Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 32009G0325(01)

Risoluzione del Consiglio, del 16 marzo 2009 , relativa al piano d'azione doganale dell'UE in materia di lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per il periodo 2009-2012

GU C 71 del 25.3.2009, pp. 1–7 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

25.3.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 71/1


RISOLUZIONE DEL CONSIGLIO

del 16 marzo 2009

relativa al piano d'azione doganale dell'UE in materia di lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per il periodo 2009-2012

(2009/C 71/01)

IL CONSIGLIO DELL'UNIONE EUROPEA,

CONSIDERANDO:

1.

la relazione strategica della Commissione (1) e il nuovo ciclo della strategia di Lisbona rinnovata per la crescita e l'occupazione (2008-2010) avviato dal Consiglio europeo del 14 marzo 2008;

2.

la comunicazione della Commissione, del 16 luglio 2008, relativa a una strategia europea in materia di diritti di proprietà industriale;

3.

il regolamento (CE) n. 1383/2003 del Consiglio relativo all'intervento dell'autorità doganale nei confronti di merci sospettate di violare taluni diritti di proprietà intellettuale e alle misure da adottare nei confronti di merci che violano tali diritti;

4.

la risoluzione del Consiglio, del 25 settembre 2008, su un piano europeo globale di lotta alla contraffazione e alla pirateria;

PRENDENDO ATTO:

5.

della crescente minaccia che le merci contraffatte rappresentano per la salute e la sicurezza e per l'ambiente;

6.

degli ultimi sviluppi in materia di contraffazione e pirateria, specialmente in relazione alle nuove sfide poste dalla globalizzazione degli scambi mondiali e dalle vendite via Internet;

7.

dell'esigenza che le autorità doganali affrontino tali questioni in modo più efficace, il che necessita di un rafforzamento della cooperazione amministrativa e di una più stretta cooperazione tra dogane e settore industriale;

APPROVA:

8.

il piano d'azione doganale dell'UE in materia di lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per il periodo 2009-2012 figurante nell'allegato, elaborato dalla presidenza in cooperazione con gli Stati membri e la Commissione a seguito della risoluzione del Consiglio di cui al punto 4;

INVITA:

9.

gli Stati membri e la Commissione a mettere efficacemente in pratica il piano d'azione;

10.

la Commissione, in collaborazione con la presidenza, a procedere annualmente al riesame dell'attuazione del piano d'azione;

11.

la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, a presentare nel 2012 al Consiglio una relazione finale sull'attuazione del piano d'azione.


(1)  Comunicazione della Commissione al Consiglio europeo «Relazione strategica sulla strategia di Lisbona rinnovata per la crescita e l'occupazione: il nuovo ciclo (2008-2010). Stare al passo con i cambiamenti», COM(2007) 803 definitivo.


ALLEGATO

Piano d'azione doganale dell'UE in materia di lotta contro le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale per il periodo 2009-2012

Introduzione

La Commissione e gli Stati membri hanno esaminato le attività svolte nell'UE per quanto riguarda le misure doganali volte a garantire il rispetto dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) nel periodo 2005-2008, periodo coperto dal precedente piano d'azione doganale di lotta alla contraffazione (1). Da tale esame è emerso che l'attuazione del regolamento (CE) n. 1383/2003 del Consiglio e le attività previste nel piano d'azione hanno rappresentato una risposta efficace al problema del commercio di merci contraffatte. Le statistiche annuali pubblicate dalla Commissione indicano una tendenza all'aumento dell'attività delle autorità doganali e una maggiore cooperazione con i titolari dei diritti.

È stato riconosciuto, tuttavia, che la crescente varietà dei prodotti sequestrati e le nuove tendenze che si delineano, come l'importazione di piccole partite risultanti da vendite effettuate su Internet, rendono necessarie nuove misure e che non vi è spazio per l'autocompiacimento. È stata sottolineata la necessità di far fronte a questo crescente problema in quanto il commercio di merci contraffatte rappresenta una minaccia reale sia per i singoli cittadini che per la società nel suo insieme.

