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Dokument C2006/287E/04
#Thursday, 19 January 2006
Giovedì, 19 gennaio 2006
Giovedì, 19 gennaio 2006
GU C 287E del 24.11.2006, str. 194–339
(ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)
24.11.2006 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
CE 287/194 |
PROCESSO VERBALE
(2006/C 287 E/04)
SVOLGIMENTO DELLA SEDUTA
PRESIDENZA: Alejo VIDAL-QUADRAS
Vicepresidente
1. Apertura della seduta
La seduta è aperta alle 09.30.
2. Presentazione di documenti
Sono stati presentati i seguenti documenti:
1) |
dal Consiglio e dalla Commissione:
|
2) |
da altri organi:
|
3) |
dai deputati |
3.1) |
proposte di risoluzione (articolo 113 del regolamento)
|
3. Situazione in Medio Oriente (discussione)
Dichiarazione della Commissione: Situazione in Medio Oriente
Benita Ferrero-Waldner (membro della Commissione) fa la dichiarazione.
Intervengono Edward McMillan-Scott, a nome del gruppo PPE-DE, Pasqualina Napoletano, a nome del gruppo PSE, Sajjad Karim, a nome del gruppo ALDE, David Hammerstein Mintz, a nome del gruppo Verts/ALE, Adamos Adamou, a nome del gruppo GUE/NGL, Bastiaan Belder, a nome del gruppo IND/DEM, Luca Romagnoli, non iscritto, Jana Hybášková, Michel Rocard, Margrete Auken, Andreas Mölzer, Edward McMillan-Scott sull'intervento di Michel Rocard, Ioannis Kasoulides, Panagiotis Beglitis, Proinsias De Rossa e Benita Ferrero-Waldner.
La discussione è chiusa.
4. Costituzione di una commissione d'inchiesta sul crollo finanziario della Equitable Life Assurance Society - Costituzione di una commissione temporanea sul presunto utilizzo di paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegale di persone (termine per la presentazione di emendamenti)
La Conferenza dei presidenti ha approvato e trasmesso ai deputati la proposta relativa alla composizione della commissione d'inchiesta sul crollo finanziario della Equitable Life Assurance Society e della commissione temporanea sul presunto utilizzo di paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegale di persone (vedi allegato).
Termine per la presentazione di emendamenti: 10.30.
Votazione: punto 8.1 del PV del 19.01.2006 e punto 8.2 del PV del 19.01.2006
5. Futuro della strategia di Lisbona nell'ottica di genere (discussione)
Relazione sul futuro della strategia di Lisbona nell'ottica di genere [2004/2219(INI)] - Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere.
Relatore: Edite Estrela (A6-0402/2005)
Edite Estrela illustra la sua relazione.
Interviene Louis Michel (membro della Commissione).
Intervengono Amalia Sartori, a nome del gruppo PPE-DE, Lissy Gröner, a nome del gruppo PSE, Raül Romeva i Rueda, a nome del gruppo Verts/ALE, Bairbre de Brún, a nome del gruppo GUE/NGL, Urszula Krupa, a nome del gruppo IND/DEM, Lydia Schenardi, non iscritto, Rodi Kratsa-Tsagaropoulou e Bernadette Vergnaud.
PRESIDENZA: Luigi COCILOVO
Vicepresidente
Intervengono Hiltrud Breyer, Ilda Figueiredo, Gerard Batten, Irena Belohorská, Anna Záborská, Zita Gurmai, Athanasios Pafilis, Zita Pleštinská, Britta Thomsen, Christa Klaß, Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Marie Panayotopoulos-Cassiotou, Teresa Riera Madurell, Ljudmila Novak e Louis Michel.
La discussione è chiusa.
Votazione: punto 8.11 del PV del 19.01.2006.
6. Disabilità e sviluppo (discussione)
Interrogazione orale (O-0080/2005) presentata da John Bowis, a nome della commissione DEVE, alla Commissione: Disabilità e sviluppo (B6-0345/2005)
John Bowis svolge l'interrogazione orale.
Louis Michel (membro della Commissione) risponde all'interrogazione orale.
Intervengono Maria Martens, a nome del gruppo PPE-DE, Miguel Angel Martínez Martínez, a nome del gruppo PSE, Elizabeth Lynne, a nome del gruppo ALDE, e Kathy Sinnott, a nome del gruppo IND/DEM.
Essendo giunto il turno di votazioni, la discussione è qui interrotta.
Sarà ripresa nel pomeriggio. (punto 16 del PV del 19.01.2006).
PRESIDENZA: Antonios TRAKATELLIS
Vicepresidente
7. Comunicazione di posizioni comuni del Consiglio
Il Presidente comunica, a norma dell'articolo 57, paragrafo 1, del regolamento, di aver ricevuto dal Consiglio le seguenti posizioni comuni, le ragioni che hanno indotto il Consiglio ad adottarle nonché la relativa posizione della Commissione su:
— |
Posizione comune definita dal Consiglio il 1o dicembre 2005 in vista dell'adozione della decisione del Parlamento europeo e del Consiglio che stabilisce orientamenti per le reti transeuropee nel settore dell'energia e abroga la decisione 96/391/CE e la decisione n. 1229/2003/CE (10720/1/2005 - 13336/2005 - COM(2005)0716 - C6-0016/2006 - 2003/0297(COD)) deferimento merito: ITRE |
— |
Posizione comune definita dal Consiglio l'8 dicembre 2005 in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sull'aggiunta di vitamine e minerali e di talune altre sostanze agli alimenti (09857/3/2005 - 14793/2005 - COM(2006)0001 - C6-0017/2006 - 2003/0262(COD)) deferimento merito: ENVI |
— |
Posizione comune definita dal Consiglio l'8 dicembre 2005 in vista dell'adozione del regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio relativo alle indicazioni nutrizionali e sulla salute fornite sui prodotti alimentari (09858/3/2005 - 14795/2005 - COM(2006)0002 - C6-0018/2006 - 2003/0165(COD)) deferimento merito: ENVI |
Il termine di tre mesi di cui dispone il Parlamento per pronunciarsi decorre quindi da domani, 20.01.2006.
8. Turno di votazioni
I risultati dettagliati delle votazioni (emendamenti, votazioni distinte, votazioni per parti separate, ecc.) figurano nell'allegato Risultati delle votazioni, unito al processo verbale.
8.1. Crollo finanziario della Equitable Life Assurance Society (Nomina dei membri della commissione d'inchiesta)
Proposta della Conferenza dei presidenti sulla nomina dei membri della commissione d'inchiesta sul crollo finanziario della Equitable Life Assurance Society
(Risultati della votazione: allegato Risultati delle votazioni, punto 1)
PROPOSTA DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI
Approvazione (vedasi la proposta della Conferenza dei presidenti – invariata – allegata al PV del 19.01.2006)
8.2. Presunto utilizzo di paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegale di persone (Nomina di membri della commissione temporanea)
Proposta della Conferenza dei presidenti sulla nomina di membri della commissione temporanea sul presunto utilizzo di paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegale di persone
(Risultati della votazione: allegato Risultati delle votazioni, punto 2)
PROPOSTA DELLA CONFERENZA DEI PRESIDENTI
Approvazione (vedasi la proposta della Conferenza dei presidenti – invariata – allegata al PV del 19.01.2006)
8.3. Regole di condotta applicabili ai deputati (modifica del regolamento del Parlamento) (articolo 131 del regolamento) (votazione)
Relazione sulla modifica del regolamento del Parlamento europeo per quanto attiene alle norme di comportamento applicabili ai deputati europei [2005/2075(REG)] - Commissione per gli affari costituzionali.
Relatore: Gérard Onesta (A6-0413/2005)
(Richiesta la maggioranza qualificata)
(Risultati della votazione: allegato Risultati delle votazioni, punto 3)
TESTO DEL REGOLAMENTO, PROPOSTA DI DECISIONE
Approvazione con votazione unica (P6_TA(2006)0021)
Le nuove disposizioni entreranno in vigore il primo giorno della prossima tornata.
8.4. Attuazione della Carta europea per le piccole imprese (articolo 131 del regolamento) (votazione)
Relazione sull'attuazione della Carta europea per le piccole imprese [2005/2123(INI)] - Commissione per l'industria, la ricerca e l'energia.
