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Document C2010/303/02

    Relazione annuale della Corte dei conti sulle attività finanziate dall'ottavo, nono e decimo Fondo europeo di sviluppo (FES) per l'esercizio finanziario 2009, corredata dalle risposte della Commissione

    GU C 303 del 9.11.2010, p. 243–272 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

    9.11.2010   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 303/243


    RELAZIONE ANNUALE SULLE ATTIVITÀ FINANZIATE DALL’OTTAVO, NONO E DECIMO FONDO EUROPEO DI SVILUPPO (FES)

    2010/C 303/02

    Relazione annuale sulle attività finanziate dall’ottavo, nono e decimo Fondo europeo di sviluppo (FES)

    INDICE

    Introduzione

    Caratteristiche specifiche dei Fondi europei di sviluppo

    Capitolo I — Attuazione dell’ottavo, nono e decimo FES

    Esecuzione finanziaria

    Relazione annuale della Commissione sulla gestione finanziaria dell’ottavo, nono e decimo FES

    Capitolo II — Dichiarazione di affidabilità indipendente della Corte dei conti relativa ai FES

    Dichiarazione di affidabilità indipendente redatta dalla Corte dei conti in relazione all’ottavo, nono e decimo Fondo europeo di sviluppo (FES) per l’esercizio finanziario 2009

    Informazioni a sostegno della dichiarazione di affidabilità

    Estensione e approccio dell’audit

    Affidabilità dei conti

    Regolarità delle operazioni

    Entrate

    Impegni

    Pagamenti

    Efficacia dei sistemi

    Verifiche ex ante

    Monitoraggio e supervisione

    Audit esterni

    Audit interno

    Affidabilità delle attestazioni dei responsabili della gestione presso la Commissione

    Conclusioni e raccomandazioni

    OSSERVAZIONI DELLA CORTE

    RISPOSTE DELLA COMMISSIONE

    INTRODUZIONE

    1.

    La presente relazione annuale espone la valutazione della Corte sui Fondi europei di sviluppo (FES). Le informazioni fondamentali sulle attività svolte e sulle spese relative all’esercizio 2009 vengono fornite nella tabella 1 .

     

    Tabella 1 —   Fondi europei di sviluppo — Informazioni fondamentali

    (milioni di euro)

    Titolo di bilancio

    Settore

    Descrizione

    Pagamenti 2009

    Modalità di gestione

    Fondi europei di sviluppo

    Ottavo FES

    Spese amministrative

    0

    Centralizzata diretta

    Spese operative

    0

    Centralizzata indiretta

    20

    Centralizzata diretta

    152

    Decentrata

    0

    Congiunta

    172

    Nono FES

    Spese amministrative

    4

    Centralizzata diretta

    Spese operative

    36

    Centralizzata indiretta

    439

    Centralizzata diretta

    1 188

    Decentrata

    177

    Congiunta

    1 844

     

    Decimo FES

    Spese amministrative

    71

    Centralizzata diretta

    Spese operative

    2

    Centralizzata indiretta

    663

    Centralizzata diretta

    110

    Decentrata

    261

    Congiunta

    1 107

     

    Totale spese amministrative

    75

     

    Totale spese operative

    3 048

     

    Totale pagamenti (27)

    3 123

     

    Totale impegni specifici (28)

    4 141

     

    Totale impegni globali (28)

    3 405

     

    Fonte: Corte dei conti europea, in base a dati forniti da AIDCO DataWarehouse.

    Caratteristiche specifiche dei Fondi europei di sviluppo

    2.

    Il Fondo europeo di sviluppo (FES) rappresenta lo strumento principale per fornire gli aiuti dell’Unione europea per la cooperazione allo sviluppo agli Stati dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico (ACP), nonché ai paesi e territori d’oltremare (PTOM). Esso è stato istituito dal trattato di Roma del 1957.

     

    3.

    I FES sono finanziati dagli Stati membri, dispongono di regole finanziarie proprie e sono gestiti da un apposito comitato. La Commissione europea è responsabile dell’esecuzione finanziaria delle operazioni finanziate con risorse dei FES. In seno alla Commissione, la quasi totalità dei programmi FES viene gestita dall’Ufficio di cooperazione EuropeAid (EuropeAid), che è anche responsabile della gestione della maggior parte delle spese concernenti le relazioni esterne e lo sviluppo finanziate dal bilancio generale dell’Unione europea (1). Una piccola percentuale dei progetti FES (2) riguarda gli aiuti umanitari e viene gestita dalla direzione generale per gli Aiuti umanitari (DG ECHO). La Banca europea per gli investimenti (BEI) gestisce il fondo investimenti, che non forma oggetto della dichiarazione di affidabilità della Corte o della procedura di discarico del Parlamento europeo (3)  (4).

     

    4.

    La gestione dei FES è esercitata secondo tre modalità principali (cfr. tabella 1 ): centralizzata, congiunta o decentrata (5). Nell’ambito della gestione centralizzata (40 % dei pagamenti del 2009), la Commissione attua direttamente le attività di aiuto; tale gestione riguarda principalmente il sostegno al bilancio. Nella gestione congiunta (14 % dei pagamenti del 2009), talune organizzazioni internazionali sono responsabili dell’attuazione delle azioni finanziate dall’Unione, a condizione che le loro procedure in materia di contabilità, revisione contabile, controllo e aggiudicazione degli appalti offrano garanzie equivalenti alle norme internazionalmente riconosciute. I principali partner di EuropeAid sono le agenzie delle Nazioni Unite e la Banca mondiale. Nell’ambito della gestione decentrata (46 % dei pagamenti del 2009), la Commissione affida alle autorità dei paesi beneficiari la gestione di taluni compiti. Il principio della gestione decentrata del FES per quel che riguarda la procedura di pagamento viene illustrato nel grafico 1 .

     

    Grafico 1 — Principio della gestione decentrata per quel che riguarda la procedura di pagamento

    Image

    5.

    Gli interventi del FES sono attuati in e da paesi i cui sistemi di controllo interno sono generalmente carenti. L’assenza di capacità della maggior parte degli ordinatori nazionali nei paesi beneficiari e le debolezze riscontrate nell’istituzione e nell’applicazione delle procedure e dei controlli finanziari degli organismi responsabili dell’attuazione e dei supervisori rappresentano un rischio elevato per la regolarità delle operazioni. Il fatto stesso che molti progetti siano realizzati in siti remoti e la presenza di conflitti in certe regioni accrescono la difficoltà di procedere a verifiche.

    5.

    Il FES è finalizzato ad aiutare paesi che sono per definizione in difficoltà, e le politiche di aiuto allo sviluppo devono fare in modo che le autorità nazionali assumano la responsabilità delle strategie di sviluppo. In tale processo un ruolo fondamentale spetta all'ordinatore nazionale. Per garantire il rispetto delle procedure e delle regole in vigore, è in corso da alcuni anni un programma di formazione specificamente destinato al personale degli uffici degli ordinatori nazionali.

    CAPITOLO I —   ATTUAZIONE DELL’OTTAVO, NONO E DECIMO FES

    Esecuzione finanziaria

    6.

    Nel 2009, l’ottavo, nono e decimo FES sono stati attuati contemporaneamente. Di norma, ogni accordo FES è concluso per un periodo di circa cinque anni, ed i cicli di programmazione seguono generalmente quelli degli accordi/convenzioni di partenariato. Sebbene i fondi di ciascun FES siano impegnati per un periodo di cinque anni, i pagamenti possono essere effettuati su un periodo più lungo.

    6.

    Anche se ciascun FES è concluso per un periodo di circa cinque anni, l'attuazione dei progetti e dei programmi e i relativi pagamenti possono estendersi su un periodo più lungo, che comunque è limitato dalla normativa.

    7.

    L’importo totale dei contributi versati dagli Stati membri nel 2009 è stato pari a 3 296 milioni di euro. Sono ancora richiesti contributi a titolo del nono FES.

     

    8.

    Il decimo FES, che riguarda il periodo 2008-2013 ed è entrato in vigore il 1o luglio 2008, fornisce un aiuto comunitario pari a 22 682 milioni di euro. Di questo importo, 21 966 milioni di euro sono destinati ai paesi ACP e 286 milioni ai PTOM. Tali importi comprendono 1 500 milioni di euro e 30 milioni di euro destinati al fondo investimenti gestito dalla BEI a favore, rispettivamente, dei paesi ACP e PTOM. Infine, 430 milioni di euro sono destinati alle spese a carico della Commissione per la programmazione e l’attuazione del FES.

     

    9.

