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Document C:2023:229:FULL
Official Journal of the European Union, C 229, 29 June 2023
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, C 229, 29 giugno 2023
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea, C 229, 29 giugno 2023
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ISSN 1977-0944 |
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Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 229 |
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Edizione in lingua italiana |
Comunicazioni e informazioni |
66° anno |
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Sommario |
pagina |
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I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri |
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RISOLUZIONI |
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Assemblea parlamentare Euronest |
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2023/C 229/01 |
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2023/C 229/02 |
Risoluzione sulle città capitali: sviluppo economico e sfide nella realtà post COVID-19 |
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2023/C 229/03 |
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2023/C 229/04 |
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2023/C 229/05 |
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2023/C 229/06 |
Risoluzione sull'aggressione armata della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina |
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2023/C 229/07 |
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IT |
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I Risoluzioni, raccomandazioni e pareri
RISOLUZIONI
Assemblea parlamentare Euronest
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29.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 229/1 |
Risoluzione sulla promozione della governance nelle istituzioni pubbliche sulla base del dialogo politico e della cooperazione istituzionale, al fine di accrescere l'efficienza e la capacità amministrativa
(2023/C 229/01)
L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST,
viste le risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite 68/262, 71/205, 72/190, 73/263, 74/168, 75/192, 76/179, 73/194, 74/17, 75/29 e 76/70, e le risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite ES-11/1, del 2 marzo 2022, dal titolo «Aggressione contro l'Ucraina»; ES-11/2, del 24 marzo 2022, dal titolo «Conseguenze umanitarie dell'aggressione contro l'Ucraina»; ed ES-11/4, del 12 ottobre 2022, dal titolo «L'integrità territoriale dell'Ucraina: difendere i principi della Carta delle Nazioni Unite»,
vista la riunione del 12 dicembre 2022 dei ministri degli Esteri dell'UE e dei paesi del partenariato orientale;
vista la raccomandazione del Parlamento europeo del 23 novembre 2022 al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente la nuova strategia dell'UE in materia di allargamento (1),
vista la decisione del Consiglio europeo, del 23 giugno 2022, di concedere lo status di paese candidato UE all'Ucraina e alla Repubblica di Moldova e di riconoscere la prospettiva europea della Georgia,
viste le conclusioni del Consiglio «Affari generali», del 13 dicembre 2022, su allargamento e processo di stabilizzazione e di associazione, in cui si riafferma che il futuro della Georgia, della Repubblica di Moldova e dell'Ucraina e dei loro cittadini è nell'Unione europea,
vista la risoluzione del Parlamento europeo del 14 giugno 2018 sui territori georgiani occupati a 10 anni dall'invasione russa (2),
viste la dichiarazione congiunta del vertice del partenariato orientale tenutosi il 15 dicembre 2021 a Bruxelles, nonché le dichiarazioni dei vertici precedenti del partenariato orientale,
visti il documento di lavoro congiunto dei servizi della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 2 luglio 2021, dal titolo «Recovery, resilience and reform: post 2020 Eastern Partnership priorities» (Ripresa, resilienza e riforma: priorità del partenariato orientale post-2020) (SWD(2021)0186), la comunicazione congiunta del 18 marzo 2020 intitolata «La politica del partenariato orientale dopo il 2020 — Rafforzare la resilienza — Un partenariato orientale vantaggioso per tutti» (JOIN(2020)0007), e il relativo documento di lavoro congiunto, del 9 giugno 2017, dal titolo «Eastern Partnership — 20 Deliverables for 2020: Focusing on key priorities and tangible results» (Partenariato orientale — 20 risultati per il 2020 — Concentrarsi sulle priorità chiave e sui risultati tangibili) (SWD(2017)0300),
vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare Euronest del 16 aprile 2021 sul rafforzamento dei processi democratici: il ruolo svolto da partiti politici, società civile, un ambiente elettorale equo e media liberi e pluralistici (3),
vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare Euronest del 9 dicembre 2019 sul controllo parlamentare quale strumento per rafforzare la democrazia, la rendicontabilità e l'efficacia delle istituzioni statali dei paesi del partenariato orientale (4),
vista la raccomandazione del Parlamento europeo del 19 giugno 2020 al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sul partenariato orientale, in vista del vertice di giugno 2020 (5),
viste le conclusioni del Consiglio, dell'11 maggio 2020, relative alla politica del partenariato orientale dopo il 2020,
visti l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Georgia, dall'altra (6), l'accordo di associazione tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica di Moldova, dall'altra (7), e l'accordo di associazione tra l'Unione europea e i suoi Stati membri, da una parte, e l'Ucraina, dall'altra (8),
visto l'accordo di partenariato globale e rafforzato tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra (9) (CEPA),
visti l'accordo di partenariato e cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da un lato, e la Repubblica di Azerbaigian, dall'altro (10), e i negoziati in corso su un accordo rafforzato,
visti i 12 principi di buona governance democratica, quali sanciti nella strategia sull'innovazione e la buona governance a livello locale, approvata dal Comitato dei Ministri del Consiglio d'Europa nel marzo 2008,
viste le dichiarazioni del presidente del Consiglio europeo del 14 dicembre 2021, del 6 aprile 2022 e del 23 maggio 2022, la dichiarazione del presidente del Consiglio europeo e del presidente della Francia del 4 febbraio 2022, e la dichiarazione a seguito della riunione quadrilaterale tra il presidente dell'Azerbaigian, il primo ministro dell'Armenia, il presidente della Francia e il presidente del Consiglio europeo del 6 ottobre 2022,
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A. |
considerando che la buona governance democratica a tutti i livelli è fondamentale per un effettivo progresso economico e sociale e per creare società eque, stabili e prospere; che le carenze in termini di governance, oltre a ostacolare la prosperità, possono anche compromettere seriamente la resilienza e la sicurezza di un paese; |
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B. |
considerando che la situazione in materia di governance è diversa in ogni paese del partenariato orientale (PO), ma che potrebbero essere conseguiti miglioramenti significativi in ciascuno di essi, in particolare attuando riforme nella pubblica amministrazione e nel settore giudiziario, introducendo politiche più efficienti volte a contrastare la corruzione e potenziando la trasparenza e la responsabilità democratica; |
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C. |
considerando che la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ha creato un nuovo scenario geopolitico e ha cambiato la dimensione del PO in termini di sicurezza; |
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D. |
considerando che la guerra di invasione della Russia contro l'Ucraina ha indotto tre paesi con accordi di associazione con l'UE — l'Ucraina, la Georgia e la Moldova — a presentare una domanda di adesione all'Unione europea; che il 17 giugno 2022 la Commissione ha pubblicato i suoi pareri sulle domande di adesione di tali paesi, raccomandando al Consiglio di offrire a tutti e tre i paesi la prospettiva di diventare membri dell'Unione europea e, in particolare, di concedere lo status di paese candidato all'Ucraina e alla Repubblica di Moldova, nonché alla Georgia una volta che tale paese avrà affrontato le priorità specificate nel parere della Commissione; |
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E. |
considerando che, il 23 giugno 2022, il Consiglio europeo ha concesso lo status di paese candidato all'Ucraina e alla Repubblica di Moldova e ha riconosciuto la prospettiva europea della Georgia, ribadendo nel contempo la disponibilità a concedere a quest'ultima lo status di paese candidato una volta che avrà affrontato le priorità specificate nel parere formulato dalla Commissione sulla domanda di adesione della Georgia; |
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F. |
considerando che il processo di adesione dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia modificherà, per definizione, il carattere e il ruolo funzionale della politica di vicinato orientale e influirà in misura significativa sulla necessaria ristrutturazione politica e istituzionale delle politiche che rientrano nella politica di vicinato orientale; |
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G. |
considerando che, in base al processo di adesione meritocratico, tali paesi sono tenuti a intraprendere riforme sostanziali al fine di soddisfare i criteri di Copenaghen, in particolare in materia di Stato di diritto, norme democratiche, diritti e libertà fondamentali, e diritti delle minoranze; |
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H. |
considerando che la pandemia di COVID-19 ha provocato ulteriori sfide, esacerbando determinate carenze sistemiche, pur fornendo al tempo stesso un impulso al cambiamento; |
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I. |
considerando che nella raccomandazione del 23 novembre 2022 concernente la nuova strategia dell'UE in materia di allargamento, il Parlamento europeo raccomanda di fissare scadenze chiare per la conclusione dei negoziati con i paesi candidati all'adesione al più tardi entro la fine dell'attuale decennio; |
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J. |
considerando che, nelle sue conclusioni del 13 dicembre 2022 su allargamento e processo di stabilizzazione e di associazione, il Consiglio ha ricordato che la Commissione era stata invitata a riferire in merito al soddisfacimento delle condizioni specificate nei pareri della Commissione sulle rispettive domande di adesione nell'ambito del suo pacchetto periodico sull'allargamento nel 2023, e che, fatta salva tale relazione periodica globale, ha preso atto dell'intenzione della Commissione di fornire un aggiornamento nella primavera del 2023; |
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K. |
considerando che la trasformazione digitale offre numerose opportunità per migliorare la governance e la partecipazione democratica; |
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L. |
considerando che l'UE e gli Stati membri si sono impegnati in un dialogo politico e in una cooperazione istituzionale con i paesi del PO, fornendo loro sostegno e assistenza tecnica, al fine di creare capacità e di aiutarli ad attuare le riforme necessarie; che tale sostegno continua a essere importante per il futuro ed è strettamente correlato all'impegno dei paesi del PO a favore dei valori fondamentali dell'UE quali la democrazia, lo Stato di diritto e il rispetto dei diritti e delle libertà fondamentali; |
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M. |
considerando che la Federazione russa continua a violare palesemente la sovranità e l'integrità territoriale della Georgia, pregiudicandone la sicurezza, la situazione umanitaria e relativa ai diritti umani, e intaccando i principi fondamentali e le norme del diritto internazionale nelle regioni occupate della Georgia; |
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N. |
considerando che un contesto di pace e stabilità è determinante per mantenere una governance democratica efficace; che un maggiore impegno da parte dell'UE a favore della risoluzione dei conflitti e del consolidamento della pace nella regione del PO è fortemente auspicabile e raccomandato; |
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1. |
riconosce che la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina ha creato un nuovo scenario geopolitico e un contesto sempre più complesso in termini di sicurezza, intaccando la stabilità e la governance dei paesi del PO; osserva che l'esercito russo ha dato inizio a un brutale attacco contro il popolo dell'Ucraina senza alcuna provocazione, senza giustificazione e senza necessità, e rileva che tali azioni aggressive pregiudicano la sicurezza e compromettono la stabilità dell'interna regione del PO; prende atto del fatto che tale minaccia per la sicurezza costituisce un pericolo senza precedenti per il successo dell'ulteriore sviluppo dell'iniziativa del PO; |
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2. |
condanna, con la massima fermezza, la guerra di aggressione russa contro l'Ucraina, ingiustificabile e non motivata, l'occupazione illegale del territorio ucraino da parte della Russia e il coinvolgimento di quest'ultima in azioni militari e a livello di guerra cibernetica nella regione del PO; ribadisce l'impegno dell'UE e sottolinea il suo incontrovertibile sostegno a favore della sovranità, dell'integrità territoriale e dell'indipendenza politica dei paesi del PO all'interno dei loro confini riconosciuti a livello internazionale, nonché degli sforzi di tali paesi per la piena applicazione di tali principi; |
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3. |
condanna fermamente gli attacchi missilistici della Russia contro le infrastrutture critiche dell'Ucraina, che hanno provocato sofferenza e distruzione enormi e non possono pertanto essere tollerati; |
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4. |
sottolinea che la bussola strategica dell'UE, approvata nel marzo 2022 con l'obiettivo di rafforzare la politica di sicurezza e di difesa dell'UE entro il 2030, dovrebbe essere estesa alla regione del PO; pone in evidenza che è opportuno attuare ulteriori partenariati bilaterali su misura con paesi che condividono gli stessi principi e con partner strategici, tra l'altro rafforzando il dialogo e la cooperazione, promuovendo la partecipazione nelle missioni e nelle operazioni nell'ambito della politica di sicurezza e di difesa comune, e sostenendo la creazione di capacità; |
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5. |
invita la Federazione russa ad adempiere ai propri obblighi internazionali ai sensi dell'accordo di cessate il fuoco mediato dall'UE del 12 agosto 2008, a ritirare tutte le sue forze militari e il personale addetto alla sicurezza dai territori occupati della Georgia e a consentire alla missione di vigilanza dell'UE un accesso senza restrizioni all'intero territorio della Georgia, conformemente al suo mandato; |
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6. |
accoglie con favore la decisione del Consiglio europeo, del 23 giugno 2022, di concedere lo status di paese candidato UE all'Ucraina e alla Repubblica di Moldova e di riconoscere la prospettiva europea della Georgia; rammenta che l'allargamento è un processo di tipo meritocratico e che i tre paesi in questione saranno valutati sulla base dei loro progressi in termini di soddisfacimento dei criteri di Copenaghen, chiedendo alle rispettive autorità di attuare riforme sostanziali a tal fine, in particolare in materia di Stato di diritto, norme democratiche, diritti e libertà fondamentali e diritti delle minoranze; plaude, in tale contesto, alle azioni efficaci e immediate intraprese da tali paesi per affrontare le rispettive priorità; si compiace di questo rinnovato slancio a favore delle riforme nel settore della governance; sottolinea che la politica di allargamento, quale investimento geostrategico dell'UE, continua a essere una forte ancora per la pace, la democrazia, la prosperità, la sicurezza e la stabilità in Europa; pone in evidenza che la risoluzione pacifica, sulla base del diritto internazionale e delle relazioni di buon vicinato, dei conflitti in corso o non risolti nella regione in questione è fondamentale per creare e rafforzare democrazie resilienti e sostenibili nei paesi del PO; ricorda che la pace e la sicurezza richiedono istituzioni forti, oneste e pubblicamente responsabili, buon governo e rispetto dello Stato di diritto; incoraggia vivamente i paesi del PO a continuare a impegnarsi a favore delle riforme pertinenti, in quanto solo la resilienza interna fondata su istituzioni forti e democratiche consentirà loro di sviluppare la necessaria resistenza alle minacce esterne; |
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7. |
esorta le istituzioni dell'UE e i governi dei paesi del PO a plasmare il processo di adesione, sin dall'inizio, in modo tale da assicurare che esso sia trasparente e inclusivo per tutti i cittadini dei paesi del PO candidati all'adesione all'UE, garantendo loro il diritto di partecipare al processo parlamentare e ai processi decisionali partecipativi; |
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8. |
ribadisce il ruolo centrale svolto dall'organo legislativo nei sistemi statali; chiede che parlamenti forti ed efficienti continuino a rappresentare il fondamento della democrazia e dello Stato di diritto; insiste sul fatto che i poteri di controllo dei parlamenti devono essere rafforzati e che l'autorità di questi ultimi, nonché la facoltà dei loro membri di esercitare il proprio mandato, non devono essere limitate; |
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9. |
plaude al fatto che uno dei pilastri della nuova agenda per il PO, quale approvata in occasione del vertice del partenariato orientale tenutosi nel dicembre 2021, pone un marcato accento sulla buona governance, lo Stato di diritto, la sicurezza e le società resilienti, su cui si basa l'altro pilastro dell'agenda, focalizzato sugli investimenti; sottolinea che istituzioni efficienti e responsabili sono un presupposto fondamentale per l'utilizzo efficace del sostegno finanziario al fine di affrontare tutte le altre priorità; |
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10. |
esorta i paesi del PO a proseguire fermamente sul percorso delle riforme per migliorare la governance democratica e lo Stato di diritto; sottolinea l'importanza di un sostegno costante da parte dell'UE a favore delle riforme volte a migliorare la governance e lo Stato di diritto nei paesi del PO, in particolare nel contesto dell'attuazione degli accordi di associazione e del CEPA, e incoraggia la continua applicazione del principio «più progressi, più aiuti», al fine di stimolare il progresso nell'ambito delle riforme; |
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11. |
sottolinea l'importanza di un dialogo politico costruttivo e di rapporti di collaborazione proficui tra i partiti politici nazionali, e insiste sul fatto che le differenze esistenti devono essere superate al fine di perseguire le riforme democratiche, in particolare nei paesi partner che mirano all'adesione all'UE; |
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12. |
accoglie con favore il contributo positivo apportato da una serie di iniziative e strumenti che forniscono assistenza tecnica e sostengono la creazione di capacità quali il programma congiunto dell'UE e del Consiglio d'Europa «Partenariato per la buona governance» e, in particolare, strumenti volti al consolidamento di istituzioni quali il programma di gemellaggio «Twinning», il programma di assistenza tecnica e scambio di informazioni, e l'iniziativa di supporto per il miglioramento della governabilità e della gestione, tutti strumenti che forniscono un supporto mirato alle pubbliche amministrazioni nei paesi partner; sostiene il proseguimento di tali iniziative e strumenti; rileva che la facilitazione della condivisione di esperienze e migliori pratiche è importante per il processo della transizione democratica; |
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13. |
