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Document 52012DC0462

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2011

/* COM/2012/0462 final */

52012DC0462

RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2011 /* COM/2012/0462 final */


RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

sulle attività del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione nel 2011

INDICE

1........... Introduzione................................................................................................................... 4

2........... Riepilogo delle attività del FEG nel 2011......................................................................... 4

3........... Seguito dato alla relazione annuale del 2010 sulle attività del FEG.................................... 5

4........... Analisi delle attività del FEG nel 2011............................................................................. 6

4.1........ Domande ricevute........................................................................................................... 6

Tabella 1 – Domande ricevute nel 2011......................................................................................... 7

4.1.1..... Domande ricevute: Stati membri e settori interessati......................................................... 7

4.1.2..... Domande ricevute: importo richiesto................................................................................ 8

4.1.3..... Domande ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'assistenza..................................... 8

4.1.4..... Domande ricevute: importo richiesto per lavoratore......................................................... 8

4.1.5..... Domande ricevute: criterio di intervento........................................................................... 8

4.2........ Contributi concessi......................................................................................................... 9

Tabella 2 — Contributi concessi nel 2011..................................................................................... 9

Tabella 3 — Contributi del FEG concessi nel 2011: profilo dei lavoratori..................................... 10

4.2.1..... Azioni finanziate con l'assistenza del FEG...................................................................... 11

4.2.2..... Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE)   11

4.3........ Casi che non soddisfano i requisiti per ottenere un contributo finanziario del FEG........... 12

4.4........ Risultati raggiunti dal FEG............................................................................................. 12

4.4.1..... Relazioni finali sull'attuazione dei contributi finanziari presentate dagli Stati membri nel 2011 13

4.4.2..... Sintesi dei risultati e delle buone pratiche oggetto delle relazioni del 2011....................... 13

Tabella 4 – Relazioni finali ricevute nel 2011 – Riepilogo dei risultati............................................. 15

4.4.3..... Descrizione delle misure attuate, secondo quanto comunicato nelle relazioni finali ricevute nel 2011       16

4.5........ Revisione dopo il 2013................................................................................................. 18

4.6........ Rendiconto finanziario................................................................................................... 19

4.6.1..... Contributi concessi dal FEG.......................................................................................... 19

4.6.2..... Spese di assistenza tecnica............................................................................................ 19

Tabella 5 – Spese di assistenza tecnica nel 2011.......................................................................... 20

4.6.3..... Irregolarità segnalate o chiuse........................................................................................ 20

4.6.4..... Chiusura dei contributi finanziari del FEG....................................................................... 20

Tabella 6 – Casi chiusi nel 2011.................................................................................................. 21

4.6.5..... Altri rimborsi................................................................................................................ 22

4.7........ Attività di assistenza tecnica della Commissione............................................................. 22

4.7.1..... Informazione e pubblicità.............................................................................................. 22

4.7.2..... Riunioni con le autorità nazionali e le parti interessate del FEG........................................ 23

4.7.3..... Messa a punto di un modulo elettronico di domanda...................................................... 23

4.7.4..... Secondo quadro statistico del FEG 2007-2011............................................................. 24

4.7.5..... Valutazione intermedia del FEG.................................................................................... 24

5........... Tendenze...................................................................................................................... 26

6........... Conclusioni................................................................................................................... 32

Allegato 1 – Domande di contributo del FEG fino al 31 dicembre 2011, in base alla classificazione delle attività economiche (97 domande)............................................................................................................... 34

Allegato 2 – Riepilogo delle domande di contributo del FEG presentate fino al 31 dicembre 2011, per Stato membro e tipo di domanda (in base ai criteri di cui all'articolo 1)........................................................... 41

1.           Introduzione

Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (FEG) è stato istituito dal regolamento (CE) n. 1927/2006[1] per fornire solidarietà e sostegno ai lavoratori in esubero in conseguenza di trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale. È stato concepito come mezzo per bilanciare i benefici complessivi a lungo termine del libero scambio in termini di crescita e occupazione e i possibili effetti negativi a breve termine della globalizzazione, in particolare sull'occupazione dei lavoratori più vulnerabili e meno qualificati. Le disposizioni sono state modificate dal regolamento (CE) n. 546/2009, del 18 giugno 2009[2], per rispondere più efficacemente alla crisi economica e finanziaria mondiale.

L'articolo 16 del regolamento (CE) n. 1927/2006 prevede che la Commissione presenti ogni anno al Parlamento europeo e al Consiglio una relazione quantitativa e qualitativa sulle attività svolte dal FEG nel corso dell'anno precedente. La relazione si concentra principalmente sui risultati ottenuti dal FEG e contiene in particolare informazioni riguardanti le domande presentate, le decisioni adottate, le azioni finanziate, compresa la loro complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE), e la chiusura dei contributi finanziari concessi. Essa documenta inoltre le domande respinte per mancanza di stanziamenti sufficienti o in quanto non ammissibili.

2.           Riepilogo delle attività del FEG nel 2011

Nel 2011 la Commissione ha ricevuto 26 domande di contributo del FEG, ossia un numero leggermente inferiore rispetto al 2010 (31 domande). Informazioni dettagliate sulle domande figurano alla sezione 4.1 e nella tabella 1.

L'autorità di bilancio ha adottato 22 decisioni di mobilitazione del FEG nel 2011 per un totale di 128 167 758 EUR, con un aumento del 54,1% in termini di cofinanziamenti del FEG rispetto al 2010. L'indicazione dettagliata dei contributi concessi figura alla sezione 4.2 e nelle tabelle 2 e 3.

Nel 2011 sono pervenute alla Commissione quattro relazioni finali sull'attuazione dei contributi del FEG. Informazioni dettagliate sui risultati figurano alla sezione 4.4 e nella tabella 4. Sono stati chiusi cinque contributi del FEG concessi negli anni precedenti (informazioni dettagliate figurano alla sezione 4.6.4 e nella tabella 6). Informazioni dettagliate sull'assistenza tecnica su iniziativa della Commissione (articolo 8, paragrafo 1, del regolamento del FEG) sono riportate alla sezione 4.6.2 e nella tabella 5.

Nel 2011 la Commissione ha presentato al Parlamento europeo e al Consiglio una proposta per prorogare fino alla fine del 2013 la "deroga temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi" (applicabile alle domande di contributo del FEG presentate fino al 30.12.2011). I dettagli figurano alla sezione 3. La Commissione ha presentato una proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio per il periodo 2014-2020. I dettagli figurano alla sezione 4.5.

3.           Seguito dato alla relazione annuale del 2010 sulle attività del FEG

Regolamento (CE) n. 546/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione

La modifica del regolamento (CE) n. 1927/2006, adottata nel 2009 con l'introduzione di modifiche temporanee e permanenti, ha apportato miglioramenti sostanziali al FEG, offrendo agli Stati membri migliori condizioni di accesso al cofinanziamento del FEG per sostenere i loro interventi intesi a fronteggiare l'impatto negativo della crisi finanziaria ed economica mondiale sull'occupazione.

Ad agevolare di molto la presentazione delle domande di sostegno del FEG ha contribuito la "deroga temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi"[3]: essa consente al FEG di fornire un sostegno ai lavoratori in esubero come conseguenza della crisi finanziaria ed economica mondiale e ne incrementa il contributo, che passa dal 50% al 65% dei costi totali. Hanno avuto un effetto positivo anche le modifiche permanenti, ossia l'abbassamento della soglia da 1 000 a 500 esuberi e l'estensione del periodo di attuazione da dodici a ventiquattro mesi dalla data della domanda. Gli Stati membri hanno potuto chiedere il sostegno del FEG per i lavoratori in esubero di imprese più piccole e programmare il sostegno ai lavoratori per un periodo più lungo di quanto non fosse in precedenza possibile. L'impatto della maggiore durata del sostegno del FEG sull'occupazione e sull'occupabilità dei lavoratori in esubero sarà chiaro dopo il completamento dei progetti.

Nel primo trimestre del 2011 la Commissione ha organizzato consultazioni con i rappresentanti degli Stati membri, gli organismi di attuazione e le parti sociali sull'opportunità di prorogare la "deroga in relazione agli esuberi causati dalla crisi" al di là del 2011 e, parallelamente, sul futuro del FEG dopo il 2013 (cfr. anche la sezione 4.5). Nel giugno 2011 la Commissione ha adottato una proposta[4] per prorogare la "deroga temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi" fino alla fine del 2013 – proposta approvata pienamente dal Parlamento europeo il 21 settembre 2011. Tuttavia, nonostante l'ampio dibattito in sede di Consiglio e varie soluzioni di compromesso, la proposta della Commissione non ha ottenuto la maggioranza qualificata da parte del Consiglio. Dato che non è stato raggiunto alcun accordo politico sulla proroga della "deroga in relazione agli esuberi causati dalla crisi", a decorrere dal 31 dicembre 2011 le domande di sostegno del FEG possono essere motivate solo sulla base di trasformazioni della struttura del commercio mondiale, e il tasso di cofinanziamento è stato riportato all'originario 50% dei costi totali ammissibili.

Agevolare l'adozione di decisioni relative alle domande di contributo del FEG: procedura per la presentazione di proposte al Consiglio e al Parlamento europeo

La concessione dei contributi del FEG nel 2011 è avvenuta secondo le nuove procedure decisionali del FEG istituite verso la fine del 2009. Gli sforzi avviati nel 2010 per accelerare il processo decisionale nel rispetto delle norme dell'attuale regolamento sono proseguiti nel 2011, in particolare nel quadro delle consultazioni relative al dopo 2011 e al dopo 2013. È stato preparato (e si è svolto nel marzo 2012) un seminario specifico riservato ai rappresentanti degli Stati membri per affrontare varie questioni collegate a un'attuazione efficiente del Fondo.