Relatore: Dominique Vlasto (A6-0405/2005)
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato Risultati delle votazioni, punto 4)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
Approvazione con votazione unica (P6_TA(2006)0022)
8.5. OCM dello zucchero * (votazione)
Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero [COM(2005)0263 - C6-0243/2005 - 2005/0118(CNS)] - Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.
Relatore: Jean-Claude Fruteau (A6-0391/2005)
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato Risultati delle votazioni, punto 5)
PROPOSTA DELLA COMMISSIONE
Approvazione con emendamenti (P6_TA(2006)0023)
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA
Approvazione (P6_TA(2006)0023)
8.6. Regimi di sostegno a favore degli agricoltori (zucchero) * (votazione)
Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1782/2003 che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori [COM(2005)0263 - C6-0244/2005 - 2005/0119(CNS)] - Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.
Relatore: Jean-Claude Fruteau (A6-0392/2005)
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato Risultati delle votazioni, punto 6)
PROPOSTA DELLA COMMISSIONE
Approvazione con emendamenti (P6_TA(2006)0024)
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA
Approvazione (P6_TA(2006)0024)
8.7. Ristrutturazione dell'industria dello zucchero * (votazione)
Relazione sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo ad un regime temporaneo per la ristrutturazione dell'industria dello zucchero nella Comunità europea e che modifica il regolamento (CE) n. 1258/1999 relativo al finanziamento della politica agricola comune [COM(2005)0263 - C6-0245/2005 - 2005/0120(CNS)] - Commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale.
Relatore: Jean-Claude Fruteau (A6-0393/2005)
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 7)
PROPOSTA DELLA COMMISSIONE
Approvazione con emendamenti P6_TA(2006)0025)
Intervengono Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf, a nome del gruppo Verts/ALE, che invita la Commissione a comunicare la propria posizione sugli emendamenti approvati (segnatamente gli emendamenti 10, 11 e 14) e Louis Michel (membro della Commissione) che comunica tale posizione.
Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf chiede il rinvio in commissione della relazione a norma dell'articolo 53 del regolamento e insiste affinché la sua richiesta sia posta in votazione per appello nominale.
Intervengono sulla richiesta Lutz Goepel, a nome del gruppo PPE-DE, e Jean-Claude Fruteau (relatore).
Per appello nominale (176 favorevoli, 386 contrari, 13 astensioni), il Parlamento respinge la richiesta.
PROGETTO DI RISOLUZIONE LEGISLATIVA
Approvazione (P6_TA(2006)0025)
Interventi sulla votazione:
— |
- Christopher Beazley sullo svolgimento della votazione e Derek Roland Clark su tale intervento; |
8.8. Situazione in Cecenia dopo le elezioni e società civile in Russia (votazione)
Proposte di risoluzione B6-0028/2006, B6-0029/2006, B6-0032/2006, B6-0037/2006, B6-0041/2006 e B6-0044/2006
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 8)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0028/2006
(in sostituzione delle B6-0028/2006, B6-0029/2006, B6-0032/2006, B6-0037/2006, B6-0041/2006 e B6-0044/2006):
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presentata da
|
Approvazione (P6_TA(2006)0026)
8.9. Periodo di riflessione (struttura, argomenti e quadro per una valutazione del dibattito sull'Unione europea) (votazione)
Relazione sul periodo di riflessione: la struttura, gli argomenti e il quadro per una valutazione del dibattito sull'Unione europea [2005/2146(INI)] - Commissione per gli affari costituzionali.
Corelatori: Johannes Voggenhuber e Andrew Duff (A6-0414/2005)
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 9)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
Approvazione (P6_TA(2006)0027)
Interventi sulla votazione:
— |
Patrick Louis ha segnalato che fa fede la versione francese dell'emendamento 1e Johannes Voggenhuber, correlatore, è intervenuto a tale proposito. |
— |
Jo Leinen, presidente della commissione AFCO, ha comunicato che avrebbe presentato delle modifiche da apportare alla versione tedesca del testo. |
8.10. Politica europea di prossimità (votazione)
Relazione sulla politica europea di prossimità [2004/2166(INI)] — Commissione per gli affari esteri.
Relatore: Charles Tannock (A6-0399/2005)
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 10)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
Approvazione (P6_TA(2006)0028)
Interventi sulla votazione:
— |
Charles Tannock (relatore) ha presentato degli emendamenti orali all'emendamento 38, all'emendamento 4 e al paragrafo 58 (i tre emendamenti orali sono stati accolti), segnalando altresì che il gruppo PPE-DE non accettava le proposte del gruppo ALDE tese a inserire il paragrafo 33 dopo il sottotitolo «Maghreb»; |
— |
Cem Özdemir sulla procedura di voto; |
— |
Pasqualina Napoletano, a nome del gruppo PSE, ha presentato un emendamento orale all'emendamento 50, che non è stato accolto in quanto più di 37 deputati si sono opposti al suo esame. |
8.11. Futuro della strategia di Lisbona nell'ottica di genere (votazione)
Relazione sul futuro della strategia di Lisbona nell'ottica di genere [2004/2219(INI)] - Commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere.
Relatore: Edite Estrela (A6-0402/2005)
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 11)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE
Approvazione (P6_TA(2006)0029)
9. Dichiarazioni di voto
Dichiarazioni di voto scritte:
Le dichiarazioni di voto scritte, ai sensi dell'articolo 163, paragrafo 3, del regolamento, figurano nel resoconto integrale delle discussioni della presente seduta.
Dichiarazioni di voto orali:
Relazione Gérard Onesta — A6-0413/2005
— |
Bruno Gollnisch, Christopher Heaton-Harris |
Relazione Jean-Claude Fruteau — A6-0391/2005, Relazione Jean-Claude Fruteau — A6-0392/2005, Relazione Jean-Claude Fruteau - A6-0393/2005
— |
Anja Weisgerber, Avril Doyle |
Relazione Johannes Voggenhuber e Andrew Duff — A6-0414/2005
— |
Frank Vanhecke, Christopher Heaton-Harris, Gérard Onesta, Camiel Eurlings, Philip Claeys |
Relazione Charles Tannock - A6-0399/2005
— |
Christopher Heaton-Harris, Roselyne Bachelot-Narquin, Gyula Hegyi |
Relazione Edite Estrela - A6-0402/2005
— |
Frank Vanhecke |
10. Correzioni di voto
Le correzioni di voto figurano sul sito «Séance en direct», «Résultats des votes (appels nominaux)/Results of votes (Roll-call votes)» e nella versione stampata dell'allegato 2 «Risultati delle votazioni per appello nominale».
La versione elettronica su Europarl sarà aggiornata regolarmente per un periodo massimo di due settimane a decorrere dal giorno della votazione.
Dopo detto termine, l'elenco delle correzioni di voto sarà chiuso per la successiva traduzione e pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
PRESIDENZA: Alejo VIDAL-QUADRAS
Vicepresidente
(La seduta, sospesa alle 13.35, è ripresa alle 15.00)
11. Approvazione del processo verbale della seduta precedente
Il processo verbale della seduta precedente è approvato.
12. Ordine del giorno della prossima tornata
Il Presidente comunica che, nella riunione del 19.01.2006 la Conferenza dei presidenti ha deciso di proporre la seguente modifica all'ordine del giorno della seduta di mercoledì 01.02.2006:
il titolo della dichiarazione del Consiglio sulla «decisione del Consiglio di non rendere pubblica la relazione, trasmessagli dai diplomatici europei in loco, sulla politica israeliana a Gerusalemme Est»(punto 75 all'OJ) è modificato nel modo seguente: «esito delle elezioni in Palestina e situazione in Medio Oriente, nonché decisione del Consiglio di non rendere pubblica la relazione su Gerusalemme Est».
I termini per la presentazione sono stati modificati nel modo seguente:
— |
proposte di risoluzione: lunedì 30.01.2006 alle 17.00, |
— |
emendamenti e proposte di risoluzione comune: martedì 31.01.2006 alle 17.00. |
L'ordine del giorno è così modificato.
13. Composizione del Parlamento
Ursula Stenzel ha comunicato per iscritto le dimissioni dalla carica di deputato al Parlamento con decorrenza dal 01.02.2006.
