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Document 91999E002134

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2134/99 di Bart Staes (Verts/ALE) al Consiglio. Ripercussioni della soppressione delle vendite esenti da imposte sull'occupazione nei negozi tax-free.

GU C 203E del 18.7.2000, pp. 141–142 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91999E2134

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2134/99 di Bart Staes (Verts/ALE) al Consiglio. Ripercussioni della soppressione delle vendite esenti da imposte sull'occupazione nei negozi tax-free.

Gazzetta ufficiale n. 203 E del 18/07/2000 pag. 0141 - 0142


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2134/99

di Bart Staes (Verts/ALE) al Consiglio

(29 novembre 1999)

Oggetto: Ripercussioni della soppressione delle vendite esenti da imposte sull'occupazione nei negozi tax-free

Il 1o luglio 1999 ha segnato la fine della vendita di prodotti esenti da imposte nei cosiddetti negozi tax-free, nei quali determinati articoli, ad esempio profumi, sigarette ed alcolici, erano venduti in esenzione IVA ai passeggeri di voli internazionali. Il divieto fa seguito alla decisione del Consiglio europeo di Colonia del 3 e 4 giugno 1999 di applicare alla lettera l'articolo duodecies della sesta direttiva IVA 77/388/CEE(1) del Consiglio che autorizzava le vendite in esenzione fiscale all'interno della Comunità fino al 30 giugno 1999.

Per diversi motivi, l'abolizione dei negozi in esenzione fiscale ha suscitato molte resistenze. Uno di essi riguardava gli effetti negativi del provvedimento sull'occupazione. La Commissione e il Consiglio hanno sempre argomentato che il divieto sulle vendite in esenzione fiscale non avrebbe portato alla perdita di posti di lavoro. Dal settore dei negozi tax-free si odono però voci di diverso parere. Le vendite negli Sky Shops dell'aeroporto di Bruxelles sono diminuite di un quarto dal 30 giugno 1999 e la direzione si è vista costretta a sopprimere sessanta posti di lavoro a tempo pieno.

1. Quanti erano nell'Unione europea i posti di lavoro a tempo pieno nei negozi tax-free il 1o gennaio 1999?

2. Quanti erano nell'Unione europea i posti di lavoro a tempo pieno nei negozi tax-free il 1o giugno 1999?

3. Quanti erano nell'Unione europea i posti di lavoro a tempo pieno nei negozi tax-free il 1o luglio 1999?

4. Quanti erano nell'Unione europea i posti di lavoro a tempo pieno nei negozi tax-free il 1o ottobre 1999?

5. Sulla base delle risposte fornite alle domande 1. e 4., riconosce il Consiglio che nell'Unione europea il numero di posti di lavoro a tempo pieno nei negozi tax-free è diminuito?

6. Non ritiene il Consiglio che la perdita di posti di lavoro in parola sia da imputare alla soppressione delle vendite in esenzione fiscale nell'Unione europea? a) In caso affermativo, è disposto il Consiglio a rivedere il divieto sulla vendite in esenzione fiscale? b) In caso contrario, a cosa imputa il Consiglio la perdita di posti di lavoro nel settore dei negozi tax-free?

(1) GU L 145 del 13.6.1977, pag. 1.

Risposta

(24 gennaio 2000)

Ai sensi della decisione di base del Consiglio, del 1992, le vendite in esenzione da imposte per i viaggiatori all'interno della Comunità non si armonizzano con il concetto di un mercato interno senza frontiere fiscali. Ciononostante, nel 1992 il Consiglio decise di mantenere lo status quo nei duty-free shop, su base temporanea, fino alla fine del giugno 1999.

Il Consiglio ha ripetutamente fatto presente che, in una prima fase, spetta agli Stati membri mitigare sia le ripercussioni sociali del settore in questione che le difficoltà regionali nelle regioni di frontiera eventualmente derivanti dall'abolizione delle vendite esenti da imposte. Gli strumenti comunitari a disposizionne degli Stati membri per affrontare le possibili conseguenze dell'abolizione di tali vendite sono delineati in una comunicazione della Commissione al Consiglio del 17 febbraio 1999 (1).

(1) GU C 66 del 9.3.1999, pag. 6.

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