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Document EESC-2021-02011-AC

Parere - Comitato economico e sociale europeo - Strategia di finanziamento di Next Generation EU

EESC-2021-02011-AC

IT

ECO/548

Strategia di finanziamento di Next Generation EU

PARERE

Comitato economico e sociale europeo

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo e al Consiglio

relativa a una nuova strategia per il finanziamento di NextGenerationEU
[COM(2021) 250 final]

Relatrice: Judith VORBACH

Consultazione

Commissione europea, 31/05/2021

Base giuridica

Articolo 304 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea

Sezione competente

Unione economica e monetaria, coesione economica e sociale

Adozione in sezione

22/06/2021

Adozione in sessione plenaria

08/07/2021

Sessione plenaria n.

562

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

186/0/4



1.Conclusioni e raccomandazioni

1.1Il CESE accoglie con favore il fatto che tutti gli Stati membri abbiano completato le procedure nazionali di ratifica della decisione sulle risorse proprie (DRP) e che, pertanto, il 1º giugno 2021 la nuova DRP sia entrata in vigore, permettendo così alla Commissione di iniziare a contrarre prestiti per lo strumento dell'UE per la ripresa; e invita adesso tutte le parti interessate a passare rapidamente alle prossime tappe per avviare il flusso di finanziamenti.

1.2L'effetto di rafforzamento della fiducia di NextGenerationEU (NGEU) ha già contribuito a stabilizzare le economie dell'Unione e degli Stati membri nonché i costi di indebitamento. Il finanziamento di NGEU incrementerà il volume di attività sicure dell'UE e rafforzerà il ruolo internazionale dell'euro. Il CESE osserva che la strategia di finanziamento di NGEU si basa su prestiti contratti sui mercati dei capitali e sugli investimenti privati.

1.3Rispetto all'ampio dibattito riguardante l'utilizzo di NGEU, il suo finanziamento è considerato una questione puramente tecnica. Una corretta strategia di finanziamento è tuttavia fondamentale per l'agevole attuazione di NGEU. Un finanziamento solido, una gestione dei rischi adeguata, costi di indebitamento ridotti e operazioni di finanziamento sostenibili sono nell'interesse della società civile, sulla quale ricadono in ultima analisi i rischi di mercato. L'assunzione di prestiti e la gestione del debito deve fondarsi sul controllo democratico, la legittimità e la trasparenza.

1.4Le esigenze di finanziamento nell'ambito di NGEU richiedono una strategia sofisticata per garantire che l'UE possa far fronte ai propri impegni di pagamento in modo tempestivo e in condizioni di mercato favorevoli. Il CESE sottolinea quanto sia importante che la Commissione gestisca direttamente la strategia di finanziamento, e accoglie con favore l'aumento delle risorse umane della Commissione in questo settore, avvertendo però che ciò dovrebbe aver luogo nel rispetto dell'equilibrio di genere e che andrebbe inoltre istituito un comitato consultivo in cui siano rappresentati la Commissione, il Parlamento europeo, il Consiglio, le parti sociali e le organizzazioni della società civile.

1.5Il CESE sottolinea l'importanza di preservare l'elevata affidabilità creditizia e i bassi costi di indebitamento dell'UE, onde evitare effetti ridistribuivi dai debitori ai creditori. Tutto ciò – combinandosi con tassi di crescita economica in salita – agevolerà inoltre il rimborso dei prestiti. L'affidabilità creditizia dipenderà in particolare dalla forza economica, politica e sociale dell'Unione, e sarebbe consolidata dall'approfondimento dell'UEM. In ogni caso, le crisi dovrebbero essere previste con sufficiente anticipo, il che potrebbe anche comportare la necessità che la BCE funga da acquirente di ultima istanza.

