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Document Ares(2025)8426226

Proposal for a Council Recommendation on Science Diplomacy

INVITO A PRESENTARE CONTRIBUTI

PER UN'INIZIATIVA (senza valutazione d'impatto)

Con questo documento la Commissione intende informare il pubblico e i portatori di interessi dei suoi lavori, in modo che possano esprimersi e partecipare efficacemente alle attività di consultazione.

I destinatari sono pertanto invitati a dire la loro sul modo in cui la Commissione interpreta il problema, a proporre possibili soluzioni e a trasmettere tutte le informazioni di cui dispongono al riguardo.

Titolo dell'iniziativa

Quadro europeo per la diplomazia scientifica

DG capofila – Unità responsabile

RTD.04

Probabile tipo di iniziativa

Raccomandazione del Consiglio

Tempistica indicativa

Terzo trimestre 2025

Informazioni aggiuntive

Diplomazia scientifica - Commissione europea

Diplomazia scientifica - SEAE

Questo documento ha scopo puramente informativo. Non pregiudica in nulla la decisione finale della Commissione di proseguire o meno l'iniziativa, né il contenuto finale della stessa. Tutti gli elementi dell'iniziativa qui descritti, compresa la sua tempistica, possono cambiare.

A. Contesto politico, definizione del problema e analisi della sussidiarietà

Contesto politico

Poiché il Consiglio, nelle sue conclusioni sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione (2021), ha sottolineato l'importanza di integrare l'approccio globale nell'azione esterna dell'UE e ha invitato la Commissione e il servizio europeo per l'azione esterna a elaborare un'agenda europea per la diplomazia scientifica, la necessità di collegare la politica in materia di ricerca e innovazione (R&I) con la politica estera e di sicurezza è diventata sempre più evidente e urgente.

Ciò si riflette nella recente relazione Draghi, che ha individuato chiaramente tre sfide principali per l'Europa:

a.colmare il divario in materia di innovazione con gli Stati Uniti e la Cina, in particolare per quanto riguarda le tecnologie avanzate;

b.decarbonizzare l'economia, promuovendo nel contempo la competitività;

c.aumentare la sicurezza e ridurre le dipendenze.

Di conseguenza, la bussola per la competitività ha sottolineato l'urgente necessità di una risposta europea risoluta per salvaguardare il futuro dell'UE come potenza economica, destinazione degli investimenti e centro produttivo. Porre il settore della ricerca e dell'innovazione al centro della competitività europea significa anche assegnargli un ruolo primo piano nella politica estera e di sicurezza, se l'Europa vuole affermarsi in un mondo segnato dalla rivalità fra grandi potenze, concorrenza per la supremazia tecnologica e lotta per il controllo delle risorse. In questo modo l'UE potrà esercitare un ruolo ambizioso, strategico e assertivo sul proscenio mondiale, come indicato negli orientamenti politici 2024-2029 della Commissione europea.

La recente relazione sulla valutazione intermedia di Orizzonte Europa coordinata da Manuel Heitor ha sottolineato che i paesi possono essere contemporaneamente partner, concorrenti o rivali sistemici e che uno stesso paese potrebbe ricoprire tutti questi ruoli in diversi settori della ricerca e dell'innovazione. Ciò richiede un approccio olistico ed equilibrato, che può essere conseguito grazie alla prevista raccomandazione del Consiglio.

Nella riunione del luglio 2023 i ministri della Ricerca dell'UE hanno espresso il loro sostegno allo sviluppo di un quadro europeo per la diplomazia scientifica. Nel 2024 la Commissione ha incaricato 130 esperti di ambito scientifico e diplomatico, provenienti da tutta l'UE e da paesi terzi, di elaborare raccomandazioni pertinenti che, nel febbraio 2025, sono sfociate nella pubblicazione, della relazione degli esperti A European Framework for Science Diplomacy – Recommendations of the EU Science Diplomacy Working GroupsA European framework for science diplomacy – Recommendations of the EU science diplomacy working groups. Dopo la pubblicazione della relazione, si sono svolte ampie discussioni sui prossimi passi da compiere con gli Stati membri dell'UE e i principali portatori di interessi, quali l'Alleanza dell'UE per la diplomazia scientifica e la rete dei consulenti scientifici e dei coordinatori della diplomazia scientifica presso i ministeri degli Affari esteri dell'UE.

Nel marzo 2025 il sottogruppo dello Spazio europeo della ricerca (SER) sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione ha approvato un parere in cui raccomanda il riconoscimento politico formale di un quadro europeo per la diplomazia scientifica, passando idealmente per una raccomandazione del Consiglio sulla diplomazia scientifica.

