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Document 22012A0731(01)

    Accordo di partenariato e cooperazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica dell'Iraq, dall'altra

    GU L 204 del 31.7.2012, p. 20–130 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    Questo documento è stato pubblicato in edizioni speciali (HR)

    Legal status of the document In force

    ELI: http://data.europa.eu/eli/agree_internation/2012/418/oj

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    31.7.2012   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 204/20


    ACCORDO DI PARTENARIATO E COOPERAZIONE

    tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e la Repubblica dell'Iraq, dall'altra

    IL REGNO DEL BELGIO,

    LA REPUBBLICA DI BULGARIA,

    LA REPUBBLICA CECA,

    IL REGNO DI DANIMARCA,

    LA REPUBBLICA FEDERALE DI GERMANIA,

    LA REPUBBLICA DI ESTONIA,

    L'IRLANDA,

    LA REPUBBLICA ELLENICA,

    IL REGNO DI SPAGNA,

    LA REPUBBLICA FRANCESE,

    LA REPUBBLICA ITALIANA,

    LA REPUBBLICA DI CIPRO,

    LA REPUBBLICA DI LETTONIA,

    LA REPUBBLICA DI LITUANIA,

    IL GRANDUCATO DI LUSSEMBURGO,

    LA REPUBBLICA DI UNGHERIA,

    MALTA,

    IL REGNO DEI PAESI BASSI,

    LA REPUBBLICA D'AUSTRIA,

    LA REPUBBLICA DI POLONIA,

    LA REPUBBLICA PORTOGHESE,

    LA ROMANIA,

    LA REPUBBLICA DI SLOVENIA,

    LA REPUBBLICA SLOVACCA,

    LA REPUBBLICA DI FINLANDIA,

    IL REGNO DI SVEZIA,

    IL REGNO UNITO DI GRAN BRETAGNA E IRLANDA DEL NORD,

    Parti contraenti del trattato sull'Unione europea e del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in seguito denominati «gli Stati membri», e

    L'UNIONE EUROPEA, in seguito denominata «l'Unione»,

    da una parte, e

    LA REPUBBLICA DELL'IRAQ, in seguito denominata «l'Iraq»,

    dall'altra,

    in seguito denominati congiuntamente «le Parti»,

    CONSIDERATI i legami esistenti tra l'Unione, gli Stati membri e l'Iraq e i valori comuni che essi condividono,

    RICONOSCENDO che l'Unione, gli Stati membri e la l'Iraq intendono rafforzare tali legami e instaurare relazioni commerciali e di cooperazione sostenute dal dialogo politico,

    CONSIDERANDO l'importanza che le Parti attribuiscono agli scopi e ai principi della Carta delle Nazioni Unite, al rispetto dei diritti umani, ai principi democratici e alle libertà politiche ed economiche, che costituiscono il fondamento stesso del partenariato,

    RIBADENDO il loro attaccamento ai principi democratici, ai diritti umani e alle libertà fondamentali sanciti dalla Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite e da altri strumenti internazionali in materia di diritti umani,

    RICONOSCENDO quanto sia centrale che lo sviluppo economico vada di pari passo con una crescita sociale e sostenibile,

    RICONOSCENDO l'importanza di una più intensa cooperazione tra le Parti e il loro comune intento di consolidare, approfondire e diversificare le relazioni in settori di reciproco interesse, nel rispetto della sovranità, dell'uguaglianza, della non discriminazione, dello Stato di diritto, del buon governo, dell'ambiente e del reciproco vantaggio,

    RICONOSCENDO la necessità di sostenere l'Iraq nello sforzo teso a proseguire il riordino politico, il risanamento e le riforme economiche, nonché a migliorare le condizioni di vita delle fasce sociali povere e svantaggiate,

    RICONOSCENDO la necessità di potenziare il ruolo delle donne nella vita politica, civile, sociale, economica e culturale e di lottare contro la discriminazione,

    DESIDEROSE di creare le condizioni propizie ad uno sviluppo sostanziale e alla diversificazione degli scambi tra l'Unione e la l'Iraq e di intensificare la cooperazione in materia economica, commerciale, di investimenti, scientifica, tecnologica e culturale,

    NELL'INTENTO di promuovere gli scambi e gli investimenti e favorire lo sviluppo di relazioni economiche armoniose tra le Parti, nel rispetto del principio dell'economia di mercato,

    TENENDO conto della necessità di creare le condizioni atte a migliorare l'attività imprenditoriale e gli investimenti,

    CONSAPEVOLI della necessità di migliorare le condizioni che incidono sull'attività imprenditoriale e gli investimenti, sullo stabilimento delle imprese, sulla manodopera, sulla prestazione di servizi e sui movimenti di capitali,

    TENENDO presente il diritto delle Parti di regolamentare la fornitura di servizi all'interno dei rispettivi territori e di garantire il raggiungimento di legittimi obiettivi di indirizzo pubblico,

    TENENDO conto dell'impegno sottoscritto a condurre gli scambi in conformità dell'accordo di Marrakech che istituisce l'Organizzazione mondiale del commercio concluso il 15 aprile 1994 (in appresso «l'accordo OMC»), e in tal senso nell'interesse reciproco a che l'Iraq aderisca all'OMC,

    RICONOSCENDO le specifiche necessità dei paesi in via di sviluppo identificate dall'OMC,

    RICONOSCENDO che il terrorismo, la criminalità organizzata, il riciclaggio di denaro e il traffico di droga costituiscono una seria minaccia per la stabilità e la sicurezza internazionale e per il raggiungimento degli obiettivi della cooperazione tra le Parti,

    CONSTATANDO quanto sia importante promuove e potenziare la cooperazione regionale,

    CONFERMANDO che le disposizioni del presente accordo che rientrano nell'ambito di applicazione della parte terza, titolo V, del trattato sul funzionamento dell'Unione europea vincolano il Regno Unito e l'Irlanda in quanto Parti contraenti distinte e non in quanto membri dell'Unione europea, a meno che l'Unione europea non notifichi all'Iraq che l'uno o l'altro di tali Stati è vincolato in tal senso in quanto membro dell'Unione europea, conformemente al protocollo (n. 21) sulla posizione del Regno Unito e dell'Irlanda rispetto allo spazio di libertà, sicurezza e giustizia allegato al trattato sull'Unione europea e al trattato sul funzionamento dell'Unione europea, e che altrettanto vale per la Danimarca, conformemente al protocollo (n. 22) sulla posizione della Danimarca allegato ai suddetti trattati,

    HANNO CONVENUTO QUANTO SEGUE:

    Articolo 1

    Istituzione del partenariato

    1.   È istituito un partenariato tra l'Unione e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Iraq, dall'altra.

    2.   Il partenariato persegue i seguenti obiettivi:

    a)

    fornire un contesto adeguato al dialogo politico tra le Parti che consenta un adeguato sviluppo delle relazioni politiche;

    b)

    incentivare gli scambi, gli investimenti e relazioni economiche armoniose tra le Parti promuovendo in tal modo uno sviluppo economico sostenibile;

    c)

    gettare le basi per una cooperazione giuridica, economica, sociale, finanziaria e culturale.

    Articolo 2

    Fondamenti

    Il rispetto dei principi democratici e dei diritti umani, enunciati nella Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo delle Nazioni Unite e negli altri strumenti internazionali in materia di diritti umani, e del principio dello Stato di diritto è alla base delle politiche interna e estera di entrambe le Parti e costituisce un elemento essenziale del presente accordo.

    TITOLO I

    DIALOGO POLITICO E COOPERAZIONE IN MATERIA DI POLITICA ESTERA E DI SICUREZZA

    Articolo 3

    Dialogo politico

    1.   Tra le Parti è istituito un dialogo politico regolare inteso a consolidarne le relazioni, a contribuire allo sviluppo di un partenariato e a favorire la solidarietà e la comprensione reciproca.

    2.   Sono oggetto del dialogo politico temi di interesse comune, nello specifico la pace, la politica estera e di sicurezza, il dialogo e la riconciliazione nazionali, la democrazia, lo Stato di diritto, i diritti umani, il buon governo, la stabilità e l'integrazione regionali.

    3.   Il dialogo politico ha luogo su base annua a livello di ministri e alti funzionari.

    Articolo 4

    Lotta al terrorismo

    Ribadendo l'importanza della lotta al terrorismo, le Parti convengono di cooperare al fine di prevenire e reprimere gli atti di terrorismo, nel rispetto delle convenzioni internazionali, del diritto internazionale umanitario, del diritto internazionale in materia di rifugiati, delle norme internazionali in materia di diritti umani e delle rispettive legislazioni e normative, in particolare:

    a)

    nell'ambito della piena attuazione della risoluzione 1373 (2001) del Consiglio di sicurezza dell'ONU e delle altre risoluzioni ONU, della strategia antiterrorismo delle Nazioni Unite, delle convenzioni e degli strumenti internazionali pertinenti;

    b)

    tramite lo scambio di informazioni sui gruppi terroristici e relative reti di sostegno conformemente al diritto internazionale e nazionale;

    c)

    tramite lo scambio di opinioni circa i mezzi e i metodi utilizzati per contrastare il terrorismo, anche dal punto di vista tecnico e della formazione, e lo scambio di conoscenze in materia di prevenzione del terrorismo.

    Le Parti rinnovano il proprio impegno a raggiungere quanto prima un accordo sulla Convenzione generale delle Nazioni Unite sul terrorismo internazionale.

    Nell'esprimere grande apprensione per l'istigazione a commettere atti terroristici, le Parti sottolineano il loro impegno ad adottare tutti i provvedimenti necessari e adeguati, conformemente al diritto nazionale e internazionale, per ridurre la minaccia che detta istigazione costituisce.

    Articolo 5

    Lotta contro la proliferazione delle armi di distruzione di massa

    Le Parti ritengono che la proliferazione delle armi di distruzione di massa (ADM) e dei relativi vettori, a livello di attori statali o non statali, costituisca una delle più gravi minacce per la stabilità e la sicurezza internazionali. Esse convengono pertanto di cooperare e di contribuire alla lotta contro la proliferazione delle ADM e dei relativi vettori, garantendo il pieno rispetto e l'attuazione a livello nazionale degli obblighi assunti nell'ambito dei trattati e degli accordi internazionali in materia di disarmo e non proliferazione o di altri pertinenti obblighi internazionali loro incombenti. La presente disposizione è concordemente ritenuta dalle Parti un elemento essenziale del presente accordo.

    Le Parti convengono inoltre di cooperare e di contribuire alla lotta contro la proliferazione delle ADM e dei relativi vettori:

    a)

    predisponendo quanto necessario, a seconda dei casi, alla firma, alla ratifica o all'adesione e alla piena applicazione di tutti gli altri strumenti internazionali pertinenti;

    b)

    adottando un efficace dispositivo di controlli nazionali delle esportazioni, esteso non solo all'esportazione ma anche al transito delle merci aventi attinenza alle ADM, che verifichi l'impiego finale delle tecnologie a duplice uso relativamente alla produzione di ADM e contempli sanzioni efficaci in caso di violazione dei controlli all'esportazione.

    Le Parti concordano di avviare un dialogo politico regolare che accompagni e consolidi quanto su stabilito.

    Articolo 6

    Armi leggere e di piccolo calibro

    1.   Le Parti riconoscono che la produzione, il trasferimento e la circolazione illegali di armi leggere e di piccolo calibro (SALW) e relative munizioni, il loro eccessivo accumulo, una gestione inadeguata, misure di sicurezza insufficienti dei depositi e la diffusione incontrollata costituiscono tuttora una seria minaccia per la pace e la sicurezza internazionali.

    2.   Le Parti convengono di osservare e assolvere in pieno gli obblighi rispettivi in fatto di lotta al traffico illegale di SALW e relative munizioni derivanti dagli accordi internazionali vigenti e dalle risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite e di rispettare gli impegni assunti a titolo di altri strumenti internazionali applicabili in questo settore, quali il Programma d'azione delle Nazioni Unite per prevenire, combattere e sradicare il commercio illegale di SALW in tutti i suoi aspetti.

    3.   Le Parti si impegnano a cooperare e a garantire il coordinamento, la complementarità e la sinergia degli sforzi intesi a lottare contro il traffico illegale di SALW e relative munizioni a livello mondiale, regionale, subregionale e nazionale, e concordano di avviare un dialogo politico regolare che consenta di sostenere e consolidare il presente impegno.

    Articolo 7

    Corte penale internazionale

    1.   Le Parti ribadiscono la necessità di non lasciare impuniti i reati più gravi, motivo di allarme per la comunità internazionale, e di perseguire detti reati con provvedimenti adottati in ambito nazionale o internazionale.

    2.   Le Parti riconoscono che, pur non essendo ancora firmatario dello Statuto di Roma della Corte penale internazionale, l'Iraq sta vagliando la possibilità di aderirvi in futuro. A tal fine, l'Iraq si impegna ad adottare le misure miranti all'adesione, alla ratifica e all'attuazione dello Statuto di Roma e dei relativi strumenti.

    3.   Le Parti ribadiscono la propria determinazione a cooperare su questo punto, anche tramite lo scambio di esperienze sull'adozione degli adeguamenti giuridici richiesti dal diritto internazionale applicabile.

    TITOLO II

    SCAMBI E INVESTIMENTI

    SEZIONE I

    Scambi di merci

    Capo I

    Disposizioni generali

    Articolo 8

    Portata e ambito di applicazione

    Le disposizioni del presente capo si applicano agli scambi di merci tra le Parti.

    Articolo 9

    Dazi doganali

    Ai fini del presente capo, per «dazio doganale» si intende qualsiasi tipo di dazio o onere imposto all'importazione di una merce o ad essa connesso, ivi compresa qualsiasi forma di sovrattassa o onere aggiuntivo, ad eccezione:

    a)

    degli oneri equivalenti a un'imposta interna imposti ai sensi dell'articolo 11;

    b)

    di dazi imposti ai sensi del titolo II, sezione I, capo II, del presente accordo;

    c)

    di dazi applicati ai sensi degli articoli VI, XVI e XIX dell'accordo generale sulle tariffe e sul commercio del 1994 (in appresso «GATT 1994»), dell'accordo OMC sull'attuazione dell'articolo VI dell'accordo generale sulle tariffe e sul commercio del 1994, dell'accordo OMC sulle sovvenzioni e sulle misure compensative, dell'accordo OMC sulle misure di salvaguardia, dell'articolo 5 dell'accordo OMC sull'agricoltura e dell'intesa dell'OMC sulle norme e sulle procedure che disciplinano la risoluzione delle controversie (Dispute Settlement Understanding, in appresso «DSU»);

    d)

    di diritti o altri oneri imposti in applicazione dell'ordinamento nazionale di una delle Parti, in conformità dell'articolo VIII del GATT 1994 e delle relative note e disposizioni aggiuntive.

    Articolo 10

    Trattamento della nazione più favorita

    1.   Le Parti si riservano reciprocamente il trattamento della nazione più favorita a norma dell'articolo I.1 del GATT 1994 e delle relative note e disposizioni aggiuntive.

    2.   Il disposto del paragrafo 1 non si applica:

    a)

    ai vantaggi concessi al fine di creare un'unione doganale o una zona di libero scambio conformemente al GATT 1994 oppure derivanti dall'istituzione di una tale unione doganale o zona di libero scambio;

    b)

    ai vantaggi concessi a paesi specifici conformemente al GATT 1994 e ad altre intese internazionali a favore di paesi in via di sviluppo.

    Articolo 11

    Trattamento nazionale

    Ciascuna Parte riserva alle merci dell'altra Parte il trattamento nazionale in conformità dell'articolo III del GATT 1994, delle relative note e disposizioni aggiuntive. A tale scopo, l'articolo III del GATT 1994, con le relative note e disposizioni aggiuntive, è incorporato e costituisce parte del presente accordo, mutatis mutandis.

    Articolo 12

    Politica tariffaria

    1.   Ai prodotti originari dell'Iraq e importati nell'Unione si applica la tariffa NPF dell'Unione. Ai prodotti originari dell'Iraq e importati nell'Unione non si applicano dazi doganali che eccedano quelli applicati alle importazioni provenienti dai membri dell'OMC conformemente all'articolo I del GATT 1994.

    2.   Al momento dell'importazione in Iraq, i prodotti originari dell'Unione non sono gravati da dazi doganali che eccedano l'imposta dell'8 % per la ricostruzione, cui sono attualmente soggette le importazioni.

    3.   Le Parti convengono che, fino all'adesione dell'Iraq all'OMC, il livello dei dazi doganali sulle importazioni potrà essere modificato previa consultazione reciproca.

    4.   Se, successivamente alla firma del presente accordo, l'Iraq applica riduzioni tariffarie erga omnes alle importazioni, in particolare riduzioni derivanti dai negoziati tariffari in ambito OMC, i dazi ridotti che ne risultano si applicano alle importazioni originarie dell'Unione e sostituiscono il dazio di base o l'imposta per la ricostruzione a decorrere dalla data di applicazione delle riduzioni.

    Articolo 13

    Applicazione delle pertinenti disposizioni del GATT 1994

    I seguenti articoli del GATT 1994, che si applicano mutatis mutandis tra le Parti, sono incorporati e costituiscono parte del presente accordo:

    a)

    l'articolo V, con le relative note e disposizioni aggiuntive;

    b)

    l'articolo VII, paragrafi 1, 2, 3, 4, lettera a), 4, lettera b), 4, lettera d), e 5, con le relative note e disposizioni aggiuntive, e l'accordo OMC sull'applicazione dell'articolo VII del GATT 1994;

    c)

    l'articolo VII, con le relative note e disposizioni aggiuntive;

    d)

    l'articolo IX;

    e)

    l'articolo X.

    Articolo 14

    Sistema armonizzato di designazione delle merci

    La classificazione delle merci oggetto di scambi tra le Parti è quella della nomenclatura tariffaria di ciascuna Parte, in conformità con il sistema armonizzato della Convenzione internazionale sul sistema armonizzato di designazione e codifica delle merci, stipulata a Bruxelles il 14 giugno 1983 (di seguito «SA»).

    Articolo 15

    Ammissione temporanea di merci

    Fatti salvi i diritti e gli obblighi derivanti dalle convenzioni internazionali sull'ammissione temporanea delle merci cui entrambe le Parti hanno aderito, ciascuna Parte accorda all'altra l'esenzione dagli oneri all'importazione e dai dazi sulle merci in ammissione temporanea. La procedura di ammissione temporanea si applica tenendo conto delle condizioni alle quali le Parti hanno sottoscritto gli obblighi derivanti dalle suddette convenzioni.

    Articolo 16

    Divieto di restrizioni quantitative

    Con l'entrata in vigore del presente accordo, l'Unione e l'Iraq aboliscono e si astengono dall'adottare o dal mantenere in vigore negli scambi tra di loro restrizioni alle importazioni o alle esportazioni o altre misure unilaterali atte a produrre effetti equivalenti, conformemente all'articolo XI del GATT 1994 e alle relative note e disposizioni aggiuntive. A tale scopo, l'articolo XI del GATT 1994, con le relative note e disposizioni aggiuntive, è incorporato e costituisce parte del presente accordo, mutatis mutandis.

    Articolo 17

    Dazi all'esportazione

    Nessuna delle Parti mantiene in vigore o introduce dazi, tasse o altri diritti e oneri doganali sulle esportazioni di merci dell'altra Parte o in connessione a queste, ovvero tasse, diritti e oneri interni sulle merci esportate verso l'altra Parte superiori a quelli che gravano su prodotti simili destinati alla vendita sul mercato interno.

    Capo II

    Dispositivi di difesa commerciale

    Articolo 18

    Antidumping

    1.   Nessuna disposizione del presente accordo osta a che le Parti adottino dazi antidumping o misure compensative conformemente all'articolo VI del GATT 1994, alle relative note e disposizioni aggiuntive, all'accordo sull'attuazione dell'articolo VI dell'accordo generale sulle tariffe e il commercio del 1994 e all'accordo OMC sulle sovvenzioni e sulle misure compensative.

    2.   Le disposizioni del titolo II, sezione VI, del presente accordo non si applicano al presente articolo.

    Articolo 19

    Misure di salvaguardia

    1.   Nessuna disposizione del presente accordo osta a che le Parti adottino provvedimenti in conformità dell'articolo XIX del GATT 1994 e dell'accordo OMC sulle misure di salvaguardia.

    2.   Le disposizioni del titolo II, sezione VI, del presente accordo non si applicano al presente articolo.

    Capo III

    Eccezioni

    Articolo 20

    Eccezioni generali

    Le disposizioni di cui all'articolo XX del GATT 1994, alle relative note e disposizioni aggiuntive e all'articolo XXI del GATT 1994, che sono incorporate e costituiscono parte del presente accordo, si applicano mutatis mutandis tra le Parti.

    Capo IV

    Questioni non tariffarie

    Articolo 21

    Norme industriali, valutazione della conformità e regolamentazioni tecniche

    1.   Collegamento con l'accordo sugli ostacoli tecnici agli scambi dell'OMC

    Le disposizioni dell'accordo OMC sugli ostacoli tecnici agli scambi (di seguito «l'accordo TBT»), che è incorporato e costituisce parte del presente accordo, si applicano mutatis mutandis tra le Parti.

    2.   Portata e ambito di applicazione

    Le disposizioni del presente capo si applicano all'elaborazione, all'adozione e all'applicazione di regolamentazioni tecniche, norme tecniche e procedure di valutazione della conformità, come definite dall'accordo TBT.

    3.   Obiettivi

    La cooperazione tra le Parti nei settori di pertinenza delle regolamentazioni tecniche, delle norme e delle procedure di valutazione della conformità persegue i seguenti obiettivi:

    a)

    evitare o ridurre gli ostacoli tecnici agli scambi, al fine di facilitare il commercio tra le Parti;

    b)

    migliorare la sicurezza, la qualità e la competitività dei prodotti affinché possano più facilmente accedere ai mercati di entrambe le Parti;

    c)

    incentivare un ricorso più esteso alle regolamentazioni tecniche, alle norme e alle procedure di valutazione della conformità internazionali, ivi comprese le misure settoriali, e alle migliori pratiche internazionali che ne consentono l'elaborazione;

    d)

    garantire che l'elaborazione, l'adozione e l'applicazione delle norme e delle regolamentazioni tecniche siano trasparenti e non frappongano inutili ostacoli agli scambi tra le Parti, conformemente alle disposizioni dell'accordo TBT;

    e)

    sviluppare in Iraq le infrastrutture necessarie alla regolamentazione tecnica, alla standardizzazione, alla valutazione della conformità, all'accreditamento, alla metrologia e alla vigilanza dei mercati;

    f)

    sviluppare i nessi funzionali tra standardizzazione, valutazione della conformità e istituzioni di regolamentazione dell'Iraq e dell'Unione;

    g)

    promuovere l'effettiva partecipazione delle istituzioni irachene agli organi internazionali di standardizzazione e al comitato TBT.

    4.   Regolamentazioni tecniche, norme e procedure di valutazione della conformità

    a)

    Le Parti assicurano che l'elaborazione, l'adozione o l'applicazione delle regolamentazioni tecniche, delle norme e delle procedure di valutazione della conformità non siano intese, o non abbiano come effetto, la creazione di inutili ostacoli agli scambi tra le Parti, conformemente alle disposizioni dell'accordo TBT.

    b)

    Le Parti si impegnano, ove possibile, ad armonizzare le norme, le regolamentazioni tecniche e le procedure di valutazione della conformità.

    5.   Trasparenza e notifica

    a)

    Le Parti sono vincolate dall'obbligo di condividere le informazioni riguardanti le regolamentazioni tecniche, le norme e le procedure di valutazione della conformità, contemplato dall'accordo TBT.

    b)

    Le Parti convengono di scambiarsi, tramite punti di contatto, le informazioni attinenti a questioni potenzialmente rilevanti per le relazioni commerciali, anche per quanto riguarda l'allerta rapida, i pareri scientifici e gli eventi.

    c)

    Le Parti possono cooperare all'istituzione e alla manutenzione di punti di contatto e di banche dati comuni.

    Capo V

    Misure sanitarie e fitosanitarie

    Articolo 22

    Misure sanitarie e fitosanitarie

    1.   Le Parti cooperano in materia di misure sanitarie e fitosanitarie nell'intento di facilitare gli scambi e di tutelare la vita o la salute di uomini, animali e piante. Le disposizioni dell'accordo OMC sull'applicazione delle misure sanitarie e fitosanitarie (di seguito «l'accordo SPS»), che è incorporato e costituisce parte del presente accordo, si applicano mutatis mutandis tra le Parti.

    2.   Su richiesta, le Parti individuano e affrontano eventuali problemi derivanti dall'applicazione di misure sanitarie e fitosanitarie specifiche al fine di giungere a soluzioni reciprocamente accettabili.

    SEZIONE II

    Scambi di servizi e stabilimento

    Articolo 23

    Ambito di applicazione

    1.   La presente sezione stabilisce le disposizioni necessarie alla progressiva liberalizzazione tra le Parti degli scambi di servizi e dello stabilimento.

    2.   La presente sezione si applica alle misure che incidono sugli scambi di servizi e sullo stabilimento in tutte le attività economiche, eccezion fatta per:

    a)

    l'estrazione, la fabbricazione e la lavorazione di materiali nucleari;

    b)

    la produzione o il commercio di armi, munizioni e materiale bellico;

    c)

    i servizi audiovisivi e culturali;

    d)

    i servizi educativo-didattici;

    e)

    i servizi sanitari e sociali;

    f)

    il cabotaggio marittimo nazionale;

    g)

    il trasporto aereo e i servizi ausiliari al trasporto aereo diversi:

    i)

    dai servizi di riparazione e manutenzione durante i quali gli aeromobili vengono ritirati dal servizio;

    ii)

    dalla vendita e dalla commercializzazione di servizi di trasporto aereo;

    iii)

    dai sistemi informatici di prenotazione;

    iv)

    dai servizi di assistenza a terra;

    v)

    dai servizi di noleggio di aeromobili con equipaggio;

    vi)

    dai servizi di gestione degli aeroporti;

    h)

    i servizi di trasporto spaziale.

    3.   Nessuna disposizione della presente sezione può essere interpretata come implicante l'imposizione di obblighi in materia di appalti pubblici.

    4.   Le disposizioni della presente sezione non si applicano alle sovvenzioni concesse dalle Parti.

    5.   Conformemente alle disposizioni della presente sezione, le Parti si riservano il diritto di regolamentare e adottare nuove disposizioni regolamentari volte al conseguimento di legittimi obiettivi politici.

    Articolo 24

    Definizioni

    Ai fini della presente sezione si intende per:

    a)

    «persona fisica dell'Unione»: qualsiasi cittadino di uno Stato membro dell'Unione ai sensi del diritto dell'UE; «persona fisica della Repubblica dell'Iraq»: qualsiasi cittadino della Repubblica dell'Iraq ai sensi del diritto nazionale;

    b)

    «persona giuridica»: qualsiasi soggetto giuridico debitamente costituito o comunque organizzato conformemente al diritto applicabile, a scopo di lucro o altro, di proprietà privata o pubblica, ivi comprese società per azioni, trust, società di persone, joint venture, imprese individuali o associazioni;

    c)

    «persona giuridica dell'Unione» o «persona giuridica della Repubblica dell'Iraq»: qualsiasi persona giuridica costituita conformemente al diritto di uno Stato membro dell'Unione o della Repubblica dell'Iraq, rispettivamente, che abbia la sede sociale, l'amministrazione centrale o il principale centro di attività rispettivamente nel territorio in cui si applicano il trattato sull'Unione europea e il trattato sul funzionamento dell'Unione europea o nel territorio della Repubblica dell'Iraq. La persona giuridica che abbia unicamente la sede sociale, l'amministrazione centrale o il principale centro di attività rispettivamente nel territorio in cui si applicano il trattato sull'Unione europea e il trattato sul funzionamento dell'Unione europea o nel territorio dell'Iraq non è considerata una persona giuridica dell'Unione o della Repubblica dell'Iraq a meno che le sue attività non siano effettivamente e permanentemente collegate all'economia di uno degli Stati membri o dell'Iraq;

    d)

    in deroga alla lettera c), le disposizioni del presente accordo si applicano anche alle compagnie di navigazione con sede al di fuori dell'Unione o dell'Iraq e controllate da cittadini rispettivamente di uno Stato membro dell'Unione o dell'Iraq, a condizione che le loro navi siano registrate in detto Stato membro dell'Unione o in Iraq in conformità alla rispettiva legislazione e battano bandiera di uno Stato membro dell'Unione o dell'Iraq;

    e)

    «attività economica»: qualsiasi attività diversa da quelle svolte nell'esercizio dei pubblici poteri, intendendosi con queste ultime quelle che non sono svolte su base commerciale né in concorrenza con uno o più operatori economici;

    f)

    «consociata»: qualsiasi persona giuridica effettivamente controllata da un'altra persona giuridica;

    g)

    «filiale» di una persona giuridica: qualsiasi centro di attività economica sprovvisto di personalità giuridica, che abbia apparenza di stabilità, quale l’estensione di una casa madre e che disponga di una direzione e delle infrastrutture necessarie per negoziare affari con terzi cosicché questi ultimi, pur sapendo che all'occorrenza vi sarà un rapporto giuridico con la casa madre la cui sede centrale si trova all'estero, non devono trattare direttamente con detta casa madre ma possono concludere operazioni commerciali con il centro di attività economica che ne costituisce l'estensione;

    h)

    «fornitori di servizi» di una Parte: qualsiasi persona fisica o giuridica di una Parte che intenda fornire o fornisca un servizio;

    i)

    «scambi di servizi»: la fornitura di un servizio secondo le seguenti modalità:

    i)

    dal territorio di una Parte nel territorio dell'altra Parte;

    ii)

    nel territorio di una Parte agli utenti dell'altra Parte;

    iii)

    ad opera di un fornitore di una Parte che si stabilisce nel territorio dell'altra Parte;

    iv)

    ad opera di un fornitore di una Parte tramite la presenza di persone fisiche nel territorio dell'altra Parte;

    j)

    «misura»: qualsiasi provvedimento adottato dalle Parti, sotto forma di disposizione legislativa o regolamentare, norma, procedura, decisione, provvedimento amministrativo o sotto qualsiasi altra forma;

    k)

    «misure adottate o mantenute in vigore dalle Parti»: le misure deliberate da:

    i)

    amministrazioni e autorità centrali, regionali o locali;

    ii)

    organismi non governativi nell'esercizio dei poteri loro delegati da amministrazioni o autorità centrali, regionali o locali;

    l)

    «servizi»: qualunque servizio fornito in qualsivoglia settore, eccezion fatta per i servizi prestati nell'esercizio dei pubblici poteri;

    m)

    «stabilimento»: qualsiasi tipo di organizzazione commerciale o professionale implicante:

    i)

    la costituzione, l'acquisizione o il mantenimento di una persona giuridica, oppure

    ii)

    la creazione o il mantenimento di una filiale o di un ufficio di rappresentanza

    nel territorio di una Parte finalizzati allo svolgimento di un'attività economica;

    n)

    «investitore» di una Parte: qualsiasi persona fisica o giuridica che intenda esercitare o eserciti un'attività economica per mezzo di uno stabilimento;

    o)

    «servizi prestati nell'esercizio dei pubblici poteri»: qualsiasi servizio che non viene prestato né su base commerciale né in concorrenza con uno o più fornitori di servizi.

    Articolo 25

    1.   A decorrere dall'entrata in vigore del presente accordo, l'Unione estende ai servizi o ai fornitori di servizi dell'Iraq il trattamento derivante dal calendario degli impegni specifici dell'Unione e dei suoi Stati membri in materia di trattamento nazionale e accesso al mercato in forza dell'accordo generale sugli scambi di servizi (in appresso «GATS»).

    2.   A decorrere dall'entrata in vigore del presente accordo, e fermo restando il paragrafo 3, l'Iraq accorda ai servizi, ai fornitori di servizi e agli investitori dell'Unione, nei settori dei servizi e non, un trattamento non meno favorevole di quello accordato a servizi, fornitori di servizi, stabilimenti e investitori simili dell'Iraq o, se migliore, ad altri servizi, fornitori di servizi, stabilimenti e investitori simili di paesi terzi.

    3.   L'Iraq può modificare il trattamento riservato ai servizi, ai fornitori di servizi, agli stabilimenti e agli investitori dell'Unione assoggettandolo a condizioni e requisiti che risultino in un trattamento meno favorevole di quello accordato ai propri servizi, fornitori di servizi, stabilimenti e investitori simili, a condizione che:

    a)

    il trattamento accordato ai servizi, ai fornitori di servizi, agli stabilimenti e agli investitori dell'Unione rimanga non meno favorevole di quello accordato dall'Iraq a servizi, fornitori di servizi, stabilimenti e investitori simili di paesi terzi;

    b)

    l'Iraq notifichi la propria intenzione alla Commissione dell'Unione europea (di seguito: la «Commissione») quattro mesi prima della data in cui prevede di attuare le modifiche in questione. Su richiesta della Commissione, l'Iraq precisa in modo dettagliato i motivi per cui intende imporre le condizioni e i requisiti notificati. In assenza di ulteriori comunicazioni all'Iraq entro otto settimane, si riterrà che le condizioni e i requisiti suddetti siano stati accettati dall'Unione;

    c)

    su richiesta di una delle Parti, le condizioni e i requisiti proposti siano sottoposti all'esame e all'approvazione del comitato di cooperazione.

    4.   Fatti salvi i benefici derivanti dal trattamento accordato a servizi, fornitori di servizi, stabilimenti e investitori dell'Unione ai sensi del paragrafo 2 del presente articolo, una volta che avrà aderito all'OMC, l'Iraq estenderà ai servizi o ai fornitori di servizi dell'Unione il trattamento derivante dall’elenco dei propri impegni specifici in forza del GATS.

    Articolo 26

    1.   Il trattamento della nazione più favorita accordato a norma della presente sezione non si applica alle agevolazioni fiscali che le Parti concedono o concederanno in forza di accordi tesi a evitare la doppia imposizione e di altre intese fiscali.

    2.   Nessuna disposizione della presente sezione può essere interpretata come un divieto per le Parti di adottare o applicare misure volte a prevenire l'elusione di imposte derivanti dalle disposizioni fiscali di accordi intesi ad evitare la doppia imposizione o di altre intese fiscali o alla legislazione tributaria nazionale.

    3.   Nessuna disposizione della presente sezione può essere interpretata come un divieto per gli Stati membri o per l'Iraq di operare distinzioni, in applicazione delle pertinenti disposizioni della rispettiva normativa tributaria, tra contribuenti la cui situazione non sia identica, in particolare per quanto riguarda il luogo di residenza.

    Articolo 27

    Altri accordi

    Nessuna disposizione della presente sezione limita il diritto degli investitori delle Parti di usufruire del trattamento più favorevole eventualmente previsto da accordi internazionali vigenti o futuri in materia di investimenti sottoscritti da uno Stato membro dell'Unione e dall'Iraq.

    Articolo 28

    Trasparenza

    Ciascuna Parte fornisce tempestivamente, su richiesta dell'altra Parte, informazioni specifiche su qualsiasi misura di applicazione generale adottata o accordo internazionale concluso avente attinenza al presente accordo. Ciascuna Parte provvede inoltre a istituire uno o più centri di informazione in grado di dare risposte specifiche alle richieste dei fornitori di servizi dell'altra Parte su tutte queste questioni. I centri di informazione, elencati all'allegato 3, non sono necessariamente depositari delle disposizioni legislative e regolamentari.

    Articolo 29

    Eccezioni

    1.   Le disposizioni della presente sezione sono soggette alle deroghe di cui al presente articolo. Fermo restante l'obbligo di non applicare i provvedimenti in maniera da causare discriminazioni arbitrarie o ingiustificate tra paesi dove vigono condizioni analoghe, ovvero restrizioni dissimulate agli scambi di servizi, nessuna disposizione della presente sezione può essere interpretata come un divieto per le Parti di adottare o applicare le misure:

    a)

    necessarie a tutelare la sicurezza pubblica o la morale pubblica o a mantenere l'ordine pubblico;

    b)

    necessarie a tutelare la vita o la salute di uomini, animali e piante;

    c)

    necessarie a garantire l'osservanza di leggi e regolamenti che non siano incompatibili con le disposizioni della presente sezione, ivi compresi quelli intesi:

    i)

    a prevenire pratiche ingannevoli e fraudolente o ad affrontare gli effetti di inadempienze nell'ambito di contratti di servizio;

    ii)

    a tutelare la vita privata delle persone fisiche per quanto riguarda il trattamento e la diffusione di dati personali e la riservatezza di registri e documenti contabili delle persone fisiche;

    iii)

    a tutelare la sicurezza;

    d)

    incompatibili con gli obiettivi di cui all'articolo 25, purché il diverso trattamento sia finalizzato a garantire l'imposizione o la riscossione equa o efficace di imposte dirette per quanto concerne i servizi o i fornitori di servizi dell'altra Parte;

    e)

    incompatibili con gli obiettivi di cui all'articolo 25, purché il diverso trattamento sia finalizzato a prevenire l'elusione o l'evasione di imposte derivanti dalle disposizioni fiscali di accordi intesi ad evitare la doppia imposizione o di altre intese fiscali o dalla legislazione tributaria nazionale.

    2.   Le disposizioni della presente sezione non si applicano ai regimi previdenziali delle Parti né alle attività svolte sul territorio di ciascuna Parte e collegate, anche occasionalmente, all'esercizio dei pubblici poteri.

    3.   Le disposizioni della presente sezione non si applicano alle misure riguardanti le persone fisiche che intendono accedere al mercato del lavoro di una delle Parti né alle misure in materia di cittadinanza, residenza o occupazione a titolo permanente.

    4.   Nessuna disposizione della presente sezione osta a che le Parti applichino misure intese a regolamentare l'ingresso o il soggiorno temporaneo di persone fisiche nei rispettivi territori, ivi comprese le misure necessarie a tutelare l'integrità delle frontiere e a garantirne l'attraversamento regolare da parte di persone fisiche, purché tali misure non siano applicate in modo da annullare o compromettere i vantaggi derivanti all'altra Parte in forza dell'articolo 25.

    5.   Nessuna disposizione della presente sezione si applica alle attività svolte da una banca centrale, da un'autorità monetaria centrale o da altro ente pubblico nel quadro di politiche monetarie o di cambio.

    6.   Nessuna disposizione della presente sezione può essere interpretata come un divieto per le Parti, e per i relativi enti pubblici, di svolgere o fornire in esclusiva, sul proprio territorio, attività o servizi per proprio conto o per conto dei relativi enti pubblici, con la loro garanzia o utilizzando risorse finanziarie proprie.