La Commissione è dell'avviso che gli sforzi compiuti dalle autorità doganali per tutelare gli interessi economici e la salute e la sicurezza dei cittadini debbano proseguire e che sia auspicabile un nuovo piano d'azione. Tale piano dovrebbe riguardare i principali settori contemplati dal piano precedente, ossia la normativa, la condotta operativa, la cooperazione con il settore industriale, la cooperazione internazionale e la comunicazione. Il nuovo piano dovrebbe tener conto di sviluppi di rilievo intervenuti nel settore doganale, come il codice doganale comunitario aggiornato, nonché di fattori esterni, come l'aumento delle vendite su Internet. In particolare, il nuovo piano d'azione dell'UE dovrebbe mirare a:

migliorare e, se necessario, modificare la normativa esistente in materia di DPI,

migliorare la cooperazione con i titolari dei diritti,

rafforzare la cooperazione operativa tra le autorità doganali dell'UE e con i paesi terzi,

sviluppare ulteriormente la cooperazione internazionale in materia di rispetto dei DPI,

migliorare l'informazione e la sensibilizzazione,

far fronte al problema delle vendite su Internet e provvedere alla formazione mirata dei funzionari doganali.

Il nuovo piano dovrebbe tener conto anche delle altre nuove tendenze e delle forme utilizzate nella distribuzione di merci contraffatte pericolose per la società a seguito della globalizzazione del commercio mondiale, nonché del crescente coinvolgimento della criminalità organizzata.

Gli Stati membri e la Commissione hanno collaborato strettamente su una serie di questioni connesse all'esame del quadro esistente relativo alle attività doganali connesse al rispetto dei DPI. Tutti gli Stati membri hanno dichiarato che la tutela dei DPI rappresenta per essi una chiara priorità e molti hanno rilevato che, per rendere più efficaci le attività doganali al riguardo, sarebbe opportuno creare e iniziare a utilizzare un database comune di informazioni contenente le domande di intervento approvate.

Nella risoluzione del 25 settembre 2008 relativa a un piano europeo globale di lotta alla contraffazione e alla pirateria, il Consiglio ha invitato la Commissione e gli Stati membri a presentare un nuovo piano doganale di lotta alla contraffazione per il periodo 2009-2012.

Conclusioni del seminario ad alto livello sulla lotta alla contraffazione

L'esame delle attività doganali connesse al rispetto dei DPI è culminato in un seminario ad alto livello organizzato a Parigi il 25 e 26 novembre 2008, verso la fine della presidenza francese, con l'obiettivo di esaminare la risposta delle autorità doganali alla lotta alla contraffazione. I direttori generali delle dogane degli Stati membri e la Commissione hanno concluso che il futuro piano d'azione doganale dovrebbe affrontare quattro tra le principali sfide poste dalla contraffazione:

1.   Merci contraffatte pericolose

I consumatori dovrebbero essere informati, attraverso campagne di sensibilizzazione a livello di UE cui dovrebbero essere associate le autorità doganali, delle conseguenze talvolta drammatiche derivanti dall'uso di merci contraffatte. La normativa e le procedure a livello sia comunitario che nazionale dovrebbero, se del caso, essere modificate per rafforzare la capacità delle autorità doganali di intercettare merci contraffatte. Particolare attenzione andrebbe riservata all'armonizzazione delle misure concernenti le procedure semplificate e le piccole quantità di merci che violano i diritti di proprietà intellettuale.

2.   Criminalità organizzata

Un osservatorio europeo, nell'ambito del quale le autorità doganali possano offrire un contributo significativo e procedere allo scambio di buone prassi, consentirebbe di valutare e analizzare regolarmente il ruolo crescente della criminalità organizzata nel fenomeno della contraffazione. La cooperazione tra le parti interessate andrebbe rafforzata mediante la messa a punto di sistemi elettronici per lo scambio d'informazioni. L'analisi dei rischi a livello comunitario è necessaria e andrebbe sviluppata avvalendosi dei meccanismi esistenti. Saranno realizzate operazioni doganali congiunte a livello europeo, incentrate su temi o settori particolari, e sarà rafforzato l'essenziale partenariato tra autorità doganali e industria.