1.6In linea generale, una parte importante della nuova strategia di finanziamento è dedicata alle relazioni con gli investitori. Il CESE accoglie con favore la decisione di assunzione di prestiti e i piani di finanziamento, che rappresentano principalmente uno strumento di trasparenza per i mercati finanziari. Le comunicazioni con i cittadini e i loro rappresentanti, tuttavia, non dovrebbero mai passare in secondo piano. È apprezzabile che una delle condizioni necessarie per la partecipazione alla Rete degli operatori principali sia, fra le altre, la vigilanza da parte di un'autorità competente dell'Unione. Poiché il rispetto delle norme pertinenti è tassativo, il CESE sostiene il possibile coinvolgimento dell'OLAF in tale attività di vigilanza e accoglie con favore il fatto che anche altre autorità pubbliche possano essere incaricate di verificare il rispetto delle norme stabilite dalla decisione da parte dei membri della Rete degli operatori principali. 

1.7Il considerevole impegno sui mercati dei capitali sarà accompagnato da un'ampia gamma di rischi. Il CESE sostiene l'istituzione di solidi sistemi di gestione dei rischi e la creazione di un "conto NGEU" presso la BCE. Considerato l'interesse pubblico a un'efficace gestione del rischio, sarebbe opportuno che, nel definire la politica ad alto livello in materia di rischi e conformità, il direttore rischi (Chief Risk Officer - CRO) debba consultare il Parlamento europeo e il Consiglio. Il CESE invita infine la Commissione a garantire la rendicontabilità, la trasparenza e una sana gestione finanziaria fin dalle fasi iniziali dell'assunzione di prestiti nell'ambito di NGEU e mette in guardia contro l'assunzione eccessiva di prestiti concessi da investitori esterni all'UE, invitando invece a introdurre nuove risorse proprie.

1.8In generale, il CESE esprime apprezzamento per il rafforzamento della componente di condivisione del rischio nell'ambito di NGEU, ma sottolinea anche quanto sia importante ridurre i rischi per garantire la stabilità del mercato finanziario e tutelare in maniera adeguata gli interessi finanziari dell'Unione. Al fine di tenere debitamente conto degli interessi della società civile, il CESE accoglie con favore il previsto "quadro per le emissioni di obbligazioni verdi nell'ambito di NGEU" e propone di considerare la possibilità di emettere obbligazioni sociali NGEU.

2.Contesto del parere

2.1NextGenerationEU apporterà all'economia dell'UE fino a 806 miliardi di EUR – pari al 5 % del PIL dell'Unione – sotto forma di sovvenzioni e di prestiti. La Commissione, per conto dell'Unione, prenderà in prestito tali importi attraverso operazioni di finanziamento sui mercati internazionali dei capitali. NGEU è concepito come uno strumento temporaneo. Le attività di assunzione di prestiti avranno luogo tra la metà del 2021 e il 2026. In tale periodo, la Commissione eseguirà operazioni di finanziamento per importi pari a 150-200 miliardi di EUR all'anno. I fondi raccolti dall'UE dovranno essere rimborsati direttamente dagli Stati membri (per la parte relativa ai prestiti) oppure attraverso il bilancio dell'UE (per la parte relativa al sostegno a fondo perduto) entro e non oltre il dicembre 2058.

2.2La comunicazione relativa a una nuova strategia per il finanziamento di NextGenerationEU 1 è stata adottata ai sensi dell'articolo 5, paragrafo 3, della decisione 2020/2053 del Consiglio 2 , che impone alla Commissione di elaborare le disposizioni necessarie per l'amministrazione delle operazioni di assunzione di prestiti e di informare periodicamente il Parlamento europeo e il Consiglio su tutti gli aspetti della sua strategia di gestione del debito. Forte dell'approvazione della decisione sulle risorse proprie (DRP) da parte di tutti gli Stati membri, la Commissione attuerà una ben precisa strategia di finanziamento, delineata nella suddetta comunicazione e messa a punto in tre decisioni specifiche 3 . Tra gli strumenti utilizzati figureranno obbligazioni e buoni dell'Unione, mentre le tecniche impiegate consisteranno in sindacazioni ed aste. Sarà adottata una decisione annuale che stabilirà il massimale degli importi da prendere in prestito, e saranno messi a punto piani di finanziamento semestrali. La Commissione potenzierà le proprie strutture e istituirà una Rete paneuropea di operatori principali (primary dealers).