    7.   Le disposizioni della presente sezione non ostano a che le Parti applichino qualsiasi misura necessaria a impedire che, mediante le disposizioni del presente accordo, vengano elusi i provvedimenti da esse adottati in materia di accesso ai rispettivi mercati da parte di paesi terzi.

    Articolo 30

    Eccezioni relative alla sicurezza

    Nessuna disposizione della presente sezione può essere interpretata nel senso:

    a)

    di imporre alle Parti di fornire informazioni la cui divulgazione è ritenuta contraria ai propri interessi essenziali di sicurezza, oppure

    b)

    di impedire alle Parti di adottare i provvedimenti ritenuti necessari per la protezione dei propri interessi essenziali di sicurezza:

    i)

    nell'ambito di attività economiche destinate, direttamente o indirettamente, ad approvvigionare un'installazione militare;

    ii)

    in relazione ai materiali fissili e da fusione o ai materiali da essi derivati;

    iii)

    relativamente alla produzione o al commercio di armi, munizioni e materiale bellico e al traffico di altre merci e materiali;

    iv)

    nell'ambito di appalti pubblici indispensabili ai fini della sicurezza nazionale o della difesa nazionale;

    v)

    in tempo di guerra o in altre situazioni di emergenza nelle relazioni internazionali, oppure

    c)

    di impedire a una delle Parti di adottare qualsiasi iniziativa necessaria ad assolvere agli obblighi assunti nell'ambito della carta delle Nazioni Unite per il mantenimento della pace e della sicurezza internazionali.

    Articolo 31

    Progressiva liberalizzazione degli scambi di servizi e dello stabilimento

    Appena le circostanze lo consentano, compresa la situazione derivante dall'adesione dell'Iraq all'OMC, il consiglio di cooperazione può formulare raccomandazioni affinché le Parti estendano progressivamente gli scambi di servizi e lo stabilimento tra loro, garantendo piena coerenza con le disposizioni del GATS, segnatamente quelle di cui all'articolo V. Ove accettate, le suddette raccomandazioni potranno essere poste in essere mediante accordi tra le Parti.

    SEZIONE III

    Disposizioni riguardanti le attività commerciali e gli investimenti

    Articolo 32

    Stimolo agli investimenti

    Le Parti stimolano la diffusione di investimenti reciprocamente vantaggiosi sviluppando un clima più favorevole agli investimenti privati.

    Articolo 33

    Punti di contatto e scambio di informazioni

    Al fine di agevolare la comunicazione tra le Parti su qualsiasi questione commerciale afferente agli investimenti privati, ciascuna Parte designa un punto di contatto. Su richiesta di una delle Parti, il punto di contatto dell'altra Parte indica l'ufficio o il funzionario competente e fornisce l'assistenza necessaria ad agevolare la comunicazione con la Parte richiedente.

    SEZIONE IV

    Pagamenti correnti e capitali

    Articolo 34

    Obiettivo e ambito di applicazione

    1.   Le Parti si adoperano a liberalizzare i pagamenti correnti e i movimenti di capitali tra di loro, conformemente agli impegni assunti nel quadro delle istituzioni finanziarie internazionali.

    2.   La presente sezione si applica a tutti i pagamenti correnti e a tutti i movimenti di capitali tra le Parti.

    Articolo 35

    Conto corrente

    Le Parti autorizzano l'uso di moneta liberamente convertibile, conformemente al regolamento di base del Fondo monetario internazionale, per tutti i pagamenti e i trasferimenti sul conto corrente tra di esse.

    Articolo 36

    Conto capitale

    A decorrere dall'entrata in vigore dell'accordo, le Parti garantiscono la libera circolazione dei capitali connessi agli investimenti diretti effettuati in conformità delle leggi del paese ospitante e agli investimenti effettuati a norma del presente accordo e la liquidazione o il rimpatrio dei suddetti capitali e di tutti gli utili che ne derivano.

    Articolo 37

    Clausola di standstill

    Le Parti si astengono dall'introdurre nuove restrizioni ai pagamenti correnti e ai movimenti di capitali tra i rispettivi residenti e dal rendere più restrittive le disposizioni vigenti.

    Articolo 38

    Misure di salvaguardia

    1.   Se, in circostanze eccezionali, i movimenti di capitali tra l'Unione e l'Iraq causano o rischiano di causare serie difficoltà al funzionamento della politica monetaria o di cambio dell'Unione o dell'Iraq, l'Unione e l'Iraq possono rispettivamente adottare misure di salvaguardia riguardanti i movimenti di capitali tra di loro per un periodo non superiore a sei mesi, purché dette misure risultino strettamente necessarie.

    2.   La Parte che adotta le misure di salvaguardia ne informa quanto prima l'altra Parte, fornendo lo scadenzario della relativa abrogazione.

    Articolo 39

    Disposizioni finali

    1.   Nessuna disposizione della presente sezione limita il diritto degli operatori economici delle Parti di usufruire del trattamento più favorevole eventualmente previsto da altri accordi bilaterali o multilaterali in vigore sottoscritti dalle Parti.

    2.   Le Parti si consultano onde agevolare la circolazione dei capitali tra loro, così da promuovere gli obiettivi del presente accordo.

    SEZIONE V

    Questioni connesse agli scambi

    Capo I

    Imprese commerciali di stato

    Articolo 40

    1.   Le Parti intendono conformarsi alle disposizioni dell'articolo XVII del GATT 1994, delle relative note e disposizioni aggiuntive e dell'intesa dell'OMC sull'interpretazione dell'articolo XVII del GATT 1994, che sono incorporati nel presente accordo e ne fanno parte, mutatis mutandis.

    2.   Se una Parte chiede all'altra Parte informazioni su singole imprese commerciali di Stato, sul modo in cui esse operano e sulla maniera in cui le relative attività incidono sugli scambi bilaterali, la Parte interpellata garantisce la massima trasparenza possibile, fatto salvo l'articolo XVII.4(d) del GATT 1994 sulle informazioni riservate.

    3.   Le Parti garantiscono che tutte le imprese commerciali di Stato fornitrici di beni o servizi rispettino gli obblighi sottoscritti in forza del presente accordo.

    Capo II

    Appalti pubblici

    Articolo 41

    Introduzione

    1.   Riconoscendo in che misura procedure d'appalto trasparenti, competitive e aperte contribuiscano ad uno sviluppo economico sostenibile, le Parti si propongono di garantire un'apertura effettiva, reciproca e graduale dei rispettivi mercati degli appalti.

    2.   Ai fini del presente capo si intende per:

    a)   «beni o servizi commerciali»: qualsiasi bene o servizio generalmente venduto o offerto in un contesto commerciale ad acquirenti non pubblici e da questi abitualmente acquistato ad un fine non pubblico;

    b)   «servizi edili»: qualsiasi servizio mirante alla realizzazione, tramite qualsivoglia mezzo, di opere civili o immobiliari, in base alla divisione 51 della classificazione centrale dei prodotti delle Nazioni Unite (in appresso «CPC»);

    c)   «giorni»: i giorni del calendario civile;

    d)   «asta elettronica»: il processo iterativo implicante l'utilizzo di mezzi elettronici con cui gli offerenti possono presentare nuove tariffe o il nuovo valore degli elementi non tariffari quantificabili dell'offerta in connessione al criterio di valutazione, o entrambi, e che consente la classificazione o la riclassificazione delle offerte;

    e)   «per iscritto»: qualsiasi formalizzazione verbale o numerica che possa essere letta, riprodotta e successivamente comunicata, ivi comprese le informazioni trasmesse e memorizzate;

    f)   «gara a trattativa privata»: qualsiasi procedura in cui l'ente appaltante contatta uno o più fornitori di sua scelta;

    g)   «misura»: qualsiasi dispositivo legislativo, regolamentare o procedurale, qualsiasi istruzione o prassi amministrativa o qualsiasi iniziativa emananti da un ente appaltante in relazione ad un appalto disciplinato;

    h)   «elenco a uso ripetuto»: un elenco dei fornitori che l'ente appaltante ha stabilito rispettino le condizioni per l'iscrizione nell'elenco stesso e di cui l'ente appaltante intende avvalersi a più riprese;

    i)   «avviso di gara d'appalto»: avviso con cui l'ente appaltante invita i fornitori interessati a presentare una domanda di partecipazione, un'offerta o entrambe;

    j)   «compensazioni»: qualsiasi condizione o impegno che incentivi lo sviluppo locale o migliori i conti della bilancia dei pagamenti di una Parte, quali l'uso di contenuti di origine locale, il rilascio di licenze tecnologiche, gli investimenti, il counter trade (forniture compensate per contratto) e interventi analoghi;

    k)   «gara aperta»: procedura di gara in virtù della quale tutti i fornitori interessati possono presentare un'offerta;

    l)   «persona»: qualsiasi persona fisica o giuridica;

    m)   «ente appaltante»: qualsiasi soggetto indicato da ciascuna Parte all'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo;

    n)   «fornitore qualificato»: qualsiasi fornitore che l'ente appaltante ritiene risponda alle condizioni per la partecipazione;

    o)   «gara selettiva»: procedura di gara in virtù della quale l'ente appaltante invita unicamente fornitori qualificati a presentare offerte;

    p)   «servizi»: qualsiasi tipo di servizio, compresi quelli edili, se non altrimenti precisato;

    q)   «norma»: documento approvato da un organismo accreditato contenente regole, orientamenti, caratteristiche di prodotti o processi di produzione destinati ad un uso comune o ripetuto e la cui osservanza non è obbligatoria. Una norma può comprendere o riguardare esclusivamente i criteri in materia di terminologia, simboli, imballaggio, marcatura e etichettatura relativi a un prodotto, un servizio, un processo o un metodo di produzione;

    r)   «fornitore»: qualsiasi persona o gruppo di persone che fornisca o possa fornire beni o servizi;

    s)   «specifiche tecniche»: qualsiasi requisito d'appalto che precisi:

    i)

    le caratteristiche dei beni e dei servizi oggetto dell'appalto, anche in termini di qualità, prestazioni, sicurezza e dimensioni, o i processi e i metodi richiesti per la relativa produzione o fornitura; oppure

    ii)

    i criteri in materia di terminologia, simboli, imballaggio, marcatura e etichettatura relativi ad un bene o a un servizio.

    Articolo 42

    Portata e ambito di applicazione

    1.   Le disposizioni del presente capo si applicano a tutte le misure riguardanti un appalto disciplinato. Ai fini del presente capo, per appalto disciplinato si intende una procedura d'appalto a fini pubblici:

    a)

    di beni, servizi o di entrambi:

    i)

    come precisato da ciascuna Parte nei suballegati dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo; e

    ii)

    che non sia mirata alla vendita o alla rivendita a fini commerciali o alla produzione e alla fornitura di beni e servizi destinati alla vendita o alla rivendita a fini commerciali;

    b)

    in qualsiasi forma contrattuale, compreso l'acquisto, la locazione finanziaria, la locazione e l'acquisto a riscatto, con o senza opzione di acquisto;

    c)

    il cui valore, al momento della pubblicazione dell'avviso conformemente all'articolo 45, sia pari o superiore alle pertinenti soglie precisate da ciascuna Parte nei suballegati dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo;

    d)

    indetta da un ente appaltante; e

    e)

    non altrimenti esclusa dalle presenti norme.

    2.   Tranne se altrimenti disposto, le disposizioni del presente capo non si applicano:

    a)

    all'acquisizione o alla locazione di terreni, edifici esistenti o altri beni immobili o ai diritti ivi inerenti;

    b)

    agli accordi non contrattuali o a qualsiasi forma di assistenza fornita da una delle Parti, compresi accordi di cooperazione, sovvenzioni, mutui, conferimenti di capitale, garanzie e incentivi fiscali;

    c)

    alla fornitura o all'acquisizione di servizi fiduciari o di deposito, di servizi di liquidazione e di gestione rivolti ad istituzioni finanziarie regolamentate o di servizi connessi alla vendita, al rimborso e alla distribuzione di titoli del debito pubblico, compresi i prestiti e i titoli di Stato, i certificati di credito e altri titoli;

    d)

    ai contratti di pubblico impiego;

    e)

    agli appalti indetti:

    i)

    allo scopo specifico di prestare assistenza internazionale, anche per quanto riguarda gli aiuti allo sviluppo;

    ii)

    in base a particolari procedure o condizioni previste da un accordo internazionale sullo stazionamento di truppe o sull'attuazione comune di progetti da parte dei paesi firmatari;

    iii)

    in base a particolari procedure o condizioni di un'organizzazione internazionale oppure finanziati con sovvenzioni, prestiti o altre forme di assistenza internazionale, ove la procedura o la condizione applicabile sia incompatibile con il presente capo.

    3.   Ciascuna Parte definisce e specifica nei suballegati dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo le seguenti informazioni:

    a)

    suballegato 1: gli organi dell'amministrazione centrale le cui procedure di appalto sono disciplinate dal presente capo;

    b)

    suballegato 2: altri enti le cui procedure di appalto sono disciplinate dal presente capo;

    c)

    suballegato 3: i servizi, diversi da quelli edili, disciplinati dal presente capo;

    d)

    suballegato 4: i servizi edili disciplinati dal presente capo;

    e)

    suballegato 5: eventuali note generali.

    4.   Se, nell'ambito di un appalto disciplinato, l'ente appaltante invita a partecipare, a determinate condizioni, soggetti non elencati da una delle Parti nei suballegati dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo, dette condizioni sono disciplinate mutatis mutandis dall'articolo 43.

    5.   L'ente appaltante che, per stabilire se un appalto è disciplinato o meno, procede a stimarne il valore, non può suddividerlo in appalti singoli né individuare e avvalersi di un particolare metodo di valutazione del valore dell'appalto allo scopo di escludere in tutto o in parte l'appalto interessato dall'ambito di applicazione del presente capo.

    6.   Nessuna disposizione del presente capo può essere interpretata come un divieto per una delle Parti di adottare misure o di mantenere riservate determinate informazioni ove, nell'ambito di appalti di armi, munizioni o materiale bellico oppure di appalti indispensabili per la sicurezza nazionale o ai fini della difesa nazionale, lo ritenga necessario per tutelare i suoi interessi essenziali in materia di sicurezza.

    7.   Fatto salvo l'obbligo di non applicare tali misure in una forma che costituisca una discriminazione arbitraria o ingiustificata tra le Parti dove vigono condizioni analoghe, o una restrizione dissimulata degli scambi internazionali, nessuna disposizione del presente capo osta a che le Parti impongano o applichino provvedimenti:

    a)

    necessari a tutelare la morale pubblica o a mantenere l'ordine pubblico e la pubblica sicurezza;

    b)

    necessari a tutelare la vita o la salute di uomini, animali e piante;

    c)

    necessari a tutelare la proprietà intellettuale, oppure

    d)

    riguardanti beni o servizi forniti da disabili, da opere di beneficenza o prodotti mediante il lavoro carcerario.

    Articolo 43

    Principi generali

    1.   Relativamente a qualsiasi misura o a qualsiasi appalto disciplinato, ciascuna Parte, compresi i suoi enti appaltanti, riserva immediatamente e incondizionatamente ai beni e ai servizi dell'altra Parte e ai suoi fornitori un trattamento non meno favorevole di quello che essa, compresi i suoi enti appaltanti, accorda ai beni, ai servizi e ai fornitori nazionali.

    2.   Relativamente a qualsiasi misura attinente a un appalto disciplinato, le Parti e i relativi suoi appaltanti si astengono:

    a)

    dal riservare ad un fornitore stabilito in loco un trattamento meno favorevole di quello accordato ad altri fornitori stabiliti in loco in funzione del grado di partecipazione straniera o di controllo proprietario; oppure

    b)

    dal discriminare i fornitori stabiliti in loco in base al principio che i beni o i servizi da essi offerti per un particolare appalto sono beni o servizi dell'altra Parte.

    3.   Per quanto riguarda qualsiasi disposizione legislativa o regolamentare, procedura o prassi in materia di appalti pubblici e con riguardo a specifici appalti indetti dalla pubblica amministrazione a tutti i livelli aperti ai beni, ai servizi e ai fornitori di paesi terzi, l'Iraq riserva ai beni, ai servizi e ai fornitori dell'Unione un trattamento non meno favorevole di quello accordato ai beni, ai servizi e ai fornitori di un qualsiasi paese terzo.

    4.   Nel caso di un appalto disciplinato condotto per via elettronica, l'ente appaltante:

    a)

    garantisce che i sistemi e i programmi informatici utilizzati per l'appalto, anche per quanto riguarda l'autenticazione e la crittografia, siano comunemente disponibili e interoperativi con altri sistemi e programmi informatici comunemente disponibili;

    b)

    predispone dispositivi atti a garantire l'integrità delle richieste di partecipazione e delle offerte, anche per quanto riguarda i termini di presentazione e il ricevimento, e a prevenirne l'accesso indebito.

    5.   L'ente appaltante conduce l'appalto disciplinato con trasparenza e imparzialità onde evitare conflitti d'interesse e pratiche corruttive e in conformità con il presente capo.

    6.   Ai fini degli appalti disciplinati, è fatto divieto alle Parti di applicare ai beni e ai servizi importati o forniti dall'altra Parte norme di origine diverse da quelle applicate nello stesso momento, nel corso di normali scambi commerciali, alle importazioni e alle forniture degli stessi beni e servizi provenienti dalla stessa Parte.

    Articolo 44

    Pubblicazione delle informazioni sugli appalti

    1.   Ciascuna Parte:

    a)

    pubblica tempestivamente, tramite un mezzo d'informazione elettronico o cartaceo ufficialmente designato che abbia ampia diffusione e rimanga facilmente accessibile al pubblico, tutte le disposizioni legislative e regolamentari, le sentenze giudiziarie, i provvedimenti amministrativi di applicazione generale, le clausole dei contratti standard che, imposte per legge o regolamento, sono allegate come riferimento agli avvisi o alla documentazione di gara, le procedure e eventuali modifiche, riguardanti l'appalto disciplinato;

    b)

    ne fornisce, su richiesta, spiegazione all'altra Parte;

    c)

    indica all'appendice II dell'allegato 1 del presente accordo i mezzi elettronici o cartacei tramite i quali sono pubblicate le informazioni di cui alla lettera a);

    d)

    indica all'appendice III dell'allegato 1 del presente accordo i mezzi elettronici su cui pubblica gli avvisi di cui all'articolo 45, all'articolo 47, paragrafo 4, e all'articolo 55, paragrafo 2.

    2.   Ciascuna Parte notifica tempestivamente all'altra Parte qualsiasi modifica delle informazioni fornite all'appendice II o III dell'allegato 1 del presente accordo.

    Articolo 45

    Pubblicazione degli avvisi

    1.   Per ciascun appalto disciplinato, fatte salve le circostanze contemplate all'articolo 52, l'ente appaltante pubblica un avviso di gara d'appalto sul mezzo appositamente indicato all'appendice III dell'allegato 1 del presente accordo. Ciascun avviso reca le informazioni di cui all'appendice IV dell'allegato 1 del presente accordo. Gli avvisi devono poter essere consultati gratuitamente per via elettronica tramite un unico punto di accesso.

    2.   Per ciascuno appalto che intende bandire, l'ente appaltante pubblica, contemporaneamente all'avviso di gara d'appalto, un avviso per estratto in una delle lingue dell'OMC garantendone la pronta consultazione. L'avviso per estratto comprende perlomeno le seguenti informazioni:

    a)

    l'oggetto dell'appalto;

    b)

    il termine per la presentazione delle offerte o, se applicabile, il termine per la presentazione delle richieste di partecipazione alla gara d'appalto o per l'iscrizione nell'elenco a uso ripetuto;

    c)

    il recapito presso il quale richiedere la documentazione di gara.

    3.   Gli enti appaltanti sono incoraggiati a pubblicare quanto prima, nel corso di ogni esercizio finanziario, una comunicazione sugli appalti programmati in futuro (in appresso «avviso di appalti programmati») che indichi l'oggetto degli appalti e la data prevista per la pubblicazione dei relativi bandi.

    4.   Gli enti appaltanti elencati al suballegato 2 dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo possono pubblicare un avviso di appalti programmati in sostituzione di un avviso di gara d'appalto purché vi forniscano il maggior numero di informazioni disponibili tra quelle elencate all'appendice IV dell'allegato 1 del presente accordo e precisino che i fornitori interessati devono manifestare all'ente appaltante il loro interesse per l'appalto.

    Articolo 46

    Condizioni per la partecipazione

    1.   L'ente appaltante subordina la partecipazione all'appalto unicamente a quelle condizioni essenziali per garantire che i fornitori vantino la capacità giuridica e finanziaria e le competenze commerciali e tecniche necessarie all'esecuzione dell'appalto.

    2.   Nel valutare se un fornitore soddisfa le condizioni per la partecipazione, l'ente appaltante:

    a)

    ne analizza la capacità finanziaria e commerciale e le competenze tecniche in base all'attività commerciale da questi svolta tanto all'interno che al di fuori del territorio della Parte cui l'ente appartiene;

    b)

    non subordina la partecipazione di un fornitore all'appalto al fatto di aver già ottenuto uno o più appalti da un ente della Parte interessata o di vantare un'esperienza lavorativa sul territorio della Parte interessata;

    c)

    può richiedere che il fornitore vanti una precedente esperienza pertinente ove tale condizione sia essenziale per soddisfare i requisiti dell'appalto.

    3.   L'ente appaltante esegue la valutazione in funzione delle condizioni previamente specificate negli avvisi o nella documentazione di gara.

    4.   I fornitori sono esclusi dalla partecipazione se incorrono in fattispecie del tipo: fallimento, false dichiarazioni, grave inadempienza nel rispetto di qualsiasi requisito o obbligo sostanziale in relazione a precedenti appalti, sentenze per reati gravi o per reati gravi contro la pubblica amministrazione, grave mancanza professionale o evasione fiscale.

    Articolo 47

    Qualificazione dei fornitori

    1.   Nel bandire una gara d'appalto selettiva, l'ente appaltante:

    a)

    pubblica un avviso di gara d'appalto contenente quanto meno le informazioni di cui ai punti 1, 2, 6, 7, 10 e 11 dell'appendice IV dell'allegato 1 del presente accordo, invitando i fornitori a presentare una domanda di partecipazione;

    b)

    dal decorrere dei termini dell'appalto, fornisce ai fornitori qualificati quanto meno le informazioni di cui ai punti 3, 4, 5, 8 e 9 dell'appendice IV dell'allegato 1 del presente accordo e notifica loro quanto specificato alla lettera b) del paragrafo 2 dell'appendice VI dell'allegato 1 del presente accordo.

    2.   L'ente appaltante riconosce come fornitore qualificato qualsiasi fornitore nazionale e qualsiasi fornitore dell'altra Parte che soddisfi le condizioni per la partecipazione ad un appalto specifico, a meno che non abbia indicato nell'avviso di gara d'appalto che il numero di fornitori ammessi alla gara è limitato, precisando i criteri di selezione.

    3.   Se la documentazione di gara non è resa accessibile al pubblico alla data di pubblicazione dell'avviso di cui al paragrafo 1, l'ente appaltante garantisce che tale documentazione sia messa contemporaneamente a disposizione di tutti i fornitori qualificati selezionati conformemente al paragrafo 2.

    4.   Gli enti appaltanti di cui al suballegato 2 dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo possono tenere un elenco a uso ripetuto, a condizione di pubblicare ogni anno un avviso con cui i fornitori interessati sono invitati a chiedere di essere iscritti nell'elenco e, nel caso di pubblicazione elettronica, reso costantemente consultabile tramite uno degli appositi mezzi di comunicazione indicato all'appendice III dell'allegato 1 del presente accordo. Tale avviso reca le informazioni di cui all'appendice V dell'allegato 1 del presente accordo.

    5.   In deroga al paragrafo 4, nel caso di elenchi a uso ripetuto con validità triennale, un ente appaltante di cui al suballegato 2 dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo può pubblicare l'avviso di cui al suddetto paragrafo una sola volta all'inizio del periodo di validità dell'elenco, a condizione di indicare nell'avviso il periodo di validità e di precisare che non saranno pubblicati ulteriori avvisi.

    6.   Un ente appaltante di cui al suballegato 2 dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo deve consentire in qualsiasi momento ai fornitori di chiedere di essere iscritti in un elenco a uso ripetuto e provvedere ad inserire nell'elenco tutti i fornitori qualificati in tempi ragionevolmente brevi.

    Un ente appaltante di cui al suballegato 2 dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo può, in sostituzione di un avviso di gara d'appalto, pubblicare un avviso che invita i fornitori a chiedere di essere iscritti in un elenco a uso ripetuto a condizione che:

    a)

    l'avviso sia pubblicato conformemente al paragrafo 4, fornisca le informazioni di cui all'appendice V dell'allegato 1 del presente accordo nonché il maggior numero di informazioni di cui all'appendice IV dell'allegato 1 del presente accordo e dichiari di sostituire l'avviso di gara d'appalto;

    b)

    l'ente trasmetta ai fornitori che hanno manifestato interesse per un determinato appalto informazioni sufficienti e tempestive in modo da consentire loro di valutare il loro interesse per l'appalto, unitamente a tutte le altre informazioni di cui all'appendice IV dell'allegato 1 del presente accordo, sempre che disponibili.

    7.   Un ente appaltante di cui al suballegato 2 dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo può permettere ad un fornitore che ha chiesto di essere iscritto in un elenco a uso ripetuto conformemente al paragrafo 6 di partecipare ad un determinato appalto, purché vi sia il tempo necessario per esaminare se il fornitore interessato soddisfi le condizioni per la partecipazione.

    8.   Un ente appaltante di cui al suballegato 2 dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo comunica tempestivamente ai fornitori che chiedono di partecipare o di essere iscritti in un elenco a uso ripetuto la propria decisione in merito alla richiesta.

    9.   L'ente appaltante di cui al suballegato 2 dell'appendice I dell'allegato 1 del presente accordo che rifiuta la richiesta di un fornitore di partecipare o di essere iscritto in un elenco a uso ripetuto, cessa di riconoscere la qualifica di un fornitore o depenna un fornitore da un elenco a uso ripetuto ne informa tempestivamente l'interessato e, su richiesta di questi, gli fornisce tempestivamente una spiegazione scritta che motivi la decisione presa.

    Articolo 48

    Specifiche tecniche

    1.   L'ente appaltante si astiene dall'elaborare, dall'adottare o dall'applicare specifiche tecniche o dal prescrivere procedure di valutazione della conformità allo scopo o con l'effetto di frapporre inutili ostacoli agli scambi internazionali.

    2.   Nello stabilire, ove necessario, specifiche tecniche relative a beni o servizi oggetto dell'appalto, l'ente appaltante:

    a)

    stabilisce le specifiche tecniche in termini di prestazioni e requisiti funzionali piuttosto che di caratteristiche di progettazione o descrittive;

    b)

    determina le specifiche tecniche sulla base di norme internazionali o europee esistenti o, in assenza di queste, delle regolamentazioni tecniche nazionali, di norme o codici dell'edilizia nazionali riconosciuti.

    3.   Quando le specifiche tecniche si basano su caratteristiche di progettazione o descrittive, l'ente appaltante precisa eventualmente, inserendo nella documentazione di gara una dicitura del tipo «o equivalente», che verranno prese in considerazione le offerte di beni e servizi equivalenti che dimostrano di rispettare i requisiti dell'appalto.

    4.   L'ente appaltante si astiene dal prescrivere specifiche tecniche che impongano o richiamino un marchio, una denominazione commerciale, un brevetto, un diritto d'autore, un disegno o un tipo determinati, un'origine specifica, un produttore o un fornitore particolare, a meno che non esista altro modo sufficientemente preciso o comprensibile per descrivere i requisiti dell'appalto e ciò a condizione che l'ente inserisca nella documentazione di gara una dicitura del tipo «o equivalente».

    5.   L'ente appaltante non può sollecitare o accettare, da persone che possono avere un interesse commerciale nell'appalto, consulenze utilizzabili ai fini dell'elaborazione o dell'adozione di specifiche tecniche per un dato appalto fornite in modo da ostacolare la concorrenza.

    6.   Ciascuna Parte, ivi compresi i suoi enti appaltanti, può, conformemente al presente articolo, elaborare, adottare o applicare specifiche tecniche intese a promuovere la preservazione delle risorse naturali e la tutela ambientale.

    Articolo 49

    Documentazione di gara

    1.   L'ente appaltante trasmette ai fornitori la documentazione di gara contenente tutte le informazioni loro necessarie per elaborare e presentare offerte adeguate. La documentazione di gara fornisce una descrizione completa delle questioni di cui all'appendice VIII dell'allegato 1 del presente accordo, se non già contenuta nell'avviso di gara d'appalto.

    2.   Su richiesta, l'ente appaltante fornisce tempestivamente la documentazione di gara a tutti i fornitori che partecipano all'appalto e risponde a qualsiasi loro ragionevole richiesta di informazioni, purché tali informazioni non avvantaggino l'interessato rispetto ai concorrenti.

    3.   L'ente appaltante che, prima dell'aggiudicazione di un appalto, modifica i criteri o i requisiti precisati nell'avviso di gara d'appalto o nella documentazione di gara trasmessa ai fornitori partecipanti, o apporta modifiche all'avviso o alla documentazione di gara, è tenuto a comunicare per iscritto tutti i cambiamenti di cui sopra, o l'avviso modificato o ripubblicato o la documentazione di gara:

    a)

    informandone, ove noti, tutti i fornitori partecipanti al momento della modifica delle informazioni e, in tutti gli altri casi, seguendo le stesse modalità utilizzate per trasmettere le informazioni originarie;

    b)

    a tempo debito, onde permettere ai suddetti fornitori di modificare e di ripresentare, se del caso, le offerte.

    Articolo 50

    Termini

    Compatibilmente con le proprie ragionevoli esigenze, l'ente appaltante accorda ai fornitori un lasso di tempo sufficiente ad elaborare e inoltrare le domande di partecipazione e a presentare offerte adeguate, prendendo in considerazione fattori quali la natura e la complessità dell'appalto, la portata dei subappalti previsti e i tempi richiesti per la trasmissione delle offerte da fonti estere e nazionali nei casi in cui non si ricorre a mezzi elettronici. I termini e loro eventuali proroghe devono essere gli stessi per tutti i fornitori interessati o partecipanti alla gara. I termini applicabili sono definiti all'appendice VI dell'allegato 1 del presente accordo.

    Articolo 51

    Trattative

    1.   Una Parte può incaricare i propri enti appaltanti di condurre trattative:

    a)

    quando abbiano espresso tale intenzione nell'avviso di gara d'appalto; oppure

    b)

    quando dalla valutazione si evince che nessuna offerta è palesemente la più vantaggiosa secondo i criteri di valutazione specifici indicati negli avvisi o nella documentazione di gara.

    2.   Gli enti appaltanti:

    a)

    assicurano che l'eventuale esclusione di un fornitore dalle trattative si basi sui criteri di valutazione indicati negli avvisi o nella documentazione di gara;

    b)

    una volta concluse le trattative, stabiliscono un termine comune entro il quale gli altri fornitori possono presentare offerte nuove o modificate.

    Articolo 52

    Gara a trattativa privata

    L'ente appaltante può bandire una gara a trattativa privata e decidere di non applicare gli articoli da 45 a 47, da 49 a 51 e gli articoli 53 e 54 esclusivamente:

    a)

    in uno dei seguenti casi:

    i)

    non è pervenuta alcuna offerta o domanda di partecipazione;

    ii)

    nessuna offerta pervenuta soddisfa i requisiti essenziali precisati nella documentazione di gara;

    iii)

    nessun fornitore riunisce le condizioni per la partecipazione; oppure

    iv)

    le offerte pervenute presentano un carattere collusivo;

    sempre che i requisiti precisati nella documentazione di gara non abbiano subito modiche sostanziali;

    b)

    nei casi in cui vi sia un unico fornitore particolare in grado di fornire i beni o i servizi interessati e che non vi siano alternative ragionevoli o beni e servizi sostituibili per i seguenti motivi: la prestazione richiesta è un'opera d'arte; è necessario garantire la protezione di brevetti, diritti di proprietà intellettuale o altri diritti esclusivi; in assenza di concorrenza per motivi tecnici;

    c)

    nel caso di prestazioni supplementari, non contemplate nell'appalto iniziale, richieste al fornitore originario di beni e servizi dal momento che la fornitura di detti beni e servizi da parte di un altro fornitore:

    i)

    risulterebbe impraticabile per motivi economici o tecnici quali il rispetto dei requisiti di intercambiabilità o interoperatività tra apparecchiature, programmi informatici, servizi o impianti forniti nell'ambito dell'appalto iniziale;

    ii)

    occasionerebbe all'ente appaltante notevoli disguidi o una consistente duplicazione dei costi;

    d)

    se risulta strettamente necessario nei casi in cui, per motivi di estrema urgenza imputabili ad eventi che l'ente appaltante non poteva prevedere, non sia possibile ottenere in tempo i beni o i servizi ricorrendo a gare aperte o selettive;

    e)

    per i beni acquistati sul mercato delle materie prime;

    f)

    se l'ente appaltante appalta la fornitura di un prototipo, di un primo prodotto o di un servizio messi a punto su sua richiesta nel corso e nel quadro di un contratto specifico di ricerca, sperimentazione, studio o sviluppo originale;

    g)

    nei casi di acquisti effettuati a condizioni eccezionalmente vantaggiose di carattere momentaneo che si verificano solo in occasione di vendite eccezionali dovute a liquidazione, procedure concorsuali o fallimentari, e non nei casi di normali acquisti da fornitori regolari;

    h)

    se l'appalto è assegnato al vincitore di un concorso di progettazione, a condizione che il concorso sia stato organizzato nel rispetto dei principi di cui al presente capo e che i partecipanti siano stati giudicati da una giuria indipendente per l'assegnazione del contratto di progettazione al vincitore.

    Articolo 53

    Asta elettronica

    Se intende ricorrere all'asta elettronica per condurre un appalto disciplinato, prima di dar avvio all'asta, l'ente appaltante comunica a ciascun partecipante:

    a)

    il metodo di valutazione automatica, compresa la formula matematica, alla base del criterio di valutazione indicato nella documentazione di gara e che verrà utilizzato durante l'asta per la classificazione o la riclassificazione automatica;

    b)

    i risultati della valutazione iniziale degli elementi dell'offerta presentata dal fornitore nel caso in cui l'appalto sia assegnato secondo il criterio dell'offerta più vantaggiosa;

    c)

    altre pertinenti informazioni riguardanti lo svolgimento dell'asta.

    Articolo 54

    Trattamento delle offerte e aggiudicazione degli appalti

    1.   L'ente appaltante adotta procedure di ricevimento, di spoglio e di trattamento delle offerte che garantiscono l'equità e l'imparzialità della gara e la confidenzialità delle offerte.

    2.   L'ente appaltante non può penalizzare i fornitori le cui offerte sono pervenute dopo la scadenza dei termini per il ricevimento delle offerte se tale ritardo è unicamente imputabile a disguidi causati dall'ente medesimo.

    3.   L'ente appaltante che, tra lo spoglio delle offerte e l'assegnazione dell'appalto, offre ad un fornitore la possibilità di correggere errori di forma non intenzionali provvede ad offrire la stessa possibilità a tutti i fornitori partecipanti.

    4.   Le offerte prese in considerazione ai fini dell'aggiudicazione devono essere presentate per iscritto, soddisfare, al momento dello spoglio, i requisiti essenziali indicati negli avvisi o nella documentazione di gara e provenire da un fornitore che soddisfi le condizioni per la partecipazione.

    5.   Tranne nei casi in cui decida che l'aggiudicazione dell'appalto non sia nell'interesse pubblico, l'ente appaltante assegna l'appalto al fornitore che risulti capace di onorare i termini del contratto e che, in base esclusivamente alla valutazione dei criteri indicati negli avvisi e nella documentazione di gara, abbia presentato l'offerta più vantaggiosa o quella al prezzo più basso, se il prezzo è l'unico criterio.

    6.   L'ente appaltante che riceve un'offerta ad un prezzo anormalmente basso rispetto ai prezzi delle altre offerte ricevute può verificare che il fornitore soddisfi le condizioni per la partecipazione e sia capace di onorare i termini del contratto.

    7.   L'ente appaltante non ricorre ad opzioni, non interrompe l'appalto né modifica gli appalti assegnati in modo da eludere gli obblighi derivanti dal presente accordo.

    Articolo 55

    Trasparenza delle informazioni sugli appalti

    1.   L'ente appaltante comunica tempestivamente le decisioni in materia di assegnazione dell'appalto ai fornitori partecipanti, all'occorrenza per iscritto, se richiesto. Fatte salve le disposizioni di cui all'articolo 56, paragrafi 2 e 3, l'ente appaltante spiega su richiesta ad un fornitore respinto i motivi per cui la sua offerta è stata rifiutata e i vantaggi relativi del fornitore aggiudicatario.

    2.   Entro 72 giorni dall'aggiudicazione di ogni appalto disciplinato dal presente capo, l'ente appaltante pubblica un avviso sul mezzo di comunicazione cartaceo o elettronico appropriato elencato all'allegato III. Nel caso in cui la comunicazione avvenga unicamente per via elettronica, le informazioni devono rimanere facilmente accessibili per un periodo di tempo ragionevole. L'avviso reca come minimo le informazioni di cui all'appendice VII dell'allegato 1 del presente accordo.

    Articolo 56

    Diffusione delle informazioni

    1.   Ciascuna Parte fornisce tempestivamente, su richiesta dell'altra Parte, tutte le informazioni necessarie a stabilire che l'appalto sia stato condotto in modo equo, imparziale e in conformità al presente capo, comprese le informazioni sulle caratteristiche e sui vantaggi relativi del fornitore aggiudicatario. Quando la comunicazione di tali informazioni pregiudica la concorrenza negli appalti futuri, la Parte che riceve le informazioni si astiene dal rivelarle ad altri fornitori, salvo previa consultazione e con l'accordo della Parte che le ha fornite.

    2.   In deroga alle disposizioni del presente capo, ciascuna Parte, compresi i suoi enti appaltanti, si astiene dal fornire ai fornitori informazioni che potrebbero pregiudicare la concorrenza tra gli stessi.

    3.   Nessuna disposizione del presente capo può essere interpretata come un obbligo per le Parti, e per i relativi enti appaltanti, autorità o organi di ricorso, di divulgare informazioni confidenziali la cui diffusione: ostacoli l'applicazione della legge; possa pregiudicare la concorrenza tra i fornitori; pregiudichi i legittimi interessi commerciali di particolari persone, anche per quanto riguarda la tutela dei diritti di proprietà intellettuale; sia altrimenti contraria all'interesse pubblico.

