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Document Ares(2025)4846309

Communication from the Commission to the European Parliament, the Council, the European Economic and Social Committee and the Committee of the Regions: A new Action Plan on the implementation of the European Pillar of Social Rights

INVITO A PRESENTARE CONTRIBUTI

PER UN'INIZIATIVA (senza valutazione d'impatto)

Con questo documento la Commissione intende informare il pubblico e i portatori di interessi dei suoi lavori, in modo che possano esprimersi e partecipare efficacemente alle attività di consultazione.

I destinatari sono invitati a esprimersi sul modo in cui la Commissione interpreta il problema e sulle possibili soluzioni e a trasmettere tutte le informazioni di cui dispongono al riguardo.

Titolo dell'iniziativa

Il nuovo piano d'azione per l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali

DG capofila – Unità responsabile

DG Occupazione, affari sociali e pari opportunità

Probabile tipo di iniziativa

Comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio, al Comitato economico e sociale europeo e al Comitato delle regioni Il nuovo piano d'azione per l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali

Tempistica indicativa

Quarto trimestre 2025

Informazioni aggiuntive

Pilastro europeo dei diritti sociali

Questo documento ha scopo puramente informativo. Non pregiudica in nulla la decisione finale della Commissione di proseguire o no l'iniziativa, né il contenuto finale della stessa. Tutti gli elementi dell'iniziativa qui descritti, compresa la sua tempistica, possono cambiare.

A. Contesto politico, definizione del problema e analisi della sussidiarietà

Contesto politico

Il pilastro europeo dei diritti sociali (di seguito "il pilastro") è il piano dell'UE per un'Europa sociale più equa e inclusiva che protegge i suoi cittadini, contribuendo nel contempo a migliori condizioni di vita e di lavoro. Il piano d'azione del 2021 presentava 75 azioni che la Commissione si impegnava a lanciare durante l'ultimo mandato per attuare il pilastro e fissava tre obiettivi principali della strategia Europa 2030 in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà. A quattro anni dal lancio del primo piano d'azione, il panorama politico e strategico è cambiato in modo significativo. Nei suoi orientamenti politici per il periodo 2024-2029, la presidente von der Leyen ha annunciato un nuovo piano d'azione sul pilastro, mirante ad imprimere uno slancio rinnovato nei settori in cui sono necessari progressi ed a inquadrare gli sforzi dell'UE per realizzare i principi del pilastro in tutta l'Unione. La vicepresidente esecutiva Mînzatu presenterà il nuovo piano d'azione nel 2025. Si baserà sul piano d'azione del 2021 e definirà le iniziative che la Commissione svilupperà durante questo mandato per approfondire ulteriormente l'attuazione del pilastro e sostenere gli Stati membri, nel rispetto dei modelli sociali nazionali, al fine di conseguire gli obiettivi principali dell'UE per il 2030.

Il nuovo piano d'azione rispecchierà le sfide e le opportunità più rilevanti all'orizzonte in un contesto socioeconomico, del mercato del lavoro, demografico e geopolitico in rapida evoluzione, nonché le principali priorità politiche in termini di competitività, transizioni digitale e verde e preparazione, chiaramente improntate a un approccio basato sulle necessità delle persone.

Problema che si intende affrontare con l'iniziativa

Il nuovo piano d'azione presenterà un programma positivo, creando un nuovo slancio per l'Europa sociale e integrando le politiche sociali in tutte le priorità dell'UE, un aspetto rilevante anche per conseguire gli obiettivi sociali principali per il 2030. 

Le iniziative del primo piano d'azione sono state realizzate come previsto, ma l'attuazione sul campo si trova spesso solo nelle prime fasi: ne consegue che sia disponibile solo un numero limitato di valutazioni ex post. In questa nuova legislatura, l'accento dovrebbe pertanto essere posto un'attuazione ed applicazione efficace delle azioni esistenti. Questo è particolarmente importante in quanto l'attuazione del pilastro è una responsabilità congiunta delle istituzioni dell'UE, delle autorità nazionali, regionali e locali, delle parti sociali e della società civile. Al di là dell'attuazione, sono necessarie ulteriori iniziative politiche per adattarsi a un ambiente in rapida evoluzione e alle esigenze dei mercati del lavoro e dei sistemi di protezione sociale dell'UE.

In termini di progressi compiuti nel conseguimento degli obiettivi principali in materia sociale per il 2030, l'UE è vicina al conseguimento dell'obiettivo in materia di occupazione (75,3 % nel 2023 rispetto all'obiettivo del 78 % per il 2030), mentre vi è ancora molta strada da percorrere per quanto riguarda le competenze (39,5 % nel 2022; l'obiettivo è del 60 %) e gli obiettivi di riduzione della povertà (-1.6 milioni di persone a rischio di povertà o di esclusione sociale, l'obiettivo è di -15 milioni). Si registrano inoltre progressi disomogenei per quanto riguarda gli obiettivi secondari, in particolare: il divario di genere nei livelli di occupazione, l'offerta di servizi di educazione e cura della prima infanzia, la diminuzione del tasso di giovani che non hanno un lavoro né seguono un percorso scolastico o formativo, le competenze digitali di base, l'abbandono scolastico precoce e la povertà infantile.

Nel quadro della rapida evoluzione del contesto socioeconomico, del mercato del lavoro, demografico e geopolitico, il nuovo piano d'azione rispecchierà gli stretti legami tra competitività, preparazione, democrazia ed elevati standard sociali. Tenere il passo con la velocità dei cambiamenti nella nostra economia e nel nostro mercato del lavoro è essenziale per la nostra prosperità e produttività, oltre che per il successo delle transizioni verde, digitale e sociale. Il nuovo piano d'azione incanalerà tali sforzi, garantendo l'equità sociale nel rispetto dei modelli sociali propri di ciascun paese.

