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Document 52010XC0216(02)

    Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

    GU C 38 del 16.2.2010, p. 13–16 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    16.2.2010   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 38/13


    Pubblicazione di una domanda a norma dell'articolo 6, paragrafo 2, del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio, relativo alla protezione delle indicazioni geografiche e delle denominazioni d'origine dei prodotti agricoli e alimentari

    2010/C 38/09

    La presente pubblicazione conferisce il diritto di opporsi alla registrazione a norma dell'articolo 7 del regolamento (CE) n. 510/2006 del Consiglio (1). Le dichiarazioni di opposizione devono pervenire alla Commissione entro un termine di sei mesi dalla data della presente pubblicazione.

    DOCUMENTO UNICO

    REGOLAMENTO (CE) N. 510/2006 DEL CONSIGLIO

    «PORC DE FRANCHE-COMTÉ»

    N. CE: FR-PGI-005-0504-04.11.2005

    IGP ( X ) DOP ( )

    1.   Denominazione:

    «Porc de Franche-Comté»

    2.   Stato membro o paese terzo:

    Francia

    3.   Descrizione del prodotto agricolo o alimentare:

    3.1.   Tipo di prodotto:

    Classe 1.1

    Carni (e frattaglie) fresche.

    3.2.   Descrizione del prodotto a cui si applica la denominazione di cui al punto 1:

    La carne suina della Franca Contea è un tipo di carne fresca refrigerata proveniente da maiali nutriti con prodotti a base di siero di latte, macellati ad un'età minima di 182 giorni (il che corrisponde ad un'età media di macellazione compresa tra 190 e 200 giorni) per un peso a caldo minimo delle carcasse pari a 75 kg (senza limite massimo).

    Gli animali ingrassati sono femmine e maschi castrati, selezionati in base ai seguenti criteri genetici:

    le scrofe madri di porcellini ingrassati non possiedono il gene della sensibilità all'alotano;

    i verri utilizzati nella fase terminale consentono di produrre carni di buona qualità, di colore rosato ed uniforme;

    la percentuale di suini da carne sensibili all'alotano è inferiore al 3 % e devono essere indenni all'allele Rn-.

    La carne suina della Franca Contea è selezionata a tutti i livelli (carcasse, unità di taglio, unità di vendita al consumatore) per garantire una mancanza di difetti di aspetto della carne (difetti di depilazione, difetti di cotenna, punti di sangue, fratture, presenza di sostanze estranee). La selezione tiene conto anche del colore della carne (vengono scartate quelle di colore scuro e quelle pallide) e la qualità dei grassi che devono essere bianchi e sodi (le carni contenenti grassi molli ed oleosi sono scartate). Infine, la qualità della carne è garantita anche grazie ad una selezione operata sul pH finale della carne.

    3.3.   Alimenti per animali (solo per i prodotti di origine animale):

    Il maiale della Franca Contea è nutrito con siero di latte, un sottoprodotto della trasformazione casearia che deve costituire fra il 15 ed il 35 % in materia secca della razione alimentare e può essere somministrato allo stato naturale, sotto forma di concentrato o ancora essiccato.

    Allo scopo di soddisfare il fabbisogno nutrizionale del suino, l'alimentazione a base di siero di latte viene integrata prevalentemente con cereali e prodotti derivati lasciando un posto importante ai cereali ed ai loro prodotti derivati: tale alimento complementare è così costituito perlomeno dal 50 % di cereali e prodotti derivati dai questi ultimi i quali, a loro volta, sono costituiti nella misura del 25 % da cereali nonché da proteine vegetali equilibrate in amminoacidi. Anche l’apporto in acido linoleico presente nell'alimentazione, che può essere fonte di degradazione per la qualità del grasso, è controllato e limitato all'1,7 % della razione complessiva.

    3.4.   Norme specifiche in materia di affettatura, grattugiatura, condizionamento, ecc.:

    Il «Porc de Franche-Comté» è venduto sotto forma di carne fresca refrigerata, condizionata o meno, e sotto forma di:

    carcasse,

    tagli primari,

    tagli secondari.

    3.5.   Norme specifiche relative all'etichettatura:

    L’etichettatura del prodotto deve comprendere:

    Denominazione di vendita: «Porc de Franche-Comté».

    4.   Definizione concisa della zona geografica:

    Il «Porc de Franche-Comté» è nato, ingrassato e macellato esclusivamente nella regione Franche-Comté, che corrisponde ai dipartimenti del Doubs (25), dello Jura (39), della Haute Saone (70) e del Territoire de Belfort (90).

    La macellazione nella zona geografica consente di limitare lo stress degli animali durante il trasporto e di garantire al massimo la qualità tecnologica delle carni.

