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Dokument 52011IP0257
EU-Canada trade relations European Parliament resolution of 8 June 2011 on EU-Canada trade relations
Relazioni commerciali UE-Canada Risoluzione del Parlamento europeo dell' 8 giugno 2011 sulle relazioni commerciali UE-Canada
Relazioni commerciali UE-Canada Risoluzione del Parlamento europeo dell' 8 giugno 2011 sulle relazioni commerciali UE-Canada
GU C 380E del 11.12.2012, s. 20 – 24
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
11.12.2012 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 380/20 |
Mercoledì 8 giugno 2011
Relazioni commerciali UE-Canada
P7_TA(2011)0257
Risoluzione del Parlamento europeo dell'8 giugno 2011 sulle relazioni commerciali UE-Canada
2012/C 380 E/04
Il Parlamento europeo,
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viste la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle Regioni, del 9 novembre 2010, dal titolo "Commercio, crescita e affari mondiali – La politica commerciale quale componente essenziale della strategia 2020 dell'UE" (COM(2010)0612) e la comunicazione della Commissione al Consiglio, al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale e al Comitato delle Regioni, del 7 luglio 2010, dal titolo "Verso una politica globale europea degli investimenti internazionali" (COM(2010)0343), |
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visti lo studio congiunto della Commissione e del governo del Canada dal titolo "Valutazione dei costi e dei benefici di un partenariato economico più stretto fra l'Unione europea e il Canada", pubblicato nell'ottobre 2008 (1), e la relazione comune sull'esame esplorativo UE-Canada, del 5 marzo 2009 (2), |
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vista la dichiarazione comune del Vertice UE-Canada su un accordo di partenariato economico globale tra l'Unione europea e il Canada, firmato a Praga il 6 maggio 2009 (documento del Consiglio 09547/2009), |
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vista la raccomandazione della Commissione destinata al Consiglio, del 20 dicembre 2010, sulla modifica delle direttive negoziali per la conclusione di un accordo di integrazione economica con il Canada al fine di autorizzare la Commissione a negoziare, per conto dell'Unione, in materia di investimenti (SEC(2010)1577), |
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vista la relazione della Commissione destinata al Consiglio europeo, del 10 marzo 2011, dal titolo "Relazione 2011 sugli ostacoli agli scambi e agli investimenti – Impegnare i nostri partner economici strategici a migliorare l'accesso al mercato: interventi prioritari per l'eliminazione degli ostacoli agli scambi" (COM(2011)0114), |
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viste le sue precedenti risoluzioni, segnatamente quelle del 22 maggio 2007 sull'Europa globale – aspetti esterni della competitività (3), del 19 febbraio 2008 sulla strategia dell'Unione europea per assicurare alle imprese europee l'accesso ai mercati (4), del 20 maggio 2008 sul commercio di materie prime e prodotti di base (5), del 4 settembre 2008 sul commercio dei servizi (6), del 18 dicembre 2008 sull'impatto della contraffazione sul commercio internazionale (7), del 5 febbraio 2009 sul rafforzamento del ruolo delle PMI europee nel commercio internazionale (8), del 5 maggio 2010 sul vertice UE-Canada (9), del 25 novembre 2010 sui diritti umani e le norme sociali e ambientali negli accordi commerciali internazionali (10), del 25 novembre 2010 sulle politiche commerciali internazionali nel quadro degli imperativi dettati dai cambiamenti climatici (11), del 25 novembre 2010 sulla responsabilità sociale delle imprese negli accordi commerciali internazionali (12), del 17 febbraio 2011 sulla strategia Europa 2020 (13) e del 6 aprile 2011 sulla futura politica europea in materia di investimenti internazionali (14), |