Problema che si intende affrontare con l'iniziativa

L'UE si muove in un contesto geopolitico caratterizzato da rapidi cambiamenti, dove i concorrenti globali utilizzano la diplomazia scientifica in modo maggiormente strategico, anche in settori quali l'intelligenza artificiale, l'informatica quantistica e l'ingegneria genetica. Nel frattempo, l'attuale triplice crisi planetaria dovuta ai cambiamenti climatici, alla perdita di biodiversità e all'inquinamento richiede una maggiore cooperazione a livello mondiale di pari passo con l'urgente necessità di conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile. In tale contesto è emersa una moltitudine di "nuove" diplomazie, come la diplomazia climatica, verde, degli oceani, sanitaria, spaziale e digitale, tutte dipendenti in modo determinante dalla scienza. Poiché la ricerca e l'innovazione si traducono sempre più in potere e influenza geopolitica, la diplomazia scientifica sta emergendo come strumento chiave per valorizzare la potenza e i partenariati dell'UE per un'Europa globale. In tale contesto, è essenziale migliorare il coordinamento e le sinergie negli interventi attuati in Europa nell'ambito della diplomazia scientifica, sulla base di un approccio a livello dell'UE.

I concorrenti a livello mondiale utilizzano la diplomazia scientifica non solo come una forma di potere di persuasione, ma anche per esercitare il proprio dominio scientifico-tecnologico e geopolitico. La questione è quindi come l'Europa possa trasformare la sua posizione di potenza mondiale nel campo della ricerca e dell'innovazione in influenza geopolitica, in quanto si trova ad affrontare potenze economiche e scientifiche sempre più assertive, di dimensioni e influenza tali da potervi tenere testa solo mediante un'azione comune a livello europeo. Di conseguenza, l'UE e i suoi Stati membri devono utilizzare la diplomazia scientifica in modo più strategico ed efficace nell'ambito del pacchetto di strumenti diplomatici. Ciò consentirà all'UE di difendere i suoi interessi e di ridurre le sue vulnerabilità, agendo nel contempo come partner affidabile a livello mondiale. Un uso corretto della diplomazia scientifica consentirà all'UE di promuovere i suoi valori e principi al servizio del bene pubblico globale.

Essere un esempio di libertà accademica e di libertà nella ricerca scientifica nonché di diversità, equità e inclusione nella ricerca e nell'innovazione non è solo un obbligo morale, ma è al centro dell'ambizione dell'UE di attrarre i migliori talenti scientifici. I ricercatori europei devono continuare ad essere parte integrante dei migliori contesti di ricerca del mondo grazie a una cooperazione attenta e responsabile.

Base per l'azione dell'UE (base giuridica e analisi della sussidiarietà)

Base giuridica

L'iniziativa è pienamente in linea con l'articolo 181 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea (TFUE), ai sensi del quale l'UE e gli Stati membri devono coordinare le loro attività di ricerca e sviluppo tecnologico per garantire la coerenza reciproca delle rispettive politiche, anche mirando a definire orientamenti e a scambiare le migliori pratiche. A norma dell'articolo 180 TFUE, tali attività comprendono la promozione della cooperazione nel settore della ricerca dell'UE e la promozione dello sviluppo tecnologico e della dimostrazione con i paesi terzi e le organizzazioni internazionali.

Allo stesso tempo, la proposta di raccomandazione del Consiglio sosterrà le politiche esterne dell'UE conformemente al titolo V, capo 1, del trattato sull'Unione europea (TUE). Tenuto conto degli obiettivi di questa iniziativa, l'UE deve garantire un coordinamento e una coerenza sufficienti, senza andare oltre i limiti del principio di sussidiarietà. In quest'ottica, le competenze degli Stati membri in materia di politica estera e di sicurezza saranno pienamente rispettate.

Necessità pratica di un'azione dell'UE

Attualmente non esiste un documento strategico esaustivo a livello dell'UE che affronti la questione della diplomazia scientifica, sebbene essa sia menzionata in un numero crescente di iniziative politiche. Gli Stati membri, a loro volta, stanno investendo nella diplomazia scientifica. Ciò significa, tra l'altro, il rafforzamento delle capacità scientifico-tecnologiche nei rispettivi ministeri degli Affari esteri, ad esempio mediante la creazione di unità di diplomazia scientifica o la nomina di consulenti scientifici. Diversi Stati membri hanno messo a punto strategie nazionali di diplomazia scientifica e/o tecnologica o stanno attualmente elaborando o aggiornando tali documenti anche in attesa di orientamenti dell'UE. In assenza di tali orientamenti, vi è il rischio che proliferino iniziative indipendenti e che gli Stati membri si muovano in direzioni diverse, indebolendo la posizione dell'UE sulla scena mondiale. Nel frattempo, partner e concorrenti di tutto il mondo stanno affermando la loro presenza in questo settore dinamico, mentre l'UNESCO ha preannunciato la definizione di un quadro globale per la diplomazia scientifica nell'ambito del decennio internazionale delle scienze per lo sviluppo sostenibile. In questo contesto geopolitico e scientifico-tecnologico in rapida evoluzione è indispensabile che l'UE si adoperi per elaborare un quadro coerente per la diplomazia scientifica.

