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Document 52020XX0930(01)

    Sintesi del parere del Garante europeo della protezione dei dati (GEPD) sul parere del GEPD relativo alla strategia europea per i dati (Il testo integrale del presente parere è disponibile in inglese, francese e tedesco sul sito web del GEPD www.edps.europa.eu) 2020/C 322/04

    GU C 322 del 30.9.2020, p. 11–13 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    30.9.2020   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 322/11


    Sintesi del parere del Garante europeo della protezione dei dati (GEPD) sul parere del GEPD relativo alla strategia europea per i dati

    (Il testo integrale del presente parere è disponibile in inglese, francese e tedesco sul sito web del GEPD www.edps.europa.eu)

    (2020/C 322/04)

    Sintesi

    Il 19 febbraio 2020 la Commissione europea ha pubblicato la comunicazione «Una strategia europea per i dati». Tale comunicazione rientra in un più ampio pacchetto di documenti strategici che comprende anche la comunicazione «Plasmare il futuro digitale dell’Europa» e il «Libro bianco sull’intelligenza artificiale — Un approccio europeo all’eccellenza e alla fiducia».

    L’obiettivo della strategia per i dati è quello di creare uno spazio unico europeo di dati, permettendo in tal modo alle imprese e alle autorità pubbliche di accedere più facilmente a dati di elevata qualità per stimolare la crescita e una produzione di valore. Inoltre, la strategia dovrebbe «consentire all’UE di diventare l’economia agile basata sui dati più attrattiva, sicura e dinamica del mondo». Un elemento chiave della strategia per i dati è la creazione di spazi comuni europei di dati in settori economici strategici e ambiti di interesse pubblico, come lo spazio comune europeo di dati sanitari.

    Il presente parere illustra l’opinione del GEPD sulla strategia per i dati nel suo complesso nonché in relazione a taluni aspetti specifici quali il concetto di «bene comune», l’apertura dei dati («open data»), l’utilizzo dei dati per la ricerca scientifica, gli intermediari di dati, l’altruismo dei dati, la condivisione internazionale dei dati e altri ancora.

    Il GEPD riconosce la crescente importanza dei dati per l’economia e la società e sostiene i più ampi obiettivi strategici dell’UE, come lo sviluppo del mercato unico digitale e la sovranità digitale dell’UE. Allo stesso tempo, rileva che i megadati presuppongono una grande responsabilità («big data comes with big responsibility») e che pertanto è necessario mettere in atto adeguate garanzie per la protezione dei dati.

    A questo proposito il GEPD plaude all’impegno della Commissione volto a garantire che i diritti e i valori fondamentali europei, incluso il diritto alla protezione dei dati personali, siano alla base di tutti gli aspetti della strategia per i dati e della sua attuazione. In particolare, il GEPD apprezza la rassicurazione che tale strategia sarà elaborata in modo pienamente conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati, che costituisce una solida base anche in virtù del suo approccio tecnologicamente neutro.

    Il GEPD sottolinea che uno degli obiettivi della strategia per i dati dovrebbe essere quello di dimostrare la fattibilità e sostenibilità di un modello alternativo dell’economia dei dati – aperto, equo e democratico. Diversamente dal modello di business ora dominante, caratterizzato da un’inedita concentrazione di dati nelle mani di pochissimi operatori potenti, nonché dal tracciamento pervasivo, lo spazio europeo dei dati dovrebbe fungere da modello di trasparenza, responsabilità effettiva e corretto equilibrio tra gli interessi dei singoli interessati e l’interesse condiviso della società nel suo complesso.

    Inoltre, il presente parere prende in considerazione la crisi globale senza precedenti causata dalla pandemia da COVID-19, che ha inciso su tutti gli aspetti della nostra vita. In tale contesto, il GEPD ribadisce la propria opinione secondo cui la protezione dei dati non è il problema bensì parte della soluzione. I dati e la tecnologia possono svolgere un ruolo importante ai fini del superamento della crisi, in combinazione con altri fattori, considerato che non esiste una formula magica per porre rimedio a una situazione così complessa come quella attuale.

    Il GEPD resta a disposizione della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo per fornire ulteriore consulenza nelle prossime fasi di attuazione della strategia europea per i dati, sotto il profilo del quadro giuridico e degli aspetti pratici. Le osservazioni contenute nel presente parere non pregiudicano ulteriori osservazioni che potranno essere formulate in futuro su aspetti specifici e/o in caso di disponibilità di ulteriori informazioni.

    1.   INTRODUZIONE

    1.

    Il 19 febbraio 2020 la Commissione europea ha presentato la comunicazione «Una strategia europea per i dati» (1). Tale comunicazione rientra in un più ampio pacchetto di documenti strategici che comprende anche la comunicazione «Plasmare il futuro digitale dell’Europa» (2) e il «Libro bianco sull’intelligenza artificiale — Un approccio europeo all’eccellenza e alla fiducia» (3).

    2.

    L’obiettivo della strategia europea per i dati (in appresso «la strategia per i dati» o «la strategia») è quello di creare uno spazio unico europeo di dati, permettendo in tal modo alle imprese e alle autorità pubbliche di accedere più facilmente a dati di elevata qualità per stimolare la crescita e una produzione di valore, nonché di ridurre le emissioni di anidride carbonica dell’economia dell’UE. Inoltre, la strategia svolgerebbe un ruolo chiave nel realizzare l’ambizione della Commissione di «consentire all’UE di diventare l’economia agile basata sui dati più attrattiva, sicura e dinamica del mondo».

    3.