rammenta che la colonna portante della buona governance è costituita da un sistema giudiziario indipendente, che è fondamentale per salvaguardare i diritti dei cittadini indipendentemente dalla loro nazionalità, dal genere e dalla religione, per sostenere lo Stato di diritto e una forma democratica di governo e per assicurare un contesto imprenditoriale funzionante, che è essenziale per lo sviluppo economico; esprime preoccupazione in merito alla lentezza dei progressi e alle tendenze negative in tale ambito e sottolinea, in particolare, la necessità di garantire che tutte le nomine, le promozioni e i licenziamenti nella magistratura avvengano esclusivamente in base a criteri meritocratici e in linea con le norme internazionali, senza alcuna interferenza politica; ricorda, inoltre, la necessità di garantire l'indipendenza e l'autonomia dei pubblici ministeri, che devono essere in grado di operare senza subire pressioni politiche; incoraggia l'Ucraina, la Moldova e la Georgia ad adoperarsi con determinazione al fine di realizzare quanto specificato nelle raccomandazioni sulla riforma giudiziaria formulate nei pareri della Commissione; |
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14. |
osserva che la polarizzazione continua a definire il contesto politico in diversi paesi del PO ed esorta tutti i portatori di interessi politici a unirsi intorno all'obiettivo principale di operare riforme ambiziose a livello democratico, giudiziario e in materia di lotta contro la corruzione; |
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15. |
si compiace della determinazione delle autorità della Repubblica di Moldova ad affrontare le priorità individuate nel parere della Commissione e le incoraggia a continuare ad adoperarsi a favore del consolidamento dell'indipendenza e dell'integrità del settore giudiziario; rileva che il sostegno costante da parte delle istituzioni dell'UE a favore della riforma del potere giudiziario è fondamentale per tutti i paesi del PO; |
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16. |
insiste sul fatto che la lotta contro la corruzione e l'appropriazione dello Stato deve diventare prioritaria, tra l'altro applicando in maniera più efficace la normativa anticorruzione, ponendo fine all'impunità e riducendo il margine di manovra per la corruzione attraverso una maggiore trasparenza su questioni quali gli appalti pubblici e la titolarità effettiva; plaude al lancio del programma «EU for Integrity» e alla creazione dei sistemi elettronici di dichiarazione patrimoniale in Armenia, Georgia, Moldova e Ucraina; accoglie con favore l'istituzione di organi specializzati anticorruzione, in particolare l'Alta Corte anticorruzione in Ucraina, l'ufficio indipendente anticorruzione in Georgia e il sistema di istituzioni anticorruzione in Armenia; elogia le azioni intraprese dalle autorità georgiane per contrastare la corruzione e osserva che la Georgia si classifica al 45o posto nell'indice di percezione della corruzione, su una lista costituita da 180 paesi; |
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17. |
plaude all'iniziativa positiva intrapresa dalla Georgia di istituire un nuovo ufficio indipendente anticorruzione, responsabile dinanzi al parlamento georgiano e al consiglio interagenzia preposto alla lotta contro la corruzione, e rileva che il compito principale dell'ufficio anticorruzione consisterà nel promuovere la lotta contro la corruzione e di prevenire quest'ultima; |
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18. |
accoglie con favore l'adozione nella Repubblica di Moldova di una legge che consente la creazione di un meccanismo per il procedimento penale, il processo e la condanna in contumacia di persone che eludono l'azione penale, poiché ciò renderà possibile la formulazione di sentenze giudiziali definitive in una serie di casi di rilievo correlati a corruzione, riciclaggio di denaro e altri reati gravi; incoraggia le autorità a migliorare il quadro giuridico relativo alle persone segnalanti e ad accelerare il loro operato per dimostrare progressi e una solida esperienza in termini di potenziamento della lotta contro la corruzione; osserva che, negli ultimi anni, la Georgia ha realizzato miglioramenti significativi riguardo al proprio sistema di lotta al riciclaggio e al finanziamento del terrorismo e ha dimostrato un forte impegno politico nel contrastare il riciclaggio di denaro e il finanziamento del terrorismo; |
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19. |
esprime viva preoccupazione per il fatto che la corruzione e l'appropriazione dello Stato da parte di élite e oligarchi, oltre che ostacolare lo sviluppo economico e sociale, possono anche rappresentare canali di interferenza esterna attraverso cui si perseguono obiettivi geopolitici contrari alla volontà democratica e agli interessi dei cittadini; sottolinea l'importanza di arginare l'influenza degli oligarchi e delle reti clientelari; incoraggia l'Ucraina, la Moldova e la Georgia a lavorare con determinazione per realizzare quanto specificato nelle raccomandazioni in materia di «deoligarchizzazione» formulate nei pareri della Commissione; riconosce il fatto che si tratta di un processo impegnativo a causa della necessità di individuare strumenti giuridici adeguati per fronteggiare con efficacia gli interessi acquisiti e l'influenza degli oligarchi; incoraggia tuttavia i paesi del PO ad attribuire priorità a tale questione, che è di fondamentale importanza per i cittadini; |
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20. |
insiste sul fatto che un'autentica società civile è fondamentale per garantire un adeguato controllo pubblico del processo decisionale e promuovere l'accettabilità delle riforme da parte della società; chiede un maggiore sostegno a favore delle organizzazioni della società civile e dei media indipendenti, anche attraverso finanziamenti sostenibili, e spinge affinché venga eliminata ogni restrizione alle loro attività, compresa la possibilità di richiedere finanziamenti esteri e di riceverli; esprime preoccupazione per gli attacchi rivolti alle voci critiche nei media e per le cause giudiziarie di matrice politica contro dirigenti dei mezzi di comunicazione; pone in evidenza il ruolo essenziale svolto dai media indipendenti in ogni società democratica ed esorta i paesi del PO a intensificare i loro sforzi per salvaguardare il pluralismo e l'indipendenza dei mezzi di informazione, anche garantendo la trasparenza della proprietà nel relativo mercato; sottolinea l'importanza fondamentale di preservare la libertà di stampa e di parola, che costituiscono il pilastro dei valori dell'Unione europea nonché un presupposto per l'ulteriore integrazione europea; esorta tutti gli Stati dell'UE e del PO a snellire la regolamentazione statale in materia di mezzi di informazione e ad astenersi dall'interferire nelle redazioni dei media pubblici o indipendenti; sottolinea, al tempo stesso, che l'aggressione russa in corso è di natura ibrida e utilizza i valori democratici, quali la libertà dei media, per osteggiare la democrazia e diffondere propaganda contenente informazioni false, e sottolinea che le politiche di sicurezza delle informazioni dell'UE e dei paesi del PO dovrebbero tenere conto di tale aspetto nell'elaborare strategie in materia di sicurezza; |
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21. |
ribadisce che indire elezioni libere ed eque, sulla base di principi democratici, crea le condizioni principali per un efficace buon governo; ribadisce la necessità di garantire che i processi elettorali siano pienamente conformi alle norme internazionali, alle raccomandazioni dell'Ufficio per le istituzioni democratiche e i diritti umani (ODIHR) dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e ai pareri formulati dalla Commissione di Venezia, in particolare per quanto riguarda l'adozione di modifiche legislative concernenti le leggi elettorali e il finanziamento dei partiti; accoglie con favore, a tale riguardo, l'adozione, grazie a un sostegno multipartitico, delle modifiche alla legge elettorale della Georgia concernenti il voto elettronico e il finanziamento dei partiti, in conformità alle raccomandazioni dell'OSCE/ODIHR e della Commissione di Venezia; |
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22. |
incoraggia ulteriori riforme della pubblica amministrazione volte a garantire un'amministrazione pubblica responsabile, trasparente ed efficiente a tutti i livelli, in particolare nell'ambito della gestione delle finanze pubbliche; sottolinea il ruolo delle competenze nel settore pubblico dell'UE, fornite attraverso lo scambio di conoscenze tra pari e partenariati istituzionali, nell'ambito dello sviluppo di capacità nel settore pubblico; si compiace dell'intenzione di istituire un'accademia del partenariato orientale per la pubblica amministrazione, come stabilito nella dichiarazione congiunta del vertice del partenariato orientale del 15 dicembre 2021, e chiede che tale accademia diventi rapidamente operativa; |
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23. |
sottolinea i benefici di vasta portata della digitalizzazione in termini di potenziamento della buona governance, della trasparenza e della lotta contro la corruzione; osserva che le tecnologie digitali possono facilitare in misura significativa la partecipazione dei cittadini ai processi decisionali e al loro controllo; sostiene la nuova agenda del PO incentrata sulla promozione della trasformazione digitale e, in particolare, sulla pubblica amministrazione elettronica; |
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24. |
deplora la decisione delle autorità bielorusse di sospendere la loro partecipazione al PO; attende con impazienza di riprendere la cooperazione con la Bielorussia non appena vi saranno le condizioni necessarie per una transizione democratica pacifica, al fine di sviluppare un'agenda comune basata su valori comuni e interessi condivisi; prosegue il suo impegno e sostegno a favore dei cittadini, della società civile e dei media indipendenti della Bielorussia; |
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25. |
fa appello a tutte le famiglie politiche europee affinché forniscano supporto ai partiti affiliati in seno all'opposizione bielorussa, perché possano rimanere entità efficienti alla luce della modifica apportata alla legge sui partiti politici in Bielorussia dal regime non riconosciuto di Lukashenko, e le esorta a mantenere una cooperazione attiva con suddetti partiti, indipendentemente dal fatto che siano registrati o meno; |
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26. |
evidenzia la necessità della non discriminazione nei confronti dei gruppi vulnerabili, compresi i gruppi minoritari, le persone LGBTIQ+ e le persone con disabilità, e della parità di genere, al fine di migliorare la rappresentanza di diversi gruppi e delle relative condizioni socioeconomiche, promuovendo in tal modo società stabili e più eque e la buona governance; |
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27. |
plaude al fatto che l'Armenia e l'Azerbaigian hanno ribadito il loro impegno ad adoperarsi a favore di un trattato di pace e hanno riaffermato il loro impegno a favore della Carta delle Nazioni Unite e della Dichiarazione di Alma-Ata del 1991, con cui riconoscono l'integrità territoriale e la sovranità reciproche, e hanno confermato che ciò costituirà la base per l'attività delle commissioni preposte alla delimitazione delle frontiere; accoglie con favore l'attuazione efficace della missione di vigilanza civile dell'UE in Armenia lungo il confine con l'Azerbaigian; plaude alla creazione di una missione civile dell'UE in Armenia, il cui obiettivo finale consiste nel contribuire alla pace sostenibile nella regione, riducendo il numero di incidenti nelle zone di frontiera colpite da conflitti, nel ridurre il livello di rischio per la popolazione che vive in tali zone e, in tal modo, nel contribuire alla normalizzazione delle relazioni tra Armenia e Azerbaigian; si associa al presidente del Consiglio europeo che ha affermato che garantire il distanziamento opportuno delle forze è fondamentale per prevenire incidenti; plaude all'accordo sulla necessità di procedere con lo sblocco dei collegamenti di trasporto nella regione, senza rivendicazioni territoriali; |
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28. |
invoca una risoluzione completa e rapida di tutte le questioni umanitarie in sospeso, tra cui il rilascio di prigionieri armeni, chiarimenti specifici su quanto accaduto a tutte le persone scomparse o vittime di sparizioni forzate durante il conflitto del Nagorno-Karabakh, e l'attuazione della missione dell'UNESCO volta a proteggere il patrimonio culturale della regione; plaude al supporto fornito dall'UE agli sforzi di sminamento umanitario; sottolinea che i diritti e la sicurezza degli armeni nel Nagorno-Karabakh devono essere affrontati al fine di garantire una pace duratura nella regione; |
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29. |
incarica i suoi copresidenti di trasmettere la presente risoluzione al Parlamento europeo, al Consiglio, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al commissario per il Vicinato e l'allargamento e ai governi e ai parlamenti degli Stati membri dell'UE e dei paesi del partenariato orientale. |
(1) Testi approvati, P9_TA(2022)0406.
(2) GU C 28 del 27.1.2020, pag. 97.
(3) GU C 361 dell'8.9.2021, pag. 1.
(4) GU C 134 del 24.4.2020, pag. 1.
(5) GU C 362 dell'8.9.2021, pag. 114.
(6) GU L 261 del 30.8.2014, pag. 4.
(7) GU L 260 del 30.8.2014, pag. 4.
(8) GU L 161 del 29.5.2014, pag. 3.
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29.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 229/8 |
Risoluzione sulle città capitali: sviluppo economico e sfide nella realtà post COVID-19
(2023/C 229/02)
L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST,
visti gli articoli 5 e 6 del trattato sul funzionamento dell'Unione europea, nonché gli articoli da 145 a 149 (Titolo IX — Occupazione) e gli articoli 165 e 166 (Titolo XII — Istruzione, formazione professionale, gioventù e sport),
visti gli sviluppi della politica di vicinato orientale dal 2004 e della sua componente del partenariato orientale dal 2009 e in particolare le relazioni della Commissione sui progressi compiuti nella sua attuazione,
visti gli accordi di associazione tra l'UE e la Georgia (1), l'UE e la Moldova (2) e l'UE e l'Ucraina (3), che hanno stabilito gli obiettivi per le zone di libero scambio globali e approfondite, nonché l'accordo di partenariato globale e rafforzato tra l'UE e l'Armenia (4) e l'accordo di partenariato e cooperazione tra l'UE e l'Azerbaigian (5),
vista la decisione del Consiglio europeo di concedere lo status di paesi candidati all'Ucraina e alla Moldova e di riconoscere al contempo la prospettiva europea della Georgia;
visto l'Atto costitutivo dell'Assemblea parlamentare Euronest del 3 maggio 2011 (modificato da ultimo il 26 giugno 2018) (6),
visto il documento di lavoro congiunto dei servizi della Commissione e del Servizio europeo per l'azione esterna, del 9 giugno 2017, dal titolo «Eastern Partnership — 20 Deliverables for 2020 focusing on key priorities and tangible results» (Partenariato orientale — 20 obiettivi per il 2020: concentrarsi sulle priorità fondamentali e sui risultati tangibili) (SWD(2017) 300),
vista la comunicazione congiunta della Commissione e del vicepresidente/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 18 marzo 2020, dal titolo «La politica del partenariato orientale dopo il 2020 — Rafforzare la resilienza — Un partenariato orientale vantaggioso per tutti» (JOIN(2020) 007) e le conclusioni del Consiglio, dell'11 maggio 2020, sulla politica del partenariato orientale dopo il 2020,
visto il messaggio dell'Ufficio di presidenza dell'Assemblea parlamentare Euronest, del 12 giugno 2020, in occasione della videoconferenza dei leader del partenariato orientale del 18 giugno 2020,
vista la dichiarazione congiunta del vertice del partenariato orientale tenutosi a Bruxelles il 15 dicembre 2021,
vista la raccomandazione del Parlamento europeo del 19 giugno 2020 al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza sul partenariato orientale, in vista del vertice di giugno 2020 (7),
viste le osservazioni del presidente del Consiglio europeo Charles Michel dopo la videoconferenza dei leader del partenariato orientale del 18 giugno 2020,
visto il piano d'azione 2018-2020 della Conferenza degli enti regionali e locali per il partenariato orientale,
vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare Euronest del 9 dicembre 2019 sulle riforme e l'innovazione nell'ambito dell'istruzione nell'UE e nei paesi partner dell'Europa orientale: sfide e opportunità (8),
vista l'Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile (Agenda 2030), adottata al vertice delle Nazioni Unite sullo sviluppo sostenibile del 25 settembre 2015, in particolare l'obiettivo di sviluppo sostenibile n. 4, che mira a garantire un'istruzione di qualità, equa ed inclusiva, e a promuovere opportunità di apprendimento permanente per tutti,
visto il pilastro europeo dei diritti sociali, proclamato il 17 novembre 2017 dal Parlamento europeo, dal Consiglio e dalla Commissione nel corso del vertice sociale di Göteborg per l'occupazione equa e la crescita, in particolare il pilastro 1 sul diritto di tutti a un'istruzione, a una formazione e a un apprendimento permanente di qualità e inclusivi, al fine di mantenere e acquisire competenze che consentano di partecipare pienamente alla società e di gestire con successo le transizioni nel mercato del lavoro,
visto il regolamento (UE) 2021/817 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 20 maggio 2021, che istituisce Erasmus+: il programma dell'Unione per l'istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport e che abroga il regolamento (UE) n. 1288/2013 (9),
vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare Euronest del 22 marzo 2016 sul riconoscimento reciproco delle qualifiche professionali, delle esperienze lavorative e dei diplomi universitari nel quadro del processo di Bologna (10),
visto il documento di lavoro dei servizi della Commissione del 10 giugno 2016 dal titolo «Analytical underpinning for a New Skills Agenda for Europe» (Base analitica per un'agenda per le nuove competenze per l'Europa) (SWD(2016) 195),
vista la comunicazione della Commissione, del 10 giugno 2016, dal titolo «Una nuova agenda per le competenze per l'Europa — Lavorare insieme per promuovere il capitale umano, l'occupabilità e la competitività» (COM(2016) 381),
vista la comunicazione della Commissione, del 7 dicembre 2016, dal titolo «Migliorare e modernizzare l'istruzione» (COM(2016) 941),
vista la comunicazione della Commissione, del 17 gennaio 2018, sul piano d'azione per l'istruzione digitale (COM(2018) 22),
vista la proposta di raccomandazione del Consiglio sulla promozione di valori comuni, di un'istruzione inclusiva e della dimensione europea dell'insegnamento, presentata dalla Commissione il 17 gennaio 2018 (COM(2018) 23),
vista la proposta di raccomandazione del Consiglio relativa alle competenze chiave per l'apprendimento permanente, presentata dalla Commissione il 17 gennaio 2018 (COM(2018) 24),
vista la comunicazione della Commissione, del 22 maggio 2018, dal titolo «Costruire un'Europa più forte: il ruolo delle politiche in materia di gioventù, istruzione e cultura» (COM(2018) 268),
vista la comunicazione della Commissione, del 30 settembre 2020, sulla realizzazione dello spazio europeo dell'istruzione entro il 2025 (COM(2020) 625),
vista la raccomandazione del Consiglio, del 26 novembre 2018, sulla promozione del riconoscimento reciproco automatico dei titoli dell'istruzione superiore e dell'istruzione e della formazione secondaria superiore e dei risultati dei periodi di studio all'estero (11),
visto il comunicato ministeriale di Roma, del 19 novembre 2020, adottato in seguito alla riunione ministeriale dello spazio europeo dell'istruzione superiore,
vista la risoluzione del Parlamento europeo dell'11 dicembre 2018 sull'istruzione nell'era digitale: sfide, opportunità e insegnamenti da trarre per la definizione delle politiche dell'Unione europea (12),
vista la comunicazione della Commissione, del 3 marzo 2020, dal titolo «EUROPA 2020 — Una strategia per una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva» (COM(2010) 2020),
visto il parere del Comitato economico e sociale europeo, del 5 maggio 2020, sulla proposta di decisione del Consiglio relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione,
vista la comunicazione della Commissione, del 30 settembre 2020, dal titolo «Piano d'azione per l'istruzione digitale 2021-2027 — Ripensare l'istruzione e la formazione per l'era digitale» (COM(2020) 624), che si basa sul piano d'azione per l'istruzione digitale 2018-2020,
vista la Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sulla discriminazione (impiego e professione) (n. 111), del 25 giugno 1958,
vista la Convenzione dell'Organizzazione internazionale del lavoro sulla valorizzazione delle risorse umane (n. 142), del 23 giugno 1975,
