Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document JOL_2012_286_R_0367_01

    2012/620/UE: Decisione del Parlamento europeo, del 10 maggio 2012 , sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esercizio 2010
    Risoluzione del Parlamento europeo, del 10 maggio 2012 , recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esercizio 2010

    GU L 286 del 17.10.2012, p. 367–375 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    17.10.2012   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    L 286/367


    DECISIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

    del 10 maggio 2012

    sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esercizio 2010

    (2012/620/UE)

    IL PARLAMENTO EUROPEO,

    visti i conti annuali definitivi dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio 2010,

    vista la relazione annuale della Corte dei conti sui conti annuali dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio 2010, corredata delle risposte dell’Autorità (1),

    vista la raccomandazione del Consiglio del 21 febbraio 2012 (06083/2012 — C7-0051/2012),

    visto l’articolo 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

    visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (2), in particolare l’articolo 185,

    visto il regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (3), che istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, in particolare l’articolo 44,

    visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (4), in particolare l’articolo 94,

    visti l’articolo 77 e l’allegato VI del suo regolamento,

    visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A7-0106/2012),

    1.

    rinvia la decisione sulla concessione del discarico al direttore dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità per l’esercizio 2010;

    2.

    esprime le sue osservazioni nella risoluzione in appresso;

    3.

    incarica il suo presidente di trasmettere la presente decisione e la risoluzione che ne costituisce parte integrante al direttore dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare, al Consiglio, alla Commissione e alla Corte dei conti, e di provvedere alla loro pubblicazione nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea (serie L).

    Il presidente

    Martin SCHULZ

    Il segretario generale

    Klaus WELLE


    (1)  GU C 366 del 15.12.2011, pag. 106.

    (2)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

    (3)  GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1.

    (4)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.


    RISOLUZIONE DEL PARLAMENTO EUROPEO

    del 10 maggio 2012

    recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esercizio 2010

    IL PARLAMENTO EUROPEO,

    visti i conti annuali definitivi dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio 2010,

    vista la relazione annuale della Corte dei conti sui conti annuali dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare relativi all’esercizio 2010, corredata delle risposte dell’Autorità (1),

    vista la raccomandazione del Consiglio del 21 febbraio 2012 (06083/2012 — C7-0051/2012),

    visto l’articolo 319 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

    visto il regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio, del 25 giugno 2002, che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (2), in particolare l’articolo 185,

    visto il regolamento (CE) n. 178/2002 del Parlamento europeo e del Consiglio (3), che istituisce l’Autorità europea per la sicurezza alimentare, in particolare l’articolo 44,

    visto il regolamento (CE, Euratom) n. 2343/2002 della Commissione, del 19 novembre 2002, che reca regolamento finanziario quadro degli organismi di cui all’articolo 185 del regolamento (CE, Euratom) n. 1605/2002 del Consiglio che stabilisce il regolamento finanziario applicabile al bilancio generale delle Comunità europee (4), in particolare l’articolo 94,

    visti l’articolo 77 e l’allegato VI del suo regolamento,

    visti la relazione della commissione per il controllo dei bilanci e il parere della commissione per l’ambiente, la sanità pubblica e la sicurezza alimentare (A7-0106/2012),

    A.

    considerando che la Corte dei conti ha dichiarato di aver ottenuto garanzie ragionevoli dell’affidabilità dei conti annuali dell’esercizio 2010 nonché della legittimità e regolarità delle operazioni sottostanti;

    B.

    considerando che, il 10 maggio 2011, il Parlamento ha concesso il discarico al direttore dell’Autorità europea per la sicurezza alimentare per l’esecuzione del bilancio dell’Autorità per l’esercizio 2009 (5) e che, nella risoluzione che accompagna la decisione di discarico, ha tra l’altro:

    invitato l’Autorità a consolidare i processi di bilancio relativi agli stanziamenti dissociati nonché la pianificazione e il monitoraggio dell’esecuzione pluriennale,

    sollecitato inoltre l’Autorità a migliorare la sua gestione di bilancio al fine di ridurre l’elevato numero di riporti,

    invitato l’Autorità ad avviare un’indagine sui potenziali conflitti di interessi dei suoi più importanti scienziati, nonché dei membri del suo consiglio d’amministrazione e dei gruppi, affinché sia possibile individuare e trattare tempestivamente eventuali omissioni nelle dichiarazioni di interessi;