3.Osservazioni generali

3.1Il CESE ha sostenuto l'iniziativa NGEU fin dall'inizio, e in merito ad essa ha ripetutamente espresso il suo parere favorevole 4 . Nel suo parere 5 sulla strategia annuale per la crescita sostenibile 2021, il CESE ribadisce la convinzione che l'iniziativa "Next Generation EU sia stata sviluppata e adottata nella forma appropriata e al momento opportuno". In virtù del suo effetto di rafforzamento della fiducia, il programma NGEU sta già producendo un impatto positivo sull'economia dell'UE e ha ridotto la probabilità che si verifichi una grave crisi in taluni paesi. Nel lungo periodo, si prevede che l'iniziativa contribuisca ad aumentare notevolmente la produzione dell'UE, il che significa che in ultima analisi tutti gli Stati membri potranno diventare beneficiari netti 6 . Il CESE accoglie con favore il fatto che tutti gli Stati membri abbiano completato le procedure nazionali di ratifica della DRP, permettendo così l'avvio dell'assunzione di prestiti, e invita adesso tutte le parti interessate a passare rapidamente alle prossime tappe per avviare il flusso di finanziamenti.

3.2È attualmente in corso un ampio dibattito sull'utilizzo dei fondi del programma NGEU, nonché – seppure in misura minore – sull'introduzione di nuove risorse proprie. Al confronto, scarsa attenzione è stata riservata al finanziamento di tale programma, una questione percepita come un aspetto di carattere tecnico più che politico. Eppure, l'assunzione di prestiti nell'ambito di NGEU aumenterà notevolmente gli obblighi finanziari dell'Unione e dovrà avvenire in un quadro di controllo democratico, legittimità e trasparenza. Il CESE sottolinea che un finanziamento solido e sostenibile, una gestione dei rischi adeguata e costi di indebitamento ridotti sono nell'interesse pubblico. La società civile europea sarà in ultima analisi responsabile dei debiti contratti, e costi di indebitamento elevati comporterebbero effetti ridistribuivi dai debitori verso i creditori. Una corretta strategia di finanziamento è inoltre fondamentale per l'agevole attuazione di NGEU.

3.3Il CESE osserva che la strategia proposta si fonda su finanziamenti provenienti dai mercati dei capitali internazionali. Non sono istituite riserve di capitale, a differenza di quanto invece previsto per il meccanismo europeo di stabilità (MES), e non vi sono piani di proroga del debito oltre il 2058. Il dibattito pubblico riguarda tuttavia anche altri aspetti, quali ad esempio le obbligazioni perpetue garantite in solido ed emesse dalla BCE 7 . A lungo termine, e in particolare nel caso di emissione di debito comune permanente, sarebbe opportuno valutare la possibilità di attribuire alla BCE la funzione di prestatore di ultima istanza.

3.4Considerati l'alto fabbisogno di finanziamento di NGEU, la complessità e potenziale incertezza del calendario di erogazione e il fatto che le dotazioni finanziarie non siano note con precisione, è necessaria una strategia di finanziamento sofisticata per l'assunzione di prestiti sui mercati. Sarà necessario prevedere in anticipo gli sviluppi del mercato finanziario al fine di garantire che l'Unione possa far fronte ai suoi impegni di pagamento in modo tempestivo, senza vedersi obbligata a raccogliere finanziamenti in condizioni di mercato avverse. Ciò richiede competenza per quanto riguarda l'andamento del mercato e flessibilità nel decidere quando attuare le operazioni di finanziamento e quali tecniche utilizzare per ridurre al minimo i rischi di esecuzione e costi di finanziamento. Il CESE sottolinea quanto sia importante che la Commissione gestisca la strategia di finanziamento direttamente, anziché esternalizzarla. Saranno richieste nuove capacità operative, e la Commissione sta giustamente potenziando le sue risorse umane e ne sta rafforzando le competenze. Il CESE invita la Commissione a procedere in tal senso adottando un'impostazione basata sull'equilibrio di genere.

