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Document 62016CA0149

    Causa C-149/16: Sentenza della Corte (Decima Sezione) del 21 settembre 2017 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Sąd Rejonowy dla Wrocławia-Śródmieścia — Polonia) — Halina Socha, Dorota Olejnik, Anna Skomra/Szpital Specjalistyczny im. A. Falkiewicza we Wrocławiu (Rinvio pregiudiziale — Politica sociale — Licenziamenti collettivi — Direttiva 98/59/CE — Articolo 1, paragrafo 1 — Nozione di «licenziamento» — Assimilazione ai licenziamenti delle «cessazioni del contratto di lavoro verificatesi per iniziativa del datore di lavoro» — Modifica unilaterale, da parte del datore di lavoro, delle condizioni di lavoro e salariali)

    GU C 392 del 20.11.2017, p. 8–8 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    20.11.2017   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    C 392/8


    Sentenza della Corte (Decima Sezione) del 21 settembre 2017 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Sąd Rejonowy dla Wrocławia-Śródmieścia — Polonia) — Halina Socha, Dorota Olejnik, Anna Skomra/Szpital Specjalistyczny im. A. Falkiewicza we Wrocławiu

    (Causa C-149/16) (1)

    ((Rinvio pregiudiziale - Politica sociale - Licenziamenti collettivi - Direttiva 98/59/CE - Articolo 1, paragrafo 1 - Nozione di «licenziamento» - Assimilazione ai licenziamenti delle «cessazioni del contratto di lavoro verificatesi per iniziativa del datore di lavoro» - Modifica unilaterale, da parte del datore di lavoro, delle condizioni di lavoro e salariali))

    (2017/C 392/11)

    Lingua processuale: il polacco

    Giudice del rinvio

    Sąd Rejonowy dla Wrocławia-Śródmieścia

    Parti

    Ricorrenti: Halina Socha, Dorota Olejnik, Anna Skomra

    Convenuto: Szpital Specjalistyczny im. A. Falkiewicza we Wrocławiu

    Dispositivo

    L’articolo 1, paragrafo 1, e l’articolo 2 della direttiva 98/59/CE del Consiglio, del 20 luglio 1998, concernente il ravvicinamento delle legislazioni degli Stati membri in materia di licenziamenti collettivi, devono essere interpretati nel senso che un datore di lavoro è tenuto a procedere alle consultazioni di cui all’articolo 2 qualora preveda di effettuare, a sfavore dei lavoratori, una modifica unilaterale delle condizioni salariali che, in caso di rifiuto da parte di questi ultimi, comporta la cessazione del rapporto di lavoro, nei limiti in cui siano soddisfatte le condizioni previste dall’articolo 1, paragrafo 1, di tale direttiva, circostanza che spetta al giudice del rinvio accertare.


    (1)  GU C 222 del 20.6.2016.


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