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La decisione 2011/173/PESC fa parte della serie di strumenti della politica estera e di sicurezza comune (PESC) dell’Unione europea (Unione), che promuove gli obiettivi della politica, fornendo la base giuridica per le sanzioni dell’Unione nei confronti di persone (fisiche o giuridiche) che mirano a destabilizzare la Bosnia-Erzegovina.
La decisione, che è stata modificata numerose volte:
Le persone soggette a tali misure sono elencate negli allegati della decisione. Il Consiglio dell’Unione europea redige l’elenco e decide le modifiche allo stesso, a seguito di una proposta di uno Stato membro dell’Unione o dell’alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza.
La decisione stabilisce alcune esenzioni dai divieti e dalle restrizioni. Ciò consente agli Stati membri di autorizzare viaggi se:
Sono inoltre esenti i seguenti tipi di fondi e motivi di viaggio:
È in vigore dal e la sua applicazione è stata prorogata fino al .
Per ulteriori informazioni, si veda:
Decisione 2011/173/PESC del Consiglio, del , concernente misure restrittive in considerazione della situazione in Bosnia-Erzegovina (GU L 76 del , pag. 68).
Le successive modifiche alla decisione 2011/173/PESC sono state incorporate nel testo originale. La versione consolidata ha esclusivamente valore documentale.
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