    Articolo 57

    Procedure nazionali di ricorso

    1.   Ciascuna Parte predispone procedure di ricorso amministrativo o giurisdizionale tempestive, efficaci, trasparenti e non discriminatorie che consentano al fornitore di contestare:

    a)

    una violazione del presente capo; oppure

    b)

    nei casi in cui l'ordinamento nazionale della Parte interessata non riconosce al fornitore il diritto di contestare direttamente una violazione del presente capo, la mancata osservanza delle misure attuative del presente capo predisposte da una Parte;

    verificatesi nell'ambito di un appalto disciplinato per il quale il fornitore ha o ha avuto un interesse. Le norme procedurali che disciplinano tutti i tipi di ricorsi devono essere formulate per iscritto e rese generalmente accessibili.

    2.   Se un fornitore contesta, nell'ambito di una gara per un appalto disciplinato per il quale ha o ha avuto un interesse, una violazione o una mancata osservanza di cui al paragrafo 1, la Parte interessata invita il fornitore ricorrente a cercare una soluzione in consultazione con l'ente appaltante. L'ente appaltante procede ad un esame imparziale e tempestivo di tutti i reclami senza che ciò pregiudichi la possibilità per il fornitore di partecipare alla gara in corso o a gare future o il suo diritto di ottenere misure correttive nel quadro della procedura di ricorso amministrativo o giurisdizionale.

    3.   A ciascun fornitore è concesso un termine sufficiente e non inferiore a dieci giorni per preparare e presentare il ricorso: il termine decorre dal momento in cui il fornitore ha preso conoscenza degli elementi alla base del ricorso o dal momento in cui avrebbe dovuto prenderne ragionevolmente conoscenza.

    4.   Ciascuna Parte istituisce o designa almeno un'autorità amministrativa o giurisdizionale imparziale e indipendente dai suoi enti appaltanti, competente a ricevere e esaminare i ricorsi presentati da un fornitore nel quadro di un appalto disciplinato.

    5.   Quando un organismo diverso da una delle autorità di cui al paragrafo 4 esamina inizialmente il ricorso, la Parte garantisce al fornitore la possibilità di impugnarne la decisione iniziale dinanzi ad un'autorità amministrativa o giurisdizionale imparziale e indipendente dall'ente appaltante che ha condotto l'appalto oggetto del ricorso. L'organo di ricorso diverso da un tribunale è soggetto a controllo giurisdizionale o offre garanzie procedurali che assicurino:

    a)

    che l'ente appaltante risponda per iscritto al ricorso e fornisca all'organo di ricorso tutta la documentazione rilevante;

    b)

    alle parti in causa (in appresso «i partecipanti») il diritto di essere ascoltate prima che l'organo di ricorso si pronunci in merito al ricorso;

    c)

    ai partecipanti il diritto di essere rappresentati e accompagnati;

    d)

    ai partecipanti l'accesso a tutte le fasi del procedimento;

    e)

    ai partecipanti il diritto di chiedere che il procedimento sia pubblico e che siano ammessi testimoni;

    f)

    che le decisioni o le raccomandazioni sui ricorsi intentati dai fornitori siano comunicate in modo tempestivo, per iscritto, e che ciascuna decisione o raccomandazione sia motivata.

    6.   Ciascuna Parte instaura o preserva procedure che assicurino:

    a)

    tempestive misure provvisorie atte a garantire che il fornitore possa partecipare all'appalto. Queste possono implicare la sospensione della gara d'appalto. In merito alla decisione di applicare dette misure, le procedure possono eventualmente contemplare la possibilità di tener conto delle principali conseguenze negative per gli interessi in causa, compreso quello pubblico. La decisione di non agire deve essere motivata per iscritto;

    b)

    nei casi in cui l'organo di ricorso ha accertato una violazione o una mancata osservanza ai sensi del paragrafo 1, interventi correttivi o il risarcimento delle perdite o dei danni subiti, che possono limitarsi ai costi per l'elaborazione dell'offerta o alle spese legali o comprendere entrambi.

    Articolo 58

    Ulteriori negoziati

    1.   Le Parti riesaminano ogni anno l'efficace funzionamento del presente capo e la reciproca apertura dei mercati degli appalti. Entro un anno dall'entrata in vigore del presente accordo, le Parti avviano trattative per l'estensione dell'elenco o degli elenchi degli enti di cui al suballegato 1 e al suballegato 2 dell'appendice 1 dell'allegato 1 del presente accordo.

    2.   Nell'ambito dei negoziati per adesione all'OMC, l'Iraq riconoscerà il proprio impegno a aderire all'accordo multilaterale sugli appalti pubblici (in appresso «GPA»).

    Articolo 59

    Regime asimmetrico e misure transitorie

    In considerazione del fabbisogno finanziario e commerciale e delle esigenze connesse allo sviluppo, l'Iraq beneficia delle seguenti misure transitorie: la possibilità di istituire un programma temporaneo di prezzi preferenziali in virtù del quale è applicabile una differenza tariffaria del 5 % sui beni e servizi e del 10 % sulle opere alle forniture e ai servizi da parte di fornitori esclusivamente iracheni.

    La progressiva soppressione del programma di prezzi preferenziali entro dieci anni dall'entrata in vigore del presente accordo.

    Capo III

    Protezione dei diritti di proprietà intellettuale

    Articolo 60

    Natura e ambito delle obbligazioni

    1.   Conformemente alle disposizioni del presente articolo e dell'allegato 2 del presente accordo, entro cinque anni dall'entrata in vigore dell'accordo, l'Iraq adotta la normativa atta a garantire una protezione adeguata e effettiva dei diritti di proprietà intellettuale, industriale e commerciale nel rispetto dei massimi standard internazionali, tra cui le disposizioni dell'accordo sugli aspetti commerciali dei diritti di proprietà intellettuale contenuto nell'allegato 1C dell'accordo OMC (in appresso «accordo TRIPS»), prevedendo strumenti efficaci per garantire il rispetto di tali diritti.

    2.   Entro tre anni dall'entrata in vigore del presente accordo, l'Iraq aderisce alle convenzioni multilaterali sui diritti di proprietà intellettuale, industriale e commerciale indicate al paragrafo 2 dell'allegato 2 del presente accordo cui hanno aderito gli Stati membri o che vengono di fatto applicate dagli Stati membri, secondo le pertinenti disposizioni di dette convenzioni.

    3.   Entro tre anni dall'entrata in vigore del presente accordo, l'Iraq si conforma alle convenzioni multilaterali sui diritti di proprietà intellettuale, industriale e commerciale di cui al paragrafo 3 dell'allegato 2 del presente accordo cui ha aderito almeno uno Stato membro o che vengono di fatto applicate da almeno uno Stato membro, secondo le pertinenti disposizioni di dette convenzioni.

    4.   L'attuazione del presente articolo e dell'allegato 2 del presente accordo è soggetta al riesame periodico delle Parti. Nell'elaborare la normativa o se sorgono problemi in materia di proprietà intellettuale, industriale o commerciale tali da incidere sulle attività commerciali, su richiesta di una Parte vengono tempestivamente avviate consultazioni al fine di trovare soluzioni reciprocamente soddisfacenti. Entro tre anni dall'entrata in vigore del presente accordo, le Parti avviano trattative finalizzate a disposizioni più dettagliate in materia di diritti di proprietà intellettuale.

    5.   In materia di protezione dei diritti di proprietà intellettuale, ciascuna Parte riserva ai cittadini dell'altra Parte un trattamento non meno favorevole di quello accordato ai propri cittadini, fatte salve le eccezioni già contemplate negli strumenti internazionali inglobati o che potranno essere inglobati di volta in volta nell'allegato 2 del presente accordo e a decorrere dal momento della ratifica della Parte interessata.

    6.   Per quanto riguarda il riconoscimento e la protezione dei diritti di proprietà intellettuale, industriale e commerciale, a decorrere dall'entrata in vigore del presente accordo, l'Iraq riserva alle imprese e ai cittadini dell'Unione un trattamento non meno favorevole di quello accordato ai paesi terzi nel quadro di accordi bilaterali.

    SEZIONE VI

    Composizione delle controversie

    Capo I

    Obiettivo e ambito di applicazione

    Articolo 61

    Obiettivo

    L'obiettivo della presente sezione è prevenire e risolvere le controversie tra le Parti onde pervenire, ove possibile, a soluzioni concordate.

    Articolo 62

    Ambito di applicazione

    Salvo diversa disposizione esplicita, la presente sezione si applica a tutte le controversie riguardanti l'interpretazione e l'applicazione delle disposizioni di cui al titolo II del presente accordo.

    Capo II

    Consultazioni

    Articolo 63

    Consultazioni

    1.   Le Parti si adoperano a risolvere eventuali controversie sull'interpretazione e sull'applicazione delle disposizioni di cui all'articolo 62 avviando consultazioni in buona fede finalizzate a trovare a una soluzione tempestiva, equa e concordata.

    2.   Ciascuna Parte chiede per iscritto all'altra Parte, con copia al comitato di cooperazione, l'avvio di consultazioni indicando la misura contestata e le disposizioni di cui all'articolo 62 che ritiene applicabili.

    3.   Le consultazioni vengono avviate entro 30 giorni dalla data di inoltro della richiesta e si svolgono, salvo diversa decisione delle Parti, nel territorio della Parte convenuta. Le consultazioni si ritengono concluse entro 30 giorni dalla data di inoltro della richiesta, a meno che entrambe le Parti non decidano di proseguirle. Tutte le informazioni comunicate durante le consultazioni rimangono riservate.

    4.   Le consultazioni su questioni urgenti, comprese quelle riguardanti merci deperibili o stagionali, sono avviate entro 15 giorni dalla data di inoltro della richiesta e si considerano concluse entro 15 giorni dalla data di inoltro della richiesta.

    5.   Se le consultazioni non sono avviate entro i termini di cui rispettivamente al paragrafo 3 o al paragrafo 4 oppure si concludono senza una soluzione concordata, la Parte attrice può chiedere la costituzione di un collegio arbitrale a norma dell'articolo 64.

    Capo III

    Procedure per la composizione delle controversie

    Articolo 64

    Avvio della procedura di arbitrato

    1.   Quando una controversia non trova risoluzione nell'ambito delle consultazioni di cui all'articolo 63, la Parte attrice può chiedere la costituzione di un collegio arbitrale.

    2.   La richiesta di costituzione del collegio arbitrale è comunicata per iscritto alla Parte convenuta e al comitato di cooperazione. La Parte attrice indica nella richiesta le specifiche misure contestate e spiega, in modo abbastanza articolato da fornire la base giuridica della contestazione, perché tali misure costituirebbero una violazione delle disposizioni di cui all'articolo 62.

    Articolo 65

    Costituzione del collegio arbitrale

    1.   Il collegio arbitrale è composto da tre arbitri.

    2.   Entro dieci giorni dalla data di inoltro della richiesta di costituzione del collegio arbitrale al comitato di cooperazione, le Parti si consultano per concordare la composizione del collegio.

    3.   Se le Parti non raggiungono un accordo sulla composizione del collegio arbitrale entro il termine fissato al paragrafo 2, ciascuna Parte può chiedere al presidente del comitato di cooperazione, o a un suo delegato, di sorteggiare i tre membri del collegio arbitrale tra i nominativi inseriti nell'elenco compilato a norma dell'articolo 78 scegliendone uno tra i nominativi proposti dalla Parte attrice, uno tra i nominativi proposti dalla Parte convenuta e uno fra i nominativi selezionati dalle Parti per fungere da presidente. Se le Parti raggiungono un accordo su uno o più membri del collegio arbitrale, i restanti membri vengono scelti dal pertinente elenco di arbitri secondo la medesima procedura.

    4.   Il presidente del comitato di cooperazione o un suo delegato sceglie gli arbitri in presenza di un rappresentante di ciascuna Parte, entro cinque giorni dalla richiesta di cui al paragrafo 3 presentata da una delle Parti.

    5.   La data di costituzione del collegio arbitrale è quella in cui vengono scelti i tre arbitri.

    6.   Se, al momento di inoltro della richiesta conformemente al paragrafo 3, uno degli elenchi di cui all'articolo 78 non è stato ancora stilato, i tre arbitri sono estratti a sorte tra i nominativi formalmente proposti da una o da entrambe le Parti.

    Articolo 66

    Relazione intermedia del collegio arbitrale

    Entro 90 giorni dalla costituzione, il collegio arbitrale sottopone alle Parti una relazione intermedia che accerta i fatti, l'applicabilità delle pertinenti disposizioni dell'accordo e le motivazioni alla base di tutte le risultanze e conclusioni in essa contenute. Ciascuna Parte può presentare al collegio arbitrale una richiesta scritta di riesame su aspetti precisi della relazione intermedia entro 15 giorni dalla data della sua notifica. Le conclusioni del lodo definitivo del collegio arbitrale comprendono una motivazione adeguata delle argomentazioni presentate in fase di riesame intermedio e rispondono con chiarezza alle domande e alle osservazioni delle Parti.

    Articolo 67

    Lodo del collegio arbitrale

    1.   Il collegio arbitrale notifica il lodo alle Parti e al comitato di cooperazione entro 120 giorni dalla costituzione. Se ritiene che il termine non possa essere rispettato, il presidente del collegio arbitrale ne dà notifica per iscritto alle Parti e al comitato di cooperazione, indicando i motivi del ritardo e la data entro la quale il collegio prevede di concludere i lavori. Il lodo deve comunque essere notificato entro 150 giorni dalla data di costituzione del collegio arbitrale.

    2.   Nei casi urgenti, compresi quelli relativi a merci deperibili o stagionali, il collegio arbitrale fa il possibile per notificare il lodo entro 60 giorni dalla costituzione. Il lodo deve comunque essere pronunciato entro 75 giorni dalla costituzione del collegio. Entro 10 giorni dalla costituzione, il collegio arbitrale può pronunciarsi in via preliminare circa l'effettiva urgenza del caso.

    Articolo 68

    Esecuzione del lodo del collegio arbitrale

    Le Parti adottano le misure necessarie per conformarsi in buona fede al lodo del collegio arbitrale e si adoperano per concordare il termine entro cui darvi esecuzione.

    Articolo 69

    Periodo di tempo ragionevole per l'esecuzione

    1.   Entro 30 giorni dalla notifica del lodo del collegio arbitrale alle Parti, la Parte convenuta notifica alla Parte attrice e al comitato di cooperazione il periodo di tempo necessario («periodo di tempo ragionevole») per l'esecuzione, qualora non sia possibile un'esecuzione immediata.

    2.   In caso di disaccordo tra le Parti sul periodo di tempo ragionevole necessario per l'esecuzione del lodo del collegio arbitrale, la Parte attrice può chiedere per iscritto al collegio arbitrale originario, entro 20 giorni dalla notifica di cui al paragrafo 1, di stabilire la durata del periodo di tempo ragionevole. La richiesta deve essere notificata contemporaneamente all'altra Parte e al comitato di cooperazione. Il collegio arbitrale notifica il lodo alle Parti e al comitato di cooperazione entro 20 giorni dalla data di inoltro della richiesta.

    3.   Se non è possibile ricostituire, in tutto o in parte, il collegio arbitrale originario, si applicano le procedure di cui all'articolo 65. Il termine per la notifica del lodo è di 35 giorni dalla data di inoltro della richiesta di cui al paragrafo 2.

    4.   Il periodo di tempo ragionevole può essere prorogato previo mutuo consenso delle Parti.

    Articolo 70

    Esame delle misure adottate per dare esecuzione al lodo del collegio arbitrale

    1.   Prima che scada il periodo di tempo ragionevole, la Parte convenuta notifica all'altra Parte e al comitato di cooperazione le misure adottate per dare esecuzione al lodo del collegio arbitrale.

    2.   In caso di disaccordo tra le Parti circa l'esistenza di qualsiasi misura notificata a norma del paragrafo 1 o sulla relativa compatibilità con le disposizioni di cui all'articolo 62, la Parte attrice può chiedere per iscritto al collegio arbitrale originario di pronunciarsi in merito. La richiesta indica la specifica misura contestata e spiega le ragioni della sua incompatibilità con le disposizioni di cui all'articolo 62. Il collegio arbitrale notifica il lodo entro 45 giorni dalla data di inoltro della richiesta.

    3.   Se non è possibile ricostituire, in tutto o in parte, il collegio arbitrale originario, si applicano le procedure di cui all'articolo 65. Il termine per la notifica del lodo è di 60 giorni dalla data di inoltro della richiesta di cui al paragrafo 2.

    Articolo 71

    Misure correttive temporanee in caso di mancata esecuzione

    1.   Se, prima della scadenza del periodo di tempo ragionevole, la Parte convenuta non provvede a notificare l'adozione di misure di esecuzione del lodo del collegio arbitrale o se il collegio arbitrale delibera che la misura notificata a norma dell'articolo 70, paragrafo 1, non è compatibile con gli obblighi che incombono alla Parte in forza dell'articolo 62, su richiesta della Parte attrice, la Parte convenuta presenta un'offerta di indennizzo temporaneo.

    2.   Se non si perviene ad un accordo sull'indennizzo entro 30 giorni dalla fine del periodo di tempo ragionevole o dalla pronuncia del lodo a norma dell'articolo 70 con cui il collegio arbitrale stabilisce la non compatibilità con le disposizioni di cui all'articolo 62 di una misura adottata per dare esecuzione al lodo, la Parte attrice è autorizzata a sospendere, previa notifica all'altra Parte e al comitato di cooperazione, gli obblighi derivanti da una delle disposizioni di cui all'articolo 62 in misura equivalente all'annullamento o al pregiudizio indotti dalla violazione. La Parte attrice può applicare la sospensione 10 giorni dopo la data della notifica, a meno che la Parte convenuta abbia chiesto un arbitrato a norma del paragrafo 3.

    3.   Se ritiene che la sospensione non sia equivalente all'annullamento o alla diminuzione indotti dalla violazione, la Parte convenuta può chiedere per iscritto al collegio arbitrale originario di pronunciarsi in merito. La richiesta è notificata alla Parte attrice e al comitato di cooperazione prima della scadenza del periodo di 10 giorni di cui al paragrafo 2. Il lodo del collegio arbitrale originario sulla sospensione degli obblighi è notificato alle Parti e al comitato di cooperazione entro 30 giorni dalla data di inoltro della richiesta. Gli obblighi non possono essere sospesi prima della notifica del lodo da parte del collegio arbitrale originario e le sospensioni devono essere compatibili con il lodo del collegio arbitrale.

    4.   Se non è possibile ricostituire, in tutto o in parte, il collegio arbitrale originario, si applicano le procedure di cui all'articolo 65. Il termine per la notifica del lodo è di 45 giorni dalla data di inoltro della richiesta di cui al paragrafo 3.

    5.   La sospensione degli obblighi è temporanea e si applica solo fino a quando la misura giudicata incompatibile con le disposizioni di cui all'articolo 62 non sia stata revocata o modificata per renderla conforme a tali disposizioni secondo quanto previsto all'articolo 72, o fino a quando le Parti non abbiano trovato un accordo per la risoluzione della controversia.

    Articolo 72

    Esame delle misure adottate per dare esecuzione al lodo dopo la sospensione degli obblighi

    1.   La Parte convenuta comunica all'altra Parte e al comitato di cooperazione qualsiasi misura adottata per ottemperare al lodo del collegio arbitrale o richiesta di porre fine alla sospensione dei benefici posta in essere dalla Parte ricorrente.

    2.   Se, entro 30 giorni dalla data di inoltro della notifica, le Parti non giungono ad un accordo sulla conformità della misura notificata con le disposizioni di cui all'articolo 62, la Parte attrice chiede per iscritto al collegio arbitrale di pronunciarsi in merito. La richiesta deve essere notificata contemporaneamente alla Parte convenuta e al comitato di cooperazione. Il collegio arbitrale notifica il lodo alle Parti e al comitato di cooperazione entro 45 giorni dalla data di inoltro della richiesta. Se il collegio arbitrale stabilisce che una misura di esecuzione è conforme alle disposizioni di cui all'articolo 62, la sospensione degli obblighi è revocata.

    3.   Se non è possibile ricostituire, in tutto o in parte, il collegio arbitrale originario, si applicano le procedure di cui all'articolo 65. Il termine per la notifica del lodo è di 60 giorni dalla data di inoltro della richiesta di cui al paragrafo 2.

    Articolo 73

    Soluzione concordata

    Le Parti possono in qualsiasi momento concordare la composizione di una controversia ai sensi della presente sezione. La soluzione deve essere notificata al comitato di cooperazione e al collegio arbitrale. Una volta avuta notifica della soluzione concordata, il collegio arbitrale interrompe i propri lavori e la procedura è conclusa.

    Articolo 74

    Regolamento di procedura

    1.   Le procedure per la composizione delle controversie di cui alla presente sezione sono disciplinate dal regolamento di procedura e dal codice di condotta adottati dal comitato di cooperazione.

    2.   Le Parti possono decidere di modificare il regolamento di procedura e il codice di condotta.

    3.   Le riunioni del collegio arbitrale sono pubbliche, conformemente al regolamento di procedura.

    Articolo 75

    Informazioni e consulenza tecnica

    Su richiesta di una Parte o di propria iniziativa, il collegio arbitrale può acquisire informazioni da qualunque fonte, ivi comprese le parti coinvolte nella controversia, che ritenga opportuno consultare ai fini del procedimento arbitrale. Se lo ritiene opportuno, il collegio arbitrale ha prerogativa di acquisire il parere di esperti. Le informazioni così ottenute devono essere comunicate a entrambe le Parti affinché possano formulare osservazioni. Le persone fisiche o giuridiche interessate con sede nel territorio delle Parti sono autorizzate a presentare memorie a titolo di amicus curiae al collegio arbitrale, conformemente al regolamento di procedura.

    Articolo 76

    Norme di interpretazione

    I collegi arbitrali interpretano le disposizioni di cui all'articolo 62 secondo le norme di interpretazione consuetudinarie del diritto internazionale pubblico, comprese quelle codificate dalla Convenzione di Vienna sul diritto dei trattati. I lodi del collegio arbitrale non possono ampliare né ridurre i diritti e gli obblighi che discendono dalle disposizioni di cui all'articolo 62.

    Articolo 77

    Lodi e decisioni del collegio arbitrale

    1.   Il collegio arbitrale fa il possibile per adottare decisioni consensuali. Qualora risulti però impossibile adottare una decisione consensuale, si procede a maggioranza. Il parere degli arbitri dissenzienti non è tuttavia pubblicato in alcun caso.

    2.   I lodi del collegio arbitrale sono vincolanti per le Parti e non generano diritti o obblighi per le persone fisiche o giuridiche. Il lodo accerta i fatti e l'applicabilità delle pertinenti disposizioni dell'accordo e fornisce le motivazioni alla base di tutte le risultanze e conclusioni in esso contenute. Il comitato di cooperazione rende pubblico il lodo del collegio arbitrale in ogni sua parte, a meno che non decida altrimenti per salvaguardare la riservatezza delle informazioni commerciali.

    Capo IV

    Disposizioni generali

    Articolo 78

    Elenco degli arbitri

    1.   Il comitato di cooperazione compila, entro sei mesi dall'entrata in vigore del presente accordo, un elenco di 15 nominativi di persone disposte e atte ad esercitare la funzione di arbitro. Ciascuna Parte designa cinque arbitri. Le Parti indicano inoltre cinque nominativi di persone che non siano cittadini né dell'una né dell'altra Parte con il compito di presiedere il collegio arbitrale. Il comitato di cooperazione veglia affinché la composizione dell'elenco sia mantenuta costante.

    2.   Gli arbitri devono vantare conoscenze o esperienze specifiche in materia di diritto e commercio internazionale. Essi devono essere indipendenti, esercitare funzioni a titolo personale, non accettare istruzioni da alcuna organizzazione o governo né essere collegati al governo di nessuna delle Parti; gli arbitri sono tenuti al rispetto del codice di condotta.

    Articolo 79

    Rapporto con gli obblighi derivanti dall'OMC

    1.   Fino all'adesione dell'Iraq all'OMC, i collegi arbitrali adottano un'interpretazione pienamente in linea con le pertinenti decisioni dell'Organo di conciliazione dell'Organizzazione mondiale del commercio relative alla presunta violazione di una disposizione di cui all'articolo 62 del presente accordo contenente o riguardante una disposizione dell'accordo OMC.

    2.   I paragrafi da 3 a 6 si applicano dal momento dell'adesione dell'Iraq all'OMC.

    3.   Il ricorso alle disposizioni sulla composizione delle controversie di cui alla presente sezione non pregiudica eventuali azioni in sede di OMC, comprese quelle per la composizione delle controversie.

    4.   Se tuttavia una Parte ha avviato, per una misura specifica, una procedura di composizione delle controversie a norma dell'articolo 64, paragrafo 1, del presente accordo o dell'accordo OMC, essa non può avviare nell'altra sede una procedura per la stessa questione fintanto che la prima procedura non si sia conclusa. Le Parti non possono inoltre denunciare in entrambe le sedi la violazione di un obbligo previsto negli stessi termini dal presente accordo e dall'accordo OMC. In un simile caso, dopo l'avvio di un procedimento di composizione delle controversie, la Parte non presenta una denuncia di violazione dello stesso obbligo a norma dell'altro accordo presso l'altra sede, a meno che la sede scelta non riesca, per motivi procedurali o giurisdizionali, a formulare conclusioni sulla denuncia relativa alla violazione di tale obbligo.

    5.   Ai fini del paragrafo 4:

    a)

    i procedimenti di composizione delle controversie a norma dell'accordo OMC si considerano avviati quando una Parte chiede la costituzione di un collegio (panel) ai sensi dell'articolo 6 del DSU e si considerano conclusi quando l'organo di conciliazione adotta la relazione del panel e quella dell'organo di appello, a seconda dei casi, in conformità dell'articolo 16 e dell'articolo 17, paragrafo 14, del DSU;

    b)

    i procedimenti di composizione delle controversie a norma della presente sezione si considerano avviati quando una Parte chiede la costituzione di un collegio arbitrale ai sensi dell'articolo 64, paragrafo 1, e si considerano conclusi quando il collegio arbitrale notifica il lodo alle Parti e al comitato di cooperazione ai sensi dell'articolo 67.

    6.   Nessuna disposizione della presente sezione osta a che una Parte proceda alla sospensione degli obblighi autorizzata dall'organo di conciliazione dell'OMC. L'accordo OMC non può essere invocato al fine di impedire a una Parte di sospendere gli obblighi a norma del titolo II del presente accordo.

    Articolo 80

    Termini

    1.   Tutti i termini di cui alla presente sezione, compresi quelli per la notifica dei lodi da parte dei collegi arbitrali, sono calcolati in giorni del calendario civile e decorrono dal giorno successivo all'atto o al fatto cui si riferiscono.

    2.   I termini di cui alla presente sezione possono essere prorogati previo mutuo consenso delle Parti.

    TITOLO III

    SETTORI DI COOPERAZIONE

    Articolo 81

    Assistenza finanziaria e tecnica

    1.   Per il raggiungimento degli obiettivi del presente accordo, l'Iraq beneficia dell'assistenza finanziaria e tecnica dell'Unione sotto forma di sovvenzioni intese ad accelerare le trasformazioni economiche e politiche in Iraq.

    2.   Detta assistenza si esplica nell'ambito della cooperazione allo sviluppo dell'Unione conformemente ai pertinenti regolamenti del Parlamento europeo e del Consiglio.

    Gli obiettivi e i settori dell'assistenza prestata dall'Unione sono stabiliti in un programma indicativo che rispecchia le priorità concordate tra le Parti in funzione delle esigenze e delle strategie di sviluppo dell'Iraq, della capacità di assorbimento dei vari settori e dello stato di avanzamento delle riforme.

    3.   Le Parti assicurano lo stretto coordinamento tra l'assistenza tecnica dell'Unione e quella proveniente da altre fonti. La politica di cooperazione allo sviluppo e l'azione internazionale dell'Unione si ispirano agli obiettivi di sviluppo del Millennio e ai principali obiettivi e principi in materia di sviluppo convenuti nell'ambito dell'ONU e di altre organizzazioni internazionali competenti. Nell'attuare la politica di sviluppo, l'Unione tiene pienamente conto dei principi di efficacia degli aiuti, compresi quelli enunciati dalla dichiarazione di Parigi del 2 marzo 2005 e dal programma d'azione di Accra.

    4.   Fatte salve le disposizioni in materia di assistenza giudiziaria reciproca, la Parte destinataria dell'assistenza tecnica o finanziaria risponde tempestivamente alle richieste di cooperazione amministrativa provenienti dalle autorità competenti dell'altra Parte, al fine di promuovere la lotta contro le frodi e le irregolarità nell'ambito dell'assistenza dell'Unione.

    5.   Il governo dell'Iraq nomina un punto di contatto antifrode competente a garantire una cooperazione efficace tra le istituzioni e gli organi dell'Unione, tra cui la Corte dei conti europea e l'Ufficio europeo per la lotta antifrode, soprattutto per quanto riguarda i relativi audit e attività di controllo intesi a tutelare gli interessi finanziari dell'Unione.

    Articolo 82

    Cooperazione in materia di sviluppo sociale e umano

    La cooperazione in questo settore afferma la dimensione sociale della globalizzazione e ribadisce il nesso tra sviluppo sociale, sviluppo economico e sviluppo sostenibile sotto il profilo ambientale. La cooperazione intende inoltre sottolineare che è importante ridurre la povertà, promuovere i diritti umani e le libertà fondamentali per tutti, anche per le fasce vulnerabili della popolazione e per gli sfollati, e rispondere alle esigenze di base in termini di salute, istruzione e occupazione. Le attività di cooperazione in questi settori sono specificatamente mirate a sviluppare la capacità e le istituzioni, nel rispetto dei principi della partecipazione, del buon governo e di una gestione sana e trasparente.

    Articolo 83

    Istruzione, formazione e giovani

    1.   Le Parti si impegnano a promuovere la cooperazione in materia di istruzione, formazione e politiche per i giovani nel reciproco vantaggio, tenendo conto della disponibilità delle risorse e promuovendo l'uguaglianza di genere.

    2.   Le Parti incoraggiano in particolare lo scambio di informazioni, know-how, studenti, studiosi, risorse tecniche, giovani e giovani lavoratori e il potenziamento delle capacità, sfruttando i dispositivi esistenti nell'ambito dei programmi di cooperazione e avvalendosi dell'esperienza maturata da entrambe in questo ambito.

    3.   Le Parti concordano inoltre di intensificare la cooperazione tra istituti di istruzione superiore tramite dispositivi quale il programma Erasmus Mundus, nell'intento di favorire l'eccellenza e l'internalizzazione dei rispettivi sistemi educativi.

    Articolo 84

    Occupazione e sviluppo sociale

    1.   Le Parti concordano di potenziare la cooperazione in materia di occupazione e affari sociali, estendendola alla coesione sociale, al lavoro dignitoso, alla salute e alla sicurezza sul posto di lavoro, in materia di dialogo sociale, di sviluppo delle risorse umane e di uguaglianza di genere, al fine di garantire a tutti un'occupazione piena e produttiva e condizioni di lavoro dignitose quali fattori essenziali per lo sviluppo sostenibile e la riduzione della povertà.

    2.   Le Parti ribadiscono l'impegno a promuovere e applicare efficacemente le norme in materia sociale e del lavoro internazionalmente riconosciute. Tutte le attività intraprese dalle Parti nel quadro del presente accordo tengono conto dell'attuazione dei pertinenti accordi multilaterali in materia sociale e del lavoro.

    3.   Tra le forme di cooperazione figurano, fra le altre cose: programmi e progetti specifici definiti di comune accordo, il dialogo, il potenziamento delle capacità, la cooperazione e iniziative su temi d'interesse comune a livello bilaterale o multilaterale.

    4.   Le Parti convengono di coinvolgere nel processo di dialogo e di cooperazione le parti sociali e gli altri interessati.

    Articolo 85

    Società civile

    Riconoscendo il ruolo e il potenziale contributo di una società civile organizzata, in particolare per quanto riguarda gli ambienti accademici e i contatti tra think-tank, nell'ambito del processo di dialogo e di cooperazione previsto dal presente accordo, le Parti convengono di promuovere un dialogo costruttivo con la società civile organizzata e la sua partecipazione concreta al processo.

    Articolo 86

    Diritti umani

    1.   Le Parti convengono di cooperare per promuovere e tutelare efficacemente i diritti umani, anche per quanto riguarda la ratifica e l'attuazione degli strumenti internazionali in materia, e di garantire assistenza tecnica, formazione e potenziamento delle capacità, a seconda dei bisogni. Le Parti sono consapevoli che qualsiasi programma di cooperazione e di sviluppo che ometta di tutelare, promuovere e rispettare i diritti umani è destinato ad avere effetti limitati.

    2.   La cooperazione in materia di diritti umani include, tra le altre cose:

    a)

    il potenziamento delle istituzioni statali competenti in materia di diritti umani e delle organizzazioni non governative attive in questo ambito;

    b)

    attività di promozione e sensibilizzazione sui diritti umani a livello nazionale e locale, in materia di diritti dei minori e delle donne in particolar modo nell'ambito della pubblica amministrazione, nel settore giudiziario e presso gli organismi preposti all'applicazione della legge;

    c)

    lo sviluppo della legislazione dell'Iraq in applicazione del diritto internazionale umanitario e delle norme internazionali in materia di diritti umani;

    d)

    la cooperazione e lo scambio di informazioni nell'ambito delle istituzioni delle Nazioni Unite che si occupano di diritti umani;

    e)

    il sostegno agli sforzi del governo dell'Iraq tesi a garantire ai cittadini iracheni un tenore di vita adeguato e a tutelarne, senza discriminazioni, i diritti politici, economici, sociali e culturali;

    f)

    il sostegno al processo di riconciliazione nazionale e alla lotta contro l'impunità;

    g)

    l'avvio di un vasto dialogo sui diritti umani.

    Articolo 87

    Cooperazione sulle politiche industriali e a favore delle piccole e medie imprese

    1.   La cooperazione in questo ambito è intesa a facilitare la ristrutturazione e la modernizzazione del comparto industriale iracheno, favorendone la competitività e la crescita, e a creare condizioni favorevoli ad una cooperazione reciprocamente vantaggiosa tra i settori industriali dell'Iraq e dell'Unione.

    A.   Aspetti generali

    2.   La cooperazione:

    a)

    promuove una strategia industriale globale in Iraq che tenga conto della realtà in cui versano attualmente le industrie pubbliche e private;

    b)

    sprona l'Iraq a ristrutturare e modernizzare il comparto industriale nel rispetto dell'ambiente e garantendo lo sviluppo e la crescita economica sostenibili;

    c)

    promuove lo sviluppo di un clima favorevole all'iniziativa privata in campo industriale per stimolare e diversificare le produzioni destinate ai mercati locali e di esportazione;

    d)

    promuove un clima favorevole a stimolare la crescita e la diversificazione della produzione industriale in una prospettiva di sviluppo sostenibile;

    e)

    consente lo scambio di informazioni al servizio della cooperazione comune nei comparti industriali

    f)

    promuove l'utilizzo di norme, regolamentazioni tecniche e procedure di valutazione della conformità internazionali e dell'Unione al fine di agevolare l'integrazione dell'Iraq nell'economia mondiale; istituisce scambi regolari tra gli organismi di standardizzazione e di normalizzazione di entrambe le Parti;

    g)

    collabora al fine di creare un clima favorevole all'attività industriale;

    h)

    promuove e incoraggia lo sviluppo di servizi informativi di supporto quali elementi chiave del potenziale di crescita dell'attività imprenditoriale e dello sviluppo economico;

    i)

    sviluppa contatti tra gli operatori industriali delle Parti (imprese, professionisti, organizzazioni settoriali e altre organizzazioni commerciali, organizzazioni dei lavoratori, ecc.);

    j)

    incoraggia i progetti industriali comuni e la creazione di joint venture e di reti informative.

    B.   Piccole e medie imprese

    3.   Tenendo conto delle rispettive strategie e finalità economiche, le Parti convengono di promuovere la cooperazione in materia di politica industriale in tutti i settori ritenuti atti a migliorare, in particolare, la competitività delle piccole e medie imprese (PMI).

    4.   Le Parti:

    a)

    si impegnano a sviluppare e potenziare il tessuto di piccole e medie imprese e a promuovere la cooperazione tra PMI;

    b)

    garantiscono l'assistenza necessaria alle micro-imprese e alle piccole e medie imprese in materia di finanziamento, formazione professionale, tecnologia, marketing e innovazione, provvedendo a soddisfare altri requisiti necessari alla creazione di PMI, quali i vivai di imprese, e altri ambiti di sviluppo;

    c)

    sostengono le attività delle PMI attraverso adeguate organizzazioni di rete;

    d)

    agevolano la cooperazione imprenditoriale sostenendo le rilevanti attività di cooperazione dei settori privati di entrambe le Parti tramite collegamenti adeguati tra gli operatori del settore privato iracheni e dell'Unione al fine di migliorare il flusso di informazioni.

    Articolo 88

    Cooperazione in materia di investimenti

    1.   Le Parti cooperano al fine di creare un clima favorevole agli investimenti, sia nazionali che esteri, e di tutelare adeguatamente gli investimenti, i trasferimenti di capitali e lo scambio di informazioni sulle opportunità di investimento.

    2.   Le Parti convengono di sostenere la promozione e la tutela degli investimenti nel rispetto dei principi di non discriminazione e di reciprocità.

    3.   Le Parti incoraggiano lo scambio di informazioni sulle disposizioni legislative e regolamentari e sulle prassi amministrative in materia di investimenti.

    4.   Le Parti si impegnano a promuovere la cooperazione tra le rispettive istituzioni finanziarie al fine di facilitare le opportunità di investimento.

    5.   Per favorire gli scambi e gli investimenti, l'Unione si dichiara pronta ad assistere, su richiesta, l'Iraq nello sforzo di avvicinare il quadro normativo e regolamentare a quello dell'Unione negli ambiti di pertinenza del presente accordo.

    Articolo 89

    Norme industriali e valutazione della conformità

    La Parti possono cooperare nei seguenti ambiti di rilevanza delle norme, delle regolamentazioni tecniche e delle procedure di valutazione della conformità.

    1.

    Promuovere, nei territori delle Parti, un impiego più esteso delle norme internazionali nell'ambito delle regolamentazioni tecniche e della valutazione della conformità, anche in merito a specifiche misure settoriali, e potenziare la cooperazione tra le Parti per quanto riguarda le attività delle competenti istituzioni e organizzazioni internazionali.