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visti l'accordo quadro di cooperazione commerciale ed economica tra le Comunità europee e il Canada (15) e altri successivi accordi bilaterali con il Canada, in particolare l'accordo di cooperazione e di reciproca assistenza in materia doganale (16), l'accordo su misure sanitarie per la tutela della sanità pubblica e della salute animale applicabili agli scambi di animali vivi e di prodotti di origine animale (17), l'accordo sul commercio di vini e bevande spiritose (18), l'accordo sulla sicurezza dell'aviazione civile (19) e l'accordo sui trasporti aerei (20), |
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visto l'accordo quadro riveduto sui rapporti tra il Parlamento europeo e la Commissione europea (21), |
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visti l'articolo 207, paragrafo 3, e l'articolo 218 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, |
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visti l'articolo 115, paragrafo 5, e l'articolo 110, paragrafo 2, del suo regolamento, |
A. |
considerando che il sistema commerciale multilaterale regolamentato istituito attraverso l'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) continua a rappresentare il quadro più appropriato per regolamentare e promuovere scambi commerciali giusti ed equi, elaborando norme adeguate e assicurandone il rispetto, |
B. |
considerando che una conclusione positiva dell'Agenda di Doha per lo sviluppo è di importanza cruciale per l'ulteriore sviluppo dell'OMC; che un siffatto accordo non preclude accordi bilaterali che si spingano oltre gli impegni assunti nel quadro dell'OMC e siano complementari alle norme multilaterali, |
C. |
considerando che il Canada è uno dei partner con il quale l'Unione europea ha rapporti più stretti e di lunga data, essendo il primo paese industriale con cui l'UE ha firmato, nel 1976, un accordo quadro di cooperazione economica e commerciale; che nel corso degli anni sono stati firmati vari accordi bilaterali destinati a rafforzare le relazioni commerciali, |
D. |
considerando che l'Unione europea è il secondo maggiore partner commerciale del Canada e che il Canada è attualmente, in ordine di importanza, l'undicesimo partner commerciale dell'Unione (2009); che il Canada è la quarta fonte più importante di investimenti diretti esteri nell'UE, mentre l'Unione è la seconda maggiore fonte di tali investimenti in Canada (2008), |
E. |
considerando che lo studio congiunto realizzato nel 2008 ha dimostrato che sia il Canada che l'UE potrebbero trarre considerevoli vantaggi dalla liberalizzazione degli scambi bilaterali, |
F. |
considerando che i settori privati dell'UE e del Canada hanno manifestato un forte sostegno a favore di un accordo economico ambizioso ed esaustivo e ritengono che promuovere un partenariato economico più stretto tra UE e Canada invierebbe un potente segnale a favore della crescita a investitori e imprese nell'UE e in Canada, oltre che a livello internazionale, |
G. |
considerando che esiste un consenso generale riguardo al fatto che le relazioni economiche UE-Canada non abbiano ancora raggiunto il loro pieno potenziale e che un accordo di libero scambio tra questi due paesi possa contribuire in forte misura a sviluppare questa opportunità e a coglierla, tramite il miglioramento degli scambi e dei flussi di investimenti, rimuovendo al contempo le tariffe, i picchi tariffari e gli ostacoli non tariffari ingiustificati e sostenendo una più stretta cooperazione, in particolare nei settori della regolamentazione, della mobilità lavorativa e del riconoscimento delle qualifiche, |
H. |
considerando che le trattative in corso per un accordo economico e commerciale globale (Comprehensive Economic and Trade Agreement – CETA) ambiscono a un accordo molto avanzato, superiore per ambizioni a qualsiasi altro accordo commerciale ed economico finora negoziato dall'UE o dal Canada, che possa rafforzare ancora di più le già forti relazioni bilaterali in materia di commercio e di investimenti, |