3.5Inoltre, Il CESE osserva che la strategia di finanziamento nell'ambito di NGEU si accompagna a un ampliamento delle responsabilità della Commissione, e accoglie con favore l'obbligo di informare con cadenza periodica il Parlamento europeo e il Consiglio su tutti gli aspetti della strategia di gestione del debito, in linea con le disposizioni dell'accordo interistituzionale 8 . Gli aggiornamenti annuali saranno presentati a partire dal terzo trimestre del 2021. Alla luce del forte interesse pubblico a una gestione attenta dei finanziamenti nell'ambito di NGEU, si tratta tuttavia di un livello minimo di coinvolgimento. Il CESE propone quindi di istituire un comitato consultivo per il finanziamento di NGEU. I membri del comitato per la gestione dei rischi e la conformità nell'ambito di NGEU dovrebbero incontrarsi ogni sei mesi con rappresentanti selezionati del Parlamento europeo, del Consiglio, delle parti sociali e delle organizzazioni della società civile che possiedano competenze specifiche sulle questioni relative ai mercati finanziari.

3.6Grazie all'elevata affidabilità creditizia dell'UE e alla stabilità delle sue prospettive, la Commissione sarà in grado di contrarre prestiti a condizioni finanziarie vantaggiose e di trasferirne i benefici agli Stati membri. Il CESE sottolinea l'importanza di mantenere bassi i costi di indebitamento per l'intero periodo di finanziamento. In combinazione con il previsto aumento dei tassi di crescita economica, ciò agevolerà notevolmente il rimborso degli importi presi in prestito. Più che da ogni altro fattore, l'affidabilità creditizia dell'UE dipenderà dalla forza economica, politica e sociale dell'Unione e sarà consolidata dall'approfondimento dell'UEM. Viceversa, le spinte centrifughe e i persistenti conflitti tra Stati membri avranno probabilmente l'effetto di indebolirla, mentre l'azionamento del meccanismo delle garanzie 9 a spese di alcuni Stati membri potrebbe causare gravi attriti a livello politico 10 . Sarebbe inoltre necessario prevedere con congruo anticipo l'insorgenza delle crisi economiche, finanziarie, sanitarie o di altra natura. È quindi di vitale importanza definire una strategia di finanziamento fondata su basi quanto più possibile resilienti e sostenibili, prevedendo se del caso anche l'intervento della BCE quale acquirente di ultima istanza.

3.7Mentre le attività di finanziamento di NGEU sono già iniziate, la tempistica dell'introduzione di nuove risorse proprie è ancora piuttosto vaga. A metà del 2021, la Commissione presenterà proposte per nuove risorse proprie sulla base di un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere, del sistema di scambio delle quote di emissione e di un prelievo sul digitale; e, tra le ulteriori proposte, attese per il 2024, potrebbe figurare anche un prelievo sulle operazioni finanziarie o un contributo finanziario legato al settore delle imprese. Le nuove risorse proprie eventualmente disponibili prima del gennaio 2028 saranno utilizzate per anticipare il rimborso del debito. Il CESE invita la Commissione a presentare in anticipo le proposte previste per il 2024 e invoca la rapida introduzione di nuove risorse proprie. Se utilizzate in modo opportuno, infatti, esse non solo servirebbero a compensare l'insufficienza del gettito tributario nazionale dovuta alla concorrenza fiscale, ma contribuirebbero anche a rendere equo il sistema dei rimborsi e a combattere i cambiamenti climatici. Esse, inoltre, contribuirebbero anche ad evitare di dover aumentare i contributi nazionali o ridurre le spese a carico del bilancio dell'UE.