visti la proposta di decisione del Consiglio relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione, presentata dalla Commissione il 26 febbraio 2020 (COM(2020) 70), il parere del Comitato economico e sociale europeo, del 5 maggio 2020, e la risoluzione legislativa del Parlamento europeo del 10 luglio 2020 sulla proposta di decisione del Consiglio relativa agli orientamenti per le politiche degli Stati membri a favore dell'occupazione (13),
vista la comunicazione della Commissione, del 10 marzo 2020, dal titolo «Una nuova strategia industriale per l'Europa» (COM(2020) 102),
vista la comunicazione della Commissione, del 27 maggio 2020, dal titolo «Il momento dell'Europa: riparare i danni e preparare il futuro per la prossima generazione» (COM(2020) 456),
viste le conclusioni del Consiglio europeo del 21 luglio 2020, la risoluzione del Parlamento europeo del 23 luglio 2020 sulle conclusioni della riunione straordinaria del Consiglio europeo del 17-21 luglio 2020 (14) e le conclusioni del Consiglio europeo del 10 e 11 dicembre 2020,
vista la relazione della Commissione sull'attuazione dell'assistenza macrofinanziaria ai paesi terzi nel 2019 (COM(2020) 296),
vista la relazione annuale 2018 della Banca europea per gli investimenti sul fondo fiduciario per l'assistenza tecnica del partenariato orientale,
vista la proposta della Commissione, del 6 luglio 2018, che istituisce il programma Europa digitale per il periodo 2021-2027 (COM(2018) 434),
vista la comunicazione della Commissione, dell'11 dicembre 2019, che illustra il Green Deal europeo, in particolare focalizzandosi su solidi partenariati ambientali, energetici e climatici nell'ambito del partenariato orientale (COM(2019) 640),
visto il regolamento (UE) 2017/1601 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 26 settembre 2017, che istituisce il Fondo europeo per lo sviluppo sostenibile (EFSD), la garanzia dell'EFSD e il Fondo di garanzia dell'EFSD (15),
vista la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che istituisce un dispositivo per la ripresa e la resilienza, presentata dalla Commissione il 28 maggio 2020 (COM(2020) 408),
visto l'accordo di Parigi, adottato 12 dicembre 2015, nell'ambito della Convenzione quadro delle Nazioni Unite sui cambiamenti climatici,
vista la comunicazione della Commissione al Parlamento europeo, al Consiglio europeo e al Consiglio, del 19 gennaio 2021, dal titolo «Fare fronte comune per sconfiggere la COVID-19», in particolare la volontà di garantire l'accesso dei paesi del partenariato orientale a una parte delle 2,3 miliardi di dosi di vaccino che l'UE si è assicurata (COM(2021) 35),
vista la comunicazione della Commissione, del 10 marzo 2020, dal titolo «Una strategia per le PMI per un'Europa sostenibile e digitale» (COM(2020) 103),
vista la risoluzione del Parlamento europeo del 10 ottobre 2019 sulle ingerenze elettorali straniere e la disinformazione nei processi democratici nazionali ed europei (16),
vista la risoluzione del Parlamento europeo del 19 settembre 2019 sull'importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa (17),
vista la comunicazione della Commissione, dell'11 marzo 2020, dal titolo «Un nuovo piano d'azione per l'economia circolare — Per un'Europa più pulita e più competitiva» (COM(2020) 98),
viste le conclusioni del Consiglio del 12 maggio 2009 su un quadro strategico per la cooperazione europea nel settore dell'istruzione e della formazione («ET 2020») (18),
vista la proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo all'istituzione di un programma d'azione dell'Unione in materia di salute per il periodo 2021-2027 e che abroga il regolamento (UE) n. 282/2014 («programma “UE per la salute”») (EU4Health) (COM(2020) 405),
vista la riunione dei ministri degli Esteri del partenariato europeo, tenutasi il 12 dicembre 2022 sotto la presidenza dell'alto rappresentante per gli affari esteri e la politica di sicurezza Josep Borrell,
visto il documento di lavoro congiunto dal titolo «Recovery, resilience and reform: post 2020 Eastern Partnership priorities» (Ripresa, resilienza e riforma: priorità del partenariato orientale dopo il 2020)
vista la risoluzione del Parlamento europeo dell'8 giugno 2022 sulla sicurezza nell'area del partenariato orientale e il ruolo della politica di sicurezza e di difesa comune (19),
vista la valutazione della Banca europea per gli investimenti sul fondo fiduciario per l'assistenza tecnica del partenariato orientale (2010-2019),
vista la proposta di direttiva del Parlamento europeo e del Consiglio recante modifica della direttiva 2003/87/CE che istituisce un sistema per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra nell'Unione, della decisione (UE) 2015/1814 relativa all'istituzione e al funzionamento di una riserva stabilizzatrice del mercato nel sistema dell'Unione per lo scambio di quote di emissioni dei gas a effetto serra e del regolamento (UE) 2015/757 (revisione del sistema per lo scambio di quote di emissioni dell'UE),
vista la relazione speciale n. 09/2021 della Corte dei conti europea dal titolo «La disinformazione nell'UE: combattuta ma non vinta»,
vista la raccomandazione del Parlamento europeo del 23 novembre 2022 al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente la nuova strategia dell'UE in materia di allargamento (20),
viste le conclusioni del Consiglio europeo del 24 e 25 marzo 2022,
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A. |
considerando che le conseguenze economiche e le altre ripercussioni della pandemia di COVID-19 hanno avuto un impatto significativo sui paesi del partenariato orientale a causa dei loro effetti sul commercio e sulle rimesse; che i governi hanno risposto alla pandemia e che l'Azerbaigian, l'Armenia e la Georgia hanno immediatamente introdotto divieti e restrizioni in una serie di settori; |
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B. |
considerando che l'Unione europea ha mobilitato oltre 2,5 miliardi di EUR per sostenere l'Armenia, l'Azerbaigian, la Bielorussia, la Georgia, la Repubblica di Moldova e l'Ucraina nella lotta alla COVID-19; che ha inoltre sostenuto la diffusione dei vaccini contro la COVID-19 e la vaccinazione nei paesi del partenariato orientale (40 milioni di EUR) e la condivisione con tali paesi, da parte degli Stati membri, dei vaccini approvati dall'Agenzia europea per i medicinali; che tale iniziativa è stata agevolata da un approccio «Team Europa» coordinato dalla Polonia (35 milioni di EUR); |
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C. |
considerando che, tra i paesi del partenariato orientale, la Georgia è quello che ha subito il maggiore rallentamento nel settore del turismo e che l'impatto sul settore turistico dell'Azerbaigian è stato altrettanto devastante; |
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D. |
considerando che le restrizioni volte a contenere l'ulteriore diffusione del virus hanno avuto un impatto negativo sulle piccole e medie imprese (PMI); che, nel caso dell'Armenia, un focolaio a Erevan ha comportato per le PMI un impatto più distruttivo di quello registrato in altre comunità; che le PMI nelle principali città dell'Azerbaigian e nelle città di altri paesi del partenariato orientale hanno segnalato problemi causati da un calo della domanda, dall'interruzione della catena di approvvigionamento e dal calo delle vendite e dei profitti; |
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E. |
considerando che un drastico calo degli investimenti esteri diretti nella regione del partenariato orientale sta influenzando la ripresa della regione dopo la crisi; |
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F. |
considerando che il programma di sostegno «Team Europa» ha stanziato 100 milioni di EUR per aiutare le PMI, i lavoratori autonomi e altri soggetti ad accedere facilmente al credito e a promuovere le imprese dopo la crisi e che l'iniziativa EU4Business ha erogato alle PMI, in valute locali, oltre 200 milioni di EUR provenienti da linee di credito e sovvenzioni esistenti; |
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G. |
considerando che il sistema di istruzione è stato gravemente colpito durante la pandemia a causa di una transizione improvvisa dagli approcci di apprendimento tradizionali all'istruzione online; |
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H. |
considerando che il livello di sviluppo dei servizi digitali varia tra i paesi del partenariato orientale e che si osservano discrepanze fra i tassi di diffusione di Internet; |
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I. |
considerando che il settore dei servizi è stato colpito più duramente nei paesi del partenariato orientale a causa della minore diffusione di Internet e dello sviluppo carente del commercio elettronico; |
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J. |
considerando che una valutazione complessiva dei paesi del partenariato orientale rivela che le città, in particolare quelle con un'elevata concentrazione di popolazione, attività economiche e casi di COVID-19, hanno subito la peggiore e più grave recessione economica e, al contempo, hanno risentito maggiormente delle conseguenze della mancanza di comunicazione, della maggiore densità abitativa e delle perturbazioni della catena di approvvigionamento; |
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K. |
considerando che le misure adottate dai paesi del partenariato orientale sono state allineate a quelle adottate in tutta l'UE per attenuare l'impatto della pandemia sulle PMI; |
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L. |
considerando che le misure adottate dai governi per attenuare la crisi sanitaria hanno portato alla chiusura totale o parziale e alla sospensione di molte attività imprenditoriali, il che ha determinato un aumento della disoccupazione; |
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M. |
considerando che gli elevati tassi di disoccupazione e i bassi tassi di risparmio nella regione del partenariato orientale potrebbero portare a una prolungata recessione economica e alla povertà; |
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N. |
considerando che, secondo le aspettative, la ripresa economica nella regione del partenariato orientale sarà un processo lungo e complesso; |
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O. |
considerando che le liquidazioni e i fallimenti su larga scala sono stati attenuati nei paesi del partenariato orientale attraverso la concessione di prestiti e finanziamenti a breve termine volti ad assistere le PMI durante la pandemia di COVID-19; |
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P. |
considerando che le difficoltà economiche causate o esacerbate dalla pandemia potrebbero aumentare ulteriormente il tasso di disoccupazione e creare ulteriori ostacoli all'occupabilità; |
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Q. |
considerando che la mancanza di investimenti nella tecnologia digitale sta aggravando le disuguaglianze tra imprese, persone e luoghi; |
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R. |
considerando che un calo significativo della domanda dei consumatori nei paesi del partenariato orientale, anche nelle capitali, può essere percepito come una conseguenza a lungo termine della COVID-19; |
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S. |
considerando che i paesi del partenariato orientale dovrebbero focalizzarsi con convinzione sul ruolo dell'istruzione nello sviluppo sociale ed economico; |
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T. |
considerando che la guerra di aggressione russa non provocata ha avuto un effetto devastante non solo sull'Ucraina, ma anche sulla regione del partenariato orientale nel suo complesso, colpendo tutti gli ambiti della vita pubblica tra cui anche, in modo imprevisto, l'assistenza sanitaria e il benessere sociale; |
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U. |
considerando che l'Unione europea ha ribadito il suo impegno a favore del partenariato orientale e la sua volontà di rendere tale partenariato più flessibile e adeguato alle esigenze dei paesi partner; |
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1. |
sottolinea che la COVID-19 ha avuto un forte impatto negativo sulle capitali dei paesi del partenariato orientale, provocando ripercussioni sulle autorità centrali e locali, nonché sulle imprese e sulla società; |
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2. |
osserva che le autorità hanno dovuto trovare alternative e cercare soluzioni per ridurre al minimo i considerevoli danni economici causati dalla pandemia nelle capitali del partenariato orientale; |
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3. |
rileva che la COVID-19 è uno dei fattori che influiscono maggiormente sulle dinamiche della migrazione di manodopera nella regione; osserva, a tale proposito, che la pandemia ha ridotto in modo significativo la mobilità delle persone, portando a un aumento della disoccupazione nelle capitali; |
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4. |
sottolinea che la crisi della COVID-19 ha portato a una grave recessione economica che colpisce sia le economie che le società; constata al contempo che essa rappresenta un'opportunità per ripensare i modelli di cooperazione esistenti tra i diversi portatori di interessi nazionali e internazionali; |
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5. |
sottolinea l'importanza di promuovere il multilateralismo, le priorità strategiche e il conseguimento degli impegni e obiettivi internazionali chiave in materia di istruzione e innovazione nelle capitali, compresi gli obiettivi di sviluppo sostenibile, l'Agenda 2030 e l'accordo di Parigi; |
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6. |
osserva che le tecnologie digitali per l'istruzione e la formazione rafforzeranno in generale le sinergie tra l'economia e l'istruzione e che gli investimenti nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) da parte degli istituti di istruzione e formazione, in particolare quelli che partecipano ai programmi dell'UE, si tradurranno in benefici per le capitali; |
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7. |
pone l'accento sul fatto che l'approccio dell'UE deve essere orientato al sostegno delle riforme democratiche ed economiche e al rafforzamento della resilienza istituzionale e sociale; |
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8. |
sottolinea la necessità di integrare le TIC nei processi di insegnamento e apprendimento e di riprogettare l'istruzione per passare da un modello di trasmissione della conoscenza a uno di creazione collaborativa della conoscenza nelle capitali; |
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9. |
insiste sul fatto che, riqualificando gli insegnanti e modernizzando il sistema di istruzione per renderlo adatto all'era digitale, i paesi possono migliorare la qualità dei loro sistemi di istruzione; |
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10. |
osserva che i paesi del partenariato orientale possono cogliere questa opportunità per accelerare le loro strategie e intensificare gli investimenti nei sistemi di istruzione e formazione al fine di fornire un'istruzione ad alto rendimento, accessibile e inclusiva, comprendente l'istruzione e la formazione professionale, l'apprendimento permanente, il miglioramento delle competenze e la riqualificazione; |
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11. |
appoggia l'intensificazione dei contatti e degli scambi con i paesi del partenariato orientale attraverso progetti congiunti sviluppati a livello di società civile, anche mediante l'offerta di sostegno ai giovani studenti e professionisti per la partecipazione ai programmi di istruzione e formazione dell'UE, come Erasmus+; |
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12. |
sottolinea che è importante che i paesi del partenariato orientale perseguano tali obiettivi fornendo infrastrutture, connettività e attrezzature digitali migliori e formando gli insegnanti affinché si familiarizzino con le tecnologie e con l'applicazione delle metodologie digitali; |
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13. |
rileva che i paesi del partenariato orientale possono migliorare la mobilità attraverso l'istruzione e l'apprendimento per promuovere l'acquisizione di competenze ed esperienze chiave che sono fondamentali per la partecipazione attiva al mercato del lavoro e alla società in generale; |
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14. |
sottolinea che le riforme nel settore dell'istruzione dovrebbero essere promosse con attenzione attraverso l'attuazione di programmi chiave quali Erasmus+, Europa creativa e Orizzonte Europa e che l'esperienza accumulata dalle capitali andrebbe a beneficio dello sviluppo delle regioni periferiche; |
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15. |
ricorda che incentivi finanziari mirati e opportunità di apprendimento modulari possono incoraggiare la partecipazione alla formazione nei paesi del partenariato orientale nell'ottica di intensificare i loro sforzi volti ad aiutare gli adulti scarsamente qualificati ad acquisire un livello minimo di competenze alfabetiche, matematiche e digitali; |
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16. |
evidenzia la necessità di sostenere i centri di eccellenza accademica e di ricerca nella regione rafforzando la cooperazione accademica e educativa tra i paesi del partenariato orientale e alleviando al contempo gli oneri amministrativi; |
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17. |
pone l'accento sul fatto che, al fine di prevenire gli effetti negativi sulla crescita e sullo sviluppo economici causati dall'abbandono dei paesi di origine da parte di segmenti più giovani e meglio istruiti della forza lavoro, i paesi del partenariato orientale dovrebbero analizzare le modalità di gestione della mobilità internazionale dei lavoratori altamente qualificati e specializzati e condividere le migliori pratiche; |
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18. |
sottolinea la necessità di utilizzare, ove possibile, i corsi di apprendimento online esistenti, incentivare le imprese del settore delle tecnologie didattiche a rendere le loro risorse più accessibili, diversificare le modalità di insegnamento in funzione dell'età e delle capacità e incoraggiare la collaborazione degli insegnanti; |
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19. |
insiste sul fatto che, al fine di produrre un maggior numero di specialisti digitali, i paesi del partenariato orientale dovrebbero rafforzare l'insegnamento delle capacità e delle competenze digitali di base sin dalla più tenera età e sviluppare programmi di istruzione superiore validi, migliorando al contempo le prospettive occupazionali delle giovani generazioni; |
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20. |
osserva che occorre prestare particolare attenzione a garantire la parità di accesso per i minori che vivono in zone remote e si trovano in situazioni di esclusione; |
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21. |
sottolinea che, al fine di promuovere una cultura della parità di genere sul luogo di lavoro e contribuire a combattere tutte le forme di discriminazione, compresi gli stereotipi di genere, i paesi del partenariato orientale devono colmare i loro divari di genere e promuovere un insegnamento più sensibile alla dimensione di genere nelle scuole; |
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22. |
evidenzia la necessità di prestare maggiore attenzione ai minori con disabilità, garantendo la disponibilità di istruzione e risorse didattiche online; |
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23. |
sottolinea che è necessario che gli attori della società civile, le associazioni dei datori di lavoro, le parti sociali, le istituzioni accademiche, i centri di formazione e le agenzie di collocamento individuino e colmino il divario tra le esigenze dei mercati del lavoro dei paesi del partenariato orientale e le qualifiche accademiche e le competenze professionali offerte dai loro sistemi di istruzione e formazione; |
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24. |
fa notare la necessità di dotare i giovani degli strumenti e delle conoscenze necessari per consentire loro di impegnarsi nell'attivismo civico, svolgere un ruolo attivo nella società e costruire un futuro migliore per sé stessi; |
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25. |
sottolinea che occorre aumentare l'assistenza ai cittadini ucraini, che stanno soffrendo a causa dell'aggressione militare non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina; osserva che, secondo l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati, nel periodo tra febbraio 2022 e il 20 dicembre 2022 oltre 16,6 milioni di rifugiati sono fuggiti dall'Ucraina dirigendosi verso altri paesi; rileva inoltre che, secondo l'Ufficio del procuratore generale dell'Ucraina, tra l'inizio della guerra e il 24 dicembre 2022, 450 bambini sono stati uccisi e 867 sono stati feriti; constata che tali dati non comprendono i dati provenienti da aree in cui le ostilità sono in corso; osserva inoltre che, al 23 dicembre 2022, 2 619 istituti di istruzione in Ucraina erano stati danneggiati da bombardamenti e attacchi di artiglieria e altri 406 erano stati completamente distrutti; |
