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Document 52012PC0574

Proposta di DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO che modifica la decisione di esecuzione 2011/344/UE sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al Portogallo

/* COM/2012/0574 final - 2012/0276 (NLE) */

52012PC0574

Proposta di DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO che modifica la decisione di esecuzione 2011/344/UE sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al Portogallo /* COM/2012/0574 final - 2012/0276 (NLE) */


RELAZIONE

Il 17 maggio 2011 il Consiglio ha concesso al Portogallo, su sua richiesta, assistenza finanziaria (decisione di esecuzione 2011/344/UE del Consiglio) a sostegno di un ambizioso programma economico e di riforme volto a ripristinare la fiducia e a consentire il ritorno dell’economia ad una crescita sostenibile, salvaguardando la stabilità finanziaria in Portogallo, nell’area dell’euro e nell’Unione europea.

Conformemente all’articolo 3, paragrafo 9, della decisione di esecuzione 2011/344/UE, la Commissione ha portato a termine, insieme all’FMI e in collaborazione con la BCE, il quinto riesame dell’efficacia e dell’impatto economico e sociale delle misure concordate e dei progressi compiuti nella loro attuazione.

Tenuto conto dei recenti sviluppi in ambito economico, di bilancio e finanziario nonché delle iniziative politiche, la Commissione ritiene che siano necessarie alcune modifiche delle condizioni di politica economica cui è subordinata l’assistenza, al fine di garantire il conseguimento degli obiettivi del programma, secondo quanto delineato nei considerando della proposta di modifica della decisione di esecuzione del Consiglio.

2012/0276 (NLE)

Proposta di

DECISIONE DI ESECUZIONE DEL CONSIGLIO

che modifica la decisione di esecuzione 2011/344/UE sulla concessione di assistenza finanziaria dell’Unione al Portogallo

IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,

visto il trattato sul funzionamento dell’Unione europea,

visto il regolamento (UE) n. 407/2010 del Consiglio, dell’11 maggio 2010, che istituisce un meccanismo europeo di stabilizzazione finanziaria[1], in particolare l’articolo 3, paragrafo 2,

vista la proposta della Commissione europea,

considerando quanto segue:

(1)       Conformemente all’articolo 3, paragrafo 9, della decisione di esecuzione 2011/344/UE del Consiglio, la Commissione ha portato a termine, insieme al Fondo monetario internazionale (FMI) e in collaborazione con la Banca centrale europea (BCE), il quinto riesame dell’efficacia e dell’impatto economico e sociale delle misure concordate e dei progressi compiuti dalle autorità nell’attuarle.

(2)       Il riequilibrio dell’economia portoghese si sta realizzando ad un ritmo più rapido del previsto. Nel secondo trimestre del 2012 si è registrata una consistente contrazione del PIL su base trimestrale dell’1,2 per cento, dopo un primo trimestre piatto. Su base annua il previsto andamento della recessione economica è rimasto invariato a ‑3 per cento. Il disavanzo delle partite correnti sta diminuendo più rapidamente del previsto: è sceso infatti al 3% del PIL nel 2012 dal 10% circa di appena due anni fa. Questo aggiustamento interviene sulla scia dei buoni risultati delle esportazioni e della rapida diminuzione delle importazioni. Nel prossimo futuro l’attività economica risentirà della diminuzione dello stimolo della domanda esterna e dell’impatto delle ulteriori misure di risanamento del bilancio. Di conseguenza, la crescita del PIL è stata rivista al ribasso di circa 1 punto percentuale sia nel 2013 che nel 2014 a circa ‑1 e +1 per cento.

