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Document 92003E000706
WRITTEN QUESTION E-0706/03 by Olivier Dupuis (NI) to the Commission. Vietnam suppresses freedom of expression and the right to demonstrate.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0706/03 di Olivier Dupuis (NI) alla Commissione. Il Vietnam soffoca le libertà d'espressione e di manifestazione.
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0706/03 di Olivier Dupuis (NI) alla Commissione. Il Vietnam soffoca le libertà d'espressione e di manifestazione.
GU C 222E del 18.9.2003, pp. 229–230
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0706/03 di Olivier Dupuis (NI) alla Commissione. Il Vietnam soffoca le libertà d'espressione e di manifestazione.
Gazzetta ufficiale n. 222 E del 18/09/2003 pag. 0229 - 0230
INTERROGAZIONE SCRITTA E-0706/03 di Olivier Dupuis (NI) alla Commissione (10 marzo 2003) Oggetto: Il Vietnam soffoca le libertà d'espressione e di manifestazione Nonostante il sostegno reiterato dalla Commissione europea e dagli Stati membri alla Strategia di riforma del diritto del Vietnam (cfr. Risposta all'interrogazione scritta E-0003/03(1)), le autorità vietnamite continuano a violare i loro obblighi internazionali adottando nuove leggi che limitano ulteriormente l'esercizio delle libertà e dei diritti fondamentali. Secondo il comitato Vietnam per la difesa dei diritti umani, con sede a Parigi, la libertà d'espressione ha appena subito ulteriori gravi restrizioni a seguito dell'adozione della decisione 28 sulle pubblicazioni straniere (ministero della Cultura e dell'informazione, 21 novembre 2002). Secondo il decreto, le pubblicazioni di qualsiasi organizzazione straniera in Vietnam, compresi il corpo diplomatico, le ONG internazionali, le società straniere e anche le agenzie di stampa, saranno d'ora in poi sottoposte alla censura di stato. La pubblicazione di comunicati stampa, documenti su Internet e qualsiasi altra documentazione considerata contraria agli interessi dello Stato socialista (articolo 22, SRV Repubblica socialista del Vietnam, della legge sulla stampa) può così ora essere oggetto di sanzione. Il diritto a manifestare in forma pacifica sarà egualmente limitato in un prossimo futuro. Secondo il quotidiano ufficiale Lao Dong (13 gennaio 2003), il ministro Doan Manh Giao sta preparando una legislazione che prevede il divieto di riunirsi in pubblico davanti alle sedi ed agli uffici del partito e del governo, oltre a sanzioni per chiunque faccia ricorso a denunce o petizioni per incitare i cittadini a manifestare. La legge ha lo scopo soprattutto di sopprimere le manifestazioni pacifiche di contadini e agricoltori che protestano contro la corruzione nel settore pubblico e la confisca delle terre da parte dello Stato. Molti agricoltori sono stati arrestati dopo lo svolgimento di queste manifestazioni. Il 21 ottobre 2002, sono stati condannati 12 contadini di Ninh Binh (Vietnam del Nord), a pene detentive fino a 13 anni di carcere per aver provocato disordini sociali e, nel mese di dicembre 2002, sono stati arrestati altri 21 manifestanti. Reagendo alle manifestazioni degli agricoltori del maggio 2002, il segretario generale del partito Nong Duc Manh aveva dichiarato che il fatto che delle persone si riuniscano a manifestare con dei cartelli è anomalo e che la democrazia in Vietnam era stata in svariati casi eccessiva. La Commissione è a conoscenza del fatto che le autorità vietnamite tendono a rafforzare le legislazioni repressive? Quali misure ha adottato la Commissione o intende adottare per evitare che il denaro dei contribuenti europei non venga utilizzato per finanziare tali misure antidemocratiche? La Commissione e gli Stati membri intendono continuare a sostenere la strategia di riforma del diritto decennale se il Vietnam continua apertamente ad utilizzare impropriamente i fondi stanziati dall'Unione europea a favore delle riforme? (1) GU C 155 E del 3.7.2003, pag. 206. Risposta data dal sig. Patten in nome della Commissione (26 marzo 2003) La Commissione è a conoscenza delle misure di carattere legislativo e amministrativo citate nell'interrogazione ed è consapevole della necessità di sorvegliare da vicino sia le misure che le modalità della loro applicazione, che in alcuni casi non è ancora effettiva, in collaborazione con i rappresentanti degli Stati membri in Vietnam. Nel frattempo la Commissione ha già ricevuto una relazione secondo la quale la decisione n. 28 potrebbe essere rivista dal governo vietnamita. La Commissione è in grado di assicurare all'onorevole parlamentare che le procedure adottate per la preparazione e l'attuazione dei progetti e dei programmi di cooperazione Comunità-Vietnam garantiscono che non esista alcuna possibilità che i fondi comunitari siano utilizzati per finalità diverse da quelle approvate dalla Commissione. La Commissione resta del parere che la sua partecipazione, unitamente a quella di altri donatori internazionali, alla preparazione della valutazione dei bisogni giuridici, contribuirà in modo positivo allo sviluppo di un sistema giuridico moderno ed efficace in Vietnam. La Commissione, unitamente ai rappresentanti degli Stati membri, continuerà a seguire con attenzione la situazione dei diritti umani in Vietnam e, ove necessario, a segnalare al governo vietnamita questioni specifiche motivo di particolare preoccupazione.