4.           Analisi delle attività del FEG nel 2011

4.1.        Domande ricevute

Nel 2011 la Commissione ha ricevuto 26 domande (cfr. tabella 1), cinque in meno rispetto al 2010 (31 domande[5]). Il regolamento (CE) n. 546/2009, adottato il 18 giugno 2009, si applica a tutte queste domande (il che significa un tasso di cofinanziamento del 65%, un periodo di attuazione di 24 mesi dalla data della domanda, ecc.). Verso la fine del 2011 si è registrato un aumento significativo delle domande collegate alla crisi, a dimostrazione del fatto che gli Stati membri hanno cercato di sfruttare al massimo le disposizioni rafforzate della "deroga in relazione agli esuberi causati dalla crisi" prima della sua scadenza fissata a fine dicembre 2011: 12 delle 18 domande presentate dagli Stati membri nel dicembre 2011 erano collegate alla crisi.

Le 26 domande, presentate da 10 Stati membri, hanno interessato 16 870 lavoratori in esubero e comportato la richiesta di un contributo totale del FEG di 77 546 044 EUR. Gli importi non ancora approvati hanno valore indicativo, in quanto possono ancora cambiare durante la fase di valutazione. Nel 2011 sono due gli Stati membri che hanno per la prima volta presentato domande di assistenza del FEG: si tratta di Grecia e Romania.

Tabella 1 – Domande ricevute nel 2011

4.1.1.     Domande ricevute: Stati membri e settori interessati

Le 26 domande hanno riguardato 20 settori[6], otto dei quali sono stati per la prima volta nel 2011 oggetto di domande di contributo del FEG. Tali settori sono sottolineati nell'elenco che segue.

Austria (tre domande: trasporto su strada, prodotti del tabacco, attività di assistenza sociale), Danimarca: (due domande: apparecchi elettronici, costruzione di navi), Germania (una domanda: industria automobilistica), Grecia (una domanda: commercio al dettaglio), Italia (sette domande: costruzione di edifici, industria della ceramica, elettrodomestici, servizi delle TIC, magazzinaggio e custodia, apparecchi elettronici, motocicli), Paesi Bassi (tre domande: costruzione di edifici, lavori di costruzione specializzati, metalli di base), Portogallo (una domanda: industria automobilistica), Romania (una domanda: telefonia mobile), Spagna (sei domande: costruzione di edifici, industria metallurgica, fabbricazione di calzature, carpenteria in legno e falegnameria), Svezia (una domanda: prodotti farmaceutici).

4.1.2.     Domande ricevute: importo richiesto

Ogni Stato membro che presenta una domanda di sostegno del FEG deve elaborare un pacchetto coordinato di misure che rispecchi al meglio il profilo dei lavoratori interessati e deve decidere l'importo del contributo da richiedere. Il regolamento del FEG non raccomanda né limita l'importo totale richiesto, ma in seguito alla valutazione della domanda da parte della Commissione lo Stato membro può essere sollecitato a rivedere il pacchetto di servizi personalizzati proposto e a modificare quindi l'importo richiesto.

L'importo dei contributi del FEG richiesti nel 2011 è risultato compreso tra 1 125 605 EUR e 6 838 650 EUR (in media 2 982 540 EUR).

4.1.3.     Domande ricevute: numero di lavoratori destinatari dell'assistenza

I lavoratori interessati dalle misure per le quali è stato richiesto il cofinanziamento del FEG sono stati in totale 16 870, ossia il 72% circa del numero complessivo dei lavoratori in esubero (nelle 26 domande presentate i 10 Stati membri hanno dichiarato circa 23 500 esuberi). Il numero dei lavoratori interessati è risultato compreso tra 153 e 1 517, tre domande hanno riguardato oltre 1 000 lavoratori e sei domande meno di 500 lavoratori. Il numero di lavoratori in esubero può essere diverso da quello dei lavoratori destinatari del sostegno del FEG, in quanto lo Stato membro richiedente può decidere di concentrare l'assistenza del FEG soltanto su specifiche categorie di lavoratori, quali quelli che hanno estrema difficoltà a rimanere sul mercato del lavoro e/o quelli che hanno maggiore necessità di aiuto. Alcuni dei lavoratori interessati possono ricevere assistenza al di fuori del FEG, mentre altri possono trovare un nuovo lavoro da soli o possono decidere di optare per la pensione anticipata, il che significa che non sarebbero destinatari delle misure del FEG.

4.1.4.     Domande ricevute: importo richiesto per lavoratore

Secondo le disposizioni del regolamento, il pacchetto di servizi personalizzati che gli Stati membri possono proporre per i lavoratori in esubero è lasciato alla loro discrezione. L'importo richiesto per ogni lavoratore interessato può quindi variare secondo la gravità dei casi di esubero, la situazione del mercato del lavoro colpito, la situazione personale dei lavoratori interessati, le misure già adottate dallo Stato membro e il costo della prestazione dei servizi nello Stato membro o nella regione in questione. Questo spiega perché nel 2011 l'importo proposto per lavoratore sia oscillato tra poco più di 1 200 EUR e oltre 19 000 EUR.

4.1.5.     Domande ricevute: criterio di intervento

Delle 26 domande presentate, 20 (77%) hanno riguardato il sostegno a lavoratori in esubero come conseguenza diretta della crisi finanziaria ed economica mondiale (articolo 1, paragrafo 1 bis, del regolamento del FEG modificato), mentre le altre sei (23%) rappresentavano una risposta a trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale dovute alla globalizzazione.

Come criterio di intervento, otto domande si basavano sull'articolo 2, lettera a), del regolamento del FEG, 15 sull'articolo 2, lettera b), due sull'articolo 2, lettera c), con riferimento a circostanze eccezionali, e una sull'articolo 2, lettera c), con riferimento a un mercato del lavoro di piccole dimensioni.

4.2.        Contributi concessi

Nel 2011 l'autorità di bilancio ha adottato 22 decisioni che prevedono il cofinanziamento, da parte del FEG, di misure di politica attiva a favore del mercato del lavoro (cfr. le tabelle 2 e 3 per una sintesi e una ripartizione dei profili dei lavoratori). Cinque di queste decisioni hanno riguardato domande presentate nel 2011, mentre 16 hanno riguardato domande ricevute nel 2010 e infine una ha riguardato una domanda pervenuta nel 2009. Il regolamento (CE) n. 546/2009, adottato il 18 giugno 2009, si applica a tutti i contributi concessi (il che significa un tasso di cofinanziamento del 65%, un periodo di attuazione di 24 mesi dalla data della domanda, ecc.).

I 22 contributi concessi hanno avuto come beneficiari 21 213 lavoratori in esubero in dodici Stati membri per un totale di 128 167 758 EUR erogati dal FEG (25,6% dell'importo annuo massimo disponibile per gli interventi del FEG). In termini di cofinanziamento del FEG si tratta di un aumento del 54,1% rispetto al 2010 (83 171 941 EUR per i 30 contributi concessi[7]).

Tabella 2 — Contributi concessi nel 2011

Tabella 3 — Contributi del FEG concessi nel 2011: profilo dei lavoratori

4.2.1.     Azioni finanziate con l'assistenza del FEG

L'articolo 3 del regolamento (CE) n. 1927/2006 dispone che il FEG può cofinanziare solo misure attive per il mercato del lavoro volte a reinserire nel mercato del lavoro i lavoratori in esubero. Stabilisce inoltre che il FEG può finanziare le attività di preparazione, di gestione, d'informazione e pubblicità e di controllo degli Stati membri per l'attuazione dei contributi finanziari ("attività di attuazione", in precedenza denominate "assistenza tecnica").

Le misure approvate per i 22 contributi del FEG concessi nel 2011 miravano al reinserimento nel mercato del lavoro di 21 213 lavoratori in esubero. Tali misure sono consistite principalmente in intense attività personalizzate di assistenza nella ricerca di un impiego e di gestione dei singoli casi, anche con la ricerca di un collocamento presso possibili datori di lavoro, in una serie di misure di formazione professionale, miglioramento delle competenze e riqualificazione, in indennità/incentivi finanziari temporanei di vario tipo per la durata delle misure di sostegno attivo fino all'effettivo reinserimento professionale, nel mentoring all'inizio della nuova occupazione e in altri tipi di attività come la promozione dell'imprenditorialità/la creazione di imprese, l'occupazione assistita e gli incentivi una tantum all'occupazione/alle assunzioni.

Nel mettere a punto i pacchetti di sostegno, gli Stati membri hanno tenuto conto della preparazione, dell'esperienza e dei livelli di istruzione dei lavoratori, della loro disponibilità a spostarsi nonché delle opportunità di lavoro effettive o previste nelle regioni interessate.

4.2.2.     Complementarità con le azioni finanziate dai Fondi strutturali, in particolare dal Fondo sociale europeo (FSE)

Il FEG mira ad aumentare l'occupabilità e a garantire il rapido reinserimento professionale dei lavoratori in esubero attraverso misure attive per il mercato del lavoro, completando così il FSE, che è il principale strumento per la promozione dell'occupazione nell'UE. In linea generale, la complementarità dei due fondi risiede nella loro capacità di affrontare le problematiche occupazionali da due prospettive temporali diverse: mentre il FEG fornisce assistenza su misura ai lavoratori in esubero quando si verificano specifici casi di esuberi collettivi su scala europea, il FSE contribuisce al raggiungimento di obiettivi strategici a lungo termine (ad esempio, potenziamento del capitale umano, gestione del cambiamento) mediante programmi pluriennali predefiniti, le cui risorse non possono in genere essere riassegnate per far fronte a situazioni di crisi generate da esuberi collettivi. Talvolta le misure del FEG e del FSE sono usate in modo complementare per fornire soluzioni sia a breve che a lungo termine. Il criterio decisivo è la capacità degli strumenti disponibili di fornire un aiuto efficace ai lavoratori e spetta agli Stati membri scegliere e programmare le azioni e gli strumenti più adatti a conseguire gli obiettivi perseguiti.