(3)       Nonostante la rigorosa esecuzione del bilancio sul lato della spesa, i dati fino a luglio indicano uno scostamento di bilancio pari a 2¼ per cento di PIL nel 2012 rispetto al programma di bilancio. Per quanto l’aggiustamento più rapido del previsto dell’economia, orientata ormai sulle esportazioni invece che sulla domanda interna, costituisca un’evoluzione positiva, esso incide in due modi sull’esecuzione del bilancio: in primo luogo, settori nazionali ad alta intensità di manodopera, quale il settore edilizio, risultano tra i più duramente colpiti e il conseguente aumento della disoccupazione pesa sul bilancio della sicurezza sociale; in secondo luogo, cala l’intensità fiscale della produzione e del consumo, con conseguente netta diminuzione delle entrate. L’effetto della composizione della crescita sulle entrate è amplificato da spostamenti tra categorie, dai prodotti a tassazione più elevata, quali i beni durevoli, verso prodotti di consumo quotidiano a minore tassazione. Inoltre, la debolezza dell’imposizione diretta è amplificata da una progressione all’inverso nelle fasce retributive, dato che i minori redditi sono assoggettati ad aliquote più basse e il gettito fiscale sugli utili si riduce. Per contro, la spesa ha registrato un andamento nel complesso in linea con le previsioni, con risparmi superiori al previsto sulle retribuzioni dei dipendenti pubblici. Sebbene una serie di fattori straordinari possa ridurre lo scostamento a circa ¾ per cento di PIL nel 2012, permarrà un ampio trascinamento al 2013 e al 2014 di circa 1½ per cento di PIL, che rende irraggiungibili gli obiettivi di bilancio previsti nel programma per il periodo 2012-2014.

(4)       In considerazione della notevole diminuzione delle entrate e di prospettive di crescita più modeste, gli obiettivi di disavanzo sono stati aggiustati al 5,0 per cento del PIL nel 2012, 4,5 per cento nel 2013 e 2,5 per cento del PIL nel 2014. Dato che lo scostamento di bilancio sembra in gran parte sfuggire al controllo del governo, appare appropriata una revisione degli obiettivi per tener conto della diminuzione delle entrate. Anche con i nuovi obiettivi, nel 2013 e nel 2014 saranno necessari notevoli sforzi di risanamento equivalenti, rispettivamente, a 3 per cento e 1¾ per cento di PIL. È opportuno accelerare in qualche misura l’aggiustamento al fine di preservare la credibilità del programma.

(5)       Una serie di misure strutturali sulla spesa e sulle entrate contribuirà a conseguire i nuovi obiettivi di bilancio. Misure equivalenti a ¼ per cento di PIL saranno prese ancora nel 2012 per raggiungere l’obiettivo del 5% del PIL. Ciò include, tra l’altro, il blocco della spesa e l’anticipazione di alcune delle misure previste per l’anno prossimo. Per raggiungere l’obiettivo del 4,5 per cento del PIL nel 2013 saranno inserite in bilancio misure di risanamento equivalenti al 3% del PIL, tra cui: un’ulteriore riduzione della spesa salariale, la riduzione dei consumi intermedi, il taglio dei trasferimenti sociali, un’ulteriore razionalizzazione del settore sanitario, la riduzione della spesa per investimenti, nonché aumenti delle entrate mediante una riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche mirante a semplificare la struttura impositiva, ad allargare la base impositiva mediante l’abolizione di taluni sgravi fiscali, ad aumentare l’aliquota fiscale media incrementando allo stesso tempo la progressività, l’allargamento della base imponibile dell’imposta sul reddito delle società, con l’abolizione della detraibilità degli interessi, l’aumento delle accise e la modifica della tassazione degli immobili. Per il 2014 è stata avviata una revisione generale della spesa al fine di identificare i tagli di spesa (pari a 4 miliardi di EUR nel periodo 2014‑2015) per conseguire un disavanzo di bilancio del 2,5 per cento del PIL.

(6)       Sono stati messi in atto strumenti per il controllo della spesa pubblica. Il nuovo sistema di controllo degli impegni è in fase di attuazione, ma occorre assicurarne il pieno rispetto in modo da evitare un nuovo accumulo di arretrati di pagamento. La frammentazione di bilancio sarà ridotta e verranno eliminati i costi dovuti all’inefficienza in vari settori, con misure quali il contenimento delle perdite delle imprese del settore pubblico, la rinegoziazione dei partenariati pubblico-privato e ulteriori risparmi nel settore sanitario.