    La strategia europea per i dati è stata sottoposta a una consultazione pubblica allo scopo di raccogliere opinioni sulla strategia per i dati nel suo complesso, ma anche su taluni aspetti specifici. Un’analoga consultazione pubblica è stata avviata in merito al libro bianco sull’intelligenza artificiale.

    4.

    Il GEPD è stato informalmente consultato dalla Commissione il 29 gennaio 2020 in relazione al progetto iniziale della strategia per i dati e ha quindi presentato osservazioni preliminari. Il GEPD si compiace che le sue opinioni siano state richieste in una fase iniziale della procedura e incoraggia la Commissione a proseguire questa buona pratica.

    5.

    Il presente parere rielabora ulteriormente alcune delle osservazioni informali e fornisce un contributo più mirato alla luce della consultazione pubblica. In linea di principio, questo parere dovrebbe essere letto unitamente ad altri pertinenti pareri del GEPD citati nel presente documento, come il parere preliminare sulla ricerca scientifica (4), il parere sull’apertura dei dati (5), il parere sui sistemi di gestione delle informazioni personali (6) e altri ancora. Inoltre, il presente parere non pregiudica eventuali ulteriori osservazioni che il GEPD potrebbe formulare sulla base di altre informazioni che risultassero disponibili in un momento successivo, compreso nel contesto delle future consultazioni legislative sugli atti giuridici previsti dalla strategia per i dati e dal programma di lavoro della Commissione.

    6.

    Infine, il GEPD prende atto della discussione in corso sulla portata del contributo dei dati e della tecnologia alla lotta contro la COVID-19. In tale contesto, il GEPD desidera richiamare la propria opinione, condivisa dalle altre autorità di vigilanza presenti nel Comitato europeo per la protezione dei dati (EDPB) (7), secondo cui le norme in materia di protezione dei dati non ostacolano i provvedimenti adottati in risposta alla pandemia di coronavirus. La protezione dei dati non è il problema bensì parte della soluzione. Il GEPD ritiene che i dati e la tecnologia, pur avendo un ruolo importante da svolgere per superare questa crisi senza precedenti che incide su tutti gli aspetti della nostra vita, non costituiscano una formula magica. I dati e la tecnologia possono contribuire alla lotta contro la pandemia e altre minacce simili soltanto se conferiscono ai singoli individui un potere effettivo e sono accompagnati da garanzie adeguate e altre misure olistiche.

    6.   CONCLUSIONE

    75.

    Il GEPD riconosce la crescente importanza dei dati per l’economia e la società e appoggia l’ambizione di fare dell’Unione europea «l’economia agile basata sui dati più attrattiva, sicura e dinamica del mondo». Allo stesso tempo, desidera rilevare che i megadati presuppongono una grande responsabilità («big data comes with big responsibility») e che pertanto è necessario mettere in atto e applicare concretamente adeguate garanzie per la protezione dei dati.

    76.

    Il GEPD accoglie con favore l’impegno della Commissione volto a garantire che i diritti e i valori fondamentali europei, incluso il diritto alla protezione dei dati personali, siano alla base di tutti gli aspetti della strategia per i dati e della sua attuazione. In particolare, il GEPD apprezza la rassicurazione che tale strategia sarà elaborata in modo pienamente conforme al regolamento generale sulla protezione dei dati, che costituisce una solida base anche in virtù del suo approccio tecnologicamente neutro.

    77.

    Oggi il modello di business dominante dell’economia digitale è caratterizzato da un’inedita concentrazione di dati nelle mani di pochissimi operatori potenti insediati al di fuori dell’UE, nonché da un pervasivo tracciamento su vasta scala. Il GEPD crede fermamente che uno degli obiettivi più importanti della strategia per i dati dovrebbe essere quello di dimostrare la fattibilità e sostenibilità di un modello alternativo dell’economia dei dati – aperto, equo e democratico. Pertanto, i previsti spazi comuni europei di dati dovrebbero fungere da modello di trasparenza, responsabilità effettiva e corretto equilibrio tra gli interessi dei singoli interessati e l’interesse condiviso della società nel suo complesso.

    78.

    Il GEPD si attende di essere consultato su eventuali seguiti legislativi della strategia per i dati che incidano sulla protezione dei dati, come sopra indicato, ai sensi dell’articolo 42 del regolamento 2018/1725, e resta a disposizione della Commissione, del Consiglio e del Parlamento europeo per fornire ulteriore consulenza nelle prossime fasi di attuazione della strategia europea per i dati, sotto il profilo del quadro giuridico e degli aspetti pratici. Le osservazioni contenute nel presente parere non pregiudicano ulteriori osservazioni che potranno essere formulate in futuro su aspetti specifici e/o in caso di disponibilità di ulteriori informazioni.

    Bruxelles, 16 giugno 2020

    Wojciech Rafał WIEWIÓROWSKI


    (1)  () COM (2020) 66 final, https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/europe-fit-digital-age/european-data-strategy_it

    (2)  () COM(2020) 67 final, https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/europe-fit-digital-age/shaping-europe-digital-future_it

    (3)  () COM(2020) 65 final, https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/europe-fit-digital-age/excellence-trust-artificial-intelligence_it

    (4)  () https://edps.europa.eu/sites/edp/files/publication/20-01-06_opinion_research_en.pdf

    (5)  () https://edps.europa.eu/sites/edp/files/publication/18-07-11_psi_directive_opinion_en.pdf

    (6)  () https://edps.europa.eu/sites/edp/files/publication/16-10-20_pims_opinion_en.pdf

    (7)  () Per ulteriori informazioni cfr. https://edps.europa.eu/data-protection/our-work/subjects/covid-19_en


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