Il contenuto del "pacchetto coordinato di servizi personalizzati" cofinanziato dal FEG deve essere bilanciato con altre azioni e deve completarle. Le misure cofinanziate dal FEG possono andare molto al di là di corsi e azioni standard e la pratica ha dimostrato che il FEG consente agli Stati membri di offrire ai lavoratori in esubero un'assistenza più personalizzata e completa di quanto non sarebbe possibile senza l'assistenza del FEG, anche con misure cui questi lavoratori non avrebbero normalmente accesso (ad esempio istruzione di secondo o terzo livello). Il FEG consente agli Stati membri di concentrarsi in modo particolare sulle persone vulnerabili, come le persone meno qualificate o gli immigrati, e di fornire un sostegno che comporta un migliore rapporto numerico consulenti/lavoratori e/o un periodo di tempo più lungo rispetto a quanto sarebbe possibile senza il FEG. Tutto ciò aumenta le possibilità dei lavoratori di migliorare la loro situazione.

Esempi concreti di una buona complementarità tra i Fondi strutturali e il FEG sono una domanda presentata dalla Danimarca (settore della costruzione di navi) e tre domande presentate dall'Irlanda relative al settore delle costruzioni. Per quanto riguarda il primo caso (EGF/2010/025 DK/Odense Steel Shipyard), le misure del FEG erano destinate a integrare le azioni che il forum sulla crescita (Growth Forum) regionale ha intrapreso per la promozione a lungo termine delle industrie del futuro nella regione con il contributo dei finanziamenti del FSE e del FESR. Inoltre il contributo del FEG è utilizzato dalla Danimarca per sperimentare la formazione in nuovi settori e verificare nuovi metodi formativi, da integrare eventualmente nei programmi generali qualora l'intervento del FEG si riveli un successo.

Quanto ai più recenti casi irlandesi (EGF/2010/019, EGF/2010/020, EGF/2010/021) e a quelli che seguiranno, dal 2010 il comitato di monitoraggio per il coordinamento dei fondi dell'UE nell'ambito del quadro di riferimento strategico nazionale, presieduto dal ministero delle Finanze e istituito per affrontare i problemi legati all'attuazione dei Fondi strutturali per il periodo 2007-2013, si occupa anche del FEG. Il comitato discute questioni pertinenti, compresi i confini tra i vari fondi nei programmi operativi e i piani dei nuovi programmi per evitare sovrapposizioni tra i fondi.

A norma dell'articolo 6, paragrafo 5, del regolamento (CE) n. 1927/2006, tutti gli Stati membri devono mettere in atto i meccanismi necessari per evitare qualsiasi rischio di doppio finanziamento da parte degli strumenti finanziari dell'UE.

4.3.        Casi che non soddisfano i requisiti per ottenere un contributo finanziario del FEG

Né la Commissione né l'autorità di bilancio hanno respinto alcuna domanda di contributo del FEG presentata dagli Stati membri.

4.4.        Risultati raggiunti dal FEG

Le principali fonti di informazione sui risultati raggiunti dal FEG sono le relazioni finali presentate dagli Stati membri a norma dell'articolo 15 del regolamento (CE) n. 1927/2006. Queste relazioni sono integrate dalle informazioni che gli Stati membri scambiano con la Commissione in occasione di contatti diretti e durante le riunioni di coordinamento e le conferenze cui i loro rappresentanti partecipano nel corso dell'anno. I risultati e i dati comunicati dagli Stati membri nel 2011 sono riassunti in questa sezione e nella tabella 4.

Nel complesso, la Commissione ha ricevuto le relazioni finali concernenti 20 contributi del FEG (dal 2008, quando si sono avuti i risultati dei primi casi trattati dal FEG, fino al dicembre 2011), che rappresentano il 20% circa del totale delle domande (97) ricevute fino a dicembre 2011. Quindici di questi 20 casi sono stati analizzati anche nell'ambito della valutazione intermedia effettuata nel 2011 (cfr. sezione 4.7.5). Dati i pochi risultati finali di cui si dispone finora, è ancora troppo presto per trarre conclusioni definitive in merito al valore aggiunto del sostegno del FEG e al suo impatto sui lavoratori licenziati e sui mercati del lavoro. Man mano che sarà disponibile un maggior numero di risultati definitivi relativi a casi con un periodo di attuazione prolungato, della durata di 24 mesi (passaggio da 12 a 24 mesi dalla data della domanda a seguito della modifica del regolamento del FEG nel 2009), si misurerà più in dettaglio l'impatto del FEG, anche nell'ambito della valutazione ex post, prevista entro il 31 dicembre 2014 [articolo 17, paragrafo 1, lettera b), del regolamento del FEG].

4.4.1.     Relazioni finali sull'attuazione dei contributi finanziari presentate dagli Stati membri nel 2011

Nel 2011 la Commissione ha ricevuto quattro relazioni finali riguardanti i seguenti casi: EGF/2009/004 BE/Oost-West Vlaanderen, EGF/2009/005 BE/Limburg, EGF/2009/007 SE/Volvo e EGF/2009/008 IE/Dell. Si tratta dei primi casi FEG per tutti e tre questi Stati membri e dei primi casi conclusi con un periodo di attuazione di 24 mesi. Si tratta anche dei primi casi che hanno usufruito di un tasso di cofinanziamento del FEG del 65% dopo il suo innalzamento dal precedente tasso del 50%.

4.4.2.     Sintesi dei risultati e delle buone pratiche oggetto delle relazioni del 2011

Dalle quattro relazioni finali presentate dai tre Stati membri emerge che alla scadenza del periodo di attuazione del FEG, 2 352 lavoratori (45,0% dei 5 228) avevano trovato una nuova occupazione o avevano avviato un'attività autonoma. Gli altri seguivano corsi di istruzione o formazione (circa il 10,9%), o erano disoccupati o inattivi per ragioni personali (NEET – Not in Education, Employment or Training: persone che non lavorano né sono impegnate in corsi di studio o formazione) (circa il 44,1%).

Come nel 2010, i risultati in termini di reinserimento nel mondo del lavoro sono stati influenzati dalla riduzione della capacità di assorbimento dei mercati del lavoro locali e regionali, dovuta direttamente alla crisi finanziaria ed economica mondiale. Va osservato che il tasso di reinserimento si limita a fotografare la situazione occupazionale dei lavoratori al momento della raccolta dei dati senza fornire alcuna informazione sul tipo e sulla qualità del lavoro trovato e può cambiare notevolmente in un breve arco di tempo. Secondo le informazioni ricevute da vari Stati membri nel 2010 e 2011, il tasso di reinserimento tende ad aumentare anche appena a distanza di qualche mese dalla presentazione delle relazioni finali e sale ancora nel medio periodo, soprattutto nei casi in cui, al termine del periodo di attuazione del FEG, i lavoratori continuino a beneficiare di un'assistenza personalizzata a carico dagli Stati membri o con il sostegno del FSE.

I tre Stati membri hanno fornito una serie di dati interessanti e di informazioni incoraggianti che indicano che la situazione personale, la fiducia in se stessi e l'occupabilità dei lavoratori destinatari delle misure sono visibilmente migliorate grazie all'assistenza e ai servizi del FEG, anche se non tutti i lavoratori hanno trovato un nuovo lavoro in tempi rapidi. Nelle regioni colpite dagli esuberi il FEG ha consentito a questi Stati membri un'azione più incisiva – in termini sia di numero di persone destinatarie dell'assistenza che di durata e qualità del sostegno – di quanto sarebbe stato possibile senza tali finanziamenti. Grazie ai fondi UE essi hanno potuto rispondere in modo più flessibile e prevedere nei pacchetti d'intervento azioni altamente personalizzate e talvolta innovative, di alto livello, potendosi così concentrare maggiormente sulle persone meno qualificate e sulle categorie di disoccupati più problematiche.

L'assistenza cofinanziata dal FEG costituisce dunque un rafforzamento degli investimenti nelle competenze, che potrà avere un impatto positivo a medio e lungo termine quando i mercati usciranno gradualmente dalla crisi. Il FEG è stato percepito come uno strumento utile in un quadro di vincoli di bilancio, spesso particolarmente stringenti negli Stati membri e nelle regioni colpiti da esuberi collettivi. I tre Stati membri hanno tratto una serie di insegnamenti e conclusioni che dovrebbero rivelarsi utili ai fini della preparazione e attuazione di futuri contributi del FEG.

Tabella 4 – Relazioni finali ricevute nel 2011 – Riepilogo dei risultati[8]

4.4.3.     Descrizione delle misure attuate, secondo quanto comunicato nelle relazioni finali ricevute nel 2011

EGF/2009/004 Oost-West Vlaanderen/Belgio (prodotti tessili)

Il periodo di attuazione stabilito dalla decisione di finanziamento si è concluso il 4 maggio 2011. Dei 508 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, 335 (65,9%) erano nuovamente occupati alla fine del periodo di attuazione (nove di essi svolgevano un'attività autonoma), e i restanti 173 (34,1%) erano disoccupati o inattivi per vari motivi personali (NEET).

EGF/2009/005 Limburg/Belgio (prodotti tessili)

Il periodo di attuazione stabilito dalla decisione di finanziamento si è concluso il 4 maggio 2011. Dei 356 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, 259 (72,8%) erano nuovamente occupati alla fine del periodo di attuazione (cinque di essi svolgevano un'attività autonoma), e i restanti 97 (27,2%) erano disoccupati o inattivi per vari motivi personali (NEET).