(7)       Sulla base delle attuali proiezioni della Commissione sulla crescita nominale del PIL (‑1,0% nel 2011, -2,7% nel 2012, 0,3% nel 2013 e 2,2% nel 2014) e tenendo conto degli obiettivi di bilancio rivisti, l’andamento del rapporto debito/PIL dovrebbe essere il seguente: 107,8% nel 2011, 119,1% nel 2012, 123,7% nel 2013 e 123,6% nel 2014. Tale rapporto debito/PIL si stabilizzerebbe pertanto al di sotto del 124% nel 2014 e si collocherebbe successivamente su una traiettoria discendente, nell’ipotesi che il disavanzo continui a diminuire. Le dinamiche del debito risentono di diverse operazioni sotto la linea, tra le quali si annoverano consistenti acquisizioni di attività finanziarie, in particolare per eventuali ricapitalizzazioni di banche e finanziamento di imprese pubbliche, e le differenze fra la spesa per interessi secondo la contabilità di competenza e di cassa.

(8)       Le condizioni di liquidità e di solvibilità del sistema bancario sono migliorate dopo il quarto riesame, grazie alla riduzione in corso della leva finanziaria, al sostegno eccezionale di liquidità fornito dall’Eurosistema e ad un aumento di capitale superiore a 7 miliardi di EUR. Le banche hanno presentato i piani aggiornati di finanziamento e di capitale (4a edizione). Benché leggermente meno ottimistiche sulla crescita dei depositi, tutte le banche prevedono di conseguire entro il 2014 l’obiettivo indicativo di un rapporto prestiti/depositi pari al 120%. Nel complesso, l’attuazione del protocollo d’intesa nella parte relativa al settore finanziario procede conformemente agli obiettivi previsti per preservare la stabilità finanziaria. Alcune banche devono ancora compiere sforzi per soddisfare entro fine anno l’obiettivo del 10% di capitale di base di classe 1 fissato dal Banco de Portugal.

(9)       I progressi nell’attuazione delle riforme miranti ad accrescere la competitività, l’occupazione e il potenziale di crescita sono nel complesso soddisfacenti. Il nuovo codice del lavoro è entrato in vigore nell’agosto 2012. Ulteriori importanti riforme in materia di indennità di licenziamento e di contrattazione collettiva sono in programma per la fine di settembre. Il governo ha adottato di recente una serie di politiche attive del mercato del lavoro per migliorare il funzionamento dei servizi pubblici per l’impiego, sostenere la creazione di posti di lavoro, rafforzare l’attivazione e offrire migliori opportunità di formazione. Nel settore giudiziario, procedono con successo le riforme in tema di procedura civile e organizzazione dei tribunali, che consentiranno di accelerare la risoluzione delle controversie in materia civile e commerciale, decongestionando i tribunali. Sono state adottate misure per migliorare il quadro in materia di riconoscimento delle qualifiche professionali, con l’adozione di modifiche alla legge di recepimento della direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, relativa al riconoscimento delle qualifiche professionali, e con l’adozione da parte del governo di un disegno di legge mirante a migliorare il funzionamento delle professioni rigidamente regolamentate. I lavori per l’attuazione della direttiva sui servizi procedono a ritmo sostenuto per quanto riguarda la legislazione settoriale e l’adozione delle restanti modifiche necessarie della legislazione settoriale è prevista entro l’anno. Al fine di ridurre gli oneri amministrativi sono essenziali ulteriori sforzi per attuare l’iniziativa per l’abolizione delle autorizzazioni preventive e per la creazione dello sportello unico previsto dalla direttiva 2006/123/CE, del 12 dicembre 2006, relativa ai servizi nel mercato interno[2]. Al fine di agevolare l’accesso ai finanziamenti per le piccole e medie imprese (PMI), il governo si è impegnato ad adottare, se necessario, una serie di altre iniziative, tra cui meccanismi volti a rafforzare l’orientamento alle esportazioni delle PMI.

(10)     Sulla base della relazione indipendente sulle principali autorità nazionali di regolamentazione, il Portogallo preparerà una legge quadro per tutelare l’interesse pubblico e promuove l’efficienza del mercato. La legge garantirà l’indipendenza delle autorità di regolamentazione e la loro autonomia finanziaria, amministrativa e di gestione nell’esercizio delle loro competenze, in conformità alla normativa dell’UE. La legge contribuirà inoltre ad accrescere l’efficacia dell’autorità della concorrenza nel controllo del rispetto delle regole di concorrenza e permetterà pertanto di rafforzare e completare l’effetto della legge sulla concorrenza di recente adozione.