A norma dell'articolo 4, paragrafi 1 e 7, del regolamento, il Parlamento constata la vacanza e ne informa lo Stato membro interessata.
14. Verifica dei poteri
Su proposta della commissione JURI, il Parlamento decide di dichiarare validi i mandati di Hanna Foltyn-Kubicka e Roland Gewalt.
15. Composizione delle commissioni e delle delegazioni
Su richiesta del gruppo PPE-DE, il Parlamento ratifica le seguenti nomine:
commissione ITRE:
Erna Hennicot-Schoepges in sostituzione di Ivo Belet
commissione IMCO:
Charlotte Cederschiöld
commissione CULT:
Ivo Belet in sostituzione di Erna Hennicot-Schoepges
Delegazione all'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE:
Jürgen Schröder in sostituzione di Andreas Schwab
16. Disabilità e sviluppo (seguito della discussione)
Intervengono Filip Kaczmarek e Marios Matsakis e Louis Michel (membro della Commissione).
Proposte di risoluzione presentate ai sensi dell'articolo 108, paragrafo 5, del regolamento, per concludere la discussione:
— |
John Bowis, a nome del gruppo PPE-DE, su disabilità e sviluppo (B6-0031/2006); |
— |
Miguel Angel Martínez Martínez, a nome del gruppo PSE, su disabilità e sviluppo (B6-0035/2006); |
— |
Margrete Auken e Frithjof Schmidt, a nome del gruppo Verts/ALE, su disabilità e sviluppo (B6-0036/2006); |
— |
Fiona Hall, a nome del gruppo ALDE, su disabilità e sviluppo (B6-0038/2006); |
— |
Luisa Morgantini e Gabriele Zimmer, a nome del gruppo GUE/NGL, sulla disabilità e lo sviluppo (B6-0045/2006); |
— |
Ģirts Valdis Kristovskis e Eoin Ryan, a nome del gruppo UEN, sul tema «Disabilità e sviluppo» (B6-0046/2006). |
La discussione è chiusa.
Votazione: punto 18.4 del PV del 19.01.2006.
17. Discussione su casi di violazione dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto (discussione)
(Per i titoli e gli autori delle proposte di risoluzione vedi punto 4 del PV del 17.01.2006)
17.1. Perù: estradizione e processo dell'ex presidente Alberto Fujimori
Proposte di risoluzione B6-0055/2006, B6-0059/2006, B6-0062/2006, B6-0066/2006 e B6-0070/2006
Marios Matsakis, Luis Yañez-Barnuevo García, José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Erik Meijer e Raül Romeva i Rueda illustrano le proposte di risoluzione.
Intervengono Charles Tannock, a nome del gruppo PPE-DE, Karin Scheele, a nome del gruppo PSE, e Louis Michel (membro della Commissione)
La discussione è chiusa.
Votazione: punto 18.1 del PV del 19.01.2006
17.2. Egitto: violenze nei confronti di profughi sudanesi
Proposte di risoluzione B6-0056/2006, B6-0061/2006, B6-0063/2006, B6-0065/2006, B6-0068/2006 e B6-0070/2006
Karin Scheele, Marios Matsakis, Simon Coveney, Jaromír Kohlíček e Hélène Flautre illustrano le proposte di risoluzione.
Intervengono Luis Yañez-Barnuevo García, a nome del gruppo PSE, Carl Schlyter, a nome del gruppo Verts/ALE, Urszula Krupa, a nome del gruppo IND/DEM, e Louis Michel (membro della Commissione)
La discussione è chiusa.
Votazione: punto 18.2 del PV del 19.01.2006
17.3. Cambogia: repressione politica
Proposte di risoluzione B6-0057/2006, B6-0058/2006, B6-0060/2006, B6-0064/2006, B6-0067/2006 e B4-0071/2006
Lidia Joanna Geringer de Oedenberg, Jules Maaten, Bernd Posselt, Erik Meijer e Alyn Smith illustrano le proposte di risoluzione.
Intervengono Ari Vatanen, a nome del gruppo PPE-DE, Luis Yañez-Barnuevo García, a nome del gruppo PSE, Jaromír Kohlíček, a nome del gruppo GUE/NGL e Ryszard Czarnecki, non iscritto, e Louis Michel (membro della Commissione)
La discussione è chiusa.
Votazione: punto 18.3 del PV del 19.01.2006
18. Turno di votazioni
I risultati dettagliati delle votazioni (emendamenti, votazioni distinte, votazioni per parti separate, ecc.) figurano nell'allegato «Risultati delle votazioni», unito al processo verbale.
18.1. Perù: estradizione e processo dell'ex presidente Alberto Fujimori (votazione)
Proposte di risoluzione B6-0055/2006, B6-0059/2006, B6-0062/2006, B6-0066/2006 e B6-0070/2006
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 12)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0055/2006
(in sostituzione delle B6-0055/2006, B6-0059/2006, B6-0062/2006, B6-0066/2006 e B6-0070/2006):
presentata da
|
José Ignacio Salafranca Sánchez-Neyra, Charles Tannock e Bernd Posselt, a nome del gruppo PPE-DE, |
|
Pasqualina Napoletano e Luis Yañez-Barnuevo García, a nome del gruppo PSE, |
|
Danutė Budreikaitė e Arūnas Degutis, a nome del gruppo ALDE, |
|
Alain Lipietz, Raül Romeva i Rueda, Monica Frassoni, Eva Lichtenberger e Friedrich-Wilhelm Graefe zu Baringdorf, a nome del gruppo Verts/ALE, |
|
André Brie e Erik Meijer, a nome del gruppo GUE/NGL |
Approvazione (P6_TA(2006)0030)
18.2. Egitto: violenze nei confronti di profughi sudanesi (votazione)
Proposte di risoluzione B6-0056/2006, B6-0061/2006, B6-0063/2006, B6-0065/2006, B6-0068/2006 e B6-0069/2006
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 13)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0056/2006
(in sostituzione delle B6-0056/2006, B6-0061/2006, B6-0063/2006, B6-0065/2006, B6-0068/2006 e B6-0069/2006):
presentata da
|
Simon Coveney, Edward McMillan-Scott e Bernd Posselt, a nome del gruppo PPE-DE, |
|
Pasqualina Napoletano, Elena Valenciano Martínez-Orozco e Carlos Carnero González, a nome del gruppo PSE, |
|
Emma Bonino e Johan Van Hecke, a nome del gruppo ALDE, |
|
Hélène Flautre e Cem Özdemir, a nome del gruppo Verts/ALE, |
|
Luisa Morgantini, Jonas Sjöstedt e Vittorio Agnoletto, a nome del gruppo GUE/NGL, |
|
Eoin Ryan, a nome del gruppo UEN |
Approvazione (P6_TA(2006)0031)
Interventi sulla votazione:
— |
Karin Scheele ha presentato un emendamento orale al considerando F, che è stato accolto. |
18.3. Cambogia: repressione politica (votazione)
Proposte di risoluzione B6-0057/2006, B6-0058/2006, B6-0060/2006, B6-0064/2006, B6-0067/2006 e B6-0071/2006
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 14)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0057/2006
(in sostituzione delle B6-0057/2006, B6-0058/2006, B6-0060/2006, B6-0064/2006, B6-0067/2006 e B6-0071/2006):
presentata da
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Bernd Posselt e Simon Coveney, a nome del gruppo PPE-DE, |
|
Pasqualina Napoletano e Elena Valenciano Martínez-Orozco, a nome del gruppo PSE, |
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Graham Watson, Jules Maaten, Emma Bonino, Marco Pannella, Frédérique Ries e Johan Van Hecke, a nome del gruppo ALDE, |
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Frithjof Schmidt, Alyn Smith, Hélène Flautre e Raül Romeva i Rueda, a nome del gruppo Verts/ALE, |
|
Esko Seppänen e Vittorio Agnoletto, a nome del gruppo GUE/NGL, |
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Gintaras Didžiokas e Marcin Libicki, a nome del gruppo UEN |
Approvazione (P6_TA(2006)0032)
Interventi sulla votazione:
— |
Jules Maaten ha presentato un emendamento orale al paragrafo 3, che è stato accolto. |
— |
Charles Tannock, a nome del gruppo PPE-DE, ha presentato un emendamento orale al paragrafo 8 e Marios Matsakis ha proposto una modifica dell'emendamento orale, cui si è associato Charles Tannock (l'emendamento orale è stato accolto). |
18.4. Disabilità e sviluppo (votazione)
Proposte di risoluzione B6-0031/2006, B6-0035/2006, B6-0036/2006, B6-0038/2006, B6-0045/2006 e B6-0046/2006
(Richiesta la maggioranza semplice)
(Risultati della votazione: allegato «Risultati delle votazioni», punto 15)
PROPOSTA DI RISOLUZIONE RC-B6-0031/2006
(in sostituzione delle B6-0031/2006, B6-0035/2006, B6-0036/2006, B6-0038/2006, B6-0045/2006 e B6-0046/2006):
presentata da
|
John Bowis e Maria Martens, a nome del gruppo PPE-DE, |
|
Miguel Angel Martínez Martínez, a nome del gruppo PSE, |
|
Fiona Hall, a nome del gruppo ALDE, |
|
Frithjof Schmidt e Margrete Auken, a nome del gruppo Verts/ALE, |
|
Gabriele Zimmer, Luisa Morgantini e Ilda Figueiredo, a nome del gruppo GUE/NGL, |
|
Ģirts Valdis Kristovskis e Eoin Ryan, a nome del gruppo UEN |
Approvazione (P6_TA(2006)0033)
19. Dichiarazione di voto
Dichiarazioni di voto scritte:
Le dichiarazioni di voto scritte, ai sensi dell'articolo 163, paragrafo 3, del regolamento, figurano nel resoconto integrale delle discussioni della presente seduta.
