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Document 91999E001812
WRITTEN QUESTION P-1812/99 by Carlos Carnero González (PSE) to the Council. Repressive action taken by the Moroccan authorities in the Western Sahara.
INTERROGAZIONE SCRITTA P-1812/99 di Carlos Carnero González (PSE) al Consiglio. Misure repressive attuate dalle autorità marocchine nel Sahara occidentale.
INTERROGAZIONE SCRITTA P-1812/99 di Carlos Carnero González (PSE) al Consiglio. Misure repressive attuate dalle autorità marocchine nel Sahara occidentale.
GU C 203E del 18.7.2000, pp. 55–56
(ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)
INTERROGAZIONE SCRITTA P-1812/99 di Carlos Carnero González (PSE) al Consiglio. Misure repressive attuate dalle autorità marocchine nel Sahara occidentale.
Gazzetta ufficiale n. 203 E del 18/07/2000 pag. 0055 - 0056
INTERROGAZIONE SCRITTA P-1812/99 di Carlos Carnero González (PSE) al Consiglio (11 ottobre 1999) Oggetto: Misure repressive attuate dalle autorità marocchine nel Sahara occidentale Il Fronte POLISARIO e altre organizzazioni hanno denunciato al Segretario Generale dell'ONU e all'opinione pubblica internazionale la violenta repressione attuata a settembre dalle autorità marocchine nella città di El Aaiún (Sahara occidentale) contro una manifestazione pacifica di protesta organizzata dai lavoratori licenziati dell'impresa Fos Bucraa, e da studenti contrari all'occupazione del territorio e portatori di rivendicazioni specifiche. In seguito alla repressione, si sono registrati un morto, quaranta feriti e parecchie decine di scomparsi. Non ritiene il Consiglio che azioni di tal fatta siano contrarie al comportamento che il Marocco deve tenere per adempiere agli impegni assunti davanti alla Comunità internazionale in occasione del referendum di autodeterminazione? Intende il Consiglio esprimere la sua disapprovazione davanti al Governo di Rabat per tali azioni esigendo che in futuro non si ripetano e chiedendo con fermezza l'individuazione dei responsabili? Intende il Consiglio invitare le autorità marocchine a garantire pienamente il libero esercizio dei diritti di espressione e di manifestazione dei cittadini saharoui? Risposta (24 gennaio 2000) In relazione al recente incidente menzionato dall'Onorevole Parlamentare, i Capi delle missioni diplomatiche degli Stati membri dell'UE a Rabat sono stati invitati a seguire da vicino la situazione in loco. In un recente discorso dinanzi alla quarta commissione dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite, il Consiglio ha dichiarato che l'UE dà pieno sostegno al piano di conciliazione delle Nazioni Unite volto all'organizzazione di un referendum libero, equo e imparziale sull'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale. Ha preso atto con soddisfazione che sono riprese le attività di identificazione degli elettori e sono state avviate le procedure di appello. Ha accolto positivamente la valutazione del Segretario generale delle Nazioni Unite, il quale ritiene che, nonostante i ritardi, la prosecuzione delle procedure di appello e la ripresa delle attività di identificazione possano essere interpretate come segnali dell'intenzione delle due parti di perseverare negli sforzi per la realizzazione del referendum. Inoltre il Consiglio appoggia appieno gli sforzi del Segretario generale delle Nazioni Unite, del suo Rappresentante speciale per il Sahara occidentale, Ambasciatore Eagleton, del Rappresentante speciale aggiunto sig. Robert Kinloch e del presidente della Commissione di identificazione degli elettori, sig. Eduardo Vetere. Il Consiglio ha invitato entrambe le parti a cooperare pienamente durante tutte le operazioni di identificazione degli elettori e le procedure di appello, in preparazione di un referendum libero, equo ed imparziale al fine di rendere effettiva l'autodeterminazione del popolo del Sahara occidentale.