I. |
considerando che la Commissione cerca di integrare la protezione degli investimenti nei negoziati in corso con il Canada e ha proposto al Consiglio una modifica delle attuali direttive negoziali, |
J. |
considerando che sia l'UE che il Canada hanno dichiarato che nei negoziati CETA sono stati realizzati progressi significativi con l'obiettivo di pervenire ad un accordo entro la fine del 2011, |
1. |
ritiene che il sistema commerciale multilaterale rappresentato dall'OMC continui a costituire il quadro di gran lunga più efficace per il conseguimento di un libero scambio giusto ed equo a livello mondiale; ribadisce il proprio forte sostegno a favore di una conclusione positiva dei negoziati dell'Agenda di Doha per lo sviluppo, che rimane la priorità dell'Unione in materia commerciale; reputa che l'Unione e il Canada, insieme, possano contribuire a una conclusione positiva dei negoziati sull'Agenda di Doha per lo sviluppo; |
2. |
è favorevole a un accordo con il Canada che vada oltre gli impegni assunti nel quadro dell'OMC e che sia complementare alle norme multilaterali, purché i negoziati sfocino in un accordo equilibrato, ambizioso e di elevata qualità che si spinga ben oltre le riduzioni tariffarie; chiede l'applicazione del principio di reciprocità nel quadro dei mezzi di ricorso giuridico disponibili in caso di controversie commerciali e sottolinea in particolare la necessità di migliorare la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, compresi i marchi commerciali, i brevetti e le indicazioni geografiche, e la necessità di ottenere un vero accesso reciproco ai mercati, segnatamente ai mercati dei servizi e degli appalti pubblici (anche a livello subfederale); |
3. |
invita la Commissione a far prova di buona volontà e ad abbandonare la propria opposizione rispetto al requisito di contenuto locale della legge sull'energia verde dell'Ontario; |
4. |
ritiene che il capitolo sulla proprietà intellettuale non debba incidere negativamente sulla produzione dei medicinali generici e debba rispettare le deroghe agli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale (TRIP) in materia di salute pubblica; |
5. |
rileva che la Commissione ha scelto, per quanto concerne la liberalizzazione dei servizi, un approccio basato su un elenco negativo, ma ritiene che ciò debba essere considerato una mera eccezione e non debba diventare un precedente per i futuri negoziati; ritiene che l'esenzione dal GATS per i servizi pubblici rimanga lo strumento più adeguato per assicurare a tutti i cittadini l'accesso a tali servizi; |
6. |
esprime preoccupazione per il proseguimento delle attività di estrazione dell'amianto in Canada e per le gravi conseguenze che ne derivano per la salute dei lavoratori; ricorda che l'Unione europea ha vietato qualsiasi utilizzo nonché l'estrazione e la lavorazione dell'amianto e la fabbricazione di prodotti dell'amianto; esorta il Canada a prendere provvedimenti analoghi per migliorare la salute pubblica; |
7. |
segnala, data la complementarietà fra le due economie, le future potenzialità di crescita in termini di scambi commerciali e di investimenti tra l'Unione europea e il Canada, nonché le opportunità commerciali derivanti dall'accordo CETA; |
8. |
ritiene che il livello di ambizione della Commissione nelle discussioni con il Canada debba essere controbilanciato da un approccio altrettanto ambizioso nei confronti dello sviluppo sostenibile, in particolare per quanto riguarda il livello degli obblighi in materia di lavoro, l'ambito di applicazione del capitolo sull'ambiente, le modalità per affrontare le questioni relative agli accordi multilaterali sull'ambiente come pure il meccanismo di applicazione, e debba appoggiare e sostenere iniziative per contribuire alla lotta contro il cambiamento climatico e alla promozione di diritti umani legalmente vincolanti, di norme ambientali e sociali e della responsabilità sociale delle imprese; |
9. |