B. Obiettivi dell'iniziativa e modalità di conseguimento

Alla luce di quanto precede, la raccomandazione del Consiglio contribuirà a:

·rafforzare la posizione competitiva dell'Europa a livello mondiale nel campo della scienza e della tecnologia;

·difendere gli interessi strategici e la sovranità tecnologica dell'UE;

·promuovere i principi e i valori sostenuti dall'UE;

·massimizzare l'impiego della ricerca e dell'innovazione a beneficio della pace e del multilateralismo; nonché

·rafforzare l'impegno dell'Europa a gestire in modo sostenibile i beni pubblici e i beni comuni globali e a conseguire gli obiettivi di sviluppo sostenibile.

La proposta di raccomandazione del Consiglio fornirà orientamenti sulle modalità con cui vari portatori di interessi del settore scientifico e diplomatico a livello dell'UE e degli Stati membri, comprese le istituzioni europee, i governi nazionali e subnazionali, il mondo accademico, l'industria e la società civile, possano: i) collaborare in modo più efficace e ii) massimizzare l'impatto dei loro interventi nel campo della diplomazia scientifica, contribuendo in tal modo all'obiettivo generale di rafforzare l'influenza geopolitica dell'UE.

L'iniziativa proposta fornirà raccomandazioni relative a strumenti strategici, operativi e capaci di rendere la diplomazia europea più strategica, efficace e resiliente. Le raccomandazioni garantiranno sinergie che permettano di collegare gli obiettivi della politica in materia di ricerca e innovazione con quelli della politica estera e di sicurezza, rispettando nel contempo l'autonomia scientifica e la necessità di una cooperazione scientifica a livello mondiale. Le raccomandazioni dovrebbero inoltre massimizzare i benefici apportati dalla ricerca e dall'innovazione alla diplomazia, ad esempio per quanto riguarda il rafforzamento della fiducia a livello transfrontaliero, la consulenza scientifica e la gestione sostenibile delle risorse. Le raccomandazioni dovrebbero inoltre apportare miglioramenti pratici in termini di strutture e processi, offrendo nuove possibilità per migliorare la relazione tra la scienza e la politica.

In particolare, la raccomandazione del Consiglio dovrebbe contribuire a:

·fissare priorità strategiche per la diplomazia scientifica europea;

·individuare il giusto equilibrio tra apertura e imposizione di limiti;

·utilizzare la diplomazia scientifica per gestire in modo sostenibile i beni comuni e i beni pubblici globali;

·creare le strutture necessarie per garantire la leadership dell'UE nella diplomazia scientifica;

·promuovere ecosistemi della scienza per la definizione delle politiche e lo sviluppo di capacità di previsione nel settore della politica estera e di sicurezza;

·rafforzare il ruolo della ricerca e dell'innovazione nelle rappresentanze diplomatiche dell'UE e degli Stati membri;

·creare e collegare comunità di diplomazia scientifica, fornendo spazi di interazione adeguati;

·formare e responsabilizzare i professionisti attuali e futuri della diplomazia scientifica in Europa; nonché

·promuovere l'evoluzione della diplomazia scientifica attraverso la ricerca.

Obiettivo finale è fare della diplomazia scientifica europea uno strumento chiave nel pacchetto di strumenti diplomatici dell'UE, promuovendo la pace, la competitività europea e un futuro sicuro, sostenibile e prospero per tutti, valorizzando il potere della scienza e della tecnologia in modo responsabile.

Probabile impatto

La raccomandazione del Consiglio sulla diplomazia scientifica rafforzerà il coordinamento degli interventi dell'UE e degli Stati membri in questo settore e contribuirà ad aumentare la competitività dell'UE, in particolare per quanto riguarda le nuove tecnologie, rafforzando nel contempo il multilateralismo e promuovendo soluzioni alle sfide globali basate su dati concreti.

La raccomandazione permetterà di migliorare il coordinamento tra le azioni di diplomazia scientifica degli Stati membri dell'UE, con l'obiettivo di un approccio maggiormente allineato a livello dell'UE. Gli scienziati trarranno vantaggio da un aumento dell'impatto concreto delle loro ricerche aumenterà, mentre i diplomatici beneficeranno di un accesso più agevole alle prove scientifiche e di una maggiore varietà di strumenti a loro disposizione.

