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L’alto rappresentante (AR):
L’AR garantisce la coerenza delle azioni esterne dell’UE. All’interno della Commissione, si fa carico delle responsabilità inerenti la sua funzione nelle relazioni esterne e del coordinamento degli altri aspetti dell’azione esterna dell’UE.
L’AR è nominato dal Consiglio europeo che delibera a maggioranza qualificata, con l’accordo del presidente della Commissione, per un mandato di cinque anni.
Nell’esecuzione delle sue funzioni, l’alto rappresentante si avvale del Servizio europeo per l’azione esterna (SEAE), il servizio diplomatico dell’Unione. Il SEAE lavora in collaborazione con i servizi diplomatici dei paesi dell’Unione. È composto da funzionari e agenti dell’Unione e da personale distaccato dai servizi diplomatici nazionali.
Anche il Comitato politico e di sicurezza (CPS), che comprende gli ambasciatori dei 27 Stati membri, agisce sotto la responsabilità dell’AR. Controlla la situazione internazionale nei settori che rientrano nella PESC e svolge un ruolo chiave nella definizione e nel monitoraggio della risposta dell’UE a una crisi.
La carica di AR è stata istituita originariamente nel 1997 ai sensi del trattato di Amsterdam, e il primo a rivestire tale carica fu Javier Solana, segretario generale del Consiglio dell’Unione europea. Il trattato di Lisbona, entrato in vigore nel dicembre 2009, ha mantenuto la funzione dell’AR, sebbene con un mandato più ampio basato sul trattato, includendo la presidenza del Consiglio Affari esteri e il ruolo di vicepresidente della Commissione.
L’attuale AR è Josep Borrell Fontelles, nominato per un periodo di cinque anni a partire del dicembre 2019. È subentrato a Federica Mogherini (2014-2019).
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