(11)     Il quinto aggiornamento del protocollo d’intesa contiene un’intera sezione dedicata alla promozione di procedure di rilascio delle licenze che tengano conto delle esigenze delle imprese, la quale prevede un calendario più dettagliato e tappe intermedie specifiche per la revisione di alcuni importanti regimi giuridici, in particolare in materia di ambiente e pianificazione territoriale, nonché di rilascio di licenze industriali, commerciali e turistiche,

HA ADOTTATO LA PRESENTE DECISIONE:

Articolo 1

L’articolo 3 della decisione di esecuzione 2011/344/UE è così modificato:

1) i paragrafi 3 e 4 sono sostituiti dai seguenti:

“3. Il disavanzo pubblico non supera il 5,9% del PIL nel 2011, il 5,0% nel 2012, il 4,5% nel 2013 e il 2,5% nel 2014, in linea con i requisiti rivisti della procedura per i disavanzi eccessivi. Ai fini del calcolo del disavanzo non sono presi in considerazione i possibili costi di bilancio delle misure di sostegno al settore bancario adottate nel contesto della strategia del governo portoghese per il settore finanziario. Il risanamento avviene tramite misure permanenti di elevata qualità e minimizzandone l’impatto sui gruppi vulnerabili.”

“4. Il Portogallo adotta le misure specificate ai paragrafi da 5 a 8 prima della fine dell’anno indicato, rispettando i termini precisati per gli anni dal 2011 al 2014 nel protocollo d’intesa. Il Portogallo è pronto a prendere misure di risanamento aggiuntive per ridurre il disavanzo al di sotto del 3% del PIL entro il 2014 in caso di scostamenti dagli obiettivi.”;

2) i paragrafi da 6 a 9 sono sostituiti dai seguenti:

“6. Il Portogallo adotta le seguenti misure durante il 2012, in linea con i requisiti specificati nel protocollo d’intesa:

a) nel 2012 il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non supera il 5,0% del PIL. Il Portogallo continua a monitorare attentamente l’andamento del bilancio e attua ulteriori aggiustamenti di indirizzo per raggiungere l’obiettivo per il 2012. A tal fine, il Portogallo procede al blocco di una parte degli stanziamenti previsti nel bilancio del 2012 per progetti di investimento non ancora avviati; aumenta l’imposta di registro sui beni immobili di valore elevato; aumenta le aliquote fiscali sui redditi da capitale; anticipa alcune delle misure previste per il bilancio 2013 riguardanti le prestazioni di sicurezza sociale; attua misure supplementari che generino risparmi nei consumi intermedi e aumentino i proventi delle vendite al fine di garantire il conseguimento dell’obiettivo di disavanzo per il 2012;

b) il Portogallo mira ad una riduzione della spesa nel 2012 di almeno 6,8 miliardi di EUR, comprendente la riduzione dei dipendenti e degli stipendi del settore pubblico, tagli delle pensioni, una riorganizzazione complessiva dell’amministrazione centrale che consenta di eliminare ridondanze e altre inefficienze, la riduzione dei trasferimenti alle imprese pubbliche, la riorganizzazione dei comuni e dei distretti e la riduzione del loro numero; tagli nei settori dell’istruzione e della sanità, minori trasferimenti agli enti regionali e locali, riduzioni della spesa in conto capitale e di altre spese secondo quanto previsto dal programma;

c) sul lato delle entrate il Portogallo attua misure per un importo pari ad almeno 3 miliardi di EUR, tra cui l’allargamento della base imponibile IVA tramite la riduzione delle esenzioni e il riordino degli elenchi dei prodotti e dei servizi soggetti ad aliquote ridotte, intermedie e superiori, l’aumento delle accise, l’allargamento delle basi imponibili per l’imposta sul reddito delle società e l’imposta sul reddito delle persone fisiche, tramite la riduzione delle detrazioni e dei regimi speciali, la convergenza delle detrazioni sull’imposta sul reddito delle persone fisiche applicate alle pensioni e ai redditi da lavoro e la modifica della tassazione degli immobili, tramite una sostanziale riduzione delle esenzioni. Queste misure sono completate da provvedimenti di lotta contro l’evasione fiscale, le frodi e l’economia sommersa;