Individuare modalità di collaborazione più efficaci tra l'UE e gli Stati membri consentirà inoltre un uso più efficiente delle risorse, ad esempio inviando consulenti scientifici presso delegazioni e ambasciate. L'agenda 2030 delle Nazioni Unite e gli obiettivi di sviluppo sostenibile beneficeranno di un approccio più collaborativo nelle modalità con cui l'UE valorizza il suo potenziale di ricerca e innovazione per il bene pubblico mondiale.

Monitoraggio futuro

In quanto parte integrante dell'agenda politica dello Spazio europeo della ricerca 2025-2027, il quadro europeo per la diplomazia scientifica rientrerà nel monitoraggio periodico dell'attuazione dello Spazio europeo della ricerca attraverso relazioni e quadri di valutazione pertinenti. In particolare, il seguito dato alla raccomandazione del Consiglio sarà regolarmente monitorato dal sottogruppo SER sull'approccio globale alla ricerca e all'innovazione.

C. Legiferare meglio

Valutazione d'impatto

La proposta di raccomandazione del Consiglio sarà un documento prospettico non vincolante, in linea con l'articolo 288 TFUE. Trattandosi di una raccomandazione, non è necessaria una valutazione d'impatto.

Strategia di consultazione

La presente consultazione ha l'obiettivo di raccogliere informazioni dai pertinenti portatori di interessi nel campo della diplomazia scientifica (come il governo, il mondo accademico, l'industria e la società civile) per definire la portata e gli obiettivi di un futuro quadro europeo per la diplomazia scientifica. Ciò include esplicitamente i portatori di interessi di paesi terzi, in particolare dei paesi associati al programma Orizzonte Europa. Data la quantità di informazioni già disponibili, non sono previste altre consultazioni.

Le informazioni raccolte integreranno quelle esistenti, quali:

a.i risultati di tre progetti sulla diplomazia scientifica finanziati da Orizzonte 2020 (S4D4C, EL-CSID e InsSciDE);

b.numerose pubblicazioni e relazioni sulla diplomazia scientifica redatte da una comunità attiva di studiosi e professionisti nell'ultimo decennio, tra cui: Tools for an EU science diplomacy (2017), EU science diplomacy in a contested space of multi-level governance: Ambitions, constraints and options for action (2020), Calling for a Systemic Change: Towards a European Union Science Diplomacy for Addressing Global Challenges (2021), Leveraging Science Diplomacy in an Era of Geo-Economic Rivalry: Towards a European strategy (2022), Strengthening science diplomacy in and for Europe through Horizon Europe (2024), Science diplomacy in an era of disruption (2025);

c.i lavori della task force sulla diplomazia scientifica del Forum strategico per la cooperazione scientifica e tecnologica internazionale del ConsiglioStrategic forum for international scientific and technological cooperation (SFIC);

d.le attività dell'Alleanza dell'UE per la diplomazia scientifica e della rete dei consulenti scientifici e dei coordinatori della diplomazia scientifica presso i ministeri degli Affari esteri dell'UE, entrambe istituite nel 2021;

e.i lavori della prima conferenza europea sulla diplomazia scientifica, che si è svolta nel dicembre 2023 nel quadro della presidenza spagnola; e soprattutto

f.la relazione degli esperti A European Framework for Science Diplomacy – Recommendations of the EU Science Diplomacy Working Groups, pubblicata nel febbraio 2025, che si è basata su un processo di co-creazione cui hanno partecipato 130 esperti di scienza e diplomazia provenienti da tutta l'UE e da paesi terzi.

Più specificamente, i portatori di interessi sono invitati a rispondere alle domande indicate di seguito.

1.Ritiene che l'UE e i suoi Stati membri debbano dedicare maggiore attenzione alla diplomazia scientifica e, in caso affermativo, perché?

2.È d'accordo sul fatto che sia necessario elaborare una raccomandazione del Consiglio sulla diplomazia scientifica e, in caso affermativo, quali ne sono, secondo lei, i principali vantaggi?

3.Quali sono, a suo avviso, le principali sfide legate alla definizione di azioni nel campo della diplomazia scientifica a livello dell'UE o degli Stati membri, tenendo conto delle competenze degli Stati membri in materia di politica estera e di sicurezza e dei principi della libertà accademica e della libertà della ricerca scientifica?

4.In che modo i vari portatori di interessi a livello dell'UE e degli Stati membri possono collaborare meglio in termini di organizzazione e coordinamento?

5.Quali tra le raccomandazioni e azioni proposte nella relazione degli esperti A European Framework for Science Diplomacy – Recommendations of the EU Science Diplomacy Working Groups ritiene siano quelle più pertinenti da includere in una raccomandazione del Consiglio? Quali aspetti non sono stati affrontati?

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