    5.   Legame con la zona geografica:

    5.1.   Specificità della zona geografica:

    La Franca Contea si stende fra il Rodano e il Reno ed è circondata da due massicci montagnosi che le danno forma: il Giura ad est ed il massiccio dei Vosgi a nord. Ad ovest il paesaggio della regione presenta una zona bassa costituita da pianure solcate dai due principali corsi d'acqua: la Saône e il Doubs per risalire verso est attraverso il susseguirsi di due altipiani, fino alla catena del Giura.

    Regione modellata largamente dall'attività agricola, principalmente dall'allevamento bovino (il cui orientamento predominante è la produzione di latte e formaggi), la Franca Contea dispone di un'industria casearia ben sviluppata e munita di status «denominazione d'origine controllata». Il territorio è cosparso da una moltitudine di «fruitières» (denominazione locale dei caseifici).

    Questi caseifici producono siero di latte, materia prima privilegiata per l'alimentazione animale: povero in materie grasse e in acidi grassi insaturi, è invece ricco in lisina e treonina (amminoacidi essenziali per talune specie animali). E' quindi lo sviluppo dei caseifici (che, a causa delle loro dimensioni ridotte, adoperano il siero di latte sul posto evitando il trasporto e la refrigerazione) che ha consentito all'allevamento suino di espandersi nella regione della Franca Contea.

    Gli sbocchi di questa produzione suina locale sono essenzialmente regionali. Il maiale della regione Franca Contea viene venduto sotto forma di carni fresche ma anche come materia prima destinata ai produttori di salumi stagionati.

    5.2.   Specificità del prodotto:

    Una combinazione di qualità specifiche del «Porc de Franche-Comté»:

    Il «porc de Franche-Comté» possiede qualità riconosciute dai salumai ossia la qualità delle carcasse e la buona capacità di lavorazione:

    ottima struttura della carne, bellissimo colore ed ottima consistenza,

    mancanza di essudato, sia nei muscoli conservati che nei pezzi pretagliati,

    qualità che si ritrovano nei prodotti cotti: braciole tenere, prosciutti dalla consistenza soda e vellutata, con aroma franco e molto appetitoso, grassi sodi e di colore bianco.

    Queste qualità della carne suina della regione Franca Contea sono legate a vari fattori: la genetica, le condizioni di trasporto e di macellazione, l'alimentazione, l'età e il peso degli animali mandati al macello.

    Qualità e genetica:

    Gli animali utilizzati per l'allevamento del «Porc de Franche-Comté», che sono maschi castrati o femmine non utilizzati per la riproduzione (onde evitare il rischio di odori sgradevoli delle carni di maschi non castrati), vengono selezionati in base a due geni principali che hanno una notevole incidenza su questa qualità tecnologica: il gene alotano (hal) o di sensibilità allo stress è la causa della sindrome PSE (Pale, Soft, Exsudative) e l’allele RN- del gene RN (o delle carni acide) è, dal canto suo, responsabile delle carni cosiddette «acide».

    Qualità e condizioni di allevamento:

    Oltre alla genetica degli animali, l’IGP Porc de Franche-Comté si basa su condizioni di allevamento (alimentazione a base di siero di latte ed allevamento lungo) precipue della Franca Contea, le quali si riflettono sulla qualità della carne prodotta.

    Pertanto, è stato dimostrato che il razionamento energetico autorizzato dall'utilizzo di siero di latte può comportare un miglioramento della qualità della carne grazie ad una crescita più lenta ed all'aumento dell'età degli animali destinati alla macellazione, il che si traduce in una carne di maggiore maturità. Il siero di latte migliora inoltre anche la qualità dei grassi corporei del maiale.

    È stato inoltre dimostrato che macellare gli animali in età più avanzata (superiore a 182 giorni per il Porc de Franche-Comté) ed il peso della cui carcassa è elevato (superiore a 75 kg per il Porc de Franche-Comté) conferisce maggiore qualità alla carne, segnatamente dal punto di vista della consistenza e dello spessore del lardo dorsale. Inoltre, il peso della carcassa e l'età di macellazione, associati alle peculiarità dell'alimentazione dei suini, consentono di migliorare la qualità organolettica dei tessuti adiposi del suino. Con l'aumentare dell'età e del peso dell'animale, infatti, i grassi insaturi tendono a diminuire.

    La qualità della carne del Porc de Franche-Comté migliora anche grazie alle condizioni di trasporto e di macellazione intese a ridurre lo stress degli animali.