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26. |
ricorda che è necessario che le imprese e gli istituti di istruzione superiore si impegnino per adattare i programmi di studio e offrire tirocini attraverso una stretta cooperazione tra gli erogatori di istruzione e formazione e il settore imprenditoriale; |
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27. |
sottolinea la necessità di politiche che offrano una seconda opportunità alle imprese vulnerabili introducendo un periodo di breve durata per la remissione del debito, che eliminerebbe le leggi discriminatorie nei confronti di chi tenta di riaprire un'attività imprenditoriale (i cosiddetti «restarter»), e mediante la creazione di orientamenti specifici e corsi di formazione; |
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28. |
pone l'accento sul fatto che la modernizzazione dei sistemi di istruzione e formazione dei paesi del partenariato orientale può senza dubbio offrire benefici tangibili ai cittadini di tali paesi; |
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29. |
evidenzia l'importanza di un sostegno finanziario continuo a titolo dei programmi e dei fondi dell'UE, ponendo l'accento sullo sviluppo moderno delle infrastrutture, al fine di preparare i paesi del partenariato orientale alla futura adesione all'Unione europea; |
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30. |
sottolinea l'importante ruolo che l'UE può svolgere nel sostenere gli sforzi dei paesi del partenariato orientale; encomia la scuola europea del partenariato orientale di Tbilisi, Georgia, in quanto rappresentante significativa dell'influenza dell'UE nella regione, poiché offre agli studenti dei sei paesi del partenariato orientale un'opportunità unica di avere successo dal punto di vista personale, sociale e professionale, sulla base di valori europei fondamentali e condivisi; |
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31. |
sottolinea che la società civile dovrebbe continuare a concentrarsi su iniziative mirate a sostegno della società civile locale nel suo ruolo fondamentale di monitoraggio delle azioni dei governi, in particolare delle loro politiche di ripresa post COVID-19; |
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32. |
evidenzia che le capitali dei paesi del partenariato orientale possono rimuovere gli ostacoli all'apprendimento e promuovere un'istruzione e una formazione innovative e inclusive per tutti, facendo così in modo che lo spazio europeo dell'istruzione superiore divenga una realtà; |
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33. |
sottolinea che occorre ridurre gli oneri amministrativi accelerando l'attuazione delle iniziative di e-government, offrendo al contempo ai cittadini l'opportunità di accedere a tutti i servizi pubblici necessari; |
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34. |
rileva la necessità di creare le condizioni affinché i giovani possano studiare, formarsi, lavorare e impegnarsi nella società e invita l'UE a rafforzare ulteriormente il suo sostegno al riguardo; |
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35. |
sottolinea che sono necessari investimenti per rafforzare la competitività e l'integrazione nelle catene del valore dell'UE; |
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36. |
pone l'accento sulla creazione di iniziative in materia di istruzione culturale e democratica volte a promuovere la mobilità e i contatti interpersonali e a realizzare società più forti attraverso uno sviluppo sociale ed economico sostenibile; |
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37. |
evidenzia l'importanza di migliorare la capacità di prevedere, affrontare e rispondere alle attività di disinformazione relative alla COVID-19 e di esaminare la resilienza della società di fronte alle minacce poste dalla propaganda, dalle notizie false e dall'incitamento all'odio, senza limitare la libertà di parola dei media; |
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38. |
insiste sull'importanza di creare un maggior numero di posti di lavoro di qualità per i giovani, il che è particolarmente impegnativo alla luce dei fattori strutturali di cambiamento come le innovazioni tecnologiche e la globalizzazione, al fine di prevenire le conseguenze socioeconomiche di una «fuga di cervelli» nei paesi del partenariato orientale; |
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39. |
osserva che durante la pandemia di COVID-19 i sistemi sanitari di tutti i paesi del partenariato orientale si sono rapidamente trovati in una situazione di sovraccarico e che i responsabili delle politiche dovrebbero pertanto aumentare la reciprocità e il finanziamento dell'assistenza sanitaria pubblica al fine di migliorare la preparazione a tali eventualità; |
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40. |
constata che la pandemia di COVID-19 ha accelerato la transizione digitale e che i paesi del partenariato orientale dovrebbero riconsiderare la sostenibilità e l'efficienza degli attuali modelli educativi; |
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41. |
pone l'accento sul fatto che i paesi del partenariato orientale dovrebbero cooperare a favore della condivisione di esperienze nelle politiche di ripresa post-pandemia per rafforzare la preparazione e la reciprocità in vista di sfide analoghe in futuro; |
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42. |
sottolinea la necessità di un quadro chiaro per l'occupazione al fine di guidare la duplice transizione, garantire una ripresa dall'impatto socioeconomico della pandemia di COVID-19, rafforzare la competitività sostenibile nelle capitali, garantire posti di lavoro dignitosi e pari opportunità e aumentare la stabilità e la prosperità nella regione; |
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43. |
insiste sul fatto che occorre rafforzare gli investimenti strategici a favore di una crescita sostenibile, verde e circolare dell'economia, migliorando al contempo la sicurezza alimentare nella regione del partenariato orientale; |
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44. |
sottolinea l'importanza di stimolare lo sviluppo economico attraverso misure quali un potenziamento della connettività e dello sviluppo regionale, del commercio intraregionale, dell'agricoltura e dello sviluppo rurale, concentrandosi fortemente a livello politico sulla protezione dell'ambiente, in modo da rafforzare la resilienza ai cambiamenti climatici, accelerare la transizione verso un'economia circolare a basse emissioni di carbonio e sviluppare l'economia digitale; |
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45. |
rileva che è importante rafforzare le competenze e le capacità tecniche al fine di introdurre quadri di monitoraggio, notifica e verifica delle emissioni nazionali conformemente al nuovo quadro di riferimento rafforzato per la trasparenza nell'ambito dell'accordo di Parigi; |
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46. |
accoglie con favore il piano economico e di investimenti per il partenariato orientale, che dovrebbe mobilitare 2,3 miliardi di EUR a titolo del bilancio dell'UE in sovvenzioni, finanziamenti misti e garanzie al fine di sostenere la ripresa post-pandemia e trasformare sostenibilmente le economie dei paesi del partenariato orientale al fine di renderle più resilienti e integrate; osserva che il piano potrebbe mobilitare fino a 17 miliardi di EUR in investimenti pubblici e privati; |
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47. |
invita tutti i portatori di interessi dell'UE e dei paesi del partenariato orientale a intensificare gli sforzi per attuare iniziative faro di alto profilo, tra cui progetti volti a sviluppare la connettività nel Mar Nero, come il cavo per la trasmissione di energia elettrica e il cavo in fibra ottica, entrambi sottomarini, che attraversano il Mar Nero, e i servizi diretti di traghettamento e raccordo tra la Georgia e gli Stati membri dell'UE (Romania e Bulgaria), che ridurrebbe i tempi di transito e di trasbordo rendendo tali regioni più accessibili; |
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48. |
ricorda che l'Unione europea continuerà a sostenere i paesi del partenariato orientale che desiderano rafforzare la loro resilienza e stabilità nella regione fornendo vari tipi di cooperazione e impegno, anche attraverso mezzi informatici, ibridi e altri mezzi non militari. |
(1) GU L 261 del 30.8.2014, pag. 4.
(2) GU L 260 del 30.8.2014, pag. 4.
(3) GU L 161 del 29.5.2014, pag. 3.
(4) GU L 23 del 26.1.2018, pag. 4.
(5) GU L 246 del 17.9.1999, pag. 3.
(6) GU C 198 del 6.7.2011, pag. 4.
(7) GU C 362 del 8.9.2021, pag. 114.
(8) GU C 134 del 24.4.2020, pag. 16.
(9) GU L 189 del 28.5.2021, pag. 1.
(10) GU C 193 del 31.5.2016, pag. 17.
(11) GU C 444 del 10.12.2018, pag. 1.
(12) GU C 388 del 13.11.2020, pag. 2.
(13) GU C 371 del 15.9.2021, pag. 134.
(14) GU C 371 del 15.9.2021, pag. 110.
(15) GU L 249 del 27.9.2017, pag. 1.
(16) GU C 202 del 28.5.2021, pag. 25.
(17) GU C 171 del 6.5.2021, pag. 25.
(18) GU C 119 del 28.5.2009, pag. 2
(19) GU C 493 del 27.12.2022, pag. 70.
(20) Testi approvati, P9_TA(2022)0406.
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29.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 229/16 |
Risoluzione sulla transizione energetica verde in risposta alle attuali sfide alla sicurezza energetica del partenariato orientale nel contesto della guerra di aggressione e di occupazione della Russia
(2023/C 229/03)
L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST,
visto l'atto costitutivo dell'Assemblea parlamentare Euronest, del 3 maggio 2011,
vista la dichiarazione congiunta del vertice del partenariato orientale svoltosi a Bruxelles il 15 dicembre 2021,
vista la comunicazione congiunta della Commissione e dell'alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, del 18 marzo 2020, dal titolo «La politica del partenariato orientale dopo il 2020 — Rafforzare la resilienza — Un partenariato orientale vantaggioso per tutti» (JOIN(2020) 7),
visto l'accordo di Parigi sui cambiamenti climatici adottato il 12 dicembre 2015 e ratificato dall'Unione europea, a cui aderiscono anche i paesi del partenariato orientale,
viste la comunicazione della Commissione dell'11 dicembre 2019 dal titolo «Il Green Deal europeo» (COM(2019) 640) e le conseguenti azioni e proposte legislative,
vista la comunicazione della Commissione del 18 maggio 2022 dal titolo «Piano REPowerEU» (COM(2022) 230),
visti la comunicazione della Commissione del 20 luglio 2022 dal titolo «Risparmiare gas per un inverno sicuro» (COM(2022) 360) e il regolamento (UE) 2022/1369 del Consiglio del 5 agosto 2022 relativo a misure coordinate di riduzione della domanda di gas (1),
visto il regolamento (UE) 2022/1854 del Consiglio del 6 ottobre 2022 relativo a un intervento di emergenza per far fronte ai prezzi elevati dell'energia (2),
vista la comunicazione della Commissione, del 13 ottobre 2021, dal titolo «Risposta all'aumento dei prezzi dell'energia: un pacchetto di misure d'intervento e di sostegno» (COM(2021) 660),
visti i rispettivi accordi di associazione tra l'UE e la Georgia (3), la Moldova (4) e l'Ucraina (5), e in particolare le loro disposizioni in materia di cooperazione energetica,
visti l'accordo di partenariato globale e rafforzato tra l'Unione europea e la Comunità europea dell'energia atomica e i loro Stati membri, da una parte, e la Repubblica d'Armenia, dall'altra (6) (CEPA), e in particolare le sue disposizioni in materia di cooperazione energetica,
visti l'accordo di partenariato e cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da un lato, e la Repubblica di Azerbaigian, dall'altro (7), e i negoziati in corso su un nuovo accordo quadro,
visto il trattato che istituisce la Comunità dell'energia, di cui i tre paesi associati sono parti contraenti e l'Armenia è un paese osservatore,
visto il lavoro della piattaforma 3 del partenariato orientale «Connettività, efficienza energetica, ambiente e cambiamenti climatici», e in particolare del gruppo per l'energia,
vista la risoluzione dell'Assemblea parlamentare di Euronest del 16 aprile 2021 dal titolo «Verso l'efficienza, la diversificazione e l'indipendenza energetiche: affrontare le esigenze di capacità per rafforzare la politica energetica europea e contrastare le minacce alla sicurezza energetica nel partenariato orientale»,
visti gli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) delle Nazioni Unite, e in particolare l'obiettivo 7 sull'energia pulita e accessibile, «assicurare a tutti l'accesso a sistemi di energia economici, affidabili, sostenibili e moderni», e l'obiettivo 13 sull'azione per il clima, «adottare interventi urgenti per combattere i cambiamenti climatici e i loro effetti»,
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A. |
considerando che tutti le persone che vivono nell'UE e nei paesi del partenariato orientale dovrebbero avere accesso a un ambiente sicuro, pulito, sano e sostenibile, realizzato attraverso politiche ambiziose; |
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B. |
considerando che la guerra illegale, ingiustificata e non provocata della Russia contro l'Ucraina e l'occupazione in corso dei territori georgiani e moldavi hanno conseguenze drammatiche per i cittadini dell'UE e dei paesi del partenariato orientale, in particolare l'aumento repentino della povertà energetica e l'incremento dei prezzi dell'energia; |
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C. |
considerando che gli attacchi sistematici della Russia alle infrastrutture civili ucraine, in particolare a quelle per l'energia elettrica, sono crimini di guerra e che l'interruzione della fornitura di acqua, energia elettrica e riscaldamento a uomini, donne e bambini, soprattutto in inverno, è un atto di puro terrorismo; |
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D. |
considerando che la sicurezza energetica è un elemento fondamentale della sicurezza nazionale per i paesi dell'UE e del partenariato orientale; che è importante aumentare la connettività, la produzione interna di energia rinnovabile, l'efficienza energetica e il risparmio energetico per migliorare la sicurezza energetica e la resilienza, nonché per promuovere la stabilità sociale, economica e politica nella regione; |
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E. |
considerando che i tentativi della Russia di sfruttare le esportazioni di energia come strumento di coercizione geopolitica equivalgono a utilizzare le forniture energetiche come arma; che il danneggiamento dei gasdotti Nord Stream 1 e 2 del 26 settembre 2022 ha provocato fughe di gas nel Mar Baltico, il che costituisce altresì un attacco ambientale ai danni dell'UE; |
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F. |
considerando che l'UE e i paesi del partenariato orientale devono aumentare la loro sicurezza energetica, riducendo sostanzialmente la loro dipendenza dalle risorse energetiche importate da paesi terzi e ponendo fine alla loro dipendenza dalle esportazioni di combustibili fossili della Russia; che la dipendenza dell'UE dalle forniture di gas russo ha contribuito all'attuale crisi energetica; |
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G. |
considerando che, nella sua strategia per la sicurezza economica del 2017, la Russia ha individuato le fonti di energia rinnovabile e le tecnologie di efficienza energetica come due tra le principali minacce alla sua sicurezza economica; |
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H. |
considerando che il comportamento aggressivo della Russia nella regione del partenariato orientale dimostra la necessità di aggiornare il mercato energetico dell'UE e le politiche energetiche dei paesi del partenariato orientale, al fine di eliminare la dipendenza dalle importazioni di energia fossile e dai combustibili fossili in generale, in particolare dai paesi con regimi autoritari; |
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I. |
considerando che, nonostante l'invasione su vasta scala del territorio ucraino da parte della Russia il 24 febbraio 2022, diversi paesi non hanno purtroppo interrotto la loro collaborazione con la Russia nel campo dell'energia nucleare, aggravando così la loro pericolosa dipendenza dalle forniture russe sia di uranio che di servizi di arricchimento dell'uranio, nonché di trattamento delle scorie radioattive; |
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J. |
considerando che il rispetto dell'accordo di Parigi è un impegno comune dell'UE e dei paesi del partenariato orientale; che le politiche e le strategie energetiche dell'UE e dei paesi del partenariato orientale dovrebbero mirare a ridurre la dipendenza da carbone, petrolio e gas; |
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K. |
considerando che la quota di energia prodotta da fonti rinnovabili rimane molto bassa nei paesi del partenariato orientale e in alcuni paesi dell'UE, nonostante esista un notevole potenziale per aumentarla; |
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L. |
considerando che, per conseguire riduzioni profonde delle emissioni, le parti dell'accordo di Parigi devono affrontare l'intensità di carbonio dei loro sistemi energetici e attuare strategie ambiziose per ridurre la dipendenza dai combustibili fossili e sviluppare fonti di energia sostenibili ed economicamente vantaggiose; |
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M. |
considerando che il Green Deal europeo stabilisce diverse iniziative politiche e obiettivi ambiziosi per l'UE e i suoi Stati membri; che è molto importante che i paesi del partenariato orientale, in qualità di vicini dell'UE, approfondiscano il dialogo con l'UE per quanto riguarda le aspettative di quest'ultima, in particolare sulle misure da adottare per adeguarsi ai requisiti determinati dal Green Deal europeo e contribuire al raggiungimento dei suoi obiettivi; |
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N. |
considerando che l'importanza del Green Deal europeo sta nel rompere il legame tra crescita economica ed emissioni, in particolare attraverso l'aumento degli investimenti nelle fonti di energia rinnovabile e nell'efficienza energetica; |
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O. |
considerando che gli sforzi dell'UE per la ripresa post-COVID-19 mirano a costruire un'economia moderna, efficiente sotto il profilo delle risorse, pulita e circolare che porti a un inverdimento dell'economia e a un uso più sostenibile delle risorse naturali, in linea con il Green Deal europeo; |
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P. |
considerando che lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile è uno dei modi principali per affrontare le sfide della sicurezza energetica e del cambiamento climatico e per sfruttare fonti di energia più pulite, migliorando così la salute e il tenore di vita in tutto il nostro continente e creando posti di lavoro locali; |
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Q. |
considerando che l'efficienza energetica è un prerequisito fondamentale per raggiungere gli obiettivi climatici europei del 2050 in modo economicamente vantaggioso; che i risparmi energetici a lungo termine possono ridurre in modo sostanziale la dipendenza dalle importazioni di combustibili fossili e rafforzare la sicurezza energetica nazionale e regionale nell'UE e nei paesi del partenariato orientale; che l'energia più economica, sicura e pulita è quella che non è utilizzata; |
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R. |
considerando che è necessario migliorare i quadri giuridici esistenti nei paesi del partenariato orientale e il loro graduale ravvicinamento alla legislazione dell'UE, in linea con gli impegni assunti, così come lo scambio di buone pratiche e di know-how tecnico; |
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S. |
considerando che l'UE dovrebbe sostenere i paesi del partenariato orientale nel valutare e affrontare l'impatto del Green Deal europeo sulla loro sicurezza energetica e sulle loro relazioni commerciali con l'UE e i paesi terzi; |
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T. |
considerando che la creazione di capacità aggiuntive attraverso investimenti nazionali ed esteri è essenziale per sviluppare e utilizzare in modo sostenibile le risorse idroelettriche, eoliche, solari e geotermiche nell'UE e nei paesi del partenariato orientale; |
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U. |
