91999E1886

INTERROGAZIONE SCRITTA E-1886/99

di Alexander de Roo (Verts/ALE) alla Commissione

(29 ottobre 1999)

Oggetto: Problemi di pesca commerciale

L'eccesso di catture e la necessità di preservare le riserve ittiche in declino sono questioni di grande interesse per l'Unione europea.

Tuttavia non si esprime alcuna preoccupazione per il benessere dei pesci che vengono catturati e in particolare per i metodi con cui vengono uccisi. Ricerche scientifiche sia nei Paesi Bassi che nel Regno Unito hanno dimostrato che i pesci possiedono strutture fisiologiche, anatomiche e biochimiche che nei mammiferi individuano la sensibilità al dolore.

Quali passi ha effettuato la Commissione per riesaminare i metodi di uccisione impiegati nella pesca commerciale alla luce di queste prove scientifiche e quando presenterà proposte tendenti a ridurre al minimo la sofferenza che sicuramente viene procurata?

Risposta data dal sig. Fischler in nome della Commissione

(23 novembre 1999)

Nella pesca si utilizzano procedimenti assai diversi da quelli applicati agli animali domestici allevati per il consumo umano. Mentre questi ultimi necessitano di metodi specifici di macellazione, adeguatamente disciplinati dalla legislazione, la pesca implica generalmente l'uccisione diretta dei pesci senza alcun ricorso a metodi specifici.

È generalmente ammesso quindi che le attività di pesca comportano pochissimi rischi di crudeltà nei confronti dei pesci.

La Commissione non è a conoscenza di comportamenti da parte dei pescatori che provochino sofferenza inutile ai pesci e non ha preso pertanto alcuna iniziativa in questo settore.