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Document 92003E000245
WRITTEN QUESTION P-0245/03 by Mario Borghezio (NI) to the Commission. French tax on imported Trappist beers — Protection of non-industrial beer.
INTERROGAZIONE SCRITTA P-0245/03 di Mario Borghezio (NI) alla Commissione. Tassazione francese sulle birre trappiste d'importazione. Protezione birre artiginali.
INTERROGAZIONE SCRITTA P-0245/03 di Mario Borghezio (NI) alla Commissione. Tassazione francese sulle birre trappiste d'importazione. Protezione birre artiginali.
GU C 222E del 18.9.2003, pp. 172–173
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA P-0245/03 di Mario Borghezio (NI) alla Commissione. Tassazione francese sulle birre trappiste d'importazione. Protezione birre artiginali.
Gazzetta ufficiale n. 222 E del 18/09/2003 pag. 0172 - 0173
INTERROGAZIONE SCRITTA P-0245/03 di Mario Borghezio (NI) alla Commissione (28 gennaio 2003) Oggetto: Tassazione francese sulle birre trappiste d'importazione. Protezione birre artiginali Premesso che in Francia è stata recentemente varata una normativa che prevede una tassazione speciale per le birre che superano il tenore alcolico di 8,5 %; questa misura colpirebbe esclusivamente le birre d'importazione ed in particolare le birre trappiste prodotte, secondo metodi tradizionali, nel vicino Belgio; tale misura sembra chiaramente contravvenire all'art. 90 del Trattato CE, il quale stabilisce che: nessuno Stato membro applica direttamente o indirettamente ai prodotti degli altri Stati membri imposizioni interne, di qualsivoglia natura, superiori a quelle applicate direttamente o indirettamente ai prodotti nazionali similari. Inoltre, nessuno Stato membro applica ai prodotti degli altri Stati membri imposizioni interne intese a proteggere indirettamente altre produzioni. La Commissione non ritiene utile intervenire urgentemente nei confronti delle autorità francesi, affinché ritirino la normativa in questione, gravemente lesiva dei principi del mercato comune europeo e del principio di libera concorrenza? La Commissione pensa di poter intervenire con un programma di sostegno generale nei confronti della produzione delle birre artigianali prodotte secondo metodi tradizionali, come quelle dei Padri trappisti, le quali rappresentano una produzione di valore e di eccellenza, simbolo dell'antico saper vivere europeo? Risposta data dal sig. Bolkestein in nome della Commissione (20 marzo 2003) 1. A seguito dell'adozione da parte della Francia della normativa che fissa una tassa speciale sulle birre con tasso alcolico superiore all'8,5 %, la Commissione ha ricevuto varie denunce di produttori di birra aventi sede in vari Stati membri che mettono in commercio tali birre in Francia. A seguito di tali denunce il 27 dicembre 2002 è stata inviata alle autorità francesi una lettera con la quale si attirava l'attenzione delle stesse sulle ripercussioni che una tale tassazione avrebbe avuto sulla commercializzazione, in Francia, delle birre con tasso alcolico superiore all'8,5 % provenienti da altri Stati membri. La Francia non ha ancora ufficialmente risposto a tale lettera. Pare tuttavia che abbia deciso di sospendere la succitata disposizione fiscale. La Commissione prosegue nel frattempo l'esame della disposizione francese alla luce del trattato CE e del diritto derivato. Se da tale esame si desumerà la violazione delle disposizioni comunitarie e se non si potrà trovare una soluzione soddisfacente la Commissione non mancherà di avviare contro la Francia la procedura di infrazione prevista dall'articolo 226 del trattato CE. 2. La Commissione ritiene che non spetti a lei elaborare un programma di aiuto generale per la produzione delle birre artigianali. D'altro canto l'elaborazione di un tale programma non è mai stata sollecitata alla Commissione dal settore dei produttori di birre artigianali forti. La Commissione attira inoltre l'attenzione dell'onorevole Parlamentare sull'articolo 4 della direttiva 92/83/CEE del Consiglio, del 19 ottobre 1992, relativa all'armonizzazione delle strutture delle accise sull'alcole e sulle bevande alcoliche(1), che consente agli Stati membri di applicare aliquote ridotte alla birra prodotta da piccoli birrerie indipendenti. I produttori di birre artigianali forti sono molto spesso birrerie di piccole dimensioni che possono quindi beneficiare di tali aliquote ridotte qualora lo Stato membro in cui hanno sede si giovi di tale opzione (si tratta dei seguenti Stati membri: Belgio, Danimarca, Germania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Austria, Portogallo, Finlandia e Regno Unito). Infine è opportuno aggiungere che la Comunità nel 1992 ha introdotto regole per il riconoscimento e la tutela a livello comunitario degli attestati di specificità dei prodotti agricoli e delle derrate alimentari. Tali disposizioni figurano nel regolamento (CEE) n. 2082/92 del Consiglio, del 14 luglio 1992, relativo alle attestazioni di specificità dei prodotti agricoli ed alimentari(2). I produttori di birre artigianali prodotte secondo i metodi tradizionali, come quelle dei monaci trappisti citati dall'onorevole Parlamentare, possono richiedere il riconoscimento di un tale attestato di specificità da parte della Comunità. Per farlo devono rivolgersi alle proprie autorità nazionali. Tuttavia un attestato di specificità può essere attribuito solo ad un prodotto particolare che risponda ai requisiti del regolamento e non può trattarsi di un programma generale. L'esame è effettuato per ogni singola fattispecie. (1) GU L 316 del 31.10.1992. (2) GU L 208 del 24.7.1992.