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Document C2004/146/08

Ricorso del sig. Giuseppe Calò contro la Commissione delle Comunità europee, proposto l'8 aprile 2004 (Causa T-134/04)

GU C 146 del 29.5.2004, p. 6–6 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

29.5.2004   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 146/6


Ricorso del sig. Giuseppe Calò contro la Commissione delle Comunità europee, proposto l'8 aprile 2004

(Causa T-134/04)

(2004/C 146/08)

Lingua processuale: il francese

L'8 aprile 2004 il sig. Giuseppe Calò, domiciliato in Lussemburgo, rappresentato dagli avvocati Sébastien Orlandi, Albert Coolen, Jean-Noël Louis e Etienne Marchal, con domicilio eletto in Lussemburgo, ha proposto al Tribunale di primo grado delle Comunità europee un ricorso contro la Commissione delle Comunità europee.

Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia:

annullare la decisione della Commissione 30 marzo 2004, con la quale si assegna il posto di grado A2 di direttore della direzione «Statistiche sull'agricoltura, la pesca, i fondi strutturali e l'ambiente» presso la DG EUROSTAT, e quella con la quale si respinge la candidatura del ricorrente a tale impiego;

condannare la Commissione alle spese.

Motivi e principali argomenti

Il ricorrente, dipendente della convenuta trasferito all'EUROSTAT in qualità di direttore della direzione «Statistiche sull'agricoltura, la pesca, l'alimentazione e le regioni» era stato assegnato nuovamente all'impiego di consigliere principale presso il direttore generale della direzione generale in cui lavorava. La Commissione aveva anche deciso di assegnare il suo precedente impiego.

Il ricorrente ha impugnato tali decisioni dinanzi al Tribunale nell'ambito di un'altra causa (T-118/03, Calò/Commissione).

Con il presente ricorso l'interessato contesta la decisione di nominare un altro dipendente al suo precedente posto di lavoro, invocando, in primo luogo, gli stessi motivi sollevati nella causa T-118/03. Egli fa inoltre valere che il candidato scelto non sarebbe in possesso delle qualifiche richieste nell'avviso di posto vacante di cui trattasi. Egli sostiene parimenti che tale candidato avrebbe partecipato ad una riunione dei capi di gabinetto dei Commissari in cui si sarebbe decisa l'assegnazione del posto per il quale anche lui aveva presentato candidatura. Il ricorrente invoca, su tale base, la violazione dei principi di trasparenza, equità e imparzialità, nonché la violazione dei diritti della difesa. Infine, il ricorrente rileva l'assenza totale di motivazione.


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