    La tabella 2 illustra l’utilizzo cumulativo delle risorse FES gestite dalla Commissione e la loro esecuzione finanziaria. Nel 2009, le previsioni della Commissione in materia di esecuzione finanziaria per gli impegni globali e gli impegni specifici sono state superate, raggiungendo i 3 406 milioni di euro per gli impegni globali ed un livello record di 4 140 milioni di euro per gli impegni specifici. I pagamenti netti sono ammontati a 3 069 milioni di euro pari al 92 % della previsione iniziale. Tale scarto è dovuto al fatto che i pagamenti sono stati inferiori alle previsioni nei paesi soggetti alla procedura di consultazione prevista dall’articolo 96 dell’accordo di Cotonou o ad altre misure tese a favorire il dialogo (6), nei paesi che non hanno ancora ratificato l’accordo di Cotonou (7) e in quelli in cui i pagamenti relativi al sostegno al bilancio non sono stati effettuati in quanto non era stato confermato il rispetto di condizioni generali o specifiche (8). I pagamenti ancora da liquidare sono aumentati del 3 %, un incremento ragionevole considerato il divario creatosi nel corso dell’anno tra il livello degli impegni globali e i pagamenti netti. Al contempo, i pagamenti di vecchia data o dormienti non ancora liquidati sono aumentati del 23 %, in quanto ad un elevato livello di impegni globali contratti nel 2007 per assorbire le risorse restanti del nono FES non è corrisposto un livello equivalente di impegni specifici.

    9.

    I risultati eccezionali conseguiti in ordine agli impegni globali e specifici testimoniano il successo della politica adottata dalla Commissione per accelerare l'esecuzione del programma.

    L'aumento dei pagamenti ancora da liquidare nel 2009 è dovuto al livello particolarmente elevato degli impegni nel 2007 e dal fatto che nel ciclo dei progetti FES, della durata media di tre anni, i pagamenti principali vengono generalmente eseguiti nel primo esercizio e al termine dell'ultimo esercizio.

    Tabella 2 —   Utilizzo cumulato delle risorse FES al 31 dicembre 2009

    (milioni di euro)

     

    Situazione alla fine del 2008

    Esecuzione di bilancio nel corso dell'esercizio finanziario 2009

    Situazione alla fine del 2009

    Importo globale

    Tasso di esecuzione (30)

    Ottavo FES (31)

    Nono FES (31)

    Decimo FES

    Importo globale

    Ottavo FES

    Nono FES

    Decimo FES

    Importo globale

    Tasso di esecuzione (30)

    A —

    RISORSE  (29)

    48 677,7

     

    0,8

    1,0

    66,6

    68,4

    10 786,7

    16 632,8

    21 326,7

    48 746,1

     

    B —   UTILIZZO

    1.

    Impegni finanziari

    32 185,3

    66,1 %

    –41,73

    –53,8

    3 501,0

    3 405,5

    10 744,4

    16 579,0

    8 267,4

    35 590,7

    73,0 %

    2.

    Impegni giuridici specifici

    24 880,8

    51,1 %

    –41,8

    997,4

    3 184,1

    4 139,7

    10 499,1

    15 206,8

    3 314,5

    29 020,5

    59,5 %

    3.

    Pagamenti  (32)

    20 031,1

    41,2 %

    152,1

    1 805,8

    1 111,4

    3 069,3

    10 082,4

    11 816,9

    1 201,1

    23 100,4

    47,4 %

    C —

    Pagamenti ancora da eseguire (B1-B3)

    12 154,1

    25,0 %

     

     

     

     

    662,1

    4 762,1

    7 066,3

    12 490,3

    25,6 %

    D —

    Saldo disponibile (A-B1)

    16 492,5

    33,9 %

     

     

     

     

    42,3

    53,8

    13 059,3

    13 155,4

    27,0 %

    Fonte: Corte dei conti, sulla base delle relazioni sull'esecuzione finanziaria e dei rendiconti finanziari dei FES al 31 dicembre 2009.

    Relazione annuale della Commissione sulla gestione finanziaria dell’ottavo, nono e decimo FES

    10.

    Il regolamento finanziario applicabile al decimo FES (9) prevede che la Commissione presenti ogni anno una relazione sulla gestione finanziaria dei FES. A parere della Corte, la relazione sulla gestione finanziaria descrive in modo accurato il conseguimento degli obiettivi operativi della Commissione per l’esercizio (specie riguardo all’esecuzione finanziaria e alle attività di controllo), nonché la situazione finanziaria e gli eventi che hanno influito in modo significativo sulle attività svolte nel 2009.

     

    CAPITOLO II —   DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ INDIPENDENTE DELLA CORTE DEI CONTI RELATIVA AI FES

    Dichiarazione di affidabilità indipendente redatta dalla Corte dei conti in relazione all’ottavo, nono e decimo FES per l’esercizio finanziario 2009

    9 settembre 2010

    Vítor Manuel da SILVA CALDEIRA

    Presidente

    Corte dei conti europea

    12, rue Alcide De Gasperi, 1615 Lussemburgo, LUSSEMBURGO

    INFORMAZIONI A SOSTEGNO DELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

    Estensione e approccio dell’audit

    11.

    Le osservazioni relative all’affidabilità dei conti dei FES, formulate nei paragrafi VI e VII della dichiarazione di affidabilità, sono basate sull’audit dei rendiconti finanziari consolidati (14) e della relazione consolidata sull’esecuzione finanziaria dell’ottavo, nono e decimo FES (15). L’audit ha compreso una serie appropriata di procedure di audit, intese ad esaminare, sulla base di verifiche a campione, gli elementi probatori relativi agli importi e alle informazioni fornite. Esso ha compreso una valutazione dei principi contabili applicati, delle principali stime elaborate dai responsabili della gestione e della presentazione globale dei conti consolidati.

     

    12.

    L’approccio e la metodologia di audit generali della Corte riguardo alla regolarità delle operazioni che sono alla base dei conti sono descritti nella parte 2 dell’allegato 1.1 del capitolo 1 della relazione annuale 2009 della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio. Le osservazioni relative alla regolarità delle operazioni dei FES, esposte ai paragrafi da VIII a X della dichiarazione di affidabilità, sono fondate sui seguenti elementi:

    a)

    test di convalida effettuati su un campione statistico rappresentativo di 220 elementi, corrispondenti a 50 impegni finanziari e specifici e a 170 pagamenti intermedi e finali effettuati dai servizi centrali di EuropeAid e dalle delegazioni. Ove necessario, sono state effettuate visite presso gli organismi attuatori e i beneficiari finali, al fine di verificare i pagamenti sottostanti dichiarati nelle relazioni finanziarie o nelle dichiarazioni di spesa;

    b)

    valutazione dell’efficacia dei sistemi di supervisione e controllo presso i servizi centrali di EuropeAid e le delegazioni, che ha riguardato i seguenti elementi:

    i)

    verifiche ex ante dei contratti e dei pagamenti da parte degli ordinatori, compresi gli ordinatori nazionali;

    ii)

    monitoraggio e supervisione;

    iii)

    audit esterni;

    iv)

    audit interno;

    c)

    seguito dato a precedenti osservazioni, che viene presentato in maniera sintetica nell’ allegato 4 .

     

    Affidabilità dei conti

    13.

    La Corte conclude che i conti dei FES per l’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2009 presentano un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dei FES e dei risultati delle operazioni nonché dei flussi di cassa per l’esercizio concluso a tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile.

     

    14.

    I conti annuali 2009 dei FES sono i primi redatti in base al nuovo sistema contabile ABAC FES basato sul principio della contabilità per competenza (lo stesso sistema utilizzato per il bilancio generale dell’Unione europea). Esso è entrato in funzione nel febbraio 2009, una volta concluso, con esito positivo, il processo di migrazione dal precedente sistema (OLAS) basato sulla contabilità di cassa. Il nuovo sistema supporta meglio la rendicontazione in base al principio della competenza, riducendo, ad esempio, il numero degli adeguamenti da eseguire manualmente richiesti per ottenere una contabilità per competenza a fine esercizio. L’ABAC-FES ha pertanto rafforzato l’ambiente contabile.

     

    15.

    I controlli ex post espletati da EuropeAid hanno riscontrato un incremento della frequenza degli errori di codificazione (16). Anche se l’audit dei rendiconti finanziari svolto dalla Corte non ha evidenziato errori rilevanti dovuti a errori di questo tipo, questi continuano a destare preoccupazione in quanto possono incidere sull’esattezza dei dati usati per redigere i conti annuali, in particolare per quel che riguarda la procedura di separazione degli esercizi a fine anno.

    15.

    In alcuni casi la migrazione verso il nuovo sistema informatico di gestione dei progetti può aver causato una certa confusione nella codificazione dei dati. Per migliorare l'uso del sistema, EuropeAid ha organizzato numerosi corsi di formazione nelle delegazioni e presso la sede centrale.

    Alla fine del 2009 i servizi centrali di EuropeAid hanno inoltre istituito un dipartimento incaricato di controllare la qualità delle informazioni codificate nel sistema CRIS, il che dovrebbe rendere ancora più affidabili i dati usati per redigere i conti annuali.

    Come riconosce la Corte stessa, questo problema non ha avuto un'incidenza rilevante sui conti annuali.

    16.

    Come annunciato nella sua risposta alla relazione annuale della Corte sui FES per l’esercizio 2008 (17), la Commissione ha perfezionato il metodo da essa impiegato per stimare l’accantonamento per le fatture da ricevere. L’audit della Corte ha confermato che tale metodo è applicato correttamente ed ha constatato che l’importo delle spese da pagare indicato nei rendiconti finanziari era esente da errori rilevanti.