Le autorità belghe hanno comunicato che grazie ai due contributi del FEG hanno potuto fornire assistenza personalizzata e formazione ai lavoratori licenziati del settore tessile, aiutandoli così a trovare un nuovo lavoro o rafforzandone la posizione sul mercato del lavoro. Le misure cofinanziate dal FEG sono state realizzate dal servizio delle Fiandre per l'occupazione e la formazione professionale (VDAB) e dal Centro di formazione settoriale per l'industria tessile (COBOT). Queste misure hanno riguardato: un sostegno personalizzato nella ricerca di un lavoro, anche con la convalida delle competenze possedute in ambito tessile, l'assistenza per la ricollocazione professionale offerta a tutte le fasce di età, una serie di misure di formazione per l'acquisizione di competenze generiche e di competenze per affrontare i colloqui di lavoro, la formazione professionale volta a ritrovare un'occupazione in nuovi settori e con nuove mansioni, una formazione personalizzata per i lavoratori ultracinquantenni e la formazione continua/l'orientamento professionale a favore di coloro che hanno trovato una nuova occupazione per accrescerne il livello di soddisfazione e la capacità di conservare il nuovo lavoro.

Alcune delle attività attuate si inquadravano in programmi prestabiliti che beneficiavano di finanziamenti federali e regionali e per questo non è stato possibile calcolare il contributo del FEG. Il Belgio, data la sua particolare struttura amministrativa, ha imputato solo il 36% (EGF/2009/004) e il 44,6% (EGF/2009/005) del totale dei costi effettivi al FEG, invece della percentuale massima consentita del 65%. L'autorità di gestione ha tratto una serie di insegnamenti e conclusioni che dovrebbero essere utili per future domande di contributo del FEG.

EGF/2009/007 Volvo/Svezia (industria automobilistica)

Il periodo di attuazione stabilito dalla decisione di finanziamento si è concluso il 4 giugno 2011. Dei 1 775 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, 1 201 (67,7%) erano nuovamente occupati alla fine del periodo di attuazione (18 di essi svolgevano un'attività autonoma), 344 (19,4%) seguivano un corso di istruzione o formazione e i restanti 230 (12,9%) sono da considerare disoccupati o inattivi (NEET) in quanto per varie ragioni non si sono più rivolti al servizio per l'impiego. Secondo le autorità svedesi, rispetto ad altri progetti della Svezia il progetto del FEG è stato un successo in termini di reinserimento professionale al termine dell'attuazione dell'intervento.

Le misure cofinanziate dal FEG sono state molto importanti per gli ex-lavoratori della Volvo che hanno potuto migliorare le loro competenze per l'accesso a un mercato del lavoro più ampio e al tempo stesso hanno potuto beneficiare di uno sviluppo personale e della sicurezza economica. Il contributo del FEG ha consentito alle autorità svedesi di offrire una serie di misure in materia di qualificazione, compresa la formazione professionale orientata verso professioni in cui il ricambio generazionale è motivo di preoccupazione. La formazione all'imprenditorialità è andata molto al di là di quanto normalmente offerto dai servizi pubblici per l'impiego. Un'attenzione particolare è stata rivolta alla qualità della formazione cofinanziata dal FEG (con l'assegnazione di valutazioni): per i beneficiari di questo tipo di formazione ciò può tradursi in un vantaggio concorrenziale su altri lavoratori disoccupati che si avvalgono delle normali opportunità di formazione.

Le autorità svedesi hanno inoltre comunicato che il progetto ha determinato una maggiore cooperazione tra il servizio pubblico per l'impiego e gli istituti locali, regionali e nazionali che operano nel campo dell'istruzione degli adulti. È stato riconosciuto che l'associazione tra politiche del mercato del lavoro e risorse del mondo dell'istruzione produce un notevole valore aggiunto, con un positivo effetto moltiplicatore. Dei risultati e degli insegnamenti del progetto Volvo si terrà conto nelle prossime attività realizzate in Svezia a sostegno dei disoccupati.

Nel complesso, la Svezia ritiene che le misure cofinanziate dal FEG siano state positive sia per gli ex-lavoratori della Volvo sia per i mercati locali del lavoro interessati. L'impatto in termini finanziari, pur non ancora misurabile, dovrebbe poter essere quantificato in futuro, quando le autorità svedesi avranno ultimato l'attuale valutazione del progetto.

EGF/2009/008 Dell/Irlanda (computer)

Il periodo di attuazione stabilito dalla decisione di finanziamento si è concluso il 28 giugno 2011. Dei 2 589 lavoratori beneficiari delle misure cofinanziate dal FEG, 557 (21,5%) erano nuovamente occupati alla fine del periodo di attuazione (191 di essi svolgevano un'attività autonoma), 227 (8,8%) seguivano ancora un corso di istruzione o formazione e i restanti 1 805 (69,7%) erano disoccupati o inattivi per vari motivi personali (NEET).

Le autorità irlandesi hanno riferito che il sostegno del FEG, complementare alle misure finanziate dal Fondo sociale europeo, dal FESR, ecc., si era tradotto in un ampliamento dell'assistenza di norma offerta ai disoccupati. Con il contributo del FEG, gli ex-lavoratori della Dell hanno avuto accesso a un'assistenza maggiormente personalizzata in un periodo di rapida crescita della disoccupazione a livello regionale e nazionale. Secondo le autorità irlandesi, il numero di persone che al termine del periodo di attuazione erano nuovamente occupate o avevano avviato una propria impresa e la maggiore partecipazione ad attività di istruzione e formazione hanno avuto un notevole impatto economico positivo a livello locale e regionale. Le misure cofinanziate dal FEG hanno prodotto un impatto positivo anche a livello delle persone, che hanno recuperato dignità e riscoperto una rinnovata fiducia in se stesse.

Le suddette misure si sono concretizzate in un'ampia gamma di attività di orientamento, istruzione, formazione e sostegno all'imprenditorialità e sono state attuate in stretta cooperazione con i prestatori di servizi locali, regionali e nazionali. L'assistenza del FEG ha inoltre consentito la messa a punto di una serie di nuove misure ad hoc, tra cui corsi di istruzione superiore al di fuori dei programmi generali, un nuovo programma di tirocinio per conservare le competenze già acquisite ed esercitare le nuove competenze appena acquisite e la formazione finalizzata all'acquisizione di nuove competenze in settori emergenti o in settori contraddistinti da carenze di competenze, come i settori dei dispositivi medici, dei servizi finanziari e della logistica. Il pacchetto comprendeva anche sovvenzioni per agevolare la partecipazione a corsi di formazione accreditati e sovvenzioni per facilitare l'accesso a programmi di istruzione superiore in università private riconosciute.

L'esperienza del caso Dell è stata utilizzata nella successive domande di contributo del FEG presentate dall'Irlanda.

4.5.        Revisione dopo il 2013

L'articolo 20 del regolamento del FEG prevede la revisione dell'intero regolamento entro il 31 dicembre 2013, data che coincide con la fine del periodo di programmazione 2007-2013. Nella comunicazione della Commissione "Un bilancio per la strategia Europa 2020"[9] è stata evidenziata la necessità di affrontare sfide urgenti quali i bassi livelli di competenze, i risultati insoddisfacenti delle politiche attive del mercato del lavoro e dei sistemi di istruzione, l'esclusione sociale di gruppi emarginati e la scarsa mobilità del lavoro. La Commissione intende mantenere il FEG nel prossimo periodo di programmazione 2014-2020 e auspica che nel corso di tale periodo venga fornito un aiuto specifico e puntuale ai lavoratori colpiti da esuberi collegati ai grandi cambiamenti strutturali derivanti dalla crescente globalizzazione della produzione e dei flussi commerciali. L'UE dovrebbe anche essere in grado di fornire sostegno in caso di esuberi su vasta scala derivanti da un grave deterioramento della situazione economica locale, regionale o nazionale in seguito a una crisi inattesa. Infine, sarebbe opportuno ampliare il campo di applicazione del FEG in modo che, in certi casi, possa compensare gli effetti degli accordi commerciali in alcuni settori agricoli.

Nella prima metà del 2011, la Commissione ha consultato i rappresentanti degli Stati membri, gli organismi di attuazione e le parti sociali sul ruolo futuro e sulle potenzialità del FEG come strumento di solidarietà, tra l'altro in occasione di due conferenze delle parti interessate svoltesi rispettivamente il 25-26 gennaio 2011 e l'8 marzo 2011. Nell'ottobre 2011 la Commissione ha adottato una proposta[10] sul futuro FEG tenendo conto dei risultati delle consultazioni e delle raccomandazioni politiche formulate nel corso della valutazione intermedia del FEG (cfr. sezione 4.7.5).

Nel novembre e dicembre 2011, la proposta della Commissione è stata presentata – a livello di gruppo di lavoro – al Parlamento europeo, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni. Le discussioni formali nelle commissioni competenti del Parlamento e al Consiglio si svolgeranno nel 2012 e 2013; l'obiettivo è che il nuovo regolamento possa entrare in vigore il 1° gennaio 2014.

4.6.        Rendiconto finanziario

4.6.1.     Contributi concessi dal FEG

Nel 2011 l'autorità di bilancio ha concesso 22 contributi del FEG per un totale di 128 167 758 EUR, che rappresentano il 25,6% dell'importo annuo massimo disponibile per gli interventi del FEG (tabella 2). I 22 contributi sono stati tutti a carico del bilancio 2011, anche se quattro sono stati erogati all'inizio del 2012.