considerando che la più recente relazione del Gruppo intergovernativo di esperti sul cambiamento climatico dell'aprile 2022 indica che le nuove infrastrutture per i combustibili fossili sono incompatibili con gli obiettivi climatici internazionali; che il conseguimento della neutralità climatica al più tardi entro il 2050 richiede la graduale eliminazione dei combustibili fossili dal sistema energetico al più tardi entro il 2035; |
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V. |
considerando che gli attacchi deliberati con missili e droni lanciati dalla Federazione russa hanno danneggiato o distrutto circa il 40 % delle infrastrutture energetiche critiche dell'Ucraina; |
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1. |
condanna con la massima fermezza la guerra di aggressione della Federazione russa contro l'Ucraina e l'occupazione in corso dei territori georgiani e moldavi, e le loro devastanti conseguenze; chiede un embargo immediato e totale sulle importazioni di combustibili fossili e uranio russi nonché la completa dismissione dei gasdotti Nord Stream 1 e 2, per porre fine ai finanziamenti dell'UE che alimentano la macchina bellica di Putin; |
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2. |
esprime il proprio sostegno all'indagine condotta da alcuni Stati membri dell'UE sul danneggiamento dei gasdotti Nord Stream 1 e 2; chiede che i risultati delle indagini siano resi pubblici; |
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3. |
è pienamente solidale con l'Ucraina e con tutti gli altri paesi del partenariato orientale che soffrono a causa delle politiche repressive ed espansionistiche della Russia; chiede di aumentare l'assistenza all'Ucraina e di mantenerla a un livello sostanziale per aiutare la popolazione a resistere ai disagi dell'inverno causati dalla guerra di aggressione della Russia, e di sostenere gli altri paesi del partenariato orientale che ne hanno bisogno; condanna con la massima fermezza gli attacchi della Russia all'Ucraina con missili e droni kamikaze iraniani, che hanno preso di mira la popolazione civile e le infrastrutture critiche ed energetiche dell'Ucraina; invita la Russia a cessare immediatamente tali atti terroristici barbari contro la popolazione civile dell'Ucraina; afferma che questi atti malvagi non sono altro che crimini contro l'umanità; |
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4. |
condanna fermamente le azioni delle forze di occupazione russe sul territorio della centrale nucleare di Zaporizhzhia, nella città di Energodar, nonché l'uso senza precedenti della centrale per lanciare attacchi contro le forze ucraine o per qualsiasi altro scopo militare, anche come rifugio o deposito, che non solo impediscono il funzionamento sicuro della centrale e le sue regolari procedure di controllo, ma mettono altresì in grave pericolo la sicurezza nucleare del continente europeo e non solo; invita la comunità internazionale ad adottare misure urgenti per costringere la Russia a lasciare la centrale nucleare di Zaporizhzhia e a restituirla al controllo dell'Ucraina, nell'interesse della sicurezza globale; invita la Federazione russa a consentire agli osservatori dell'Agenzia internazionale per l'energia atomica (AIEA) di accedere alla centrale nucleare di Zaporizhzhia per monitorare la situazione della sicurezza nucleare e a collaborare con l'AIEA; esprime profonda preoccupazione per la situazione della sicurezza nucleare presso la centrale nucleare di Astravyets in Bielorussia, in quanto le autorità bielorusse non sono trasparenti e non forniscono informazioni attendibili sugli eventi che si verificano nel sito della centrale nucleare e non si sono impegnate ad attuare pienamente le raccomandazioni formulate nella relazione sul test di resistenza dell'UE del 2018; |
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5. |
esprime piena solidarietà alla Moldova, che attualmente deve far fronte agli sforzi del Cremlino intesi a destabilizzare politicamente il paese manipolando le forniture di gas ed energia elettrica; |
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6. |
deplora le ripercussioni che l'utilizzo delle forniture di energia russa come arma ha avuto sulle famiglie e sulle imprese che, di conseguenza, si trovano ad affrontare prezzi elevati dell'energia, crescenti disuguaglianze sociali, povertà energetica e di mobilità nonché un aumento dell'inflazione, il che genera disoccupazione, prezzi alimentari elevati e una crisi del costo della vita in generale; evidenzia la necessità di una solidarietà senza precedenti tra i paesi dell'UE e quelli del partenariato orientale e di una risposta comune che affronti le sfide immediate e ne prevenga il ripetersi in futuro, invece di azioni unilaterali divisive; |
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7. |
sottolinea la necessità di una transizione energetica pulita come mezzo principale per aumentare la sicurezza energetica e porre fine alla dipendenza dell'UE e dei paesi del partenariato orientale dai combustibili fossili e dall'uranio, soprattutto se provenienti da paesi terzi; invita la Commissione e i paesi del partenariato orientale, in stretta collaborazione con gli istituti finanziari europei e internazionali, a presentare ulteriori misure urgenti per espandere in modo massiccio la capacità di produzione di energia da fonti rinnovabili e a promuovere forti politiche di efficienza e risparmio energetici; |
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8. |
rammenta che nell'UE circa un quarto dell'energia elettrica e la metà dell'energia elettrica a basse emissioni di carbonio sono generati dall'energia nucleare; osserva che, sebbene taluni Stati membri si oppongano all'energia nucleare, alcuni paesi dell'UE si stanno preparando a costruire nuove centrali nucleari; ribadisce che gli Stati membri dell'UE e i paesi del partenariato orientale restano pienamente responsabili della decisione in merito al loro mix energetico, della definizione di opzioni volte a garantire ai cittadini e alle imprese un'energia stabile, pulita e a prezzi accessibili, nonché della scelta del percorso più adeguato per contribuire al conseguimento degli obiettivi dell'Unione in materia di clima ed energia, tenendo conto delle specificità e dei vincoli di ciascun paese; |
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9. |
ribadisce il proprio sostegno a una maggiore cooperazione energetica tra l'UE e i paesi del partenariato orientale, nonché tra gli stessi paesi del partenariato orientale, in particolare per quanto riguarda l'avanzamento della produzione di energia sostenibile, che rafforzerà la loro sicurezza energetica e la loro resilienza, proteggendo al contempo l'ambiente, contribuendo al raggiungimento degli obiettivi di politica climatica e favorendo l'integrazione dei partner che lo desiderano nel mercato energetico europeo; incoraggia l'UE a prendere in considerazione la possibilità di consentire la cooperazione e la partecipazione dei paesi del partenariato orientale ammissibili e che lo desiderano all'Unione dell'energia; |
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10. |
rileva che il successo del Green Deal europeo, in quanto strategia globale per trasformare l'UE in un'economia climaticamente neutra entro il 2050, dipende in larga misura dalla sua capacità di dare l'esempio e di stimolare una più rapida transizione energetica pulita al di là dei confini dell'UE, a partire dal suo vicinato; sottolinea la necessità di intensificare gli sforzi in materia di decarbonizzazione e tutela ambientale all'interno dell'UE e nei paesi del partenariato orientale e di perseguire politiche climatiche e ambientali ambiziose, in particolare per tenere fede agli impegni assunti nell'accordo di Parigi; invita i governi e i parlamenti dei paesi dell'UE e del partenariato orientale a rafforzare le leggi volte a realizzare la transizione energetica pulita; incoraggia i paesi del partenariato orientale a sviluppare piani, con il sostegno dell'UE, per la loro partecipazione al Green Deal europeo; |
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11. |
sottolinea l'importanza di istituire un meccanismo di adeguamento del carbonio alle frontiere per garantire che gli ambiziosi obiettivi dell'UE non comportino una rilocalizzazione delle emissioni di carbonio attraverso la delocalizzazione della produzione o l'aumento delle importazioni; chiede il sostegno dell'UE ai paesi del partenariato orientale per stimolare lo sviluppo di politiche di fissazione del prezzo del carbonio allineate a quelle dell'UE; ritiene che le entrate che l'UE potrebbe riscuotere con le imposte sul carbonio dai paesi del partenariato orientale dovrebbero essere utilizzate principalmente per finanziare il sostegno alla decarbonizzazione delle loro economie; |
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12. |
osserva che l'intensità dell'energia nei paesi del partenariato orientale continua a essere notevolmente più elevata rispetto alla media dell'UE e sottolinea l'enorme potenziale di risparmio energetico in tali paesi; sottolinea l'importanza di introdurre e mantenere quadri normativi e istituzionali che definiscano norme minime in materia di efficienza energetica degli edifici e dei prodotti, offrano incentivi per la ristrutturazione degli immobili e l'efficienza energetica nelle industrie e nelle PMI, promuovano l'ottimizzazione e l'ammodernamento delle infrastrutture energetiche, anche attraverso criteri minimi di efficienza energetica per gli appalti pubblici, e garantiscano informazioni adeguate ai consumatori, ivi compresi un'accurata misurazione del consumo di energia, una fatturazione informativa e audit energetici; |
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13. |
accoglie con favore i pacchetti di emergenza proposti dalla Commissione per affrontare la volatilità dei prezzi nei mercati del gas e dell'energia elettrica; ritiene che le misure di trasparenza rafforzate e quelle volte a contrastare i comportamenti anticoncorrenziali e gli abusi di mercato debbano essere attuate in modo permanente; |
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14. |
chiede che siano definiti obiettivi vincolanti e più ambiziosi in materia di riduzione del consumo di gas ed energia elettrica quale risposta immediata alla crisi energetica; accoglie con favore i nuovi obblighi dell'UE in materia di stoccaggio del gas; invita l'UE a istituire meccanismi di solidarietà per aiutare i paesi che hanno particolari problemi di sicurezza energetica, con un'attenzione speciale ai cittadini più vulnerabili; sottolinea l'importanza della condivisione delle conoscenze per trovare vie d'uscita comuni dalla crisi attuale; |
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15. |
sottolinea il ruolo cruciale di un'infrastruttura di stoccaggio dell'energia efficace ed estesa per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico; chiede di aumentare gli investimenti per il rinnovo delle infrastrutture di stoccaggio dell'energia esistenti e per la costruzione di nuovi siti; chiede la piena inclusione dei partner del partenariato orientale e la creazione di nuove capacità comuni di stoccaggio dell'energia; sottolinea i vantaggi a lungo termine di tali progetti per migliorare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico e favorire la transizione verso l'energia verde, se realizzati fin dall'inizio per essere facilmente adattabili allo stoccaggio dell'idrogeno verde; sottolinea altresì che gli investimenti in tali capacità non solo affronterebbero i problemi urgenti generati dall'attuale crisi energetica, ma rappresenterebbero anche un passo importante verso il raggiungimento degli obiettivi condivisi di decarbonizzazione; |
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16. |
accoglie con favore le azioni intraprese dalla Commissione e dai paesi del partenariato orientale per attenuare le conseguenze della crisi energetica e prevenire un peggioramento della situazione; invita la Commissione ad esaminare le modalità per associare anche i paesi del partenariato orientale a tali iniziative, come la piattaforma europea per gli acquisti comuni di gas; sottolinea che tutti gli accordi di acquisto devono essere in linea con gli obiettivi climatici dell'UE per quanto riguarda la quantità e la durata delle consegne al fine di conseguire la graduale eliminazione dei combustibili fossili al più tardi entro il 2035; |
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17. |
osserva che lo sviluppo delle fonti di energia rinnovabile è cruciale per gli sforzi volti a garantire sia la transizione verso l'energia pulita che l'indipendenza energetica e contribuisce al contempo alla creazione di posti di lavoro locali, a una migliore qualità dell'aria e alla salute dei cittadini; accoglie con favore la creazione di una rete regionale sul tema dell'energia rinnovabile, guidata dalla Lituania e dalla Georgia, nell'ambito del gruppo sull'energia del partenariato orientale; osserva l'uso della biomassa e dell'energia idroelettrica in alcuni paesi del partenariato orientale, ma ricorda la necessità di garantirne la sostenibilità, l'efficienza e la conformità ai requisiti ambientali; |
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18. |
sottolinea la necessità di proseguire con urgenza gli sforzi volti a migliorare la connettività, a partire dalla piena attuazione degli obiettivi precedentemente individuati nell'ambito del programma di lavoro «20 risultati per il 2020» approvato al vertice del partenariato orientale del 2017; sottolinea inoltre l'importanza di sviluppare e finanziare le interconnessioni elettriche e le reti intelligenti, al fine di garantire la presenza dell'infrastruttura necessaria per fissare e attuare obiettivi climatici ed energetici vincolanti; ricorda che una maggiore connettività tra l'UE e i paesi del partenariato orientale aumenterà la sicurezza energetica e contribuirà a radicare saldamente i paesi del partenariato orientale in Europa; chiede che, nell'attuale contesto geopolitico, la pianificazione a lungo termine e gli investimenti nell'interconnettività sostenibile tra Ucraina e Moldova e l'UE diventino una priorità; chiede inoltre di continuare a sostenere lo sviluppo di capacità tecniche per progetti di connettività come il progetto di cavo sottomarino Georgia-Romania nel Mar Nero; sottolinea l'importanza dell'attuazione del progetto in quanto contribuisce al rafforzamento della sicurezza energetica in Europa e nella regione del Caucaso, allo sviluppo del settore delle energie rinnovabili e all'aumento delle opportunità di transito tra le regioni; |
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19. |
riconosce il cospicuo sostegno finanziario e tecnico offerto dall'UE ai partner orientali, in coordinamento e in cooperazione con altri attori internazionali, per promuovere la decarbonizzazione e la connettività; rileva l'importanza di continuare a fornire supporto tecnico ai partner orientali per sviluppare un quadro giuridico favorevole agli investimenti e alle iniziative locali sostenibili in materia di decarbonizzazione e fonti energetiche rinnovabili; accoglie con favore, in particolare, il lavoro delle iniziative EU4Energy e EU4Climate, gli investimenti e i prestiti basati sulle politiche nell'ambito della piattaforma d'investimento per la politica di vicinato, il partenariato E5P, il Patto dei sindaci e le garanzie di bilancio dell'Unione per i prestiti erogati dalla Banca europea per gli investimenti e da altri istituti di finanziamento internazionali; si aspetta che il piano economico e di investimenti per il partenariato orientale investa nell'efficienza energetica, nelle energie rinnovabili e nella connettività, monitori la sostenibilità e concluda diligentemente le valutazioni di impatto ambientale ex ante; |
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20. |
osserva che la transizione energetica deve essere equa, inclusiva ed efficiente sotto il profilo dei costi e dovrebbe garantire la sostenibilità, la sicurezza dell'approvvigionamento e l'accessibilità economica dell'energia; osserva altresì che i prezzi elevati dei combustibili fossili rappresentano ulteriori incentivi per stimolare gli investimenti in progetti di risparmio energetico e di energia rinnovabile; sottolinea la necessità di riformare la fissazione dei prezzi e la tassazione dell'energia e di tagliare i sussidi governativi per i combustibili fossili, per evitare di sfavorire le energie rinnovabili rispetto ad altre forme di energia e di inviare segnali sbagliati sui prezzi ai consumatori finali di energia; |
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21. |
sottolinea la necessità di favorire la possibilità per i consumatori di generare, consumare, immagazzinare e vendere energia, tenendo conto che questo può contribuire alla lotta contro la povertà energetica; sottolinea il potenziale di una produzione decentralizzata di energia rinnovabile, che può incrementare l'utilizzo delle fonti energetiche locali, aumentare la sicurezza dell'approvvigionamento energetico a livello locale e promuovere lo sviluppo e la coesione delle comunità; |
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22. |
ricorda l'importanza di diversificare le forniture energetiche e di ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia da paesi terzi, in particolare dalla Russia, oltre a migliorare la connettività dei settori energetici dei paesi del partenariato orientale, garantendo al contempo la sostenibilità ambientale; sottolinea a tale proposito la necessità di sviluppare un mercato dell'energia aperto, competitivo e integrato nell'Europa orientale, che potrebbe portare a maggiori opportunità di commercio, investimenti, sviluppo di capacità e progetti comuni nel campo delle energie rinnovabili, delle reti intelligenti e dell'efficienza energetica; |
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23. |
invita a una più stretta cooperazione nell'ambito del partenariato orientale sulla produzione e l'utilizzo di idrogeno verde e alla promozione di norme comuni sull'idrogeno; osserva che le importazioni di idrogeno non rinnovabile dovrebbero essere limitate per non compromettere gli sforzi di decarbonizzazione; |
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24. |
sottolinea l'importanza di promuovere una politica energetica basata su dati concreti completi e su un monitoraggio continuo, e incoraggia un ulteriore sostegno dell'UE per rafforzare la capacità amministrativa dei paesi del partenariato orientale in questo settore, oltre a promuovere lo scambio di buone pratiche tra i paesi; |
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25. |
ricorda gli impegni assunti dai paesi del partenariato orientale pertinenti nell'ambito degli accordi di associazione, del trattato che istituisce la Comunità dell'energia e del CEPA in termini di recepimento dei regolamenti dell'UE in materia di energia o di ravvicinamento ad essi; invita tutti i paesi dell'UE e del partenariato orientale ad attuare pienamente il trattato che istituisce la Comunità dell'energia; ritiene che un sostegno finanziario aggiuntivo dovrebbe essere subordinato all'attuazione e al rispetto effettivi degli impegni assunti da parte dei paesi del partenariato orientale, all'introduzione delle riforme necessarie e all'assunzione di impegni più ambiziosi nel contesto del Green Deal europeo, in linea con il principio «più progressi, più aiuti»; |
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26. |
invita il Consiglio e gli Stati membri ad aumentare con urgenza e in modo significativo il loro sostegno all'Ucraina per aiutarla a difendersi dai tentativi russi di distruggere le infrastrutture critiche ucraine, anche nel settore dell'energia; sottolinea che la ricostruzione e la ripresa post-bellica dell'Ucraina devono concentrarsi principalmente sulla ricostruzione del sistema energetico e sulla creazione di opportunità affinché l'Ucraina diventi un polo per l'energia elettrica verde e le esportazioni di idrogeno verso l'Europa, aumentando la resilienza energetica e promuovendo la transizione energetica sostenibile, e che devono inoltre prendere in considerazione e affrontare in anticipo la questione dell'interconnettività sostenibile con i paesi vicini dell'UE e del partenariato orientale, con il forte sostegno e la solidarietà dell'UE e dei paesi del partenariato orientale; |
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27. |
incarica i suoi copresidenti di trasmettere la presente risoluzione alla Presidente del Parlamento europeo, al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al commissario per il Vicinato e l'allargamento, al Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), ai governi e ai parlamenti degli Stati membri dell'UE e ai paesi del partenariato orientale. |
(1) GU L 206 dell'8.8.2022, pag. 1.
(2) GU L 261 I del 7.10.2022, pag. 1.
(3) GU L 261 del 30.8.2014, pag. 4.
(4) GU L 260 del 30.8.2014, pag. 4.
(5) GU L 161 del 29.5.2014, pag. 3.