    C.

    considerando che il bilancio complessivo dell’Autorità per l’esercizio 2010 è stato di 74 700 000 EUR rispetto a 71 400 000 EUR nel 2009, il che rappresenta un incremento del 4,6 %; che il contributo iniziale dell’Unione al bilancio dell’Autorità per il 2010 è stato di 69 041 000 EUR, il che rappresenta un incremento del 4,36 % rispetto al suo contributo iniziale nel 2009 (6);

    D.

    considerando che il volume e la complessità del lavoro sono in continuo aumento, stante l’emissione di oltre 560 contributi scientifici;

    Gestione finanziaria e di bilancio

    1.

    ricorda che il contributo iniziale dell’Unione a favore dell’Autorità per il 2010 ammontava a 69 041 000 EUR; rileva tuttavia che 3 950 000 EUR, provenienti da recuperi di eccedenze, sono stati aggiunti a detto importo, portando il contributo dell’Unione europea a un totale di 72 991 000 EUR per il 2010;

    2.

    riconosce, sulla base della sua relazione annuale di attività, che nel 2010 l’Autorità ha registrato un tasso di esecuzione del bilancio pari al 98,8 % degli stanziamenti di impegno e all’83,5 % degli stanziamenti di pagamento; constata che per il titolo 1 (personale) e il titolo 2 (infrastrutture) il bilancio è stato completamente eseguito mentre per il titolo 3 (operazioni) il tasso di esecuzione ha raggiunto il 96,5 %;

    3.

    osserva, tuttavia, sulla base della relazione annuale di attività, che nel 2010 l’Autorità aveva registrato un tasso di esecuzione del bilancio pari soltanto all’83,5 % degli stanziamenti di pagamento, l’11 % in meno rispetto all’obiettivo fissato dall’Autorità; rileva, in base ai commenti dell’Autorità, che il tasso di esecuzione rispetto agli stanziamenti di pagamento è inferiore alle aspettative per i seguenti principali motivi:

    nel novembre 2010 sono stati avviati importanti progetti di elaborazione dei dati e di supporto operativo informatico che, di conseguenza, hanno attivato pagamenti per una somma pari a 4 300 000 EUR solamente nel 2011,

    i ritardi nella conclusione dei contratti per le attività di cooperazione scientifica e il basso livello dei pagamenti nel quadro dell’attuale programma di appalti e sovvenzioni hanno portato a una sottoutilizzazione dei relativi stanziamenti dissociati dell’ammontare di 1 300 000 EUR,

    i pagamenti per un importo di 1 100 000 EUR per progetti specifici nel campo dell’amministrazione e della comunicazione sono stati rinviati al 2011;

    4.

    apprende dall’Autorità che le relazioni sull’esecuzione del bilancio sono state presentate al consiglio di amministrazione su base mensile, che gli scostamenti dagli obiettivi di esecuzione del bilancio per attività o in relazione al programma di cooperazione scientifica sono stati segnalati e che sono state adottate misure correttive;

    5.

    esorta tuttavia l’Autorità ad adottare ulteriori misure volte a consentire una soddisfacente esecuzione del bilancio per quanto concerne gli stanziamenti sia di impegno sia di pagamento e a informare l’autorità di discarico dei progressi conseguiti;

    6.

    osserva, come dichiarato dall’Autorità, che la migrazione verso il sistema di contabilità per competenza (ABAC), secondo il piano della Commissione, era prevista per il settembre 2011 ed è stata attuata secondo i piani;

    7.

    ritiene inaccettabile che le riunioni del consiglio di amministrazione dell’Autorità, composto da soli 15 membri, costino in media 92 630 EUR ciascuna, ovvero 6 175 EUR per membro; sottolinea che, tra i consigli di amministrazione delle agenzie decentralizzate, il citato importo corrisponde a circa il triplo di quello speso dal secondo consiglio di amministrazione più dispendioso; è del parere che i costi delle riunioni del consiglio di amministrazione siano eccessivi e che dovrebbero essere drasticamente ridotti; invita l’Autorità e il relativo consiglio di amministrazione a porre immediatamente rimedio alla situazione e a informare l’autorità di discarico, entro il 30 giugno 2012, in merito alle misure intraprese;

    Riporti e procedura di gestione dei contratti

    8.

