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Documento 91999E001960

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1960/99 di Gerhard Hager (NI) alla Commissione. Phare.

GU C 203E del 18.7.2000, pp. 96-97 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

Web del Parlamento Europeo

91999E1960

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1960/99 di Gerhard Hager (NI) alla Commissione. Phare.

Gazzetta ufficiale n. 203 E del 18/07/2000 pag. 0096 - 0097


INTERROGAZIONE SCRITTA E-1960/99

di Gerhard Hager (NI) alla Commissione

(5 novembre 1999)

Oggetto: Phare

Stando alle informazioni di cui dispone l'interrogante, nel 1996 una crisi bancaria in Bulgaria con conseguente sospensione dei pagamenti ha portato a una perdita di fondi erogati dal programma Phare per un ammontare di 9,1 milioni di ecu.

E' stato possibile nel frattempo ottenere il rimborso di tali fondi e, in caso affermativo, per quale importo?

Quale importo resta prevedibilmente irrecuperabile?

In base a quali criteri e da chi vengono scelte le relazioni bancarie dell'UE?

Sono noti alla Commissione altri casi in cui fondi comunitari siano andati persi a causa di insolvenza di banche e istituti di credito, e di quali importi si è trattato in ciascun caso?

Risposta data dal sig. Patten in nome della Commissione

(30 novembre 1999)

I fondi bloccati nel 1996 ammontavano a 9 396 867 e 14 750 DM. Le somme recuperate ammontavano a 9 385 673,55 e 15 367,07 DM.

I criteri per l'apertura di conti bancari in Bulgaria sono cambiati nel marzo 1996. Dopo una valutazione della situazione bancaria si era deciso che i fondi Phare dovevano essere affidati a banche sufficientemente capitalizzate e in grado di beneficiare di un solido supporto da parte degli azionisti. Le banche che, secondo la Commissione, rispondevano a tali requisiti erano la ING Bulgaria, la Bulbank, la Raiffeissen e la Dresdner. È con tali banche che la Commissione ha operato a partire da quel momento.

Dopo il 1998 la Commissione ha ridefinito i criteri utilizzati al fine di selezionare le banche depositarie dei fondi Phare. In ragione di ciò, i fondi Phare relativi ai programmi approvati a partire dal 1998 devono essere depositati alla banca centrale oppure su un conto bancario garantito dal governo.

La Commissione non è a conoscenza di ulteriori casi di crisi bancarie che abbiano avuto conseguenze sui fondi della Commissione.

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