20. Correzioni di voto
Le correzioni di voto figurano sul sito «Séance en direct», «Résultats des votes (appels nominaux)/Results of votes (Roll-call votes)» e nella versione stampata dell'allegato 2 «Risultati delle votazioni per appello nominale».
La versione elettronica su Europarl sarà aggiornata regolarmente per un periodo massimo di due settimane a decorrere dal giorno della votazione.
Dopo detto termine, l'elenco delle correzioni di voto sarà chiuso per la successiva traduzione e pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.
21. Decisioni relative ad alcuni documenti
Autorizzazione a elaborare relazioni di iniziativa (articolo 39 del regolamento)
commissione EMPL:
— |
La protezione degli operatori sanitari dalle infezioni trasmesse per via ematica a seguito di ferite provocate da siringhe (2006/2015(INI)) (parere: ENVI) |
commissione JURI:
— |
Lo statuto della società privata europea (2006/2013(INI)) (parere: EMPL) |
— |
I termini di prescrizione nel caso di danni alle persone e di incidenti mortali nel contenzioso transfrontaliero (2006/2014(INI)) |
Autorizzazione a elaborare relazioni di iniziativa (articolo 45 del regolamento)
commissione CONT:
— |
Relazione speciale n. 5/2005 della Corte dei conti europea relativa alle spese d'interpretazione del Parlamento, della Commissione e del Consiglio (2006/2001(INI)) |
commissione EMPL:
— |
Creazione di un quadro europeo delle qualifiche (2006/2002(INI)) (parere: IMCO, CULT) |
commissione ITRE:
— |
Attuazione del programma comunitario di Lisbona: Potenziare la ricerca e l'innovazione - Investire per la crescita e l'occupazione (2006/2005(INI)) (parere: ECON, EMPL, IMCO, REGI, CULT) |
— |
Un quadro politico per rafforzare l'industria manifatturiera dell'UE - Verso un'impostazione più integrata della politica industriale (2006/2003(INI)) (parere: ECON, EMPL, ENVI, IMCO, JURI) |
— |
Nanoscienze e nanotecnologie: Un piano d'azione per l'Europa 2005-2009 (2006/2004(INI)) (parere: ENVI, IMCO, JURI) |
commissione JURI:
— |
Strategia per la semplificazione del contesto normativo (2006/2006(INI)) (parere: AFET, DEVE, INTA, BUDG, CONT, ECON, EMPL, ENVI, ITRE, IMCO, TRAN, REGI, AGRI, PECH, CULT, LIBE, AFCO, FEMM, PETI) |
— |
Raccomandazione della Commissione, del 18 maggio 2005, sulla gestione transfrontaliera collettiva dei diritti d'autore e dei diritti connessi nel campo dei servizi musicali on line autorizzati (2005/737/CE) (2006/2008(INI)) (parere: CULT) |
— |
Le conseguenze della sentenza della Corte del 13.9.2005 (C-176/03 Commissione contro Consiglio) (2006/2007(INI)) (parere: CONT, ENVI, TRAN, LIBE) |
commissione FEMM:
— |
Ruolo e prospettive delle donne nelle organizzazioni internationali del commercio e nella politica internazionale (2006/2009(INI)) |
— |
L'immigrazione femminile, il ruolo e la posizione delle donne immigrate nell'UE (2006/2010(INI)) |
— |
Lavoro delle donne scarsamente qualificate - una nuova politica (2006/2011(INI)) (parere: EMPL) |
commissione PETI:
— |
La protezione dell'ambiente dalle radiazioni a seguito dello schianto di un aereo militare in Groenlandia (petizione n. 720/2002) (2006/2012(INI)) |
Competenza delle commissioni
commissione FEMM:
— |
Un modello sociale europeo per il futuro (2005/2248(INI)) deferito per merito: EMPL (parere: ITRE, FEMM) |
— |
Miglioramento della trasferibilità dei diritti alla pensione complementare (COM(2005)0507 - C6-0331/2005 - 2005/0214(COD)) deferimento merito: EMPL parere: ECON, IMCO, FEMM |
— |
Relazione sulla relazione annuale sui diritti umani nel mondo 2005 e sulla politica dell'UE in materia (2005/2203(INI)) deferito per merito: AFET (parere: FEMM) |
commissione DEVE:
— |
Partenariato rafforzato tra l'Unione europea e l'America latina (2005/2241(INI)) deferito per merito: AFET (parere: DEVE, INTA) |
commissione AFET:
— |
La situazione delle donne nei conflitti armati e il loro ruolo nella ricostruzione e il processo democratico nei paesi nella fase successiva al conflitto (2005/2215(INI)) deferito per merito: FEMM (parere: AFET) |
Cooperazione rafforzata tra commissioni
commissione EMPL:
— |
Creazione di un quadro europeo delle qualifiche (2006/2002(INI)) (parere: IMCO) Cooperazione rafforzata tra commissioni EMPL, CULT (A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del 12.01.2006) |
commissione CULT:
— |
Proposta di raccomandazione del Parlamento europeo e del Consiglio relativa alla mobilità transnazionale nella Comunità a fini di istruzione e formazione: La Carta europea di qualità per la mobilità (COM(2005)0450 - C6-0291/2005 - 2005/0179(COD)) Cooperazione rafforzata tra commissioni CULT, EMPL (A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del 12.01.2006) |
commissione JURI:
— |
Le conseguenze della sentenza della Corte del 13.9.2005 (C-176/03 Commissione contro Consiglio) (2006/2007(INI)) (parere: CONT, ENVI, TRAN) Cooperazione rafforzata tra commissioni JURI, LIBE (A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del 12.01.2006) |
— |
Strategia per la semplificazione del contesto normativo (2006/2006(INI)) (parere: AFET, DEVE, INTA, BUDG, CONT, ECON, EMPL, ENVI, ITRE, IMCO, TRAN, REGI, AGRI, PECH, CULT, LIBE, FEMM, PETI) Cooperazione rafforzata tra commissioni JURI, AFCO (A seguito della decisione della Conferenza dei Presidenti del 12.01.2006) |
22. Dichiarazioni scritte inserite nel registro (articolo 116 del regolamento)
Numero di firme raccolte dalle dichiarazioni scritte inserite nel registro (articolo 116, paragrafo 3, del regolamento):
N. Documento |
Autore |
Firme |
59/2005 |
Daniel Strož, Miloslav Ransdorf e Jaromír Kohlíček |
19 |
60/2005 |
Marie-Line Reynaud e Marie-Noëlle Lienemann |
72 |
61/2005 |
Íñigo Méndez de Vigo, Ilda Figueiredo, Bronisław Geremek, Jean Lambert e Martine Roure |
210 |
62/2005 |
Elizabeth Lynne, Elena Valenciano Martínez-Orozco e Anna Záborská |
265 |
63/2005 |
Terence Wynn, Catherine Stihler, Neil Parish, Paulo Casaca e Elspeth Attwooll |
61 |
64/2005 |
Sylwester Chruszcz e Andrzej Tomasz Zapałowski |
58 |
65/2005 |
Bruno Gollnisch |
7 |
66/2005 |
Philip Claeys, Frank Vanhecke, Koenraad Dillen e Carl Lang |
12 |
67/2005 |
Bruno Gollnisch, Andreas Mölzer e Luca Romagnoli |