    apprende dall’Autorità che è stato necessario annullare il 6 % (270 000 000 EUR) degli impegni per attività operative riportati dall’esercizio 2009; osserva che ciò rappresenta un miglioramento rispetto all’anno precedente, nel quale era stato riportato dal 2008 il 19 % degli impegni per le attività operative, dal 2007 era stato riportato il 37 % di tali impegni e dal 2006 il 26 %;

    9.

    sollecita nuovamente l’Autorità a migliorare la sua gestione di bilancio al fine di ridurre l’elevato numero di riporti; rileva, in particolare, che tale situazione dimostra la presenza di debolezze nella gestione dei contratti e nel monitoraggio da parte dell’Autorità della presentazione delle relazioni e delle dichiarazioni di spesa;

    10.

    invita l’Autorità a sviluppare e applicare un sistema di monitoraggio comune per la gestione di tutti i suoi contratti; riconosce, in particolare, l’assenza di una capacità centrale e coordinata al livello della direzione responsabile del monitoraggio dei contratti; sottolinea che ciò rischia di portare a un impiego inefficiente delle risorse e a un monitoraggio non coordinato dei contratti e invita pertanto l’Autorità ad accentrare tali responsabilità a livello di ciascuna direzione;

    11.

    sollecita inoltre l’Autorità a migliorare le relazioni riguardanti l’esecuzione dei contratti, al fine di garantire l’efficace supervisione e gestione delle sue attività operative;

    Appalti

    12.

    rileva, sulla base della sua relazione annuale di attività, che nel 2010 l’Autorità ha completato 24 procedure di appalto nel campo della comunicazione e dell’amministrazione, per un totale di 48 800 000 EUR, nonché 75 contratti di appalto e 10 convenzioni di sovvenzione come parte del programma di cooperazione scientifica, con valori rispettivamente di 5 700 000 EUR e 2 100 000 EUR;

    13.

    osserva che l’Autorità dispone sin dal 2008 di una guida pratica per gli appalti, che fornisce al personale indicazioni pratiche per la preparazione e attuazione delle procedure di appalto e dei relativi contratti, e che detta guida viene aggiornata regolarmente; osserva altresì che la guida è in fase di revisione, al fine di integrare le norme recentemente adottate dalla Commissione in materia di appalti pubblici e revisione del regolamento finanziario;

    Risorse umane

    14.

    apprende dall’Autorità che il 99 % dei posti previsti erano stati assegnati o erano stati offerti entro la fine del 2010;

    15.

    invita l’Autorità a rimediare alle carenze rilevate nelle procedure di assunzione, che ne mettono a rischio la trasparenza; riconosce, in particolare, in base alle dichiarazioni della Corte dei conti, che l’Autorità non ha garantito il carattere anonimo delle prove scritte e ha stabilito i punteggi per il passaggio alle varie fasi di selezione dopo che la procedura di valutazione era già stata avviata;

    16.

    esprime preoccupazione per il fatto che l’Autorità ha rinviato per oltre dodici mesi la raccomandazione «molto importante» del servizio di audit interno, che invitava l’Autorità a definire i processi di rinnovo dei contratti e a garantire la trasparenza del processo decisionale; chiede pertanto all’Autorità di spiegare all’autorità di discarico le cause del ritardo e a porre rapidamente rimedio a tale lacuna;

    Conflitto d’interessi e fenomeno delle «porte girevoli»

    17.

    osserva, in particolare, che nel settembre 2010 si è diffusa la notizia secondo cui il presidente del consiglio di amministrazione sarebbe direttamente collegato all’industria alimentare e sarebbe altresì membro del consiglio di amministrazione dell’International LIFE Science Institute (ILSI) Europa;

    18.

    ritiene che, se da un lato un dialogo con il settore in merito alle metodologie di valutazione dei prodotti è legittimo e necessario, dall’altro lo stesso non dovrebbe mettere a repentaglio l’indipendenza dell’Autorità né l’integrità delle procedure di valutazione del rischio; chiede quindi all’Autorità di considerare fonte di conflitto di interessi la partecipazione di membri appartenenti al consiglio di amministrazione, ai gruppi di esperti e ai gruppi di lavoro oppure del personale, nel presente o nel recente passato, ad attività dell’ILSI nell’ambito di task force e comitati scientifici oppure in qualità di presidenti di conferenza;

