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Document 52013IP0326

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2013 sull'aumento dei dazi norvegesi sui prodotti agricoli (2013/2547(RSP))

GU C 75 del 26.2.2016, p. 118–120 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

26.2.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 75/118


P7_TA(2013)0326

Aumento dei dazi norvegesi sui prodotti agricoli

Risoluzione del Parlamento europeo del 4 luglio 2013 sull'aumento dei dazi norvegesi sui prodotti agricoli (2013/2547(RSP))

(2016/C 075/18)

Il Parlamento europeo,

visto l'articolo 19 dell'accordo sullo Spazio economico europeo (accordo SEE),

visto l'accordo in forma di scambio di lettere tra l'Unione europea e il Regno di Norvegia relativo alla concessione di preferenze commerciali supplementari per i prodotti agricoli sulla base dell'articolo 19 dell'accordo sullo Spazio economico europeo (l'accordo bilaterale) (1),

vista la sua posizione del 13 settembre 2011 sul progetto di decisione del Consiglio concernente la conclusione dell'accordo in forma di scambio di lettere tra l'Unione europea e il Regno di Norvegia relativo alla concessione di preferenze commerciali supplementari per i prodotti agricoli sulla base dell'articolo 19 dell'accordo sullo Spazio economico europeo (2),

vista la lettera del 9 marzo 2011 del ministro del Commercio e dell'Industria norvegese al Commissario per il mercato interno e i servizi sull'Atto per il mercato unico,

viste le conclusioni della trentottesima riunione del Consiglio SEE del 26 novembre 2012,

vista l'interrogazione alla Commissione su «Aumento significativo dei dazi norvegesi sui prodotti agricoli» (O-000048/2013 — B7-0210/2013),

visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del proprio regolamento,

A.

considerando che, ai sensi dell'articolo 19 dell'accordo SEE, le parti contraenti si impegnano a proseguire i loro sforzi al fine di realizzare una progressiva liberalizzazione degli scambi agricoli;

B.

considerando che l'accordo SEE costituisce la base affinché la Norvegia goda di un accesso paritario al mercato interno e che le parti dell'accordo ne hanno constatato la reciproca convenienza;

C.

considerando che, in generale, lo stato delle relazioni economiche e politiche tra l'UE e la Norvegia è ottimo; che le divergenze che possono emergere tra partner devono essere chiarite attraverso il dialogo;

D.

considerando che l'accordo bilaterale in vigore dal gennaio 2012 ha rinnovato il quadro giuridico preferenziale, reciproco e mutualmente vantaggioso sulle preferenze commerciali in materia di prodotti agricoli, tra cui carne e prodotti lattiero-caseari;

E.

considerando che attraverso tale accordo l'UE e il Regno di Norvegia hanno esteso la reciproca liberalizzazione degli scambi di prodotti agricoli, concedendo un accesso senza dazi, stabilendo contingenti tariffari e riducendo i dazi all'importazione per una vasta gamma di prodotti agricoli;

F.

considerando che, dal 1o gennaio 2013, gli esportatori europei di taluni formaggi e di carne di agnello e di manzo sono confrontati a dazi ad valorem rispettivamente del 277 %, 429 % e 344 % nel mercato norvegese; che tale misura è stata preceduta dall'imposizione di un nuovo dazio all'importazione del 72 % sui fiori di ortensia (Hortensia);

G.

considerando che tali misure, seppure consentite dall'elenco norvegese dell'Organizzazione mondiale del commercio, violano la lettera e lo spirito dell'accordo bilaterale, in particolare l'articolo 10, il quale prevede che le parti adottino provvedimenti per garantire che i vantaggi che esse si accordano reciprocamente non vengano compromessi da altre misure restrittive delle importazioni;

H.

considerando che gli indicatori della crescita economica, dell'occupazione e dell'inflazione non mostrano alcun segno di effetti negativi subiti dall'economia norvegese a seguito della crisi economica o finanziaria mondiale;

1.

deplora le recenti misure imposte dal governo norvegese, che giudica protezionistiche e proibitive per gli scambi commerciali e in palese violazione della lettera e dello spirito dell'accordo bilaterale;

2.

sottolinea che tali misure sono state proposte dal governo norvegese senza alcuna consultazione preventiva con le controparti dell'UE, come sarebbe stato opportuno nel contesto dei forti rapporti bilaterali esistenti tra l'UE e la Norvegia;

3.

mette in discussione la logica economica alla base di queste misure, che potrebbero avere effetti di riduzione degli scambi, danneggiando tutte le parti coinvolte e in particolare i consumatori norvegesi, e nel lungo periodo anche gli agricoltori norvegesi; invita la Commissione a valutare i potenziali effetti negativi dell'aumento delle tariffe per gli esportatori e gli agricoltori dell'UE;

4.

esorta il governo e il Parlamento norvegesi a ritirare le misure;

5.

invita il governo norvegese e la Commissione a prendere atto dei recenti ambiziosi passi effettuati dall'Islanda per liberalizzare i propri scambi di prodotti agricoli con l'Unione; invita il governo norvegese a seguirne l'esempio;

6.

invita il governo norvegese ad accettare una revisione del protocollo 3 dell'accordo SEE, per quanto riguarda gli scambi di prodotti agricoli trasformati, al fine di valutare se i dazi sui prodotti di cui sopra possano essere considerati equi e giustificati;

7.

invita la Commissione a proseguire i negoziati con le autorità norvegesi, al fine di lavorare per una soluzione reciprocamente soddisfacente in relazione alle importazioni/esportazioni di prodotti agricoli;

8.

chiede alla Commissione di specificare le misure che intende adottare nell'eventualità che la Norvegia rifiuti di rettificare la propria decisione, in particolare al fine di proteggere posti di lavoro e produzione nel settore agricolo dell'Unione, in caso di necessità;

9.

invita la Commissione a prendere in considerazione la possibilità di proporre ulteriori azioni in caso di mancanza di cooperazione con l'obiettivo del ritiro delle misure;

10.

ricorda l'impegno nei confronti del mercato interno manifestato dalla Norvegia, in particolare nel contesto di recenti iniziative quali l'Atto per il mercato unico I e II; sottolinea che lo stesso governo norvegese ha riconosciuto che un mercato unico efficiente è la base per la crescita e la creazione di posti di lavoro nel futuro e che la crisi attuale non va usata come pretesto per passare a misure protezionistiche e tali da distorcere gli scambi;

11.

esprime l'auspicio che la Norvegia rimanga parte integrante del mercato interno e non ricorra in futuro ad altre misure disgregatrici unilaterali;

12.

incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione alla Commissione, al Consiglio, al governo e al parlamento norvegesi e alle istituzione dello Spazio economico europeo.


(1)  GU L 327 del 9.12.2011, pag. 2.

(2)  GU C 51 E del 22.2.2013, pag. 168.


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