Base per l'azione dell'UE (base giuridica e analisi della sussidiarietà)

Base giuridica

N/A

Necessità pratica di un'azione dell'UE

Il nuovo piano d'azione si baserà sui risultati del piano d'azione del 2021, affrontando le sfide emergenti e le lacune da colmare.

Esso rafforzerà il coordinamento e promuoverà un approccio più coeso e coordinato in materia di occupazione e politica sociale, contribuendo in tal modo a garantire che tutti gli Stati membri progrediscano verso gli obiettivi principali dell'UE per il 2030 in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà.

B. Obiettivi dell'iniziativa e modalità di conseguimento

Il nuovo piano d'azione dovrebbe imprimere un nuovo slancio per migliorare l'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali e sostenere il conseguimento entro il 2030 degli obiettivi sociali principali dell'UE in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà; rispecchierà i risultati della revisione del primo piano d'azione, facendo il punto sui risultati conseguiti e individuando le lacune da colmare. Il tipo di strumento scelto per l'iniziativa (comunicazione della Commissione e raccomandazioni del Consiglio) non va al di là di quanto è necessario per raggiungere gli obiettivi dei trattati, in linea con il principio di proporzionalità.

Probabile impatto

Si prevede che il nuovo piano d'azione abbia un impatto sociale positivo per un ampio segmento della popolazione, dato che riguarda iniziative attinenti ai 20 principi del pilastro e contribuisce al conseguimento degli obiettivi sociali principali per il 2030. Il nuovo piano d'azione dovrebbe avere anche un impatto economico positivo grazie ad iniziative volte a stimolare gli investimenti nelle competenze e affrontare le carenze di manodopera. Nel complesso, gli investimenti sociali contribuiranno a un'economia più competitiva e resiliente, in grado di portare a compimento con successo le transizioni digitale, verde e demografica. Il nuovo piano d'azione contribuirà alla coesione tra le regioni e al conseguimento di diversi obiettivi di sviluppo sostenibile: 1 (assenza di povertà), 3 (buon benessere in termini di salute), 4 (istruzione di qualità), 5 (parità di genere), 6 (acqua pulita e servizi igienico-sanitari), 8 (lavoro dignitoso e crescita economica), 10 (riduzione delle disuguaglianze) e 17 (partenariati).

Monitoraggio futuro

Il monitoraggio dell'attuazione del nuovo piano d'azione si svolgerà, a seconda dei casi, nell'ambito del semestre europeo e del metodo di coordinamento aperto per la protezione sociale e l'inclusione sociale e per l'occupazione. Dato che verranno utilizzati principalmente i meccanismi esistenti, non vi saranno ulteriori oneri di comunicazione. Le singole iniziative che faranno parte del nuovo piano d'azione saranno oggetto, se del caso, di un monitoraggio e di una valutazione dedicata. Inoltre, è probabile che la proposta preveda una revisione del nuovo piano d'azione verso la fine della sua applicazione. Sulla base dell'esperienza acquisita con il primo piano d'azione, l'obiettivo è garantire una strategia di valutazione più solida fin dal primo giorno.

C. Legiferare meglio

Valutazione d'impatto

Per la comunicazione non è necessaria una valutazione d'impatto. Se del caso, sarà effettuata una valutazione d'impatto per le iniziative specifiche annunciate nella comunicazione.

Strategia di consultazione

L'obiettivo della consultazione delle parti interessate è sostenere la revisione del primo piano d'azione e consentire alle parti interessate di fornire contributi sui temi chiave che dovranno essere affrontati dal nuovo piano d'azione. L'iniziativa si baserà inoltre sui risultati di consultazioni mirate di altre iniziative pertinenti, quali la tabella di marcia per un'occupazione di qualità e la strategia contro la povertà. La consultazione pubblica durerà 12 settimane Le risposte potranno essere fornite nelle 24 lingue ufficiali e saranno disponibili sul portale della Commissione "Dì la tua" in un formato accessibile.

Sono inoltre previste consultazioni mirate dei portatori di interessi (ad esempio con gli Stati membri, le parti sociali dell'UE, le organizzazioni della società civile dell'UE, i comitati per la protezione sociale e l'occupazione del Consiglio, il Comitato delle regioni, il Comitato economico e sociale europeo e il Parlamento europeo). La relazione di sintesi fattuale sarà pubblicata 8 settimane dopo il termine del periodo di raccolta dei contributi. I risultati saranno riassunti in una relazione di sintesi e messi a disposizione del pubblico in un formato accessibile sul sito web della Commissione dedicato alla consultazione.

Motivi della consultazione

Il pilastro europeo dei diritti sociali (di seguito "il pilastro") è il piano dell'UE per un'Europa sociale più equa e inclusiva che protegge i suoi cittadini, contribuendo nel contempo a migliori condizioni di vita e di lavoro. Il suo primo piano d'azione ha contribuito a trasformare i principi del pilastro in azioni concrete e ha saldamente messo le questioni occupazionali e sociali al centro dell'agenda politica dell'UE, basandosi sul forte impegno assunto dai leader dell'UE al vertice sociale di Porto del maggio 2021 per dare vita al pilastro e conseguire gli obiettivi sociali dell'UE per il 2030 in materia di occupazione, competenze e riduzione della povertà. 

La presente consultazione mira a raccogliere i pareri dei portatori d'interessi, comprese le persone fisiche e le organizzazioni, sull'attuazione e sull'impatto del piano d'azione del primo pilastro, nonché sugli obiettivi e sui contenuti auspicati per il nuovo piano d'azione.

Destinatari

Tutti i cittadini dell'UE e dei paesi terzi e l'insieme dei portatori di interessi sono invitati a partecipare alla consultazione.

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