    2.

    Assistere in Iraq le iniziative di sviluppo della capacità di standardizzazione, valutazione della conformità, accreditamento, metrologia e vigilanza dei mercati.

    3.

    Promuovere e incoraggiare la cooperazione bilaterale tra le organizzazioni irachene e dell'Unione con competenza in materia di standardizzazione, valutazione della conformità, accreditamento, metrologia e vigilanza dei mercati.

    4.

    Sviluppare una visione comune in materia di buone pratiche regolamentari, anche per quanto riguarda:

    a)

    la trasparenza nell'elaborazione, nell'adozione e nell'applicazione delle regolamentazioni tecniche, delle norme e delle procedure di valutazione della conformità;

    b)

    la necessità e la proporzionalità delle misure regolamentari e delle relative procedure di valutazione della conformità, compreso l'uso della dichiarazione di conformità dei fornitori;

    c)

    il ricorso alle norme internazionali per l'elaborazione delle regolamentazioni tecniche, tranne quando dette norme siano inefficaci o inadatte per conseguire gli obiettivi legittimi fissati;

    d)

    l'applicazione delle regolamentazioni tecniche e le attività di vigilanza del mercato.

    5.

    Potenziare la cooperazione in materia regolamentare e in campo tecnico e scientifico mediante, ad esempio, lo scambio di informazioni, esperienze e dati, al fine di migliorare la qualità e il livello delle regolamentazioni tecniche e di sfruttare in modo efficiente le risorse esistenti.

    6.

    Sviluppare la compatibilità e la convergenza delle regolamentazioni tecniche, delle norme e delle procedure di valutazione della conformità.

    Articolo 90

    Cooperazione in materia di sviluppo agricolo, forestale e rurale

    L'obiettivo è promuovere la cooperazione nei settori agricolo, forestale e rurale per favorire la diversificazione, sane pratiche ambientali, uno sviluppo economico e sociale sostenibile e garantire la sicurezza alimentare. A tale scopo, le Parti prendono in considerazione:

    a)

    il potenziamento della capacità e delle attività di formazione nell'ambito delle pubbliche istituzioni;

    b)

    misure intese a migliorare la qualità dei prodotti agricoli, a sviluppare la capacità delle associazioni di produttori e a sostenere le attività di promozione degli scambi;

    c)

    misure ambientali, zoosanitarie e fitosanitarie e altri aspetti ivi connessi, tenendo conto della rispettiva legislazione vigente e nel rispetto delle norme OMC e delle disposizioni di altri accordi ambientali multilaterali;

    d)

    misure intese allo sviluppo economico e sociale sostenibile delle aree rurali, tra cui sane pratiche ambientali, la silvicoltura, la ricerca, il trasferimento di conoscenze, l'accesso alle terre, l'irrigazione e la gestione delle acque, lo sviluppo rurale sostenibile e la sicurezza alimentare;

    e)

    misure miranti a preservare il sapere agricolo tradizionale che definisce la specifica identità delle popolazioni rurali, compresa la cooperazione sulle indicazioni geografiche, lo scambio di esperienze a livello locale e lo sviluppo di reti di cooperazione;

    f)

    la modernizzazione del settore agricolo estesa alle pratiche agricole e alla diversificazione della produzione agricola.

    Articolo 91

    Energia

    1.   Le Parti si impegnano ad intensificare la cooperazione nel settore energetico, nel rispetto dei principi di libertà, competitività e apertura dei mercati dell'energia e al fine di:

    a)

    potenziare la sicurezza energetica garantendo al tempo stesso la sostenibilità ambientale e stimolando la crescita economica;

    b)

    elaborare un quadro istituzionale, legislativo e regolamentare del settore energetico che assicuri l'efficiente funzionamento del mercato dell'energia e promuova gli investimenti;

    c)

    sviluppare e promuovere partenariati tra imprese dell'Unione e imprese irachene nel campo dell'esplorazione, della produzione, della trasformazione, del trasporto, della distribuzione e dei servizi nel settore energetico;

    d)

    intessere un dialogo regolare e effettivo in materia energetica tra le Parti e in ambito regionale, anche attraverso il progetto del mercato del gas UE-Mashrek arabo e altre pertinenti iniziative regionali.

    2.   A tal fine, le Parti concordano di promuovere contatti reciprocamente vantaggiosi nell'intento di:

    a)

    sostenere l'elaborazione in Iraq di un'adeguata politica energetica e del relativo quadro regolamentare e infrastrutturale, nel rispetto dei principi della sostenibilità ambientale, della sana gestione delle risorse e della libertà, competitività e apertura del mercato;

    b)

    cooperare per migliorare la capacità amministrativa e giuridica e definire condizioni giuridiche quadro stabili e trasparenti atte a stimolare l'attività economica e gli investimenti energetici internazionali in Iraq;

    c)

    favorire la cooperazione tecnica finalizzata all'esplorazione e allo sviluppo di giacimenti petroliferi e di riserve di gas naturale in Iraq, allo sviluppo e alla modernizzazione delle infrastrutture nel settore petrolifero e del gas, comprese le reti di trasporto e transito verso la regione del Mashrek, all'adozione di altre rilevanti iniziative regionali e al mercato dell'Unione;

    d)

    rendere più affidabili il sistema di approvvigionamento elettrico in Iraq;

    e)

    intensificare la cooperazione al fine di migliorare la sicurezza energetica e combattere i cambiamenti climatici, promuovendo fonti di energia rinnovabili, l'efficienza energetica e la riduzione del gas flaring;

    f)

    facilitare lo scambio di conoscenze, il trasferimento di tecnologia, la diffusione di buone pratiche e la formazione professionale;

    g)

    promuovere la partecipazione dell'Iraq al processo di integrazione regionale dei mercati energetici.

    Articolo 92

    Trasporti

    1.   Relativamente allo sviluppo di un sistema di trasporto sostenibile e efficiente, le Parti si impegnano ad intensificare la cooperazione nel settore dei trasporti al fine di:

    a)

    sviluppare ulteriormente i trasporti e le interconnessioni garantendo al tempo stesso la sostenibilità energetica e stimolando la crescita economica;

    b)

    elaborare un quadro istituzionale, legislativo e regolamentare in tutti i comparti del settore dei trasporti che assicuri l'efficiente funzionamento del mercato e promuova gli investimenti;

    c)

    sviluppare e promuovere partenariati tra imprese dell'Unione e imprese irachene in materia di esplorazione, potenziamento della capacità, sviluppo infrastrutturale, sicurezza dei trasporti e servizi nel settore dei trasporti;

    d)

    intessere un dialogo regolare e effettivo in materia di trasporti tra le Parti e in ambito regionale, anche attraverso la cooperazione euromediterranea nel settore dei trasporti e altre pertinenti iniziative regionali.

    2.   A tal fine, le Parti concordano di promuovere contatti reciprocamente vantaggiosi nell'intento di:

    a)

    sostenere l'elaborazione di un'adeguata politica dei trasporti, finalizzata a sviluppare le diverse modalità, e del relativo quadro regolamentare e favorire il ripristino e lo sviluppo delle infrastrutture del settore in Iraq, sottolineando l'importanza della sostenibilità; garantire l'intermodalità e l'integrazione tra tutte le modalità di trasporto; esaminare la possibilità di avvicinare ulteriormente il quadro legislativo e regolamentare alle norme internazionali e dell'Unione, in particolare in materia di sicurezza;

    b)

    cooperare per migliorare e/o ripristinare la capacità amministrativa e giuridica al fine di elaborare piani specifici nei settori prioritari e definire condizioni giuridiche quadro stabili e trasparenti atte a stimolare l'attività economica e gli investimenti internazionali nel settore dei trasporti in Iraq, ispirati alle pratiche e alle politiche dell'Unione; istituire le necessarie autorità di regolamentazione indipendenti;

    c)

    favorire la cooperazione tecnica finalizzata all'esplorazione e allo sviluppo di tutti i comparti del settore dei trasporti in Iraq, allo sviluppo e alla modernizzazione delle infrastrutture dei trasporti, comprese le interconnessioni con le reti di trasporto verso la regione del Mashrek, all'adozione di altre rilevanti iniziative regionali e al mercato dell'Unione;

    d)

    rendere più affidabili i flussi di trasporto verso e attraverso l'Iraq;

    e)

    facilitare lo scambio di conoscenze, il trasferimento di tecnologia, la diffusione di buone pratiche e la formazione professionale quali elementi essenziali della cooperazione cui dare priorità;

    f)

    promuovere la partecipazione dell'Iraq al processo di interconnessione con i sistemi di trasporto regionali;

    g)

    attuare una politica nazionale in materia di aviazione che contempli anche lo sviluppo degli aeroporti, la gestione del traffico aereo e l'ulteriore potenziamento della capacità amministrativa (ivi compresa l'istituzione di un'autorità dell'aviazione civile autonoma che funga da reale ente regolatore); negoziare un accordo «orizzontale» sul trasporto aereo che ridia certezza giuridica agli accordi bilaterali sui servizi aerei; esplorare la possibilità di negoziare un accordo globale UE-Iraq in materia di aviazione.

    Articolo 93

    Ambiente

    1.   Le Parti concordano sulla necessità di intensificare e potenziare gli sforzi mirati alla tutela ambientale, per quanto riguarda ad esempio il cambiamento climatico, la gestione sostenibile delle risorse naturali e la salvaguardia della biodiversità quali fattori di base dello sviluppo delle generazioni presenti e future.

    2.   Le Parti concordano che la cooperazione in questo ambito debba promuovere la tutela dell'ambiente e perseguire lo sviluppo sostenibile. Tutte le attività intraprese dalle Parti nel quadro del presente accordo tengono conto delle conclusioni comuni del vertice mondiale sullo sviluppo sostenibile.

    3.   La cooperazione in questo campo è intesa, tra le altre cose:

    a)

    a scambiare informazioni e competenze in materia ambientale (questioni urbane, tutela del patrimonio naturale, gestione delle acque e dei rifiuti, gestione delle catastrofi, ecc.);

    b)

    ad incoraggiare e promuovere la cooperazione regionale in materia di tutela dell'ambiente, stimolando peraltro gli investimenti a favore di progetti e programmi per l'ambiente;

    c)

    a promuovere la sensibilizzazione ambientale e stimolare il coinvolgimento delle comunità locali per la tutela ambientale e gli sforzi intesi allo sviluppo sostenibile;

    d)

    a sostenere il potenziamento della capacità in materia ambientale, ad esempio per quanto riguarda il processo di attenuazione dei cambiamenti climatici e relativo adeguamento;

    e)

    a cooperare al fine di negoziare e attuare accordi ambientali multilaterali;

    f)

    ad incoraggiare lo scambio di assistenza tecnica finalizzata alla programmazione ambientale e all'inserimento delle tematiche ambientali in altri settori di intervento;

    g)

    a sostenere la ricerca e l'analisi ambientali.

    Articolo 94

    Telecomunicazioni

    Le Parti cooperano al fine di:

    a)

    promuovere e intensificare lo scambio di informazioni sulle normative applicabili e su eventuali riforme legislative future nel settore delle telecomunicazioni onde garantire una maggiore comprensione dei rispettivi quadri regolamentari in materia;

    b)

    scambiarsi informazioni sugli sviluppi in materia di tecnologie dell'informazione e delle comunicazione e relative norme.

    Articolo 95

    Scienza e tecnologia

    1.   Le Parti promuovono, nel reciproco vantaggio, la cooperazione nel campo della ricerca scientifica civile e dello sviluppo tecnologico (RST), tenendo conto delle risorse disponibili, prevedendo un accesso adeguato ai rispettivi programmi di ricerca e mantenendo livelli adeguati di tutela effettiva dei diritti di proprietà intellettuale, industriale e commerciale.

    2.   La cooperazione scientifica e tecnologica comprende:

    a)

    lo scambio di collaborazioni scientifiche e tecniche; programmi;

    b)

    l'organizzazione di riunioni congiunte su questioni scientifiche;

    c)

    attività comuni di RST;

    d)

    attività di formazione e programmi di mobilità per scienziati, ricercatori e specialisti di entrambe le Parti impegnati in attività RST.

    3.   La suddetta cooperazione si svolge nell'ambito di intese specifiche da negoziare e concludere secondo le procedure adottate da ciascuna Parte definendo, tra l'altro, opportune disposizioni in materia di diritti di proprietà intellettuale.

    Articolo 96

    Cooperazione doganale e tributaria

    1.   Le Parti istituiscono una cooperazione doganale, soprattutto in materia di formazione, semplificazione delle formalità doganali, documentazione, procedure, prevenzione, indagine e repressione delle violazioni delle normative doganali, finalizzata a garantire la conformità con tutte le disposizioni di cui è prevista l'adozione in relazione agli scambi e l'avvicinamento del sistema doganale iracheno a quello dell'Unione.

    2.   Ferme restando le rispettive competenze e al fine di potenziare e sviluppare le attività economiche pur tenendo presente la necessità di elaborare un quadro regolamentare adeguato, le Parti riconoscono e si impegnano ad applicare i principi del buon governo in ambito tributario, segnatamente la trasparenza, lo scambio di informazioni e la concorrenza fiscale leale. A tal fine, nell'ambito delle rispettive competenze, le Parti si impegnano a migliorare la cooperazione internazionale in materia tributaria e a elaborare misure volte a un'effettiva attuazione dei suddetti principi.

    Articolo 97

    Cooperazione nel settore statistico

    Le Parti si impegnano a promuovere, incoraggiare e agevolare la cooperazione in ambito statistico. Esse si orientano in tal senso a istituire e potenziare il sistema statistico nazionale, a svilupparne la capacità, garantendo anche l'elaborazione di metodologie statistiche e la produzione e diffusione di dati statistici sugli scambi di beni e servizi e, più in generale, in qualsiasi altro ambito di sostegno alle priorità sociali e economiche nazionali definite dal presente accordo che si prestano al trattamento statistico.

    Articolo 98

    Stabilità macroeconomica e finanze pubbliche

    1.   Le Parti convengono sull'importanza che l'Iraq raggiunga la stabilità macroeconomica mediante una sana politica monetaria volta a conseguire e mantenere la stabilità dei prezzi, nonché tramite una politica di bilancio intesa a conseguire la sostenibilità del debito.

    2.   Le Parti convengono sull'importanza di garantire efficacia, trasparenza e responsabilità della spesa pubblica in l'Iraq tanto a livello nazionale che locale.

    3.   Le Parti concordano di cooperare, tra le altre cose, per migliorare il sistema iracheno di gestione delle finanze pubbliche onde garantire la competitività della programmazione di bilancio e un conto unico del tesoro.

    Articolo 99

    Sviluppo del settore privato

    Le Parti concordano di cooperare al fine di sviluppare in Iraq un'economia di mercato migliorando il clima per gli investimenti, diversificando l'attività economica, garantendo il progresso grazie ad un programma di privatizzazione e migliorando le condizioni onde poter accelerare la creazione di posti di lavoro nel settore privato.

    Articolo 100

    Turismo

    1.   Le Parti si impegnano a migliorare la cooperazione onde garantire lo sviluppo equilibrato e sostenibile del settore turistico e delle questioni ad esso connesse.

    2.   Le Parti convengono pertanto di sviluppare la cooperazione turistica e in particolare di scambiarsi informazioni, esperienze e migliori pratiche per quanto riguarda l'organizzazione del quadro istituzionale per il settore turistico e il clima generale in cui operano le imprese del settore.

    Articolo 101

    Servizi finanziari

    Le Parti cooperano al fine di avvicinare le rispettive norme e standard, e in particolare:

    a)

    di potenziare il settore finanziario iracheno;

    b)

    di migliorare i sistemi contabili, di vigilanza e di regolamentazione dei settori bancario e assicurativo e degli altri settori finanziari iracheni;

    c)

    di scambiarsi informazioni sulle rispettive normative vigenti o in preparazione;

    d)

    di sviluppare sistemi di audit compatibili.

    TITOLO IV

    GIUSTIZIA, LIBERTÀ E SICUREZZA

    Articolo 102

    Stato di diritto

    1.   Nella cooperazione in materia di giustizia, libertà e sicurezza, le Parti mostrano un costante impegno e accordano particolare importanza al principio dello Stato di diritto, anche per quanto riguarda l'indipendenza della magistratura, l'accesso alla giustizia e il diritto a un processo equo.

    2.   Le Parti si impegnano a cooperare per mettere ulteriormente a punto il funzionamento delle istituzioni preposte all'applicazione della legge e all'amministrazione della giustizia, anche potenziandone la capacità.

    Articolo 103

    Cooperazione giudiziaria

    1.   Le Parti convengono di sviluppare la cooperazione giudiziaria in materia civile, in particolare per quanto concerne la ratifica e l'attuazione delle convenzioni multilaterali sulla cooperazione giudiziaria in materia civile e soprattutto le convenzioni della Conferenza dell'Aia di diritto internazionale privato in materia di cooperazione giudiziaria e controversie internazionali e di protezione dei minori.

    2.   Le Parti convengono di facilitare e incoraggiare il ricorso a mezzi alternativi per la composizione delle controversie civili e commerciali ove lo consentano gli strumenti internazionali applicabili.

    3.   Per quanto riguarda l'ambito penale, le Parti si adoperano per migliorare la cooperazione giudiziaria in materia di assistenza giudiziaria reciproca e di estradizione. Detta cooperazione comprende l'eventuale adesione ai pertinenti strumenti internazionali delle Nazioni Unite, compreso lo Statuto di Roma della Corte penale internazionale di cui all'articolo 7 del presente accordo, e la relativa applicazione.

    Articolo 104

    Protezione dei dati personali

    1.   Le Parti convengono di cooperare per migliorare il livello di protezione dei dati personali in conformità delle massime norme internazionali, quali quelle contenute negli orientamenti delle Nazioni Unite per la gestione degli schedari computerizzati di dati personali (risoluzione 45/95 dell'Assemblea generale ONU del 14 dicembre 1990).

    2.   Nella cooperazione per la protezione dei dati personali può rientrare, fra l'altro, l'assistenza tecnica sotto forma di scambio d'informazioni e di conoscenze.

    Articolo 105

    Cooperazione in materia di migrazione e asilo

    1.   Le Parti ribadiscono l'importanza ascritta alla gestione congiunta dei flussi migratori tra i rispettivi territori. Al fine di consolidare la cooperazione in tal senso, le Parti istituiscono un dialogo esaustivo su tutti gli aspetti della migrazione, compresi l'immigrazione illegale, il traffico di migranti, la tratta di esseri umani e l'integrazione di tale problematica nelle strategie nazionali di sviluppo economico e sociale delle zone di origine dei migranti.

    2.   La cooperazione si basa sulla valutazione delle esigenze specifiche, realizzata in consultazione reciproca tra le Parti, e trova attuazione conformemente alla pertinente legislazione nazionale e dell'Unione. La cooperazione verte in particolare sui seguenti aspetti:

    a)

    le cause di fondo dell'emigrazione;

    b)

    l'elaborazione e l'attuazione di norme e procedure nazionali in materia di protezione internazionale in un'ottica di rispetto delle disposizioni della convenzione di Ginevra del 1951 sullo status di rifugiati, del protocollo del 1967 e di altri strumenti regionali e internazionali pertinenti, allo scopo di garantire il rispetto del principio di «non respingimento», riconoscendo al contempo che l'Iraq non è ancora uno Stato contraente della convenzione di Ginevra del 1951 sullo status di rifugiati e del protocollo del 1967, ma sta valutando la possibilità di aderirvi in futuro;

    c)

    le norme di ammissione, i diritti e lo status delle persone ammesse, l'equità di trattamento, le politiche di integrazione sociale degli stranieri legalmente residenti, l'istruzione, la formazione e le misure contro il razzismo e la xenofobia;

    d)

    l'elaborazione di un'efficace politica di prevenzione dell'immigrazione illegale, del traffico di migranti e della tratta di esseri umani, ivi comprese misure di lotta contro le reti e le organizzazioni criminali di passatori e trafficanti e di protezione delle vittime di tali traffici;

    e)

    il rimpatrio, nel rispetto della dignità umana, delle persone che risiedono illegalmente nel territorio di un paese, compresa la promozione del rientro volontario, e la loro riammissione, ai sensi del paragrafo 3;

    f)

    in materia di visti, le questioni individuate di interesse reciproco, nel quadro dell'acquis di Schengen attualmente in vigore;

    g)

    l'ambito dei controlli e della gestione delle frontiere, affrontando aspetti quali l'organizzazione, la formazione, le migliori prassi ed altre misure operative sul campo e, all'occorrenza, la fornitura di attrezzature, tenendo presente il loro eventuale duplice uso.

    3.   Nel quadro della cooperazione intesa a prevenire e controllare l'immigrazione illegale, le Parti decidono inoltre di riammettere i propri migranti in posizione irregolare. A tal fine:

    a)

    l'Iraq riammette tutti i suoi cittadini che non soddisfano o non soddisfano più le condizioni di ingresso, soggiorno o residenza nel territorio di uno Stato membro dell'Unione, su richiesta di quest'ultimo e senza ulteriori formalità;

    b)

    ciascuno Stato membro dell'Unione riammette tutti i suoi cittadini che non soddisfano o non soddisfano più le condizioni di ingresso, soggiorno o residenza nel territorio dell'Iraq, su richiesta di quest'ultimo e senza ulteriori formalità.

    4.   Gli Stati membri dell'Unione e l'Iraq forniscono ai rispettivi cittadini documenti adeguati che ne comprovino l'identità allo scopo di consentire il viaggio a tal fine. Se la persona da riammettere non è in possesso di alcun documento d'identità o non dispone di altre prove a tal fine, su richiesta dell'Iraq o dello Stato membro interessato, l'autorità diplomatica o consolare competente dello Stato membro interessato o dell'Iraq dispone quanto necessario per interrogare senza indugio la persona da riammettere al fine di accertarne la cittadinanza.

    5.   In questo contesto, le Parti decidono di concludere, su richiesta di una di loro come previsto all'articolo 122 e senza indugio, un accordo inteso a prevenire e controllare la migrazione illegale e a disciplinare le procedure e gli obblighi specifici in materia di riammissione. Se le Parti lo ritengono necessario, il suddetto accordo copre anche la riammissione di cittadini di altri paesi e di apolidi.

    6.   La cooperazione in questo ambito si svolge nel pieno rispetto dei diritti, degli obblighi e delle responsabilità delle Parti derivanti dal diritto internazionale e dal diritto internazionale umanitario.

    Articolo 106

    Lotta alla criminalità organizzata e alla corruzione

    Le Parti convengono di collaborare e di contribuire alla lotta contro la criminalità organizzata, economica e finanziaria, e contro la corruzione, la contraffazione e le operazioni illecite, mediante il totale adempimento dei reciproci obblighi internazionali incombenti loro in tale settore, tra cui una cooperazione efficace per il recupero dei beni o dei fondi derivanti da atti di corruzione. Le Parti promuovono l'attuazione della Convenzione delle Nazioni Unite contro la criminalità organizzata transnazionale, e relativi protocolli aggiuntivi, e della Convenzione delle Nazioni Unite contro la corruzione.

    Articolo 107

    Lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo

    1.   Le Parti convengono sulla necessità di agire e cooperare al fine di impedire che i rispettivi sistemi finanziari siano utilizzati per riciclare i proventi di attività illecite, quali il traffico di droga e la corruzione, e per finanziare il terrorismo.

    2.   Le Parti convengono di cooperare nel settore dell'assistenza tecnica e amministrativa mirata ad elaborare e attuare le normative e all'efficiente funzionamento dei dispositivi di lotta contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo. Tale cooperazione si estende al recupero dei beni o dei fondi derivanti da attività criminali.

    3.   La cooperazione consente lo scambio delle pertinenti informazioni nell'ambito delle rispettive legislazioni e l'adozione di misure appropriate per lottare contro il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo equivalenti a quelle adottate dal Gruppo di Azione Finanziaria Internazionale (in appresso «GAFI»), dall'Unione e dai pertinenti organismi internazionali attivi nel settore.

    Articolo 108

    Lotta alle droghe illecite

    1.   Nel rispetto delle proprie leggi e normative, le Parti mirano a ridurre l'offerta, il traffico e la domanda di droghe illecite e la loro incidenza sui consumatori di droga e sulla società nel suo complesso e a prevenire con maggiore efficacia la deviazione dei precursori di droghe utilizzati per la produzione illecita di stupefacenti e di sostanze psicotrope. Nell'ambito di tale cooperazione, le Parti assicurano un'impostazione globale ed equilibrata per il raggiungimento di questo obiettivo, tramite la regolamentazione del mercato legale e un'azione e un coordinamento efficaci fra le autorità competenti, anche nei settori della sanità, dell'istruzione, dell'applicazione della legge e della giustizia.

    2.   Le Parti concordano gli opportuni metodi di cooperazione per conseguire tali obiettivi, basando le loro azioni su principi concordati rispondenti alle convenzioni internazionali pertinenti, alla dichiarazione politica e alla dichiarazione speciale sugli orientamenti per ridurre la domanda di droga adottate dalla ventesima sessione speciale dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite nel giugno 1998.

    Articolo 109

    Cooperazione culturale

    1.   Le Parti si impegnano a promuovere la cooperazione bilaterale nel settore della cultura, al fine di diffondere una maggiore comprensione reciproca e incentivare i rapporti culturali fra di esse.

    2.   Le Parti sostengono lo scambio di informazioni e conoscenze e altre iniziative che contribuiscano a potenziare la capacità, in particolare per quanto riguarda la tutela del patrimonio culturale.

    3.   Le Parti intensificano la cooperazione in materia di lotta contro il traffico illecito di beni culturali, conformemente alle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite riguardanti l'Iraq. Esse promuovono la ratifica e l'effettiva attuazione dei pertinenti accordi internazionali, tra cui la Convenzione UNESCO del 1970 concernente le misure da prendere per impedire l'importazione, l'esportazione e i trasferimenti illeciti di beni culturali.

    4.   Le Parti incoraggiano il dialogo interculturale tra persone, istituzioni e organizzazioni culturali che rappresentano la società civile nell'Unione e in Iraq.

    5.   Le Parti coordinano i rispettivi sforzi nei consessi internazionali, tra cui l'UNESCO, e/o nell'ambito di altri organismi internazionali, al fine di promuovere la diversità culturale, in particolare per quanto riguarda la ratifica e l'attuazione della Convenzione UNESCO sulla protezione e la promozione della diversità delle espressioni culturali.

    Articolo 110

    Cooperazione regionale

    1.   Le Parti concordano che la cooperazione deve contribuire a facilitare e sostenere la stabilità e l'integrazione regionale dell'Iraq. A tal fine, esse concordano di promuovere attività intese a intensificare le relazioni con l'Iraq, con i paesi confinanti e con altri partner regionali.

    2.   Le Parti convengono che la cooperazione può comprendere iniziative nell'ambito di accordi di cooperazione con altri paesi della regione, purché compatibili con il presente accordo e con gli interessi delle Parti.

    3.   Fatti salvi eventuali altri ambiti, le Parti convengono di prestare particolare attenzione:

    a)

    alla promozione del commercio interregionale;

    b)

    al sostegno alle istituzioni regionali e a progetti e iniziative comuni varati da organizzazioni regionali competenti.

    TITOLO V

    DISPOSIZIONI ISTITUZIONALI, GENERALI E FINALI

    Articolo 111

    Consiglio di cooperazione

    1.   È istituito un consiglio di cooperazione incaricato di sorvegliare l'attuazione del presente accordo. Il consiglio si riunisce a livello ministeriale una volta all'anno e esamina tutte le questioni importanti inerenti al presente accordo e qualunque altro problema bilaterale o internazionale di reciproco interesse per il conseguimento degli obiettivi del presente accordo. Il consiglio di cooperazione può formulare opportune raccomandazioni con il mutuo consenso delle Parti.

    2.   Il consiglio di cooperazione è composto da rappresentanti delle Parti.

    3.   Il consiglio di cooperazione stabilisce il proprio regolamento interno.

    4.   Ciascuna Parte può sottoporre al consiglio di cooperazione qualsiasi controversia relativa all'applicazione o all'interpretazione del presente accordo.

    5.   Il consiglio di cooperazione può comporre la vertenza mediante una raccomandazione.

    6.   Le disposizioni del presente articolo non ostano e lasciano impregiudicate eventuali disposizioni specifiche in materia di composizione delle controversie di cui al titolo II del presente accordo.

    Articolo 112

    Comitato di cooperazione e sottocomitati speciali

    1.   È istituito un comitato di cooperazione composto da rappresentanti delle Parti e preposto a coadiuvare il consiglio di cooperazione nell'esercizio delle sue funzioni.

    2.   Il consiglio di cooperazione può decidere di istituire altri sottocomitati o organi speciali in grado di coadiuvarlo nell'esercizio delle sue funzioni, determinandone la composizione, le mansioni e le modalità di funzionamento.

    Articolo 113

    Comitato parlamentare di cooperazione

    1.   È istituito un comitato parlamentare di cooperazione, che riunisce e consente scambi di opinioni tra membri del Parlamento iracheno e del Parlamento europeo.

    2.   Il comitato parlamentare di cooperazione è composto da membri del Parlamento europeo e del Parlamento iracheno.

    3.   Il comitato parlamentare di cooperazione è informato delle raccomandazioni del consiglio di cooperazione.

    4.   Il comitato parlamentare di cooperazione può rivolgere raccomandazioni al consiglio di cooperazione.

    Articolo 114

    Agevolazioni

    Per facilitare la cooperazione nell'ambito del presente accordo, conformemente ai regolamenti e alle norme interne di ciascuna di esse, le Parti convengono di concedere agli esperti e ai funzionari debitamente autorizzati le agevolazioni necessarie per lo svolgimento dei rispettivi compiti nell'ambito della cooperazione.

    Articolo 115

    Applicazione territoriale

    Il presente accordo si applica, da una parte, ai territori ai quali si applicano il trattato sull'Unione europea e il trattato sul funzionamento dell'Unione europea, alle condizioni ivi precisate, e, dall'altra, al territorio dell'Iraq.

    Articolo 116

    Entrata in vigore e rinnovo

    1.   Il presente accordo entra in vigore il primo giorno del mese successivo alla data in cui il depositario riceve l'ultima delle notificazioni delle Parti relative all'avvenuto espletamento delle procedure necessarie a tal fine.

    2.   Il presente accordo è concluso per un periodo di dieci anni. Esso è prorogato automaticamente di anno in anno a condizione che nessuna delle Parti lo denunci sei mesi prima della scadenza. La denuncia ha effetto sei mesi dopo che l'altra Parte ha ricevuto la notifica. La denuncia non incide sui progetti in corso avviati sulla base del presente accordo prima del ricevimento della notifica.

    Articolo 117

    Applicazione provvisoria

    1.   Fatto salvo l'articolo 116, l'Unione e l'Iraq convengono di applicare l'articolo 2, e i titoli II, III e V del presente accordo, a decorrere dal primo giorno del terzo mese successivo alla data in cui l'Unione e l'Iraq si sono notificati reciprocamente l'avvenuto espletamento delle procedure necessarie a tal fine. Le notifiche sono inviate al segretario generale del Consiglio dell'Unione europea, depositario del presente accordo.

    2.   Quando, a norma del paragrafo 1, le Parti applicano una disposizione del presente accordo in attesa dell'entrata in vigore dello stesso, si considera che tutti i riferimenti alla data di entrata in vigore del presente accordo contenuti in questa disposizione indichino la data a decorrere dalla quale le Parti decidono di applicarla a norma del paragrafo 1.

    Articolo 118

    Non discriminazione

    Nei settori contemplati dal presente accordo e fatta salva qualsiasi disposizione speciale ivi contenuta:

    a)

    il regime applicato dall'Iraq nei confronti dell'Unione non può dar luogo ad alcuna discriminazione tra gli Stati membri, i loro cittadini o le loro imprese o società;

    b)

    il regime applicato dall'Unione nei confronti dell'Iraq non può dar luogo ad alcuna discriminazione tra cittadini iracheni o tra le imprese o le società irachene.

    Articolo 119

    Clausola evolutiva

    1.   Le Parti possono modificare, rivedere e ampliare, di concerto, il presente accordo al fine di intensificare la cooperazione, anche mediante accordi o protocolli su settori o attività specifici.

    2.   Ai fini dell'applicazione del presente accordo, ciascuna Parte può formulare suggerimenti per estendere il campo della cooperazione, tenendo conto dell'esperienza acquisita nella sua attuazione. Il consiglio di cooperazione è competente a decidere eventuali estensioni del campo della cooperazione del presente accordo.

    Articolo 120

    Altri accordi

    1.   Fatte salve le pertinenti disposizioni del trattato sull'Unione europea e del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, il presente accordo o qualsiasi azione intrapresa ai sensi dello stesso non pregiudica in alcun modo la facoltà degli Stati membri di avviare con l'Iraq attività di cooperazione bilaterali o di concludere, all'occorrenza, con l'Iraq nuovi accordi di cooperazione.

    2.   Il presente accordo lascia impregiudicata l'esecuzione degli impegni assunti rispettivamente dalle Parti nei confronti di terzi.

    Articolo 121

    Mancata esecuzione dell'accordo

    1.   Le Parti adottano tutti i provvedimenti generali o specifici necessari per l'adempimento degli obblighi derivanti dal presente accordo e si adoperano per la realizzazione degli obiettivi ivi fissati.

    2.   Se una Parte ritiene che l'altra Parte non abbia ottemperato ad un obbligo previsto dal presente accordo, essa può adottare misure appropriate. Prima di procedere, essa fornisce entro 30 giorni al consiglio di cooperazione tutte le informazioni pertinenti necessarie ad un esame approfondito della situazione al fine di trovare una soluzione accettabile per le Parti.

    Nella scelta delle misure, si privilegiano quelle meno lesive per il funzionamento dell'accordo. Le misure decise sono comunicate senza indugio al consiglio di cooperazione e, se richiesto dall'altra Parte, sono oggetto di consultazioni in seno al consiglio di cooperazione.

    3.   In deroga al paragrafo 2, ciascuna Parte può adottare immediatamente misure appropriate, conformemente al diritto internazionale, in caso di:

    a)

    denuncia dell'accordo non sancita dalle norme generali del diritto internazionale;

    b)

    inosservanza, ad opera dell'altra Parte, degli elementi essenziali dell'accordo di cui agli articoli 2 e 5.

    L'altra Parte può chiedere che sia indetta urgentemente, e comunque entro 15 giorni, una riunione tra le Parti per procedere ad un esame approfondito della situazione e cercare una soluzione accettabile per entrambe.

    4.   In deroga al paragrafo 2, se una delle Parti ritiene che l'altra Parte sia venuta meno ad un obbligo di cui al titolo II del presente accordo, essa può fare esclusivo ricorso e attenersi alle procedure di composizione delle controversie di cui al titolo II, sezione VI, del presente accordo.

    Articolo 122

    Definizione delle Parti

    Ai fini del presente accordo, per «Parti» si intendono l'Unione o i suoi Stati membri oppure l'Unione e i suoi Stati membri, in base ai rispettivi poteri, da una parte, e l'Iraq, dall'altra.

    Articolo 123

    Testi facenti fede

    Il presente accordo è redatto in duplice copia nelle lingue bulgara, ceca, danese, estone, finlandese, francese, greca, inglese, italiana, lettone, lituana, maltese, neerlandese, polacca, portoghese, rumena, slovacca, slovena, spagnola, svedese, tedesca, ungherese e araba, tutti i testi facenti ugualmente fede. In caso di contrasto, si fa riferimento alla lingua nella quale è stato negoziato il presente accordo, vale a dire l'inglese.

    Articolo 124

    Allegati, appendici, protocolli e note

    Gli allegati, le appendici, i protocolli e le note del presente accordo formano parte integrante dello stesso.

    Съставено в Брюксел на единадесети май две хиляди и дванадесета година.

    Hecho en Bruselas, el once de mayo de dos mil doce.

    V Bruselu dne jedenáctého května dva tisíce dvanáct.

    Udfærdiget i Bruxelles den ellevte maj to tusind og tolv.

    Geschehen zu Brüssel am elften Mai zweitausendzwölf.

    Kahe tuhande kaheteistkümnenda aasta maikuu üheteistkümnendal päeval Brüsselis.

    'Εγινε στις Βρυξέλλες, στις ένδεκα Μαΐου δύο χιλιάδες δώδεκα.

    Done at Brussels on the eleventh day of May in the year two thousand and twelve.

    Fait à Bruxelles, le onze mai deux mille douze.

    Fatto a Bruxelles, addì undici maggio duemiladodici.

    Briselē, divi tūkstoši divpadsmitā gada vienpadsmitajā maijā.

    Priimta du tūkstančiai dvyliktų metų gegužės vienuoliktą dieną Briuselyje.

    Kelt Brüsszelben, a kétezer-tizenkettedik év május havának tizenegyedik napján.

    Magħmul fi Brussell, fil-ħdax-il jum ta’ Mejju tas-sena elfejn u tnax.

    Gedaan te Brussel, de elfde mei tweeduizend twaalf.

    Sporządzono w Brukseli dnia jedenastego maja roku dwa tysiące dwunastego.

    Feito em Bruxelas, em onze de maio de dois mil e doze.

    Întocmit la Bruxelles la unsprezece mai două mii doisprezece.

    V Bruseli dňa jedenásteho mája dvetisícdvanásť.

    V Bruslju, dne enajstega maja leta dva tisoč dvanajst.

    Tehty Brysselissä yhdentenätoista päivänä toukokuuta vuonna kaksituhattakaksitoista.

    Som skedde i Bryssel den elfte maj tjugohundratolv.

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    Voor het Koninkrijk België

    Pour le Royaume de Belgique

    Für das Königreich Belgien

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    Deze handtekening verbindt eveneens de Vlaamse Gemeenschap, de Franse Gemeenschap, de Duitstalige Gemeenschap, het Vlaamse Gewest, het Waalse Gewest en het Brussels Hoofdstedelijk Gewest

    Cette signature engage également la Communauté française, la Communauté flamande, la Communauté germanophone, la Région wallonne, la Région flamande et la Région de Bruxelles-Capitale.

    Diese Unterschrift bindet zugleich die Deutschsprachige Gemeinschaft, die Flämische Gemeinschaft, die Französische Gemeinschaft, die Wallonische Region, die Flämische Region und die Region Brüssel- Hauptstadt.