d) il Portogallo continua ad adottare misure finalizzate al rafforzamento della gestione delle finanze pubbliche. Esso attua le misure previste nella nuova legge quadro di bilancio, tra cui la creazione di un quadro di bilancio a medio termine. I quadri di bilancio a livello locale e regionale sono notevolmente rafforzati, in particolare allineando i rispettivi regimi di finanziamento alle prescrizioni della legge quadro di bilancio. Il Portogallo potenzia l’informativa e il monitoraggio sulle finanze pubbliche e rafforza le norme e le procedure di esecuzione del bilancio. Il governo portoghese dà attuazione alla strategia per la convalida e la liquidazione degli arretrati e rafforza l’attuazione della legge sul controllo degli impegni per prevenire la formazione di nuovi arretrati. Il Portogallo attua il nuovo quadro giuridico e istituzionale previsto per i partenariati tra settore pubblico e privato. Fintanto che il nuovo quadro non sarà pienamente effettivo non verranno avviati partenariati pubblico-privato. Sulla base di uno studio svolto da una società internazionale di revisione, il Portogallo stende un piano strategico dettagliato, pienamente in linea con la normativa UE applicabile, tra cui la normativa sugli appalti pubblici, al fine di conseguire consistenti risparmi di bilancio, minimizzando allo stesso tempo l’onere del debito e assicurando una riduzione duratura delle passività pubbliche. Il Portogallo adotta una legge per regolamentare la creazione e il funzionamento delle imprese di proprietà pubblica a livello centrale, regionale e locale;

e) il Portogallo applica la nuova normativa ai fini della riorganizzazione degli enti locali, di cui riduce il numero in misura significativa. Gli effetti delle modifiche decorreranno dall’inizio del prossimo ciclo elettorale locale. Inoltre, il Portogallo intensifica gli sforzi per razionalizzare il settore pubblico, riducendo gli enti e migliorando la ripartizione delle competenze a tutti i livelli della pubblica amministrazione;

f) il Portogallo realizza una riforma in profondità dell’amministrazione delle entrate rafforzando il collegamento tra la Autoridade Tributária e Aduaneira e i servizi della previdenza sociale preposti alla riscossione delle imposte, riducendo il numero degli uffici municipali ed eliminando le strozzature che ancora permangono nel sistema di ricorso fiscale;

g) il Portogallo attua l’accordo finanziario con la Regione autonoma di Madera;

h) il Portogallo adotta misure volte a migliorare l’efficienza e la sostenibilità delle imprese pubbliche a livello centrale, regionale e locale. Il Portogallo vaglia le opzioni per gestire il pesante onere del debito delle imprese pubbliche, tra cui Parpública, e per assicurare migliori condizioni di finanziamento sul mercato. Il Portogallo mira a raggiungere l’equilibrio operativo a livello settoriale entro la fine del 2012;

i) il Portogallo continua ad attuare il programma di privatizzazioni. La vendita diretta di Caixa Seguros, che rappresenta le attività assicurative della Caixa Geral de Depósitos, è in corso;

j) il governo portoghese presenta al Parlamento portoghese un disegno di legge volto ad allineare il sistema delle indennità di licenziamento alla media dell’Unione pari a 8‑12 giorni per anno lavorato e a istituire un fondo di compensazione per le indennità di licenziamento;

k) il Portogallo promuove un’evoluzione salariale in linea con l’obiettivo di promuovere la creazione di posti di lavoro e migliorare la competitività delle imprese al fine di correggere gli squilibri macroeconomici. Nel periodo del programma i salari minimi sono aumentati solo se gli sviluppi della situazione economica e del mercato del lavoro lo giustificano. Sono adottati provvedimenti per rimediare alle carenze degli attuali regimi di contrattazione salariale, tra cui norme che ridefiniscano i criteri e le modalità della proroga degli accordi collettivi e facilitino la contrattazione a livello aziendale. Fino ad allora gli accordi collettivi non vengono prorogati;