5 |
68/2005 |
Marie Panayotopoulos-Cassiotou, José Ribeiro e Castro, Kathy Sinnott, Nathalie Griesbeck e Konrad Szymański |
102 |
69/2005 |
Emine Bozkurt, Claude Moraes, Christopher Heaton-Harris, Cem Özdemir e Alexander Alvaro |
239 |
70/2005 |
Roberta Angelilli, Cristiana Muscardini, Romano Maria La Russa, Alessandro Foglietta e Sergio Berlato |
32 |
71/2005 |
Nathalie Griesbeckk |
55 |
72/2005 |
Monika Beňová, Miloš Koterec e Vladimír Maňka |
59 |
73/2005 |
Raül Romeva i Rueda e Gérard Onesta |
42 |
74/2005 |
Michael Cashman, Emine Bozkurt e Thijs Berman |
74 |
75/2005 |
Marie-Arlette Carlotti, Philippe Busquin, Joseph Daul, Mario Mauro e Bogusław Sonik |
75 |
76/2005 |
Alyn Smith |
19 |
77/2005 |
Alfredo Antoniozzi, Mario Mantovani, Marie-Line Reynaud e Jan Jerzy Kułakowski |
115 |
78/2005 |
Daniel Strož |
8 |
79/2005 |
Katalin Lévai, Martine Roure, Anne Van Lancker, Eva-Britt Svensson e Lissy Gröner |
56 |
80/2005 |
Mario Borghezio |
2 |
81/2005 |
Luca Romagnoli, Carlo Fatuzzo e Marco Pannella |
17 |
82/2005 |
Dimitrios Papadimoulis, Feleknas Uca e Panagiotis Beglitis |
38 |
83/2005 |
Yannick Vaugrenard, Harlem Désir, Kader Arif, Françoise Castex e Jean Louis Cottigny |
28 |
1/2006 |
John Bowis, Georgs Andrejevs, Dorette Corbey e Karin Scheele |
125 |
2/2006 |
Vittorio Agnoletto, Giovanni Berlinguer, Patrizia Toia, Pier Antonio Panzeri e Pia Elda Locatelli |
31 |
3/2006 |
Andreas Mölzer |
9 |
4/2006 |
Andreas Mölzer |
5 |
23. Trasmissione dei testi approvati nel corso della presente seduta
Conformemente all'articolo 172, paragrafo 2, del regolamento, il processo verbale della presente seduta sarà sottoposto all'approvazione del Parlamento all'inizio della prossima seduta.
Con l'accordo del Parlamento, i testi approvati saranno trasmessi sin d'ora ai loro destinatari.
24. Calendario delle prossime sedute
Le prossime sedute si terranno il 01.02.2006 e 02.02.2006.
25. Interruzione della sessione
La sessione del Parlamento europeo è interrotta.
La seduta è tolta alle 16.25.
Julian Priestley
Segretario generale
Josep Borrell Fontelles
Presidente
ELENCO DEI PRESENTI
Hanno firmato:
Adamou, Agnoletto, Albertini, Allister, Alvaro, Andrejevs, Andria, Andrikienė, Angelilli, Arif, Arnaoutakis, Ashworth, Atkins, Audy, Auken, Ayala Sender, Aylward, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Baco, Badia I Cutchet, Barsi-Pataky, Batten, Batzeli, Bauer, Beaupuy, Beazley, Becsey, Beer, Beglitis, Belder, Belet, Belohorská, Bennahmias, Beňová, Berend, Berès, van den Berg, Berger, Berlato, Berman, Bielan, Birutis, Blokland, Bobošíková, Böge, Bösch, Bono, Borghezio, Borrell Fontelles, Bourlanges, Bourzai, Bowis, Bowles, Bozkurt, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Breyer, Březina, Brie, Brok, Budreikaitė, Buitenweg, Bullmann, van den Burg, Bushill-Matthews, Busk, Busquin, Busuttil, Buzek, Calabuig Rull, Callanan, Camre, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casa, Casaca, Cashman, Caspary, Castex, Castiglione, del Castillo Vera, Catania, Cavada, Cederschiöld, Chatzimarkakis, Chichester, Chiesa, Chmielewski, Christensen, Chruszcz, Claeys, Clark, Cocilovo, Coelho, Cohn-Bendit, Corbett, Corbey, Cornillet, Costa, Cottigny, Coveney, Cramer, Crowley, Marek Aleksander Czarnecki, Ryszard Czarnecki, D'Alema, Daul, Davies, de Brún, Dehaene, Demetriou, Deprez, De Rossa, De Sarnez, Descamps, Désir, Deß, Deva, De Veyrac, De Vits, Díaz de Mera García Consuegra, Dičkutė, Didžiokas, Díez González, Dillen, Dimitrakopoulos, Di Pietro, Dobolyi, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Drčar Murko, Duchoň, Duff, Duka-Zólyomi, Duquesne, Ehler, Ek, El Khadraoui, Elles, Esteves, Estrela, Ettl, Eurlings, Jill Evans, Robert Evans, Fajmon, Falbr, Farage, Fatuzzo, Fava, Fazakas, Ferber, Fernandes, Fernández Martín, Anne Ferreira, Elisa Ferreira, Figueiredo, Fjellner, Flasarová, Flautre, Florenz, Foltyn-Kubicka, Fontaine, Ford, Fourtou, Fraga Estévez, Frassoni, Freitas, Friedrich, Fruteau, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote, García-Margallo y Marfil, García Pérez, Gaubert, Gauzès, Gebhardt, Gentvilas, Geremek, Geringer de Oedenberg, Gewalt, Gierek, Giertych, Gill, Gklavakis, Glante, Glattfelder, Goebbels, Goepel, Golik, Gollnisch, Gomes, Gomolka, Goudin, Grabowska, Grabowski, Graça Moura, Graefe zu Baringdorf, Gräßle, Grech, Griesbeck, Gröner, de Groen-Kouwenhoven, Groote, Grossetête, Gruber, Guardans Cambó, Guellec, Guerreiro, Guidoni, Gurmai, Gutiérrez-Cortines, Guy-Quint, Gyürk, Hänsch, Hall, Hammerstein Mintz, Hamon, Hannan, Harbour, Harkin, Harms, Hassi, Hatzidakis, Haug, Hazan, Heaton-Harris, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Helmer, Henin, Hennicot-Schoepges, Hennis-Plasschaert, Herczog, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Honeyball, Hoppenstedt, Horáček, Howitt, Hudacký, Hudghton, Hughes, Hybášková, Ibrisagic, Ilves, in 't Veld, Isler Béguin, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jackson, Jäätteenmäki, Jałowiecki, Janowski, Járóka, Jarzembowski, Jeggle, Jensen, Jöns, Jørgensen, Jonckheer, Juknevičienė, Kacin, Kaczmarek, Kallenbach, Kamall, Kamiński, Karas, Karim, Kasoulides, Kaufmann, Kauppi, Tunne Kelam, Kindermann, Kirkhope, Klaß, Klinz, Knapman, Koch, Kohlíček, Konrad, Korhola, Kósáné Kovács, Koterec, Kozlík, Krahmer, Krasts, Kratsa-Tsagaropoulou, Krehl, Kristensen, Kristovskis, Krupa, Kuc, Kudrycka, Kuhne, Kułakowski, Kušķis, Kusstatscher, Kuźmiuk, Lagendijk, Laignel, Lamassoure, Lambert, Lambrinidis, Landsbergis, Lang, Langen, Langendries, Laperrouze, Lax, Lechner, Le Foll, Lehne, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Le Rachinel, Lewandowski, Libicki, Lichtenberger, Lienemann, Liese, Liotard, Lipietz, Locatelli, López-Istúriz White, Louis, Lucas, Ludford, Lulling, Lundgren, Lynne, Maaten, McAvan, McCarthy, McGuinness, McMillan-Scott, Madeira, Malmström, Manders, Maňka, Erika Mann, Thomas Mann, Marques, Martens, David Martin, Hans-Peter Martin, Martinez, Martínez Martínez, Masiel, Masip Hidalgo, Maštálka, Mastenbroek, Mato Adrover, Matsakis, Matsis, Matsouka, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Medina