si compiace dei progressi realizzati nell'ambito dei negoziati CETA e incoraggia la Commissione a continuare le consultazioni con i principali soggetti interessati; invita la Commissione, nonostante lo studio congiunto abbia dimostrato significativi vantaggi potenziali sia per il Canada che per l'UE, a effettuare quanto prima un'esaustiva valutazione di impatto sulla sostenibilità che analizzi le prevedibili implicazioni settoriali e le ripercussioni socio-economiche dell'accordo finale per l'Unione; |
10. |
rileva che la competenza in materia di relazioni UE-Canada attiene unicamente al livello federale; ritiene tuttavia fondamentale e saluta con favore la partecipazione ai negoziati CETA delle province e dei territori canadesi, in quanto sono responsabili dell'attuazione degli obblighi derivanti dal trattato che rientrano nella loro giurisdizione, e incoraggia tali province e territori a sincronizzare le politiche e le procedure in modo da ottimizzare i potenziali vantaggi; reputa che un negoziato proficuo dovrebbe includere impegni espliciti da parte dei governi provinciali e territoriali; |
11. |
rileva, non senza preoccupazione, che la Commissione ha presentato al Consiglio una proposta di modifica delle direttive negoziali in base alla quale la Commissione è autorizzata a negoziare con il Canada sugli investimenti senza aspettare che il Parlamento adotti la propria posizione sulla futura politica generale dell'Unione in materia di investimenti; invita la Commissione, in sede di negoziati sugli investimenti con il Canada, a tenere pienamente conto delle conclusioni del Parlamento europeo su tale argomento; ritiene, dato l'alto livello di sviluppo dei sistemi giuridici del Canada e dell'UE, che un meccanismo di risoluzione delle controversie tra Stati e l'utilizzo di mezzi di ricorso locali siano gli strumenti più adeguati per risolvere le controversie relative agli investimenti; invita la Commissione a garantire che un eventuale meccanismo di risoluzione delle controversie tra investitore e Stato non inibisca la futura legislazione in settori sensibili quali la legislazione ambientale e sia integrato nel quadro di obblighi più ampi, come delineato nella risoluzione del Parlamento europeo sulla futura politica europea in materia di investimenti internazionali; |
12. |
sottolinea che il capitolo relativo agli investimenti dovrebbe favorire investimenti di alta qualità, che rispettino l'ambiente e promuovano buone condizioni di lavoro; chiede inoltre che tale capitolo rispetti il diritto alla regolamentazione di entrambe le parti, in particolare in materia di sicurezza nazionale, ambiente, sanità pubblica, diritti dei lavoratori e dei consumatori, politica industriale e diversità culturale; invita la Commissione a escludere dal campo di applicazione degli accordi in materia di investimenti i settori sensibili, quali la cultura, l'istruzione, la difesa nazionale e la sanità pubblica; |
13. |
ribadisce la propria preoccupazione per l'impatto ambientale dell'estrazione di sabbia bituminosa, a causa del livello elevato di emissioni di CO2 che vengono rilasciate durante il processo di produzione e della relativa minaccia per la biodiversità locale; esprime la convinzione che i negoziati CETA non dovrebbero pregiudicare il diritto dell'UE di legiferare nel quadro della direttiva relativa alla qualità dei combustibili, né dovrebbero limitare la facoltà delle autorità canadesi di introdurre future norme ambientali inerenti all'estrazione di sabbia bituminosa; incoraggia ambo le parti a risolvere eventuali divergenze in modo amichevole e senza nuocere ai negoziati CETA; |
14. |
prende atto dei recenti sviluppi in campo giuridico concernenti la messa al bando da parte dell'UE dei prodotti derivati dalla foca, e in particolare della richiesta del Canada all'OMC riguardante la creazione di un apposito gruppo per la risoluzione delle controversie, confida vivamente che il Canada ritiri il ricorso presentato all'OMC, che osta alle buone relazioni commerciali, prima che l'accordo CETA debba essere ratificato dal Parlamento europeo, e si attende che la Commissione si mantenga ferma per quanto riguarda la posizione dell'Unione in merito alla messa al bando dei prodotti derivati dalla foca; |