l) il Portogallo continua a migliorare l’efficienza delle sue politiche attive del mercato del lavoro in linea con i risultati della relazione di valutazione e con il piano di azione per migliorare il funzionamento dei servizi pubblici per l’impiego;

m) il Portogallo attua le misure previste dai piani d’azione per migliorare la qualità dell’istruzione secondaria e della formazione professionale;

n) il Portogallo migliora il funzionamento del sistema giudiziario attuando le misure proposte nella mappa della riforma giudiziaria e applicando misure mirate che consentano di smaltire progressivamente l’arretrato giudiziario e di promuovere i sistemi di risoluzione alternativa delle controversie;

o) il Portogallo prosegue l’apertura dell’economia alla concorrenza. Il governo portoghese adotta le misure necessarie per garantire che i suoi interventi non creino ostacoli alla libera circolazione dei capitali e, in particolare, che lo Stato portoghese o altri enti pubblici non concludano, in veste di azionisti, accordi che possano ostacolare la libera circolazione dei capitali o influenzare il controllo sulla gestione delle imprese. Il Portogallo promuove il funzionamento dei servizi professionali migliorando il quadro sul riconoscimento delle qualifiche professionali ed eliminando le restrizioni superflue riguardo alle professioni regolamentate. Nei settori edilizio e immobiliare, il Portogallo rende meno gravosi gli obblighi a carico dei prestatori di servizi transfrontalieri e rivede gli ostacoli allo stabilimento dei prestatori di servizi;

p) il Portogallo migliora il quadro in materia di concorrenza e la relativa regolamentazione. Rafforza l’indipendenza, l’autonomia e la governance delle principali autorità di regolamentazione nazionali, attua la legge sulla concorrenza al fine di migliorare la rapidità e l’efficacia dell’applicazione delle regole di concorrenza, segue l’introduzione di nuove cause e riferisce sul funzionamento del tribunale specializzato per la concorrenza, la regolamentazione e la vigilanza;

q) nel settore dell’energia il Portogallo adotta misure per agevolare l’accesso al mercato e promuovere la creazione di un mercato del gas iberico e prende ulteriori misure finalizzate al pieno recepimento del terzo pacchetto energia dell’UE. Per garantire all’autorità nazionale di regolamentazione l’indipendenza, l’autonomia e tutti i poteri previsti dal pacchetto, il Portogallo adotta entro il terzo trimestre del 2012 i regolamenti delle nuove autorità di regolamentazione, come concordato nel luglio 2012 con la Commissione europea, la BCE e l’FMI, e ne assicura l’effettività entro l’anno, in tempo per la liberalizzazione del mercato dell’energia elettrica e del gas. Il Portogallo adotta misure di riesame dei regimi di sostegno e compensazione per la produzione di energia elettrica. Il Portogallo adotta le misure necessarie per ridurre le rendite eccessive ed eliminare il debito tariffario (“défice tarifário”) entro il 2020, concentrandosi sui meccanismi di compensazione per la garanzia di approvvigionamento energetico, i regimi speciali (fonti di energia rinnovabili, esclusi i regimi concessi nel quadro di meccanismi di gara, e cogenerazione) e il regime ordinario (Custos de Manutenção dos Equilíbrios Contratuais – CMEC (costi di mantenimento degli equilibri contrattuali) e Contratos de aquisição de energia – CAE (accordi sull’acquisto di energia elettrica));

r) per quanto riguarda le altre industrie di rete, in particolare i trasporti, le telecomunicazioni e i servizi postali, il Portogallo adotta misure aggiuntive per promuovere la concorrenza e la flessibilità;

s) il Portogallo adotta una serie di misure per aumentare l’efficienza dei regimi di rilascio delle licenze per la pianificazione territoriale e delle licenze industriali, commerciali e turistiche. Inoltre il governo portoghese analizza e accelera il trattamento delle domande di rilascio di licenze relative a progetti di investimento programmati rimaste in sospeso per più di 12 mesi;

t) il Portogallo prepara un piano di azione con misure volte a facilitare l’accesso delle imprese, in particolare delle PMI, ai finanziamenti e ai mercati di esportazione.

