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Document 92002E001182

INTERROGAZIONE SCRITTA P-1182/02 di Marco Cappato (NI) alla Commissione. Grave situazione politica sull'isola di Madagascar.

GU C 28E del 6.2.2003, p. 79–80 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92002E1182

INTERROGAZIONE SCRITTA P-1182/02 di Marco Cappato (NI) alla Commissione. Grave situazione politica sull'isola di Madagascar.

Gazzetta ufficiale n. 028 E del 06/02/2003 pag. 0079 - 0080


INTERROGAZIONE SCRITTA P-1182/02

di Marco Cappato (NI) alla Commissione

(22 aprile 2002)

Oggetto: Grave situazione politica sull'isola di Madagascar

Considerando che in seguito alle elezioni presidenziali del 16 dicembre 2001 convocate dall'Ammiraglio Didier Ratsiraka, Presidente del Madagascar dal 1975 da più parti si sono levate voci relative a possibili brogli e falsificazioni dei processi verbali dei seggi elettorali,

il partito di opposizione ha formalmente richiesto la verifica dei processi verbali all'Alta Corte Costituzionale malgascia, richiesta cui si é affiancata anche l'OUA (Organizzazione Unione Africana), e tenendo presente che i rappresentanti dell'AREMA, il partito di Ratsiraka, hanno rifiutato la verifica adducendo come pretesto la lunghezza delle procedure,

il 22 febbraio 2002 la popolazione malgascia ha dichiarato nuovo Presidente della Repubblica Marc Ravalomanana, e che in seguito a ciò l'Ammiraglio Didier Ratsiraka ha posto sotto assedio la città di Antananarive, capitale dell'isola, bloccandone tutte le strade di accesso,

quali azioni politiche e diplomatiche l'Unione Europea ha intrapreso per cercare di risolvere la grave situazione politica creatasi nell'isola?

Ritiene la Commissione di inviare sul luogo una delegazione di osservatori europei che, in collaborazione con funzionari dell'OUA, possa creare una commissione tripartita- UE, OUA, forze politiche malgasce- in grado di verificare i risultati delle elezioni politiche dello scorso dicembre, al fine di ristabilire la legalità democratica sull'isola africana?

Risposta data dal signor Nielson a nome della Commissione

(28 maggio 2002)

La Commissione segue da vicino gli eventi in Madagascar. Essa deplora gli episodi di violenza che si sono verificati in seguito alle elezioni presidenziali del dicembre 2001 e ha appoggiato le iniziative di mediazione dell'Organizzazione per l'unità africana e delle Nazioni Unite dirette ad incoraggiare le parti in causa ad avviare un dialogo democratico e a fare prova di moderazione.

Nella dichiarazione del 22 aprile 2002 l'Unione europea si è rallegrata che i due candidati abbiano firmato un accordo a Dakar il 18 aprile 2002.

Essi si sono trovati d'accordo sulla formazione di un governo transitorio di riconciliazione e su un referendum da tenersi entro sei mesi con la collaborazione delle Nazioni Unite, dell'Organizzazione per l'unità africana (OUA), dell'UE e della comunità internazionale, qualora dal nuovo conteggio dei voti espressi nelle elezioni presidenziali del dicembre 2001 non emergesse chiaramente un vincitore.

La Commissione si duole che, nonostante l'intesa di Dakar, lo scontro sia continuato. Il 29 aprile 2002 l'Alta corte costituzionale, dopo un nuovo conteggio dei voti, ha dichiarato vincitore delle elezioni dello scorso dicembre Marc Ravalomanana, che il 6 maggio 2002 ha assunto la presidenza. Il presidente uscente ha respinto però la sentenza della corte.

In una dichiarazione dell'8 maggio 2002 l'Unione europea ha espresso la convinzione che solo un'intesa tra le parti e una riconciliazione nazionale possano risolvere la crisi in corso e che l'accordo di Dakar resti il quadro idoneo al conseguimento di una soluzione.

L'Unione è pronta ad offrire un sostegno politico e tecnico per realizzare gli obiettivi dell'accordo di Dakar, al fine di ripristinare la pace sociale, ristabilire la legalità democratica e dare una soluzione politica alla crisi. In quest'ottica approva l'iniziativa del Presidente Wade di organizzare un nuovo incontro tra i due dirigenti.

Il superamento della crisi consentirà all'Unione di continuare a mettere in atto i suoi programmi di assistenza e cooperazione.

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