3.   Globalizzazione della contraffazione

Il piano d'azione doganale con la Cina, messo a punto dai servizi della Commissione, dovrebbe consentire di procedere allo scambio di informazioni e funzionari con tale paese per lottare contro il fenomeno della contraffazione. Gli Stati membri e la Commissione continueranno ad adoperarsi per l'adozione di misure efficaci alle frontiere nei negoziati in corso per l'adozione di un accordo commerciale anticontraffazione (ACTA). Sarà rafforzata la cooperazione internazionale con i principali paesi partner attraverso lo scambio di informazioni e le operazioni congiunte.

4.   Vendita di merci contraffatte via Internet

Tutti gli Stati membri dovrebbero esaminare attentamente il fenomeno delle vendite via Internet e condividere le «buone prassi». Saranno organizzati seminari e gruppi di lavoro al fine di concludere memorandum d'intesa con le piattaforme Internet e le istituzioni finanziarie coinvolte nei pagamenti online e di scambiare informazioni e condividere buone prassi per il controllo e l'identificazione dei venditori professionali di merci contraffatte.

Piano d'azione doganale dell'UE in materia di lotta contro le violazioni dei DPI per il periodo 2009-2012

È riconosciuto che vi sono questioni che incidono sul lavoro e l'efficienza delle dogane, tali che le amministrazioni doganali dipendono, almeno in una certa misura, dagli sviluppi in altri settori, in particolare per quanto riguarda l'armonizzazione della normativa in materia di diritti di proprietà intellettuale e le sanzioni applicabili al commercio di merci che violano i DPI. Inoltre, è necessario rafforzare la cooperazione con le altre autorità incaricate dell'applicazione della legge a livello nazionale. Ciò è subordinato alla consapevolezza da parte degli Stati membri dei pericoli derivanti dalla contraffazione e alla volontà di lottare in comune contro tali pericoli in modo coordinato e armonizzato. Inoltre, un nuovo piano d'azione a livello di UE potrebbe facilmente essere utilizzato in ciascuno degli Stati membri come base per l'elaborazione di un piano d'azione nazionale di lotta contro le violazioni dei DPI.

Va altresì notato che la Commissione e le amministrazioni doganali degli Stati membri potrebbero apportare un contributo significativo all'osservatorio europeo per la lotta alla contraffazione nella sua azione di contrasto al commercio di merci contraffatte. Una volta che sarà stato istituito, l'osservatorio dovrà essere adeguatamente informato sulle attività doganali svolte alle frontiere per garantire l'applicazione della normativa in materia di DPI.

Meccanismo di riesame

La Commissione ha altresì ritenuto opportuno istituire un meccanismo di riesame per verificare l'attuazione delle attività previste nel piano. A tal fine, al termine di ogni anno di attuazione del piano, la Commissione, in collaborazione con la presidenza del Consiglio, presenterà i risultati del riesame. Nell'ultimo anno di attuazione del piano d'azione, la Commissione, insieme agli Stati membri, elaborerà una relazione più dettagliata.

Conclusione

Il piano d'azione doganale dell'UE in materia di lotta contro le violazioni dei DPI per il periodo 2009-2012, allegato alla presente nota, costituisce una risposta all'invito rivolto dal Consiglio prevedendo per le autorità doganali un'ampia gamma di attività per lottare contro il commercio di merci che violano i DPI.


(1)  Nel presente documento il termine «contraffazione» è utilizzato come termine generale per indicare le violazioni dei diritti di proprietà intellettuale di cui al regolamento (CE) n. 1383/2003 del Consiglio.

Appendice

 

Azione

Responsabilità principale

Progressi

1.

Normativa e strumenti per la gestione dei dati

 

 

1.1.

Riesame del regolamento (CE) n. 1383/2003 del Consiglio e delle relative disposizioni di applicazione contenute nel regolamento (CE) n. 1891/2004 della Commissione al fine di chiarirne e armonizzarne l'interpretazione, in particolare con riguardo a:

Commissione europea

 

transito esterno, trasbordo — questo punto deve essere esaminato insieme ad altre disposizioni normative, in vista dell'eventuale constatazione di una violazione nei casi in cui siano trovate merci contraffatte in transito,

 

 

disposizioni relative alle piccole partite importate da passeggeri e attraverso pacchi postali o colli espressi — potrebbe essere necessario esaminare questo punto insieme ad altre disposizioni normative,