3.8I prestiti di circa 800 miliardi di EUR nell'ambito di NGEU porteranno il volume di attività sicure denominate in euro a 2 000 miliardi, compresi SURE 11 e altri 800 miliardi di EUR in attività emesse a titolo del MES/FESF e dalla BEI prima della pandemia 12 . L'aumento delle attività europee sicure che coprono tutte le scadenze fino a 30 anni fornirà nuovi strumenti di investimento sicuri, aiuterà le banche a diversificare i loro portafogli di obbligazioni sovrane, aumenterà l'attrattiva della zona euro e rafforzerà il ruolo internazionale dell'euro. Inoltre, l'effetto di rafforzamento della fiducia di NGEU potrebbe ridurre i costi di indebitamento per i governi e il settore privato, in particolare nei paesi della zona euro con spread elevati rispetto alla Germania. L'erogazione di prestiti nell'ambito di NGEU costituirà inoltre un'opzione per gli Stati membri in caso di turbolenze del mercato che incidono sull'emissione di obbligazioni nazionali. Il CESE esprime apprezzamento per il rafforzamento della componente di condivisione del rischio, ma sottolinea quanto sia importante ridurre i rischi garantendo una regolamentazione rigorosa del mercato finanziario e la convergenza in materia di vigilanza.

4.Osservazioni specifiche

4.1Il CESE accoglie con favore il fatto che la decisione quadro annuale sull'assunzione di prestiti stabilirà i massimali, ad esempio, per i finanziamenti a breve e a lungo termine, e che l'assunzione di prestiti sarà organizzata sulla base di piani di finanziamento semestrali fondati sulle informazioni riguardanti i prossimi pagamenti. È evidente che tali informazioni dovrebbero apportare trasparenza ai mercati, garantendo la prevedibilità delle emissioni per gli investitori e facilitando il coordinamento con altri emittenti, e servire da base per informare il Parlamento europeo e il Consiglio. Il CESE è perfettamente consapevole dell'importanza dei rapporti tra investitori ed emittenti, ma sottolinea che le comunicazioni con i cittadini e con i loro rappresentanti non dovrebbero mai passare in secondo piano e che gli interessi finanziari dell'Unione devono essere tutelati in modo adeguato.

4.2Una programmazione costante della liquidità garantirà che le giacenze monetarie siano sufficienti a prevenire carenze di liquidità evitando nel contempo di dover mantenere saldi di liquidità inutilmente elevati. Poiché la capacità di assorbimento dei mercati dei capitali è limitata e le carenze di liquidità comprometterebbero l'attuazione di NGEU, il CESE invita ad attribuire priorità a solide riserve di capitale a fronte del rischio di un'eccessiva minimizzazione dei costi, ed è espressamente favorevole alla creazione di giacenze di liquidità prudenziali, detenute in un conto dedicato presso la BCE al fine di impedire che siano soggette a rischi di controparte.

4.3L'adesione alla Rete degli operatori principali autorizza gli istituti finanziari a partecipare alle aste e include la promozione della liquidità di mercato e la fornitura di consulenze leali e di informazioni sul mercato alla Commissione, nel rispetto degli obblighi di acquisto e comunicazione. Il CESE accoglie con favore il fatto che i richiedenti debbano già essere membri attivi di una Rete degli operatori principali ed essere soggetti alla vigilanza di un'autorità competente dell'Unione. Gli operatori principali svolgeranno un ruolo cruciale per il finanziamento di NGEU, e un'eventuale condotta negligente o scorretta potrebbe condurre a un aumento dei costi di indebitamento. Devono inoltre essere tenuti in considerazione i rischi di controparte, nonché il potere di mercato e la rilevanza sistemica degli operatori principali.

4.3.1Considerate loro grandi responsabilità, è imperativo che i membri della Rete degli operatori principali rispettino le norme pertinenti. La vigilanza sul rispetto delle norme stabilite nella decisione 13 si basa in larga misura sul rispetto degli obblighi di comunicazione da parte degli operatori principali stessi. Il CESE è inoltre favorevole al possibile coinvolgimento dell'OLAF nella vigilanza e apprezza il fatto che, accanto alla Commissione, anche altre autorità pubbliche possano essere nominate quali terzi incaricati di condurre le verifiche atte a confermare il rispetto delle norme della decisione da parte dei membri della Rete degli operatori principali.