    Infine, le condizioni di alimentazione del Porc de Franche-Comté consentono di ridurre la presenza di acidi grassi insaturi nelle carni contribuendo in tal modo a migliorare le qualità organolettiche della carne e dei suoi derivati. La periossidazione degli acidi grassi insaturi può infatti provocare la comparsa di sfumature tendenti all'arancio sul grasso che ricopre i prosciutti secchi ed alterare l'aroma della carne a causa della produzione di cetoni e di adeidi che può dar luogo anche ad un odore di rancido. Queste pratiche sfociano in una riduzione del tasso di lipidi insaturi presenti nella carne garantendo a quest'ultima un buon livello qualitativo dal punto di vista visivo ed olfattivo.

    Una reputazione che si è mantenuta negli anni:

    a partire dal secolo XIX, l'ingrasso del maiale ricorrendo al siero di latte proveniente dai locali caseifici si è andato sviluppando fino a diventare una vera e propria specializzazione dell'agricoltura della Franca Contea.

    Il legame tra la produzione lattiero-casearia e quella suina si è quindi perpetuata fino ai giorni nostri e gli allevamenti di suini rimangono strettamente legati ai diversi caseifici DOC della regione (Comté, Morbier, Mont d’Or, Bleu de Gex). Gli allevamenti di suini costituiscono pertanto uno sbocco per la valorizzazione del siero di latte prodotto nei caseifici e rappresentano anche una fonte di ammendanti organici messi a disposizione dei caseifici per fertilizzare i loro pascoli. Si tratta di un sistema economico locale in cui l'equilibrio di un settore dipende da quello dell'altro.

    Attualmente, la carne del Porc de Franche-Comté intende rispondere alle esigenze di un mercato regionale sia per quanto riguarda le carni fresche destinate ai consumatori sia per quanto riguarda le materie prime destinate alla trasformazione.

    5.3.   Legame causale fra la zona geografica e la qualità o le caratteristiche del prodotto (per le DOP) o una qualità specifica, la reputazione o un'altra caratteristica del prodotto (per le IGP):

    La produzione di suini della regione Franca Contea si è andata sviluppata parallelamente ai locali caseifici.

    La peculiarità della produzione e della trasformazione lattiera regionale è all'origine della locale produzione suina. Le piccole dimensioni dei caseifici della zona rafforzano in effetti l'interesse di utilizzare sul posto il siero di latte, senza trasporti e senza raffreddamento; ciò spiega che, ora come ora, la Franca Contea sia la sola regione francese nella quale esista un utilizzo rilevante del siero di latte nell'alimentazione suina.

    Si calcola infatti che, su quasi 1 000 milioni di litri di latte trasformati dai circa 180 caseifici regionali, che producono pressappoco 850 milioni di litri di siero di latte, circa un quarto viene attualmente adoperato nel settore suino.

    Questa peculiarità va di pari passo con lo sviluppo di sistemi particolari di allevamento, quali la messa a punto di lattodotti di collegamento tra i caseifici e le stalle per evitare il trasporto del siero nei camion oppure gli scambi di letame tra allevatori di suini ed aderenti alle cooperative lattiere che se ne servono come fertilizzante.

    Infine, a partire dagli anni ottanta, sono stati realizzati numerosi investimenti negli allevamenti regionali onde conciliare l'utilizzo del siero di latte con le esigenze della moderna produzione suina e quasi i 2/3 dei locali adibiti all'ingrasso dei suini della Franca Contea adoperano attualmente il siero di latte (circa 70 000 locali ovvero 190 000 maiali prodotti annualmente). D'altra parte, le strutture di produzione dei suini che fanno ricorso al siero di latte e le unità di trasformazione di formaggio hanno lo stesso sistema di distribuzione.

    Si è venuto a creare così nella Franca Contea un vero e proprio legame tra la produzione suina e la regione stessa grazie alla produzione di formaggio e la disponibilità di siero di latte che vi si produceva. Il metodo di alimentazione che ha preso piede con l'utilizzo del siero di latte nell'alimentazione destinata ai suini, associato a tempi più lunghi di allevamento (aumento del peso e dell'età dei capi di bestiame …) è pertanto direttamente connesso alla Franca Contea e consente di ottenere le caratteristiche peculiari del «Porc de Franche-Comté», ovvero carni di buona consistenza e poco essudative, dotate di un bel colore e di grasso sodo e bianco; queste carni godono di ottima reputazione presso i consumatori della regione che ne apprezzano la qualità e sono molto legati alla sua origine locale.

    Riferimento alla pubblicazione del disciplinare:

    [articolo 5, paragrafo 7, del regolamento (CE) n. 510/2006]

    http://www.inao.gouv.fr/repository/editeur/pdf/IGP2008/CDCPorcDeFrancheComte.pdf


    (1)  GU L 93 del 31.3.2006, pag. 12.


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