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Document JOL_2013_308_R_NS0011

2013/545/UE: Decisione del Parlamento europeo, del 17 aprile 2013 , sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011, sezione IV — Corte di giustizia
Risoluzione del Parlamento europeo, del 17 aprile 2013 , recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011, sezione IV — Corte di giustizia

GU L 308 del 16.11.2013, p. 118–121 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
GU L 308 del 16.11.2013, p. 11–11 (HR)

16.11.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 308/118


DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 17 aprile 2013

sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011, sezione IV — Corte di giustizia

(2013/545/UE)

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011 (1),

visti i conti consolidati annuali dell’Unione europea relativi all’esercizio 2011 [COM(2012)436 — C7-0227/2012] (2),

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio finanziario 2011, corredata delle risposte delle istituzioni (3),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti (4) nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti per l’esercizio 2011 a norma dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visti l’articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (6), in particolare gli articoli 164, 165 e 166,

visti l’articolo 77 e l’allegato VI del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione giuridica (A7-0090/2013),

1.

concede il discarico al Cancelliere della Corte di giustizia per l’esecuzione del bilancio della Corte di giustizia per l’esercizio 2011;

2.

esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

3.

incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al Consiglio, alla Commissione, alla Corte di giustizia dell’Unione europea, alla Corte dei conti, al Mediatore europeo e al Garante europeo della protezione dei dati, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

Il presidente

Martin SCHULZ

Il segretario generale

Klaus WELLE


(1)  GU L 68 del 15.3.2011.

(2)  GU C 348 del 14.11.2012, pag. 1.

(3)  GU C 344 del 12.11.2012, pag. 1.

(4)  GU C 348 del 14.11.2012, pag. 130.

(5)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(6)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.


RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 17 aprile 2013

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011, sezione IV — Corte di giustizia

IL PARLAMENTO EUROPEO,

visto il bilancio generale dell’Unione europea per l’esercizio 2011 (1),

visti i conti consolidati annuali dell’Unione europea relativi all’esercizio 2011 [COM(2012)436 — C7-0227/2012] (2),

vista la relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio finanziario 2011, corredata delle risposte delle istituzioni (3),

vista la dichiarazione attestante l’affidabilità dei conti (4) nonché la legittimità e la regolarità delle relative operazioni, presentata dalla Corte dei conti per l’esercizio 2011 a norma dell’articolo 287 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visti l’articolo 314, paragrafo 10, e gli articoli 317, 318 e 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (5), in particolare gli articoli 50, 86, 145, 146 e 147,

visto il regolamento (UE, Euratom) n. 966/2012 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 ottobre 2012, che stabilisce le regole finanziarie applicabili al bilancio generale dell’Unione e che abroga il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 (6), in particolare gli articoli 164, 165 e 166,

visti l’articolo 77 e l’allegato VI del suo regolamento,

visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione giuridica (A7-0090/2013),

1.

si compiace del fatto che nel 2011 gli stanziamenti d’impegno della Corte di giustizia dell’Unione europea («Corte di giustizia») ammontassero a 335 904 453,30 EUR (323 784 221,30 EUR nel 2010) e che il tasso di esecuzione degli stanziamenti disponibili per la sezione IV — Corte di giustizia sia rimasto molto elevato nel 2011 (globalmente più del 98 % del totale e perfino superiore al 99 % nel caso degli stanziamenti del Titolo 2); sottolinea che il tasso di esecuzione avrebbe potuto raggiungere il 99 % se il Consiglio non avesse rifiutato di accettare l’adeguamento delle retribuzioni proposto dalla Commissione (incremento dell’+ 1,7 % con effetto retroattivo al 1o luglio 2011);

2.

mette in evidenza che il bilancio della Corte di giustizia è puramente amministrativo, giacché il 75 % è destinato alle persone che lavorano nell’istituzione e il 25 % agli edifici, al mobilio, alle attrezzature e a spese varie di funzionamento;

3.

osserva con soddisfazione che la Corte dei conti, nella sua relazione annuale 2011, constatava che non erano state evidenziate carenze significative riguardo agli aspetti sottoposti a revisione contabile relativamente alle risorse umane e agli appalti per la Corte di giustizia;

4.

accoglie positivamente il fatto che, sulla base dell’audit svolto, la Corte dei conti ha concluso che l’insieme dei pagamenti per l’esercizio chiuso il 31 dicembre 2011 riguardanti le spese amministrative e di altra natura delle istituzioni e degli organismi non presenta errori rilevanti;

5.

esprime preoccupazione quanto al fatto che nel 2011 il numero di cause pendenti al Tribunale era ancora molto elevato (ovvero 1 300 cause pendenti nel 2010 e 1 308 cause pendenti nel 2011); sottolinea l’importanza, per il buon funzionamento non solo delle istituzioni, ma anche dell’economia, di una gestione rapida della giustizia, poiché essa aumenta la certezza del diritto;

6.

esorta la Corte di giustizia a esaminare quali tipi di mutamenti organizzativi potrebbero portare a una diminuzione del numero di cause pendenti ed è inoltre convinto che il Tribunale necessiti di un potenziamento a livello delle risorse umane; reputa che la proposta concernente la nomina di giudici supplementari in seno al Tribunale — tuttora all’esame del Consiglio — potrebbe contribuire a mitigare tale tendenza; invita il Tribunale a valutare se vi siano altre proposte non connesse alle risorse umane atte a invertire questa tendenza;

7.