    19.

    esorta la Corte dei conti a completare e presentare il proprio audit sui conflitti di interessi presso l’Autorità;

    20.

    ricorda che, nel 2010, l’attuale presidente del consiglio d’amministrazione ha omesso di dichiarare la sua appartenenza al consiglio d’amministrazione dell’ILSI; osserva che l’ILSI è finanziato da imprese dei settori alimentare, chimico e farmaceutico;

    21.

    ritiene, pertanto, che sia necessario effettuare un’accurata analisi caso per caso di queste notizie nonché dei possibili ed effettivi casi di conflitto di interessi, in modo da valutare l’obiettività e l’imparzialità dell’Autorità a tutti i livelli e il lavoro che svolge; invita altresì l’Autorità ad analizzare con attenzione le dichiarazioni di interessi presentate dal personale, dagli esperti e dai membri del consiglio di amministrazione e ad adottare in seguito misure concrete volte a porre fine ai conflitti di interessi e a informare il pubblico; invita l’Autorità a informare l’autorità di discarico in merito al processo di analisi e alle misure concrete adottate attraverso una relazione scritta dettagliata da presentare entro il 30 giugno 2012;

    22.

    rileva inoltre che, secondo le osservazioni della Corte dei conti, il processo di revisione delle dichiarazioni di interessi dei membri del consiglio di amministrazione non è sufficientemente rigoroso né dettagliato e rischia di compromettere la completezza e la trasparenza di tale procedura;

    23.

    ritiene che la valutazione dei prodotti non dovrebbe essere basata unicamente sui dati messi a disposizione dal settore e che dovrebbe invece tenere debito conto della letteratura scientifica indipendente pubblicata su riviste soggette a revisione paritaria; sottolinea la necessità di prestare maggiore attenzione all’influenza del settore sullo sviluppo di orientamenti e metodologie di valutazione, che non dovrebbero favorire studi sponsorizzati dal settore stesso per ragioni speculative e dovrebbero invece essere sviluppati in maniera aperta, trasparente ed equilibrata;

    24.

    ricorda all’Autorità che le norme relative alle dichiarazioni d’interessi dovrebbero essere corredate di una serie di provvedimenti da applicare in caso di inosservanza delle stesse; osserva, inoltre, che nel quadro del suo processo decisionale indipendente, l’Autorità dovrebbe concentrarsi ulteriormente sull’interesse pubblico tenendo conto di tutti i dati e le informazioni pertinenti;

    25.

    fa notare che, nel marzo 2010, una ONG tedesca si è rivolta al Mediatore europeo, lamentando il fatto che l’Autorità non avesse affrontato in modo adeguato un potenziale conflitto di interessi quando, nel 2008, il capo dell’unità responsabile per gli organismi geneticamente modificati è passato a una società del settore delle biotecnologie, meno di due mesi dopo aver lasciato l’Autorità e senza che fosse trascorso un periodo di «pausa»;

    26.

    sottolinea che il Mediatore europeo ha concluso che l’Autorità non aveva effettuato una valutazione approfondita del presunto conflitto di interessi e ha invitato tale organo a migliorare le modalità di applicazione delle sue regole e procedure nei futuri casi di «porte girevoli»; sottolinea inoltre che il Mediatore ha altresì osservato che i negoziati condotti da un membro del personale in servizio relativamente a un futuro lavoro che potrebbero causare il fenomeno delle «porte girevoli» costituiscono di per sé un conflitto di interessi e ha raccomandato che l’Autorità renda di conseguenza le proprie regole e procedure più rigorose; invita l’Autorità a informare l’autorità di discarico circa le misure concrete adottate e le relative scadenze, al fine di dare un seguito adeguato alle conclusioni del Mediatore;

    27.

    esorta nuovamente l’Autorità ad adottare misure adeguate nei casi di conflitto di interessi e in relazione ai fenomeni delle «porte girevoli», anche quando tali casi riguardano il consiglio di amministrazione, e di informare tempestivamente sia l’autorità di discarico sia il pubblico in merito a tali misure;

    28.

