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Document 62014CA0375
Case C-375/14: Judgment of the Court (Third Chamber) of 28 January 2016 (request for a preliminary ruling from the Tribunale di Frosinone — Italy) — Criminal proceedings against Rosanna Laezza (Reference for a preliminary ruling — Articles 49 TFEU and 56 TFEU — Freedom of establishment — Freedom to provide services — Betting and gaming — Judgment of the Court of Justice which declared the national rules on licences for the collection of bets incompatible with EU law — Reorganisation of the system by way of a new call for tenders — Free-of-charge transfer of the rights to use tangible and intangible assets owned by licensees and which constitute their network for the management and collection of bets. — Restriction — Overriding reasons in the public interest — Proportionality)
Causa C-375/14: Sentenza della Corte (Terza Sezione) del 28 gennaio 2016 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di Frosinone — Italia) — procedimento penale a carico di: Rosanna Laezza (Rinvio pregiudiziale — Articoli 49 TFUE e 56 TFUE — Libertà di stabilimento — Libera prestazione di servizi — Giochi d’azzardo — Sentenza della Corte che ha dichiarato incompatibile con il diritto dell’Unione la normativa nazionale sulle concessioni per l’attività di raccolta di scommesse — Riorganizzazione del sistema tramite una nuova gara d’appalto — Cessione a titolo non oneroso dell’uso dei beni materiali e immateriali di proprietà che costituiscono la rete di gestione e di raccolta del gioco — Restrizione — Motivi imperativi di interesse generale — Proporzionalità)
Causa C-375/14: Sentenza della Corte (Terza Sezione) del 28 gennaio 2016 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di Frosinone — Italia) — procedimento penale a carico di: Rosanna Laezza (Rinvio pregiudiziale — Articoli 49 TFUE e 56 TFUE — Libertà di stabilimento — Libera prestazione di servizi — Giochi d’azzardo — Sentenza della Corte che ha dichiarato incompatibile con il diritto dell’Unione la normativa nazionale sulle concessioni per l’attività di raccolta di scommesse — Riorganizzazione del sistema tramite una nuova gara d’appalto — Cessione a titolo non oneroso dell’uso dei beni materiali e immateriali di proprietà che costituiscono la rete di gestione e di raccolta del gioco — Restrizione — Motivi imperativi di interesse generale — Proporzionalità)
GU C 106 del 21.3.2016, p. 6–6
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
21.3.2016 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 106/6 |
Sentenza della Corte (Terza Sezione) del 28 gennaio 2016 (domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunale di Frosinone — Italia) — procedimento penale a carico di: Rosanna Laezza
(Causa C-375/14) (1)
((Rinvio pregiudiziale - Articoli 49 TFUE e 56 TFUE - Libertà di stabilimento - Libera prestazione di servizi - Giochi d’azzardo - Sentenza della Corte che ha dichiarato incompatibile con il diritto dell’Unione la normativa nazionale sulle concessioni per l’attività di raccolta di scommesse - Riorganizzazione del sistema tramite una nuova gara d’appalto - Cessione a titolo non oneroso dell’uso dei beni materiali e immateriali di proprietà che costituiscono la rete di gestione e di raccolta del gioco - Restrizione - Motivi imperativi di interesse generale - Proporzionalità))
(2016/C 106/06)
Lingua processuale: l’italiano
Giudice del rinvio
Tribunale di Frosinone
Parti
Parte nel procedimento penale principale: Rosanna Laezza
Dispositivo
Gli articoli 49 TFUE e 56 TFUE devono essere interpretati nel senso che essi ostano a una disposizione nazionale restrittiva, quale quella in questione nel procedimento principale, la quale impone al concessionario di cedere a titolo non oneroso, all’atto della cessazione dell’attività per scadenza del termine della concessione, l’uso dei beni materiali e immateriali di proprietà che costituiscono la rete di gestione e di raccolta del gioco, qualora detta restrizione ecceda quanto è necessario al conseguimento dell’obiettivo effettivamente perseguito da detta disposizione, circostanza che spetta al giudice del rinvio verificare.