rileva che le statistiche riguardanti l’attività della Corte di giustizia nel 2011 evidenziano, globalmente, la necessità di migliorare l’efficienza per quanto attiene alla durata delle procedure; osserva che, per quanto concerne le decisioni pregiudiziali, la durata media di trattamento delle cause è di 16,4 mesi (rispetto ai 16 mesi del 2010); constata che la durata media di trattamento dei ricorsi diretti e delle impugnazioni nel 2011 è stata rispettivamente di 20,2 mesi e di 15,4 mesi (rispetto ai 16,7 mesi e 14,3 mesi del 2010);

8.

osserva che il numero di cause, nuove e concluse, dinanzi al Tribunale della funzione pubblica negli ultimi anni ha registrato un’evoluzione costante (ovvero 139 nuove cause nel 2010 contro 159 nel 2011, e 129 cause concluse nel 2010 contro 166 nel 2011);

9.

constata che la Corte di giustizia ha completato 550 cause nel 2011, il che costituisce un incremento notevole rispetto all’anno precedente (522 cause completate nel 2010), e che di tali cause 370 si sono concluse con una sentenza, mentre 180 hanno dato luogo a un’ordinanza;

10.

si compiace dello sviluppo dell’applicazione «e-Curia», in uso dal novembre 2011, che consente il deposito e la notifica degli atti di procedura per via elettronica; osserva con soddisfazione che tale applicazione ha consentito alla Corte di giustizia di ridurre del 25 % l’impiego di carta tra il 2011 e il 2012, e di realizzare un risparmio di 150 000 EUR;

11.

sottolinea che «e-Curia» deve permettere, a termine, la soppressione di gran parte degli scambi di corrispondenza e della scansione dei documenti in entrata e in uscita, nonché l’ottimizzazione dei flussi di lavoro interni; chiede che sia fornita alla commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento una descrizione dettagliata dei costi relativi alla creazione, alla manutenzione e all’aggiornamento dell’applicazione «e-Curia»;

12.

chiede di essere informato delle misure prese per risolvere i guasti informatici suscettibili di influenzare il funzionamento dell’applicazione «e-Curia»;

13.

osserva con particolare soddisfazione che, alla fine del 2012, quattordici Stati membri, due paesi membri dell’Associazione europea di libero scambio e cinque istituzioni europee (segnatamente il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione) utilizzavano attivamente l’applicazione «e-Curia»;

14.

accoglie con favore lo sviluppo e il miglioramento del sistema gestionale integrato SAP, che è stato istituito nel 2008 su base interistituzionale dal Consiglio, dalla Corte dei conti e dalla Corte di giustizia, e che costituisce lo strumento essenziale per la gestione di tutte le operazioni finanziarie e di bilancio della Corte di giustizia; ritiene quindi che sia importante assicurare il corretto funzionamento del SAP;

15.

sostiene l’iniziativa presa dalla Corte di giustizia di riformare il proprio statuto e il proprio regolamento alla luce delle sfide risultanti dall’aumento del numero delle cause; rileva che le varie modifiche decise dai legislatori sono già entrate in vigore e sono in corso di attuazione; esprime l’auspicio che, nel 2013, siano adottate con carattere di urgenza ulteriori misure strutturali che permettano, in particolare, la nomina di giudici supplementari presso il Tribunale;

16.

prende atto con soddisfazione della creazione di un nuovo motore di ricerca per la consultazione della giurisprudenza nonché della disponibilità online del catalogo della biblioteca della Corte di giustizia, con l’obiettivo di avvicinare i cittadini alla Corte di giustizia quale istituzione dell’Unione;

17.

prende atto della modifica della struttura amministrativa della Corte di giustizia che contempla la creazione di una Direzione del protocollo e dell’informazione; auspica che la relazione annuale di attività 2012 fornisca una descrizione dettagliata dei vantaggi che tale cambiamento ha apportato sul piano del funzionamento della Corte di giustizia;

18.

ritiene che l’impegno della Corte di giustizia di riunire una collezione di opere d’arte rappresentative del patrimonio artistico dell’Unione costituisca un progetto ambizioso che richiede risorse specializzate; invita la Corte di giustizia ad illustrare in che modo tale progetto si articola con le sue attività tradizionali; prende atto del fatto che nel 2012 la Corte di giustizia ha pagato 7 500 EUR per assicurare una collezione del valore di 2 400 000 EUR;

19.

si compiace che la Corte di giustizia abbia permesso, nel 2011, al 5 % dei suoi interpreti permanenti di aggiungere un’altra lingua di lavoro alle loro combinazioni linguistiche, e sottolinea che ciò è stato possibile grazie a una formazione linguistica intensiva;

20.

rileva che nel 2011 il numero delle udienze e delle altre riunioni con interpretazione ha continuato a crescere, fatto principalmente imputabile all’allargamento e all’entrata in vigore del trattato di Lisbona;

21.

riconosce che la cooperazione interistituzionale per quanto riguarda l’assunzione di interpreti consente alla Corte di giustizia di realizzare notevoli economie;

22.

prende atto delle nuove attività intraprese nel 2011 dalla direzione generale delle Infrastrutture e chiede alla Corte di giustizia di fornire alla commissione per il controllo dei bilanci del Parlamento ulteriori informazioni in merito al progetto immobiliare per il quinto ampliamento degli edifici della Corte di giustizia;

23.

si compiace che la Corte di giustizia abbia elaborato una relazione annuale di attività particolarmente esauriente e dettagliata, e che vi abbia incluso, conformemente alle richieste del Parlamento, informazioni approfondite sulla propria gestione delle risorse umane.


(1)  GU L 68 del 15.3.2011.

(2)  GU C 348 del 14.11.2012, pag. 1.

(3)  GU C 344 del 12.11.2012, pag. 1.

(4)  GU C 348 del 14.11.2012, pag. 130.

(5)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

(6)  GU L 298 del 26.10.2012, pag. 1.


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