    За Република България

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    Za Českou republiku

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    For Kongeriget Danmark

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    Für die Bundesrepublik Deutschland

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    Eesti Vabariigi nimel

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    Thar cheann Na hÉireann

    For Ireland

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    Гια την Eλληvιкή Δημoкρατία

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    Por el Reino de España

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    Pour la République française

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    Per la Repubblica italiana

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    Гια την Kυπριαкή Δημoкρατία,

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    Latvijas Republikas vārdā –

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    Lietuvos Respublikos vardu

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    Pour le Grand-Duché de Luxembourg

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    A Magyar Köztársaság részéről

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    Għar Malta

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    Voor het Koninkrijk der Nederlanden

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    Für die Republik Österreich

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    W imieniu Rzeczypospolitej Polskiej

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    Pela República Portuguesa

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    Pentru România

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    Za Republiko Slovenijo

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    Za Slovenskú republiku

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    Suomen tasavallan puolesta

    För Republiken Finland

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    För Konungariket Sverige

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    For the United Kingdom of Great Britain and Northern Ireland

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    За Европейския съюз

    Por la Unión Europea

    Za Evropskou unii

    For Den Europæiske Union

    Für die Europäische Union

    Euroopa Liidu nimel

    Για την Ευρωπαϊκή Ένωση

    For the European Union

    Pour l'Union européenne

    Per l'Unione europea

    Eiropas Savienības vārdā –

    Europos Sąjungos vardu

    Az Európai Unió részéről

    Għall-Unjoni Ewropea

    Voor de Europese Unie

    W imieniu Unii Europejskiej

    Pela União Europeia

    Pentru Uniunea Europeană

    Za Európsku úniu

    Za Evropsko unijo

    Euroopan unionin puolesta

    För Europeiska unionen

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    ALLEGATO 1

    APPALTI PUBBLICI

    Appendice I

    Appalti disciplinati

    Suballegato 1

    Organi dell'amministrazione centrale le cui procedure di appalto sono disciplinate dalle disposizioni del titolo II, sezione V, capo II, del presente accordo

    Beni

    Soglie

    130 000 DSP

    Servizi (specificati al suballegato 3)

    Soglie

    130 000 DSP

    Opere (specificate al suballegato 4)

    Soglie

    5 000 000 DSP

    Impegni dell'Iraq

    1.   Tutti gli organi dell'amministrazione centrale, compresi gli enti facenti capo ad un organo dell'amministrazione centrale; tutti gli altri enti le cui politiche in materia di appalti sono controllate, dipendono o sono influenzate dall'amministrazione centrale; tutti gli altri enti finanziati dall'amministrazione centrale o la cui gestione è soggetta al controllo dell'amministrazione centrale.

    2.   Elenco indicativo dei suddetti enti (i titoli precisi sono soggetti a cambiamento):

     

    Ministero dell'Agricoltura

     

    Ministero delle Comunicazioni

     

    Commissione nazionale per la comunicazione e i media

     

    Commissione per l'integrità pubblica

     

    Ministero della Cultura

     

    Ministero della Difesa

     

    Ministero della Migrazione

     

    Ministero dell'Istruzione

     

    Ministero dell'Energia elettrica

     

    Ministero dell'Ambiente

     

    Ministero delle Finanze

     

    Ministero degli Affari esteri

     

    Ministero della Sanità

     

    Ministero dell'Istruzione superiore e della ricerca scientifica

     

    Ministero dell'Edilizia e delle politiche abitative (e relative imprese pubbliche)

     

    Ministero per i Diritti umani

     

    Ministero per le Politiche industriali e minerarie (e relative imprese pubbliche)

     

    Ministero degli Interni

     

    Ministero della Giustizia

     

    Ministero del Lavoro e degli affari sociali

     

    Ministero dei Comuni e delle opere pubbliche

     

    Ministero del Petrolio

     

    Ministero della Pianificazione e della cooperazione allo sviluppo

     

    Ministero delle Scienze e della tecnologia

     

    Ministero del Commercio

     

    Ministero dei Trasporti

     

    Ministero delle Risorse idriche

     

    Ministero della Gioventù e dello sport

     

    Sottosegretariato alle Attività turistiche e ai siti storici

     

    Sottosegretariato agli Affari provinciali

     

    Sottosegretariato alle Questioni femminili

     

    Banca centrale della Repubblica dell'Iraq

     

    Università pubbliche

    Impegni dell'Unione

    Enti dell'Unione:

    1)   Consiglio dell'Unione europea

    2)   Commissione europeaEnti appaltanti degli Stati membri:

    1.   Tutti i ministeri e gli organismi di diritto pubblico dell'amministrazione centrale.

    Nell'Unione, per «organismo di diritto pubblico» s'intende qualsiasi ente:

    istituito per soddisfare specificatamente bisogni di interesse generale aventi carattere non industriale o commerciale,

    dotato di personalità giuridica, e

    la cui attività sia finanziata in buona parte con fondi pubblici provenienti da enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico, oppure la cui gestione sia soggetta al controllo e alla supervisione di tali enti, oppure il cui organo di amministrazione, di direzione o di vigilanza sia costituito per più della metà da membri di nomina statale designati da enti pubblici territoriali o da altri organismi di diritto pubblico.

    2.   Di seguito sono elencati gli organi dell'amministrazione centrale i cui appalti sono soggetti alle disposizioni del titolo II, sezione V, capo II, del presente accordo (elenco indicativo).

    ELENCO INDICATIVO DEGLI ENTI APPALTANTI AVENTI CARATTERE DI ORGANO DELL'AMMINISTRAZIONE CENTRALE AI SENSI DELLA DIRETTIVA CE SUGLI APPALTI

    Belgio

    1.

    Services publics fédéraux (Ministères):

    1.

    Federale Overheidsdiensten (ministeries):

    SPF Chancellerie du Premier ministre;

    FOD Kanselarij van de Eerste Minister;

    SPF Personnel et organisation;

    FOD Personeel en Organisatie;

    SPF Budget et Contrôle de la Gestion;

    FOD Budget en Beheerscontrole;

    SPF Technologie de l’information et de la communication (Fedict);

    FOD Informatie- en Communicatietechnologie (Fedict);

    SPF Affaires étrangères, commerce extérieur et coopération au développement;

    FOD Buitenlandse Zaken, Buitenlandse Handel en Ontwikkelingssamenwerking;

    SPF Intérieur;

    FOD Binnenlandse Zaken;

    SPF Finances;

    FOD Financiën;

    SPF Mobilité et transports;

    FOD Mobiliteit en Vervoer;

    SPF Emploi, travail et concertation sociale;

    FOD Werkgelegenheid, Arbeid en Sociaal overleg;

    SPF Sécurité Sociale et institutions publiques de sécurité sociale;

    FOD Sociale Zekerheid en Openbare Instellingen van Sociale Zekerheid;

    SPF Santé publique, sécurité de la chaîne alimentaire et environnement;

    FOD Volksgezondheid, Veiligheid van de Voedselketen en Leefmilieu;

    SPF Justice;

    FOD Justitie;

    SPF Economie, PME, classes moyennes et energie;

    FOD Economie, KMO, Middenstand en Energie;

    Ministère de la Défense;

    Ministerie van Defensie;

    Service public de programmation Intégration sociale, lutte contre la pauvreté et économie sociale;

    Programmatorische Federale Overheidsdienst Maatschappelijke Integratie, Armoedsbestrijding en Sociale Economie;

    Service public fédéral de programmation Développement durable;

    Programmatorische Federale Overheidsdienst Duurzame Ontwikkeling;

    Service public fédéral de programmation Politique scientifique.

    Programmatorische Federale Overheidsdienst Wetenschapsbeleid.


    2.

    Régie des Bâtiments:

    2.

    Regie der Gebouwen:

    Office national de Sécurité sociale;

    Rijksdienst voor Sociale Zekerheid;

    Institut national d’Assurance sociales pour travailleurs indépendants;

    Rijksinstituut voor de Sociale Verzekeringen der Zelfstandigen;

    Institut national d’Assurance Maladie-Invalidité;

    Rijksinstituut voor Ziekte- en Invaliditeitsverzekering;

    Office national des Pensions;

    Rijksdienst voor Pensioenen;

    Caisse auxiliaire d’Assurance Maladie-Invalidité;

    Hulpkas voor Ziekte-en Invaliditeitsverzekering;

    Fond des Maladies professionnelles;

    Fonds voor Beroepsziekten;

    Office national de l’Emploi.

    Rijksdienst voor Arbeidsvoorziening.

    Bulgaria

    Администрация на Народното събрание

    Aдминистрация на Президента

    Администрация на Министерския съвет

    Конституционен съд

    Българска народна банка

    Министерство на външните работи

    Министерство на вътрешните работи

    Министерство на държавната администрация и административната реформа

    Министерство на извънредните ситуации

    Министерство на земеделието и храните

    Министерство на здравеопазването

    Министерство на икономиката и енергетиката

    Министерство на културата

    Министерство на образованието и науката

    Министерство на околната среда и водите

    Министерство на отбраната

    Министерство на правосъдието

    Министерство на регионалното развитие и благоустройството

    Министерство на транспорта

    Министерство на труда и социалната политика

    Министерство на финансите

    Agenzie statali, commissioni statali, agenzie esecutive e altre autorità statali istituite per legge o per decreto del Consiglio dei ministri aventi una funzione attinente all'esercizio del potere esecutivo:

    Агенция за ядрено регулиране

    Висша атестационна комисия

    Държавна комисия за енергийно и водно регулиране

    Държавна комисия по сигурността на информацията

    Комисия за защита на конкуренцията

    Комисия за защита на личните данни

    Комисия за защита от дискриминация

    Комисия за регулиране на съобщенията

    Комисия за финансов надзор

    Патентно ведомство на Република България

    Сметна палата на Република България

    Агенция за приватизация

    Агенция за следприватизационен контрол

    Български институт по метрология

    Държавна агенция „Архиви“

    Държавна агенция „Държавен резерв и военновременни запаси“

    Държавна агенция „Национална сигурност“

    Държавна агенция за бежанците

    Държавна агенция за българите в чужбина

    Държавна агенция за закрила на детето

    Държавна агенция за информационни технологии и съобщения

    Държавна агенция за метрологичен и технически надзор

    Държавна агенция за младежта и спорта

    Държавна агенция по горите

    Държавна агенция по туризма

    Държавна комисия по стоковите борси и тържища

    Институт по публична администрация и европейска интеграция

    Национален статистически институт

    Национална агенция за оценяване и акредитация

    Националната агенция за професионално образование и обучение

    Национална комисия за борба с трафика на хора

    Агенция „Митници“

    Агенция за държавна и финансова инспекция

    Агенция за държавни вземания

    Агенция за социално подпомагане

    Агенция за хората с увреждания

    Агенция по вписванията

    Агенция по геодезия, картография и кадастър

    Агенция по енергийна ефективност

    Агенция по заетостта

    Агенция по обществени поръчки

    Българска агенция за инвестиции

    Главна дирекция „Гражданска въздухоплавателна администрация“

    Дирекция „Материално-техническо осигуряване и социално обслужване“ на Министерство на вътрешните работи

    Дирекция „Оперативно издирване“ на Министерство на вътрешните работи

    Дирекция „Финансово-ресурсно осигуряване“ на Министерство на вътрешните работи

    Дирекция за национален строителен контрол

    Държавна комисия по хазарта

    Изпълнителна агенция „Автомобилна администрация“

    Изпълнителна агенция „Борба с градушките“

    Изпълнителна агенция „Българска служба за акредитация“

    Изпълнителна агенция „Военни клубове и информация“

    Изпълнителна агенция „Главна инспекция по труда“

    Изпълнителна агенция „Държавна собственост на Министерството на отбраната“

    Изпълнителна агенция „Железопътна администрация“

    Изпълнителна агенция „Изпитвания и контролни измервания на въоръжение, техника и имущества“

    Изпълнителна агенция „Морска администрация“

    Изпълнителна агенция „Национален филмов център“

    Изпълнителна агенция „Пристанищна администрация“

    Изпълнителна агенция „Проучване и поддържане на река Дунав“

    Изпълнителна агенция „Социални дейности на Министерството на отбраната“

    Изпълнителна агенция за икономически анализи и прогнози

    Изпълнителна агенция за насърчаване на малките и средни предприятия

    Изпълнителна агенция по лекарствата

    Изпълнителна агенция по лозата и виното

    Изпълнителна агенция по околна среда

    Изпълнителна агенция по почвените ресурси

    Изпълнителна агенция по рибарство и аквакултури

    Изпълнителна агенция по селекция и репродукция в животновъдството

    Изпълнителна агенция по сортоизпитване, апробация и семеконтрол

    Изпълнителна агенция по трансплантация

    Изпълнителна агенция по хидромелиорации

    Комисията за защита на потребителите

    Контролно-техническата инспекция

    Национален център за информация и документация

    Национален център по радиобиология и радиационна защита

    Национална агенция за приходите

    Национална ветеринарномедицинска служба

    Национална служба „Полиция“

    Национална служба „Пожарна безопасност и защита на населението“

    Национална служба за растителна защита

    Национална служба за съвети в земеделието

    Национална служба по зърното и фуражите

    Служба „Военна информация“

    Служба „Военна полиция“

    Фонд „Републиканска пътна инфраструктура“

    Авиоотряд 28

    Repubblica ceca

    Ministerstvo dopravy

    Ministerstvo financí

    Ministerstvo kultury

    Ministerstvo obrany

    Ministerstvo pro místní rozvoj

    Ministerstvo práce a sociálních věcí

    Ministerstvo průmyslu a obchodu

    Ministerstvo spravedlnosti

    Ministerstvo školství, mládeže a tělovýchovy

    Ministerstvo vnitra

    Ministerstvo zahraničních věcí

    Ministerstvo zdravotnictví

    Ministerstvo zemědělství

    Ministerstvo životního prostředí

    Poslanecká sněmovna PČR

    Senát PČR

    Kancelář prezidenta

    Český statistický úřad

    Český úřad zeměměřičský a katastrální

    Úřad průmyslového vlastnictví

    Úřad pro ochranu osobních údajů

    Bezpečnostní informační služba

    Národní bezpečnostní úřad

    Česká akademie věd

    Vězeňská služba

    Český báňský úřad

    Úřad pro ochranu hospodářské soutěže

    Správa státních hmotných rezerv

    Státní úřad pro jadernou bezpečnost

    Česká národní banka

    Energetický regulační úřad

    Úřad vlády České republiky

    Ústavní soud

    Nejvyšší soud

    Nejvyšší správní soud

    Nejvyšší státní zastupitelství

    Nejvyšší kontrolní úřad

    Kancelář Veřejného ochránce práv

    Grantová agentura České republiky

    Státní úřad inspekce práce

    Český telekomunikační úřad

    Danimarca

    Folketinget

    Rigsrevisionen

    Statsministeriet

    Udenrigsministeriet

    Beskæftigelsesministeriet

    5 styrelser og institutioner (5 dipartimenti e istituzioni)

    Domstolsstyrelsen

    Finansministeriet

    5 styrelser og institutioner (5 dipartimenti e istituzioni)

    Forsvarsministeriet

    5 styrelser og institutioner (5 dipartimenti e istituzioni)

    Ministeriet for Sundhed og Forebyggelse

    Adskillige styrelser og institutioner, herunder Statens Serum Institut (diversi dipartimenti e istituzioni, tra cui lo Statens Serum Institut)

    Justitsministeriet

    Rigspolitichefen, anklagemyndigheden samt 1 direktorat og et antal styrelser (capo della polizia, procuratore generale, 1 direzione e vari dipartimenti)

    Kirkeministeriet

    10 stiftsøvrigheder (10 autorità diocesane)

    Kulturministeriet — Ministero della Cultura

    4 styrelser samt et antal statsinstitutioner (4 dipartimenti e varie istituzioni)

    Miljøministeriet

    5 styrelser (5 dipartimenti)

    Ministeriet for Flygtninge, Indvandrere og Integration

    1 styrelse (1 dipartimento)

    Ministeriet for Fødevarer, Landbrug og Fiskeri

    4 direktorater og institutioner (4 direzioni e istituzioni)

    Ministeriet for Videnskab, Teknologi og Udvikling

    Adskillige styrelser og institutioner, Forskningscenter Risø og Statens uddannelsesbygninger (diversi dipartimenti e istituzioni, fra cui il laboratorio nazionale Risoe e gli edifici nazionali adibiti alla ricerca e all'istruzione)

    Skatteministeriet

    1 styrelse og institutioner (1 dipartimento e varie istituzioni)

    Velfærdsministeriet

    3 styrelser og institutioner (3 dipartimenti e diverse istituzioni)

    Transportministeriet

    7 styrelser og institutioner, hereunder Øresundsbrokonsortiet (7 dipartimenti e istituzioni, fra cui Øresundsbrokonsortiet)

    Undervisningsministeriet

    3 styrelser, 4 undervisningsinstitutioner og 5 andre institutioner (3 dipartimenti, 4 istituti nazionali e 5 altre istituzioni)

    Økonomi- og Erhvervsministeriet

    Adskillige styrelser og institutioner (diversi dipartimenti e istituzioni)

    Klima- og Energiministeriet

    3 styrelser og institutioner (3 dipartimenti e istituzioni)

    Germania

    Auswärtiges Amt

    Bundeskanzleramt

    Bundesministerium für Arbeit und Soziales

    Bundesministerium für Bildung und Forschung

    Bundesministerium für Ernährung, Landwirtschaft und Verbraucherschutz

    Bundesministerium der Finanzen

    Bundesministerium des Innern (esclusivamente beni per uso civile)

    Bundesministerium für Gesundheit

    Bundesministerium für Familie, Senioren, Frauen und Jugend

    Bundesministerium der Justiz

    Bundesministerium für Verkehr, Bau und Stadtentwicklung

    Bundesministerium für Wirtschaft und Technologie

    Bundesministerium für wirtschaftliche Zusammenarbeit und Entwicklung

    Bundesministerium der Verteidigung (esclusi i beni per uso militare)

    Bundesministerium für Umwelt, Naturschutz und Reaktorsicherheit

    Estonia

    Vabariigi Presidendi Kantselei;

    Eesti Vabariigi Riigikogu;

    Eesti Vabariigi Riigikohus;

    Riigikontroll;

    Õiguskantsler;

    Riigikantselei;

    Rahvusarhiiv;

    Haridus- ja Teadusministeerium;

    Justiitsministeerium;

    Kaitseministeerium;

    Keskkonnaministeerium;

    Kultuuriministeerium;

    Majandus- ja Kommunikatsiooniministeerium;

    Põllumajandusministeerium;

    Rahandusministeerium;

    Siseministeerium;

    Sotsiaalministeerium;

    Välisministeerium;

    Keeleinspektsioon;

    Riigiprokuratuur;

    Teabeamet;

    Maa-amet;

    Keskkonnainspektsioon;

    Metsakaitse- ja Metsauuenduskeskus;

    Muinsuskaitseamet;

    Patendiamet;

    Tarbijakaitseamet;

    Riigihangete Amet;

    Taimetoodangu Inspektsioon;

    Põllumajanduse Registrite ja Informatsiooni Amet;

    Veterinaar- ja Toiduamet;

    Konkurentsiamet;

    Maksu- ja Tolliamet;

    Statistikaamet;

    Kaitsepolitseiamet;

    Kodakondsus- ja Migratsiooniamet;

    Piirivalveamet;

    Politseiamet;

    Eesti Kohtuekspertiisi Instituut;

    Keskkriminaalpolitsei;

    Päästeamet;

    Andmekaitse Inspektsioon;

    Ravimiamet;

    Sotsiaalkindlustusamet;

    Tööturuamet;

    Tervishoiuamet;

    Tervisekaitseinspektsioon;

    Tööinspektsioon;

    Lennuamet;

    Maanteeamet;

    Veeteede Amet;

    Julgestuspolitsei;

    Kaitseressursside Amet;

    Kaitseväe Logistikakeskus;

    Tehnilise Järelevalve Amet.

    Irlanda

    President’s Establishment

    Houses of the Oireachtas — [Parlamento]

    Department of the Taoiseach — [Primo Ministro]

    Central Statistics Office

    Department of Finance

    Office of the Comptroller and Auditor General

    Office of the Revenue Commissioners

    Office of Public Works

    State Laboratory

    Office of the Attorney General

    Office of the Director of Public Prosecutions

    Valuation Office

    Office of the Commission for Public Service Appointments

    Public Appointments Service

    Office of the Ombudsman

    Chief State Solicitor’s Office

    Department of Justice, Equality and Law Reform

    Courts Service

    Prisons Service

    Office of the Commissioners of Charitable Donations and Bequests

    Department of the Environment, Heritage and Local Government

    Department of Education and Science

    Department of Communications, Energy and Natural Resources

    Department of Agriculture, Fisheries and Food

    Department of Transport

    Department of Health and Children

    Department of Enterprise, Trade and Employment

    Department of Arts, Sports and Tourism

    Department of Defence

    Department of Foreign Affairs

    Department of Social and Family Affairs

    Department of Community, Rural and Gaeltacht — [Regioni di lingua gaelica] Affairs

    Arts Council

    National Gallery.

    Grecia

    Υπουργείο Εσωτερικών·

    Υπουργείο Εξωτερικών·

    Υπουργείο Οικονομίας και Οικονομικών·

    Υπουργείο Ανάπτυξης·

    Υπουργείο Δικαιοσύνης·

    Υπουργείο Εθνικής Παιδείας και Θρησκευμάτων·

    Υπουργείο Πολιτισμού·

    Υπουργείο Υγείας και Κοινωνικής Αλληλεγγύης·

    Υπουργείο Περιβάλλοντος, Χωροταξίας και Δημοσίων Έργων·

    Υπουργείο Απασχόλησης και Κοινωνικής Προστασίας·

    Υπουργείο Μεταφορών και Επικοινωνιών·

    Υπουργείο Αγροτικής Ανάπτυξης και Τροφίμων·

    Υπουργείο Εμπορικής Ναυτιλίας, Αιγαίου και Νησιωτικής Πολιτικής·

    Υπουργείο Μακεδονίας-Θράκης·

    Γενική Γραμματεία Επικοινωνίας·

    Γενική Γραμματεία Ενημέρωσης·

    Γενική Γραμματεία Νέας Γενιάς·

    Γενική Γραμματεία Ισότητας·

    Γενική Γραμματεία Κοινωνικών Ασφαλίσεων·

    Γενική Γραμματεία Απόδημου Ελληνισμού·

    Γενική Γραμματεία Βιομηχανίας·

    Γενική Γραμματεία Έρευνας και Τεχνολογίας·

    Γενική Γραμματεία Αθλητισμού·

    Γενική Γραμματεία Δημοσίων Έργων·

    Γενική Γραμματεία Εθνικής Στατιστικής Υπηρεσίας Ελλάδος·

    Εθνικό Συμβούλιο Κοινωνικής Φροντίδας·

    Οργανισμός Εργατικής Κατοικίας·

    Εθνικό Τυπογραφείο·

    Γενικό Χημείο του Κράτους·

    Ταμείο Εθνικής Οδοποιίας·

    Εθνικό Καποδιστριακό Πανεπιστήμιο Αθηνών·

    Αριστοτέλειο Πανεπιστήμιο Θεσσαλονίκης·

    Δημοκρίτειο Πανεπιστήμιο Θράκης·

    Πανεπιστήμιο Αιγαίου·

    Πανεπιστήμιο Ιωαννίνων·

    Πανεπιστήμιο Πατρών·

    Πανεπιστήμιο Μακεδονίας·

    Πολυτεχνείο Κρήτης·

    Σιβιτανίδειος Δημόσια Σχολή Τεχνών και Επαγγελμάτων·

    Αιγινήτειο Νοσοκομείο·

    Αρεταίειο Νοσοκομείο·

    Εθνικό Κέντρο Δημόσιας Διοίκησης·

    Οργανισμός Διαχείρισης Δημοσίου Υλικού·

    Οργανισμός Γεωργικών Ασφαλίσεων·

    Οργανισμός Σχολικών Κτιρίων·

    Γενικό Επιτελείο Στρατού·

    Γενικό Επιτελείο Ναυτικού·

    Γενικό Επιτελείο Αεροπορίας·

    Ελληνική Επιτροπή Ατομικής Ενέργειας·

    Γενική Γραμματεία Εκπαίδευσης Ενηλίκων·

    Υπουργείο Εθνικής Άμυνας·

    Γενική Γραμματεία Εμπορίου.

    Spagna

    Presidencia del Gobierno

    Ministerio de Asuntos Exteriores y de Cooperación

    Ministerio de Justicia

    Ministerio de Defensa

    Ministerio de Economía y Hacienda

    Ministerio del Interior

    Ministerio de Fomento

    Ministerio de Educación, Política Social y Deportes

    Ministerio de Industria, Turismo y Comercio

    Ministerio de Trabajo e Inmigración

    Ministerio de la Presidencia

    Ministerio de Administraciones Públicas

    Ministerio de Cultura

    Ministerio de Sanidad y Consumo

    Ministerio de Medio Ambiente y Medio Rural y Marino

    Ministerio de Vivienda

    Ministerio de Ciencia e Innovación

    Ministerio de Igualdad

    Francia

    1)   Ministeri

    Services du Premier ministre

    Ministère chargé de la santé, de la jeunesse et des sports

    Ministère chargé de l’intérieur, de l’outre-mer et des collectivités territoriales

    Ministère chargé de la justice

    Ministère chargé de la défense

    Ministère chargé des affaires étrangères et européennes

    Ministère chargé de l’éducation nationale

    Ministère chargé de l’économie, des finances et de l’emploi

    Secrétariat d'État aux transports

    Secrétariat d'État aux entreprises et au commerce extérieur

    Ministère chargé du travail, des relations sociales et de la solidarité

    Ministère chargé de la culture et de la communication

    Ministère chargé du budget, des comptes publics et de la fonction publique

    Ministère chargé de l’agriculture et de la pêche

    Ministère chargé de l’enseignement supérieur et de la recherche

    Ministère chargé de l’écologie, du développement et de l’aménagement durables

    Secrétariat d'État à la fonction publique

    Ministère chargé du logement et de la ville

    Secrétariat d'État à la coopération et à la francophonie

    Secrétariat d'État à l’outre-mer

    Secrétariat d'État à la jeunesse, des sports et de la vie associative

    Secrétariat d'État aux anciens combattants

    Ministère chargé de l’immigration, de l’intégration, de l’identité nationale et du co-développement

    Secrétariat d'État en charge de la prospective et de l’évaluation des politiques publiques

    Secrétariat d'État aux affaires européennes

    Secrétariat d'État aux affaires étrangères et aux droits de l’homme

    Secrétariat d'État à la consommation et au tourisme

    Secrétariat d’Etat à la politique de la ville

    Secrétariat d'État à la solidarité

    Secrétariat d'État en charge de l’industrie et de la consommation

    Secrétariat d'État en charge de l’emploi

    Secrétariat d'État en charge du commerce, de l’artisanat, des PME, du tourisme et des services

    Secrétariat d'État en charge de l’écologie

    Secrétariat d'État en charge du développement de la région-capitale

    Secrétariat d'État en charge de l’aménagement du territoire

    2)   Istituzioni, autorità e giurisdizioni indipendenti

    Présidence de la République

    Assemblée nationale

    Sénat

    Conseil constitutionnel

    Conseil économique et social

    Conseil supérieur de la magistrature

    Agence française contre le dopage

    Autorité de contrôle des assurances et des mutuelles

    Autorité de contrôle des nuisances sonores aéroportuaires

    Autorité de régulation des communications électroniques et des postes

    Autorité de sûreté nucléaire

    Autorité indépendante des marchés financiers

    Comité national d’évaluation des établissements publics à caractère scientifique, culturel et professionnel

    Commission d’accès aux documents administratifs

    Commission consultative du secret de la défense nationale

    Commission nationale des comptes de campagne et des financements politiques

    Commission nationale de contrôle des interceptions de sécurité

    Commission nationale de déontologie de la sécurité

    Commission nationale du débat public

    Commission nationale de l’informatique et des libertés

    Commission des participations et des transferts

    Commission de régulation de l’énergie

    Commission de la sécurité des consommateurs

    Commission des sondages

    Commission de la transparence financière de la vie politique

    Conseil de la concurrence

    Conseil des ventes volontaires de meubles aux enchères publiques

    Conseil supérieur de l’audiovisuel

    Défenseur des enfants

    Haute autorité de lutte contre les discriminations et pour l’égalité

    Haute autorité de santé

    Médiateur de la République

    Cour de justice de la République

    Tribunal des Conflits

    Conseil d'État

    Cours administratives d’appel

    Tribunaux administratifs

    Cour des Comptes

    Chambres régionales des Comptes

    Cours et tribunaux de l’ordre judiciaire (Cour de Cassation, Cours d’Appel, Tribunaux d’instance et Tribunaux de grande instance)

    3)   Enti pubblici nazionali

    Académie de France à Rome

    Académie de marine

    Académie des sciences d’outre-mer

    Académie des technologies

    Agence centrale des organismes de sécurité sociale (ACOSS)

    Agence de biomédicine

    Agence pour l’enseignement du français à l’étranger

    Agence française de sécurité sanitaire des aliments

    Agence française de sécurité sanitaire de l’environnement et du travail

    Agence nationale pour la cohésion sociale et l’égalité des chances

    Agence nationale pour la garantie des droits des mineurs

    Agences de l’eau

    Agence nationale de l’Accueil des Etrangers et des migrations

    Agence nationale pour l’amélioration des conditions de travail (ANACT)

    Agence nationale pour l’amélioration de l’habitat (ANAH)

    Agence nationale pour la Cohésion Sociale et l’Egalité des Chances

    Agence nationale pour l’indemnisation des français d’outre-mer (ANIFOM)

    Assemblée permanente des chambres d’agriculture (APCA)

    Bibliothèque publique d’information

    Bibliothèque nationale de France

    Bibliothèque nationale et universitaire de Strasbourg

    Caisse des dépôts et consignations

    Caisse nationale des autoroutes (CNA)

    Caisse nationale militaire de sécurité sociale (CNMSS)

    Caisse de garantie du logement locatif social

    Casa de Velasquez

    Centre d’enseignement zootechnique

    Centre d’études de l’emploi

    Centre d’études supérieures de la sécurité sociale

    Centres de formation professionnelle et de promotion agricole

    Centre hospitalier des Quinze-Vingts

    Centre international d’études supérieures en sciences agronomiques (Montpellier Sup Agro)

    Centre des liaisons européennes et internationales de sécurité sociale

    Centre des monuments nationaux

    Centre national d’art et de culture Georges Pompidou

    Centre national des arts plastiques

    Centre national de la cinématographie

    Centre national d'études et d’expérimentation du machinisme agricole, du génie rural, des eaux et des forêts (CEMAGREF)

    Centre national du livre

    Centre national de documentation pédagogique

    Centre national des œuvres universitaires et scolaires (CNOUS)

    Centre national professionnel de la propriété forestière

    Centre national de la recherche scientifique (C.N.R.S)

    Centres d’éducation populaire et de sport (CREPS)

    Centres régionaux des œuvres universitaires (CROUS)

    Collège de France

    Conservatoire de l’espace littoral et des rivages lacustres

    Conservatoire National des Arts et Métiers

    Conservatoire national supérieur de musique et de danse de Paris

    Conservatoire national supérieur de musique et de danse de Lyon

    Conservatoire national supérieur d’art dramatique

    École centrale de Lille

    École centrale de Lyon

    École centrale des arts et manufactures

    École française d’archéologie d’Athènes

    École française d’Extrême-Orient

    École française de Rome

    École des hautes études en sciences sociales

    École du Louvre

    École nationale d’administration

    École nationale de l’aviation civile (ENAC)

    École nationale des Chartes

    École nationale d’équitation

    École nationale du génie de l’eau et de l’environnement de Strasbourg

    Écoles nationales d’ingénieurs

    École nationale d’ingénieurs des industries des techniques agricoles et alimentaires de Nantes

    Écoles nationales d’ingénieurs des travaux agricoles

    École nationale de la magistrature

    Écoles nationales de la marine marchande

    École nationale de la santé publique (ENSP)

    École nationale de ski et d’alpinisme

    École nationale supérieure des arts décoratifs

    École nationale supérieure des arts et techniques du théâtre

    École nationale supérieure des arts et industries textiles Roubaix

    Écoles nationales supérieures d’arts et métiers

    École nationale supérieure des beaux-arts

    École nationale supérieure de céramique industrielle

    École nationale supérieure de l’électronique et de ses applications (ENSEA)

    École nationale supérieure du paysage de Versailles

    École nationale supérieure des Sciences de l’information et des bibliothécaires

    École nationale supérieure de la sécurité sociale

    Écoles nationales vétérinaires

    École nationale de voile

    Écoles normales supérieures

    École polytechnique

    École technique professionnelle agricole et forestière de Meymac (Corrèze)

    École de sylviculture Crogny (Aube)

    École de viticulture et d’œnologie de la Tour-Blanche (Gironde)

    École de viticulture — Avize (Marne)

    Établissement national d’enseignement agronomique de Dijon

    Établissement national des invalides de la marine (ENIM)

    Établissement national de bienfaisance Koenigswarter

    Établissement public du musée et du domaine national de Versailles

    Fondation Carnegie

    Fondation Singer-Polignac

    Haras nationaux

    Hôpital national de Saint-Maurice

    Institut des hautes études pour la science et la technologie

    Institut français d’archéologie orientale du Caire

    Institut géographique national

    Institut National de l’origine et de la qualité

    Institut national des hautes études de sécurité

    Institut de veille sanitaire

    Institut National d’enseignement supérieur et de recherche agronomique et agroalimentaire de Rennes

    Institut national d'études Démographiques (I.N.E.D)

    Institut National d’Horticulture

    Institut National de la jeunesse et de l’éducation populaire

    Institut national des jeunes aveugles — Paris

    Institut national des jeunes sourds — Bordeaux

    Institut national des jeunes sourds — Chambéry

    Institut national des jeunes sourds — Metz

    Institut national des jeunes sourds — Paris

    Institut national de physique nucléaire et de physique des particules (I.N.P.N.P.P)

    Institut national de la propriété industrielle

    Institut national de la recherche agronomique (I.N.R.A)

    Institut national de la recherche pédagogique (I.N.R.P)

    Institut national de la santé et de la recherche médicale (I.N.S.E.R.M)

    Institut national d’histoire de l’art (I.N.H.A.)