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29.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 229/22 |
Risoluzione sulla compatibilità tra i programmi di vaccinazione dell'UE e quelli dei paesi del partenariato orientale e sul loro allineamento
(2023/C 229/04)
L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST,
visto il regolamento (UE) 2020/461 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 30 marzo 2020, recante modifica del regolamento (CE) n. 2012/2002 del Consiglio al fine di fornire assistenza finanziaria agli Stati membri e ai paesi che stanno negoziando la loro adesione all'Unione colpiti da una grave emergenza di sanità pubblica (1),
vista la comunicazione della Commissione del 15 ottobre 2020 dal titolo «Preparazione per le strategie di vaccinazione e la diffusione di vaccini contro la COVID-19» (COM(2020) 680),
vista la comunicazione della Commissione del 19 gennaio 2021 dal titolo «Fare fronte comune per sconfiggere la COVID-19» (COM(2021) 035),
vista la comunicazione della Commissione del 16 giugno 2021 dal titolo «Primi insegnamenti della pandemia di COVID-19» (COM(2021) 380),
vista la decisione (UE) 2020/701 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 maggio 2020, sulla fornitura di assistenza macrofinanziaria ai paesi partner dell'allargamento e del vicinato nel contesto della pandemia di COVID-19 (2),
vista la relazione della Commissione, del 18 ottobre 2021, a norma dell'articolo 16, paragrafo 1, del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio su un quadro per il rilascio, la verifica e l'accettazione di certificati interoperabili di vaccinazione, di test e di guarigione in relazione alla COVID-19 (certificato COVID digitale dell'UE) per agevolare la libera circolazione delle persone durante la pandemia di COVID-19 (COM(2021) 649),
vista la dichiarazione congiunta del vertice del partenariato orientale del 15 dicembre 2021 (3),
vista la comunicazione della Commissione del 1o dicembre 2021 dal titolo «Affrontare insieme le sfide attuali e future poste dalla COVID-19» (COM(2021) 764),
vista la decisione di esecuzione (UE) 2021/1380 della Commissione, del 19 agosto 2021, che stabilisce l'equivalenza, al fine di agevolare il diritto di libera circolazione nell'ambito dell'Unione, dei certificati COVID-19 rilasciati dall'Ucraina ai certificati rilasciati in conformità al regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio (4),
vista la decisione di esecuzione (UE) 2021/1894 della Commissione, del 28 ottobre 2021, che stabilisce l'equivalenza, al fine di agevolare il diritto di libera circolazione nell'ambito dell'Unione, dei certificati COVID-19 rilasciati dalla Repubblica d'Armenia ai certificati rilasciati in conformità al regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio (5),
vista la decisione di esecuzione (UE) 2021/1994 della Commissione, del 15 novembre 2021, che stabilisce l'equivalenza, al fine di agevolare il diritto di libera circolazione nell'ambito dell'Unione, dei certificati COVID-19 rilasciati dalla Repubblica di Moldova ai certificati rilasciati in conformità al regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio (6),
vista la decisione di esecuzione (UE) 2021/1995 della Commissione, del 15 novembre 2021, che stabilisce, al fine di agevolare il diritto di libera circolazione all'interno dell'Unione, l'equivalenza dei certificati COVID-19 rilasciati dalla Georgia ai certificati rilasciati dagli Stati membri dell'Unione in conformità del regolamento (UE) 2021/953 del Parlamento europeo e del Consiglio (7),
vista la raccomandazione del Consiglio del 7 dicembre 2018 relativa al rafforzamento della cooperazione nella lotta contro le malattie prevenibili da vaccino (8),
vista la risoluzione del Parlamento europeo del 21 ottobre 2021 sulla trasparenza dell'UE sullo sviluppo, l'acquisto e la distribuzione dei vaccini contro la COVID-19 (9),
vista la risoluzione del Parlamento europeo del 17 aprile 2020 sull'azione coordinata dell'UE per lottare contro la pandemia di COVID-19 e le sue conseguenze (10),
vista la risoluzione del Parlamento europeo del 25 novembre 2020 sulle conseguenze della pandemia di COVID-19 sul piano della politica estera (11),
vista la risoluzione del Parlamento europeo del 19 aprile 2018 sulla riluttanza nei confronti dei vaccini e il calo del tasso di vaccinazione in Europa (12),
vista la risoluzione del Parlamento europeo dell'11 febbraio 2021 sull'attuazione dell'accordo di associazione tra l'UE e l'Ucraina (13),
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A. |
considerando che il mondo è sempre più connesso e le malattie trasmissibili non si fermano alle frontiere, in un contesto in cui un forte monito è costituito dalla pandemia causata dal virus SARS-CoV-2 (COVID-19); |
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B. |
considerando che la salute pubblica è un prezioso bene pubblico condiviso, che merita un'attenzione particolare da parte dei decisori politici, in linea con le aspettative dei cittadini nell'Unione europea (UE) e nella regione del partenariato orientale; |
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C. |
considerando che la salute pubblica dell'UE rimane un settore di competenza nazionale, ove, tuttavia, l'UE assume un ruolo complementare in materia di politica sanitaria, con un coordinamento tra gli Stati membri che aumenta gradualmente, al fine di conseguire vantaggi condivisi; |
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D. |
considerando che la guerra illegale di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha scatenato ingenti flussi migratori di rifugiati di guerra ucraini verso l'UE, la Moldova e altri paesi, il che ha provocato una situazione gravosa e pressioni sui sistemi sanitari dei paesi ospitanti; che la guerra ha avuto e continua ad avere un effetto dannoso sul sistema sanitario dell'Ucraina; |
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E. |
considerando che i bilanci per la salute pubblica sono stati sottoposti a una crescente pressione a seguito degli impatti economici dell'aggressione militare non provocata e ingiustificata da parte della Russia contro l'Ucraina, che hanno colpito sia l'UE sia i paesi del partenariato orientale; |
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F. |
considerando che, tenuto conto della cooperazione sempre più ambiziosa tra l'UE e i suoi vicini orientali, delle relazioni politiche ed economiche in rapida espansione, nonché dei contatti interpersonali più intensi, la salute pubblica, in particolare gli aspetti transfrontalieri, costituisce un settore di intervento in cui il partenariato orientale può fungere da quadro adeguato per incentivare la resilienza alle crisi sanitarie e contribuire al benessere di tutti i cittadini, sulla base di un'agenda e di un cultura condivise in materia di sicurezza sanitaria; che quanto detto in precedenza produce risultati reciprocamente vantaggiosi e che è opportuno tenere conto degli insegnamenti appresi durante la gestione della pandemia di COVID-19 e la distribuzione dei vaccini contro la COVID-19; |
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G. |
considerando che la mancanza di calendari delle vaccinazioni sincronizzati tra i partner del partenariato orientale, nonché la diversa copertura vaccinale secondo regimi divergenti, costituiscono un imperativo e un'opportunità per procedere verso un maggiore livello di coerenza, coordinamento e solidarietà, con l'obiettivo di ottenere vantaggi condivisi per l'UE e i partner del partenariato orientale; che ciò, in ultima analisi, salverebbe vite umane e contribuirebbe al benessere dei cittadini, compresi i gruppi più esposti e più vulnerabili; |
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H. |
considerando che la politica della sanità pubblica dovrebbe mirare a soluzioni specifiche in relazione al contesto e adattate in base alle esigenze locali, con una compatibilità comprovabile tra gli Stati membri e i paesi del partenariato orientale, nel quadro dell'agenda regionale in materia di sicurezza sanitaria, con l'obiettivo di promuovere una cooperazione e sinergie efficaci tra tutti i portatori di interessi, quale presupposto per conseguire risultati mirati che consentano di raggiungere un grado auspicabile di contestualizzazione locale, senza puntare a realizzare soluzioni uniformi o universalmente applicabili; |
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I. |
considerando che la pandemia di COVID-19 ha messo alla prova ed esposto a una serie di sfide i sistemi sanitari in molti paesi, compresi i paesi ad alto reddito; che ciò costituisce, di fatto, un campanello d'allarme per migliorare la preparazione, al fine di prevenire o affrontare efficacemente la prossima crisi dovuta a malattie trasmissibili; che ciò richiede una rinnovata attenzione da rivolgere a sistemi di sanità pubblica rafforzati e resilienti sia negli Stati membri che nei paesi del partenariato orientale, al fine di gestire le future pandemie e il relativo effetto a lungo termine sull'assistenza sanitaria; |
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J. |
considerando che il riconoscimento della necessità e della volontà politica di intensificare il coordinamento sui programmi di vaccinazione, comprese le misure per affrontare la riluttanza nei confronti dei vaccini, risale al periodo precedente alla pandemia di COVID-19, come si evince dalla risoluzione del Consiglio «Occupazione, politica sociale, salute e consumatori», del 7 dicembre 2018, che contempla orientamenti per contrastare l'esitazione vaccinale, migliorare la copertura vaccinale, promuovere il coordinamento dell'aggiudicazione di vaccini e sostenere la ricerca e l'innovazione; che la presente raccomandazione incoraggia altresì gli Stati membri a elaborare e attuare piani di vaccinazione nazionali e prevede la creazione di un sistema europeo di condivisione delle informazioni sulla vaccinazione; |
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K. |
considerando che la Commissione ha altresì lanciato un'azione congiunta dell'UE sul programma di vaccinazione, incentrato sulla condivisione delle migliori pratiche relative alle politiche di vaccinazione nazionali e sull'individuazione dei requisiti tecnici riguardanti i sistemi elettronici di informazione sull'immunizzazione, le previsioni relative ai vaccini, la prioritizzazione della ricerca sui vaccini e lo sviluppo e la ricerca volti a contrastare la riluttanza nei confronti dei vaccini; che tale azione ha coinvolto anche paesi terzi (ad es. Bosnia-Erzegovina), ma nessun paese della regione del partenariato orientale; che la promozione di questo tipo di cooperazione e l'estensione alla regione del partenariato orientale produrrebbe benefici condivisi; |
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L. |
considerando la risoluzione del Parlamento europeo del 19 aprile 2018 sulla riluttanza nei confronti dei vaccini e il calo del tasso di vaccinazione in Europa, invita la Commissione ad agevolare l'introduzione di un calendario vaccinale più armonizzato in tutta l'UE; che tale risoluzione invita gli Stati membri a provvedere a che tutti gli operatori sanitari siano sufficientemente vaccinati, ad adottare misure efficaci contro la diffusione involontaria di notizie false e ad attuare misure volte a migliorare l'accesso ai medicinali; |
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M. |
considerando che gli accordi di associazione con Georgia, Moldova e Ucraina nonché l'accordo di partenariato globale e rafforzato UE-Armenia contengono rispettivamente un capitolo dedicato alla salute e prevedono una cooperazione che riguarda un'ampia gamma di settori, con l'obiettivo di migliorare il livello di sicurezza della sanità pubblica e la protezione della salute umana; |
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N. |
considerando che la concessione dello status di paese candidato a Moldova e Ucraina, nonché la definizione dell'ammissibilità della Georgia allo status di candidato, una volta soddisfatte le condizioni richieste, implicano anche un'ambizione condivisa volta a intensificare la sincronizzazione e l'allineamento con le politiche dell'UE; |
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O. |
considerando che i recenti documenti fondamentali sulle politiche dell'UE definiscono tutti il rafforzamento della resilienza come un obiettivo principale e vi è uno slancio effettivo nel processo decisionale al fine di accrescere la cooperazione nel settore della sanità pubblica, come si evince dalla dichiarazione congiunta del vertice del partenariato orientale del 15 dicembre 2021, con cui i partner si sono impegnati a lavorare sulla resilienza sanitaria attraverso il rafforzamento dei sistemi sanitari per migliorare la trasparenza e l'accessibilità della salute, compreso sotto il profilo economico; |
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P. |
considerando che la cooperazione nel settore dei certificati di vaccinazione digitali ha evidenziato un'accelerazione, compresa la cooperazione sulla base degli accordi reciproci con i paesi del partenariato orientale; |
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Q. |
considerando che l'UE e l'Organizzazione mondiale della sanità (OMS) hanno lanciato l'iniziativa «Solidarietà per la salute» e che l'UE ha avviato un'azione di sostegno a favore della distribuzione dei vaccini contro la COVID-19 nei paesi del partenariato orientale, principalmente riguardo ad attrezzatura, formazione e comunicazione; che taluni aspetti di tale programma riguardano anche la Bielorussia; |
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R. |
considerando che una sfida specifica nella regione del partenariato orientale consiste nel fatto che affrontare la salute pubblica in territori temporaneamente occupati potrebbe richiedere l'accesso da parte delle organizzazione internazionali e una cooperazione con le autorità de facto; |
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S. |
considerando che una caratteristica comune della maggior parte dei paesi dell'UE e del partenariato orientale consiste nell'accettazione della vaccinazione contro difterite, poliomielite, tetano, pertosse, epatite B e Haemophilus influentiae tipo B durante i primi sei mesi di vita, e contro morbillo, orecchioni e rosolia dopo il primo anno di vita e, di conseguenza, delle dosi di richiamo, ove necessario; |
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T. |
considerando che le strategie di vaccinazione nazionali sono mirate e concepite su misura, a seconda della natura e della gravità di una malattia in un determinato paese; che la vaccinazione contro la tubercolosi (TB) è prevista nei calendari di vaccinazione nazionali per i bambini nella maggior parte dei paesi che presentano un'elevata incidenza di TB (40 casi su 100 000 abitanti); |
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U. |
considerando che l'UE ha affidato al Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (ECDC), a partire dal 2004, il compito di sostenere la prevenzione e il controllo delle malattie infettive e di promuovere lo scambio di prassi eccellenti e di esperienze riguardo ai programmi di vaccinazione; che l'ECDC coordina altresì la raccolta, la validazione, l'analisi e la diffusione dei dati a livello di UE, compresi quelli sulle strategie in materia di vaccinazione; |
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V. |
considerando che uno degli obiettivi fondamentali del partenariato tra la Commissione e l'OMS Europa è la promozione della cooperazione sanitaria con i paesi terzi, compresi i paesi del partenariato orientale, in particolare al fine di migliorare la sicurezza sanitaria regionale e subregionale, contrastare le disuguaglianze sanitarie, rafforzare la resilienza dei sistemi sanitari e potenziare la cooperazione tra gli uffici nazionali dell'OMS e le delegazioni dell'UE, consolidando nel contempo il partenariato tra l'ECDC e l'OMS Europa, con l'intento di garantire approcci strategici coerenti nell'intera regione; |
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W. |
considerando che, nel settembre 2021, la Commissione ha istituito l'Autorità europea per la preparazione e la risposta alle emergenze sanitarie (HERA) (14), a cui è stato affidato il compito di anticipare minacce e potenziali crisi sanitarie attraverso la raccolta di informazioni e la creazione delle capacità di risposta necessarie; |
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X. |
considerando che, secondo l'OMS, negli ultimi anni la copertura vaccinale globale si è assestata, con un calo dall'86 % nel 2019 all'81 % nel 2021; che, stando ai dati forniti dall'OMS, tale fenomeno è anche dovuto alla pandemia di COVID-19 e alle perturbazioni correlate nel corso degli ultimi due anni, che hanno esercitato una forte pressione sui sistemi sanitari e hanno comportato una situazione in cui 25 milioni di bambini non sono stati sottoposti a una vaccinazione nel 2021, ossia 6 milioni in più rispetto al 2019 e il numero più elevato dal 2009 (15); |
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Y. |
considerando che una conclusione fondamentale tratta dalla pandemia di COVID-19 è stata la carenza di sincronizzazione e di rapido sequenziamento delle consegne di vaccini e la relativa gestione; che, tuttavia, un'aggiudicazione congiunta dell'UE si è tradotta in un grado relativamente elevato di sincronizzazione, nonché di fiducia e accettazione delle vaccinazioni all'interno dell'UE, seppure con variazioni significative tra i vari Stati membri; |
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Z. |
considerando che la guerra della Russia contro l'Ucraina ha prodotto un impatto significativo sulla sicurezza del trasporto dei vaccini e i colpi afflitti all'infrastruttura energetica dell'Ucraina hanno comportato un impatto critico sulla capacità di quest'ultima di mantenere la catena del freddo; |
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AA. |
considerando che è opportuno tenere conto della carenza significativa di operatori sanitari in Ucraina a causa della mobilitazione del personale medico per rispondere alle esigenze dell'esercito in condizioni belliche; |
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AB. |
considerando che il sistema sanitario pubblico ucraino si è dimostrato resiliente e capace di resistere e rispondere adeguatamente alla guerra e continua a garantire l'accesso alla vaccinazione; |
Intensificare la cooperazione e il relativo impatto nel quadro del partenariato orientale per ottenere migliori risultati nell'ambito della sanità pubblica, in particolare per quanto riguarda l'immunizzazione e gli aspetti transfrontalieri delle malattie trasmissibili
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1. |
osserva che, contestualmente ai crescenti spostamenti transfrontalieri ai fini di occupazione, attività commerciali, studio e turismo nell'UE, i benefici in termini di salute pubblica derivanti dalla vaccinazione determinano anche vantaggi economici tangibili; rileva che tale aspetto si applica direttamente all'UE e ai paesi del partenariato orientale; |
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2. |
riconosce il potenziale dell'utilizzo del quadro del partenariato orientale per rafforzare un'agenda sociale comune incentrata sull'aumento della copertura vaccinale, che affronti le disuguaglianze relative all'accesso alla vaccinazione e la promozione dei servizi di prevenzione pubblica; |
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3. |