15. |
richiama l'attenzione sulle varie politiche attuate dall'UE e dal Canada in merito alla regolamentazione degli organismi geneticamente modificati (OGM); fa presente che la regolamentazione più rigorosa applicata nell'Unione europea potrebbe essere contestata da imprese private nel quadro del meccanismo per la risoluzione delle controversie proposto nell'accordo CET; |
16. |
reputa che, nell'ambito dei negoziati, i capitoli sull'agricoltura costituiranno una questione importante per entrambe le parti; è preoccupato riguardo a eventuali concessioni sostanziali in materia di OGM, latte ed etichettatura di origine; sottolinea pertanto che gli interessi e le priorità dell'agricoltura dovrebbero essere tenuti pienamente in considerazione e invita la Commissione a negoziare un accordo che sia vantaggioso per i consumatori dell'Unione europea e del Canada nonché per il settore agricolo di entrambe le parti, e ad assicurare, nel quadro di un risultato complessivamente equilibrato, una maggiore – seppur equa – concorrenza fra i fornitori di merci agricole dell'UE e del Canada; si compiace, in tale contesto, dell'impegno iniziale di entrambe le parti a non mantenere, introdurre o reintrodurre sovvenzioni alle esportazioni agricole per i prodotti agricoli scambiati, un passo positivo a favore di negoziati ambiziosi ed equi, nonché dell'accordo a cooperare in seno ai negoziati agricoli dell'OMC; |
17. |
chiede alla Commissione di assicurare, in uno spirito di coerenza delle politiche dell'Unione, e in particolare nei riguardi dei paesi e territori d'oltremare (PTOM), che nel futuro accordo fra l'UE e il Canada siano protetti i loro interessi riguardo ai loro prodotti strategici; |
18. |
sottolinea che i negoziati sulle misure sanitarie e fitosanitarie rappresentano una questione importante per i capitoli relativi all'agricoltura; invita, in tale contesto, la Commissione a impegnarsi a negoziare norme rigorose in quest'ambito; |
19. |
ricorda al Consiglio e alla Commissione che, a seguito dell'entrata in vigore del trattato di Lisbona, il Consiglio deve ottenere il consenso del Parlamento per tutti gli accordi commerciali internazionali e il Parlamento deve essere immediatamente e pienamente informato da Consiglio e Commissione in tutte le fasi della procedura; invita il Consiglio a fornire immediatamente al Parlamento tutte le informazioni nelle fasi della procedura per le quali è responsabile, con particolare riferimento alle direttive negoziali adottate e ad ogni loro eventuale modifica; invita il Consiglio e la Commissione a coinvolgere il Parlamento in tutte le tappe dei negoziati e a tenere pienamente conto delle sue posizioni; |
20. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri, al governo e al parlamento federale e ai governi e parlamenti provinciali e territoriali del Canada. |
(1) http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2008/october/tradoc_141034.pdf
(2) http://trade.ec.europa.eu/doclib/docs/2009/march/tradoc_142470.pdf
(3) GU C 102 E del 24.4.2008, pag. 128.
(4) GU C 184 E del 6.8.2009, pag. 16.
(5) GU C 279 E del 19.11.2009, pag. 5.
(6) GU C 295 E del 4.12.2009, pag. 67.
(7) GU C 45 E del 23.2.2010, pag. 47.
(8) GU C 67 E del 18.3.2010, pag. 101.
(9) GU C 81 E del 15.3.2011, pag. 64.
(10) Testi approvati, P7_TA(2010)0434.
(11) Testi approvati, P7_TA(2010)0445.
(12) Testi approvati, P7_TA(2010)0446.
(13) Testi approvati, P7_TA(2011)0068.
(14) Testi approvati, P7_TA(2011)0141.
(15) GU L 260 del 24.9.1976, pag. 2.
(16) GU L 7 del 13.1.1998, pag. 38.
(17) GU L 71 del 18.3.1999, pag. 3.
(18) GU L 35 del 6.2.2004, pag. 3.
(19) GU L 153 del 17.6.2009, pag. 11.
(20) GU L 207 del 6.8.2010, pag. 32.
(21) GU L 304 del 20.11.2010, pag. 47.