     

    17.

    L’importo «corrente» menzionato nella nota 2.2 dei rendiconti finanziari, relativo alle garanzie costituite in relazione a prefinanziamenti, era pari a 413,6 milioni di euro a fine 2009. La Corte conclude che tale importo era sottostimato di 82,3 milioni di euro, ossia del 19,9 %.

    17.

    La Commissione accetta questa osservazione e l'ordinatore ha registrato le correzioni da apportare nel 2010.

    La Commissione tiene a sottolineare che la Corte ha individuato un unico errore di 3,5 milioni di euro in un campione di 39 contratti che è stato estrapolato.

    18.

    L’importo menzionato nella nota 5.1 dei rendiconti finanziari, relativo alle garanzie per trattenute, era pari a 186,2 milioni di euro a fine 2009. La Corte conclude che tale importo era sovrastimato di 58,4 milioni di euro, ovvero del 31,4 %.

    18.

    La Commissione accetta l'osservazione, ma nota che la Corte ha individuato un unico errore in un campione di 39 contratti che è stato estrapolato.

    Regolarità delle operazioni

    19.

    I risultati della verifica delle operazioni sono presentati in maniera sintetica nell’ allegato 1 .

     

    Entrate

    20.

    L’audit espletato dalla Corte sulle operazioni inerenti alle entrate non ha riscontrato errori rilevanti.

     

    Impegni

    21.

    L’audit della Corte sugli impegni non ha palesato errori rilevanti, ma una frequenza significativa di errori non quantificabili. Gli errori riscontrati riguardavano il rispetto delle norme in materia di appalti, dei termini di legge per la firma dei contratti e delle disposizioni in materia di garanzie obbligatorie. Per quel che riguarda gli impegni relativi al sostegno al bilancio, la Corte ha rilevato che, nel contesto dell’«interpretazione dinamica» della Commissione (18), EuropeAid ha dimostrato di rispettare l’accordo di Cotonou in modo formale e strutturato.

    21.

    La Commissione sottolinea che non è stato eseguito alcun pagamento senza la copertura di garanzie finanziarie. Si compiace della constatazione secondo cui l'ammissibilità al sostegno del bilancio è stata dimostrata in modo formalizzato e strutturato.

    Pagamenti

    22.

    L’audit espletato dalla Corte sui pagamenti non ha evidenziato errori rilevanti (19). Sono stati tuttavia riscontrati alcuni errori, che vengono presi in esame nei paragrafi 23-25.

     

    Pagamenti relativi ai progetti

    23.

    Per quel che riguarda i pagamenti relativi ai progetti, i principali tipi di errori quantificabili individuati hanno riguardato i seguenti aspetti:

    a)

    la precisione: errori di calcolo;

    b)

    la realtà delle spese: assenza di fatture o di altra documentazione di sostegno per i servizi prestati o le merci fornite;

    c)

    l’ammissibilità: spese sostenute al di fuori del periodo di attuazione o relative a voci non previste nel contratto, pagamenti non dovuti dell’IVA o mancata applicazione di sanzioni obbligatorie.

     

    24.

    Gli errori non quantificabili riguardano principalmente il mancato rispetto delle norme applicabili in materia di garanzie bancarie, che può avere un’incidenza finanziaria in caso di insolvenza del contraente, e il calcolo non corretto dei rimborsi degli anticipi da parte dei contraenti.

    24.

    La Commissione fa notare che tutti gli errori nel calcolo del rimborso degli anticipi sono stati corretti prima della fine del contratto.

    Pagamenti concernenti il sostegno al bilancio

    25.

    L’audit svolto dalla Corte sui pagamenti concernenti il sostegno al bilancio ha posto in luce un’elevata frequenza di errori non quantificabili dovuti alla mancanza di una dimostrazione formalizzata e strutturata del rispetto delle condizioni di pagamento. La principale spiegazione di ciò è che le relazioni di valutazione della gestione delle finanze pubbliche redatte dalle delegazioni non illustravano né i criteri in base ai quali dovevano essere valutati i progressi (ovvero, le azioni che dovevano essere intraprese ed i risultati conseguiti nel corso del periodo in questione), né i progressi compiuti, né le ragioni per cui il programma di riforma non aveva potuto essere attuato secondo i piani del governo beneficiario. Tuttavia, tali errori riguardavano principalmente i pagamenti effettuati nel quadro delle convenzioni di finanziamento del nono FES (che non fornivano un quadro sufficientemente chiaro per la valutazione), i pagamenti supplementari per il sostegno al bilancio effettuati nel quadro del meccanismo di finanziamento FLEX relativo alla vulnerabilità e della «dotazione B» (aiuti d’urgenza) destinata a compensare l’impatto sociale ed economico della crisi finanziaria mondiale e il forte aumento dei prezzi dei prodotti alimentari. Ad eccezione di un caso, i pagamenti effettuati nel quadro delle convenzioni di finanziamento del decimo FES non erano inficiati da tali errori (cfr. paragrafo 32).

    25.

    La Commissione si rallegra del fatto che la Corte abbia constatato un miglioramento sostanziale nella dimostrazione di ammissibilità del decimo FES, dovuto alla maggiore chiarezza dei quadri di valutazione a cui adesso si ricorre regolarmente.

    Per sostenere questo miglioramento ed eliminare questo tipo di errori, la Commissione riconosce l'esigenza di potenziare ulteriormente l'approccio strutturato inteso a dimostrare i progressi conseguiti nella gestione delle finanze pubbliche. Ha pertanto elaborato un nuovo quadro per sorvegliare e comunicare i progressi compiuti in materia di gestione delle finanze pubbliche, che si basa sui risultati ottenuti rispetto alle previsioni iniziali. Questo formato riveduto è stato ultimato nel giugno 2010 e le relazioni sui singoli paesi che lo utilizzano serviranno da base per valutare l'ammissibilità degli esborsi del saldo del 2010 e successivi. In tale contesto, la Commissione prevede di poter dimostrare nei futuri esercizi DAS un miglioramento costante del livello di errori non quantificabili in questo settore.

    Per quanto riguarda gli strumenti di urgenza a cui si riferisce la Corte [meccanismo FLEX relativo alla vulnerabilità (V) e dotazione B], la Commissione ha continuato a valutare in modo rigoroso l'ammissibilità, come dimostrano i vari programmi di questo tipo nei quali non sono stati effettuati esborsi.

    Efficacia dei sistemi

    26.

    I risultati dell’esame dei sistemi sono presentati in maniera sintetica nell’ allegato 2 .

     

    27.

    Come indicato al paragrafo 3, la missione di EuropeAid consiste nel porre in atto la maggior parte degli strumenti di assistenza esterna (20) finanziati dal bilancio generale dell’Unione europea e dai FES. Pertanto, salvo indicazione contraria, le osservazioni della Corte concernenti l’efficacia dei sistemi di supervisione e controllo, nonché l’affidabilità della relazione annuale di attività e la dichiarazione del direttore generale, riguardano l’intera sfera di competenza di EuropeAid.

     

    28.

    Complessivamente, la Corte ha valutato come parzialmente efficaci i sistemi di supervisione e controllo di EuropeAid.

    28.

    EuropeAid ha progettato i suoi controlli per coprire l'intero ciclo di vita dei suoi progetti pluriennali. Ritiene che i sistemi di supervisione e controllo siano efficaci e siano notevolmente migliorati nel corso degli anni, come testimonia l'aumento della percentuale di pagamenti totalmente regolari riscontrati dalla Corte nel suo campione. Le raccomandazioni formulate dalla Corte negli ultimi anni sono state seguite e molti di questi miglioramenti sono stati riconosciuti dalla Corte stessa: difatti, elementi significativi dei sistemi chiave di controllo sono stati ritenuti efficienti.

    Verifiche ex ante

    Servizi centrali di EuropeAid

    29.

    La Corte ritiene che le verifiche ex ante svolte dagli ordinatori presso i servizi centrali di EuropeAid siano efficaci.

     

    Delegazioni

    30.

    La Corte ritiene che le verifiche ex ante da parte degli ordinatori presso le delegazioni siano parzialmente efficaci nell’individuare e correggere gli errori.

    30.

    La Commissione organizza una formazione continua per il personale della sede centrale e delle delegazioni, nell'ambito di un ampio programma di formazione adeguato alle esigenze della gestione degli aiuti esterni.

    31.

    Per quel che riguarda i pagamenti relativi ai progetti, sono state rilevate debolezze nelle verifiche concernenti l’ammissibilità delle spese, il calcolo degli importi dichiarati e la disponibilità della documentazione di sostegno richiesta.

     

    32.