Ortega, Meijer, Méndez de Vigo, Menéndez del Valle, Meyer Pleite, Miguélez Ramos, Mikko, Mikolášik, Millán Mon, Mölzer, Montoro Romero, Moraes, Moreno Sánchez, Morillon, Moscovici, Mote, Mulder, Musacchio, Muscardini, Muscat, Myller, Napoletano, Nassauer, Nattrass, Navarro, Newton Dunn, Annemie Neyts-Uyttebroeck, Nicholson, Nicholson of Winterbourne, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Obiols i Germà, Özdemir, Olajos, Olbrycht, Ó Neachtain, Onesta, Onyszkiewicz, Oomen-Ruijten, Őry, Oviir, Paasilinna, Pack, Pafilis, Pahor, Paleckis, Panayotopoulos-Cassiotou, Panzeri, Papadimoulis, Papastamkos, Parish, Patrie, Pavilionis, Peillon, Pęk, Alojz Peterle, Pflüger, Piecyk, Pieper, Pīks, Pinheiro, Pinior, Piskorski, Pittella, Pleguezuelos Aguilar, Pleštinská, Podkański, Poettering, Poignant, Polfer, Poli Bortone, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Prets, Prodi, Protasiewicz, Purvis, Queiró, Quisthoudt-Rowohl, Rack, Radwan, Ransdorf, Rapkay, Rasmussen, Remek, Resetarits, Reul, Reynaud, Ribeiro e Castro, Riera Madurell, Ries, Riis-Jørgensen, Rivera, Rizzo, Rocard, Rogalski, Roithová, Romagnoli, Romeva i Rueda, Roszkowski, Roth-Behrendt, Rothe, Rouček, Roure, Rudi Ubeda, Rübig, Rühle, Rutowicz, Ryan, Sacconi, Saïfi, Sakalas, Salafranca Sánchez-Neyra, Salinas García, Salvini, Samaras, Samuelsen, Sánchez Presedo, dos Santos, Sartori, Saryusz-Wolski, Savi, Sbarbati, Schapira, Scheele, Schenardi, Schierhuber, Schlyter, Schmidt, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schroedter, Schuth, Schwab, Seeber, Seeberg, Segelström, Seppänen, Siekierski, Silva Peneda, Sinnott, Skinner, Škottová, Smith, Sommer, Sonik, Sornosa Martínez, Spautz, Speroni, Staes, Staniszewska, Starkevičiūtė, Šťastný, Stevenson, Stockmann, Strejček, Strož, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Swoboda, Szájer, Szent-Iványi, Szymański, Tabajdi, Tajani, Takkula, Tannock, Tarabella, Tarand, Thomsen, Thyssen, Titley, Toia, Tomczak, Toubon, Trakatellis, Trautmann, Triantaphyllides, Trüpel, Turmes, Tzampazi, Uca, Ulmer, Väyrynen, Vakalis, Valenciano Martínez-Orozco, Vanhecke, Van Hecke, Van Lancker, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vaugrenard, Verges, Vergnaud, Vernola, Vidal-Quadras, Vincenzi, Virrankoski, Vlasák, Vlasto, Voggenhuber, Wagenknecht, Walter, Watson, Henri Weber, Manfred Weber, Weiler, Weisgerber, Wieland, Wiersma, Wijkman, Wise, von Wogau, Wohlin, Bernard Piotr Wojciechowski, Janusz Wojciechowski, Wortmann-Kool, Wurtz, Wynn, Xenogiannakopoulou, Yañez-Barnuevo García, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zani, Zapałowski, Zappalà, Zatloukal, Ždanoka, Železný, Zieleniec, Zīle, Zingaretti, Zvěřina, Zwiefka
Osservatori
Anastase Roberta Alma, Athanasiu Alexandru, Bărbuleţiu Tiberiu, Becşenescu Dumitru, Bliznashki Georgi, Buruiană Aprodu Daniela, Cappone Maria, Cioroianu Adrian Mihai, Corlăţean Titus, Coşea Dumitru Gheorghe Mircea, Creţu Corina, Creţu Gabriela, Dimitrov Martin, Dîncu Vasile, Duca Viorel, Ganţ Ovidiu Victor, Hogea Vlad Gabriel, Husmenova Filiz, Iacob Ridzi Monica Maria, Ilchev Stanimir, Ivanova Iglika, Kazak Tchetin, Kirilov Evgeni, Marinescu Marian-Jean, Mihăescu Eugen, Morţun Alexandru Ioan, Nicolae Şerban, Parvanova Antonyia, Paşcu Ioan Mircea, Petre Maria, Podgorean Radu, Popa Nicolae Vlad, Popeangă Petre, Sârbu Daciana Octavia, Severin Adrian, Sofianski Stefan, Stoyanov Dimitar, Szabó Károly Ferenc, Tîrle Radu, Vigenin Kristian, Zgonea Valeriu Ştefan
ALLEGATO I
NOMINA DEI MEMBRI DELLA COMMISSIONE D'INCHIESTA SUL CROLLO FINANZIARIO DELLA «EQUITABLE LIFE ASSURANCE SOCIETY» E DELLA COMMISSIONE TEMPORANEA SUL PRESUNTO UTILIZZO DI PAESI EUROPEI DA PARTE DELLA CIA PER IL TRASPORTO E LA DETENZIONE ILLEGALE DI PERSONE
CT02 Commissione d'inchiesta sul crollo finanziario della Equitable Life Assurance Society
(22 membri)
Membri titolari
PPE-DE ATKINS Sir Robert
DOORN Bert
GARGANI Giuseppe
GAUZÈS Jean-Paul
GUTIÉRREZ-CORTINES Cristina
McGUINNESS Mairead
PANAYOTOPOULOS-CASSIOTOU Marie
WIELAND Rainer
PSE CASHMAN Michael
DE ROSSA Proinsias
ETTL Harald
MEDINA ORTEGA Manuel
SKINNER Peter
VAN LANCKER Anne
ALDE BOWLES Sharon Margaret
KLINZ Wolf
WALLIS Diana
Verts/ALE RÜHLE Heide
GUE/NGL MEYER PLEITE Willy
IND/DEM BLOOM Godfrey
UEN Ó NEACHTAIN Seán
NI MOTE Ashley
CT03 Commissione temporanea sul presunto utilizzo di paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegale di persone
(46 membri)
Membri titolari
PPE-DE BREPOELS Frederika
COELHO Carlos
COVENEY Simon
DIMITRAKOPOULOS Giorgos
EURLINGS Camiel
GAUBERT Patrick
GAWRONSKI Jas
KLAMT Ewa
KUDRYCKA Barbara
MIKOLÁŠIK Miroslav
SALAFRANCA SÁNCHEZ-NEYRA José Ignacio
SCHÖPFLIN György
STENZEL Ursula
TANNOCK Charles
WIJKMAN Anders
von WOGAU Karl
ZAHRADIL Jan
PSE BEŇOVÁ Monika
FAVA Giovanni Claudio
ILVES Toomas Hendrik
KÓSÁNÉ KOVÁCS Magda
KREISSL-DÖRFLER Wolfgang
LAMBRINIDIS Stavros
MORAES Claude
PINIOR Józef
ROURE Martine
SEGELSTRÖM Inger
SWOBODA Hannes
VALENCIANO MARTÍNEZ-OROZCO María Elena
WIERSMA Jan Marinus
ALDE ALVARO Alexander Nuno
GUARDANS CAMBÓ Ignasi
in 't VELD Sophia
LUDFORD Baroness Sarah
MALMSTRÖM Cecilia
ONYSZKIEWICZ Janusz
Verts/ALE BUITENWEG Kathalijne Maria
ÖZDEMIR Cem
GUE/NGL CATANIA Giusto
KAUFMANN Sylvia-Yvonne
IND/DEM PIOTROWSKI Mirosław Mariusz
ROGALSKI Bogusław
UEN RYAN Eoin
SZYMAŃSKI Konrad
NI CLAEYS Philip
DE MICHELIS Gianni
ALLEGATO II
RISULTATI DELLE VOTAZIONI
Significato delle abbreviazioni e dei simboli utilizzati
+ |
approvato |
- |
respinto |
↓ |
decaduto |
R |
ritirato |
AN (…, …, …) |
votazione per appello nominale (favorevoli, contrari, astenuti) |
VE (…, …, …) |
votazione elettronica (favorevoli, contrari, astenuti) |
vs |
votazioni per parti separate |
vd |
votazione distinta |
em |
emendamento |
EC |
emendamento di compromesso |
PC |
parte corrispondente |
S |
emendamento di soppressione |
= |
emendamenti identici |
§ |
paragrafo |
art |
articolo |
cons |
considerando |
PR |
proposta di risoluzione |
PRC |
proposta di risoluzione comune |
SEC |
votazione a scrutinio segreto |
1. Crollo finanziario della «Equitable Life Assurance Society»
Proposta della Conferenza dei presidenti sulla nomina dei membri della commissione d'inchiesta