A norma del punto 28 dell'accordo interistituzionale del 17 maggio 2006[11], che stabilisce il quadro di bilancio del FEG, il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione non può superare un importo annuo massimo di 500 milioni di EUR, che possono essere prelevati da qualsiasi margine esistente al di sotto del massimale globale di spesa dell'anno precedente, e/o dagli stanziamenti di impegno annullati nel corso dei due esercizi precedenti, esclusi quelli relativi alla rubrica 1B del quadro finanziario. Inoltre, a norma dell'articolo 12 del regolamento del FEG, almeno il 25% dell'importo massimo annuale deve rimanere disponibile al 1° settembre di ogni anno per coprire le necessità che si presentano fino alla fine dell'anno.

Gli stanziamenti d'impegno per i fondi concessi nel 2011 sono stati trasferiti dalla riserva del FEG alla linea di bilancio del FEG. Nel 2011 gli stanziamenti di pagamento sono stati attinti da fonti diverse rispetto al passato, per evitare, per quanto possibile, l'impiego dei fondi del FSE. All'inizio dell'anno è stato accreditato sulla linea di bilancio del FEG un importo di 47 608 950 EUR (compreso un importo di 610 000 EUR per l'assistenza tecnica del FEG), cui si sono aggiunti altri 50 000 000 EUR con un bilancio rettificativo. Con lo storno globale sono stati individuati e trasferiti al FEG 5 460 495 EUR. Infine, 29 650 344 EUR sono stati trasferiti da una linea di bilancio del FSE.

I pagamenti effettuati per il 2011 (128 167 758 EUR) sono stati superiori del 54,1% rispetto a quelli relativi al 2010 (83 171 941 EUR per i 30 contributi concessi7).

4.6.2.     Spese di assistenza tecnica

A norma dell'articolo 8, paragrafo 1, del regolamento (CE) n. 1927/2006, nei limiti dello 0,35% delle risorse finanziarie disponibili per l'anno in questione (per un massimo di 1,75 milioni di EUR), il FEG può essere utilizzato per l'assistenza tecnica su iniziativa della Commissione, per finanziare attività di informazione, di sostegno amministrativo e tecnico, di monitoraggio, audit, controllo e valutazione necessarie per l'applicazione del regolamento medesimo. Nel 2011, 610 000 EUR sono stati messi a disposizione per l'assistenza tecnica[12] per finanziare le attività elencate nella tabella 5. Il resto delle risorse potenzialmente disponibili per l'assistenza tecnica nell'anno in questione, pari a 1 140 000 EUR, non è stato richiesto.

La differenza principale tra l'importo iscritto a bilancio e le spese effettive ha riguardato la categoria "Informazione" per la quale il contributo richiesto al FEG per le pubblicazioni di carattere generale sui temi dell'occupazione e degli affari sociali attinenti al FEG è stato notevolmente inferiore al previsto.

Tabella 5 – Spese di assistenza tecnica nel 2011

Descrizione || Importo iscritto a bilancio (in EUR) || Importo effettivo (in EUR)

Informazione (ad es., aggiornamento/ampliamento del sito del FEG in tutte le lingue dell'UE, pubblicazioni e attività audiovisive) || 250 000 || 74 685,24

Sostegno amministrativo e tecnico - riunioni del gruppo di esperti di persone di contatto (Expert Group of Contact Persons) del FEG - seminari sull'attuazione del FEG (seminari 2012 per lo scambio di informazioni e di esperienze, finanziati sul bilancio 2011) || 70 000 200 000 ||  61 404,21 268 595,79

Monitoraggio (secondo Quadro statistico del FEG 2007-2011) || 20 000 || 19 883,00

Creazione di una base di conoscenze (messa a punto di un modulo elettronico di domanda) || 70 000 || 59 300,00

Audit, controllo, valutazione: nessun contributo è stato utilizzato per queste categorie nel 2011 (L'appalto per la valutazione intermedia del FEG, di cui all'articolo 17, paragrafo 1, lettera a), del regolamento del FEG, è già stato conferito nel 2010 e gli audit effettuati nel 2011 sono stati finanziati con altre risorse della Commissione europea)

Totale || 610 000 || 483 868,24

4.6.3.     Irregolarità segnalate o chiuse

Nel 2011 non è stata segnalata alla Commissione alcuna irregolarità in violazione di quanto previsto dal regolamento del FEG.

Nel 2011 non è stata chiusa alcuna irregolarità in violazione di quanto previsto dal regolamento del FEG.

4.6.4.     Chiusura dei contributi finanziari del FEG

L'articolo 15, paragrafo 2, del regolamento del FEG stabilisce le procedure di chiusura dei contributi finanziari del FEG. Nel 2011 è stata chiusa la terza serie di contributi del FEG dall'istituzione del fondo. Si tratta dei 5 casi riportati di seguito, attuati fino al 2010 (periodo di attuazione di 12 mesi dalla data di presentazione della domanda e tasso di cofinanziamento del 50% da parte del FEG).

Tabella 6 – Casi chiusi nel 2011

L'esecuzione del bilancio è risultata compresa tra il 4,7% e il 29,6%. L'ammontare complessivo di fondi non spesi da rimborsare alla Commissione per questi cinque casi è stato pari a 27 639 447 EUR.

Vi sono vari motivi per cui gli Stati membri non hanno utilizzato appieno gli importi concessi. Per quanto gli Stati membri siano sollecitati a fare previsioni di bilancio realistiche per il pacchetto coordinato di servizi personalizzati, è possibile che manchi una programmazione precisa e consapevole. Nei calcoli iniziali potrebbe essere stato previsto un margine di sicurezza troppo elevato, rivelatosi poi in definitiva inutile. Il numero dei lavoratori disposti a partecipare alle misure proposte potrebbe essere stato sovrastimato nella fase della programmazione, alcuni lavoratori potrebbero aver privilegiato misure più economiche rispetto ad altre più costose o preferito misure a breve termine invece che a lungo termine oppure alcuni lavoratori potrebbero aver trovato un nuovo impiego prima di quanto inizialmente previsto. Altri motivi del basso livello di spesa possono essere stati il ritardato avvio delle misure e la scarsa flessibilità nel riassegnare i finanziamenti tra le varie voci di bilancio durante l'attuazione del pacchetto di servizi personalizzati.

Se si confrontano le quaranta relazioni finali disponibili alla data di luglio 2012 (casi chiusi e casi dei quali è ancora in corso la chiusura), emerge che durante la fase iniziale del fondo (quando il periodo di attuazione era di soli dodici mesi) gli Stati membri hanno avuto problemi a spendere, entro il periodo stabilito, i fondi assegnati. Le relazioni finali ricevute dalla fine del 2011 riguardano casi con un periodo di attuazione più lungo (24 mesi dalla data della domanda): da esse risulta che gli Stati membri hanno iniziato una programmazione più realistica dei bilanci, un'attuazione più tempestiva delle misure e una ridefinizione del loro bilancio, a seconda delle necessità, in fase attuativa. Di conseguenza, il tasso complessivo di recupero sta diminuendo e i fondi del FEG vengono spesi conformemente alla programmazione. La Commissione assiste gli Stati membri con informazioni regolari e seminari specifici intesi a promuovere una gestione ottimale dei fondi. Così l'elevato tasso di recupero, che per i casi trattati nel 2007 era superiore al 60%, è stato dimezzato al 30% circa per il 2008 e i segnali indicano che questo livello rimarrà immutato per i casi del 2009. La prima relazione finale riguardante una domanda presentata nel 2010 mostra un tasso di recupero inferiore al 10%.

Si prevede che con l'esperienza le previsioni fatte dagli Stati membri, relativamente alla partecipazione dei lavoratori e alle spese legate alle misure, diventeranno più precise e gli Stati membri hanno già cominciato a essere più efficienti che in passato nella preparazione e presentazione delle domande di contributo del FEG. Stanno migliorando anche i tempi di arrivo dei finanziamenti del FEG nelle località interessate, le capacità delle varie strutture di attuazione e coordinamento e la qualità della comunicazione tra il livello nazionale e quello regionale/locale. Gli Stati membri stanno anche sfruttando meglio la possibilità di rivedere i bilanci preventivi e di riassegnare le risorse tra le varie misure e/o spese per le attività di attuazione. A livello delle istituzioni UE, sono stati compiuti e sono tuttora in corso grandi sforzi per accelerare le procedure decisionali e l'erogazione dei fondi del FEG, nella prospettiva di un utilizzo ottimale del tempo e dei fondi. Nel marzo 2012 è stato organizzato dalla Commissione un seminario specifico destinato ai rappresentanti degli Stati membri per affrontare varie questioni collegate ai tempi e all'efficienza di attuazione del Fondo.

4.6.5.     Altri rimborsi

Oltre agli importi rimborsati di cui alla tabella 6, alla Commissione è stato interamente rimborsato un contributo del FEG di 382 200 EUR relativo alla domanda EGF/2010/023 (Lear), ritirata dalle autorità spagnole nel 2011.

4.7.        Attività di assistenza tecnica della Commissione

4.7.1.     Informazione e pubblicità

Sito Internet

La Commissione, a norma dell'articolo 9 del regolamento (CE) n. 1927/2006 "crea un sito Internet, disponibile in tutte le lingue comunitarie, che offra informazioni sul FEG e una guida sulla presentazione delle domande nonché informazioni aggiornate sulle domande accettate e quelle respinte, mettendo in luce il ruolo dell'autorità di bilancio".

In conformità all'articolo 9, il sito Internet del FEG (http://ec.europa.eu/egf) creato dalla Commissione è disponibile in tutte e 23 le lingue dell'Unione, compreso l'irlandese. Nel 2011 il sito Internet del FEG ha avuto 37 384 visitatori che hanno consultato 284 181 pagine.