    osserva, sulla base della sua relazione annuale di attività, che nel 2010 l’Autorità ha intrapreso varie iniziative nel campo della prevenzione e gestione del conflitto di interessi:

    il conferimento di un mandato per l’esecuzione di una relazione indipendente intesa a valutare l’attuazione da parte dell’Autorità della sua politica in materia di dichiarazione di interessi del 2007,

    il conferimento di un mandato per l’esecuzione di una relazione indipendente intesa a confrontare il sistema di indipendenza dell’Autorità con quello di organizzazioni analoghe ai livelli nazionale e internazionale,

    l’espletamento di una revisione indipendente esterna delle sue valutazioni concernenti la dichiarazione di interessi;

    29.

    accoglie positivamente l’adozione, da parte dell’Autorità, di una nuova definizione di «conflitto di interessi» basata su quella dell’OCSE; fa tuttavia notare che sono necessari ulteriori miglioramenti al fine del rafforzare la politica dell’Autorità in materia di indipendenza; sottolinea, in particolare, la necessità di chiarire e ampliare i criteri per la definizione di «conflitto di interessi» e di includervi le attività svolte nel presente o nel recente passato;

    30.

    apprende dall’Autorità che una revisione della sua politica in materia di dichiarazione di interessi è stata effettuata nel 2011 e che il consiglio di amministrazione ha adottato una nuova politica riguardante l’indipendenza e i processi decisionali in ambito scientifico;

    31.

    prende atto delle critiche ripetutamente rivolte all’Autorità in relazione a presunti casi di conflitti di interessi riguardanti membri dei gruppi di esperti, con particolare riferimento al gruppo sugli additivi alimentari e le fonti alimentari aggiunte agli alimenti (ANS) e a quello sugli organismi geneticamente modificati (OGM); sottolinea che nel marzo 2012 era previsto il rinnovo di otto gruppi di esperti nonché del comitato scientifico dell’Autorità e che la capacità dell’Autorità stessa di mettere in pratica la nuova politica è oggetto di verifiche; invita quindi l’Autorità a informare per iscritto l’autorità di discarico, entro il 30 giugno 2012, in merito ai provvedimenti intrapresi per dare attuazione alla nuova politica in materia di indipendenza e processi decisionali in ambito scientifico nonché a conformarsi, in sede di rinnovo dei propri gruppi di esperti e del comitato scientifico, alla definizione di «conflitto di interessi» formulata dall’OCSE; invita altresì l’Autorità a informare l’autorità di discarico in merito alla nuova composizione dei gruppi di esperti e del comitato scientifico entro il 30 giugno 2012;

    32.

    prende atto della revisione delle procedure dell’Autorità, effettuata nel dicembre 2010, per garantire l’attuazione degli obblighi derivanti dagli articoli 16, paragrafo 2, 17 e 19 dello statuto dei funzionari dell’Unione europea e dal regime applicabile agli altri agenti dell’Unione europea, a norma del regolamento (CEE, Euratom, CECA) n. 259/68 del Consiglio (7); è stato informato del fatto che, nel 2010, venti membri del personale hanno lasciato l’Autorità e che, al momento di partire, hanno tutti ricevuto una lettera che rammentava gli obblighi loro incombenti nei confronti dell’Autorità; invita l’Autorità a migliorare ulteriormente le modalità di applicazione delle sue regole e procedure, onde evitare il fenomeno delle «porte girevoli» verificatosi nei casi recentemente evidenziati dal Mediatore europeo; ritiene che eventuali problemi circa l’applicazione delle norme relative al personale e alle dichiarazioni di interessi compromettano la credibilità dell’Autorità;

    33.

    osserva che l’Autorità è stata sottoposta a un audit della Corte dei conti nel quadro della relazione speciale sulla gestione dei conflitti di interessi nelle agenzie dell’Unione e apprende dalla stessa Corte dei conti che la pubblicazione di detta relazione speciale è prevista entro la fine di giugno 2012;

    34.

    prende atto che, come indicato nella relazione speciale, la Commissione sta valutando di modificare il futuro finanziamento dell’Autorità e ha proposto che l’autorità di discarico e il Consiglio considerino per l’Autorità una struttura di finanziamento parziale sulla base di compensi; osserva che la Commissione sta eseguendo una valutazione dell’impatto relativamente a tale questione; esprime tuttavia preoccupazione per la possibilità che il nuovo sistema di finanziamento proposto dalla Commissione comprometta l’indipendenza dell’Autorità;

    Risultati

    35.