pone in evidenza l'attuale diversità di quadri giuridici in materia di immunizzazione, anche tra i vari Stati membri; osserva che taluni paesi applicano norme di vaccinazione obbligatorie per determinate malattie e semplici raccomandazioni per altre patologie; constata che tali approcci potrebbero anche variare nel corso del tempo, non da ultimo a causa delle raccomandazioni formulate dall'OMS, della preparazione istituzionale e dell'accettazione da parte della società; |
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4. |
rileva che in taluni paesi dell'UE i tassi di vaccinazione per alcune malattie rimangono molto elevati, sebbene non via sia l'obbligo di vaccinare i bambini (98 % in Svezia); |
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5. |
osserva i potenziali vantaggi condivisi dell'adesione al partenariato orientale e dell'associazione alle attività dell'Agenzia europea per i medicinali, dell'ECDC e dell'HERA, con l'obiettivo di prevenire la diffusione di malattie infettive in entrambe le regioni; |
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6. |
prende atto del fatto che l'iniziativa dell'UE sulla sicurezza sanitaria ha offerto una dimensione esterna all'ECDC, con la possibilità di creare un collegamento essenziale per conseguire un maggiore coordinamento e allineamento con i paesi terzi, compresa la regione del partenariato orientale; |
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7. |
pone in evidenza che, unitamente al principio della definizione di soluzioni locali per affrontare le sfide locali, sancito nell'agenda europea per l'immunizzazione 2030, il partenariato tra l'UE e l'OMS Europa potrebbe costituire uno strumento per conseguire una maggiore compatibilità e migliori sinergie nei programmi di immunizzazione e vaccinazione in Europa; |
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8. |
chiede l'intensificazione degli sforzi coordinati tesi a elaborare una strategia globale per promuovere una domanda costante di campagne di vaccinazione e prevenzione nell'UE e nel partenariato orientale per malattie prevenibili da vaccino; |
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9. |
raccomanda di sviluppare una cooperazione più strutturata a livello istituzionale in materia di salute pubblica, ad esempio istituendo un forum periodico per i ministri e le autorità preposte alla salute dei paesi dell'UE e del partenariato orientale, possibilmente sotto forma di incontri e inviti a partecipare alle riunioni del Consiglio dei ministri della Sanità dell'Unione europea per periodi di tempo più lunghi; |
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10. |
invoca sforzi continui tesi a promuovere la cooperazione e l'allineamento delle strategie per affrontare le minacce per la salute internazionali a carattere transfrontaliero, soprattutto le pandemie, il che determinerà un più alto livello di contenimento e una maggiore immunità nel futuro; |
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11. |
chiede la creazione o l'estensione dei programmi di approvvigionamento comune, attuali e futuri, e/o delle procedure di condivisione dei vaccini tra l'UE e i paesi del partenariato orientale, in particolare per i vaccini di routine, il che consentirebbe una maggiore produzione, una migliore distribuzione e un acquisto più efficiente di vaccini e forniture mediche correlate; |
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12. |
raccomanda di considerare la creazione di un meccanismo di sostegno multilaterale volto a diversificare le capacità di produzione dei vaccini a più lungo termine; |
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13. |
è convinta della necessità di promuovere una raccolta dei dati efficiente e armonizzata sulla trasmissione delle malattie contagiose, attraverso sistemi integrati di informazione sull'immunizzazione, in relazione all'accessibilità alla vaccinazione e alla copertura vaccinale (sia per i bambini e, in particolare, per la popolazione adulta), nonché tramite la sorveglianza epidemiologica adeguando le istituzioni pertinenti al fine di allinearle alle norme internazionali; |
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14. |
invita l'UE ad appoggiare e finanziare programmi congiunti volti a promuovere e sostenere la ricerca scientifica sulla vaccinazione nei paesi del partenariato orientale; |
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15. |
raccomanda di finanziare azioni mirate relative alla comunicazione strategica sulla prevenzione delle malattie e sulla formazione di professionisti in campo medico nel quadro del partenariato orientale, ad esempio promuovendo programmi di gemellaggio tra i centri di prevenzione nazionale, ed estendendo il programma Erasmus+ per scambi mirati tra il partenariato orientale e i medici professionisti dell'UE; |
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16. |
invita l'UE e i paesi del partenariato orientale ad adoperarsi al fine di creare un sistema funzionante di reciproco riconoscimento dei certificati di vaccinazione — che non si limiti alla COVID-19, ma che si basi anche sull'esempio riuscito dei certificati digitali — tra i paesi del partenariato orientale e l'UE, ad esempio attraverso la digitalizzazione della «Carte Jaune» internazionale ossia del «cartellino giallo» riconosciuto a livello internazionale dall'OMS; |
Lezioni apprese dalla pandemia di COVID-19, minacce e sfide riguardanti la diffusione di determinate malattie nei paesi del partenariato orientale e individuazione di problemi derivanti da una mancanza di calendari delle vaccinazioni sincronizzati (o sotto il coordinamento dell'OMS)
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17. |
riconosce che il ruolo dell'UE nell'affrontare la pandemia di COVID-19, sia tramite il suo contributo determinante allo strumento COVAX che attraverso il meccanismo di condivisione dei vaccini, si è rivelato produttivo; deplora tuttavia il leggero ritardo della disponibilità di vaccini per i vicini diretti dell'UE, il che ha dato adito a percezioni di un «nazionalismo dei vaccini» e di un'azione ritardata da parte dell'UE; osserva altresì che tale fattore è stato sfruttato da altri soggetti a sostegno di narrative che minano gli sforzi congiunti dell'UE, come nel caso di Cina e Russia; |
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18. |
plaude alle azioni risolute intraprese dall'UE e dagli Stati membri quali l'iniziativa «Team Europa» nel mitigare l'impatto della pandemia di COVID-19 attraverso donazioni di vaccini e sostegno finanziario; |
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19. |
sottolinea che occorre affrontare anche l'interrelazione tra l'atteggiamento nei confronti della COVID-19 e la predisposizione rispetto ad altri vaccini, poiché risposte inadeguate in termini di COVID-19 possono altresì alimentare un'esitazione vaccinale in generale, il che si tradurrebbe in una minore diffusione di altri vaccini; |
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20. |
invita il Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE) a fornire supporto alle autorità dei paesi del partenariato orientale, attraverso la task force «East StratCom» e le delegazioni dell'UE, nell'azione di contrasto alla diffusione involontaria di notizie false in merito ai vaccini contro la COVID-19 e nella promozione di un dialogo sociale, con l'intento di raggiungere l'obiettivo della vaccinazione di almeno il 70 % della popolazione; |
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21. |
raccomanda di affrontare la sfida relativa alla riluttanza nei confronti dei vaccini, elaborando una strategia olistica volta a contrastare il problema, anche sulla base degli insegnamenti appresi e delle esigenze specifiche della regione del partenariato orientale, ponendo l'accento sugli operatori sanitari, sulle informazioni fornite dai servizi sociali ai neo-genitori e sul programma scolastico generale nelle scuole in relazione alla salute; |
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22. |
pone in evidenza che una maggiore sensibilizzazione, la preparazione istituzionale e gli insegnamenti appresi dalla pandemia di COVID-19 possono altresì offrire un'opportunità per affrontare altre malattie che possono essere tenute sotto controllo tramite la vaccinazione, quale la vaccinazione contro il virus del papilloma umano al fine di prevenire il carcinoma del collo uterino; |
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23. |
esorta le autorità dei paesi del partenariato orientale a cogliere l'opportunità e a impiegare i fondi per la ripresa dalla pandemia di COVID-19 per modernizzare gli ospedali e migliorare la qualità e l'accesso ai servizi medici, in particolare nelle regioni e nelle zone transfrontaliere; |
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24. |
osserva con preoccupazione che nella regione europea dell'OMS si è assistito a un leggero calo della copertura di immunizzazione di routine nel periodo 2020-2021, con alcune lacune significative individuate nei paesi del partenariato orientale; |
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25. |
sottolinea la necessità di focalizzare l'attenzione sui tassi di vaccinazione infantile, ponendo un accento particolare sui gruppi vulnerabili, al fine di ridurre il rischio di epidemie molteplici nel contesto della pandemia di COVID-19, in particolare nei paesi con i sistemi sanitari più deboli; |
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26. |
invoca l'attuazione di un progetto pilota al fine di estendere la garanzia europea per l'infanzia ai paesi del partenariato orientale, con l'obiettivo di garantire i diritti dei bambini a un'assistenza sanitaria di alta qualità attraverso un accesso facile e gratuito a vaccinazioni da somministrare nella prima infanzia; |
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27. |
invita la Commissione, il SEAE e gli Stati membri a fornire supporto alle autorità dei paesi del partenariato orientale nel finanziamento e nell'attuazione di azioni per le «scuole sicure», comprese la fornitura di prodotti per l'igiene e la condivisione di informazioni sul lavaggio delle mani e altre misure igieniche, quali insegnamenti appresi dalla pandemia di COVID-19; |
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28. |
invita la Commissione, il SEAE e gli Stati membri a fornire supporto alle autorità dei paesi del partenariato orientale nello sviluppo e nella garanzia della pianificazione di emergenza e di piani di risposta alle crisi, al fine di ridurre adesso il rischio di future trasmissioni pandemiche nelle scuole e di minimizzare l'impatto delle chiusure delle scuole sui bambini e le loro famiglie, in particolare sui bambini più poveri ed emarginati, nonché sui bambini affetti da gravi disabilità; sottolinea, al riguardo, la necessità di attribuire priorità ai bambini che vivono in zone colpite da conflitti; |
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29. |
raccomanda di istituire un meccanismo di cooperazione specifico con i portatori di interessi pertinenti (ad esempio Comitato internazionale della Croce Rossa, OMS), al fine di affrontare la questione dei servizi sanitari di base e dell'immunizzazione nelle regioni del partenariato orientale, che sono considerati territori temporaneamente occupati in cui non vi è alcun controllo esercitato dalle autorità de jure, o vi è un controllo limitato, e in cui le autorità de facto sono prive di responsabilità e di risorse, ove è presente un'elevata concentrazione di gruppi vulnerabili; |
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30. |
ritiene che l'UE e gli Stati membri, sulla base dell'assistenza già offerta all'Ucraina dal febbraio 2022, dovrebbero fornire una quantità maggiore di vaccini e altre cure mediche adeguate per le malattie trasmissibili; |
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31. |
pone in evidenza la necessità accentuata di fornire vaccini e altri trattamenti medici alla Moldova e agli Stati membri che ospitano il più alto numero di rifugiati ucraini; |
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32. |
sottolinea l'importanza di realizzare un sistema di assistenza sanitaria elettronica, comprese le cartelle cliniche elettroniche relative alle vaccinazioni, in particolare per i rifugiati che sono stati costretti ad abbandonare le loro abitazioni velocemente, lasciando tutti i documenti cartacei; |
Sfruttare i vantaggi condivisi derivanti dai calendari delle vaccinazioni sincronizzati
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33. |
sottolinea l'importanza di esplorare i vantaggi condivisi di un'azione coordinata, con l'obiettivo di conseguire un'attuazione equilibrata tra i calendari delle vaccinazioni contestualizzati a livello locale e i calendari nazionali sincronizzati a livello internazionale nell'UE e nei paesi del partenariato orientale, sulla base di solidi contributi scientifici comprovati e della competenza dei portatori di interessi quali l'OMS; |
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34. |
evidenzia l'importanza di un accompagnamento adeguato delle misure in materia di salute pubblica e del coinvolgimento di altri portatori di interessi, del corpo medico e della società civile, in particolare per quanto riguarda la comunicazione, le azioni di sensibilizzazione rivolte ai gruppi vulnerabili e in zone remote, e le misure di contrasto della riluttanza nei confronti dei vaccini; raccomanda l'elaborazione di programmi fatti su misura e il finanziamento a favore dei paesi del partenariato orientale; |
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35. |
condivide l'opinione in base alla quale la graduale definizione del campo di applicazione e la graduale pianificazione dei calendari delle vaccinazioni nazionali, e l'impegno dell'OMS Europa a fianco dell'UE e dei paesi del partenariato orientale, sulla base di un consultazione scientificamente comprovata in merito ai calendari di vaccinazione contestualizzati rispetto ai calendari sincronizzati, accresceranno sicuramente i vantaggi in termini di salute pubblica e rafforzeranno ulteriormente la fiducia pubblica necessaria nelle istituzioni; |
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36. |
è convinta che un grado più elevato di sincronizzazione e metodologie affidabili e comunemente accettate, nonché le capacità istituzionali per la gestione dei dati possano consentire un riconoscimento reciproco dei certificati di vaccinazione, riducendo la necessità di restrizioni e barriere agli spostamenti; |
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37. |
esorta l'UE, gli Stati membri e i paesi del partenariato orientale a cooperare altresì nell'ambito della vaccinazione di animali da compagnia, in particolare poiché alcune malattie degli animali possono essere facilmente trasmesse agli esseri umani, e di cooperare e condividere le migliori pratiche degli Stati membri dell'UE sull'identificazione e la registrazione di animali da compagnia; |
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38. |
incarica i suoi copresidenti di trasmettere la presente risoluzione alla Presidente del Parlamento europeo, al Consiglio, alla Commissione, al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza, al commissario per il Vicinato e l'allargamento, al Servizio europeo per l'azione esterna (SEAE), ai governi e ai parlamenti degli Stati membri dell'UE e ai paesi del partenariato orientale. |
(1) GU L 99 del 31.3.2020, pag. 9.
(2) GU L 165 del 27.5.2020, pag. 31.
(3) https://www.consilium.europa.eu/media/53540/20211215-eap-joint-declaration-it.pdf
(4) GU L 297 del 20.8.2021, pag. 35.
(5) GU L 384 del 29.10.2021, pag. 109.
(6) GU L 405 del 16.11.2021, pag. 23.
(7) GU L 405 del 16.11.2021, pag. 26.
(8) GU C 466 del 28.12.2018, pag. 1.
(9) GU C 184 del 5.5.2022, pag. 99.
(10) GU C 316 del 6.8.2021, pag. 2.
(11) GU C 425 del 20.10.2021, pag. 63.
(12) GU C 390 del 18.11.2019, pag. 141.
(13) GU C 465 del 17.11.2021, pag. 87.
(14) https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:5cba81f5-16f8-11ec-b4fe-01aa75ed71a1.0006.02/DOC_1&format=PDF
(15) https://www.who.int/health-topics/vaccines-and-immunization#tab=tab_1
https://www.who.int/news-room/fact-sheets/detail/immunization-coverage
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29.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 229/29 |
Risoluzione sull'importanza strategica dell'avvio dei negoziati di adesione all'UE con l'Ucraina e la Repubblica di Moldova
(2023/C 229/05)
L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST,
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1. |
condanna con la massima fermezza la guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina, l'annessione illegale delle regioni ucraine e il coinvolgimento russo nelle azioni militari e nella guerra informatica nella regione del partenariato orientale; |
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2. |
riconosce che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina ha creato un nuovo panorama geopolitico e un contesto di sicurezza caratterizzato da crescenti difficoltà, che incidono sulla stabilità e la governance dei paesi del partenariato orientale; |
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3. |
sottolinea che la guerra di aggressione russa ha cambiato radicalmente la situazione geopolitica in Europa; |
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4. |
accoglie con favore la decisione del Consiglio europeo del 23 giugno 2022 di concedere all'Ucraina e alla Repubblica di Moldova lo status di paese candidato all'adesione all'UE e il riconoscimento della prospettiva europea per la Georgia; |
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5. |
sottolinea che l'adesione all'UE deve avvenire conformemente all'articolo 49 del trattato sull'Unione europea, sulla base del rispetto delle procedure pertinenti e a condizione che siano soddisfatti i criteri stabiliti, in particolare i cosiddetti criteri di Copenaghen per l'adesione all'UE; sottolinea che l'adesione rimane un processo meritocratico che richiede l'adozione e l'attuazione delle pertinenti riforme da parte di Georgia, Moldova e Ucraina, in particolare nei settori della democrazia, dello Stato di diritto, dei diritti umani, delle libertà fondamentali, dell'economia di mercato e dell'attuazione dell'acquis dell'UE; |
|
6. |
sostiene l'invito del Parlamento europeo per un'interazione innovativa, complementare e flessibile tra i lavori in corso sull'attuazione degli accordi di associazione già in vigore e il processo negoziale di adesione, consentendo in tal modo la graduale integrazione dell'Ucraina e della Moldova sia nel mercato unico dell'UE sia nei pertinenti programmi settoriali, compreso l'accesso ai fondi dell'UE nei rispettivi settori, e permettendo ai cittadini ucraini e moldovi di trarre vantaggio dall'adesione durante l'intero processo e non solo al suo completamento; |
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7. |
invita l'Ucraina, la Repubblica di Moldova, la Commissione e il Consiglio ad adoperarsi per avviare i negoziati di adesione entro quest'anno; |
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8. |
ritiene, al pari del Parlamento europeo, che l'adesione dell'Ucraina e della Moldova all'Unione europea rappresenti un investimento geostrategico in un'Europa unita e forte e che equivalga a una dimostrazione di leadership, determinazione e lungimiranza; |
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9. |
ritiene che la raccomandazione del Parlamento europeo del 23 novembre 2022 concernente la nuova strategia dell'UE in materia di allargamento (1)«di fissare scadenze chiare per la conclusione dei negoziati con i paesi candidati all'adesione al più tardi entro la fine dell'attuale decennio» sia della massima importanza dal punto di vista strategico. |
(1) Testi approvati, P9_TA(2022)0406.
