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Document Ares(2025)4427294

European Strategy towards fusion Power Plant

INVITO A PRESENTARE CONTRIBUTI

PER UN'INIZIATIVA (senza valutazione d'impatto)

Con questo documento la Commissione intende informare il pubblico e i portatori di interessi dei suoi lavori, in modo che possano esprimersi e partecipare efficacemente alle attività di consultazione.

Titolo dell'iniziativa

Comunicazione della Commissione sulla strategia dell'UE in materia di fusione

DG capofila – Unità responsabile

DG ENER – Unità D.4 ITER

Dipartimento co-capofila: DG RTD – Unità C.4 Ricerca Euratom

Probabile tipo di iniziativa

Altro – Nuovo

Tempistica indicativa

Inizio del 2026 (primo trimestre)

Informazioni aggiuntive

Commissione europea, direzione generale dell'Energia, "Study on the applicability of the regulatory framework for nuclear facilities to fusion facilities – Towards a specific regulatory framework for fusion facilities: final report", 2022, DOI:10.2833/787609.

Commissione europea, direzione generale dell'Energia, "Foresight study on the worldwide developments in advancing fusion energy, including the small scale private initiatives", 2023, DOI:10.2833/967945.

Commissione europea, direzione generale dell'Energia, "Analysis on a strategic public-private partnership approach to foster innovation in fusion energy: final report", 2023, DOI:10.2833/323326.

"The High-Level European Round Table on Fostering Fusion Innovation" (Tavola rotonda europea ad alto livello sulla promozione dell'innovazione nella fusione nucleare), del 14 marzo 2024, DOI:10.2777/621539.

Piano dell'UE per l'energia da fusione, del 23 aprile 2024, The EU blueprint for fusion energy.

Forum dell'UE per le imprese nel settore della fusione, del 3 luglio 2024, EU Fusion Business Forum.

Commissione europea, direzione generale dell'Energia, "Fusion Expert Group Opinion Paper – Towards the EU Fusion Strategy", 2025, DOI:10.2777/3510421. 

Questo documento ha scopo puramente informativo. Non pregiudica in nulla la decisione finale della Commissione di proseguire o no l'iniziativa, né il contenuto finale della stessa. Tutti gli elementi dell'iniziativa qui descritti, compresa la sua tempistica, possono cambiare.

A. Contesto politico, definizione del problema e analisi della sussidiarietà

Contesto politico

Sia il patto per l'industria pulita che il piano d'azione per un'energia a prezzi accessibili impegnano la Commissione a proporre una strategia dell'UE in materia di fusione, con l'obiettivo di accelerare la commercializzazione della fusione come fonte energetica innovativa e decarbonizzata del futuro. Nella relazione Draghi sulla competitività dell'UE si raccomandava di sviluppare una strategia globale dell'UE in materia di innovazione per l'energia nucleare da fusione valorizzando il progetto ITER e sostenendo nel contempo la creazione di un partenariato pubblico-privato per promuoverne una commercializzazione rapida ed economicamente sostenibile. Inoltre la tecnologia della fusione rientra tra le tecnologie innovative di cui si auspica uno sviluppo più rapido nella bussola per la competitività dell'UE.

La Commissione prevede di sviluppare una strategia dell'UE in materia di fusione che permetta di valorizzare le competenze e gli impianti di fusione di livello mondiale creati in Europa nel corso di decenni. Questa strategia creerà un ambiente favorevole alle start-up, stimolerà gli investimenti attraverso un partenariato pubblico-privato, armonizzerà gli approcci normativi nell'UE e stabilirà un processo decisionale efficace per lo sviluppo e la commercializzazione delle tecnologie di fusione.

Problema che si intende affrontare con l'iniziativa

I principali problemi che si intende affrontare con l'iniziativa sono:

Necessità di fonti energetiche pulite e sostenibili per il futuro

Il mercato dell'energia dell'UE deve sviluppare e diffondere fonti energetiche pulite il più rapidamente possibile al fine di sostenere la prosperità e la sicurezza energetica e garantire la sostenibilità della decarbonizzazione del pianeta nel lungo termine. L'energia da fusione rappresenta una soluzione promettente come fonte di energia pulita sostenibile a più lungo termine, ma sono necessarie diverse misure per rendere la fusione commercialmente sostenibile per la produzione di energia elettrica.