Oggetto |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
approvazione senza votazione |
|
+ |
|
2. Presunto uso di paesi europei da parte della CIA per il trasporto e la detenzione illegale di prigionieri
Proposta della Conferenza dei presidenti sulla nomina dei membri della commissione d'inchiesta
Oggetto |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
approvazione senza votazione |
|
+ |
|
3. Regole di condotta applicabili ai deputati europei (modifica del regolamento del Parlamento)
Relazione: Gérard ONESTA (A6-0413/2005)
Oggetto |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
votazione unica |
VE |
+ |
399, 90, 35 |
4. Attuazione della Carta europea per le piccole imprese
Relazione: Dominique VLASTO (A6-0405/2005)
Oggetto |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
votazione unica |
AN |
+ |
503, 10, 38 |
Richieste di votazione per appello nominale
PPE-DE: votazione finale
5. OCM dello zucchero *
Relazione: Jean-Claude FRUTEAU (A6-0391/2005)
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
Proposta di regolamento |
|||||
proposta di reiezione della proposta della Commissione |
77 |
UEN |
VE |
- |
128, 413, 17 |
emendamenti della commissione competente — votazione in blocco |
1-3 6 8 11-13 15 17-18 20-22 24-32 38-55 57-59 61-64 66-68 |
commissione |
|
+ |
|
emendamenti della commissione competente — votazioni distinte |
4 |
commissione |
vd |
+ |
|
5 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
7 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
9 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
10 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
14 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
16 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
19 |
commissione |
vd |
- |
|
|
23 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
33 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
34 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
36 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
56 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
60 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
69 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
art 9 |
37 |
commissione |
VE |
+ |
299, 234, 33 |
75 |
SIEKIERSKI e al. |
|
↓ |
|
|
art 10, § 3 |
76 |
UEN |
VE |
- |
79, 470, 29 |
art 29, § 2, comma 2 |
72 |
PSE |
VE |
+ |
373, 142, 65 |
65 |
commissione |
|
↓ |
|
|
art 37, dopo § 3 |
74 |
SIEKIERSKI e al. |
VE |
- |
262, 272, 47 |
dopo il cons. 9 |
78 |
PSE |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2/VE |
+ |
294, 284, 6 |
|||
80 |
KINNOCK e al. |
|
- |
|
|
dopo il cons. 27 |
79 |
KINNOCK e al. |
|
- |
|
votazione: proposta modificata |
|
+ |
|
||
Progetto di risoluzione legislativa |
|||||
dopo § 1 |
70 |
PSE |
|
+ |
|
71 |
PSE |
|
+ |
|
|
dopo § 2 |
73 |
PPE-DE |
|
+ |
|
votazione: risoluzione legislativa |
VE |
+ |
391, 155, 37 |
Richieste di votazione distinta
PPE-DE: emm 10, 19 e 36
UEN emm 4, 5, 7, 9, 14, 16, 19, 23, 33, 34, 56, 60 e 69
Richieste di votazione per parti separate
PPE-DE:
em 78
prima parte: l'insieme del testo tranne i termini «nei tempi più brevi, e»
seconda parte: tali termini
6. Regimi di sostegno a favore degli agricoltori (zucchero) *
Relazione: Jean-Claude FRUTEAU (A6-0392/2005)
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
proposta di reiezione della proposta della Commissione |
19/rev |
UEN |
|
- |
|
emendamenti della commissione competente — votazione in blocco |
1-3 6-7 9-10 12 14-16 |
commissione |
|
+ |
|
emendamenti della commissione competente — votazioni distinte |
4 |
commissione |
vd |
- |
|
5 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
8 |
commissione |
vd/VE |
+ |
382, 147, 51 |
|
11 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
13 |
commissione |
vd/VE |
- |
279, 280, 24 |
|
dopo il cons. 2 |
17 |
PSE |
|
+ |
|
votazione: proposta modificata |
|
+ |
|
||
Progetto di risoluzione legislativa |
|||||
dopo § 2 |
18/rev |
PPE-DE |
|
+ |
|
votazione: risoluzione legislativa |
|
+ |
|
Richieste di votazione distinta
UEN emm 4, 5, 8, 11 e 13
7. Ristrutturazione dell'industria dello zucchero *
Relazione: Jean-Claude FRUTEAU (A6-0393/2005)
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
Proposta di regolamento |
|||||
proposta di reiezione della proposta della Commissione |
25 |
UEN |
VE |
- |
138, 402, 18 |
emendamenti della commissione competente — votazione in blocco |
1-2 4-12 14 16 |
commissione |
|
+ |
|
emendamenti della commissione competente — votazioni distinte |
3 |
commissione |
vd |
+ |
|
13 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
15 |
commissione |
vd |
+ |
|
|
art 1, dopo § 3 |
23 |
SIEKIERSKI e al. |
|
- |
|
art 3, dopo § 3 |
22 |
SIEKIERSKI e al. |
VE |
+ |
304, 249, 20 |
art 3, dopo § 5 |
19 |
SIEKIERSKI e al. |
|
- |
|
dopo art. 3 |
20 |
SIEKIERSKI e al. |
VE |
+ |
282, 244, 45 |
21 |
SIEKIERSKI e al. |
VE |
+ |
280, 241, 38 |
|
dopo art. 4 |
17 |
PSE |
|
+ |
|
dopo art. 6 |
24 |
SIEKIERSKI e al. |
|
- |
|
votazione: proposta modificata |
|
+ |
|
||
Progetto di risoluzione legislativa |
|||||
dopo § 2 |
18 |
PPE-DE |
|
+ |
|
votazione: risoluzione legislativa |
|
+ |
|
Richieste di votazione distinta
UEN emm 3, 13 e 15
8. La Cecenia dopo le elezioni e società civile in Russia
Proposte di risoluzione: B6-0028/2006, B6-0029/2006, B6-0032/2006, B6-0037/2006, B6-0041/2006 e B6-0044/2006
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
proposta di risoluzione comune RC-B6-0028/2006 (PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL e UEN) |
|||||
§ 6 |
3 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
dopo § 18 |
2 |
ALDE |
|
+ |
|
dopo cons P |
1 |
ALDE |
|
+ |
|
votazione: risoluzione (insieme del testo) |
|
+ |
|
||
proposte di risoluzione dei gruppi politici |
|||||
B6-0028/2006 |
|
UEN |
|
↓ |
|
B6-0029/2006 |
|
PSE |
|
↓ |
|
B6-0032/2006 |
|
ALDE |
|
↓ |
|
B6-0037/2006 |
|
Verts/ALE |
|
↓ |
|
B6-0041/2006 |
|
PPE-DE |
|
↓ |
|
B6-0044/2006 |
|
GUE/NGL |
|
↓ |
|
Varie
Anche Daniel Marc Cohn-Bendit, Hélène Flautre e Bart Staes hanno firmato la proposta di risoluzione comune a nome del gruppo Verts/ALE.