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29.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 229/30 |
Risoluzione sull'aggressione armata della Federazione russa nei confronti dell'Ucraina
(2023/C 229/06)
L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST,
visti l'atto costitutivo dell'Assemblea parlamentare Euronest del 3 maggio 2011 e la dichiarazione congiunta del vertice del partenariato orientale del 15 dicembre 2021,
visto il documento di lavoro congiunto dei servizi della Commissione e del Servizio europeo per l'azione esterna, del 2 luglio 2021, dal titolo «Ripresa, resilienza e riforme: priorità del partenariato orientale dopo il 2020» (SWD(2021) 186),
visti gli articoli 3 e 17.3 del regolamento dell'Assemblea parlamentare Euronest,
viste le risoluzioni dell'Assemblea generale delle Nazioni Unite n. 68/262, del 27 marzo 2014, sull'integrità territoriale dell'Ucraina; ES-11/1, del 2 marzo 2022, sull'aggressione contro l'Ucraina; ES-11/2, del 24 marzo 2022, sulle conseguenze umanitarie dell'aggressione contro l'Ucraina; ES-11/4, del 12 ottobre 2022, sul tema «Integrità territoriale dell'Ucraina: difendere i principi della Carta delle Nazioni Unite»; ed ES-11/5, del 14 novembre 2022, sulla promozione dei mezzi di risarcimento e riparazione per l'aggressione contro l'Ucraina,
vista la dichiarazione resa il 24 febbraio 2022 dall'alto rappresentante a nome dell'Unione europea sull'invasione dell'Ucraina da parte delle forze armate della Federazione russa,
viste la risoluzione del Parlamento europeo del 19 gennaio 2023 sull'istituzione di un tribunale che si occupi del crimine di aggressione contro l'Ucraina (1) e le altre risoluzioni del Parlamento europeo approvate a partire dal 24 febbraio 2022 che condannano l'invasione militare su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia,
vista la risoluzione 2787-IX della Verkhovna Rada dell'Ucraina, del 1o dicembre 2022, che afferma che l'appartenenza della Federazione russa alle Nazioni Unite è illegittima in quanto il paese è stato ammesso alle Nazioni Unite in violazione dell'articolo 4 della Carta delle Nazioni Unite e, in tal modo, ha acquisito illegittimamente il diritto di porre il veto alle critiche espresse contro i suoi stessi abusi,
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A. |
considerando che dal 24 febbraio 2022 la Federazione russa porta avanti contro l'Ucraina una vera e propria guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata; |
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B. |
considerando che l'assenza di un'appropriata e immediata reazione all'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, all'annessione della Crimea e all'occupazione di parti delle regioni di Donetsk e Luhansk ha creato i presupposti per un'ulteriore aggressione; |
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C. |
considerando che tale guerra di aggressione costituisce una palese e flagrante violazione della Carta delle Nazioni Unite, dell'atto finale del vertice dei capi di Stato o di governo della prima Conferenza sulla sicurezza e la cooperazione in Europa, nonché dei principi fondamentali del diritto internazionale; |
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D. |
considerando che sono già stati uccisi migliaia di civili, tra cui centinaia di bambini, e molti altri sono stati torturati, vessati, aggrediti sessualmente, rapiti o sfollati con la forza; |
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E. |
considerando che tale condotta disumana da parte delle forze russe e dei loro associati è in totale spregio del diritto internazionale umanitario; |
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F. |
considerando che le forze russe hanno sferrato attacchi deliberati e indiscriminati contro zone residenziali e infrastrutture civili, con conseguenze devastanti per i civili; |
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G. |
considerando che il tentativo illegale della Russia di annettere i territori delle regioni ucraine di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia, oltre che la Repubblica autonoma di Crimea, rappresenta una palese violazione degli obiettivi e dei principi della Carta delle Nazioni Unite nonché delle norme e dei principi di altri atti di diritto internazionale; |
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H. |
considerando che l'approccio della Russia per giustificare la sua invasione compromette gli accordi internazionali in materia di sicurezza e crea sfide per la sicurezza a livello mondiale, nonché i presupposti per un'ulteriore aggressione; |
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I. |
considerando che il concetto di guerra ibrida della Russia implica la creazione di zone di conflitto e instabilità che compromettono l'integrità territoriale e la sicurezza dei paesi sui quali il Cremlino intende assumere il controllo; |
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J. |
considerando che la guerra di aggressione della Russia contro l'Ucraina rappresenta la più grave minaccia alla sicurezza per il partenariato orientale, l'UE e i suoi Stati membri e i paesi partner orientali, come pure per l'ordine internazionale basato su regole; |
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K. |
considerando che la Russia utilizza l'energia e il cibo come armi, ha bloccato i porti ucraini, interrotto le catene di approvvigionamento alimentare globali, compromesso la sicurezza alimentare e indotto crisi alimentari e fame nelle regioni asiatiche e africane; |
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1. |
condanna con la massima fermezza la guerra di aggressione non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina, l'occupazione illegale delle regioni ucraine e il coinvolgimento russo nella guerra militare e informatica nella regione del partenariato orientale; |
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2. |
accoglie con favore le sanzioni senza precedenti imposte dall'Unione europea e dai singoli Stati nei confronti della Russia ed esprime l'auspicio di estendere le sanzioni all'intero settore commerciale dell'energia, prevedere il completo divieto di fornire alla Russia componenti per la produzione di armi o qualsiasi altra produzione a scopi militari e di beni a duplice uso e imporre sanzioni alle imprese che operano nel settore finanziario o che gestiscono beni virtuali che aiutano il Cremlino ad eludere sanzioni efficaci; |
|
3. |
condanna il coinvolgimento del regime di Lukashenka in Bielorussia nella guerra di aggressione illegale, non provocata e ingiustificata della Russia nei confronti dell'Ucraina e chiede ulteriori sanzioni nei confronti della Bielorussia; |
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4. |
ritiene che la corruzione, il riciclaggio di denaro e i finanziamenti illeciti siano meccanismi volti a fornire assistenza ai gruppi collegati al governo russo che sostengono l'aggressione contro l'Ucraina e chiede maggiori sforzi per combatterli; |
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5. |
sottolinea il suo inequivocabile sostegno all'indipendenza, alla sovranità e all'integrità territoriale dei paesi del partenariato orientale entro i loro confini riconosciuti a livello internazionale, nonché la sua fermezza nell'impegno e nella determinazione a difendere tali principi; |
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6. |
condanna il fatto che la Federazione russa abbia organizzato «referendum» illegali nelle regioni all'interno dei confini dell'Ucraina riconosciuti a livello internazionale e abbia tentato di annettere illegalmente le regioni ucraine di Donetsk, Kherson, Luhansk e Zaporizhzhia a seguito dell'organizzazione di tali «referendum»; considera tali «referendum» nulli e privi di effetto per la comunità internazionale; |
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7. |
ribadisce che l'appropriazione di territori attraverso la minaccia o l'uso della forza non può mai essere riconosciuta come legittima; |
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8. |
condanna le massicce e gravi violazioni dei diritti umani e i crimini di guerra commessi dalle forze armate russe e dai loro mandatari, anche nelle regioni ucraine occupate dalla Russia; |
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9. |
deplora le drammatiche conseguenze umanitarie e in materia di diritti umani delle ostilità perpetrate dalla Federazione russa contro l'Ucraina ed esprime profonda preoccupazione per l'elevato numero di vittime civili, tra cui donne e bambini, per il numero di sfollati interni e rifugiati che necessitano di assistenza umanitaria, nonché per le violazioni e gli abusi commessi nei confronti dei minori; |
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10. |
esprime profonda preoccupazione per le conseguenze dell'aggressione russa sulla sicurezza alimentare, energetica, ambientale e nucleare a livello mondiale; |
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11. |
chiede la cessazione immediata degli attacchi missilistici e con droni della Federazione russa contro le infrastrutture critiche dell'Ucraina e di qualsiasi attacco deliberato contro obiettivi civili, compresi abitazioni, scuole e ospedali; |
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12. |
osserva con grande preoccupazione che i missili russi lanciati contro infrastrutture civili ucraine entrano talvolta nello spazio aereo di altri Stati sovrani, compresi paesi membri della NATO; invita, a tale proposito, la comunità internazionale a reagire in modo rapido e adeguato a tale palese provocazione; sottolinea che, se la comunità internazionale non reagisce alla violazione dello spazio aereo di Stati sovrani, la Russia intraprenderà ulteriori azioni provocatorie; |
|
13. |
chiede il ritiro immediato e incondizionato di tutte le truppe russe dal territorio dell'Ucraina entro i suoi confini riconosciuti a livello internazionale, la fine del blocco di tutti i porti ucraini e il ripristino di una navigazione sicura e libera nella regione del Mar Nero e del Mar d'Azov; |
|
14. |
insiste sul fatto che i responsabili dei crimini di aggressione, dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità devono rispondere delle loro azioni; |
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15. |
sottolinea la necessità urgente che l'Unione e i suoi Stati membri, in stretta cooperazione con l'Ucraina e la comunità internazionale, preferibilmente attraverso le Nazioni Unite, sollecitino l'istituzione di un tribunale internazionale speciale che si occupi di perseguire il crimine di aggressione contro l'Ucraina perpetrato dalla leadership politica e militare della Federazione russa e dai suoi alleati e di trovare un percorso convenuto e giuridicamente solido al riguardo; ritiene che l'istituzione di tale tribunale colmerebbe la grave lacuna dell'attuale assetto istituzionale della giustizia penale internazionale e dovrebbe basarsi sulle norme e sui principi che si applicano alla Corte penale internazionale, sanciti nello Statuto di Roma; |
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16. |
invita la comunità internazionale a continuare a fornire sostegno e assistenza attivi all'Ucraina in ogni modo possibile e in stretto coordinamento con l'Ucraina, al fine di consentire al paese di esercitare il suo legittimo diritto di difendersi, di resistere all'aggressione e di respingerla, di liberare i suoi cittadini e di riconquistare il pieno controllo di tutto il suo territorio riconosciuto a livello internazionale; |
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17. |
comprende l'importanza di mantenere un ambiente sicuro per la libertà dei media e chiede che i media statali russi o i media privati affiliati a persone o imprese soggette a sanzioni che mettono a repentaglio la sicurezza europea e promuovono la guerra siano identificati come organi di propaganda; |
|
18. |
accoglie con favore il «piano di pace in dieci punti» e incoraggia l'attuazione di tutte le sue misure; accoglie altresì con favore gli sforzi volti a conseguire una pace e una sicurezza globali, giuste e durature in Ucraina e in tutta Europa; |
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19. |
sottolinea che la Russia deve garantire all'Ucraina il pieno risarcimento per il suo crimine di aggressione, i crimini di guerra e la distruzione in Ucraina; |
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20. |
chiede l'istituzione di un quadro giuridico che preveda la confisca dei beni russi sanzionati per risarcire le vittime della guerra e finanziare la ricostruzione dell'Ucraina; |
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21. |
sottolinea la necessità di rafforzare la dimensione relativa alla sicurezza militare dei paesi del partenariato orientale, il che costituirebbe un contributo significativo al rafforzamento della pace e della sicurezza internazionali; |
|
22. |
condanna il palese abuso del diritto di veto in seno al Consiglio di sicurezza da parte della Federazione russa; |
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23. |
invita l'Unione e i suoi Stati membri a intraprendere ulteriori azioni per mantenere l'isolamento internazionale della Federazione russa, anche per quanto riguarda l'adesione della Russia a organizzazioni e organismi internazionali quali le Nazioni Unite. |
(1) Testi approvati, P9_TA(2023)0015.
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29.6.2023 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 229/33 |
Risoluzione sul sostegno al percorso dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia verso l'adesione all'UE
(2023/C 229/07)
L'ASSEMBLEA PARLAMENTARE EURONEST,
vista la decisione del Consiglio europeo del 23 giugno 2022 di concedere all'Ucraina e alla Moldova lo status di paese candidato all'UE e di riconoscere la prospettiva europea della Georgia, confermando nel contempo la sua disponibilità a concedere al paese lo status di paese candidato una volta affrontate le priorità specificate nel parere della Commissione sulla domanda di adesione della Georgia,
viste le conclusioni del Consiglio «Affari generali» dell'UE del 13 dicembre 2022 sull'allargamento e sul processo di stabilizzazione e di associazione, in cui si ribadisce che il futuro dell'Ucraina, della Moldova, della Georgia e dei loro cittadini è all'interno dell'UE,
vista la raccomandazione del Parlamento europeo del 23 novembre 2022 al Consiglio, alla Commissione e al vicepresidente della Commissione/alto rappresentante dell'Unione per gli affari esteri e la politica di sicurezza concernente la nuova strategia dell'UE in materia di allargamento (1),
visti l'Atto costitutivo dell'Assemblea parlamentare Euronest del 3 maggio 2011 (2), la dichiarazione congiunta del vertice del partenariato orientale del 15 dicembre 2021, come pure le dichiarazioni di tutti i precedenti vertici del partenariato orientale, e gli accordi di associazione tra l'UE e, rispettivamente, l'Ucraina (3), la Moldova (4) e la Georgia (5),
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A. |
considerando che l'Ucraina, la Moldova e la Georgia mantengono il loro fermo impegno a favore dell'adesione all'UE; |
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B. |
considerando che i paesi del partenariato orientale che desiderano aderire all'UE si trovano ad affrontare importanti sfide, in particolare a seguito dell'invasione militare su vasta scala dell'Ucraina da parte della Russia nonché degli altri atti di aggressione (compresa l'occupazione) commessi dalla Russia nella regione e delle minacce ibride che essa pone, che fanno tutti parte del suo tentativo di mantenere tali paesi nella sua sfera di influenza e di ostacolarne l'integrazione nell'UE; |
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C. |
considerando che il costante sostegno dell'UE ai paesi associati è essenziale per i loro sforzi di riforma; |
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D. |
considerando che la politica di allargamento dell'UE ha un potere trasformativo e svolge un ruolo importante quale investimento strategico nella pace, nella democrazia, nella prosperità, nella sicurezza e nella stabilità in Europa; |
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1. |
sottolinea che l'UE e i paesi del partenariato orientale si trovano in una fase critica per quanto riguarda l'architettura di sicurezza in Europa e l'ordine internazionale basato su regole; |
|
2. |
condanna ancora una volta con la massima fermezza la guerra di aggressione della Federazione russa contro l'Ucraina e ribadisce la sua ferma solidarietà al popolo ucraino, che dal 24 febbraio 2022 continua a dare prova di straordinario coraggio e resilienza di fronte a minacce e attacchi implacabili; |
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3. |
ribadisce la sua profonda preoccupazione per l'occupazione da parte della Russia delle regioni dell'Abkhazia e di Tskhinvali/Ossezia del Sud, che sono parti indivisibili della Georgia, e per il suo intensificato processo di annessione, che insieme rappresentano il primo tentativo moderno di cambiare con la forza i confini di uno Stato sovrano in Europa; |
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4. |
ribadisce il suo impegno a favore dell'indipendenza, della sovranità e dell'integrità territoriale dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia all'interno dei loro confini riconosciuti a livello internazionale e sostiene gli sforzi compiuti da tali paesi per assicurare il pieno rispetto di tali principi; |
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5. |
chiede che la Russia ponga immediatamente fine a tutte le attività militari in Ucraina, ritiri incondizionatamente tutte le forze, anche quelle irregolari, e le attrezzature militari dal territorio dell'Ucraina riconosciuto a livello internazionale e si astenga dal minacciare o violare ulteriormente la sua indipendenza, sovranità e integrità territoriale; |
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6. |
invita l'UE e i suoi Stati membri, nonché i paesi del partenariato orientale, a cooperare il più strettamente possibile per fermare la guerra di aggressione della Russia nei confronti dell'Ucraina, scoraggiare qualsiasi ulteriore aggressione russa e difendere la pace e la sicurezza in Europa; |
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7. |
invita tutte le parti interessate a rispettare la sovranità e l'integrità territoriale dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia, a scoraggiare l'aggressione russa e a proteggere la sicurezza europea; |
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8. |
riconosce l'impegno del popolo ucraino, moldovo e georgiano a favore del loro futuro europeo e il loro contributo alla stabilità e alla sicurezza nella regione; |
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9. |
elogia gli sforzi compiuti dall'Ucraina, dalla Moldova e dalla Georgia nell'attuazione delle riforme e incoraggia tali paesi a proseguire su questa strada; |
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10. |
esorta i loro governi a continuare ad adoperarsi per combattere la corruzione e garantire l'indipendenza della magistratura; |
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11. |
sottolinea l'importanza di promuovere una cultura del pluralismo politico e dell'inclusione, nonché un dialogo politico costruttivo e funzioni parlamentari per quanto riguarda la legislazione, il controllo e la vigilanza; |
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12. |
sottolinea che la buona governance, lo Stato di diritto, una società civile forte e la libertà dei media sono elementi essenziali per il processo di adesione all'UE; |
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13. |
esprime il suo fermo sostegno alle domande di adesione all'UE presentate da Ucraina, Moldova e Georgia e al loro diritto di determinare il proprio futuro attraverso processi democratici; |
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14. |
sottolinea che le priorità fondamentali indicate dalla Commissione nei suoi pareri sulle domande di adesione all'UE presentate da Ucraina, Moldova e Georgia, e approvate dal Consiglio europeo, devono essere pienamente attuate; |
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15. |
incoraggia la Commissione e gli Stati membri dell'UE a concedere alla Georgia lo status di paese candidato e ad avviare negoziati di adesione con l'Ucraina, la Moldova e la Georgia; |
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16. |
chiede un dialogo significativo e strutturato con tali paesi sul processo di adesione all'UE, tenendo conto dei particolari meriti e delle specificità di ciascun paese; |
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17. |
incoraggia la risoluzione pacifica dei conflitti irrisolti attraverso l'impegno diplomatico, il sostegno alle riforme, la democratizzazione e la cooperazione economica; |
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18. |
sostiene il ruolo dei corridoi di solidarietà nel promuovere l'integrazione di questi paesi nella famiglia europea e nell'aiutarli a superare gli ostacoli e le sfide che possono sorgere nel loro cammino verso l'adesione all'UE; |
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19. |
invita i governi di Ucraina, Moldova e Georgia ad attuare il regime di sanzioni dell'UE in materia di diritti umani (legge Magnitsky europea) e ad estenderlo alle sanzioni per i reati di corruzione; |
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20. |
invita la Commissione a garantire una transizione ordinata dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia nel passaggio da vicini e paesi associati dell'UE a paesi candidati all'adesione all'Unione; |
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21. |
invita la Commissione a preparare tabelle di marcia su misura che pongano solide basi per la graduale adesione dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia al mercato unico dell'Unione, migliorando l'attuazione degli accordi di associazione e delle zone di libero scambio globali e approfondite tra l'UE e tali paesi; |
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22. |
chiede, in linea con le raccomandazioni formulate nell'ambito della Conferenza sul futuro dell'Europa, l'istituzione di partenariati fondati sulla democrazia con l'obiettivo di aiutare l'Ucraina, la Moldova e la Georgia ad adattarsi alla democrazia pluralista a tutti gli effetti e ai valori che caratterizzano l'UE e a spianare la strada a un'ampia e profonda partecipazione dei loro cittadini alla vita democratica dell'UE a livello europeo, nazionale e locale; sottolinea che tali partenariati dovrebbero prevedere lo scambio multinazionale delle migliori prassi e servire a promuovere e rafforzare democrazie sostenibili, inclusive e partecipative negli Stati membri attuali e futuri dell'UE; invita la Commissione a fornire finanziamenti adeguati per tali partenariati; |
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23. |
invita la Commissione a valutare ulteriormente la possibilità di mettere a disposizione dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia gli strumenti finanziari esistenti dell'UE, tenendo presente il loro nuovo status nei confronti dell'Unione, compreso lo strumento di assistenza preadesione per aiutare i paesi a rispettare le norme dell'UE e a soddisfare i criteri di adesione all'UE; |
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24. |
sottolinea che la politica di allargamento dell'UE è uno dei meccanismi più efficaci per portare pace e stabilità nella regione; |
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25. |
incoraggia gli investimenti nell'energia, nei trasporti e nell'interconnettività digitale tra i tre paesi e l'UE al fine di migliorare la sicurezza energetica, stimolare il commercio, le opportunità di investimento e la crescita economica, aumentare i contatti interpersonali e garantire una maggiore stabilità e sicurezza regionale; |
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26. |
sostiene lo scambio di idee, una maggiore comprensione culturale e una maggiore cooperazione e integrazione economica sia tra Ucraina, Moldova e Georgia sia tra tali paesi e l'UE, eliminando l'ostacolo finanziario delle tariffe di roaming; |
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27. |
evidenzia l'importanza di proseguire la cooperazione tra l'Assemblea parlamentare Euronest e i parlamenti dell'Ucraina, della Moldova e della Georgia, a sostegno degli obiettivi di adesione di questi paesi all'Unione. |
(1) Testi approvati, P9_TA(2022)0406.
(2) GU C 198 del 6.7.2011, pag. 4.
(3) GU L 161 del 29.5.2014, pag. 3.