionalità e dei principi fondamentali del mercato interno dei servizi finanziari; sottolinea che l’Autorità, su tale base, deve mirare a ottenere risultati che siano inequivocabili, coerenti e privi di complessità superflua;

22.

sottolinea quanto sia importante che le disposizioni elaborate dall’Autorità siano concepite in modo da poter essere applicate in misura paritaria dalle entità più piccole;

23.

sottolinea che, per tutte le questioni connesse alle risorse dell’Autorità, occorre garantire che il mandato possa sempre essere assolto e che i limiti pratici di una vigilanza indipendente, affidabile ed efficace non siano determinati dai vincoli di bilancio;

24.

prende atto della conclusione della Corte nella sua relazione speciale 2014/05, secondo cui, nel complesso, le risorse dell’Autorità durante la sua fase di avvio non erano commisurate all’adempimento del suo mandato; prende atto che la fase di creazione del SEVIF non è ancora stata completata e rileva pertanto che i compiti già assegnati all’Autorità, nonché quelli aggiuntivi previsti nell’ambito dei lavori legislativi in corso, richiedono un livello adeguato di personale, sia in termini di unità che di qualifiche, e di finanziamenti per consentire una vigilanza soddisfacente; sottolinea che, per promuovere la qualità delle attività di vigilanza, molto spesso un’estensione dei compiti deve essere accompagnata da un aumento delle risorse; sottolinea tuttavia che qualsiasi potenziale aumento delle risorse dell’Autorità deve essere spiegato in modo approfondito e accompagnato da misure di razionalizzazione laddove possibile;

25.

pone l’accento sul fatto che, nell’assicurarsi che tutte le funzioni attribuitele siano pienamente espletate, l’Autorità deve attenersi attentamente ai compiti assegnatile dal legislatore dell’Unione e non cercare di ampliare di fatto il suo mandato oltre a quanto stabilito; sottolinea che, nello svolgimento dei suoi compiti e in particolare nella stesura di norme e pareri tecnici, l’Autorità deve informare a tempo debito, periodicamente e in modo esauriente il Parlamento in merito alle proprie attività; deplora che in passato quanto sopra non sia sempre stato fatto;

26.

sottolinea che, nella stesura di atti normativi attuativi, orientamenti, domande e risposte o misure analoghe, l’Autorità deve sempre rispettare il mandato conferitole dal legislatore dell’Unione e non deve cercare di fissare norme in ambiti in cui la procedura legislativa è ancora in corso;

27.

si rammarica di dover riconoscere che l’Autorità non sia riuscita a tenere informato in modo sufficiente ed esaustivo il legislatore dell’Unione su tutti i dettagli delle sue attività in corso;

28.

si rammarica di dover riconoscere che, in taluni casi, i documenti sono stati trasmessi al legislatore dell’Unione soltanto dopo che erano trapelati al vasto pubblico e ritiene che ciò sia inaccettabile;

29.

conclude che il sistema di finanziamento misto dell’Autorità, fortemente dipendente dai contributi delle autorità nazionali competenti, è inadeguato, inflessibile e oneroso e costituisce una potenziale minaccia alla sua indipendenza; invita pertanto la Commissione, nel Libro bianco previsto per il secondo trimestre del 2016 e in una proposta legislativa da presentare entro il 2017, a lanciare un sistema di finanziamento diverso basato su una linea di bilancio distinta nel bilancio dell’Unione e sulla totale sostituzione dei contributi delle autorità nazionali con commissioni a carico degli operatori di mercato;

30.

invita l’Autorità a integrare la comunicazione con il Parlamento sui progetti di norme tecniche o pareri relativi alla calibrazione delle formule prudenziali con una descrizione completa dei dati e della metodologia utilizzata in tali calibrazioni;

31.

accoglie con favore la maggiore trasparenza delle riunioni dell’Autorità con le parti interessate;

32.

rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione di discarico, alla sua risoluzione del 28 aprile 2016 (1) sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie.


(1)  Testi approvati, P8_TA(2016)0159 (cfr. pag. 447 della presente Gazzetta ufficiale).


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