7. Il Portogallo adotta le seguenti misure durante il 2013, in linea con i requisiti specificati nel protocollo d’intesa:

a) nel 2013 il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non supera il 4,5% del PIL. Il bilancio per il 2013 comprende misure di risanamento permanenti equivalenti almeno al 3% di PIL, intese a ridurre il disavanzo pubblico nei tempi previsti dall’articolo 3, paragrafo 3. Il governo esamina le possibilità di aumentare il peso delle riduzioni di spesa nel pacchetto complessivo di risanamento per il 2013, per assicurare un aggiustamento di bilancio a medio termine favorevole alla crescita orientato al lato della spesa. Nel corso del 2013 il governo ricorre a misure di emergenza in caso di scostamenti legati a possibili rischi in termini di attuazione;

b) il bilancio include misure sul lato delle entrate, quali la riforma dell’imposta sul reddito delle persone fisiche, con l’obiettivo di semplificare la struttura impositiva, ad ampliare la base imponibile con l’abolizione di taluni sgravi fiscali e aumentare l’aliquota media migliorando allo stesso tempo la progressività; l’allargamento della base imponibile dell’imposta sul reddito delle società innalzando l’aliquota sui redditi da capitale; l’aumento delle accise; modifiche nella tassazione degli immobili;

c) sul lato della spesa, il bilancio per il 2013 individua misure quali la riduzione delle spese dell’amministrazione centrale e nel settore dell’istruzione e della sanità; la razionalizzazione delle sovvenzioni e dei trasferimenti sociali pubblici e privati; la riduzione dei trasferimenti agli enti locali e regionali; la riduzione della spesa salariale mediante la riduzione del personale permanente e temporaneo e della retribuzione degli straordinari; la diminuzione delle spese operative e in conto capitale delle imprese pubbliche;

d) il Portogallo completa lo smaltimento dell’arretrato giudiziario;

e) il Portogallo migliora le condizioni operative per le imprese riducendo gli oneri amministrativi tramite l’estensione a tutti i settori dell’economia delle riforme di semplificazione (progetti su sportello unico e abolizione delle autorizzazioni preventive). In particolare, il Portogallo adatta il contenuto e le informazioni disponibili presso lo sportello unico per assicurare la conformità alla direttiva 2006/123/CE del Parlamento europeo e del Consiglio* e alla direttiva 2005/36/CE del Parlamento europeo e del Consiglio**. Il Portogallo allevia le restrizioni di credito per le piccole e medie imprese anche con l’attuazione della direttiva 2011/7/UE del Parlamento europeo e del Consiglio***;

f) il Portogallo adegua il contenuto e le informazioni disponibili presso lo sportello unico per i 44 regimi modificati al fine di assicurare la conformità alla direttiva relativa ai servizi e adegua il contenuto e le informazioni disponibili presso lo sportello unico per i 13 regimi al fine di assicurare la conformità alla direttiva sulle qualifiche professionali;

g) il Portogallo prosegue l’attuazione del programma di privatizzazioni, che deve essere ampliato ad altre imprese e attività, oltre a quelle individuate nel protocollo d’intesa, da destinarsi alla vendita o alla concessione nel 2013.

__________________________

* GU L 376 del 27.12.2006, pag. 36.

** GU L 255 del 30.9.2005, pag. 1.

*** GU L 48 del 23.2.2011, pag. 1.

8. Nel 2014 il disavanzo delle amministrazioni pubbliche non supera il 2,5% del PIL. Per conseguire questo obiettivo il Portogallo applica un accurato piano di riduzione della spesa equivalente a circa 4 miliardi di EUR nel biennio 2014-2015. Una revisione complessiva della spesa mirante a specificare tutte le fonti addizionali di risparmio è effettuata per il sesto riesame e le misure sono tutte specificate entro febbraio 2013. I piani di risanamento del bilancio per il biennio 2014-2015 sono pienamente definiti nel programma di stabilità per il 2013.