    osserva, sulla base della sua relazione annuale di attività, che una revisione dell’efficienza, condotta da consulenti esterni, è stata avviata nel 2010 con il lancio del programma e3; rileva che la fase iniziale del programma ha riguardato la definizione delle attività del programma stesso, della struttura e della governance, in preparazione della riorganizzazione strutturale da attuare nel 2011; invita l’Autorità a informare l’autorità di discarico circa le conclusioni della revisione e le misure che ha adottato e attuato per dare seguito a tali conclusioni;

    36.

    accoglie favorevolmente l’intenzione dell’Autorità di rafforzare la propria pianificazione a medio termine al fine di migliorare la partecipazione degli Stati membri alle attività dell’Autorità e la messa in comune delle risorse a livello europeo; è favorevole a un potenziamento della cooperazione dell’Autorità con gli Stati membri nel campo della valutazione del rischio;

    37.

    sottolinea che l’Autorità deve far sì che le sue consulenze siano indipendenti e di alta qualità, al fine di garantire il rispetto delle norme di sicurezza dell’Unione, l’eccellenza scientifica e l’indipendenza in tutti gli ambiti che hanno un impatto diretto o indiretto sulla sicurezza alimentare e dei mangimi nonché sulla protezione fitosanitaria; raccomanda, soprattutto ai fini della trasparenza, l’adozione di misure che consentano di promuovere e monitorare maggiormente le regole interne relative alle dichiarazioni di interessi del personale dell’Autorità e degli esperti che con essa collaborano;

    38.

    ritiene che i compiti principali dell’Autorità siano la fornitura di consulenza scientifica indipendente in campi che hanno un’incidenza diretta o indiretta sulla sicurezza alimentare, la realizzazione di valutazioni del rischio per mettere a disposizione delle istituzioni dell’Unione, degli Stati membri e degli organi politici una solida base scientifica che permetta di definire misure strategiche legislative o regolamentari, nonché la raccolta e l’analisi di dati scientifici;

    Audit interno

    39.

    rileva che sei raccomandazioni «molto importanti» presentate dal servizio di audit interno non sono state ancora attuate, e che tre di esse vengono rimandate da oltre 12 mesi; osserva, in particolare, che questi ritardi riguardano: la gestione della sicurezza delle informazioni, il processo di rinnovo dei contratti e la trasparenza del processo decisionale nonché la politica di classificazione e archiviazione; invita, pertanto, l’Autorità a porre rapidamente rimedio a tali lacune e a informare le autorità di discarico circa i risultati conseguiti;

    40.

    richiama l’attenzione sulle raccomandazioni formulate nelle sue precedenti risoluzioni sul discarico, quali figuranti nell’allegato della presente risoluzione;

    41.

    rinvia, per altre osservazioni di natura orizzontale che accompagnano la decisione sul discarico, alla sua risoluzione del 10 maggio 2012 sulle prestazioni, la gestione finanziaria e il controllo delle agenzie dell’UE (8).


    (1)  GU C 366 del 15.12.2011, pag. 106.

    (2)  GU L 248 del 16.9.2002, pag. 1.

    (3)  GU L 31 dell’1.2.2002, pag. 1.

    (4)  GU L 357 del 31.12.2002, pag. 72.

    (5)  GU L 250 del 27.9.2011, pag. 162.

    (6)  GU L 64 del 12.3.2010, pag. 991.

    (7)  GU L 56 del 4.3.1968, pag. 1.

    (8)  Testi approvati, P7_TA(2012)0164. Cfr. pag. 388 della presente Gazzetta ufficiale.


    ALLEGATO

    RACCOMANDAZIONI FORMULATE DAL PARLAMENTO EUROPEO NEGLI ULTIMI ANNI

    Autorità europea per la sicurezza alimentare

    2006

    2007

    2008

    2009

    Risultati

    Assenza di una valutazione dei rischi o della definizione di opportuni indicatori di performance, nessun sistema o procedure di controllo interno documentati per la gestione delle sue attività

    n.a.