4.3.2La Commissione elaborerà altresì un metodo per determinare quali operatori principali saranno considerati per la partecipazione alle operazioni sindacate, e quindi saranno nominati ai fini di ciascuna operazione di assunzione di prestiti. I membri particolarmente attivi dovrebbero essere considerati idonei a svolgere le funzioni di gestori capofila e capofila associati per operazioni sindacate, ed essere retribuiti. Questo gruppo dovrebbe impegnarsi in attività di market making, promuovere le emissioni tra gli investitori e fornire ulteriori consulenze leali e informazioni di mercato alla Commissione. Il CESE prende atto del ruolo fondamentale degli istituti finanziari nelle attività di finanziamento e richiama l'attenzione sui possibili conflitti di interessi, in particolare in relazione al ruolo consultivo. È in ogni caso assai auspicabile che, all'interno delle autorità pubbliche, sia garantito un livello elevato di competenze e disponibilità di informazioni in materia di mercati finanziari.

4.4Il considerevole impegno sui mercati dei capitali sarà accompagnato da un'ampia gamma di rischi, che in ultima analisi saranno sostenuti dalla società civile europea. Il CESE condivide pienamente l'affermazione della Commissione secondo cui, "tenuto conto dei volumi senza precedenti delle operazioni necessarie e della complessità della strategia di finanziamento richiesta, è della massima importanza che le operazioni nell'ambito di NGEU siano soggette a un quadro di conformità e di gestione del rischio solido e indipendente". È in effetti necessario garantire che le operazioni nell'ambito di NGEU siano condotte secondo gli standard più elevati di integrità, verificabilità e sana gestione finanziaria. Il CESE sostiene l'istituzione di sistemi solidi di governance e gestione del rischio, compresa la definizione delle strutture e dei principi necessari per garantire una vigilanza solida e indipendente di tutte le operazioni finanziarie nell'ambito di NGEU.

4.4.1Un elemento centrale di tale sistema sarà il direttore rischi (Chief Risk Officer, CRO), il quale avrà completa autonomia nello svolgimento dei propri compiti e riferirà, fra gli altri, al direttore generale della direzione generale Bilancio e al membro del collegio dei commissari europei responsabile del Bilancio. Al CRO dovrebbe spettare la responsabilità di elaborare una politica ad alto livello in materia di rischi e conformità e di garantire che le operazioni nell'ambito di NGEU siano ad essa conformi, con il sostegno di un responsabile per la funzione di controllo della conformità e di un comitato per la gestione dei rischi e la conformità. Considerata l'importanza di un'efficace gestione del rischio e il relativo interesse pubblico, si dovrebbe considerare la possibilità di imporre al CRO di consultare il Parlamento europeo e il Consiglio ai fini dell'elaborazione della politica ad alto livello in materia di rischi e conformità.

4.4.2Permangono incertezze sulla gestione del rischio all'inizio delle attività di assunzione di prestiti, in particolare durante il periodo precedente alla nomina del CRO e il periodo di tre mesi previsto per l'elaborazione della politica ad alto livello in materia di rischi e conformità. Per compensare i disallineamenti tra le scadenze dei prestiti e quelle degli strumenti di finanziamento sottostanti, in particolare nel 2021, la Commissione introdurrà una serie di strumenti del mercato finanziario, compresi gli swap ed eventuali carte commerciali, strumenti che sono particolarmente rischiosi. Il CESE invita la Commissione a garantire la rendicontabilità, la trasparenza e la sana gestione finanziaria fin dall'inizio delle operazioni di assunzione di prestiti nell'ambito di NGEU.