    Institut national de recherches archéologiques préventives

    Institut national des sciences de l’univers

    Institut national des sports et de l’education physique

    Institut national supérieur de formation et de recherche pour l’éducation des jeunes handicapés et les enseignements inadaptés

    Instituts nationaux polytechniques

    Instituts nationaux des sciences appliquées

    Institut national de recherche en informatique et en automatique (INRIA)

    Institut national de recherche sur les transports et leur sécurité (INRETS)

    Institut de recherche pour le développement

    Instituts régionaux d’administration

    Institut des sciences et des Industries du vivant et de l’environnement (Agro Paris Tech)

    Institut supérieur de mécanique de Paris

    Instituts Universitaires de Formation des Maîtres

    Musée de l’armée

    Musée Gustave-Moreau

    Musée national de la marine

    Musée national J.-J.-Henner

    Musée du Louvre

    Musée du Quai Branly

    Muséum national d’histoire naturelle

    Musée Auguste-Rodin

    Observatoire de Paris

    Office français de protection des réfugiés et apatrides

    Office national des anciens combattants et des victimes de guerre (ONAC)

    Office national de la chasse et de la faune sauvage

    Office National de l’eau et des milieux aquatiques

    Office national d’information sur les enseignements et les professions (ONISEP)

    Office universitaire et culturel français pour l’Algérie

    Ordre national de la Légion d’honneur

    Palais de la découverte

    Parcs nationaux

    Universités

    4)   Altri enti pubblici nazionali

    Union des groupements d’achats publics (UGAP)

    Agence nationale pour l’emploi (A.N.P.E)

    Caisse nationale des allocations familiales (CNAF)

    Caisse nationale d’assurance maladie des travailleurs salariés (CNAMS)

    Caisse nationale d’assurance-vieillesse des travailleurs salariés (CNAVTS)

    Italia

    1)   Organismi committenti

    Presidenza del Consiglio dei Ministri

    Ministero degli Affari Esteri

    Ministero dell’Interno

    Ministero della Giustizia e Uffici giudiziari (esclusi i giudici di pace)

    Ministero della Difesa

    Ministero dell’Economia e delle Finanze

    Ministero dello Sviluppo Economico

    Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali

    Ministero dell’Ambiente - Tutela del Territorio e del Mare

    Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti

    Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali

    Ministero dell’Istruzione, Università e Ricerca

    Ministero per i Beni e le Attività culturali, comprensivo delle sue articolazioni periferiche

    2)   Altri enti pubblici nazionali:

    CONSIP (Concessionaria Servizi Informatici Pubblici)

    Cipro

    Προεδρία και Προεδρικό Μέγαρο

    Γραφείο Συντονιστή Εναρμόνισης

    Υπουργικό Συμβούλιο

    Βουλή των Αντιπροσώπων

    Δικαστική Υπηρεσία

    Νομική Υπηρεσία της Δημοκρατίας

    Ελεγκτική Υπηρεσία της Δημοκρατίας

    Επιτροπή Δημόσιας Υπηρεσίας

    Επιτροπή Εκπαιδευτικής Υπηρεσίας

    Γραφείο Επιτρόπου Διοικήσεως

    Επιτροπή Προστασίας Ανταγωνισμού

    Υπηρεσία Εσωτερικού Ελέγχου

    Γραφείο Προγραμματισμού

    Γενικό Λογιστήριο της Δημοκρατίας

    Γραφείο Επιτρόπου Προστασίας Δεδομένων Προσωπικού Χαρακτήρα

    Γραφείο Εφόρου Δημοσίων Ενισχύσεων

    Αναθεωρητική Αρχή Προσφορών

    Υπηρεσία Εποπτείας και Ανάπτυξης Συνεργατικών Εταιρειών

    Αναθεωρητική Αρχή Προσφύγων

    Υπουργείο Άμυνας

    Υπουργείο Γεωργίας, Φυσικών Πόρων και Περιβάλλοντος

    Τμήμα Γεωργίας

    Κτηνιατρικές Υπηρεσίες

    Τμήμα Δασών

    Τμήμα Αναπτύξεως Υδάτων

    Τμήμα Γεωλογικής Επισκόπησης

    Μετεωρολογική Υπηρεσία

    Τμήμα Αναδασμού

    Υπηρεσία Μεταλλείων

    Ινστιτούτο Γεωργικών Ερευνών

    Τμήμα Αλιείας και Θαλάσσιων Ερευνών

    Υπουργείο Δικαιοσύνης και Δημοσίας Τάξεως

    Αστυνομία

    Πυροσβεστική Υπηρεσία Κύπρου

    Τμήμα Φυλακών

    Υπουργείο Εμπορίου, Βιομηχανίας και Τουρισμού

    Τμήμα Εφόρου Εταιρειών και Επίσημου Παραλήπτη

    Υπουργείο Εργασίας και Κοινωνικών Ασφαλίσεων

    Τμήμα Εργασίας

    Τμήμα Κοινωνικών Ασφαλίσεων

    Τμήμα Υπηρεσιών Κοινωνικής Ευημερίας

    Κέντρο Παραγωγικότητας Κύπρου

    Ανώτερο Ξενοδοχειακό Ινστιτούτο Κύπρου

    Ανώτερο Τεχνολογικό Ινστιτούτο

    Τμήμα Επιθεώρησης Εργασίας

    Τμήμα Εργασιακών Σχέσεων

    Υπουργείο Εσωτερικών

    Επαρχιακές Διοικήσεις

    Τμήμα Πολεοδομίας και Οικήσεως

    Τμήμα Αρχείου Πληθυσμού και Μεταναστεύσεως

    Τμήμα Κτηματολογίου και Χωρομετρίας

    Γραφείο Τύπου και Πληροφοριών

    Πολιτική Άμυνα

    Υπηρεσία Μέριμνας και Αποκαταστάσεων Εκτοπισθέντων

    Υπηρεσία Ασύλου

    Υπουργείο Εξωτερικών

    Υπουργείο Οικονομικών

    Τελωνεία

    Τμήμα Εσωτερικών Προσόδων

    Στατιστική Υπηρεσία

    Τμήμα Κρατικών Αγορών και Προμηθειών

    Τμήμα Δημόσιας Διοίκησης και Προσωπικού

    Κυβερνητικό Τυπογραφείο

    Τμήμα Υπηρεσιών Πληροφορικής

    Υπουργείο Παιδείας και Πολιτισμού

    Υπουργείο Συγκοινωνιών και Έργων

    Τμήμα Δημοσίων Έργων

    Τμήμα Αρχαιοτήτων

    Τμήμα Πολιτικής Αεροπορίας

    Τμήμα Εμπορικής Ναυτιλίας

    Τμήμα Οδικών Μεταφορών

    Τμήμα Ηλεκτρομηχανολογικών Υπηρεσιών

    Τμήμα Ηλεκτρονικών Επικοινωνιών

    Υπουργείο Υγείας

    Φαρμακευτικές Υπηρεσίες

    Γενικό Χημείο

    Ιατρικές Υπηρεσίες και Υπηρεσίες Δημόσιας Υγείας

    Οδοντιατρικές Υπηρεσίες

    Υπηρεσίες Ψυχικής Υγείας

    Lettonia

    a)   Ministeri, segretariati di ministeri per incarichi speciali e relative istituzioni subordinate

    Aizsardzības ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Ārlietu ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Bērnu un ģimenes lietu ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Ekonomikas ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Finanšu ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Iekšlietu ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Izglītības un zinātnes ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Kultūras ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Labklājības ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Reģionālās attīstības un pašvaldības lietu ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Satiksmes ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Tieslietu ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Veselības ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Vides ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Zemkopības ministrija un tās padotībā esošās iestādes

    Īpašu uzdevumu ministra sekretariāti un to padotībā esošās iestādes

    Satversmes aizsardzības birojs

    b)   Altre istituzioni pubbliche

    Augstākā tiesa

    Centrālā vēlēšanu komisija

    Finanšu un kapitāla tirgus komisija

    Latvijas Banka

    Prokuratūra un tās pārraudzībā esošās iestādes

    Saeimas kanceleja un tās padotībā esošās iestādes

    Satversmes tiesa

    Valsts kanceleja un tās padotībā esošās iestādes

    Valsts kontrole

    Valsts prezidenta kanceleja

    Tiesībsarga birojs

    Nacionālā radio un televīzijas padome

    Citas valsts iestādes, kuras nav ministriju padotībā (altre istituzioni pubbliche non dipendenti dai ministeri)

    Lituania

    Prezidentūros kanceliarija

    Seimo kanceliarija

    Istituzioni responsabili dinanzi al Seimas [Parlamento]:

    Lietuvos mokslo taryba;

    Seimo kontrolierių įstaiga;

    Valstybės kontrolė;

    Specialiųjų tyrimų tarnyba;

    Valstybės saugumo departamentas;

    Konkurencijos taryba;

    Lietuvos gyventojų genocido ir rezistencijos tyrimo centras;

    Vertybinių popierių komisija;

    Ryšių reguliavimo tarnyba;

    Nacionalinė sveikatos taryba;

    Etninės kultūros globos taryba;

    Lygių galimybių kontrolieriaus tarnyba;

    Valstybinė kultūros paveldo komisija;

    Vaiko teisių apsaugos kontrolieriaus įstaiga;

    Valstybinė kainų ir energetikos kontrolės komisija;

    Valstybinė lietuvių kalbos komisija;

    Vyriausioji rinkimų komisija;

    Vyriausioji tarnybinės etikos komisija;

    Žurnalistų etikos inspektoriaus tarnyba

    Vyriausybės kanceliarija

    Istituzioni responsabili dinanzi al Vyriausybės [Governo]:

    Ginklų fondas;

    Informacinės visuomenės plėtros komitetas;

    Kūno kultūros ir sporto departamentas;

    Lietuvos archyvų departamentas;

    Mokestinių ginčų komisija;

    Statistikos departamentas;

    Tautinių mažumų ir išeivijos departamentas;

    Valstybinė tabako ir alkoholio kontrolės tarnyba;

    Viešųjų pirkimų tarnyba;

    Narkotikų kontrolės departamentas;

    Valstybinė atominės energetikos saugos inspekcija;

    Valstybinė duomenų apsaugos inspekcija;

    Valstybinė lošimų priežiūros komisija;

    Valstybinė maisto ir veterinarijos tarnyba;

    Vyriausioji administracinių ginčų komisija;

    Draudimo priežiūros komisija;

    Lietuvos valstybinis mokslo ir studijų fondas;

    Lietuvių grįžimo į Tėvynę informacijos centras

    Konstitucinis Teismas

    Lietuvos bankas

    Aplinkos ministerija

    Istituzioni facenti capo all’Aplinkos ministerija [Ministero dell'Ambiente]:

    Generalinė miškų urėdija;

    Lietuvos geologijos tarnyba;

    Lietuvos hidrometeorologijos tarnyba;

    Lietuvos standartizacijos departamentas;

    Nacionalinis akreditacijos biuras;

    Valstybinė metrologijos tarnyba;

    Valstybinė saugomų teritorijų tarnyba;

    Valstybinė teritorijų planavimo ir statybos inspekcija

    Finansų ministerija

    Istituzioni facenti capo al Finansų ministerija [Ministero delle Finanze]:

    Muitinės departamentas;

    Valstybės dokumentų technologinės apsaugos tarnyba;

    Valstybinė mokesčių inspekcija;

    Finansų ministerijos mokymo centras

    Krašto apsaugos ministerija

    Istituzioni facenti capo al Krašto apsaugos ministerijos [Ministero della Difesa nazionale]:

    Antrasis operatyvinių tarnybų departamentas;

    Centralizuota finansų ir turto tarnyba;

    Karo prievolės administravimo tarnyba;

    Krašto apsaugos archyvas;

    Krizių valdymo centras;

    Mobilizacijos departamentas;

    Ryšių ir informacinių sistemų tarnyba;

    Infrastruktūros plėtros departamentas;

    Valstybinis pilietinio pasipriešinimo rengimo centras

    Lietuvos kariuomenė

    Krašto apsaugos sistemos kariniai vienetai ir tarnybos

    Kultūros ministerija

    Istituzioni facenti capo al Kultūros ministerijos [Ministero della Cultura]:

    Kultūros paveldo departamentas;

    Valstybinė kalbos inspekcija

    Socialinės apsaugos ir darbo ministerija

    Istituzioni facenti capo al Socialinės apsaugos ir darbo ministerijos [Ministero della Sicurezza sociale e del lavoro]:

    Garantinio fondo administracija;

    Valstybės vaiko teisių apsaugos ir įvaikinimo tarnyba;

    Lietuvos darbo birža;

    Lietuvos darbo rinkos mokymo tarnyba;

    Trišalės tarybos sekretoriatas;

    Socialinių paslaugų priežiūros departamentas;

    Darbo inspekcija;

    Valstybinio socialinio draudimo fondo valdyba;

    Neįgalumo ir darbingumo nustatymo tarnyba;

    Ginčų komisija;

    Techninės pagalbos neįgaliesiems centras;

    Neįgaliųjų reikalų departamentas

    Susisiekimo ministerija

    Istituzioni facenti capo al Susisiekimo ministerijos [Ministero dei Trasporti e delle comunicazioni]:

    Lietuvos automobilių kelių direkcija;

    Valstybinė geležinkelio inspekcija;

    Valstybinė kelių transporto inspekcija;

    Pasienio kontrolės punktų direkcija

    Sveikatos apsaugos ministerija

    Istituzioni facenti capo allo Sveikatos apsaugos ministerijos [Ministero della Sanità]:

    Valstybinė akreditavimo sveikatos priežiūros veiklai tarnyba;

    Valstybinė ligonių kasa;

    Valstybinė medicininio audito inspekcija;

    Valstybinė vaistų kontrolės tarnyba;

    Valstybinė teismo psichiatrijos ir narkologijos tarnyba;

    Valstybinė visuomenės sveikatos priežiūros tarnyba;

    Farmacijos departamentas;

    Sveikatos apsaugos ministerijos Ekstremalių sveikatai situacijų centras;

    Lietuvos bioetikos komitetas;

    Radiacinės saugos centras

    Švietimo ir mokslo ministerija

    Istituzioni facenti capo allo Švietimo ir mokslo ministerijos [Ministero dell'Istruzione e della scienza]:

    Nacionalinis egzaminų centras;

    Studijų kokybės vertinimo centras

    Teisingumo ministerija

    Istituzioni facenti capo al Teisingumo ministerijos [Ministero della Giustizia]:

    Kalėjimų departamentas;

    Nacionalinė vartotojų teisių apsaugos taryba;

    Europos teisės departamentas

    Ūkio ministerija

    Prie Ūkio ministerijos įsteigtos įstaigos [Ministero dell'Economia]:

    Įmonių bankroto valdymo departamentas;

    Valstybinė energetikos inspekcija;

    Valstybinė ne maisto produktų inspekcija;

    Valstybinis turizmo departamentas

    Užsienio reikalų ministerija

    Diplomatinės atstovybės ir konsulinės įstaigos užsienyje bei atstovybės prie tarptautinių organizacijų

    Vidaus reikalų ministerija

    Istituzioni facenti capo al Vidaus reikalų ministerijos [Ministero degli Interni]:

    Asmens dokumentų išrašymo centras;

    Finansinių nusikaltimų tyrimo tarnyba;

    Gyventojų registro tarnyba;

    Policijos departamentas;

    Priešgaisrinės apsaugos ir gelbėjimo departamentas;

    Turto valdymo ir ūkio departamentas;

    Vadovybės apsaugos departamentas;

    Valstybės sienos apsaugos tarnyba;

    Valstybės tarnybos departamentas;

    Informatikos ir ryšių departamentas;

    Migracijos departamentas;

    Sveikatos priežiūros tarnyba;

    Bendrasis pagalbos centras

    Žemės ūkio ministerija

    Istituzioni facenti capo allo Žemės ūkio ministerijos [Ministero dell'Agricoltura]:

    Nacionalinė mokėjimo agentūra;

    Nacionalinė žemės tarnyba;

    Valstybinė augalų apsaugos tarnyba;

    Valstybinė gyvulių veislininkystės priežiūros tarnyba;

    Valstybinė sėklų ir grūdų tarnyba;

    Žuvininkystės departamentas

    Teismai [Tribunali]:

    Lietuvos Aukščiausiasis Teismas;

    Lietuvos apeliacinis teismas;

    Lietuvos vyriausiasis administracinis teismas;

    apygardų teismai;

    apygardų administraciniai teismai;

    apylinkių teismai;

    Nacionalinė teismų administracija

    Generalinė prokuratūra

    Altri enti dell'amministrazione pubblica centrale (institucijos [istituti], įstaigos [enti], tarnybos [agenzie])

    Aplinkos apsaugos agentūra;

    Valstybinė aplinkos apsaugos inspekcija;

    Aplinkos projektų valdymo agentūra;

    Miško genetinių išteklių, sėklų ir sodmenų tarnyba;

    Miško sanitarinės apsaugos tarnyba;

    Valstybinė miškotvarkos tarnyba;

    Nacionalinis visuomenės sveikatos tyrimų centras;

    Lietuvos AIDS centras;

    Nacionalinis organų transplantacijos biuras;

    Valstybinis patologijos centras;

    Valstybinis psichikos sveikatos centras;

    Lietuvos sveikatos informacijos centras;

    Slaugos darbuotojų tobulinimosi ir specializacijos centras;

    Valstybinis aplinkos sveikatos centras;

    Respublikinis mitybos centras;

    Užkrečiamųjų ligų profilaktikos ir kontrolės centras;

    Trakų visuomenės sveikatos priežiūros ir specialistų tobulinimosi centras;

    Visuomenės sveikatos ugdymo centras;

    Muitinės kriminalinė tarnyba;

    Muitinės informacinių sistemų centras;

    Muitinės laboratorija;

    Muitinės mokymo centras;

    Valstybinis patentų biuras;

    Lietuvos teismo ekspertizės centras;

    Centrinė hipotekos įstaiga;

    Lietuvos metrologijos inspekcija;

    Civilinės aviacijos administracija;

    Lietuvos saugios laivybos administracija;

    Transporto investicijų direkcija;

    Valstybinė vidaus vandenų laivybos inspekcija;

    Pabėgėlių priėmimo centras

    Lussemburgo

    Ministère d'État

    Ministère des affaires étrangères et de l’immigration

    Ministère de l’agriculture, de la viticulture et du développement rural

    Ministère des classes moyennes, du tourisme et du logement

    Ministère de la culture, de l’enseignement supérieur et de la recherche

    Ministère de l'économie et du commerce extérieur

    Ministère de l'éducation nationale et de la formation professionnelle

    Ministère de l'égalité des chances

    Ministère de l’environnement

    Ministère de la famille et de l’intégration

    Ministère des finances

    Ministère de la fonction publique et de la réforme administrative

    Ministère de l’Intérieur et de l’aménagement du territoire

    Ministère de la justice

    Ministère de la santé

    Ministère de la sécurité sociale

    Ministère des transports

    Ministère du travail et de l’emploi

    Ministère des travaux publics

    Ungheria

    Egészségügyi Minisztérium

    Földművelésügyi és Vidékfejlesztési Minisztérium

    Gazdasági és Közlekedési Minisztérium

    Honvédelmi Minisztérium

    Igazságügyi és Rendészeti Minisztérium

    Környezetvédelmi és Vízügyi Minisztérium

    Külügyminisztérium

    Miniszterelnöki Hivatal

    Oktatási és Kulturális Minisztérium

    Önkormányzati és Területfejlesztési Minisztérium

    Pénzügyminisztérium

    Szociális és Munkaügyi Minisztérium

    Központi Szolgáltatási Főigazgatóság

    Malta

    Uffiċċju tal-Prim Ministru (Office of the Prime Minister)

    Ministeru għall-Familja u Solidarjetà Soċjali (Ministry for the Family and Social Solidarity)

    Ministeru tal-Edukazzjoni Zgħazagħ u Impjiegi (Ministry for Education Youth and Employment)

    Ministeru tal-Finanzi (Ministry of Finance)

    Ministeru tar-Riżorsi u l-Infrastruttura (Ministry for Resources and Infrastructure)

    Ministeru tat-Turiżmu u Kultura (Ministry for Tourism and Culture)

    Ministeru tal-Ġustizzja u l-Intern (Ministry for Justice and Home Affairs)

    Ministeru għall-Affarijiet Rurali u l-Ambjent (Ministry for Rural Affairs and the Environment)

    Ministeru għal Għawdex (Ministry for Gozo)

    Ministeru tas-Saħħa, l-Anzjani u Kura fil-Kommunità (Ministry of Health, the Elderly and Community Care)

    Ministeru tal-Affarijiet Barranin (Ministry of Foreign Affairs)

    Ministeru għall-Investimenti, Industrija u Teknologija ta' Informazzjoni (Ministry for Investment, Industry and Information Technology)

    Ministeru għall-Kompetittivà u Komunikazzjoni (Ministry for Competitiveness and Communications)

    Ministeru għall-Iżvilupp Urban u Toroq (Ministry for Urban Development and Roads)

    Paesi Bassi

    Ministerie van Algemene Zaken

    Bestuursdepartement

    Bureau van de Wetenschappelijke Raad voor het Regeringsbeleid

    Rijksvoorlichtingsdienst

    Ministerie van Binnenlandse Zaken en Koninkrijksrelaties

    Bestuursdepartement

    Centrale Archiefselectiedienst (CAS)

    Algemene Inlichtingen- en Veiligheidsdienst (AIVD)

    Agentschap Basisadministratie Persoonsgegevens en Reisdocumenten (BPR)

    Agentschap Korps Landelijke Politiediensten

    Ministerie van Buitenlandse Zaken

    Directoraat-generaal Regiobeleid en Consulaire Zaken (DGRC)

    Directoraat-generaal Politieke Zaken (DGPZ)

    Directoraat-generaal Internationale Samenwerking (DGIS)

    Directoraat-generaal Europese Samenwerking (DGES)

    Centrum tot Bevordering van de Import uit Ontwikkelingslanden (CBI)

    Centrale diensten ressorterend onder de secretaris-generaal en de plaatsvervangend secretaris- generaal (S/PlvS) (servizi di supporto facenti capo al segretario generale e al vice segretario generale)

    Buitenlandse Posten (ieder afzonderlijk)

    Ministerie van Defensie — (Ministero della Difesa)

    Bestuursdepartement

    Commando Diensten Centra (CDC)

    Defensie Telematica Organisatie (DTO)

    Centrale directie van de Defensie Vastgoed Dienst

    De afzonderlijke regionale directies van de Defensie Vastgoed Dienst

    Defensie Materieel Organisatie (DMO)

    Landelijk Bevoorradingsbedrijf van de Defensie Materieel Organisatie

    Logistiek Centrum van de Defensie Materieel Organisatie

    Marinebedrijf van de Defensie Materieel Organisatie

    Defensie Pijpleiding Organisatie (DPO)

    Ministerie van Economische Zaken

    Bestuursdepartement

    Centraal Planbureau (CPB)

    SenterNovem

    Staatstoezicht op de Mijnen (SodM)

    Nederlandse Mededingingsautoriteit (NMa)

    Economische Voorlichtingsdienst (EVD)

    Agentschap Telecom

    Kenniscentrum Professioneel & Innovatief Aanbesteden, Netwerk voor Overheidsopdrachtgevers (PIANOo)

    Regiebureau Inkoop Rijksoverheid

    Octrooicentrum Nederland

    Consumentenautoriteit

    Ministerie van Financiën

    Bestuursdepartement

    Belastingdienst Automatiseringscentrum

    Belastingdienst

    de afzonderlijke Directies der Rijksbelastingen (ciascuna direzione dell'amministrazione tributaria e doganale)

    Fiscale Inlichtingen- en Opsporingsdienst (incl. Economische Controle Dienst (ECD))

    Belastingdienst Opleidingen

    Dienst der Domeinen

    Ministerie van Justitie

    Bestuursdepartement

    Dienst Justitiële Inrichtingen

    Raad voor de Kinderbescherming

    Centraal Justitie Incasso Bureau

    Openbaar Ministerie

    Immigratie en Naturalisatiedienst

    Nederlands Forensisch Instituut

    Dienst Terugkeer & Vertrek

    Ministerie van Landbouw, Natuur en Voedselkwaliteit

    Bestuursdepartement

    Dienst Regelingen (DR)

    Agentschap Plantenziektekundige Dienst (PD)

    Algemene Inspectiedienst (AID)

    Dienst Landelijk Gebied (DLG)

    Voedsel en Waren Autoriteit (VWA)

    Ministerie van Onderwijs, Cultuur en Wetenschappen

    Bestuursdepartement

    Inspectie van het Onderwijs

    Erfgoedinspectie

    Centrale Financiën Instellingen

    Nationaal Archief

    Adviesraad voor Wetenschaps- en Technologiebeleid

    Onderwijsraad

    Raad voor Cultuur

    Ministerie van Sociale Zaken en Werkgelegenheid

    Bestuursdepartement

    Inspectie Werk en Inkomen

    Agentschap SZW

    Ministerie van Verkeer en Waterstaat

    Bestuursdepartement

    Directoraat-generaal Transport en Luchtvaart

    Directoraat-generaal Personenvervoer

    Directoraat-generaal Water

    Centrale diensten (Servizi centrali)

    Centrale diensten van de Organisatie Verkeer en Watersaat

    Koninklijk Nederlands Meteorologisch Instituut KNMI

    Rijkswaterstaat, Bestuur

    de afzonderlijke regionale Diensten van Rijkswaterstaat (ciascun servizio regionale della Direzione generale dei lavori pubblici e della gestione delle risorse idriche)

    de afzonderlijke specialistische diensten van Rijkswaterstaat (ciascun servizio specifico della Direzione generale dei lavori pubblici e della gestione delle risorse idriche)

    Adviesdienst Geo-Informatie en ICT

    Adviesdienst Verkeer en Vervoer (AVV)

    Bouwdienst

    Corporate Dienst

    Data ICT Dienst

    Dienst Verkeer en Scheepvaart

    Dienst Weg- en Waterbouwkunde (DWW)

    Rijksinstituut voor Kunst en Zee (RIKZ)

    Rijksinstituut voor Integraal Zoetwaterbeheer en Afvalwaterbehandeling (RIZA)

    Waterdienst

    Inspectie Verkeer en Waterstaat, Hoofddirectie

    Port state Control

    Directie Toezichtontwikkeling Communicatie en Onderzoek (TCO)

    Toezichthouder Beheer Eenheid Lucht

    Toezichthouder Beheer Eenheid Water

    Toezichthouder Beheer Eenheid Land

    Ministerie van Volkshuisvesting, Ruimtelijke Ordening en Milieubeheer

    Bestuursdepartement

    Directoraat-generaal Wonen, Wijken en Integratie

    Directoraat-generaal Ruimte

    Directoraat-general Milieubeheer

    Rijksgebouwendienst

    VROM Inspectie

    Ministerie van Volksgezondheid, Welzijn en Sport

    Bestuursdepartement

    Inspectie Gezondheidsbescherming, Waren en Veterinaire Zaken

    Inspectie Gezondheidszorg

    Inspectie Jeugdhulpverlening en Jeugdbescherming

    Rijksinstituut voor de Volksgezondheid en Milieu (RIVM)

    Sociaal en Cultureel Planbureau

    Agentschap t.b.v. het College ter Beoordeling van Geneesmiddelen

    Tweede Kamer der Staten-Generaal

    Eerste Kamer der Staten-Generaal

    Raad van State

    Algemene Rekenkamer

    Nationale Ombudsman

    Kanselarij der Nederlandse Orden

    Kabinet der Koningin

    Raad voor de rechtspraak en de Rechtbanken

    Austria

    Bundeskanzleramt

    Bundesministerium für europäische und internationale Angelegenheiten

    Bundesministerium für Finanzen

    Bundesministerium für Gesundheit

    Bundesministerium für Inneres

    Bundesministerium für Justiz

    Bundesministerium für Landesverteidigung und Sport

    Bundesministerium für Land- und Forstwirtschaft, Umwelt und Wasserwirtschaft

    Bundesministerium für Arbeit, Soziales und Konsumentenschutz

    Bundesministerium für Unterricht, Kunst und Kultur

    Bundesministerium für Verkehr, Innovation und Technologie

    Bundesministerium für Wirtschaft, Familie und Jugend

    Bundesministerium für Wissenschaft und Forschung

    Österreichische Forschungs- und Prüfzentrum Arsenal Gesellschaft mbH

    Bundesbeschaffung GmbH

    Bundesrechenzentrum GmbH

    Polonia

    Kancelaria Prezydenta RP

    Kancelaria Sejmu RP

    Kancelaria Senatu RP

    Kancelaria Prezesa Rady Ministrów

    Sąd Najwyższy

    Naczelny Sąd Administracyjny

    Wojewódzkie sądy administracyjne

    Sądy powszechne – rejonowe, okręgowe i apelacyjne

    Trybunał Konstytucyjny

    Najwyższa Izba Kontroli

    Biuro Rzecznika Praw Obywatelskich

    Biuro Rzecznika Praw Dziecka

    Biuro Ochrony Rządu

    Biuro Bezpieczeństwa Narodowego

    Centralne Biuro Antykorupcyjne

    Ministerstwo Pracy i Polityki Społecznej

    Ministerstwo Finansów

    Ministerstwo Gospodarki

    Ministerstwo Rozwoju Regionalnego

    Ministerstwo Kultury i Dziedzictwa Narodowego

    Ministerstwo Edukacji Narodowej

    Ministerstwo Obrony Narodowej

    Ministerstwo Rolnictwa i Rozwoju Wsi

    Ministerstwo Skarbu Państwa

    Ministerstwo Sprawiedliwości

    Ministerstwo Infrastruktury

    Ministerstwo Nauki i Szkolnictwa Wyższego

    Ministerstwo Środowiska

    Ministerstwo Spraw Wewnętrznych i Administracji

    Ministerstwo Spraw Zagranicznych

    Ministerstwo Zdrowia

    Ministerstwo Sportu i Turystyki

    Urząd Komitetu Integracji Europejskiej

    Urząd Patentowy Rzeczypospolitej Polskiej

    Urząd Regulacji Energetyki

    Urząd do spraw Kombatantów i Osób Represjonowanych

    Urząd Transportu Kolejowego

    Urząd Dozoru Technicznego

    Urząd Rejestracji Produktów Leczniczych, Wyrobów Medycznych i Produktów Biobójczych

    Urząd do spraw Repatriacji i Cudzoziemców

    Urząd Zamówień Publicznych

    Urząd Ochrony Konkurencji i Konsumentów

    Urząd Lotnictwa Cywilnego

    Urząd Komunikacji Elektronicznej

    Wyższy Urząd Górniczy

    Główny Urząd Miar

    Główny Urząd Geodezji i Kartografii

    Główny Urząd Nadzoru Budowlanego

    Główny Urząd Statystyczny

    Krajowa Rada Radiofonii i Telewizji

    Generalny Inspektor Ochrony Danych Osobowych

    Państwowa Komisja Wyborcza

    Państwowa Inspekcja Pracy

    Rządowe Centrum Legislacji

    Narodowy Fundusz Zdrowia

    Polska Akademia Nauk

    Polskie Centrum Akredytacji

    Polskie Centrum Badań i Certyfikacji

    Polska Organizacja Turystyczna

    Polski Komitet Normalizacyjny

    Zakład Ubezpieczeń Społecznych

    Komisja Nadzoru Finansowego

    Naczelna Dyrekcja Archiwów Państwowych

    Kasa Rolniczego Ubezpieczenia Społecznego

    Generalna Dyrekcja Dróg Krajowych i Autostrad

    Państwowa Inspekcja Ochrony Roślin i Nasiennictwa

    Komenda Główna Państwowej Straży Pożarnej

    Komenda Główna Policji

    Komenda Główna Straży Granicznej

    Inspekcja Jakości Handlowej Artykułów Rolno-Spożywczych

    Główny Inspektorat Ochrony Środowiska

    Główny Inspektorat Transportu Drogowego

    Główny Inspektorat Farmaceutyczny

    Główny Inspektorat Sanitarny

    Główny Inspektorat Weterynarii

    Agencja Bezpieczeństwa Wewnętrznego

    Agencja Wywiadu

    Agencja Mienia Wojskowego

    Wojskowa Agencja Mieszkaniowa

    Agencja Restrukturyzacji i Modernizacji Rolnictwa

    Agencja Rynku Rolnego

    Agencja Nieruchomości Rolnych

    Państwowa Agencja Atomistyki

    Polska Agencja Żeglugi Powietrznej

    Polska Agencja Rozwiązywania Problemów Alkoholowych

    Agencja Rezerw Materiałowych

    Narodowy Bank Polski

    Narodowy Fundusz Ochrony Środowiska i Gospodarki Wodnej

    Państwowy Fundusz Rehabilitacji Osób Niepełnosprawnych

    Instytut Pamięci Narodowej – Komisja Ścigania Zbrodni Przeciwko Narodowi Polskiemu

    Rada Ochrony Pamięci Walk i Męczeństwa

    Służba Celna Rzeczypospolitej Polskiej

    Państwowe Gospodarstwo Leśne „Lasy Państwowe”

    Polska Agencja Rozwoju Przedsiębiorczości

    Urzędy wojewódzkie

    Samodzielne Publiczne Zakłady Opieki Zdrowotnej, jeśli ich organem założycielskim jest minister, centralny organ administracji rządowej lub wojewoda

    Portogallo

    Presidência do Conselho de Ministros

    Ministério das Finanças e da Administração Pública

    Ministério da Defesa Nacional

    Ministério dos Negócios Estrangeiros

    Ministério da Administração Interna

    Ministério da Justiça

    Ministério da Economia e da Inovação

    Ministério da Agricultura, Desenvolvimento Rural e Pescas

    Ministério da Educação

    Ministério da Ciência, da Tecnologia e do Ensino Superior

    Ministério da Cultura

    Ministério da Saúde

    Ministério do Trabalho e da Solidariedade Social

    Ministério das Obras Públicas, Transportes e Comunicações

    Ministério do Ambiente, do Ordenamento do Território e do Desenvolvimento Regional

    Presidência da República

    Tribunal Constitucional

    Tribunal de Contas

    Provedoria de Justiça

    Romania

    Administrația Prezidențială

    Senatul României

    Camera Deputaților

    Înalta Curte de Casație și Justiție

    Curtea Constituțională

    Consiliul Legislativ

    Curtea de Conturi

    Consiliul Superior al Magistraturii

    Parchetul de pe lângă Înalta Curte de Casație și Justiție

    Secretariatul General al Guvernului

    Cancelaria prim-ministrului

    Ministerul Afacerilor Externe

    Ministerul Economiei și Finanțelor

    Ministerul Justiției

    Ministerul Apărării

    Ministerul Internelor și Reformei Administrative

    Ministerul Muncii, Familiei și Egalității de Șanse

    Ministerul pentru Întreprinderi Mici și Mijlocii, Comerț, Turism și Profesii Liberale

    Ministerul Agriculturii și Dezvoltării Rurale

    Ministerul Transporturilor

    Ministerul Dezvoltării, Lucrărilor Publice și Locuinței

    Ministerul Educației Cercetării și Tineretului

    Ministerul Sănătății Publice

    Ministerul Culturii și Cultelor

    Ministerul Comunicațiilor și Tehnologiei Informației

    Ministerul Mediului și Dezvoltării Durabile

    Serviciul Român de Informații

    Serviciul de Informații Externe

    Serviciul de Protecție și Pază

    Serviciul de Telecomunicații Speciale

    Consiliul Național al Audiovizualului

    Consiliul Concurenței (CC)

    Direcția Națională Anticorupție

    Inspectoratul General de Poliție

    Autoritatea Națională pentru Reglementarea și Monitorizarea Achizițiilor Publice

    Consiliul Național de Soluționare a Contestațiilor

    Autoritatea Națională de Reglementare pentru Serviciile Comunitare de Utilități Publice (ANRSC)

    Autoritatea Națională Sanitară Veterinară și pentru Siguranța Alimentelor

    Autoritatea Națională pentru Protecția Consumatorilor

    Autoritatea Navală Română

    Autoritatea Feroviară Română

    Autoritatea Rutieră Română

    Autoritatea Națională pentru Protecția Drepturilor Copilului

    Autoritatea Națională pentru Persoanele cu Handicap

    Autoritatea Națională pentru Turism

    Autoritatea Națională pentru Restituirea Proprietăților

    Autoritatea Națională pentru Tineret

    Autoritatea Națională pentru Cercetare Științifică

    Autoritatea Națională pentru Reglementare în Comunicații și Tehnologia Informației

    Autoritatea Națională pentru Serviciile Societății Informaționale

    Autoritatea Electorală Permanentă

    Agenția pentru Strategii Guvernamentale

    Agenția Națională a Medicamentului

    Agenția Națională pentru Sport

    Agenția Națională pentru Ocuparea Forței de Muncă

    Agenția Națională de Reglementare în Domeniul Energiei

    Agenția Română pentru Conservarea Energiei

    Agenția Națională pentru Resurse Minerale

    Agenția Română pentru Investiții Străine

    Agenția Națională pentru Întreprinderi Mici și Mijlocii și Cooperație

    Agenția Națională a Funcționarilor Publici

    Agenția Națională de Administrare Fiscală

    Agenția de Compensare pentru Achiziții de Tehnică Specială

    Agenția Națională Anti-doping

    Agenția Nucleară

    Agenția Națională pentru Protecția Familiei

    Agenția Națională pentru Egalitatea de Șanse între Bărbați și Femei

    Agenția Națională pentru Protecția Mediului

    Agenția Națională Antidrog

    Slovenia

    Predsednik Republike Slovenije

    Državni zbor Republike Slovenije

    Državni svet Republike Slovenije

    Varuh človekovih pravic

    Ustavno sodišče Republike Slovenije

    Računsko sodišče Republike Slovenije

    Državna revizijska komisja za revizijo postopkov oddaje javnih naročil

    Slovenska akademija znanosti in umetnosti

    Vladne službe

    Ministrstvo za finance

    Ministrstvo za notranje zadeve

    Ministrstvo za zunanje zadeve

    Ministrstvo za obrambo

    Ministrstvo za pravosodje

    Ministrstvo za gospodarstvo

    Ministrstvo za kmetijstvo, gozdarstvo in prehrano

    Ministrstvo za promet

    Ministrstvo za okolje in prostor

    Ministrstvo za delo, družino in socialne zadeve

    Ministrstvo za zdravje

    Ministrstvo za javno upravo

    Ministrstvo za šolstvo in šport

    Ministrstvo za visoko šolstvo, znanost in tehnologijo

    Ministrstvo za kulturo

    Vrhovno sodišče Republike Slovenije

    višja sodišča

    okrožna sodišča

    okrajna sodišča

    Vrhovno državno tožilstvo Republike Slovenije

    Okrožna državna tožilstva

    Državno pravobranilstvo

    Upravno sodišče Republike Slovenije

    Višje delovno in socialno sodišče

    delovna sodišča

    Davčna uprava Republike Slovenije

    Carinska uprava Republike Slovenije

    Urad Republike Slovenije za preprečevanje pranja denarja

    Urad Republike Slovenije za nadzor prirejanja iger na srečo

    Uprava Republike Slovenije za javna plačila

    Urad Republike Slovenije za nadzor proračuna

    Policija

    Inšpektorat Republike Slovenije za notranje zadeve

    Generalštab Slovenske vojske

    Uprava Republike Slovenije za zaščito in reševanje

    Inšpektorat Republike Slovenije za obrambo

    Inšpektorat Republike Slovenije za varstvo pred naravnimi in drugimi nesrečami

    Uprava Republike Slovenije za izvrševanje kazenskih sankcij

    Urad Republike Slovenije za varstvo konkurence

    Urad Republike Slovenije za varstvo potrošnikov

    Tržni inšpektorat Republike Slovenije

    Urad Republike Slovenije za intelektualno lastnino

    Inšpektorat Republike Slovenije za elektronske komunikacije, elektronsko podpisovanje in pošto

    Inšpektorat za energetiko in rudarstvo

    Agencija Republike Slovenije za kmetijske trge in razvoj podeželja

    Inšpektorat Republike Slovenije za kmetijstvo, gozdarstvo in hrano

    Fitosanitarna uprava Republike Slovenije

    Veterinarska uprava Republike Slovenije

    Uprava Republike Slovenije za pomorstvo

    Direkcija Republike Slovenije za ceste

    Prometni inšpektorat Republike Slovenije

    Direkcija za vodenje investicij v javno železniško infrastrukturo

    Agencija Republike Slovenije za okolje

    Geodetska uprava Republike Slovenije

    Uprava Republike Slovenije za jedrsko varstvo

    Inšpektorat Republike Slovenije za okolje in prostor

    Inšpektorat Republike Slovenije za delo

    Zdravstveni inšpektorat

    Urad Republike Slovenije za kemikalije

    Uprava Republike Slovenije za varstvo pred sevanji

    Urad Republike Slovenije za meroslovje

    Urad za visoko šolstvo

    Urad Republike Slovenije za mladino

    Inšpektorat Republike Slovenije za šolstvo in šport

    Arhiv Republike Slovenije

    Inšpektorat Republike Slovenije za kulturo in medije

    Kabinet predsednika Vlade Republike Slovenije

    Generalni sekretariat Vlade Republike Slovenije

    Služba vlade za zakonodajo

    Služba vlade za evropske zadeve

    Služba vlade za lokalno samoupravo in regionalno politiko

    Urad vlade za komuniciranje

    Urad za enake možnosti

    Urad za verske skupnosti

    Urad za narodnosti

    Urad za makroekonomske analize in razvoj

    Statistični urad Republike Slovenije

    Slovenska obveščevalno-varnostna agencija

    Protokol Republike Slovenije

    Urad za varovanje tajnih podatkov

    Urad za Slovence v zamejstvu in po svetu

    Služba Vlade Republike Slovenije za razvoj

    Informacijski pooblaščenec

    Državna volilna komisija

    Slovacchia

    Ministeri e altri organi dell'amministrazione centrale di cui alla legge n. 575/2001 Coll. sulla struttura delle attività del governo e sulle autorità dell'amministrazione statale centrale modificata dalla regolamentazione successiva.