    Invita l’Autorità a ricorrere a obiettivi SMART e indicatori RACER, nonché a elaborare un diagramma di Gantt → per promuovere un approccio orientato ai risultati

    Suggerisce all’Autorità di rafforzare la pianificazione e il monitoraggio dei processi di bilancio relativi agli stanziamenti dissociati

    Sottolinea che l’Autorità deve garantire consulenze indipendenti e di alta qualità. Raccomanda misure che consentano di promuovere e monitorare maggiormente le regole interne relative alle dichiarazioni di interessi del personale dell’Autorità e degli esperti che collaborano con essa

    Chiede alla Corte dei conti di realizzare audit di performance sull’Autorità

    Gestione finanziaria e di bilancio/appalti

    Il principio dell’annualità non è stato rigorosamente rispettato: è stato eseguito un elevato numero di storni, con un’elevata concentrazione verso la fine dell’anno (31 storni su 49)

    Carenze nelle procedure di appalto: i criteri di selezione non sono stati definiti; il metodo di assegnazione dei punteggi è stato delineato solo a procedura di selezione in corso; descrizione vaga dei criteri di qualità

    Il principio dell’annualità non è stato rigorosamente rispettato: carenze nella programmazione e nell’iscrizione in bilancio delle attività pianificate

    Carenze nell’esecuzione del bilancio: i contributi concessi dalla Commissione alla Croazia e alla Turchia (strategia di preadesione) avrebbero dovuto essere trattati come entrate con destinazione specifica, invece sono stati considerati parte integrante della normale sovvenzione comunitaria

    Il principio dell’annualità non è stato rigorosamente rispettato: carenze nella programmazione, nel monitoraggio delle scadenze contrattuali e del bilancio dell’Autorità →

    1)

    invita l’Autorità a migliorare la sua gestione di bilancio al fine di ridurre l’elevato numero di riporti: 23 % nel 2008; 16 % nel 2007; 20 % nel 2006

    2)

    è stato necessario annullare un elevato numero di impegni (il 37 % degli impegni per attività operative riportati dal 2007 e il 26 % dal 2006)

    Chiede alla Commissione di esaminare modalità per dare piena attuazione al principio di una gestione della liquidità basata sulle necessità→ riserve di cassa elevate (19 990 492,26 EUR)

    Invita l’Autorità a consolidare i processi di bilancio relativi agli stanziamenti dissociati nonché la pianificazione e il monitoraggio della loro esecuzione pluriennale

    Esorta l’Autorità a migliorare la sua gestione di bilancio al fine di ridurre l’elevato numero di riporti, sottolinea che la Corte dei conti ha individuato riporti di stanziamenti all’esercizio successivo. Questa situazione dimostra debolezze da parte dell’Autorità nella gestione dei contratti e nel monitoraggio della presentazione delle relazioni e delle dichiarazioni di spesa

    La Corte dei conti ha sottolineato che gli impegni per attività operative riportati dall’esercizio precedente hanno dovuto essere annullati, esorta l’Autorità a porre rimedio a tale situazione e a comunicare alla Corte dei conti i provvedimenti adottati

    Osserva che la Corte dei conti ha segnalato difficoltà di attuazione del programma di lavoro per il 2009, invita l’Autorità ad adottare le misure necessarie per porre rimedio a tali carenze

    Risorse umane

    Assenza di obiettivi in materia di assunzione realistici

    L’Autorità è riuscita a conseguire i propri obiettivi in materia di assunzione e ad assegnare 273 dei 300 posti previsti nell’organigramma: dall’audit delle procedure di assunzione è emerso che, in generale, la commissione di selezione non aveva deciso, prima della scadenza indicata nell’avviso di posto vacante, né la ponderazione dei criteri di selezione da applicare né il punteggio minimo richiesto per accedere alla fase di selezione successiva

    n.a.

    n.a.

    Audit interno

    n.a.

    n.a.

    Sono state attuate 20 delle 25 raccomandazioni (80 %) formulate dal servizio di audit interno e dal comitato di revisione interna

    Esprime preoccupazione per il fatto che delle 48 raccomandazioni una è considerata essenziale, 27 sono molto importanti e 20 importanti, tuttavia l’autorità di discarico non ha ricevuto alcuna informazione circa il contenuto di tali raccomandazioni ed esorta il direttore dell’Autorità a fornire tali informazioni

    Ribadisce la sua richiesta all’Autorità di adottare misure adeguate in caso di conflitto di interessi, invita l’Autorità ad avviare un’indagine sui potenziali conflitti di interessi dei suoi più importanti scienziati, nonché dei membri del consiglio d’amministrazione e dei gruppi, affinché sia possibile individuare e trattare tempestivamente eventuali omissioni nelle dichiarazioni di interessi


    Top