9. Per ripristinare la fiducia nel settore finanziario, il Portogallo ricapitalizza adeguatamente il suo settore bancario e provvede a un processo ordinato di riduzione della leva finanziaria. In tale ambito il Portogallo attua la strategia per il settore bancario portoghese concordata con la Commissione, la BCE e l’FMI in modo da preservare la stabilità finanziaria. In particolare, il Portogallo:

a) consiglia alle banche di rafforzare le riserve di garanzie reali in maniera sostenibile e di monitorare le obbligazioni bancarie in essere garantite dal governo;

b) assicura che le banche raggiungano l’obiettivo del programma di un tasso del 10% del capitale di base di classe 1 entro la fine del 2012.

c) assicura una riduzione equilibrata e ordinata della leva finanziaria nel settore bancario, che resta fondamentale per eliminare in via permanente gli squilibri di finanziamento. I piani di finanziamento delle banche mirano a ridurre il rapporto prestiti/depositi indicativamente a circa il 120% nel 2014 e a ridurre a medio termine la dipendenza dal finanziamento dell’Eurosistema. Tali piani di finanziamento sono sottoposti a riesame trimestrale;

d) prosegue con la riorganizzazione della Caixa Geral de Depósitos, di proprietà pubblica;

e) ottimizza il recupero delle attività trasferite dalla banca BPN alle tre società veicolo di proprietà pubblica esternalizzando la gestione delle attività a professionisti esterni, incaricati di recuperare progressivamente le attività. Il governo portoghese seleziona il professionista incaricato della gestione dei crediti attraverso una procedura di gara competitiva e prevede nel mandato incentivi adeguati a massimizzare le attività recuperate e minimizzare i costi operativi. Assicura la cessione tempestiva delle controllate e delle attività detenute nelle altre due società veicolo di proprietà pubblica;

f) sulla base della serie di proposte preliminari presentate per incoraggiare la diversificazione delle possibilità di finanziamento delle imprese, sviluppa e valuta le diverse opzioni prospettate per definire le priorità. Valuta l’efficacia dei regimi di assicurazione dei crediti alle esportazioni finanziati dal governo e compatibili con la normativa UE al fine di adottare misure appropriate per promuovere le esportazioni;

g) assicura le modalità del finanziamento iniziale e periodico del fondo di risoluzione delle crisi, in due fasi: in primo luogo, mediante l’adozione entro novembre 2012 di un decreto legge sui contributi delle banche al fondo e, in secondo luogo, mediante l’approvazione, a distanza di un mese, di una comunicazione di vigilanza sui contributi periodici specifici delle banche; adotta le comunicazioni di vigilanza sui piani di risanamento entro fine ottobre 2012; adotta il regolamento sui piani di risoluzione delle crisi entro fine novembre 2012 e adotta le norme in materia di creazione e gestione di banche ponte, in linea con le regole di concorrenza dell’Unione, entro fine ottobre 2012. La priorità è data all’esame dei piani di risanamento e successivi piani di risoluzione delle crisi delle banche di importanza sistemica;

h) definisce un quadro che dia agli enti finanziari la possibilità di procedere alla ristrutturazione extragiudiziale del debito delle famiglie e delle PMI e attua un piano di azione per sensibilizzare il pubblico agli strumenti di ristrutturazione.”;

3) è aggiunto il seguente paragrafo 10:

“10. Ai fini della corretta attuazione delle condizioni previste nel programma e della correzione duratura degli squilibri, la Commissione fornisce orientamento e consulenza continui sulle riforme strutturali, del bilancio e dei mercati finanziari. Nel quadro dell’assistenza da fornire al Portogallo, insieme all’FMI e in collaborazione con la BCE, la Commissione rivede periodicamente l’efficacia e l’impatto economico e sociale delle misure concordate e raccomanda le correzioni necessarie al fine di rafforzare la crescita e la creazione di posti di lavoro, assicurare il risanamento finanziario necessario e minimizzare gli effetti sociali negativi, in particolare per i gruppi più vulnerabili della società portoghese.”.

Articolo 2

La Repubblica portoghese è destinataria della presente decisione.

Articolo 3

La presente decisione è pubblicata nella Gazzetta ufficiale dell’Unione europea.

Fatto a Bruxelles, il

                                                                       Per il Consiglio

                                                                       Il presidente

[1]               GU L 118 del 12.5.2010, pag. 1.

[2]               GU L 376 del 27.12.2006, pag. 36.

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