    Kancelária Prezidenta Slovenskej republiky

    Národná rada Slovenskej republiky

    Ministerstvo hospodárstva Slovenskej republiky

    Ministerstvo financií Slovenskej republiky

    Ministerstvo dopravy, pôšt a telekomunikácií Slovenskej republiky

    Ministerstvo pôdohospodárstva Slovenskej republiky

    Ministerstvo výstavby a regionálneho rozvoja Slovenskej republiky

    Ministerstvo vnútra Slovenskej republiky

    Ministerstvo obrany Slovenskej republiky

    Ministerstvo spravodlivosti Slovenskej republiky

    Ministerstvo zahraničných vecí Slovenskej republiky

    Ministerstvo práce, sociálnych vecí a rodiny Slovenskej republiky

    Ministerstvo životného prostredia Slovenskej republiky

    Ministerstvo školstva Slovenskej republiky

    Ministerstvo kultúry Slovenskej republiky

    Ministerstvo zdravotníctva Slovenskej republiky

    Úrad vlády Slovenskej republiky

    Protimonopolný úrad Slovenskej republiky

    Štatistický úrad Slovenskej republiky

    Úrad geodézie, kartografie a katastra Slovenskej republiky

    Úrad jadrového dozoru Slovenskej republiky

    Úrad pre normalizáciu, metrológiu a skúšobníctvo Slovenskej republiky

    Úrad pre verejné obstarávanie

    Úrad priemyselného vlastníctva Slovenskej republiky

    Správa štátnych hmotných rezerv Slovenskej republiky

    Národný bezpečnostný úrad

    Ústavný súd Slovenskej republiky

    Najvyšší súd Slovenskej republiky

    Generálna prokuratúra Slovenskej republiky

    Najvyšší kontrolný úrad Slovenskej republiky

    Telekomunikačný úrad Slovenskej republiky

    Úrad priemyselného vlastníctva Slovenskej republiky

    Úrad pre finančný trh

    Úrad na ochranu osobných údajov

    Kancelária verejného ochrancu práv

    Finlandia

    Oikeuskanslerinvirasto – Justitiekanslersämbetet

    Liikenne- ja viestintäministeriö – Kommunikationsministeriet

    Ajoneuvohallintokeskus AKE – Fordonsförvaltningscentralen AKE

    Ilmailuhallinto – Luftfartsförvaltningen

    Ilmatieteen laitos – Meteorologiska institutet

    Merenkulkulaitos – Sjöfartsverket

    Merentutkimuslaitos – Havsforskningsinstitutet

    Ratahallintokeskus RHK – Banförvaltningscentralen RHK

    Rautatievirasto – Järnvägsverket

    Tiehallinto – Vägförvaltningen

    Viestintävirasto – Kommunikationsverket

    Maa- ja metsätalousministeriö – Jord- och skogsbruksministeriet

    Elintarviketurvallisuusvirasto – Livsmedelssäkerhetsverket

    Maanmittauslaitos – Lantmäteriverket

    Maaseutuvirasto – Landsbygdsverket

    Oikeusministeriö – Justitieministeriet

    Tietosuojavaltuutetun toimisto – Dataombudsmannens byrå

    Tuomioistuimet – domstolar

    Korkein oikeus – Högsta domstolen

    Korkein hallinto-oikeus – Högsta förvaltningsdomstolen

    Hovioikeudet – hovrätter

    Käräjäoikeudet – tingsrätter

    Hallinto-oikeudet – förvaltningsdomstolar

    Markkinaoikeus – Marknadsdomstolen

    Työtuomioistuin – Arbetsdomstolen

    Vakuutusoikeus – Försäkringsdomstolen

    Kuluttajariitalautakunta – Konsumenttvistenämnden

    Vankeinhoitolaitos – Fångvårdsväsendet

    HEUNI - Yhdistyneiden Kansakuntien yhteydessä toimiva Euroopan kriminaalipolitiikan instituutti – HEUNI - Europeiska institutet för kriminalpolitik, verksamt i anslutning till Förenta Nationerna

    Konkurssiasiamiehen toimisto – Konkursombudsmannens byrå

    Kuluttajariitalautakunta – Konsumenttvistenämnden

    Oikeushallinnon palvelukeskus – Justitieförvaltningens servicecentral

    Oikeushallinnon tietotekniikkakeskus – Justitieförvaltningens datateknikcentral

    Oikeuspoliittinen tutkimuslaitos (Optula) – Rättspolitiska forskningsinstitutet

    Oikeusrekisterikeskus – Rättsregistercentralen

    Onnettomuustutkintakeskus – Centralen för undersökning av olyckor

    Rikosseuraamusvirasto – Brottspåföljdsverket

    Rikosseuraamusalan koulutuskeskus – Brottspåföljdsområdets utbildningscentral

    Rikoksentorjuntaneuvosto –Rådet för brottsförebyggande

    Saamelaiskäräjät – Sametinget

    Valtakunnansyyttäjänvirasto – Riksåklagarämbetet

    Vankeinhoitolaitos – Fångvårdsväsendet

    Opetusministeriö – Undervisningsministeriet

    Opetushallitus – Utbildningsstyrelsen

    Valtion elokuvatarkastamo – Statens filmgranskningsbyrå

    Puolustusministeriö – Försvarsministeriet

    Puolustusvoimat – Försvarsmakten

    Sisäasiainministeriö – Inrikesministeriet

    Väestörekisterikeskus – Befolkningsregistercentralen

    Keskusrikospoliisi – Centralkriminalpolisen

    Liikkuva poliisi – Rörliga polisen

    Rajavartiolaitos – Gränsbevakningsväsendet

    Lääninhallitukset – Länstyrelserna

    Suojelupoliisi – Skyddspolisen

    Poliisiammattikorkeakoulu – Polisyrkeshögskolan

    Poliisin tekniikkakeskus – Polisens teknikcentral

    Poliisin tietohallintokeskus – Polisens datacentral

    Helsingin kihlakunnan poliisilaitos – Polisinrättningen i Helsingfors

    Pelastusopisto – Räddningsverket

    Hätäkeskuslaitos – Nödcentralsverket

    Maahanmuuttovirasto – Migrationsverket

    Sisäasiainhallinnon palvelukeskus – Inrikesförvaltningens servicecentral

    Sosiaali- ja terveysministeriö – Social- och hälsovårdsministeriet

    Työttömyysturvan muutoksenhakulautakunta – Besvärsnämnden för utkomstskyddsärenden

    Sosiaaliturvan muutoksenhakulautakunta – Besvärsnämnden för socialtrygghet

    Lääkelaitos – Läkemedelsverket

    Terveydenhuollon oikeusturvakeskus – Rättsskyddscentralen för hälsovården

    Säteilyturvakeskus – Strålsäkerhetscentralen

    Kansanterveyslaitos – Folkhälsoinstitutet

    Lääkehoidon kehittämiskeskus ROHTO – Utvecklingscentralen för läkemedelsbe-handling

    Sosiaali- ja terveydenhuollon tuotevalvontakeskus – Social- och hälsovårdens – produkttillsynscentral

    Sosiaali- ja terveysalan tutkimus- ja kehittämiskeskus Stakes – Forsknings- och – utvecklingscentralen för social- och hälsovården Stakes

    Vakuutusvalvontavirasto – Försäkringsinspektionen

    Työ- ja elinkeinoministeriö – Arbets- och näringsministeriet

    Kuluttajavirasto – Konsumentverket

    Kilpailuvirasto – Konkurrensverket

    Patentti- ja rekisterihallitus – Patent- och registerstyrelsen

    Valtakunnansovittelijain toimisto – Riksförlikningsmännens byrå

    Valtion turvapaikanhakijoiden vastaanottokeskukset – Statliga förläggningar för asylsökande

    Energiamarkkinavirasto - Energimarknadsverket

    Geologian tutkimuskeskus – Geologiska forskningscentralen

    Huoltovarmuuskeskus – Försörjningsberedskapscentralen

    Kuluttajatutkimuskeskus – Konsumentforskningscentralen

    Matkailun edistämiskeskus (MEK) – Centralen för turistfrämjande

    Mittatekniikan keskus (MIKES) – Mätteknikcentralen

    Tekes - teknologian ja innovaatioiden kehittämiskeskus – Tekes -utvecklingscentralen för teknologi och innovationer

    Turvatekniikan keskus (TUKES) – Säkerhetsteknikcentralen

    Valtion teknillinen tutkimuskeskus (VTT) – Statens tekniska forskningscentral

    Syrjintälautakunta – Nationella diskrimineringsnämnden

    Työneuvosto – Arbetsrådet

    Vähemmistövaltuutetun toimisto – Minoritetsombudsmannens byrå

    Ulkoasiainministeriö – Utrikesministeriet

    Valtioneuvoston kanslia – Statsrådets kansli

    Valtiovarainministeriö – Finansministeriet

    Valtiokonttori – Statskontoret

    Verohallinto – Skatteförvaltningen

    Tullilaitos – Tullverket

    Tilastokeskus – Statistikcentralen

    Valtion taloudellinen tutkimuskeskus – Statens ekonomiska forskiningscentral

    Ympäristöministeriö – Miljöministeriet

    Suomen ympäristökeskus – Finlands miljöcentral

    Asumisen rahoitus- ja kehityskeskus – Finansierings- och utvecklingscentralen för boendet

    Valtiontalouden tarkastusvirasto – Statens revisionsverk

    Svezia

    A

    Affärsverket svenska kraftnät

    Akademien för de fria konsterna

    Alkohol- och läkemedelssortiments-nämnden

    Allmänna pensionsfonden

    Allmänna reklamationsnämnden

    Ambassader

    Ansvarsnämnd, statens

    Arbetsdomstolen

    Arbetsförmedlingen

    Arbetsgivarverk, statens

    Arbetslivsinstitutet

    Arbetsmiljöverket

    Arkitekturmuseet

    Arrendenämnder

    Arvsfondsdelegationen

    B

    Banverket

    Barnombudsmannen

    Beredning för utvärdering av medicinsk metodik, statens

    Bergsstaten

    Biografbyrå, statens

    Biografiskt lexikon, svenskt

    Birgittaskolan

    Blekinge tekniska högskola

    Bokföringsnämnden

    Bolagsverket

    Bostadsnämnd, statens

    Bostadskreditnämnd, statens

    Boverket

    Brottsförebyggande rådet

    Brottsoffermyndigheten

    C

    Centrala studiestödsnämnden

    D

    Danshögskolan

    Datainspektionen

    Departementen

    Domstolsverket

    Dramatiska institutet

    E

    Ekeskolan

    Ekobrottsmyndigheten

    Ekonomistyrningsverket

    Ekonomiska rådet

    Elsäkerhetsverket

    Energimarknadsinspektionen

    Energimyndighet, statens

    EU/FoU-rådet

    Exportkreditnämnden

    Exportråd, Sveriges

    F

    Fastighetsmäklarnämnden

    Fastighetsverk, statens

    Fideikommissnämnden

    Finansinspektionen

    Finanspolitiska rådet

    Finsk-svenska gränsälvskommissionen

    Fiskeriverket

    Flygmedicincentrum

    Folkhälsoinstitut, statens

    Fonden för fukt- och mögelskador

    Forskningsrådet för miljö, areella näringar och samhällsbyggande, Formas

    Folke Bernadotteakademin

    Forskarskattenämnden

    Forskningsrådet för arbetsliv och socialvetenskap

    Fortifikationsverket

    Forum för levande historia

    Försvarets materielverk

    Försvarets radioanstalt

    Försvarets underrättelsenämnd

    Försvarshistoriska museer, statens

    Försvarshögskolan

    Försvarsmakten

    Försäkringskassan

    G

    Gentekniknämnden

    Geologiska undersökning

    Geotekniska institut, statens

    Giftinformationscentralen

    Glesbygdsverket

    Grafiska institutet och institutet för högre kommunikation- och reklamutbildning

    Granskningsnämnden för radio och TV

    Granskningsnämnden för försvarsuppfinningar

    Gymnastik- och Idrottshögskolan

    Göteborgs universitet

    H

    Handelsflottans kultur- och fritidsråd

    Handelsflottans pensionsanstalt

    Handelssekreterare

    Handelskamrar, auktoriserade

    Handikappombudsmannen

    Handikappråd, statens

    Harpsundsnämnden

    Haverikommission, statens

    Historiska museer, statens

    Hjälpmedelsinstitutet

    Hovrätterna

    Hyresnämnder

    Häktena

    Hälso- och sjukvårdens ansvarsnämnd

    Högskolan Dalarna

    Högskolan i Borås

    Högskolan i Gävle

    Högskolan i Halmstad

    Högskolan i Kalmar

    Högskolan i Karlskrona/Ronneby

    Högskolan i Kristianstad

    Högskolan i Skövde

    Högskolan i Trollhättan/Uddevalla

    Högskolan på Gotland

    Högskolans avskiljandenämnd

    Högskoleverket

    Högsta domstolen

    I

    ILO-kommittén

    Inspektionen för arbetslöshetsförsäkringen

    Inspektionen för strategiska produkter

    Institut för kommunikationsanalys, statens

    Institut för psykosocial medicin, statens

    Institut för särskilt utbildningsstöd, statens

    Institutet för arbetsmarknadspolitisk utvärdering

    Institutet för rymdfysik

    Institutet för tillväxtpolitiska studier

    Institutionsstyrelse, statens

    Insättningsgarantinämnden

    Integrationsverket

    Internationella programkontoret för utbildningsområdet

    J

    Jordbruksverk, statens

    Justitiekanslern

    Jämställdhetsombudsmannen

    Jämställdhetsnämnden

    Järnvägar, statens

    Järnvägsstyrelsen

    K

    Kammarkollegiet

    Kammarrätterna

    Karlstads universitet

    Karolinska Institutet

    Kemikalieinspektionen

    Kommerskollegium

    Konjunkturinstitutet

    Konkurrensverket

    Konstfack

    Konsthögskolan

    Konstnärsnämnden

    Konstråd, statens

    Konsulat

    Konsumentverket

    Krigsvetenskapsakademin

    Krigsförsäkringsnämnden

    Kriminaltekniska laboratorium, statens

    Kriminalvården

    Krisberedskapsmyndigheten

    Kristinaskolan

    Kronofogdemyndigheten

    Kulturråd, statens

    Kungl. Biblioteket

    Kungl. Konsthögskolan

    Kungl. Musikhögskolan i Stockholm

    Kungl. Tekniska högskolan

    Kungl. Vitterhets-, historie- och antikvitetsakademien

    Kungl. Vetenskapsakademien

    Kustbevakningen

    Kvalitets- och kompetensråd, statens

    Kärnavfallsfondens styrelse

    L

    Lagrådet

    Lantbruksuniversitet, Sveriges

    Lantmäteriverket

    Linköpings universitet

    Livrustkammaren, Skoklosters slott och Hallwylska museet

    Livsmedelsverk, statens

    Livsmedelsekonomiska institutet

    Ljud- och bildarkiv, statens

    Lokala säkerhetsnämnderna vid kärnkraftverk

    Lotteriinspektionen

    Luftfartsverket

    Luftfartsstyrelsen

    Luleå tekniska universitet

    Lunds universitet

    Läkemedelsverket

    Läkemedelsförmånsnämnden

    Länsrätterna

    Länsstyrelserna

    Lärarhögskolan i Stockholm

    M

    Malmö högskola

    Manillaskolan

    Maritima muséer, statens

    Marknadsdomstolen

    Medlingsinstitutet

    Meteorologiska och hydrologiska institut, Sveriges

    Migrationsverket

    Militärhögskolor

    Mittuniversitetet

    Moderna museet

    Museer för världskultur, statens

    Musikaliska Akademien

    Musiksamlingar, statens

    Myndigheten för handikappolitisk samordning

    Myndigheten för internationella adoptionsfrågor

    Myndigheten för skolutveckling

    Myndigheten för kvalificerad yrkesutbildning

    Myndigheten för nätverk och samarbete inom högre utbildning

    Myndigheten för Sveriges nätuniversitet

    Myndigheten för utländska investeringar i Sverige

    Mälardalens högskola

    N

    Nationalmuseum

    Nationellt centrum för flexibelt lärande

    Naturhistoriska riksmuseet

    Naturvårdsverket

    Nordiska Afrikainstitutet

    Notarienämnden

    Nämnd för arbetstagares uppfinningar, statens

    Nämnden för statligt stöd till trossamfund

    Nämnden för styrelserepresentationsfrågor

    Nämnden mot diskriminering

    Nämnden för elektronisk förvaltning

    Nämnden för Rh-anpassad utbildning

    Nämnden för hemslöjdsfrågor

    O

    Oljekrisnämnden

    Ombudsmannen mot diskriminering på grund av sexuell läggning

    Ombudsmannen mot etnisk diskriminering

    Operahögskolan i Stockholm

    P

    Patent- och registreringsverket

    Patentbesvärsrätten

    Pensionsverk, statens

    Personregisternämnd statens, SPAR-nämnden

    Pliktverk, Totalförsvarets

    Polarforskningssekretariatet

    Post- och telestyrelsen

    Premiepensionsmyndigheten

    Presstödsnämnden

    R

    Radio- och TV-verket

    Rederinämnden

    Regeringskansliet

    Regeringsrätten

    Resegarantinämnden

    Registernämnden

    Revisorsnämnden

    Riksantikvarieämbetet

    Riksarkivet

    Riksbanken

    Riksdagsförvaltningen

    Riksdagens ombudsmän

    Riksdagens revisorer

    Riksgäldskontoret

    Rikshemvärnsrådet

    Rikspolisstyrelsen

    Riksrevisionen

    Rikstrafiken

    Riksutställningar, Stiftelsen

    Riksvärderingsnämnden

    Rymdstyrelsen

    Rådet för Europeiska socialfonden i Sverige

    Räddningsverk, statens

    Rättshjälpsmyndigheten

    Rättshjälpsnämnden

    Rättsmedicinalverket

    S

    Samarbetsnämnden för statsbidrag till trossamfund

    Sameskolstyrelsen och sameskolor

    Sametinget

    SIS, Standardiseringen i Sverige

    Sjöfartsverket

    Skatterättsnämnden

    Skatteverket

    Skaderegleringsnämnd, statens

    Skiljenämnden i vissa trygghetsfrågor

    Skogsstyrelsen

    Skogsvårdsstyrelserna

    Skogs- och lantbruksakademien

    Skolverk, statens

    Skolväsendets överklagandenämnd

    Smittskyddsinstitutet

    Socialstyrelsen

    Specialpedagogiska institutet

    Specialskolemyndigheten

    Språk- och folkminnesinstitutet

    Sprängämnesinspektionen

    Statistiska centralbyrån

    Statskontoret

    Stockholms universitet

    Stockholms internationella miljöinstitut

    Strålsäkerhetsmyndigheten

    Styrelsen för ackreditering och teknisk kontroll

    Styrelsen för internationellt utvecklingssamarbete, SIDA

    Styrelsen för Samefonden

    Styrelsen för psykologiskt försvar

    Stängselnämnden

    Svenska institutet

    Svenska institutet för europapolitiska studier

    Svenska ESF-rådet

    Svenska Unescorådet

    Svenska FAO kommittén

    Svenska Språknämnden

    Svenska Skeppshypotekskassan

    Svenska institutet i Alexandria

    Sveriges författarfond

    Säkerhetspolisen

    Säkerhets- och integritetsskyddsnämnden

    Södertörns högskola

    T

    Taltidningsnämnden

    Talboks- och punktskriftsbiblioteket

    Teaterhögskolan i Stockholm

    Tingsrätterna

    Tjänstepensions och grupplivnämnd, statens

    Tjänsteförslagsnämnden för domstolsväsendet

    Totalförsvarets forskningsinstitut

    Totalförsvarets pliktverk

    Tullverket

    Turistdelegationen

    U

    Umeå universitet

    Ungdomsstyrelsen

    Uppsala universitet

    Utlandslönenämnd, statens

    Utlänningsnämnden

    Utrikesförvaltningens antagningsnämnd

    Utrikesnämnden

    Utsädeskontroll, statens

    V

    Valideringsdelegationen

    Valmyndigheten

    Vatten- och avloppsnämnd, statens

    Vattenöverdomstolen

    Verket för förvaltningsutveckling

    Verket för högskoleservice

    Verket för innovationssystem (VINNOVA)

    Verket för näringslivsutveckling (NUTEK)

    Vetenskapsrådet

    Veterinärmedicinska anstalt, statens

    Veterinära ansvarsnämnden

    Väg- och transportforskningsinstitut, statens

    Vägverket

    Vänerskolan

    Växjö universitet

    Växtsortnämnd, statens

    Å

    Åklagarmyndigheten

    Åsbackaskolan

    Ö

    Örebro universitet

    Örlogsmannasällskapet

    Östervångsskolan

    Överbefälhavaren

    Överklagandenämnden för högskolan

    Överklagandenämnden för nämndemannauppdrag

    Överklagandenämnden för studiestöd

    Överklagandenämnden för totalförsvaret

    Regno Unito

    Cabinet Office

    Office of the Parliamentary Counsel

    Central Office of Information

    Charity Commission

    Crown Estate Commissioners (Vote Expenditure Only)

    Crown Prosecution Service

    Department for Business, Enterprise and Regulatory Reform

    Competition Commission

    Gas and Electricity Consumers’ Council

    Office of Manpower Economics

    Department for Children, Schools and Families

    Department of Communities and Local Government

    Rent Assessment Panels

    Department for Culture, Media and Sport

    British Library

    British Museum

    Commission for Architecture and the Built Environment

    The Gambling Commission

    Historic Buildings and Monuments Commission for England (English Heritage)

    Imperial War Museum

    Museums, Libraries and Archives Council

    National Gallery

    National Maritime Museum

    National Portrait Gallery

    Natural History Museum

    Science Museum

    Tate Gallery

    Victoria and Albert Museum

    Wallace Collection

    Department for Environment, Food and Rural Affairs

    Agricultural Dwelling House Advisory Committees

    Agricultural Land Tribunals

    Agricultural Wages Board and Committees

    Cattle Breeding Centre

    Countryside Agency

    Plant Variety Rights Office

    Royal Botanic Gardens, Kew

    Royal Commission on Environmental Pollution

    Department of Health

    Dental Practice Board

    National Health Service Strategic Health Authorities

    NHS Trusts

    Prescription Pricing Authority

    Department for Innovation, Universities and Skills

    Higher Education Funding Council for England

    National Weights and Measures Laboratory

    Patent Office

    Department for International Development

    Department of the Procurator General and Treasury Solicitor

    Legal Secretariat to the Law Officers

    Department for Transport

    Maritime and Coastguard Agency

    Department for Work and Pensions

    Disability Living Allowance Advisory Board

    Independent Tribunal Service

    Medical Boards and Examining Medical Officers (War Pensions)

    Occupational Pensions Regulatory Authority

    Regional Medical Service

    Social Security Advisory Committee

    Export Credits Guarantee Department

    Foreign and Commonwealth Office

    Wilton Park Conference Centre

    Government Actuary’s Department

    Government Communications Headquarters

    Home Office

    HM Inspectorate of Constabulary

    House of Commons

    House of Lords

    Ministry of Defence

    Defence Equipment & Support

    Meteorological Office

    Ministry of Justice

    Boundary Commission for England

    Combined Tax Tribunal

    Council on Tribunals

    Court of Appeal - Criminal

    Employment Appeals Tribunal

    Employment Tribunals

    HMCS Regions, Crown, County and Combined Courts (England and Wales)

    Immigration Appellate Authorities

    Immigration Adjudicators

    Immigration Appeals Tribunal

    Lands Tribunal

    Law Commission

    Legal Aid Fund (England and Wales)

    Office of the Social Security Commissioners

    Parole Board and Local Review Committees

    Pensions Appeal Tribunals

    Public Trust Office

    Supreme Court Group (England and Wales)

    Transport Tribunal

    The National Archives

    National Audit Office

    National Savings and Investments

    National School of Government

    Northern Ireland Assembly Commission

    Northern Ireland Court Service

    Coroners Courts

    County Courts

    Court of Appeal and High Court of Justice in Northern Ireland

    Crown Court

    Enforcement of Judgements Office

    Legal Aid Fund

    Magistrates’ Courts

    Pensions Appeals Tribunals

    Northern Ireland, Department for Employment and Learning

    Northern Ireland, Department for Regional Development

    Northern Ireland, Department for Social Development

    Northern Ireland, Department of Agriculture and Rural Development

    Northern Ireland, Department of Culture, Arts and Leisure

    Northern Ireland, Department of Education

    Northern Ireland, Department of Enterprise, Trade and Investment

    Northern Ireland, Department of the Environment

    Northern Ireland, Department of Finance and Personnel

    Northern Ireland, Department of Health, Social Services and Public Safety

    Northern Ireland, Office of the First Minister and Deputy First Minister

    Northern Ireland Office

    Crown Solicitor’s Office

    Department of the Director of Public Prosecutions for Northern Ireland

    Forensic Science Laboratory of Northern Ireland

    Office of the Chief Electoral Officer for Northern Ireland

    Police Service of Northern Ireland

    Probation Board for Northern Ireland

    State Pathologist Service

    Office of Fair Trading

    Office for National Statistics

    National Health Service Central Register

    Office of the Parliamentary Commissioner for Administration and Health Service Commissioners

    Paymaster General’s Office

    Postal Business of the Post Office

    Privy Council Office

    Public Record Office

    HM Revenue and Customs

    The Revenue and Customs Prosecutions Office

    Royal Hospital, Chelsea

    Royal Mint

    Rural Payments Agency

    Scotland, Auditor-General

    Scotland, Crown Office and Procurator Fiscal Service

    Scotland, General Register Office

    Scotland, Queen’s and Lord Treasurer’s Remembrancer

    Scotland, Registers of Scotland

    The Scotland Office

    The Scottish Ministers

    Architecture and Design Scotland

    Crofters Commission

    Deer Commission for Scotland

    Lands Tribunal for Scotland

    National Galleries of Scotland

    National Library of Scotland

    National Museums of Scotland

    Royal Botanic Garden, Edinburgh

    Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Scotland

    Scottish Further and Higher Education Funding Council

    Scottish Law Commission

    Community Health Partnerships

    Special Health Boards

    Health Boards

    The Office of the Accountant of Court

    High Court of Justiciary

    Court of Session

    HM Inspectorate of Constabulary

    Parole Board for Scotland

    Pensions Appeal Tribunals

    Scottish Land Court

    Sheriff Courts

    Scottish Police Services Authority

    Office of the Social Security Commissioners

    The Private Rented Housing Panel and Private Rented Housing Committees

    Keeper of the Records of Scotland

    The Scottish Parliamentary Body Corporate

    HM Treasury

    Office of Government Commerce

    United Kingdom Debt Management Office

    The Wales Office (Office of the Secretary of State for Wales)

    The Welsh Ministers

    Higher Education Funding Council for Wales

    Local Government Boundary Commission for Wales

    The Royal Commission on the Ancient and Historical Monuments of Wales

    Valuation Tribunals (Wales)

    Welsh National Health Service Trusts and Local Health Boards

    Welsh Rent Assessment Panels

    3.   Elenco delle forniture e delle attrezzature commissionate dai ministeri della difesa e dalle agenzie per le attività di difesa o di sicurezza di Belgio, Bulgaria, Repubblica ceca, Danimarca, Germania, Estonia, Irlanda, Grecia, Spagna, Francia, Italia, Cipro, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Paesi Bassi, Austria, Polonia, Portogallo, Romania, Slovenia, Slovacchia, Finlandia, Svezia e Regno Unito contemplate dal titolo II, sezione V, capo II, del presente accordo:

    Capitolo 25

    :

    Sale, zolfo, terre e pietre; gessi, calce e cementi

    Capitolo 26

    :

    Minerali, scorie e ceneri

    Capitolo 27

    :

    Combustibili minerali, oli minerali e prodotti della loro distillazione; sostanze bituminose;

    tranne:

    ex ex 27.10

    :

    carburanti speciali

    Capitolo 28

    :

    Prodotti chimici inorganici; composti inorganici od organici di metalli preziosi, di elementi radioattivi, di metalli delle terre rare o di isotopi

    tranne:

    ex ex 28.09

    :

    esplosivi

    ex ex 28.13

    :

    esplosivi

    ex ex 28.14

    :

    gas lacrimogeni

    ex ex 28.28

    :

    esplosivi

    ex ex 28.32

    :

    esplosivi

    ex ex 28.39

    :

    esplosivi

    ex ex 28.50

    :

    prodotti tossici

    ex ex 28.51

    :

    prodotti tossici

    ex ex 28.54

    :

    esplosivi

    Capitolo 29

    :

    Prodotti chimici organici

    tranne:

    ex ex 29.03

    :

    esplosivi

    ex ex 29.04

    :

    esplosivi

    ex ex 29.07

    :

    esplosivi

    ex ex 29.08

    :

    esplosivi

    ex ex 29.11

    :

    esplosivi

    ex ex 29.12

    :

    esplosivi

    ex ex 29.13

    :

    prodotti tossici

    ex ex 29.14

    :

    prodotti tossici

    ex ex 29.15

    :

    prodotti tossici

    ex ex 29.21

    :

    prodotti tossici

    ex ex 29.22

    :

    prodotti tossici

    ex ex 29.23

    :

    prodotti tossici

    ex ex 29.26

    :

    esplosivi

    ex ex 29.27

    :

    prodotti tossici

    ex ex 29.29

    :

    esplosivi

    Capitolo 30

    :

    Prodotti farmaceutici

    Capitolo 31

    :

    Concimi

    Capitolo 32

    :

    Estratti per concia o per tinta, tannini e loro derivati, pigmenti ed altre sostanze coloranti, pitture e vernici, mastici, inchiostri

    Capitolo 33

    :

    Oli essenziali e resinoidi, prodotti per profumeria o per toletta preparati e preparazioni cosmetiche

    Capitolo 34

    :

    Saponi, agenti organici di superficie, preparazioni per liscivie, preparazioni lubrificanti, cere artificiali, cere preparate, prodotti per pulire e lucidare, candele e prodotti simili, paste per modelli, «cere per l'odontoiatria» e composizioni per l'odontoiatria a base di gesso

    Capitolo 35

    :

    Sostanze albuminoidi, colle, enzimi

    Capitolo 37

    :

    Prodotti per la fotografia o per la cinematografia

    Capitolo 38

    :

    Prodotti vari delle industrie chimiche

    tranne:

    ex ex 38.19

    :

    prodotti tossici

    Capitolo 39

    :

    Resine artificiali e materie plastiche, esteri e eteri di cellulosa e lavori di tali materie

    tranne:

    ex ex 39.03

    :

    esplosivi

    Capitolo 40

    :

    Gomma, gomma sintetica, fatturato (factis) e loro lavori

    tranne:

    ex ex 40.11

    :

    pneumatici a prova di proiettile

    Capitolo 41

    :

    Pelli (diverse da quelle per pellicceria) e cuoio

    Capitolo 42

    :

    Lavori di cuoi o di pelli, oggetti di selleria e finimenti, oggetti da viaggio, borse, borsette e simili contenitori, lavori di budella

    Capitolo 43

    :

    Pelli da pellicceria e loro lavori, pellicce artificiali

    Capitolo 44

    :

    Legno, carbone di legna e lavori di legno

    Capitolo 45

    :

    Sughero e lavori di sughero

    Capitolo 46

    :

    Lavori di intreccio, da panieraio o da stuoiaio

    Capitolo 47

    :

    Materie per la fabbricazione della carta

    Capitolo 48

    :

    Carta e cartone, lavori di pasta di cellulosa, di carta o di cartone

    Capitolo 49

    :

    Prodotti dell'editoria, della stampa o delle altre industrie grafiche, testi manoscritti o dattiloscritti e piani

    Capitolo 65

    :

    Cappelli, copricapo ed altre acconciature e loro parti

    Capitolo 66

    :

    Ombrelli (da pioggia o da sole), ombrelloni, bastoni, fruste, frustini e loro parti

    Capitolo 67

    :

    Piume e calugine preparate e oggetti di piume o di calugine, fiori artificiali, lavori di capelli

    Capitolo 68

    :

    Lavori di pietre, gesso, cemento, amianto, mica o materie simili

    Capitolo 69

    :

    Prodotti ceramici

    Capitolo 70

    :

    Vetro e lavori di vetro

    Capitolo 71

    :

    Perle, pietre preziose e semipreziose, metalli preziosi, metalli placcati di metalli preziosi e lavori di queste materie; minuterie di fantasia

    Capitolo 73

    :

    Lavori di ghisa, ferro o acciaio

    Capitolo 74

    :

    Rame e lavori di rame

    Capitolo 75

    :

    Nichel e lavori di nichel

    Capitolo 76

    :

    Alluminio e lavori di alluminio

    Capitolo 77

    :

    Magnesio e berillio e lavori di magnesio e berillio

    Capitolo 78

    :

    Piombo e lavori di piombo

    Capitolo 79

    :

    Zinco e lavori di zinco

    Capitolo 80

    :

    Stagno e lavori di stagno

    Capitolo 81

    :

    Altri metalli comuni impiegati nella metallurgia e lavori di queste materie

    Capitolo 82

    :

    Utensili e utensileria, oggetti di coltelleria e posateria da tavola di metalli comuni e parti di questi oggetti

    tranne:

    ex ex 82.05

    :

    utensili

    ex ex 82.07

    :

    utensili, parti

    Capitolo 83

    :

    Lavori diversi di metalli comuni

    Capitolo 84

    :

    Caldaie, macchine, apparecchi e congegni meccanici e parti di queste macchine o apparecchi

    tranne:

    ex ex 84.06

    :

    motori

    ex ex 84.08

    :

    altri propulsori

    ex ex 84.45

    :

    macchinari

    ex ex 84.53

    :

    macchine automatiche di elaborazione dati

    ex ex 84.55

    :

    parti di macchine della voce 84.53

    ex ex 84.59

    :

    reattori nucleari

    Capitolo 85

    :

    Macchine, apparecchi e materiale elettrico e loro parti

    tranne:

    ex ex 85.13

    :

    apparecchiature di telecomunicazioni

    ex ex 85.15

    :

    apparecchi trasmittenti

    Capitolo 86

    :

    Veicoli e materiale per strade ferrate o simili e loro parti; apparecchi di segnalazione non elettrici per vie di comunicazione

    tranne:

    ex ex 86.02

    :

    locomotive blindate elettriche

    ex ex 86.03

    :

    altre locomotive blindate

    ex ex 86.05

    :

    vagoni blindati

    ex ex 86.06

    :

    vagoni officina

    ex ex 86.07

    :

    vagoni

    Capitolo 87

    :

    Vetture automobili, trattori, velocipedi, motocicli ed altri veicoli terrestri e loro parti

    tranne:

    ex ex 87.08

    :

    carri armati e altri veicoli blindati

    ex ex 87.01

    :

    trattori

    ex ex 87.02

    :

    veicoli militari

    ex ex 87.03

    :

    carri attrezzi

    ex ex 87.09

    :

    motocicli

    ex ex 87.14

    :

    rimorchi

    Capitolo 89

    :

    Navigazione marittima o fluviale

    tranne:

    ex ex 89.01 A

    :

    navi da guerra

    Capitolo 90

    :

    Strumenti ed apparecchi di ottica, per fotografia e per cinematografia, di misura, di controllo o di precisione, strumenti ed apparecchi medico-chirurgici, parti di questi strumenti o apparecchi

    tranne:

    ex ex 90.05

    :

    binocoli

    ex ex 90.13

    :

    strumenti vari, laser

    ex ex 90.14

    :

    telemetri

    ex ex 90.28

    :

    strumenti di misurazione elettrici ed elettronici

    ex ex 90.11

    :

    microscopi

    ex ex 90.17

    :

    strumenti medici

    ex ex 90.18

    :

    apparecchi di meccanoterapia

    ex ex 90.19

    :

    apparecchi ortopedici

    ex ex 90.20

    :

    apparecchi a raggi X

    Capitolo 91

    :

    Fabbricazione di orologi

    Capitolo 92

    :

    Strumenti musicali, apparecchi di registrazione e riproduzione sonora apparecchi di registrazione e riproduzione dell'immagine e del suono televisivi, parti e accessori di questi strumenti e apparecchi

    Capitolo 94

    :

    Mobili e loro parti, mobili medico-chirurgici, oggetti letterecci e simili

    tranne:

    ex ex 94.01 A

    :

    sedili per aeromobili

    Capitolo 95

    :

    Lavori e manufatti di materie da intagliare o da modellare

    Capitolo 96

    :

    Scope e spazzole, piumini per cipria e stacci

    Capitolo 98

    :

    Merci e prodotti diversi

    Suballegato 2

    Altri enti le cui procedure di appalto sono disciplinate dal titolo II, sezione V, capo II, del presente accordo

    Beni e servizi

    Soglie

    400 000 DSP

    Opere

    Soglie

    5 000 000 DSP

    Impegni dell'Unione

    Tutti gli organi elencati al suballegato 1, tutte le autorità e imprese pubbliche che ricorrono ad appalti di beni, servizi e opere conformemente alle disposizioni dettagliate di cui alla direttiva 2004/17/CE, per l'esercizio di almeno una delle attività di seguito:

    a)

    la fornitura o la gestione di reti fisse destinate a fornire al pubblico servizi connessi alla produzione, al trasporto o alla distribuzione di acqua potabile, ovvero l'approvvigionamento di queste reti in acqua potabile;

    b)

    la fornitura o la gestione di reti fisse destinate a fornire al pubblico servizi connessi alla produzione, al trasporto o alla distribuzione di energia elettrica, ovvero l'approvvigionamento di queste reti in energia elettrica;

    c)

    la fornitura di vettori aerei di aeroporti o di altri terminali di trasporto;

    d)

    la fornitura di vettori marittimi o fluviali di porti marittimi o interni o di altri terminali di trasporto;

    e)

    la gestione di reti destinate a fornire al pubblico servizi nel settore dei trasporti per ferrovia, sistemi automatici, tranvia, filovia, autobus o cavo;

    f)

    le attività connesse allo sfruttamento di un'area geografica finalizzato all'esplorazione o all'estrazione di petrolio, gas, carbone o altri combustibili solidi.

    Impegni dell'Iraq

    Tutti gli organi elencati al suballegato 1, tutte le autorità e imprese pubbliche che ricorrono ad appalti di beni, servizi e opere per l'esercizio di una o più attività di seguito:

    a)

    la fornitura o la gestione di reti fisse destinate a fornire al pubblico servizi connessi alla produzione, al trasporto o alla distribuzione di acqua potabile, ovvero l'approvvigionamento di queste reti in acqua potabile;

    b)

    la fornitura o la gestione di reti fisse destinate a fornire al pubblico servizi connessi alla produzione, al trasporto o alla distribuzione di energia elettrica, ovvero l'approvvigionamento di queste reti in energia elettrica;

    c)

    la fornitura di vettori aerei di aeroporti o di altri terminali di trasporto;

    d)

    la fornitura di vettori marittimi o fluviali di porti marittimi o interni o di altri terminali di trasporto;

    e)

    la gestione di reti destinate a fornire al pubblico servizi nel settore dei trasporti per ferrovia, sistemi automatici, tranvia, filovia, autobus o cavo,

    f)

    le attività connesse allo sfruttamento di un'area geografica finalizzato all'esplorazione o all'estrazione di petrolio, gas, carbone o altri combustibili solidi.