 

 

disposizioni relative all'applicazione della procedura semplificata [articolo 11 del regolamento (CE) n. 1383/2003 del Consiglio],

 

 

costi di stoccaggio e distruzione e preoccupazioni sollevate dai titolari dei diritti riguardo alle responsabilità finanziarie che incombono loro in virtù della legislazione in vigore,

 

 

donazioni ad enti di beneficenza e riciclaggio come alternative alla distruzione delle merci contraffatte,

 

 

definizione di merci contraffatte in relazione al potenziale ampliamento del campo di applicazione del regolamento (CE) n. 1383/2003 del Consiglio,

 

 

elaborazione di statistiche supplementari relative al valore dei sequestri eseguiti al fine di garantire un'elevata qualità nella raccolta di dati sulle merci sequestrate e applicazione di tale procedura nell'elaborazione dei profili di rischio,

 

 

introduzione della possibilità di sospendere le domande d'intervento e di altre misure per evitare l'inattività o l'utilizzazione abusiva di informazioni da parte dei titolari dei diritti,

 

 

introduzione di tutte le disposizioni supplementari necessarie per lo sviluppo di un sistema elettronico per le domande d'intervento.

 

 

1.2.

Elaborazione di una proposta di modifica della normativa comunitaria doganale, conformemente ai risultati del riesame della legislazione.

Commissione europea

 

1.3.

Sviluppo e introduzione a livello comunitario di un sistema elettronico per le domande d'intervento destinato a sostituire l'attuale circolazione su supporto cartaceo.

Commissione europea

 

1.4.

Sviluppo e introduzione di un database per la registrazione dei sequestri eseguiti dalle autorità doganali e delle relative statistiche.

Commissione europea

 

2.

Condotta operativa

 

 

2.1.

Sviluppo di attività per la condivisione di «buone prassi», ad es. valutazioni comparative, visite di formazione e di scambio destinate a migliorare la condivisione e lo scambio di informazioni pertinenti da parte degli esperti dei vari Stati membri.

Commissione europea e/o Stati membri

 

2.2.

Azioni a livello di UE, basate sul sistema comunitario di gestione dei rischi, miranti a migliorare l'efficacia dei controlli anticontraffazione, specialmente alle frontiere esterne dell'UE.

Commissione europea

 

2.3.

Attività coordinate a livello di UE relative a:

Commissione europea

 

prodotti pericolosi, come i medicinali, che comportano i rischi maggiori per la salute e la sicurezza dei consumatori e per l'ambiente,

 

 

operazioni congiunte specifiche, mirate sui DPI, incentrate sulla contraffazione connessa a importanti eventi culturali, sociali e sportivi (Olimpiadi, ecc.).

 

 

2.4.

Promozione di un più ampio ed efficace utilizzo del RIF (formulario di informazione sul rischio) nel controllo del rispetto dei DPI:

Commissione europea

 

istituzione di un gruppo specializzato di utilizzatori del RIF,

 

 

promozione e creazione di una rete nazionale di esperti a livello operativo.

 

 

2.5.

Esame delle implicazioni del crescente problema del commercio di merci contraffatte via Internet:

Commissione europea e Stati membri

 

creazione di un gruppo di esperti incaricato di esaminare la distribuzione di merci contraffatte via Internet e di promuovere la cooperazione tra gli Stati membri al riguardo,

 

 

organizzazione di seminari per le autorità doganali e le altre parti interessate, incentrati sull'analisi dettagliata del fenomeno delle vendite via Internet e sull'identificazione di buone prassi al riguardo.

 

 

2.6.

Predisposizione di materiale didattico sulle attività finalizzate a garantire il rispetto dei DPI, compresa, se del caso, l'elaborazione di corsi sui DPI su supporto elettronico e l'organizzazione di corsi di formazione.

Commissione europea e Stati membri

 

2.7.

Compilazione e regolare aggiornamento di un elenco dei funzionari doganali degli Stati membri esperti in DPI.

Commissione europea

 

3.

Cooperazione con l'industria

 

 

3.1.

Promuovere la presentazione di domande d'intervento da parte dei titolari dei diritti per sensibilizzarli a questa possibilità.