Crescente concorrenza mondiale nel campo della fusione / necessità di aumentare la partecipazione del settore privato europeo

L'UE sostiene da decenni la ricerca sulla fusione, con l'obiettivo ultimo di costruire centrali a fusione in futuro, ed è capofila del progetto internazionale ITER, che mira a dimostrare la fattibilità tecnica e scientifica della fusione come fonte di energia. Promuove inoltre la ricerca sulla fusione attraverso il programma Euratom di ricerca e formazione, incentrato sullo sviluppo di tecnologie chiave in materia, sulla preparazione al funzionamento di un impianto di prova dei materiali, su attività di istruzione e formazione ecc. Negli ultimi anni si è assistito allo sviluppo di tecnologie abilitanti della fusione e a importanti progressi nella scienza della fusione a livello mondiale, oltre all'accelerazione della concorrenza e degli investimenti privati nella tecnologia della fusione, principalmente negli Stati Uniti. Per questo è opportuno incoraggiare il coinvolgimento del settore privato dell'UE.

Mancanza di un quadro normativo favorevole nell'UE

Ad oggi non esiste un approccio uniforme alla regolamentazione degli impianti di fusione nell'UE e il diritto derivato europeo non contempla requisiti specifici per tali impianti. Una strategia dell'UE in materia di fusione che rimedi a tale lacuna garantirebbe l'applicazione efficace e armonizzata di adeguati requisiti di sicurezza nell'UE e faciliterebbe la diffusione di questa tecnologia.

Rischio di rimanere indietro rispetto ai paesi terzi che dispongono già di una strategia sulla fusione

Diversi paesi al di fuori dell'UE hanno recentemente pubblicato le rispettive strategie in materia di fusione, ad esempio:

·Regno Unito: Towards fusion energy nel 2021 e il relativo aggiornamento nel 2023;

·Giappone: Fusion Energy Innovation Strategy nel 2023;

·Stati Uniti: Fusion Energy Strategy 2024 del dipartimento per l'Energia.

Nell'UE la Francia ha istituito il programma "France 2030" nel 2023, mentre la Germania ha pubblicato il programma di finanziamento "Fusion 2040" nel 2024.

Una strategia dell'UE in materia di fusione che coordini le azioni dei diversi portatori di interessi dell'Unione e fornisca chiarezza al settore privato consentirebbe all'UE di i) mantenere e rafforzare la leadership tecnologica, ii) affermare la propria competitività sul mercato e iii) garantire certezza normativa.

Base per l'azione dell'UE (base giuridica e analisi della sussidiarietà)

Base giuridica

La base giuridica della presente iniziativa è il trattato Euratom, in particolare il capo 1 sullo sviluppo delle ricerche, il capo 3 sulla protezione sanitaria, il capo 5 sulle imprese comuni e il capo 10 sulle relazioni con l'esterno.

Necessità pratica di un'azione dell'UE

Una strategia a livello dell'UE che valorizzi sia i programmi nazionali che unionali è essenziale per:

·mantenere la leadership e il vantaggio competitivo dell'Europa nella tecnologia della fusione;

·incentivare il settore privato dell'UE;

·promuovere la ricerca, l'innovazione tecnologica e il trasferimento di know-how dalla comunità della ricerca a quella industriale;

·esaminare le opzioni disponibili per istituire un quadro giuridico dell'UE in materia di sicurezza della fusione;

·creare una governance a livello dell'UE che favorisca la collaborazione e garantisca l'allineamento tra i portatori di interessi in merito a percorsi chiari, tecnologie definite e tempistiche precise verso la commercializzazione della tecnologia della fusione.

B. Obiettivi dell'iniziativa e modalità di conseguimento

La strategia mira a:

1.individuare azioni volte a valorizzare appieno il ruolo guida dell'UE nel progetto ITER. In particolare, l'UE dovrebbe consolidare le tecnologie e gli insegnamenti appresi durante la progettazione e la costruzione di ITER, massimizzando i propri vantaggi nelle operazioni del progetto;

2.delineare un percorso chiaro verso una centrale pilota a fusione e colmare le lacune strategiche critiche in materia di tecnologia, ad esempio sviluppando strategie per la produzione di trizio o per i componenti e i materiali rivolti al plasma. Tale percorso dovrebbe permettere di semplificare e razionalizzare le iniziative dell'UE e dovrebbe essere corredato di una tabella di marcia europea per la fusione;

