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Document 92002E002847

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2847/02 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione. Mancanza di studi e misure preventive in merito alla caduta di meteoriti sulla terra e relative catastrofi.

GU C 222E del 18.9.2003, p. 22–22 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92002E2847

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2847/02 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione. Mancanza di studi e misure preventive in merito alla caduta di meteoriti sulla terra e relative catastrofi.

Gazzetta ufficiale n. 222 E del 18/09/2003 pag. 0022 - 0022


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2847/02

di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione

(10 ottobre 2002)

Oggetto: Mancanza di studi e misure preventive in merito alla caduta di meteoriti sulla terra e relative catastrofi

1. Sa la Commissione che oltre alle catastrofi naturali conosciute, di cui può essere prevista con largo anticipo non solo l'area di insorgenza ma non il momento e l'intensità, quali le eruzioni vulcaniche, i terremoti, gli uragani e le alluvioni tropicali, esistono catastrofi naturali molto più gravi che sono invero prevedibili, quali lo scontro di meteoriti, comete e planetoidi con la terra, verificatisi frequentemente nel lontano passato e che oggigiorno possono costare la vita di centinaia di milioni di esseri umani, tra l'altro in conseguenza dell'enorme ondata anomala, di sostanze sospese nell'aria e di un radicale mutamento climatico?

2. Può la Commissione confermare che il pericolo non è rappresentato unicamente da enormi agglomerati di pietra e ghiaccio dalle dimensioni di centinaia di chilometri, la cui traiettoria è già stata calcolata accuratamente, bensì anche da quelli di dimensioni minori, dal diametro inferiore ad un chilometro, in gran parte non ancora avvistati, sebbene volino in modo preoccupantemente vicino alla terra e la colpiscono in media una volta ogni diecimila anni?

3. Esiste una cooperazione internazionale tra pubblici poteri per quanto riguarda lo studio e le misure intese a limitare quanto più possibile i pericoli? Sono gli Stati Uniti gli unici ad approfondire gli studi sulle cadute di meteoriti pericolose per il loro continente e sulla possibilità di deviare la traietoria dei piccoli planetoidi? Assume l'UE una posizione attendista?

4. Riconosce la Commissione che i singoli Stati membri dell'UE possono difficilmente permettersi ricerche e misure di prevenzione e che sono proprio i problemi di grandi dimensioni che devono formare oggetto di cooperazione a livello paneuropeo, nella misura in cui tali problemi non sono già adeguatamente affrontati a livello dell'ONU?

5. In che modo prevede la Commissione di contribuire a migliorare la sicurezza del territorio degli Stati europei e dei loro abitanti dinanzi al rischio di catastrofiche ma, in linea di principio, prevedibili cadute di meteoriti?

Fonte: de Volkskrant del 19.9.2002.

Risposta data dal signor Busquin a nome della Commissione

(28 novembre 2002)

La Commissione è consapevole dei rischi potenziali di meteoriti e asteroidi che orbitano in prossimità della Terra (Near Earth Objects -NEO), corpi celesti originari delle nuvole Oort e Kuiper attorno al sistema solare le cui orbite intersecano quella della Terra e l'eventuale collisione con essi potrebbe avere conseguenze catastrofiche.

La probabilità di questi rischi è considerata in genere molto bassa, ma le conseguenze potenziali potrebbero essere molto gravi. Negli ultimi anni la preoccupazione al riguardo e anche l'interesse scientifico per l'origine del nostro sistema solare, hanno indotto ad avviare diversi progetti per monitorare il cielo e individuare e catalogare tutti gli oggetti più grandi (con un diametro superiore a circa un kilometro) che entrano nelle parti interne del sistema solare. Questi progetti sono portati avanti soprattutto negli Stati Uniti e usufruiscono del sostegno della National Aeronautics e Space Administration (NASA).

In Europa, un rapporto del settembre 2000 del Task Group Near Earth Objects istituito dal governo britannico discute la minaccia dei NEO e raccommanda iniziative. Dopo il rapporto britannico, il Forum Global Science dell'OCSE (Organisation for Economic Cooperation e Development) organizzerà il workshop sui Near Earth Objects all'impianto ESRIN (Frascati, Italia) dell'ESA (Agenzia europea dello spazio) nel gennaio 2003. A tale workshop saranno esaminati vari aspetti concernenti i NEO, tra cui attività tecniche e politiche a livello nazionale e internazionale. La Commissione esaminerà i risultati di questo workshop e deciderà se sia necessaria un'azione comunitaria.

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