4.5Per gestire in modo corretto questa strategia diversificata di finanziamento, appare necessario un sistema contabile elaborato e completo. Il CESE accoglie con favore il rafforzamento delle funzioni di back-office e di contabilità della Commissione. L'utilizzo di un software di contabilità collaudato dovrebbe naturalmente essere la norma. Il CESE prende atto dell'importante ruolo del contabile della Commissione, responsabile di garantire la corretta registrazione contabile di tutte le operazioni nell'ambito di NGEU e di aprire il "conto NGEU" presso la BCE.

4.6Il CESE riconosce altresì che una parte importante della nuova strategia di finanziamento è rappresentata dalla definizione di una strategia per i rapporti con gli investitori e dei relativi strumenti. Uno degli elementi sarà costituito dal bollettino di informazione sui finanziamenti dell'UE, di cui la Commissione si servirà per comunicare in modo regolare e trasparente con la comunità degli investitori. La Commissione si rivolgerà attivamente anche a investitori del resto del mondo, attraverso un programma sistematico di visite strutturate. Il CESE mette tuttavia in guardia contro un'assunzione eccessiva di prestiti da investitori al di fuori dell'UE, che potrebbe, soprattutto in tempo di crisi, essere associata a maggiori rischi, ad esempio l'improvvisa interruzione delle attività di erogazione dei prestiti.

4.7La Commissione cercherà di reperire il 30 % dei fondi NGEU mediante l'emissione di obbligazioni verdi, con un importo massimo che potrebbe arrivare fino a 250 miliardi di EUR, il che consoliderebbe la posizione dell'Unione come uno dei maggiori emittenti di obbligazioni verdi a livello mondiale e rafforzerebbe la leadership politica e di mercato dell'UE nell'ambito della finanza sostenibile. Il CESE accoglie con favore il previsto "quadro per l'emissione di obbligazioni verdi nell'ambito di NGEU", basato sull'obbligo per gli Stati membri di garantire che il 37 % delle spese finanziate dai piani nazionali per la ripresa e la resilienza sia dedicato a far fronte ai cambiamenti climatici. Nell'ambito di NGEU sarebbe inoltre opportuno intensificare l'emissione di obbligazioni sociali, le quali andrebbero a integrare il volume di 100 miliardi di EUR destinato al SURE. Per ottenere sostegno dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, i paesi dell'UE sono chiamati a definire progetti che promuovano, fra l'altro, la crescita inclusiva e la coesione sociale, quale base per l'elaborazione di un quadro per l'emissione di obbligazioni sociali. In questo modo la strategia di finanziamento potrebbe tenere pienamente conto degli interessi della società civile.

Bruxelles, 8 luglio 2021

Christa SCHWENG

Presidente del Comitato economico e sociale europeo

_____________

(1)     COM(2021) 250 final .
(2)     GU L 424 del 15.12.2020, pag. 1 .
(3)     C(2021) 2500 final , C(2021) 2501 final e C(2021) 2502 final .
(4)     GU C 364 del 28.10.2020, pag. 124 .
(5)       GU C 155 del 30.4.2021, pag. 45 .
(6)    Think tank Bruegel, The nonsense of Next Generation EU net balance calculations ("L'insensatezza dei calcoli del saldo netto di NextGenerationEU").
(7)     Covid Perpetual Eurobonds: Jointly guaranteed and supported by the ECB ("Obbligazioni europee perpetue contro la Covid: garantite in solido e sostenute dalla BCE").
(8)

    Accordo interistituzionale del 16.12.2020 tra il Parlamento europeo, il Consiglio e la Commissione.

(9)    A seguito dell'adozione della DRP.
(10)    Cfr. l'articolo 9, paragrafo 5, della Decisione del Consiglio 2020/2053 .
(11)    Lo strumento di sostegno temporaneo per attenuare i rischi di disoccupazione nello stato di emergenza.
(12)    Klaus Regling, webinar Deepening EMU and the role of ESM ("L'approfondimento dell'UEM e il ruolo del MES"), 5.5.2021
(13)     C(2021) 2500 final .
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