3.costruire un ecosistema industriale competitivo, coinvolgere il settore privato e incoraggiare gli investimenti i) istituendo un partenariato pubblico-privato e definendo un'agenda strategica per la ricerca e l'innovazione, ii) creando un meccanismo di finanziamento per le start-up in collaborazione con il Consiglio europeo per l'innovazione e iii) ampliando altre opportunità di finanziamento;

4.sviluppare una strategia per la forza lavoro al fine di attrarre, formare e trattenere una forza lavoro qualificata nel settore della fusione, compresi scienziati, ingegneri e tecnici;

5.mobilitare e sviluppare la catena europea di approvvigionamento per la fusione con l'obiettivo di realizzare una o più centrali a fusione pilota, guidate dal settore privato, e risolvere questioni strategiche critiche, quali la carenza di fonti di combustibile essenziali come il trizio e l'arricchimento del litio-6;

6.preparare e attuare un quadro normativo favorevole per gli impianti di fusione all'interno dell'UE volto a garantire prevedibilità e semplificare il mercato per i costruttori, gli operatori e le autorità di regolamentazione europei;

7.rafforzare la collaborazione internazionale sulla base di un chiaro interesse strategico e di vantaggi reciproci;

8.istituire una governance della fusione e un processo decisionale efficaci a livello dell'UE.

Probabile impatto

L'adozione di una strategia dell'UE in materia di fusione, avente come pietra angolare la partecipazione dell'Unione a ITER con un ruolo guida, spianerà nel modo più rapido possibile la strada alla commercializzazione dell'energia da fusione, perseguendo i seguenti obiettivi di sviluppo sostenibile: energia pulita e accessibile, sviluppo della forza lavoro e crescita economica, imprese, innovazione e infrastrutture e azione per il clima.

Monitoraggio futuro

A seguito della pubblicazione della comunicazione sulla strategia dell'UE in materia di fusione e delle osservazioni formulate dalle istituzioni dell'UE, dagli Stati membri e dai portatori di interessi, sarà elaborato un piano d'azione dettagliato contenente indicatori chiave di prestazione e tappe fondamentali. Le DG ENER e RTD, cui fa capo la strategia in materia di fusione, saranno incaricate di monitorare l'elaborazione del piano sotto la supervisione della struttura di governance della fusione definita al precedente punto 8.

C. Legiferare meglio

Valutazione d'impatto

La strategia sarà pubblicata sotto forma di comunicazione della Commissione e, in quanto tale, non richiede una valutazione d'impatto. Non si tratta di una proposta legislativa.

Strategia di consultazione

Scopo del presente invito a presentare contributi è raccogliere informazioni aggiuntive dai portatori di interessi del settore della ricerca, dall'industria e dalle start-up, nonché dagli investitori privati. Ciò permetterà di definire meglio quali azioni proporre nella strategia sulla fusione a seguito di una consultazione dei rappresentanti degli Stati membri in seno al gruppo di esperti in materia di fusione istituito nel 2024.

Altri portatori di interessi pertinenti sono stati consultati in occasione dei seguenti eventi: la tavola rotonda europea ad alto livello sulla promozione dell'innovazione nella fusione nucleare (14 marzo 2024, Bruxelles), la conferenza sul piano dell'UE per l'energia da fusione organizzata dalla DG ENER (23 aprile 2024, Strasburgo) e il forum dell'UE per le imprese nel settore della fusione (3-4 luglio 2024, Berlino).

La comunità della fusione dell'Unione, tramite i suoi maggiori esperti nel settore e nell'industria della fusione, dovrebbe essere consultata nel 2025 sulle tappe fondamentali e sulle tempistiche della tabella di marcia europea per attuare la strategia dell'UE in materia di fusione.

Motivi della consultazione

Le consultazioni intendono fornire una comprensione degli attuali ostacoli tecnici, scientifici o finanziari che si frappongono alla commercializzazione della fusione in modo da poter definire le azioni più efficaci per sormontarli.

Destinatari

Le consultazioni, compreso il presente invito a presentare contributi, saranno condotte con organismi pubblici di ricerca, organizzazioni private (industria, start-up) e con i rappresentanti degli Stati membri. Per fornire un parametro di riferimento, si svolgeranno consultazioni anche nei paesi che hanno già sviluppato una strategia sulla fusione (ad esempio Stati Uniti, Regno Unito, Giappone).

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