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Document 91999E002864

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2864/99 di María Sornosa Martínez (PSE) alla Commissione. Violazione della direttiva televisione senza frontiere in Spagna.

GU C 225E del 8.8.2000, p. 213–213 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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91999E2864

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2864/99 di María Sornosa Martínez (PSE) alla Commissione. Violazione della direttiva televisione senza frontiere in Spagna.

Gazzetta ufficiale n. 225 E del 08/08/2000 pag. 0213 - 0213


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2864/99

di María Sornosa Martínez (PSE) alla Commissione

(18 gennaio 2000)

Oggetto: Violazione della direttiva televisione senza frontiere in Spagna

L'organizzazione spagnola dei consumatori OCU ha recentemente denunciato che nell'attuale campagna pubblicitaria di Natale la maggior parte delle televisioni spagnole sta trasmettendo una media di 1000 spot al giorno nella fascia oraria destinata all'infanzia e che inoltre il 5 % di questi spazi pubblicitari non rispetta la normativa vigente.

La revisione della direttiva televisione senza frontiere, il cui termine di trasposizione per gli Stati membri scadeva il 30 dicembre 1998, prevede fra le altre cose:

- che la pubblicità televisiva e la televendita devono essere chiaramente riconoscibili e distinte dal resto della programmazione,

- che sono vietate le tecniche subliminali e la televendita clandestina,

- che la pubblicità non può essere inserita all'interno di notiziari, programmi sportivi, documentari e programmi se non esistono intervalli naturali degli stessi,

- che il tempo di trasmissione degli spot non deve superare il 20 % di una determinata ora d'orologio di trasmissione,

- che la pubblicità non può basarsi su contenuti discriminatori per motivi di sesso, razza, ecc.

Nell'attuale panorama televisivo spagnolo, nessuna delle regole summenzionate viene presumibilmente rispettata, come dimostrano i dati resi noti dall'OCU e come ci si può rendere conto semplicemente seguendo il palinsesto di programmazione di qualunque canale spagnolo.

Di fronte all'evidenza di questi fatti: è a conoscenza la Commissione della pubblica denuncia dei consumatori spagnoli?

È in possesso di dati che le consentano di stabilire se in Spagna le televisioni stanno rispettando le norme della direttiva comunitaria?

Non ritiene che in attesa della data del 31 dicembre 2000, entro la quale secondo la direttiva deve essere presentata una relazione sull'applicazione della stessa negli Stati membri, sarebbe opportuno accelerare le indagini sullo stato di applicazione della legislazione in questione?

Sarebbe disposta ad intervenire presso le autorità spagnole per sollecitarle all'osservanza della legislazione comunitaria in materia di radiodiffusione?

Risposta della sig.ra Reding a nome della Commissione

(22 febbraio 2000)

La Commissione ha ricevuto varie denunce relative a una presunta mancata osservanza, in alcuni Stati membri, delle regole applicabili in materia di pubblicità. La Commissione sta procurandosi gli elementi necessari per valutare in quale misura i fatti in questione possano costituire infrazioni da parte degli Stati membri interessati, in vista di adottare tutti i provvedimenti correttivi del caso.

In Spagna, i problemi riguardano in particolare le prassi seguite da alcuni centri radioemittenti. Una procedura d'infrazione per inosservanza dell'art. 226 (ex art. 169) del trattato CE è in corso per quanto riguarda la mancata osservanza, in Spagna, delle regole in materia di pubblicità di cui alla direttiva Televisione senza frontiere (89/552/CEE del Consiglio, del 3 ottobre 1989, mirante al coordinamento di alcune disposizioni legislative, regolamentari e amministrative degli Stati membri relative all'esercizio di attivita' di radiodiffusione televisiva(1), modificata dalla direttiva 97/36/CE del Parlamento e del Consiglio del 30 giugno 1997(2)).

(1) GU L 298 del 17.10.1989.

(2) GU L 202 del 30.7.1997.

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