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Document EESC-2021-02817-AC

Parere - Comitato economico e sociale europeo - Emissioni delle NRMM/Effetti della COVID-19

EESC-2021-02817-AC

IT

INT/953

Emissioni delle NRMM/Effetti della COVID-19

PARERE

Comitato economico e sociale europeo


Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2016/1628 per quanto riguarda le disposizioni transitorie per alcune macchine
munite di motori nell'intervallo di potenza tra 56 kW e 130 kW e superiore a
300 kW al fine di far fronte agli effetti della crisi della COVID-19
[COM(2021) 254 final – 2021/0129 (COD)]

Relatore: Christophe LEFÈVRE

Consultazione

Parlamento europeo, 20/05/2021

Consiglio, 25/05/2021

Base giuridica

Articolo 114 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea

Sezione competente

Mercato unico, produzione e consumo

Data della decisione della Presidente

20/05/2021

Adozione in sessione plenaria

09/06/2021

Sessione plenaria n.

561

Esito della votazione
(favorevoli/contrari/astenuti)

206/1/11



1.Conclusioni e raccomandazioni

1.1In considerazione della crisi della COVID-19, che ha perturbato in modo significativo le catene di approvvigionamento dei costruttori di macchine mobili non stradali, il CESE ha esaminato la proposta di posticipare alcuni termini previsti dal regolamento (UE) 2016/1628 e successivamente dal regolamento (UE) 2020/1040.

1.2Il CESE accoglie con favore la nuova proposta di regolamento, che considera una risposta adeguata e proporzionata a fronte delle conseguenze economiche della crisi provocata dalla pandemia di COVID-19.

1.3La proroga di sei mesi per la costruzione di macchine mobili non stradali dotate di "motori di transizione" e di nove mesi per la loro immissione sul mercato, invece dei dodici mesi previsti per entrambe nel 2020, è pertanto giustificata ed equilibrata.

1.4Pur ribadendo la necessità di contribuire al conseguimento degli obiettivi dell'UE in materia di qualità dell'aria, il CESE ritiene anche che la proposta garantisca il corretto funzionamento del mercato, assicurando nel contempo l'equilibrio economico delle parti interessate e un livello elevato di salute pubblica e di protezione dell'ambiente.

2.Contenuto della proposta della Commissione

2.1Il regolamento (UE) 2016/1628 fissa nuovi limiti di emissione, detti "della fase V", concepiti per ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici dei motori delle macchine mobili non stradali, e prevede un certo margine di tempo per realizzare tale transizione.

2.2La pandemia di COVID-19 ha perturbato in modo significativo le catene di approvvigionamento, con ripercussioni sulla capacità dei costruttori di macchine mobili non stradali di rispettare alcuni dei termini fissati dal regolamento (UE) 2016/1628.

2.3Il suddetto regolamento è stato quindi modificato dal regolamento (UE) 2020/1040, che ha posticipato alcuni termini che i costruttori non potevano più rispettare senza subire gravi danni economici a causa delle perturbazioni inattese nella catena di approvvigionamento. Ai costruttori è stato concesso un periodo supplementare di dodici mesi per la produzione e l'immissione sul mercato di macchine dotate di "motori di transizione" nell'intervallo di potenza tra < 56 kW e > 130 kW, la cui produzione doveva essere completata entro il 30 giugno 2020 e la cui immissione sul mercato doveva avvenire entro il 31 dicembre 2020.

2.4Tuttavia, a causa delle persistenti perturbazioni nella catena di approvvigionamento e nella produzione causate dalla seconda e terza ondata di COVID-19, i costruttori non saranno in grado di rispettare le scadenze del 2021 applicabili alle macchine munite di motori di transizione nell'intervallo di potenza tra 56 kW e 130 kW e superiore a 300 kW senza subire gravi danni economici.

2.5È pertanto necessario posticipare tali date per evitare che i motori di transizione (il cui numero è limitato) non possano più essere installati in tempo utile nelle macchine e debbano pertanto essere rottamati.

2.6Sebbene vi siano ancora distorsioni nella catena di approvvigionamento e nella produzione, esse non possono essere paragonate a quelle avvenute nella primavera del 2020. Per tali motivi sono giustificate una proroga di sei mesi per la produzione delle macchine munite di tali motori e una proroga di nove mesi per l'immissione sul mercato, invece di dodici mesi per entrambe come nel 2020.

2.7Infine, la proroga proposta si applicherà anche ai veicoli agricoli e forestali muniti di motori di transizione in quanto soggetti alle disposizioni sulle emissioni inquinanti delle macchine mobili non stradali.

3.Osservazioni generali

3.1Il CESE ribadisce la propria convinzione, espressa a più riprese, secondo cui la riduzione delle emissioni nocive di monossido di carbonio, ossidi di azoto, idrocarburi e particolato dei motori delle macchine mobili non stradali sia un passo indispensabile per contribuire al raggiungimento degli obiettivi dell'UE relativi alla qualità dell'aria.

3.2Nel suo parere sul regolamento (UE) 2016/1628 il CESE aveva raccomandato di approvarlo in tempi brevi, tenuto conto delle forti preoccupazioni che le nanoparticelle prodotte dai processi di combustione suscitano per la salute dei cittadini e del livello elevato di protezione raggiungibile con l'attuazione della fase V proposta per i motori delle macchine mobili non stradali.

3.3Tuttavia, il CESE è ben consapevole delle gravi perturbazioni causate dalla crisi della COVID-19 alla catena di approvvigionamento e alla produzione, come pure del protrarsi di tali perturbazioni a causa della seconda e della terza ondata, e del fatto che, di conseguenza, i costruttori non saranno in grado di rispettare le scadenze previste per il 2021 senza subire gravi danni economici.

3.4Inoltre, il CESE si rende perfettamente conto che la crisi non era e non poteva essere prevista e che ci si trova a dover affrontare delle circostanze del tutto eccezionali. Il CESE riconosce pertanto che la pandemia di COVID-19 rappresenta una sfida importante per la grande maggioranza dei settori economici europei.

3.5Il CESE è quindi favorevole alla proroga di sei mesi per la costruzione di macchine munite di tali motori e alla proroga di nove mesi per la loro immissione sul mercato, invece dei dodici mesi previsti per entrambe nel 2020.

3.6Secondo il CESE, si tratta di una misura ragionevole e proporzionata volta a garantire il corretto funzionamento del mercato interno, l'equilibrio economico delle parti interessate e un livello elevato di salute pubblica e di protezione dell'ambiente.

Bruxelles, 9 giugno 2021

Christa SCHWENG

Presidente del Comitato economico e sociale europeo

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