Azioni promozionali realizzate nel 2011

Con l'aiuto di giornalisti, la Commissione ha curato una pubblicazione intitolata "Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione in azione – Storie di opportunità create dal FEG". Questo opuscolo, disponibile sul sito web del FEG, descrive l'impatto di azioni concrete del FEG in cinque Stati membri dell'UE (Germania, Spagna, Finlandia, Lituania e Portogallo) e il contesto di queste azioni specifiche. Per ciascuno dei casi trattati, singoli lavoratori che si erano trovati in esubero e hanno successivamente beneficiato del sostegno del FEG raccontano la propria storia personale. Le testimonianze di grande effetto di questi lavoratori dimostrano come il FEG abbia contribuito al miglioramento della situazione personale degli interessati in una fase difficile della loro vita. I cinque casi trattati nella pubblicazione sono: EGF/2007/004 FI/Perlos, EGF/2008/003 LT/Alytaus Tekstilë, EGF/2008/004 ES/ Castilla y León & Aragón, EGF/2009/001 PT/Norte-Centro e EGF/2009/002 DE/Nokia.

Eurobarometro

L'edizione speciale dell'Eurobarometro "Occupazione e politica sociale" (EBS 377[13]) di settembre-ottobre 2011 comprendeva una domanda sul FEG, che era già stata posta in occasione di precedenti indagini Eurobarometro (ottobre 2008 e giugno 2009), per monitorare l'evoluzione della conoscenza del Fondo.

Alla domanda "Ha mai sentito parlare o letto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, un fondo destinato ad aiutare le vittime della globalizzazione?" gli intervistati potevano dare una delle seguenti risposte:

"Sì, so molto bene di cosa si tratta" o

"Sì, ma non so molto bene di cosa si tratta" o

"No, non ho mai sentito parlare o letto nulla in proposito".

I dati del 2011 mostrano un leggero aumento della conoscenza del Fondo rispetto ai dati del 2009: il 32% dei rispondenti in tutta l'UE aveva sentito parlare del FEG e di questi il 6% ha affermato di sapere "molto bene di cosa si tratta". Il 68% degli intervistati ha risposto di non aver mai sentito parlare del FEG; la percentuale resta elevata, nonostante sia diminuita del 2% rispetto all'indagine precedente.

4.7.2.     Riunioni con le autorità nazionali e le parti interessate del FEG

Il 9 marzo 2011 e il 20 ottobre 2011 si sono svolte a Bruxelles la settima e l'ottava riunione delle persone di contatto del Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione, ossia dei rappresentanti del FEG negli Stati membri. Entrambe le riunioni sono state dedicate, in parte, a discutere la proposta della Commissione volta a prorogare oltre il 30 dicembre 20113 la "deroga in relazione agli esuberi causati dalla crisi" e la revisione del regolamento del FEG vigente in base alla proposta della Commissione intesa a prorogare questo strumento per il periodo 2014-202010.

Il 25 e 26 gennaio 2011 e l'8 marzo 2011, per discutere il futuro del FEG (dopo il 2011 e dopo il 2013), si sono tenute a Bruxelles due conferenze delle parti interessate, finanziate attraverso il bilancio 2010 per l'assistenza tecnica (articolo 8, paragrafo 1, del regolamento del FEG).

Il 7 aprile 2011 si è svolto a Bruxelles il seminario dei revisori del FEG (finanziato attraverso il bilancio 2010 per l'assistenza tecnica).

4.7.3.     Messa a punto di un modulo elettronico di domanda

A seguito di una procedura di gara d'appalto, la Commissione ha commissionato a una società esterna la messa a punto di un modulo elettronico di domanda di contributo del FEG. L'obiettivo del nuovo modulo è ridurre il tempo che intercorre tra l'elaborazione della domanda da parte di uno Stato membro e l'adozione della proposta presentata dalla Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio.

4.7.4.     Secondo quadro statistico del FEG 2007-2011

A seguito di una procedura di gara d'appalto, la Commissione ha commissionato a una società esterna la stesura del "Secondo quadro statistico del FEG 2007-2011", la cui pubblicazione è prevista nella prima metà del 2012.

4.7.5.     Valutazione intermedia del FEG

Come stabilito dall'articolo 17, paragrafo 1, lettera a), del regolamento del FEG, la Commissione ha svolto – commissionandola a esperti esterni – una valutazione intermedia dell'efficacia e della sostenibilità dei risultati ottenuti dal FEG. La relazione finale della valutazione è stata presentata alla fine del 2011 ed è disponibile sul sito web del FEG (http://ec.europa.eu/egf).

La valutazione ha riguardato lo strumento in quanto tale e i singoli casi e le singole misure del FEG. L'analisi degli effetti a più lungo termine del sostegno del FEG ha preso in considerazione i lavoratori che hanno beneficiato del sostegno come pure i datori di lavoro e le comunità locali. Sono stati esaminati quindici casi trattati dal FEG in otto Stati membri (Finlandia, Francia, Germania, Italia, Lituania, Malta, Portogallo e Spagna). Questi interventi sono stati attuati in base alle norme originarie del FEG (che sono state applicate dal 2007 fino alla fine di aprile 2009): soglia minima di 1 000 esuberi, periodo di attuazione di 12 mesi, tasso di cofinanziamento del 50%. I 15 casi valutati sono quelli per i quali gli Stati membri hanno presentato la relazione finale tra il 2008 e il 2010 e che successivamente sono stati chiusi[14].

|| Anno di chiusura

N. || SM || Caso ||

EGF/2007/001 || FR || Peugeot || 2009

EGF/2007/003 || DE || BenQ || 2009

EGF/2007/004 || FI || Perlos || 2009

EGF/2007/005 || IT || Sardegna || 2011

EGF/2007/006 || IT || Piemonte || 2010

EGF/2007/007 || IT || Lombardia || 2011

EGF/2007/008 || MT || Prodotti tessili || 2009

EGF/2007/010 || PT || Lisboa-Alentejo || 2010

EGF/2008/001 || IT || Toscana || 2011

EGF/2008/002 || ES || Delphi || 2010

EGF/2008/003 || LT || Alytaus tekstilė || 2010

EGF/2008/004 || ES || Castilla Leon || 2010

EGF/2008/005 || ES || Cataluña || 2011

EGF/2009/001 || PT || Nord/Centro || 2011

EGF/2009/002 || DE || Nokia || 2010

I risultati della valutazione intermedia sono positivi, in quanto i dati raccolti dimostrano che il FEG apporta un valore aggiunto all'azione degli Stati membri. Dopo dodici mesi di sostegno del FEG, il 42% dei lavoratori beneficiari delle misure aveva trovato un nuovo lavoro e nel medio periodo i tassi di reinserimento salgono ulteriormente. Si tratta di un risultato particolarmente buono, tenuto conto del fatto che molti dei lavoratori oggetto di questo sostegno appartengono alle categorie di disoccupati più problematiche. Il FEG ha aiutato i servizi pubblici per l'impiego degli Stati membri ad affrontare situazioni di crisi provocate da improvvisi esuberi su vasta scala, integrando gli sforzi nazionali in atto e l'assistenza fornita dal Fondo sociale europeo (FSE). Il risultato è ancora più importante in quanto nella maggior parte dei casi il FEG si è occupato di esuberi collettivi in regioni e località già svantaggiate, rispetto alla rispettiva media nazionale, in termini di disoccupazione, opportunità di lavoro e dinamismo dell'economia. Il FEG consente agli Stati membri di offrire a un maggior numero di lavoratori un sostegno più personalizzato e meglio rispondente al profilo e alle esigenze dei singoli lavoratori, lungo un arco di tempo superiore a quello dei programmi standard. Grazie a misure mirate è possibile abbinare le opportunità di lavoro offerte dai mercati del lavoro locali con i profili dei lavoratori in esubero che beneficiano dell'assistenza del FEG. L'attuazione del FEG promuove inoltre una buona comunicazione tra gli organismi nazionali, regionali e locali degli Stati membri.

5.           Tendenze

Con l'aumento dei casi trattati dal FEG, si hanno maggiori dati a disposizione per individuare le tendenze nelle domande presentate e ottenere una visione globale dell'orientamento delle attività del Fondo. I dati riportati nei grafici che seguono e nell'allegato si riferiscono alle 97 domande relative a 32 settori economici ricevute da gennaio 2007 a dicembre 2011. Dati più dettagliati saranno presentati nel "Secondo quadro statistico del FEG 2007-2011", la cui pubblicazione è prevista nel primo semestre 2012.

Grafico 1: Numero di domande ricevute (2007-2011)

|| 2007 || 2008 || 2009 || 2010 || 2011 || Totale

Legate alla crisi || ------- || ------ || 23 || 23 || 20 || 66

Legate al commercio || 8 || 5 || 6 || 6 || 6 || 31

Totale || 8 || 5 || 29 || 29 || 26 || 97

% del totale || 8,2% || 5,2% || 29,9% || 29,9 % || 26,8 % || 100,0 %

Le modifiche temporanee e permanenti del regolamento del FEG introdotte nel 2009 hanno avuto un impatto visibile sul numero di domande ricevute dalla Commissione europea, aumentate in misura significativa da maggio 2009. Nell'intero periodo 2007-2011 sono state presentate 31 domande per motivi legati al commercio e 66 per motivi legati alla crisi. Circa l'80% delle domande pervenute a partire dal maggio 2009 (data di applicazione del regolamento del FEG modificato) era legato alla crisi finanziaria ed economica mondiale.