    Relativamente al sostegno al bilancio, l’audit della Corte ha confermato il miglioramento riscontrato nella relazione annuale sui FES per l’esercizio 2008 (21). Le convenzioni di finanziamento del decimo FES forniscono quadri più chiari per la valutazione delle condizioni generali di ammissibilità. Per quanto riguarda il criterio di ammissibilità relativo alla gestione delle finanze pubbliche, le convenzioni di finanziamento fanno riferimento a sistemi di valutazione concordati tra i governi, la Commissione e gli altri donatori. Questi sistemi comprendono dei quadri di valutazione delle prestazioni da utilizzare nel contesto di esami annuali congiunti del sostegno al bilancio. Il ricorso a tali quadri per fissare gli obiettivi prioritari, stabilire i calendari e le fonti d’informazione da utilizzare facilita una valutazione formalizzata e strutturata dei progressi compiuti e rafforza pertanto la trasparenza delle decisioni di esborso. Tuttavia, le condizioni specifiche relative al versamento di quote variabili in base ai risultati non sono spesso sufficientemente chiare riguardo ai valori obiettivo degli indicatori, alle fonti che permettono di effettuare verifiche ed ai metodi di calcolo; tale lacuna può compromettere la trasparenza delle decisioni di esborso.

    32.

    La Commissione si compiace che la Corte riscontri un miglioramento costante per quanto riguarda la chiarezza dei quadri per la valutazione delle condizioni generali di ammissibilità.

    La Commissione riconosce che è importante ottenere una simile chiarezza anche rispetto alle condizioni specifiche e ai versamenti variabili in base ai risultati, e cerca di tenere conto formalmente, laddove opportuno, delle osservazioni specifiche formulate dalla Corte a questo proposito, rivedendo le relative convenzioni di finanziamento. Parallelamente, questo problema è oggetto di un'attenzione più specifica nell'ambito del processo di valutazione inter pares di EuropeAid (gruppo di sostegno alla qualità) per l'esame di nuovi programmi.

    33.

    Un altro miglioramento constatato nel 2009 riguarda l’introduzione, da parte della Commissione, di nuovi orientamenti in materia di sostegno al bilancio agli Stati fragili, che richiedono l’introduzione di certi elementi fondamentali per quanto riguarda i sistemi di gestione delle finanze pubbliche prima di poter concedere il sostegno al bilancio. La Commissione ha anche modificato il circuito finanziario in maniera tale che i controlli finanziari e operativi siano effettuati secondo un ordine più logico nel quadro della procedura di approvazione dei pagamenti.

    33.

    La Commissione si compiace che la Corte riconosca questi due importanti contributi volti ad assicurare che il sostegno al bilancio sia concesso in modo più strutturato e formalizzato.

    Monitoraggio e supervisione

    Delegazioni

    34.

    La Corte ha valutato come parzialmente efficace il monitoraggio e la supervisione effettuati dalle delegazioni.

     

    35.

    Come negli anni precedenti, la Corte ha constatato che la mancanza di capacità cui è confrontata la maggior parte degli ordinatori nazionali nei paesi beneficiari dà luogo a controlli scarsamente documentati e inefficaci. Le delegazioni forniscono frequentemente assistenza tecnica per rafforzare questa capacità, anche se spesso con risultati limitati, o perché gli ordinatori nazionali non espletano le loro funzioni in maniera adeguata, o per la limitatezza delle risorse, oppure per l’elevato tasso di avvicendamento del personale.

    35.

    Oltre al sostegno e all'assistenza tecnica forniti dalle delegazioni agli ordinatori nazionali, EuropeAid assicura ogni anno la gestione di numerosi corsi di formazione destinati al personale degli uffici degli ordinatori nazionali e dei ministeri competenti. Informazioni complete sulle procedure sono disponibili sul sito web di EuropeAid.

    36.

    L’audit della Corte ha anche rilevato carenze nelle procedure e nei controlli finanziari instaurati dagli organismi responsabili dell’attuazione e dai supervisori:

    a)

    controlli insoddisfacenti dell’ammissibilità delle spese, procedure inadeguate di archiviazione e conservazione della documentazione di sostegno, carenze nei controlli contabili che non garantiscono la corretta registrazione e presentazione delle spese o non impediscono il verificarsi di errori di calcolo;

    b)

    per certi appalti di lavori, controlli inadeguati delle fatture dei contraenti da parte dei supervisori.

    36.

    La Commissione osserva che gli strumenti e le procedure di controllo istituiti negli ultimi anni stanno producendo i loro frutti. Continuerà comunque a impegnarsi per formare il personale e diffondere le informazioni sugli strumenti di gestione e controllo.

    a)

    La Commissione prevede che verso la fine del 2010 sia disponibile il kit di strumenti di gestione finanziaria destinato ai beneficiari, il cui scopo principale è fornire orientamenti pratici di base in un formato facilmente accessibile per aiutare i beneficiari a conformarsi alle regole di gestione finanziaria nelle azioni di aiuto esterno finanziate dall'UE.

    37.

    In generale, le delegazioni erano consapevoli di tali debolezze e facevano scarso affidamento sui controlli in questione, ad esempio effettuando certe verifiche una seconda volta, richiedendo l’esecuzione di audit obbligatori e basati sull’analisi del rischio oppure di verifiche delle spese prima della chiusura finanziaria dei progetti, oppure ancora commissionando audit di carattere tecnico sugli appalti di lavori in corso. Le delegazioni dispongono tuttavia di mezzi limitati che spesso riducono la loro capacità di svolgere talune attività, come ad esempio il monitoraggio in loco dei progetti, la formazione e il sostegno alla gestione dei progetti.

    37.

    Le delegazioni svolgono numerosi controlli supplementari per ovviare alle carenze degli ordinatori nazionali.

    Servizi centrali di EuropeAid

    38.

    La Corte ritiene che il monitoraggio e la supervisione da parte dei servizi centrali di EuropeAid siano efficaci.

     

    39.

    Gli audit commissionati nell’ambito del contratto quadro forniscono informazioni preziose sulle debolezze che affliggono i sistemi di controllo dei progetti e sul livello e la natura delle spese potenzialmente non ammissibili. I servizi centrali di EuropeAid analizzano questi risultati annualmente e provvedono al seguito delle constatazioni ricorrenti con gli organismi attuatori; le constatazioni ricorrenti riguardano la mancanza o l’inadeguatezza della documentazione e l’uso di procedure d’appalto non corrette.In particolare, i servizi centrali di EuropeAid stanno sviluppando una serie di strumenti di gestione finanziaria destinati a trattare le cause degli errori accrescendo le conoscenze e la comprensione delle norme di gestione finanziaria da parte di questi organismi. Nel 2009, i servizi centrali di EuropeAid hanno svolto 14 missioni di verifica. Inoltre, le direzioni geografiche hanno effettuato, di propria iniziativa, visite presso le delegazioni. Tutto ciò ha dato luogo ad utili attività di formazione e supporto, nonché a raccomandazioni pertinenti per migliorare il controllo interno presso le delegazioni esaminate.

    39.

    La Commissione si compiace dell'apprezzamento dimostrato dalla Corte per le azioni di EuropeAid destinate al follow-up degli audit e allo svolgimento di missioni di monitoraggio.

    40.

    L’analisi da parte dei servizi centrali di EuropeAid delle relazioni semestrali delle delegazioni sulla gestione dell’aiuto esterno indica che i principali ostacoli all’efficace attuazione dell’aiuto sono stati l’alto tasso di avvicendamento del personale e la difficoltà di reperire personale in possesso di competenze adeguate, in particolare per i paesi fragili. La percentuale di posti vacanti presso le delegazioni è stata inserita nella tabella d’identificazione dei rischi di EuropeAid ed è considerata come un rischio critico per il 2010.

    40.

    Nel contesto di crescita zero per l'organico della Commissione fino al 2013, EuropeAid sta affrontando le questioni relative al personale nelle delegazioni con una politica attiva in materia di risorse umane, entro i limiti delle sue competenze. La questione dei posti vacanti riguarda soprattutto gli agenti contrattuali: non si tratta dell'alto tasso di avvicendamento in quanto tale, ma piuttosto della difficoltà di reperire personale in possesso di competenze adeguate. La selezione, precedentemente gestita dalla sede centrale, è stata ora delegata ai capi delle delegazioni per abbreviare un procedimento troppo lungo. Contemporaneamente, EuropeAid continua a richiedere nuove liste di riserva dotate di un numero di candidati adeguato per consentire assunzioni relative a ciascun profilo e ciascuna categoria di paese.

    41.

    I servizi centrali di EuropeAid effettuano il monitoraggio dei criteri di conformità mediante controlli transazionali ex post. Nel 2009, essi hanno deciso di ampliare il campo di applicazione di tali controlli al fine di coprire la conformità con le convenzioni di finanziamento e le procedure d’appalto a decorrere dal 2010. EuropeAid intende inoltre effettuare, nel corso del 2010, una revisione complessiva del suo approccio, al fine di trovare soluzioni per rafforzare ulteriormente la pertinenza e l’efficacia di tali controlli per quanto riguarda l’esame della regolarità delle operazioni sottostanti e la qualità delle verifiche ex ante effettuate dagli ordinatori.