Commissione europea e Stati membri

 

3.2.

Promuovere la conclusione di accordi speciali con i titolari dei diritti e le altre parti interessate per la cooperazione e lo scambio di informazioni:

Commissione europea, Stati membri e titolari dei diritti

 

concludere memorandum d'intesa con le pertinenti parti interessate, come i fornitori di servizi Internet,

 

 

collaborare con la Commissione per migliorare lo scambio d'informazioni e di esperienze.

 

 

3.3.

Organizzare, per l'industria/i titolari dei diritti:

Commissione europea e Stati membri

 

seminari mirati (come seminari di formazione, regionali o operativi) incentrati sulle nuove tendenze e modalità di distribuzione delle merci contraffatte, sulle merci particolarmente pericolose e sulle vendite via Internet,

 

 

riunioni periodiche, a livello dell'UE e nazionale, organizzate in funzione delle loro specifiche esigenze e necessità.

 

 

3.4.

Promuovere il più possibile l'introduzione dello scambio elettronico di informazioni con il settore privato.

Commissione europea e Stati membri

 

3.5.

Promuovere l'uso dei formulari di allerta rosso/nuove tendenze per tenere informate le autorità doganali riguardo agli ultimi sviluppi e alle ultime minacce in materia di contraffazione.

Commissione europea e Stati membri

 

3.6.

Informare i titolari dei diritti sulle procedure doganali concernenti il controllo del rispetto dei DPI.

Commissione europea e Stati membri

 

4.

Cooperazione internazionale

 

 

4.1.

Sostenere i negoziati ACTA (accordo commerciale anticontraffazione):

Commissione europea e Stati membri

 

prevedere disposizioni ambiziose in materia di controlli alle frontiere,

 

 

prevedere un gruppo di esperti doganali per gestire l'attuazione delle misure alle frontiere.

 

 

4.2.

Sostenere il piano d'azione con la Cina:

Commissione europea e Stati membri

 

concludere un piano d'azione concreto,

 

 

attuare le attività chiave del piano d'azione,

 

 

esaminarne il grado di attuazione (annualmente).

 

 

4.3.

Migliorare la cooperazione con i principali partner (ad es. Stati Uniti, Giappone e altri):

Commissione europea e Stati membri

 

rafforzare lo scambio d'informazioni (dati statistici, buone prassi, ecc.),

 

 

organizzare azioni comuni, come le operazioni doganali congiunte,

 

 

coordinamento a livello comunitario per i lavori in sedi internazionali, comprese l'OMC e l'OMD,

 

 

coordinamento a livello comunitario delle attività di rafforzamento delle capacità.

 

 

5.

Migliorare la sensibilizzazione e la comunicazione

 

 

5.1.

Sviluppare attività di sensibilizzazione:

Commissione europea e Stati membri

 

campagne sui risultati conseguiti dalle autorità doganali in materia di DPI a livello dell'UE e nazionale riguardo agli aspetti legati alla salute e alla sicurezza, come ad es. nel settore farmaceutico. I consumatori dovrebbero essere sensibilizzati ai rischi connessi all'acquisto di merci contraffatte,

 

 

opuscoli e cartelloni negli aeroporti, nei porti, nelle stazioni ferroviarie e ai valichi di frontiera. Spot televisivi, avvisi informativi, finestre di allerta su Internet; utilizzo dei mass media e delle esposizioni,

 

 

contrastare le vendite via Internet sottolineando i rischi ad esse connessi.

 

 

5.2.

Promuovere la cooperazione in materia di comunicazione con altri organismi incaricati dell'applicazione della normativa.

Stati membri

 

5.3.

Prevedere il coordinamento delle azioni di comunicazione a livello di UE, con particolare riguardo a:

Commissione europea

 

pubblicazione annuale di statistiche,

 

 

giornate di sensibilizzazione (giornate «porte aperte», giornata anticontraffazione, ecc.),

 

 

comunicati stampa,

 

 

divulgazione di casi specifici (sequestri, nuove tendenze, ecc.).

 

 

5.4.

Rafforzare, nei siti web nazionali e della Commissione, lo spazio riservato alle attività volte a garantire il rispetto dei DPI.

Commissione europea e Stati membri

 


Top