Come evidenzia l'allegato 2, i Paesi Bassi e la Spagna sono gli Stati membri che hanno presentato il maggior numero di domande di finanziamenti del FEG (16 domande ciascuno), seguiti dall'Italia (12) e dalla Danimarca (8). Sette Stati membri (Estonia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Slovacchia e Regno Unito) non avevano ancora richiesto il sostegno del FEG alla data del 31.12.2011.

Grafico 2: Importi del FEG richiesti, per Stato membro (2007-2011)

(in milioni di EUR)

Nell'intero periodo 2007-2011 al FEG sono stati in totale richiesti 414,9 milioni di EUR da 20 Stati membri. L'Italia ha chiesto l'importo di cofinanziamento del FEG più elevato (66,2 milioni di EUR/12 domande) seguita dall'Irlanda (60,6 milioni di EUR/6 domande) e dalla Danimarca (49,9 milioni di EUR/8 domande). Gli importi non ancora approvati hanno valore indicativo, in quanto possono ancora cambiare durante la fase di valutazione.    

Grafico 3: Numero di lavoratori interessati, per Stato membro (2007-2011)

L'Italia è lo Stato membro che ha richiesto l'assistenza del FEG per il numero di lavoratori licenziati più elevato (13 910/12 domande), seguita dalla Spagna (12 806/16 domande) e dall'Irlanda (9 835/6 domande). In altri 11 paesi, il numero varia da poco più di 8 000 in Germania a poco più di 1 400 in Romania. In ciascuno degli altri sei Stati membri che hanno presentato domande il numero dei lavoratori interessati è stato inferiore a 1 000.

Grafico 4: Numero di domande per settore (NACE Rev. 2) (2007-2011)

Nel periodo 2007-2011, il FEG ha ricevuto domande relative a un totale di 32 settori di attività (cfr. allegato 1). La maggior parte ha riguardato le industrie manifatturiere, ma sono stati interessati anche il settore delle costruzioni e i servizi. È a quattro settori manifatturieri che si deve il maggior numero di domande: industria automobilistica (14 domande ossia 14,4% del totale), seguita da industria tessile (10 domande ossia 10,3% del totale), industria della stampa e infine da quella dei macchinari e delle attrezzature (rispettivamente 9 e 8 domande, ossia 8-9% del totale per ciascuno dei settori). Il 10% circa delle domande (10 domande) ha riguardato l'industria delle costruzioni in senso lato, intesa come costruzione di edifici, lavori di costruzione specializzati e attività degli studi di architettura e d'ingegneria (il numero delle domande salirebbe a 14, ossia al 14%, se si prendessero in considerazione anche settori ausiliari come la carpenteria in legno/falegnameria e l'industria della ceramica). Per quasi la metà dei settori, il FEG ha ricevuto una sola domanda.

Grafico 5: Numero di lavoratori interessati, per settore (NACE Rev. 2) (2007-2011)

I settori coinvolti sono in primo luogo l'industria automobilistica, con più di 19 000 lavoratori interessati (21,7% del totale nelle domande presentate), seguita dall'industria tessile (più di 11 000 lavoratori interessati, ossia 12,6% del totale nelle domande presentate) e dal settore della costruzione di edifici (quasi 7 000 lavoratori interessati ossia il 7,8% del totale nelle domande presentate).

Grafico 6: Importo medio del contributo FEG richiesto per lavoratore interessato, per Stato membro (2007-2011)

(in EUR) || Media

Il grafico 6 illustra il sostegno medio del FEG per lavoratore interessato. Il livello di sostegno più elevato del FEG per singolo lavoratore interessato si è registrato per l'Austria e la Danimarca, rispettivamente con 15 000 EUR e 10 000 EUR circa. Invece in Lituania, Slovenia e nella Repubblica ceca, il sostegno richiesto è stato inferiore a 1 000 EUR per lavoratore.

6.           Conclusioni

Le tendenze emerse fino ad oggi evidenziano che le domande di contributo del FEG riguardano un numero crescente di settori e sono presentate da un numero crescente di Stati membri. Questi ultimi hanno inoltre acquisito esperienza nel selezionare le misure più idonee, nel programmare con efficienza l'assistenza ai lavoratori in esubero e nell'impiegare il FEG per sperimentare nuovi approcci. Sempre più spesso gli Stati membri utilizzano anche la possibilità di rassegnazione delle risorse tra le misure nel corso dell'attuazione dei progetti per sfruttare integralmente i fondi disponibili.

La mancata proroga oltre la fine del 2011 della "deroga temporanea in relazione agli esuberi causati dalla crisi" (a causa del mancato raggiungimento della maggioranza qualificata in sede di Consiglio, dato il voto contrario di otto paesi) ha ridotto le possibilità di offrire l'assistenza dell'UE ai lavoratori che sono ancora gravemente colpiti dalla crisi economica e finanziaria.

Dal 2012 fino alla fine dell'attuale periodo di programmazione (fine 2013), continueranno ad applicarsi le modifiche permanenti del regolamento modificato (soglia ridotta a 500 esuberi, estensione a 24 mesi del periodo di attuazione dalla data della domanda), rendendo così più facile la presentazione, da parte degli Stati membri, delle domande riguardanti esuberi conseguenti a trasformazioni rilevanti della struttura del commercio mondiale. Se le potenzialità del FEG saranno sviluppate appieno, in modo complementare ad altri strumenti disponibili e in consultazione con le principali parti interessate, i lavoratori licenziati in possesso dei requisiti per accedere al sostegno del FEG potranno essere aiutati in forme personalizzate e con modalità su misura. In tal modo miglioreranno le opportunità che essi potranno cogliere sul mercato del lavoro nel medio e lungo periodo, quando i mercati usciranno gradualmente dalla crisi.

Allegato 1 – Domande di contributo del FEG fino al 31 dicembre 2011, in base alla classificazione delle attività economiche (97 domande)

Autoveicoli (NACE: fabbricazione di autoveicoli, rimorchi e semirimorchi, divisione 29)

N. || SM || Caso

EGF/2007/001 || FR || Peugeot

EGF/2007/010 || PT || Lisboa-Alentejo

EGF/2008/002 || ES || Delphi

EGF/2008/004 || ES || Castilla Leon

EGF/2009/007 || SE || Volvo

EGF/2009/009 || AT || Steiermark

EGF/2009/013 || DE || Karmann

EGF/2009/019 || FR || Renault

EGF/2010/002 || ES || Cataluña

EGF/2010/004 || PL || Wielkopolskie

EGF/2010/015 || FR || Peugeot

EGF/2010/031 || BE || General Motors Belgium

EGF/2011/003 || DE || Arnsberg-Düsseldorf

EGF/2011/005 || PT || Norte-Centro

Prodotti tessili (NACE: industrie tessili, divisione 13)

N. || SM || Caso

EGF/2007/005 || IT || Sardegna

EGF/2007/006 || IT || Piemonte

EGF/2007/007 || IT || Lombardia

EGF/2008/001 || IT || Toscana

EGF/2008/003 || LT || Alytaus tekstilė

EGF/2008/005 || ES || Cataluña

EGF/2009/001 || PT || Nord/Centro

EGF/2009/004 || BE || Oost-West Vlaanderen

EGF/2009/005 || BE || Limburg

EGF/2010/009 || ES || Valencia

Articoli di abbigliamento (confezione di articoli di abbigliamento, divisione 14)

N. || SM || Caso

EGF/2007/008 || MT || Prodotti tessili

EGF/2009/018 || LT || Articoli di abbigliamento

EGF/2010/003 || ES || Galicia

EGF/2010/014 || SI || Mura

Industria della stampa (NACE: stampa e riproduzione su supporti registrati, divisione 18)

N. || SM || Caso

EGF/2009/026 || NL || Noord Holland e Utrecht

EGF/2009/027 || NL || Noord Brabant e Zuid Holland

EGF/2009/028 || NL || Limburg

EGF/2009/029 || NL || Gelderland e Overijssel

EGF/2009/030 || NL || Drenthe

EGF/2010/027 || NL || N Brabant div. 18

EGF/2010/028 || NL || Overijssel div. 18

EGF/2010/029 || NL || Z Holland/Utrecht div. 18

EGF/2010/030 || NL || N Holland/Flevoland div. 18

Macchinari e apparecchiature (NACE: fabbricazione di macchinari e apparecchiature n.c.a., divisione 28)

N. || SM || Caso

EGF/2009/015 || DK || Danfoss Group

EGF/2009/031 || DK || Linak

EGF/2010/001 || DK || Nordjylland

EGF/2010/006 || PL || H.Cegielski-Poznań

EGF/2010/013 || PL || Podkarpackie

EGF/2010/017 || DK || Midtjylland machinery

EGF/2010/018 || DE || Heidelberger Druckmaschinen

EGF/2010/022 || DK || LM Glasfiber

Costruzione di edifici (NACE: costruzione di edifici, divisione 41)

N. || SM || Caso

EGF/2009/011 || NL || Heijmans

EGF/2009/017 || LT || Costruzioni

EGF/2010/019 || IE || Costruzioni div. 41

EGF/2011/002 || IT || Trentino Alto Adige

EGF/2011/006 || ES || Valencia

EGF/2011/009 || NL || Gelderland

EGF/2011/017 || ES || Aragon

Lavori di costruzione specializzati (NACE: lavori di costruzione specializzati, divisione 43)

N. || SM || Caso

EGF/2010/020 || IE || Lavori di costruzione 43

EGF/2011/012 || NL || Noord Brabant-Zuid Holland

Attività degli studi di architettura e d'ingegneria (NACE: attività degli studi di architettura e d'ingegneria; collaudi e analisi tecniche, divisione 71)

N. || SM || Caso

EGF/2010/021 || IE || Costruzioni div. 71

Apparecchi elettronici (NACE: fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, divisione 26)