     

    Audit esterni

    42.

    La Corte ritiene che gli audit esterni siano efficaci per quel che riguarda i servizi centrali di EuropeAid, e parzialmente efficaci per quel che riguarda le delegazioni.

     

    43.

    L’audit della Corte ha constatato che, nel 2009, la gestione degli audit esterni è migliorata in maniera significativa. I piani annuali di audit sono stati preparati in base a valutazioni di rischio strutturate, realizzate in conformità con gli orientamenti di EuropeAid. Gli audit sono stati effettuati in maniera tempestiva ed il tasso di attuazione del piano annuale consolidato di audit è migliorato rispetto agli anni precedenti.

     

    44.

    I nuovi capitolati per gli audit, adottati nell’ottobre 2007, sono stati utilizzati in maniera appropriata, favorendo in tal modo un approccio di audit più standardizzato. Nei casi esaminati dalla Corte, era stato dato un seguito alle conclusioni di audit, in particolare per quel che riguarda le rettifiche finanziarie apportate, in caso di spese non ammissibili, mediante il recupero degli importi indebitamente percepiti o detrazioni dai pagamenti successivi o finali. Tuttavia, gli effetti completi dei capitolati migliorati non erano ancora visibili nel 2009, in quanto molte relazioni finali di audit si basavano ancora sui capitolati precedenti, che erano meno precisi, in particolare per quel che riguarda la formulazione del giudizio di audit.

    44.

    Più del 95 % delle relazioni di audit dei contraenti principali relative al 2009 è stato presentato in un formato «post 1o ottobre 2007», a fronte del 40 % circa nel 2008 (si veda la nota 38 nella sezione 3.1.2.1.2. della relazione annuale di attività).

    45.

    È ancora necessario apportare miglioramenti in diversi campi. I problemi di personale limitano la capacità delle delegazioni di lanciare audit basati sulla valutazione dei rischi, essendo la priorità attribuita agli audit obbligatori. Tali problemi incidono negativamente anche sulla durata della procedura di convalida delle constatazioni di audit, con il rischio che le spese non ammissibili divengano non recuperabili.

    45.

    Se è vero che i problemi di personale possono influenzare negativamente la durata della procedura di convalida delle constatazioni di audit, la grande maggioranza delle relazioni di audit dev'essere ricevuta prima che la Commissione esegua il pagamento finale e pertanto il rischio che le spese non ammissibili divengano non recuperabili è estremamente limitato.

    Nel 2009 EuropeAid ha continuato a impegnarsi nel campo degli audit e ha organizzato sei corsi di formazione FES per 15 delegazioni, ai quali hanno partecipato 180 membri del personale delle delegazioni e 220 membri di personale esterno (personale degli uffici degli ordinatori e dei ministeri, responsabili di progetti, ONG e società di audit).

    46.

    Il sistema CRIS Audit ha accresciuto la capacità di EuropeAid di monitorare le attività di audit, nonché di raccogliere e analizzare le constatazioni di audit e di attuare le raccomandazioni. Tuttavia, come negli anni precedenti (22), e nonostante i solleciti da parte dei servizi centrali di EuropeAid e l’aggiornamento degli orientamenti, non tutte le delegazioni registrano i propri dati in maniera tempestiva e corretta; ciò influisce sull’affidabilità dei dati aggregati utilizzati come informazioni di gestione, quali la natura dei giudizi di audit e i tassi percentuali delle spese non ammissibili. Inoltre, CRIS Audit non fornisce sempre dati accurati sul costo degli audit, e non è progettato per fornire informazioni sulle rettifiche finanziarie effettuate a seguito degli audit. Di conseguenza, EuropeAid non utilizza ancora a pieno il potenziale di questo strumento, in particolare per garantire l’efficacia in termini di costi della propria strategia di audit.

    46.

    Le delegazioni sono continuamente invitate ad aggiornare prontamente i dati di CRIS Audit, anche in occasione di seminari e corsi di formazione in materia di audit. A partire dal febbraio 2010, ogni volta che viene firmato un contratto per un audit (contratto CRIS) la data di sottoscrizione è automaticamente trasferita in CRIS Audit. Inoltre, la nuova schermata dei risultati è più completa e più semplice da compilare ed è impossibile chiudere un audit senza compilare questo campo, comprendente il parere sull'audit e l'importo delle spese non ammissibili. Il modulo CRIS relativo all'ordine di riscossione contiene dati sugli ordini di riscossione emessi in seguito agli audit. Si potrebbero introdurre alcuni miglioramenti per consolidare il sistema, ma essi richiederebbero ulteriori sviluppi informatici. Sono disponibili dati sull'importo definitivo delle spese non ammissibili individuate e corrette al momento del pagamento finale, che nel 2009 corrispondevano allo 0,7 % del valore degli importi fatturati.

    Audit interno

    47.

    La Corte ritiene che l’audit interno sia parzialmente efficace.

    47.

    La Commissione ritiene che l'audit interno di AIDCO, nonostante l'interruzione della sua capacità operativa nel 2009, sia stato efficace nel corso dell'esercizio. Benché il posto di capo dell'unità IAC sia rimasto vacante dal 1o luglio al 15 novembre, l'unità ha completato 9 audit di follow-up (rispetto agli 8 previsti). Per quanto riguarda i nuovi audit, ne erano previsti 4 per il 2009 e sono stati presentati una relazione definitiva e due progetti di relazione di audit (che equivalgono all'85 % di una relazione definitiva secondo la metodologia IAS).

    48.

    La struttura di audit interno (Internal audit capability — IAC) ha operato nelrispetto del proprio obiettivo che consiste nel fornire al direttore generale la garanzia inerente all’efficacia e all’efficienza delle procedure di gestione dei rischi, di controllo e di governance interna. Tuttavia, la sua capacità operativa è stata significativamente turbata da carenze di personale indipendenti dalla sua volontà, tra cui la mancanza di un capo unità per la maggior parte dell’anno. Per tali motivi, la IAC non è stata pienamente in grado di attuare il suo programma di lavoro per l’esercizio 2009. Nella sua relazione sul secondo audit di follow-up sulla convalida dell’autovalutazione della IAC di EuropeAid, il servizio di audit interno (SAI) ha di nuovo menzionato la notevole mole di tempo necessaria alla direzione di EuropeAid per dare seguito alle raccomandazioni della IAC.

     

    Affidabilità delle attestazioni dei responsabili della gestione presso la Commissione

    49.

    I risultati dell’esame delle attestazioni dei responsabili della gestione della Commissione sono presentati in maniera sintetica nell’ allegato 3 .

     

    50.

    La relazione annuale di attività presenta un’immagine veritiera dell’attuazione e dei risultati dei sistemi di supervisione e di controllo esistenti. La relazione è chiara e ricca di informazioni, grazie soprattutto all’utilizzo di indicatori quantitativi. Essa afferma che, tenuto conto della maniera in cui è concepita la sua architettura di controllo pluriennale e dei risultati ottenuti, EuropeAid ritiene che il tasso residuo di errore sul suo portafoglio non giustifichi la formulazione di una riserva nella dichiarazione di affidabilità del direttore generale (23). Non fornisce tuttavia elementi probatori a sostegno di tale asserzione. In mancanza di un indicatore chiave per l’impatto finanziario stimato dell’errore residuo dopo l’effettuazione di tutti i controlli ex ante ed ex post (24), EuropeAid non è in grado di dimostrare che l’impatto finanziario delle carenze e degli errori resti al di sotto dei criteri di rilevanza stabiliti.

    50.

    La Commissione ritiene che gli indicatori qualitativi e quantitativi definiti nei quattro elementi della garanzia di affidabilità della relazione annuale di attività costituiscano effettivamente elementi probatori a sostegno della dichiarazione di ragionevole garanzia da parte del direttore generale. Tuttavia, EuropeAid riconosce che si potrebbero prendere ulteriori iniziative per sviluppare indicatori specifici legati al quadro di controllo pluriennale e nel 2010 ha iniziato a studiare possibili metodologie per valutare l'impatto finanziario dell'errore residuo.

    51.

    Per quel che riguarda l’esercizio finanziario 2009, il direttore generale di EuropeAid ha dichiarato di aver ottenuto una ragionevole garanzia che le procedure di controllo esistenti fornivano le garanzie necessarie circa la regolarità delle operazioni sottostanti. L’audit della Corte non corrobora tale asserzione. Esso ha rilevato che i sistemi di EuropeAid erano parzialmente efficaci e che i pagamenti presentavano, complessivamente, errori rilevanti; infatti, se è vero che i pagamenti effettuati tramite risorse dei FES erano privi di errori rilevanti, non si può dire altrettanto dei pagamenti eseguiti da EuropeAid attraverso il bilancio generale dell’UE per le relazioni esterne e lo sviluppo (25). La Corte ritiene che la dichiarazione e la relazione annuale di attività del direttore generale forniscano una valutazione parzialmente corretta della gestione finanziaria sotto il profilo della regolarità.

     

    Conclusioni e raccomandazioni

    52.