    Suballegato 3

    Servizi, diversi da quelli edili, disciplinati dal titolo II, sezione V, capo II, del presente accordo

    Impegni dell'Iraq

    Settore

    N. di riferimento CPC

    Manutenzione e riparazioni

    6112, 6122, 633, 886

    Servizi di trasporto terrestre, comprese le auto blindate, e servizi di corriere, escluso il trasporto della posta

    712 (tranne 71235), 7512, 87304

    Servizi di trasporto aereo di passeggeri e merci, escluso il trasporto di posta

    73 (tranne 7321)

    Trasporto della posta per via terrestre, escluse le ferrovie, e per via aerea

    71235, 7321

    Servizi di telecomunicazioni

    752 (*1) (tranne 7524, 7525, 7526)

    Servizi finanziari

    a)

    servizi assicurativi

    b)

    servizi bancari e d'investimento (*2)

    ex 81, 812, 814

    Servizi informatici e servizi correlati

    84

    Servizi di contabilità, revisione dei conti e di tenuta di libri contabili

    862

    Ricerca di mercato e sondaggi di opinione

    864

    Servizi di consulenza gestionale e affini

    865, 866 (*3)

    Servizi di architettura; servizi di ingegneria e di ingegneria integrata, urbanistici e paesaggistici; servizi affini di consulenza scientifica e tecnica; servizi di sperimentazione e di analisi tecnica

    867

    Servizi pubblicitari

    871

    Servizi di pulizia degli edifici e di gestione delle proprietà immobiliari

    874, 82201 – 82206

    Servizi di editoria e di stampa su base tariffaria o a contratto

    88442

    Reti fognarie e smaltimento dei rifiuti; disinfestazione e servizi analoghi

    94


    Impegni dell'Unione

    Settore

    N. di riferimento CPC

    Manutenzione e riparazioni

    6112, 6122, 633, 886

    Servizi di trasporto terrestre, comprese le auto blindate, e servizi di corriere, escluso il trasporto della posta

    712 (tranne 71235), 7512, 87304

    Servizi di trasporto aereo di passeggeri e merci, escluso il trasporto di posta

    73 (tranne 7321)

    Trasporto della posta per via terrestre, escluse le ferrovie, e per via aerea

    71235, 7321

    Servizi di telecomunicazioni

    752 (*4) (tranne 7524, 7525, 7526)

    Servizi finanziari

    a)

    servizi assicurativi

    b)

    servizi bancari e d'investimento (*5)

    ex 81, 812, 814

    Servizi informatici e servizi correlati

    84

    Servizi di contabilità, revisione dei conti e di tenuta di libri contabili

    862

    Ricerca di mercato e sondaggi di opinione

    864

    Servizi di consulenza gestionale e affini

    865, 866 (*6)

    Servizi di architettura; servizi di ingegneria e di ingegneria integrata, urbanistici e paesaggistici; servizi affini di consulenza scientifica e tecnica; servizi di sperimentazione e di analisi tecnica

    867

    Servizi pubblicitari

    871

    Servizi di pulizia degli edifici e di gestione delle proprietà immobiliari

    874, 82201 – 82206

    Servizi di editoria e di stampa su base tariffaria o a contratto

    88442

    Reti fognarie e smaltimento dei rifiuti; disinfestazione e servizi analoghi

    94

    Suballegato 4

    Servizi edili disciplinati dal titolo II, sezione V, capo II, del presente accordo

    Impegni dell'Iraq

    Tutti i servizi elencati nella divisione 51 della Classificazione centrale dei prodotti (CPC)

    Impegni dell'Unione

    Tutti i servizi elencati nella divisione 51 della Classificazione centrale dei prodotti (CPC)

    Suballegato 5

    Note generali e deroghe alle disposizioni del titolo II, sezione V, capo II, del presente accordo

    1.

    Le disposizioni di cui all'articolo 43, paragrafo 4, e all'articolo 53 sull'uso di mezzi elettronici nelle gare d'appalto e le disposizioni sulla riduzione dei termini di cui all'articolo 50 e all'appendice VI dell'allegato 1 del presente accordo si applicano dal momento dell'entrata in vigore in Iraq della pertinente normativa in materia di gare elettroniche.

    2.

    Sono esclusi gli appalti aggiudicati dagli enti di cui ai suballegati 1 e 2 riguardanti la concessione di licenze per i servizi relativi a gas e petrolio e la concessione di licenze per lo sfruttamento di risorse naturali.

    3.

    Gli appalti intesi a consentire lo svolgimento delle attività di cui al suballegato 2 non sono soggetti alle procedure di cui al presente accordo, se dette attività sono direttamente esposte alla concorrenza su mercati il cui accesso non è limitato.

    4.

    Le disposizioni del titolo II, sezione V, capo II, del presente accordo non si applicano alle isole finlandesi Åland.

    Appendice II

    Mezzi per la pubblicazione delle informazioni sugli appalti

    Per l'Iraq

    Le informazioni sugli appalti sono pubblicate nella Gazzetta ufficiale irachena.

    Per l'Unione

    Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

    Sistema informativo per gli appalti pubblici europei: http://simap.europa.eu/index_it.htm

    Belgio:

    Leggi, regi decreti, regolamenti ministeriali e circolari ministeriali — le Moniteur Belge

    Giurisprudenza — Pasicrisie

    Bulgaria:

    Leggi e regolamenti — Държавен вестник (Gazzetta dello Stato)

    Decisioni giudiziarie — www.sac.government.bg

    Decisioni amministrative di applicazione generale e procedure di qualsiasi tipo — www.aop.bg e www.cpc.bg

    Repubblica ceca:

    Leggi e regolamenti — Raccolta delle leggi della Repubblica ceca

    Decisioni dell'Ufficio per la tutela della concorrenza — Raccolta delle decisioni dell'Ufficio per la tutela della concorrenza

    Danimarca:

    Leggi e regolamenti — Lovtidende

    Decisioni giudiziarie — Ugeskrift for Retsvaesen

    Decisioni e procedure amministrative — Ministerialtidende

    Sentenze dell'organo d'appello per gli appalti pubblici — Konkurrencerådets Dokumentation

    Germania:

    Legislazione e regolamenti — Bundesanzeiger; Herausgeber: der Bundesminister der Justiz; Verlag: Bundesanzeiger

    Sentenze giudiziarie: Entscheidungsammlungen des Bundesverfassungsgerichts, Bundesgerichtshofs, Bundesverwaltungsgerichts, Bundesfinanzhofs sowie der Oberlandesgerichte

    Estonia:

    Leggi, regolamenti e decisioni amministrative di applicazione generale: Riigi Teataja

    Sentenze giudiziarie della Corte suprema estone: Riigi Teataja (parte 3)

    Grecia:

    Εφημερίς της Κυβερνήσεως της Ελληνικής Δημοκρατίας (Government Gazette of Greece)

    Spagna:

    Legislazione — Boletín Oficial des Estado

    Decisioni giudiziarie — non esiste una pubblicazione ufficiale

    Francia:

    Legislazione — Journal Officiel de la République française

    Giurisprudenza — Recueil des arrêts du Conseil d'Etat

    Revue des marchés publics

    Irlanda:

    Legislazione e regolamenti — Iris Oifigiuil (gazzetta ufficiale del governo irlandese)

    Italia:

    Legislazione — Gazzetta Ufficiale

    Giurisprudenza — non esiste una pubblicazione ufficiale

    Cipro:

    Legislazione — Επίσημη Εφημερίδα της Δημοκρατίας (gazzetta ufficiale della repubblica cipriota)

    Decisioni della Corte suprema — Αποφάσεις Ανωτάτου Δικαστηρίου 1999 — Τυπογραφείο της Δημοκρατίας — ufficio delle pubbicazioni

    Lussemburgo:

    Legislazione — Memorial

    Giurisprudenza — Pasicrisie

    Ungheria:

    Legislazione — Magyar Közlöny (gazzetta ufficiale della Repubblica di Ungheria)

    Giurisprudenza — Közbeszerzési Értesítő — a Közbeszerzések Tanácsa Hivatalos Lapja (Bollettino degli appalti pubblici — Pubblicazione ufficiale del Consiglio per gli appalti pubblici)

    Lettonia:

    Legislazione — Latvijas vēstnesis (pubblicazione ufficiale)

    Lituania:

    Leggi, regolamenti e disposizioni amministrative — Gazzetta ufficiale (Valstybės Žinios) della Repubblica di Lituania

    Decisioni giudiziarie, giurisprudenza — Bollettino della Corte suprema di Lituania Teismų praktika; Bollettino della massima corte amministrativa lituana Administracinių teismų praktika

    Malta:

    Legislazione — Government Gazette

    Paesi Bassi:

    Legislazione — Nederlandse Staatscourant e/o Staatsblad

    Giurisprudenza — non esiste una pubblicazione ufficiale

    Austria:

    Österreichisches Bundesgesetzblatt Amtsblatt zur Wiener Zeitung

    Sammlung von Entscheidungen des Verfassungsgerichtshofes

    Sammlung der Entscheidungen des Verwaltungsgerichtshofes — administrativrechtlicher und finanzrechtlicher Teil

    Amtliche Sammlung der Entscheidungen des OGH in Zivilsachen Polonia

    Polonia:

    Legislazione — Dziennik Ustaw Rzeczypospolitej Polskiej (gazzetta delle leggi della Repubblica di Polonia)

    Decisioni giudiziarie, giurisprudenza — Zamówienia publiczne w orzecznictwie. Wybrane orzeczenia zespołu arbitrów i Sądu Okręgowego w Warszawie (sentenze dei collegi arbitrali e della Corte regionale di Varsavia)

    Portogallo:

    Legislazione — Diário da República Portuguesa 1a Série A e 2a série

    Pubblicazioni giudiziarie — Boletim do Ministério da Justiça

    Colectânea de Acordos do SupremoTribunal Administrativo;

    Colectânea de Jurisprudencia Das Relações

    Romania:

    Leggi e regolamenti — Monitorul Oficial al României (gazzetta ufficiale della Romania)

    Decisioni giudiziarie, decisioni amministrative di applicazione generale e procedure di qualsiasi tipo — www.anrmap.ro

    Slovenia:

    Legislazione Uradni list Republike Slovenije (Gazzetta ufficiale della Repubblica di Slovenia)

    Sentenze giudiziarie — non esiste una pubblicazione ufficiale

    Slovacchia:

    Legislation — Zbierka zákonov (Collection of Laws)

    Sentenze giudiziarie — non esiste una pubblicazione ufficiale

    Finlandia:

    Suomen säädöskokoelma — Finlands författningssamling (raccolta di statuti della Finlandia)

    Svezia:

    Svensk Författningssamling (codice statutario svedese)

    Regno Unito:

    Legislazione — HM Stationery Office

    Giurisprudenza — Law Reports

    Enti pubblici — HM Stationery Office

    Appendice III

    Mezzi per la pubblicazione degli avvisi

    Per l'Iraq

    Gli appalti sono annunciati su tre giornali a tiratura nazionale, tra cui Al-Sabah, e sul sito web dell'ente appaltante. Gli avvisi sui siti web forniscono un sunto in inglese.

    Gli avvisi di gare d'appalto saranno inoltre pubblicati sul portare sugli appalti pubblici, non appena ultimato.

    Per l'Unione

    Sistema informativo per gli appalti pubblici europei: http://simap.europa.eu/index_it.htm

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    Appendice IV

    Avvisi di gare d'appalto

    Tutti gli avvisi relativi ad un appalto indicano:

    1)

    il nome e l'indirizzo dell'ente appaltante e qualsiasi informazione necessaria per contattarlo e ottenere la pertinente documentazione sull'appalto, con indicazione del costo e dei termini se applicabili;

    2)

    una descrizione dell'appalto che indichi la natura e la quantità di beni e servizi oggetto dell'appalto o, se i quantitativi non sono noti, una stima della quantità;

    3)

    per gli appalti ricorrenti, eventualmente una stima delle scadenze di pubblicazione degli avvisi di gara d'appalto futuri;

    4)

    una descrizione di qualsiasi opzione;

    5)

    i tempi previsti per la fornitura di beni o servizi o la durata del contratto;

    6)

    il metodo di gara prescelto indicando se sono previste trattative o un'asta elettronica;

    7)

    eventualmente l'indirizzo e il termine per la presentazione delle richieste di partecipazione alla gara d'appalto;

    8)

    l'indirizzo e il termine ultimo per la presentazione delle offerte;

    9)

    la o le lingue in cui le offerte o le richieste di partecipazione possono o devono essere presentate, se diverse dalla lingua ufficiale della Parte dell'ente appaltante;

    10)

    un elenco e una breve descrizione di qualsiasi condizione valida per la partecipazione dei fornitori, ivi compreso qualsiasi certificato o documento specifico che i fornitori sono tenuti a presentare come elemento di prova, a meno che dette condizioni non siano già indicate nella documentazione di gara a disposizione di tutti i fornitori interessati al momento della pubblicazione dell'avviso di gara d'appalto;

    11)

    se, conformemente all'articolo 47, l'ente appaltante intende selezionare un numero ristretto di fornitori qualificati da invitare alla gara d'appalto, il criterio di selezione e eventualmente qualsiasi limitazione posta al numero di fornitori ammessi alla gara.

    Appendice V

    Avviso che invita i fornitori interessati a chiedere di essere iscritti in un elenco a uso ripetuto

    Gli avvisi che invitano i fornitori interessati a chiedere di essere iscritti in un elenco a uso ripetuto per un determinato appalto devono fornire:

    1)

    una descrizione dei beni e servizi o delle relative categorie per cui l'elenco potrà essere utilizzato;

    2)

    le condizioni per i fornitori partecipanti e i metodi che l'ente appaltante intende impiegare per verificare che i fornitori ne siano in possesso;

    3)

    il nome e l'indirizzo dell'ente appaltante e altre informazioni necessarie per contattarlo e ottenere la pertinente documentazione relativa all'elenco;

    4)

    il periodo di validità dell'elenco e relative modalità di rinnovo o di chiusura oppure, nel caso in cui il periodo di validità non è precisato, un'indicazione di come verrà data comunicazione della cessazione dell'uso dell'elenco.

    Appendice VI

    Termini

    1.

    In caso di gara selettiva, il termine finale stabilito dall'ente appaltante per la presentazione delle richieste di partecipazione non deve essere inferiore, in linea di principio, a 25 giorni dalla data di pubblicazione dell'avviso di gara. Se, per motivi di urgenza debitamente dimostrati dall'ente appaltante, detto termine risulta impraticabile, il termine ultimo potrà essere ridotto ma non inferiore a 10 giorni.

    2.

    Fatto salvo quanto disposto al paragrafo 3, il termine finale stabilito dall'ente appaltante per la presentazione delle offerte non può essere inferiore a 40 giorni dalla data in cui:

    a)

    è stato pubblicato l'avviso di gara, nel caso di gare aperte; oppure

    b)

    l'ente appaltante notifica ai fornitori che saranno invitati a presentare le offerte, nel caso di gare selettive, che venga o meno utilizzato un elenco a uso ripetuto.

    3.

    L'ente appaltante può ridurre il termine ultimo di cui al paragrafo 2 a non meno di 10 giorni nei casi in cui:

    a)

    ha provveduto a pubblicare, almeno 40 giorni e non meno di 12 mesi prima della pubblicazione dell'avviso di gara d'appalto, un avviso di appalti programmati ai sensi dell'articolo 45, paragrafo 3, che fornisce:

    i)

    una descrizione dell'appalto;

    ii)

    le scadenze approssimative per la presentazione delle offerte o delle richieste di partecipazione;

    iii)

    una dichiarazione che precisa che i fornitori interessati devono manifestare all'ente appaltante il loro interesse per l'appalto;

    iv)

    il recapito presso il quale richiedere la documentazione di gara;

    v)

    il maggior numero di informazioni disponibili ritenute necessarie per gli avvisi di gara d'appalto di cui all'appendice IV;

    b)

    indica, nel caso di gare di natura ricorrente, in un avviso di gara d'appalto iniziale, che i termini dell'appalto di cui al presente paragrafo saranno forniti in avvisi successivi; oppure

    c)

    per motivi di urgenza debitamente dimostrati dall'ente appaltante, i suddetti termini risultano impraticabili.

    4.

    L'ente appaltante può ridurre il termine ultimo di cui al paragrafo 2 di 5 giorni in una delle seguenti circostanze:

    a)

    l'avviso di gara d'appalto è pubblicato per via elettronica;

    b)

    tutta la documentazione di gara è disponibile per via elettronica dalla data della pubblicazione dell'avviso di gara;

    c)

    l'ente riceve le offerte per via elettronica.

    5.

    L'applicazione del paragrafo 4, in combinato disposto con il paragrafo 3, non potrà in nessun caso risultare in una riduzione dei termini ultimi di cui al paragrafo 2 inferiore a 10 giorni dalla data di pubblicazione dell'avviso di gara.

    6.

    Fatti salvi i termini di cui alla presente appendice, l'ente appaltante che commissiona beni o servizi commerciali può ridurre i termini dell'appalto di cui al paragrafo 2 ad un periodo non inferiore a 13 giorni, a condizione di pubblicare contemporaneamente per via elettronica l'avviso di gara e l'intera documentazione di gara. Se l'ente riceve le offerte di beni e servizi commerciali per via elettronica, il temine stabilito conformemente al paragrafo 2 può essere inoltre ridotto ad un periodo inferiore a 10 giorni.

    7.

    Se un ente appaltante di cui al suballegato 2 seleziona un numero ristretto di fornitori qualificati, il termine ultimo dell'appalto può essere stabilito per mutuo consenso tra l'ente e i fornitori selezionati. In assenza di consenso, il termine non può essere inferiore a 10 giorni.

    Appendice VII

    Avvisi relativi all'aggiudicazione

    L'avviso di cui all'articolo 55, paragrafo 2, deve riportare almeno le seguenti informazioni:

    a)

    una descrizione dei beni o servizi oggetto della fornitura;

    b)

    il nome e l'indirizzo dell'ente appaltante;

    c)

    il nome e l'indirizzo del fornitore aggiudicatario;

    d)

    il valore dell'offerta aggiudicataria oppure dell'offerta più alta e dell'offerta più bassa prese in considerazione nell'aggiudicare l'appalto;

    e)

    la data dell'aggiudicazione;

    f)

    il tipo di procedura di gara utilizzato e, nel caso di gara a trattativa privata, una descrizione delle circostanze che hanno giustificato il ricorso a tale procedura.

    Appendice VIII

    Documentazione di gara

    Come indicato all'articolo 49, paragrafo 1, la documentazione di gara fornisce una descrizione completa dei seguenti elementi, se non già contenuta nell'avviso di gara d'appalto:

    a)

    una descrizione dell'appalto che indichi la natura e la quantità dei beni e dei servizi oggetto dell'appalto o, se i quantitativi non sono noti, una stima della quantità, e qualsiasi requisito da soddisfare, comprese le specifiche tecniche, la valutazione di conformità, i progetti, i disegni e il materiale informativo;

    b)

    qualsiasi condizione per la partecipazione dei fornitori, compreso un elenco delle informazioni e dei documenti che i fornitori sono tenuti a presentare come elemento di prova;

    c)

    tutti i criteri di valutazione che saranno presi in considerazione per l'assegnazione dell'appalto, indicandone l'importanza relativa, a meno che il prezzo non sia l'unico criterio;

    d)

    se l'ente appaltante indice una gara per via elettronica, qualsiasi requisito relativo all'autenticazione e alla crittografia o ad altre apparecchiature per il ricevimento delle informazioni per via elettronica;

    e)

    se l'ente appaltante indice un'asta elettronica, le regole di svolgimento dell'asta, compresa l'identificazione degli elementi dell'appalto connessi ai criteri di valutazione;

    f)

    in caso di spoglio pubblico delle offerte, la data, l'ora e il luogo dello spoglio e eventualmente le persone autorizzate a presenziarvi;

    g)

    altri termini e condizioni, comprese le condizioni di pagamento e eventuali restrizioni rispetto ai mezzi per la presentazione delle offerte, ad es. su carta o per via elettronica;

    h)

    eventuali date per la fornitura di beni o servizi.


    (*1)  Esclusi i servizi di telefonia vocale, telex, radiotelefonia, radioavviso e satellite.

    (*2)  Esclusi gli appalti di servizi finanziari relativi all'emissione, all'acquisto, alla vendita e al trasferimento di titoli o di altri strumenti finanziari, nonché di servizi forniti da banche centrali.

    (*3)  Esclusi i servizi di arbitrato e di conciliazione.

    (*4)  Esclusi i servizi di telefonia vocale, telex, radiotelefonia, radioavviso e satellite.

    (*5)  Esclusi gli appalti di servizi finanziari relativi all'emissione, all'acquisto, alla vendita e al trasferimento di titoli o di altri strumenti finanziari, nonché di servizi forniti da banche centrali. In Finlandia i pagamenti degli enti pubblici (spese) devono essere effettuati tramite un determinato ente creditizio (Postipankki Ltd) o attraverso il sistema di postagiro finlandese. In Svezia i pagamenti degli enti pubblici e quelli a loro favore devono essere effettuati tramite il sistema di postagiro svedese (Postgiro).

    (*6)  esclusi i servizi di arbitrato e di conciliazione.


    ALLEGATO 2

    DIRITTI DI PROPRIETÀ INTELLETTUALE

    Convenzioni in materia di proprietà intellettuale, industriale e commerciale di cui all'articolo 60

    1.

    Nel perseguire gli obiettivi di cui all'articolo 60, le Parti confermano l'importanza ascritta agli obblighi derivanti dalla Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale (atto di Stoccolma del 1967, modificato nel 1979).

    2.

    L'articolo 60, paragrafo 2, fa riferimento alle seguenti convenzioni multilaterali cui l'Iraq si impegna ad aderire garantendo l'applicazione adeguata ed efficace degli obblighi da esse derivanti:

    2.1.

    Accordo sugli aspetti dei diritti di proprietà intellettuale attinenti al commercio (Accordo TRIPS, 1994);

    2.2.

    Convenzione di Berna per la protezione delle opere letterarie e artistiche (1886, modificata da ultimo nel 1979);

    2.3.

    Protocollo relativo all'accordo di Madrid sulla registrazione internazionale dei marchi (1989);

    2.4.

    Atto di Ginevra dell'accordo dell'Aia concernente la registrazione internazionale dei disegni e modelli industriali (1999);

    2.5.

    Trattato sulla cooperazione in materia di brevetti (Washington 1970, modificato da ultimo nel 2001)

    2.6.

    Trattato di Budapest sul riconoscimento internazionale del deposito di microorganismi agli effetti della procedura brevettuale (1977, modificato nel 1980).

    3.

    L'articolo 60, paragrafo 3, fa riferimento alle seguenti convenzioni multilaterali che l'Iraq si impegna a rispettare:

    3.1.

    Convenzione di Roma relativa alla protezione degli artisti interpreti o esecutori, dei produttori di fonogrammi e degli organismi di radiodiffusione (1961);

    3.2.

    Trattato OMPI sui diritti d'autore (Ginevra, 1996);

    3.3.

    Trattato OMPI sugli artisti interpreti o esecutori e i produttori di registrazioni sonore (Ginevra, 1996);

    3.4.

    Trattato di Singapore sul diritto dei marchi (2006);

    3.5.

    Trattato sul diritto dei marchi (1994);

    3.6.

    Trattato sul diritto dei brevetti (Ginevra, 2000);

    3.7.

    Convenzione internazionale per la protezione dei ritrovati vegetali (UPOV), (atto di Ginevra, 1991).


    ALLEGATO 3

    CENTRI DI INFORMAZIONE

    PARTE UE

    UNIONE EUROPEA

    European Commission — DG TRADE

    Services and investment unit

    Rue de la Loi 170

    B-1000 BRUXELLES

    E-mail

    :

    TRADE-GATS-CONTACT-POINTS@ec.europa.eu

    AUSTRIA

    Federal Ministry of Economics and Labour

    Department for Multilateral Trade Policy — C2/11

    Stubenring 1

    A-1011 Vienna

    Austria

    Telefono

    :

    + + 43 1 711 00 (ext. 6915/5946)

    Telefax

    :

    + + 43 1 718 05 08

    E-mail

    :

    post@C211.bmwa.gv.at

    BELGIO

    Service public fédéral Economie, PME,

    Classes moyennes et Energie Direction générale du Potentiel économique

    (Federal Public Service Economy, SMEs, Self-employed and Energy Directorate – General Economic Potential)

    Rue du Progrès, 50

    B-1210 Bruxelles

    Belgio

    Telefono

    :

    (322) 277 51 11

    Telefax

    :

    (322) 277 53 11

    E-mail

    :

    info-gats@economie.fgov.be

    BULGARIA

    Foreign Economic Policy Directorate

    Ministry of Economy and Energy

    12, Alexander Batenberg Str.

    1000 Sofia

    Bulgaria

    Telefono

    :

    (359 2) 940 77 61

    (359 2) 940 77 93

    Telefax

    :

    (359 2) 981 49 15

    E-mail

    :

    wto.bulgaria@mee.government.bg

    CIPRO

    Permanent Secretary

    Planning Bureau

    Apellis and Nirvana corner

    1409 Nicosia

    Cipro

    Telefono

    :

    (357 22) 406 801

    (357 22) 406 852

    Telefax

    :

    (357 22) 666 810

    E-mail

    :

    planning@cytanet.com.cy

    maria.philippou@planning.gov.cy

    REPUBBLICA CECA

    Ministry of Industry and Trade

    Department of Multilateral and EU Common Trade Policy

    Politických vězňů 20

    Praha 1

    Repubblica ceca

    Telefono

    :

    (420 2) 2485 2012

    Telefax

    :

    (420 2) 2485 2656

    E-mail

    :

    brennerova@mpo.cz

    DANIMARCA

    Ministry of Foreign Affairs

    International Trade Policy and Business

    Asiatisk Plads 2

    DK-1448 Copenhagen K

    Danimarca

    Telefono

    :

    (45) 3392 0000

    Telefax

    :

    (45) 3254 0533

    E-mail

    :

    hp@um.dk

    ESTONIA

    Ministry of Economic Affairs and Communications

    11 Harju street

    15072 Tallinn

    Estonia

    Telefono

    :

    (372) 639 7654

    (372) 625 6360

    Telefax

    :

    (372) 631 3660

    E-mail

    :

    services@mkm.ee

    FINLANDIA

    Ministry for Foreign Affairs

    Department for External Economic Relations

    Unit for the EC's Common Commercial Policy

    PO Box 176

    00161 Helsinki

    Finlandia

    Telefono

    :

    (358-9) 1605 5528

    Telefax

    :

    (358-9) 1605 5599

    FRANCIA

    Ministère de l'Economie, des Finances et de l'Emploi

    Direction générale du Trésor et de la Politique économique (DGTPE)

    Service des Affaires multilatérales et du développement

    Sous Direction Politique commerciale et Investissement

    Bureau Services, Investissements et Propriété intellectuelle

    139 rue de Bercy (télédoc 233)

    75572 Paris Cédex 12

    Francia

    Telefono

    :

    + 33 (1) 44 87 20 30

    Telefax

    :

    + 33 (1) 53 18 96 55

    Secrétariat général des affaires européennes

    2, Boulevard Diderot

    75572 Paris Cédex 12

    Telefono

    :

    + 33 (1) 44 87 10 13

    Telefax

    :

    + 33 (1) 44 87 12 61

    GERMANIA

    Germany Trade and Invest (GTAI)

    Agrippastrasse 87-93

    50676 Colonia

    Germania

    Telefono

    :

    + 49 (221) 2057 345

    Telefax

    :

    + 49 (221) 2057 262

    E-mail

    :

    zoll@gtai.de; trade@gtai.de

    GRECIA

    Ministry of Economy and Finance

    Directorate for Foreign Trade Policy

    1 Kornarou Str.

    10563 Atene

    Grecia

    Telefono

    :

    (30 210) 3286121, 3286126

    Telefax

    :

    (30 210) 3286179

    UNGHERIA

    Ministry for National Development and Economy

    Trade Policy Department

    Honvéd utca 13-15.

    H-1055 Budapest

    Ungheria

    Telefono

    :

    361 336 7715

    Telefax

    :

    361 336 7559

    E-mail

    :

    kereskedelempolitika@gkm.gov.hu

    IRLANDA

    Department of Enterprise, Trade & Employment

    International Trade Section (WTO)

    Earlsfort Centre

    Hatch St.

    Dublin 2

    Ireland

    Telefono

    :

    (353 1) 6312533

    Telefax

    :

    (353 1) 6312561

    ITALIA

    Ministero degli Affari Esteri

    Piazzale della Farnesina, 1

    00194 Roma

    Italia

    Direzione generale per la Cooperazione Economica e Finanziaria Multilaterale

    Ufficio per il coordinamento OMC

    Telefono

    :

    (39) 06 3691 4353

    Telefax

    :

    (39) 06 3242 482

    E-mail

    :

    dgce.omc@esteri.it

    Direzione generale per l'Integrazione Europea

    Ufficio II – Relazioni esterne dell'Unione europea

    Telefono

    :

    (39) 06 3691 2740

    Telefax

    :

    (39) 06 3691 6703

    E-mail

    :

    dgie2@esteri.it

    Ministero Attività Produttive

    Area per l'internazionalizzazione

    Viale Boston, 25

    00144 Roma

    Italia

    Direzione generale per la Politica commerciale

    Divisione V

    Telefono

    :

    (39) 06 5993 2589

    Telefax

    :

    (39) 06 5993 2149

    E-mail

    :

    polcom5@mincomes.it

    LETTONIA

    Ministry of Economics of the Republic of Latvia

    Foreign Economic Relations Department

    Foreign Trade Policy Unit

    Brivibas Str. 55

    RIGA, LV 1519

    Lettonia

    Telefono

    :

    (371) 67 013 008

    Telefax

    :

    (371) 67 280 882

    E-mail

    :

    pto@em.gov.lv

    LITUANIA

    Division of International Economic Organizations,

    Ministry of Foreign Affairs

    J. Tumo Vaizganto 2

    2600 Vilnius

    Lituania

    Telefono

    :

    (370 52) 362 594

    (370 52) 362 598

    Telefax

    :

    (370 52) 362 586

    E-mail

    :

    teo.ed@urm.1t

    LUSSEMBURGO

    Ministère des Affaires Etrangères

    Direction des Relations Economiques Internationales

    6, rue de l'Ancien Athénée

    L-1144 Luxembourg

    Lussemburgo

    Telefono

    :

    (352) 478 2355

    Telefax

    :

    (352) 22 20 48

    MALTA

    Director

    International Economic Relations Directorate

    Economic Policy Division

    Ministry of Finance

    St. Calcedonius Square

    Floriana CMR02

    Malta

    Telefono

    :

    (356) 21 249 359

    Fax

    :

    (356) 21 249 355

    Email

    :

    epd@gov.mt

    joseph.bugeja@gov.mt

    PAESI BASSI

    Ministry of Economic Affairs

    Directorate-General for Foreign Economic Relations

    Trade Policy & Globalisation (ALP: E/446)

    P.O. Box 20101

    2500 EC L'Aia

    Paesi Bassi

    Telefono

    :

    (3170) 379 6451

    (3170) 379 6467

    Telefax

    :

    (3170) 379 7221

    E-mail

    :

    M.F.T.RiemslagBaas@MinEZ.nl

    POLONIA

    Ministry of Economy

    Department of Trade Policy

    Ul. Żurawia 4a

    00-507 Varsavia

    Polonia

    Telefono

    :

    (48 22) 693 4826

    (48 22) 693 4856

    (48 22) 693 4808

    Telefax

    :

    (48 22) 693 4018

    E-mail

    :

    joanna.bek@mg.gov.pl

    PORTOGALLO

    Ministry of Economy

    ICEP

    Av. 5 de Outubro, 101

    1050-051 Lisbona

    Portogallo

    Telefono

    :

    (351 21) 790 95 00

    Telefax

    :

    (351 21) 790 95 81

    E-mail

    :

    informação@icep.pt

    Ministry of Foreign Affairs

    General Directorate for Community Affairs (DGAC)

    R da Cova da Moura 1

    1350 –11 Lisbona

    Portogallo

    Telefono

    :

    (351 21) 393 55 00

    Telefax

    :

    (351 21) 395 45 40

    ROMANIA

    Ministry for SMEsof Economy, Trade, Tourism and Liberal Professions Business Environment

    Department for Foreign Trade

    Str. Ion Campineanu nr. 16

    Sector 1

    Bucharest

    Romania

    Telefono

    :

    (40) 2140 10 504

    (40) 2131 50 906

    Telefax

    :

    (40) 2140 10 594

    (40) 2131 50 581

    E-mail

    :

    dgre@dce.gov.ro

    REPUBBLICA SLOVACCA

    Ministry of Economy of the Slovak Republic

    Trade and Consumer Protection Directorate

    Trade Policy Department

    Mierová 19

    827 15 Bratislava 212

    Repubblica slovacca

    Telefono

    :

    (421-2) 4854 7110

    Telefax

    :

    (421-2) 4854 3116

    SLOVENIA

    Ministry of Economy of the Republic of Slovenia

    Directorate for Foreign Economic Relations

    Kotnikova 5

    1000 Lubiana

    Slovenia

    Telefono

    :

    (386 1) 400 35 42

    Telefax

    :

    (386 1) 400 36 11

    E-mail

    :

    jozica.frelih@gov.si

    Internet

    :

    www.mg-rs.si

    SPAGNA

    Ministerio de Industria, Turismo y Comercio

    Secretaría de Estado de Turismo y Comercio

    Secretaría General de Comercio Exterior

    Subdirección General de Comercio Internacional de Servicios

    Paseo de la Castellana 162

    28046 Madrid

    Spagna

    Telefono

    :

    (34 91) 349 3781

    Telefax

    :

    (34 91) 349 5226

    E-mail

    :

    sgcominser.sscc@mcx.es

    SVEZIA

    National Board of Trade

    Department for WTO and Developments in Trade

    Box 6803

    113 86 Stoccolma

    Svezia

    Telefono

    :

    + 46 (0) 8 690 48 00

    Telefax

    :

    + 46 (0) 8 30 67 59

    E-mail

    :

    registrator@kommers.se

    Internet

    :

    http://www.kommers.se

    Ministry for Foreign Affairs

    Department:UD-IH

    103 39 Stoccolma

    Svezia

    Telefono

    :

    + 46 (0) 8 405 10 00

    Telefax

    :

    + 46 (0) 8 723 11 76

    E-mail

    :

    registrator@foreign.ministry.se

    Internet

    :

    http://www.sweden.gov.se/

    REGNO UNITO

    Department for Business Enterprise & Regulatory Reform

    Trade Policy Unit

    Bay 4127

    1 Victoria Street

    Londra

    SW1H 0ET

    Inghilterra

    Regno Unito

    Telefono

    :

    (4420) 7215 5922

    Fax

    :

    (4420) 7215 2235

    E-mail

    :

    A133servicesEWT@berr.gsi.gov.uk

    Internet

    :

    www.berr.gov.uk/europeantrade/key-trade-issues-gats/page22732/html


    ALLEGATO 4

    NOTE E DISPOSIZIONI SUPPLEMENTARI

    All'ARTICOLO 23

    Paragrafo 2

    Le disposizioni della presente sezione non si applicano alla protezione degli investimenti diversa dal trattamento di cui all'articolo 25, comprese le procedure di composizione delle controversie investitore-Stato.

    All'ARTICOLO 24

    1.

    Una persona giuridica è controllata da un'altra persona giuridica se quest'ultima ha il potere di nominare la maggioranza degli amministratori della prima o dirigerne in ogni caso giuridicamente l'operato.

    2.

    I termini «costituzione» e «acquisizione» di una persona giuridica vanno intesi come comprendenti la partecipazione al capitale di una persona giuridica nella prospettiva di stabilire o mantenere legami economici durevoli.

    All'ARTICOLO 25

    Paragrafo 1

    La presente disposizione non contempla il trattamento derivante dagli impegni dell'Unione in materia di fornitura di servizi ad opera di fornitori di servizi contrattuali e di professionisti indipendenti. Ne è parimenti escluso il trattamento derivante dagli accordi di reciproco riconoscimento conclusi dall'Unione o dai suoi Stati membri a norma dell'articolo VII del GATS.

    Paragrafo 2

    L'Iraq può conformarsi all'obbligo di cui al presente paragrafo concedendo ai servizi, ai fornitori di servizi, agli stabilimenti e agli investitori dell'Unione un trattamento formalmente identico a quello accordato ai propri servizi, fornitori di servizi, stabilimenti e investitori o un trattamento formalmente diverso. Un trattamento formalmente identico o formalmente diverso è considerato meno favorevole se modifica le condizioni della concorrenza a favore di servizi o fornitori di servizi dell'Iraq rispetto ad analoghi servizi, fornitori di servizi, stabilimenti e investitori dell'Unione.

    Paragrafo 3

    Per garantire maggiore certezza, occorre effettuare la notifica al direttore generale della DG Commercio o al suo successore.

    All'ARTICOLO 29

    Paragrafo 4

    Il semplice obbligo del visto non può essere considerato un fattore che annulla o compromette detti vantaggi.

    All'ARTICOLO 60

    Paragrafo 1

    Ai fini del presente accordo, i diritti di proprietà intellettuale inglobano il diritto d'autore (compresi i diritti su programmi informatici e banche dati, i diritti sui generis sulle banche dati non originali e i diritti connessi), i diritti su brevetti, marchi commerciali, denominazioni commerciali, ove protetti da diritti di proprietà esclusivi dal pertinente ordinamento nazionale, disegni e topografie di circuiti integrati, le indicazioni geografiche, comprese le denominazioni d'origine, le indicazioni di provenienza, le varietà vegetali, la tutela delle informazioni riservate e la protezione contro la concorrenza sleale ai sensi dell'articolo 10bis della Convenzione di Parigi per la protezione della proprietà industriale (Atto di Stoccolma 1967).

    Al suballegato 1 dell'appendice I dell'ALLEGATO 1

    1.

    Per «enti appaltanti degli Stati membri» si intende anche qualsiasi organo subordinato o qualsiasi ente appaltante di uno Stato membro purché non provvisto di una personalità giuridica distinta.

    2.

    Per quanto riguarda gli appalti indetti da enti dell'Unione o da organi dell'amministrazione centrale competenti in materia di difesa e sicurezza, sono coperti unicamente i materiali non sensibili e non bellici elencati all'ALLEGATO 1 alla voce «Impegni dell'Unione».

    DICHIARAZIONE UNILATERALE DELL'UNIONE EUROPEA SULL'ARTICOLO 96 (COOPERAZIONE DOGANALE E TRIBUTARIA)

    L'Unione dichiara che gli Stati membri s'impegnano in forza dell'articolo 96 (cooperazione doganale e tributaria) soltanto se hanno sottoscritto tali principi di buon governo in materia fiscale a livello dell'Unione.


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