N. || SM || Caso

EGF/2009/023 || PT || Qimonda

EGF/2010/008 || AT || AT&S

EGF/2010/011 || NL || NXP Semiconductors

EGF/2011/013 || DK || Flextronics

EGF/2011/025 || IT || Lombardia

Telefonia mobile (NACE: fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, divisione 26)

N. || SM || Caso

EGF/2007/003 || DE || BenQ

EGF/2007/004 || FI || Perlos

EGF/2009/002 || DE || Nokia

EGF/2011/014 || RO || Nokia

Computer (NACE: fabbricazione di computer e prodotti di elettronica e ottica, divisione 26)

N. || SM || Caso

EGF/2009/008 || IE || Dell

Metalli di base (NACE: attività metallurgiche, divisione 24)

N. || SM || Caso

EGF/2009/022 || BG || Kremikovtsi AD (non ammissibile)

EGF/2010/007 || AT || Steiermark-Niederösterreich

EGF/2011/021 || NL || Zalco

Elettrodomestici (NACE: fabbricazione di apparecchiature elettriche, divisione 27)

N. || SM || Caso

EGF/2009/006 || IT || Gruppo Merloni

EGF/2009/010 || LT || AB Snaige

EGF/2011/023 || IT || Antonio Merloni

Commercio al dettaglio (NACE: commercio al dettaglio, escluso quello di autoveicoli e di motocicli, divisione 47)

N. || SM || Caso

EGF/2010/010 || CZ || Unilever

EGF/2010/016 || ES || Aragon

EGF/2011/004 || EL || Aldi Hellas

Carpenteria in legno e falegnameria (NACE: industria del legno e dei prodotti in legno e sughero, esclusi i mobili, divisione 16)

N. || SM || Caso

EGF/2009/020 || ES || Castilla La Mancha

EGF/2011/022 || ES || Castilla y León-Castilla-La Mancha

Costruzione di navi (NACE: fabbricazione di altri mezzi di trasporto, divisione 30)

N. || SM || Caso

EGF/2010/025 || DK || Odense Steel Shipyard

EGF/2011/008 || DK || Odense Steel Shipyard

Motocicli (NACE: fabbricazione di altri mezzi di trasporto, divisione 30)

N. || SM || Caso

EGF/2011/026 || IT || Emilia Romagna

Industria metallurgica (NACE: fabbricazione di prodotti in metallo, esclusi macchinari e attrezzature, divisione 25)

N. || SM || Caso

EGF/2011/018 || ES || País Vasco

EGF/2011/019 || ES || Galicia

Fabbricazione di calzature (NACE: confezione di articoli in pelle e simili, divisione 15)

N. || SM || Caso

EGF/2010/026 || PT || Rohde

EGF/2011/020 || ES || Valencia

Commercio all'ingrosso (NACE: commercio all'ingrosso, divisione 46)

N. || SM || Caso

EGF/2010/012 || NL || Noord Holland ICT

Manutenzione di aeromobili (NACE: riparazione e installazione di macchine e apparecchiature, divisione 33)

N. || SM || Caso

EGF/2009/021 || IE || SR Technics

Editoria (NACE: attività editoriali, divisione 58)

N. || SM || Caso

EGF/2009/024 || NL || Noord Holland and Zuid Holland

Mobili (NACE: fabbricazione di mobili, divisione 31)

N. || SM || Caso

EGF/2009/016 || LT || Mobili

Ceramica (NACE: fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, divisione 23)

N. || SM || Caso

EGF/2009/014 || ES || Valencia

EGF/2011/007 || IT || Lazio

Cristallo (NACE: fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, divisione 23)

N. || SM || Caso

EGF/2009/012 || IE || Waterford Crystal

Pietra/marmo (NACE: fabbricazione di altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi, divisione 23)

N. || SM || Caso

EGF/2010/005 || ES || Valencia

Trasporto su strada (NACE: trasporto terrestre e trasporto mediante condotte, divisione 49)

N. || SM || Caso

EGF/2011/001 || AT || Nieder- und Oberösterreich

Prodotti del tabacco (NACE: industria del tabacco, divisione 12)

N. || SM || Caso

EGF/2011/010 || AT || Austria Tabak

Assistenza sociale (NACE: assistenza sociale non residenziale, divisione 88)

N. || SM || Caso

EGF/2011/011 || AT || Soziale Dienstleistungen

Prodotti farmaceutici (NACE: fabbricazione di prodotti farmaceutici di base e di preparati farmaceutici, divisione 21)

N. || SM || Caso

EGF/2011/015 || SE || AstraZeneca

Servizi delle TIC (NACE: programmazione, consulenza informatica e attività connesse, divisione 62)

N. || SM || Caso

EGF/2011/016 || ES || Agile

Magazzinaggio e custodia (NACE: magazzinaggio e attività di supporto ai trasporti, divisione 52)

N. || SM || Caso

EGF/2011/24 || IT || Medcenter

|| ||

Numero totale di domande: 97 – Numero totale di settori industriali: 32 nell'elenco sopra, i seguenti otto sottosettori NACE sono considerati settori distinti: computer, telefonia mobile, apparecchi elettronici (NACE 26) costruzione di navi, motocicli (NACE 30) ceramica, cristallo, pietra/marmo (NACE 23) *) Non sono inclusi nell'elenco i sei casi che seguono, trattandosi di domande ritirate dagli Stati membri (dati aggiornati al 31/12/2011) EGF/2007/002    FR       Renault                       (ritirata a luglio 2009) EGF/2007/009    ES        Delphi                         (ritirata nel 2007) EGF/2009/003    AT       Magna Steyr               (ritirata nel 2009) EGF/2009/025    NL       Noord Brabant           (ritirata ad aprile 2010) EGF/2010/023    ES        Lear                            (ritirata a luglio 2011) EGF/2010/024    NL       ABN Amrobank          (ritirata nel marzo 2011)

Allegato 2 – Riepilogo delle domande di contributo del FEG presentate fino al 31 dicembre 2011, per Stato membro e tipo di domanda (in base ai criteri di cui all'articolo 1)

1)         La tabella rispecchia le modifiche fino al 31.12.2011.

2)         A tutte le domande ricevute tra il 1º maggio 2009 e il 30 dicembre 2011 si è applicata la deroga temporanea che estende il campo di applicazione del FEG agli esuberi legati alla crisi finanziaria ed economica mondiale e innalza il tasso d cofinanziamento del FEG al 65% dei costi totali [regolamento (CE) n. 546/2009 che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 (GU L 167 del 29.6.2009)].

3)         Una delle domande presentate (EGF/2009/022 BG/Kremikovtsi) è risultata non ammissibile [SEC(2010) 993 definitivo del 30.8.2010].

4)         Non sono comprese nelle statistiche sei domande ritirate dagli Stati membri richiedenti.

5)         Sette Stati membri (Estonia, Cipro, Lettonia, Lussemburgo, Ungheria, Slovacchia e Regno Unito) non avevano ancora richiesto il sostegno del FEG alla data del 31.12.2011.

[1]               Regolamento (CE) n. 1927/2006, del 20 dicembre 2006, che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (GU L 406 del 30.12.2006, pag. 1 – rettifica in GU L 48 del 22.2.2008, pag. 82, per tutte le lingue, e in GU L 202 del 31.7.2008, pag. 74, solo per la lingua inglese).

[2]               Regolamento (CE) n. 546/2009 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 18 giugno 2009, che modifica il regolamento (CE) n. 1927/2006 che istituisce un Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione (GU L 167 del 29.6.2009).

[3]               Applicabile alle domande di sostegno del FEG presentate dall'1.5.2009 al 30.12.2011, conformemente all'articolo 1, paragrafo 1 bis, del regolamento del FEG modificato.

[4]               Proposta della Commissione del 10 giugno 2011 [COM (2011) 336 definitivo].

[5]               Comprese due domande che sono state ritirate nel 2011 (EGF /2010/023 ES/Lear e EGF/2010/024 NL/ABN Amrobank).

[6]               Costruzione di edifici (4), industria automobilistica (2), apparecchi elettronici (2), industria metallurgica (2), costruzione di navi (1), fabbricazione di calzature (1), metalli di base (1), commercio al dettaglio (1), industria della ceramica (1) lavori di costruzione specializzati (1), telefonia mobile (1), carpenteria in legno e falegnameria (1), elettrodomestici (1), trasporto su strada (1), prodotti del tabacco (1), attività di assistenza sociale (1), prodotti farmaceutici (1), servizi delle TIC (1), magazzinaggio e cutodia (1), motocicli (1).

[7]               Al netto dei 382 200 EUR rimborsati dalla Spagna per una domanda ritirata nel 2011 (EGF 2010/023 ES/Lear).

[8]               La tabella è stata compilata dalla Commissione sulla base delle misure attuate dagli Stati membri, secondo quanto illustrato nelle loro relazioni finali. Le categorie delle misure sono simili, ma non identiche, a quelle della metodologia di Eurostat descritta nel documento Labour market policy database – Methodology – Revision of June 2006. Alcune delle misure cofinanziate, come le indennità per la ricerca di un lavoro, le indennità di formazione e le indennità di sussistenza associate a misure attive del mercato del lavoro, non rientrano in nessuna delle categorie di Eurostat.

[9]               COM(2011) 500 definitivo del 29.6.2011.

[10]             COM(2011) 608 definitivo del 6.10.2011.

[11]             GU C 139 del 14.6.2006, pag. 1.

[12]             GU L 154 del 19.6.2010, pag. 27.

[13]             http://ec.europa.eu/public_opinion/archives/ebs/ebs_377_en.pdf.

[14]             Non si tiene conto della domanda EGF/2007/002 FR/Renault che è stata ritirata nel 2009.

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