    Sulla base del proprio lavoro di audit, la Corte conclude che i conti dei FES per l’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2009 presentano un’immagine fedele, sotto tutti gli aspetti rilevanti, della situazione finanziaria dei FES e dei risultati delle operazioni nonché dei flussi di cassa per l’esercizio concluso a tale data, conformemente alle disposizioni del regolamento finanziario e alle norme contabili adottate dal contabile. La Corte attira l’attenzione sulle osservazioni formulate ai paragrafi 17 e 18 concernenti gli importi relativi alle garanzie.

     

    53.

    Sulla base del lavoro di audit espletato, la Corte conclude che per l’esercizio finanziario chiuso al 31 dicembre 2009:

    a)

    le entrate dei FES non presentano errori rilevanti;

    b)

    gli impegni dei FES non presentano errori rilevanti ma sono inficiati da una frequenza significativa di errori non quantificabili;

    c)

    i pagamenti dei FES non presentano errori rilevanti. Essi sono tuttavia inficiati da errori frequenti non quantificabili.

     

    54.

    Come già rilevato nella relazione annuale per l’esercizio 2008 della Corte dei conti sulle attività finanziate dai FES (26), EuropeAid ha instaurato una strategia di controllo globale. Nel 2009, EuropeAid ha continuato ad apportare miglioramenti significativi alla concezione e all’attuazione dei propri sistemi di supervisione e controllo, anche se permangono debolezze in certi settori. Fondandosi sull’audit svolto, la Corte conclude che i sistemi di supervisione e di controllo di EuropeAid sono parzialmente efficaci nel garantire la regolarità dei pagamenti. È in quest’ottica che vanno considerate le raccomandazioni che seguono:

    54.

    EuropeAid ha progettato i suoi controlli per coprire l'intero ciclo di vita dei suoi progetti pluriennali. Ritiene che i sistemi di supervisione e controllo siano efficaci e siano notevolmente migliorati nel corso degli anni, come testimonia l'aumento della percentuale di pagamenti totalmente regolari riscontrati dalla Corte nel suo campione. Le raccomandazioni formulate dalla Corte negli ultimi anni sono state seguite e molti di questi miglioramenti sono stati riconosciuti dalla Corte: difatti, elementi significativi dei sistemi chiave di controllo sono stati ritenuti efficienti.

    a)

    nel quadro dell’esame programmato della propria strategia globale di controllo, EuropeAid dovrebbe sviluppare un indicatore chiave per stimare l’impatto finanziario degli errori residui, successivamente all’esecuzione di tutti i controlli ex ante ed ex post, basato ad esempio sull’esame di un campione statisticamente rappresentativo di progetti chiusi;

    a)

    La Commissione ha cominciato nel 2010 a studiare le possibili metodologie per elaborare un indicatore chiave per stimare l'impatto finanziario degli errori residui, come dichiara nelle risposte alla relazione annuale del 2008.

    b)

    EuropeAid dovrebbe, nel contesto di tale esame, valutare il rapporto costo/efficacia dei vari controlli, in particolare del sistema di controllo transazionale ex post;

    b)

    La Commissione ha cominciato a rivedere la sua strategia di controllo all'inizio del 2010, come dichiara nelle risposte alla relazione annuale del 2008. Nel 2010 pubblicherà una comunicazione sul rischio di errore tollerabile nel settore dell'aiuto esterno.

    c)

    EuropeAid dovrebbe finalizzare e diffondere gli strumenti di gestione finanziaria intesi a contrastare il rischio intrinseco di errori, che è elevato a livello degli organismi attuatori, dei contraenti e dei beneficiari, in maniera da garantire un’adeguata conoscenza della gestione finanziaria e delle norme di ammissibilità;

    c)

    Il kit di strumenti di gestione finanziaria sarà completato nel 2010 e si terrà debito conto delle questioni sollevate dalla Corte.

    d)

    EuropeAid dovrebbe continuare ad adoperarsi affinché le delegazioni registrino in maniera completa e tempestiva i dati nel sistema CRIS Audit;

    d)

    EuropeAid continuerà a impegnarsi per assicurare che i dati siano registrati nel sistema CRIS Audit in modo accurato e tempestivo.

    e)

    la concezione di CRIS Audit dovrebbe essere modificata al fine di fornire informazioni sugli importi delle spese finali non ammissibili e sulle rettifiche finanziarie effettuate una volta completato il processo di convalida delle constatazioni di audit con l’entità controllata.

    e)

    L'importo delle spese non ammissibili dev'essere introdotto nel sistema CRIS Audit prima di chiudere un record di audit (campo obbligatorio dal febbraio 2010). Il modulo CRIS relativo all'ordine di riscossione contiene i dati sugli ordini di riscossione emessi in seguito agli audit. Si potrebbero introdurre alcuni miglioramenti per consolidare il sistema, ma essi richiederebbero ulteriori sviluppi informatici. Sono disponibili dati sull'importo definitivo delle spese non ammissibili individuate e corrette al momento del pagamento finale, che nel 2009 corrispondevano allo 0,7 % del valore degli importi fatturati.

    55.

    Per quanto riguarda il sostegno al bilancio, la Corte raccomanda a EuropeAid di:

    55.

    a)

    fare in modo che le condizioni specifiche relative al versamento di quote variabili in base ai risultati specifichino chiaramente gli indicatori, gli obiettivi, i metodi di calcolo e le fonti che permettono di effettuare verifiche;

    a)

    La Commissione riconosce la necessità di un maggior rigore nella definizione degli obiettivi relativi ai risultati, dei metodi di calcolo e delle fonti che permettono di effettuare verifiche. Questo problema è questo problema è oggetto di un'attenzione più specifica nell'ambito del processo di valutazione inter pares di EuropeAid (gruppo di sostegno alla qualità) per l'esame di nuovi programmi.

    b)

    provvedere affinché le relazioni delle delegazioni forniscano una dimostrazione strutturata e formale dei progressi compiuti in materia di gestione delle finanze pubbliche illustrando chiaramente i criteri in base ai quali tali progressi devono essere valutati (ovvero, i risultati che i governi beneficiari dovrebbero conseguire nel corso del periodo in questione), i progressi realizzati, e le ragioni per cui il programma di riforma non ha potuto essere attuato secondo i piani.

    b)

    La Commissione ha elaborato un nuovo quadro per sorvegliare e comunicare i progressi conseguiti in materia di gestione delle finanze pubbliche, che si basa sui risultati ottenuti rispetto alle previsioni iniziali. Questo formato riveduto è stato ultimato nel giugno 2010 e le relazioni sui singoli paesi che lo utilizzano serviranno da base per valutare l'ammissibilità degli esborsi del saldo del 2010 e successivi.

    (1)  Cfr. capitolo 6 della relazione annuale sull’esercizio 2009 della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio.

    (2)  Pari allo 0,9 % dei pagamenti 2009.

    (3)  Cfr. articoli 118, 125 e 134 del regolamento (CE) n. 215/2008 del Consiglio, del 18 febbraio 2008, recante il regolamento finanziario per il 10o Fondo europeo di sviluppo (GU L 78 del 19.3.2008, pag. 1). Nel parere n. 9/2007 sul progetto del regolamento suddetto (GU C 23 del 28.1.2008), la Corte sottolineava che tali disposizioni limitano la portata del potere di discarico del Parlamento europeo.

    (4)  L’accordo tripartito tra la BEI, la Commissione e la Corte (articolo 134 del summenzionato regolamento finanziario del 18 febbraio 2008 applicabile al decimo FES) stabilisce le norme relative all’audit di tali operazioni da parte della Corte.

    (5)  Articoli 21-29 del regolamento finanziario applicabile al decimo FES.

    (6)  Madagascar, Mauritania, Niger e Guinea Conakry.

    (7)  Sudan e Guinea equatoriale.

    (8)  Malawi, Haiti, Repubblica democratica del Congo ed Etiopia.

    (9)  Articoli 118 e 124.

    (10)  I rendiconti finanziari consolidati comprendono il bilancio finanziario, il risultato economico, la tabella dei flussi di cassa e la tabella dei crediti verso i FES.

    (11)  Conformemente agli articoli 2, 3, 4, all’articolo 125, paragrafo 4, e all’articolo 134 del regolamento finanziario applicabile al decimo FES, la dichiarazione di affidabilità non copre la parte delle risorse del FES gestita dalla BEI sotto la sua responsabilità.

    (12)  A livello della Commissione, il termine «direzione» designa i membri dell’istituzione, gli ordinatori delegati e sottodelegati, il contabile e il personale direttivo delle unità finanziarie, di audit o di controllo. A livello degli Stati beneficiari, la «direzione» comprende gli ordinatori nazionali, i contabili, gli agenti pagatori e i dirigenti degli organismi attuatori.

    (13)  Le norme contabili adottate dal contabile del FES si ispirano ai principi contabili internazionali per il settore pubblico (International Public Sector Accounting Standards — IPSAS) definiti dall’International Federation of Accountants (IFAC) o, in loro assenza, ai principi contabili internazionali (International Accounting Standards — IAS/International Financial Reporting Standards — IFRS) sanciti dall’organismo internazionale di normalizzazione contabile (International Accounting Standards Board —IASB). Conformemente al regolamento finanziario, i «rendiconti finanziari consolidati» per l’esercizio 2009 sono redatti in base a queste norme contabili, adottate dal contabile del FES, che adattano i principi della contabilità per competenza allo specifico contesto comunitario, mentre le relazioni consolidate sull’esecuzione dei FES si basano ancora principalmente sui movimenti di tesoreria.

    (14)  Cfr. articolo 122 del regolamento finanziario del 18 febbraio 2008 applicabile al decimo FES: «gli stati finanziari comprendono il bilancio finanziario, il risultato economico, la tabella dei flussi di cassa e la tabella dei crediti dovuti al FES».

    (15)  Cfr. articolo 123 del regolamento finanziario del 18 febbraio 2008 applicabile al decimo FES: «le relazioni sull’esecuzione finanziaria comprendono tabelle che riportano gli stanziamenti, gli impegni e i pagamenti».

    (16)  Quali, ad esempio, il tipo di contratto e le date d’inizio e di fine dei contratti.

    (17)  Paragrafo 15 (GU C 269 del 10.11.2009).

    (18)  Cfr. paragrafi 28 e 29 della relazione speciale n. 2/2005 sugli aiuti al bilancio a titolo del FES a favore dei paesi ACP (GU C 249 del 7.10.2005).

    (19)  La Corte fissa al 2 % la soglia di rilevanza.

    (20)  Esclusi l’aiuto di preadesione, l’aiuto ai Balcani occidentali, l’aiuto umanitario, l’aiuto macrofinanziario, la Politica estera e di sicurezza comune (PESC) e il meccanismo di reazione rapida.

    (21)  Paragrafo 46.

    (22)  Paragrafo 39 della relazione annuale 2008 sulle attività finanziate dai FES.

    (23)  Pag. 56.

    (24)  Cfr. paragrafi 29 e 54 della relazione annuale 2008 della Corte dei conti sulle attività finanziate dai FES.

    (25)  Cfr. capitolo 6 della relazione annuale della Corte dei conti sull’esecuzione del bilancio relativo all’esercizio finanziario 2009.

    (26)  Paragrafo 55.

    (27)  Pagamenti lordi, esclusi i recuperi.

    (28)  I totali degli impegni specifici e globali comprendono i disimpegni.

    Fonte: Corte dei conti europea, in base a dati forniti da AIDCO DataWarehouse.

    (29)  Dotazioni iniziali dell'ottavo, nono e decimo FES, cofinanziamenti, interessi, risorse varie, trasferimenti da FES precedenti e aggiustamenti connessi alla migrazione.

    (30)  In percentuale delle risorse.

    (31)  Gli importi negativi corrispondono ai disimpegni.

    (32)  Pagamenti netti dopo i recuperi

    Fonte: Corte dei conti, sulla base delle relazioni sull'esecuzione finanziaria e dei rendiconti finanziari dei FES al 31 dicembre 2009.


    ALLEGATO 1

    RISULTATI DELLE VERIFICHE DELLE OPERAZIONI PER I FONDI EUROPEI DI SVILUPPO

     

    2009

    2008

    2007

    Progetti

    Sostegno al bilancio

    Totale

    DIMENSIONE E STRUTTURA DEL CAMPIONE

    Totale degli impegni:

    40

    10

    50

    45

    60

    Totale delle operazioni (di cui):

    150

    20

    170

    170

    148

     

    Anticipi

    0

    0

    0

    40

    0

     

    Pagamenti intermedi/finali

    150

    20

    170

    130

    148

    RISULTATI DELLE VERIFICHE

    (in % e numero di operazioni)

    Operazioni non inficiate da errori

    80 %

    {120}

    65 %

    {13}

    78 %

    {133}

    76 %

    63 %

    Operazioni inficiate da errori

    20 %

    {30}

    35 %

    {7}

    22 %

    {37}

    24 %

    37 %

    ANALISI DELLE OPERAZIONI INFICIATE DA ERRORI

    (in % e numero di operazioni)

    Analisi per tipo di errore

    Errori non quantificabili

    57 %

    {17}

    100 %

    {7}

    65 %

    {24}

    61 %

    49 %

    Errori quantificabili

    43 %

    {13}

    0 %

    {0}

    35 %

    {13}

    39 %

    51 %

    concernenti:

    l'ammissibilità

    23 %

    {3}

    0 %

    {0}

    23 %

    {3}

    44 %

    68 %

    la realtà delle operazioni

    23 %

    {3}

    0 %

    {0}

    23 %

    {3}

    38 %

    21 %

    la precisione

    54 %

    {7}

    0 %

    {0}

    54 %

    {7}

    19 %

    11 %

    IMPATTO STIMATO DEGLI ERRORI QUANTIFICABILI

    Tasso di errore più probabile:

     

     

    < 2 %

    X

     

     

    compreso tra il 2 % e il 5 %

     

    X

    X

    > 5 %

     

     

     


    ALLEGATO 2

    RISULTATI DELL'ESAME DEI SISTEMI PER I FONDI EUROPEI DI SVILUPPO E PER GLI AIUTI ALLO SVILUPPO FINANZIATI DAL BILANCIO GENERALE

    Valutazione dei sistemi di supervisione e controllo selezionati

    Sistema interessato

    Verifiche ex ante

    Monitoraggio e supervisione

    Audit esterni

    Audit interni

    Valutazione globale

    Servizi centrali EuropeAid

     

     

     

     

     

    Delegazioni

     

     

     

    N.A.

     


    Valutazione globale dei sistemi di supervisione e controllo

    Valutazione globale

    2009

    2008

    2007

     

     

     


    Legenda

     

    Efficace

     

    Parzialmente efficace

     

    Inefficace

    N.A.

    Non applicabile: non applicabile o non valutato


    ALLEGATO 3

    RISULTATI DELL'ESAME DELLE ATTESTAZIONI DEI RESPONSABILI DELLA GESTIONE PRESSO LA COMMISSIONE PER I FONDI EUROPEI DI SVILUPPO E PER GLI AIUTI ALLO SVILUPPO DEL BILANCIO GENERALE

    Principali DG interessate

    Natura della dichiarazione fornita dal direttore generale (1)

    Riserve formulate

    Osservazioni della Corte

    Valutazione globale dell'affidabilità

    AIDCO

    senza riserve

    N.A.

    EuropeAid ha instaurato una strategia di controllo globale e ha continuato ad apportare significativi miglioramenti alla concezione e attuazione dei propri sistemi di supervisione e controllo. L'audit della Corte ha tuttavia riscontrato che permangono debolezze in certi controlli e che i pagamenti sono inficiati da errori rilevanti.

    B

    A:

    la dichiarazione del direttore generale e la relazione annuale di attività forniscono una valutazione adeguata della gestione finanziaria per quanto riguarda la regolarità

    B:

    la dichiarazione del direttore generale e la relazione annuale di attività forniscono una valutazione parzialmente adeguata della gestione finanziaria per quanto riguarda la regolarità

    C:

    la dichiarazione del direttore generale e la relazione annuale di attività non forniscono una valutazione adeguata della gestione finanziaria per quanto riguarda la regolarità


    (1)  In riferimento alla dichiarazione di affidabilità rilasciata, il direttore generale afferma di aver la ragionevole certezza che le procedure di controllo applicate forniscano le necessarie garanzie per quanto riguarda la regolarità delle operazioni.

    A:

    la dichiarazione del direttore generale e la relazione annuale di attività forniscono una valutazione adeguata della gestione finanziaria per quanto riguarda la regolarità

    B:

    la dichiarazione del direttore generale e la relazione annuale di attività forniscono una valutazione parzialmente adeguata della gestione finanziaria per quanto riguarda la regolarità

    C:

    la dichiarazione del direttore generale e la relazione annuale di attività non forniscono una valutazione adeguata della gestione finanziaria per quanto riguarda la regolarità


    ALLEGATO 4

    SEGUITO DATO AD OSSERVAZIONI CHIAVE CONTENUTE NELLA DICHIARAZIONE DI AFFIDABILITÀ

     

    Osservazioni della Corte

    Analisi della Corte

    Raccomandazioni della Corte

    Risposte della Commissione

    1.

    Rimane tuttavia un margine di miglioramento possibile per quanto riguarda le conclusioni, che dovrebbero indicare più chiaramente come i risultati dei vari controlli contribuiscano alla garanzia fornita dal direttore generale, e la definizione di un indicatore chiave sull’impatto finanziario stimato degli errori residui una volta attuati tutti i controlli ex ante ed ex post. (Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 54)

    La relazione annuale di attività per il 2009 presenta un'immagine veritiera dell’attuazione e dei risultati dei sistemi di supervisione e di controllo esistenti. La relazione è chiara e ricca di informazioni, grazie soprattutto all'utilizzo di indicatori quantitativi. Essa non fornisce tuttavia una chiara dimostrazione del fatto che i risultati dei vari controlli contribuiscano alla ragionevole garanzia fornita dal direttore generale che l’impatto finanziario delle carenze e degli errori rimanga al di sotto della soglia di rilevanza fissata.

    Nel quadro dell'esame programmato della propria strategia globale di controllo, EuropeAid dovrebbe sviluppare un indicatore chiave per stimare l’impatto finanziario degli errori residui, successivamente all’esecuzione di tutti i controlli finanziari ex ante ed ex post.

    La Commissione ha iniziato, nel 2010, ad analizzare le possibili metodologie da applicare per la definizione di un indicatore chiave concernente l'impatto finanziario stimato degli errori residui, come enunciato nelle sue risposte alla relazione annuale sull'esercizio 2008.

    2.

    Le verifiche ex ante dovrebbero essere migliorate focalizzando l’attenzione sui rischi chiave. [Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 55, lettera a)]

    Permangono debolezze nelle verifiche concernenti l'ammissibilità delle spese, il calcolo degli importi dichiarati e la disponibilità della documentazione di sostegno richiesta.

    EuropeAid dovrebbe finalizzare e diffondere gli strumenti di gestione finanziaria intesi a contrastare il rischio intrinseco di errori, che è elevato a livello degli organismi attuatori, dei contraenti e dei beneficiari, in maniera da garantire un’adeguata conoscenza della gestione finanziaria e delle norme di ammissibilità.

    Il kit di strumenti di gestione finanziaria sarà completato nel 2010 e si terrà debito conto delle questioni sollevate dalla Corte.

    3.

    I piani di audit annuali dovrebbero essere preparati sulla base di un’analisi dei rischi più strutturata e di una valutazione più realistica delle risorse disponibili per conseguire gli obiettivi. [Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 55, lettera b)]

    I piani di audit annuali sono stati preparati sulla base di un’analisi dei rischi strutturata eseguita in conformità agli orientamenti di EuropeAid. I problemi di personale limitano la capacità delle delegazioni di lanciare audit basati sulla valutazione dei rischi, essendo la priorità attribuita agli audit obbligatori. Tali problemi incidono negativamente anche sui ritardi nella procedura di convalida delle constatazioni di audit, con il rischio che le spese non ammissibili divengano non recuperabili.

    Per quel che riguarda il processo di pianificazione annuale di audit, le misure adottate sono soddisfacenti.

    La Commissione concorda che sono stati apportati miglioramenti sostanziali al processo di pianificazione dell'audit.

    4.

    L’attuazione dei piani di audit annuali dovrebbe essere rigorosamente monitorata nell’intero corso dell’anno, al fine di individuare deviazioni significative e prendere per tempo misure correttive. [Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 55, lettera c)]

    I servizi centrali di EuropeAid, comprese le direzioni geografiche, effettuano un monitoraggio regolare dell’attuazione nel corso del tempo. Se necessario, le deviazioni formano oggetto di un esame approfondito e vengono prese misure correttive.

    Le misure adottate sono soddisfacenti.

    La Commissione conferma che il monitoraggio dell'attuazione dei piani di audit è stato sensibilmente migliorato.

    5.

    Le funzioni di CRIS Audit dovrebbero essere sviluppate per consentire un monitoraggio più efficiente ed efficace delle attività di audit, nonché l’analisi e il monitoraggio del seguito dato alle constatazioni di audit e alle raccomandazioni. [Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 55, lettera d)]

    CRIS Audit non fornisce sempre dati accurati sul costo degli audit e non fornisce informazioni sulle rettifiche finanziarie effettuate a seguito degli audit.

    La concezione di CRIS Audit dovrebbe essere modificata al fine di fornire informazioni sugli importi delle spese finali ammissibili e sulle rettifiche finanziarie effettuate una volta completato il processo di convalida delle constatazioni di audit con l’entità controllata.

    Successivamente ai miglioramenti apportati a CRIS Audit nel febbraio 2010, l'importo delle spese non ammissibili deve essere introdotto nel sistema CRIS Audit prima di chiudere un record di audit. Quanto agli ordini di recupero emessi a seguito degli audit, tale informazione è inclusa nel modulo CRIS Ordini di recupero.

    6.

    EuropeAid dovrebbe fare in modo che le delegazioni registrino in maniera completa e tempestiva i dati nel sistema CRIS Audit. [Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 55, lettera e)]

    Nonostante i solleciti e l'aggiornamento degli orientamenti da parte dei servizi centrali di EuropeAid, non tutte le delegazioni registrano i propri dati in maniera tempestiva e corretta. Ciò influisce sull'affidabilità dei dati aggregati utilizzati come informazioni di gestione, quali la natura dei giudizi di audit e i tassi percentuali delle spese non ammissibili.

    EuropeAid dovrebbe continuare ad adoperarsi affinché le delegazioni registrino in maniera completa e tempestiva i dati nel sistema CRIS Audit.

    EuropeAid proseguirà gli sforzi intrapresi per garantire la registrazione corretta e puntuale delle informazioni in CRIS Audit.

    7.

    Alla luce dei risultati dell’approccio adottato dalla direzione competente per i paesi ACP, EuropeAid dovrebbe procedere all’esame del sistema di controllo transazionale ex post al fine di valutare la necessità e la possibilità di ampliare l’estensione di tali controlli. [Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 55, lettera f)]

    Nel 2009, EuropeAid ha ampliato il campo di applicazione di tali controlli al fine di coprire la conformità con le convenzioni di finanziamento e le procedure d'appalto. EuropeAid intende effettuare nel 2010 una revisione complessiva del suo approccio, al fine di trovare soluzioni per rafforzare ulteriormente la pertinenza e l’efficacia dei controlli transazionali ex post per quanto riguarda l’esame della regolarità delle operazioni e la qualità delle verifiche ex ante effettuate dagli ordinatori.

    EuropeAid dovrebbe, nel contesto di tale esame, valutare il rapporto costo/efficacia dei vari controlli, in particolare del sistema di controllo transazionale ex post, ed esaminare la pertinenza e la fattibilità di un audit annuale di un campione statisticamente rappresentativo di progetti chiusi.

    All'inizio del 2010, la Commissione ha avviato l'esame della propria strategia di controllo (che comprende un possibile indicatore per il tasso di errore residuo basato sull'audit di un campione statisticamente rappresentativo di progetti chiusi), come indicato nelle sue risposte alla relazione annuale sull'esercizio 2008. La Commissione pubblicherà nel 2010 una comunicazione sul rischio tollerabile di errore nel campo degli aiuti esterni.

    8.

    EuropeAid dovrebbe proseguire gli sforzi intrapresi per sostenere le proprie decisioni sull’ammissibilità dell’aiuto al bilancio dimostrando, in modo strutturato e formale, che il paese beneficiario possiede un programma di riforme pertinente per far fronte a tutte le debolezze significative entro i termini stabiliti e che si impegna ad attuarlo; [Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 56, lettera a)]

    Le convenzioni di finanziamento del decimo FES forniscono quadri più chiari per la valutazione delle condizioni generali di ammissibilità. Per quel che riguarda il criterio di ammissibilità relativo alla gestione delle finanze pubbliche, le convenzioni di finanziamento fanno riferimento a sistemi di valutazione concordati tra i governi, la Commissione e anche gli altri donatori, quali i quadri di valutazione delle prestazioni da utilizzare nel contesto di esami annuali congiunti del sostegno al bilancio. Il ricorso a tali quadri, che fissano gli obiettivi prioritari, i calendari e le fonti d'informazione da utilizzare, facilita una valutazione formalizzata e strutturata dei progressi compiuti e rafforza pertanto la trasparenza delle decisioni di esborso.

    Le misure adottate sono soddisfacenti.

    La Commissione concorda che sono stati apportati miglioramenti sostanziali al quadro decisionale per quanto concerne l'ammissibilità al sostegno al bilancio e le condizioni di esborso.

    9.

    EuropeAid dovrebbe fare in modo che tutte le convenzioni di finanziamento future forniscano una base chiara e completa per valutare il rispetto delle condizioni di pagamento. [Relazione annuale sull'esercizio 2008, paragrafo 56, lettera b)]

    Le condizioni specifiche relative al versamento di quote variabili in base ai risultati non sono spesso sufficientemente chiare riguardo ai valori obiettivo degli indicatori, alle fonti che permettono di effettuare verifiche ed ai metodi di calcolo; tale lacuna può compromettere la trasparenza delle decisioni di esborso.

    EuropeAid dovrebbe fare in modo che le condizioni specifiche relative al versamento di quote variabili in base ai risultati specifichino chiaramente gli indicatori, gli obiettivi, i metodi di calcolo e le fonti che permettono di effettuare verifiche.

    La Commissione riconosce l'importanza di un maggior rigore nel definire gli obiettivi di performance, i metodi di calcolo e le fonti da utilizzare per la verfica. La questione è attualmente oggetto di una maggiore attenzione nel quadro della «peer review» di EuropeAid (gruppo di sostegno alla qualità) per l'esame di nuovi programmi.


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