9. Periodo di riflessione (struttura, argomenti e quadro per una valutazione del dibattito sull'Unione europea)
Relazione: Johannes VOGGENHUBBER/ Andrew DUFF (A6-0414/2005)
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
Proposta di risoluzione alternativa |
1 |
IND/DEM |
|
- |
|
§ 1 |
§ |
testo originale |
AN |
+ |
468, 83, 21 |
§ 2 |
4 |
GUE/NGL |
AN |
- |
73, 483, 12 |
dopo § 2 |
18 |
ALDE, Verts/ALE, Moscovici, Berès |
VE |
+ |
280, 270, 17 |
§ 5 |
5 |
GUE/NGL |
VE |
- |
183, 363, 24 |
§ 6 |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
+ |
|
|||
§ 7 |
6 |
GUE/NGL |
|
- |
|
§ 9 |
7 |
GUE/NGL |
|
- |
|
§ |
testo originale |
vs |
|
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
+ |
|
|||
§ 12 |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
+ |
|
|||
§ 13 |
19 |
ALDE, Verts/ALE, PPE-DE, PSE |
|
+ |
|
§ 14 |
13 |
PSE |
|
+ |
|
§ 16 |
12 |
PSE, PPE-DE |
|
+ |
|
20 |
ALDE, Verts/ALE |
|
↓ |
|
|
§ 17, dopo la lett. v) |
21 |
ALDE, Verts/ALE, PPE-DE, PSE, Moscovici, Berès |
|
+ |
|
§ 23 |
§ |
testo originale |
AN |
+ |
459, 98, 16 |
§ 24 |
22 |
ALDE, Verts/ALE, PPE-DE, PSE |
|
+ |
|
§ |
testo originale |
|
↓ |
|
|
dopo § 25 |
29 |
PPE-DE |
VE |
+ |
316, 232, 12 |
§ 26 |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
+ |
|
|||
§ 27 |
8S |
GUE/NGL |
AN |
- |
179, 377, 15 |
23 |
ALDE, Verts/ALE, Beres |
|
R |
|
|
dopo § 27 |
27 |
ALDE, Verts/ALE, Moscovici, Berès |
AN |
- |
147, 416, 9 |
24 |
ALDE, Verts/ALE, Moscovici, Berès |
|
- |
|
|
28 |
PPE-DE |
|
+ |
|
|
§ 28 |
9S |
GUE/NGL |
|
- |
|
§ 31 |
25 |
ALDE, Verts/ALE, Moscovici, Berès |
|
- |
|
§ 32 |
10S |
GUE/NGL |
AN |
- |
131, 428, 11 |
26 |
ALDE, Verts/ALE, Moscovici, Berès |
vs/AN |
|
|
|
1 |
- |
159, 390, 14 |
|||
2 |
- |
158, 388, 24 |
|||
dopo il trattino 6 |
15 |
ALDE, Verts/ALE, PPE-DE, PSE, Moscovici, Berès |
|
+ |
|
cons A |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
+ |
|
|||
cons F |
2 |
GUE/NGL |
AN |
- |
107, 452, 7 |
14 |
PSE |
VE |
+ |
313, 235, 12 |
|
cons I |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2/AN |
+ |
476, 79, 12 |
|||
cons J |
3 |
GUE/NGL |
AN |
- |
90, 444, 30 |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
+ |
|
|||
cons N |
16 |
ALDE, Verts/ALE, PPE-DE, PSE, Moscovici, Berès |
|
+ |
|
cons O |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
+ |
|
|||
cons Q |
11 |
PSE |
|
+ |
|
17 |
ALDE, Verts/ALE |
|
↓ |
|
|
votazione: risoluzione (insieme del testo) |
AN |
+ |
385, 125, 51 |
Richieste di votazione per appello nominale
IND/DEM: § 23, em 27 e votazione finale
PSE: § 1, em 8 e votazione finale
GUE/NGL: em 2, 3, 4, 8 e 10
PPE-DE em 27 e votazione finale
Verts/ALE emm 26, 27 e votazione finale
ALDE emm 26, 27 e votazione finale
Richieste di votazione per parti separate
IND/DEM:
em 26
prima parte:«chiede che si compiano ... del 2009»
seconda parte:«e suggerisce … del Parlamento europeo»
PSE, GUE/NGL:
§ 6
prima parte:«respinge le proposte … al di fuori del sistema dell'UE»
seconda parte:«ricorda che … una Costituzione per l'Europa»
§ 26
prima parte: insieme del testo tranne i termini «in teoria»
seconda parte: tali termini
§ 12
prima parte:«insiste sul fatto che … sia europeo sia nazionale»
seconda parte:«ammonisce che … dei cittadini europei»
PSE
§ 9
prima parte: insieme del paragrafo tranne i termini «chiarire, approfondire e democratizzare il consenso intorno alla Costituzione»
seconda parte: tali termini
cons J
prima parte:«il» No «sembra … riforme costituzionali»
seconda parte:«ma, paradossalmente, … il blocco della riforma»
cons A
prima parte:«il trattato che adotta … ottobre 2004»
seconda parte:«e riconfermato … giugno 2005»
cons I
prima parte: l'insieme del testo tranne il termine «negativi»
seconda parte: tale termine
cons O
prima parte: insieme del testo tranne i termini «contesto piuttosto che sul testo, affrontando questioni come il»
seconda parte: tali termini
Varie
I gruppi ALDE e Verts/ALE hanno ritirato l'emendamento 23.
Anche Carl Schlyter ha firmato l'emendamento 1.
10. Politica europea di prossimità
Relazione: Charles TANNOCK (A6-0399/2005)
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
§ 1 |
37 |
PPE-DE |
|
+ |
|
dopo § 3 |
13 |
PSE |
|
+ |
|
55 |
PPE-DE |
|
+ |
|
|
§ 5 |
38 |
PPE-DE |
|
+ |
modificato oralmente |
dopo § 6 |
39 |
PPE-DE |
|
+ |
|
§ 7 |
18 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
dopo § 7 |
19 |
Verts/ALE |
|
- |
|
dopo § 8 |
20 |
Verts/ALE |
VE |
+ |
239, 29, 183 |
40 |
PPE-DE |
|
+ |
|
|
dopo § 14 |
21 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
§ 16 |
41 |
PPE-DE |
|
+ |
|
54 |
PPE-DE |
|
+ |
|
|
dopo § 18 |
22 |
Verts/ALE |
|
- |
|
§ 20 |
35 |
PPE-DE |
|
+ |
|
42 |
PPE-DE |
|
+ |
|
|
§ 21 |
43 |
PPE-DE |
|
+ |
|
dopo § 22 |
12 |
PSE |
VE |
- |
146, 300, 5 |
§ 25 |
§ |
testo originale |
vd |
+ |
|
§ 27 |
17 |
PSE |
|
+ |
|
§§ 29 e 30 |
- |
testo originale |
|
+ |
inserire dopo § 35 |
§ 29 |
44 |
PPE-DE |
|
+ |
|
prima del § 31 |
5 |
ALDE |
|
R |
|
§ 33 |
- |
testo originale |
|
+ |
|
dopo § 35 |
45 |
PPE-DE |
|
+ |
|
§ 36 |
14 |
PSE |
|
+ |
|
dopo § 36 |
6 |
ALDE |
|
R |
|
§ 37 |
15 |
PSE |
|
+ |
|
§ 43 |
4 |
ALDE |
|
+ |
modificato oralmente |
46 |
PPE-DE |
|
↓ |
|
|
§ 44 |
16 |
PSE |
|
+ |
|
47 |
PPE-DE |
|
R |
|
|
dopo § 45 |
7 |
ALDE |
|
+ |
|
8/rev. |
ALDE |
|
R |
|
|
§ 46 |
48 |
PPE-DE |
|
+ |
|
23 |
Verts/ALE |
vs |
|
|
|
1 |
- |
|
|||
2 |
- |
|
|||
§ 48 |
49 |
PPE-DE |
|
+ |
|
§ 49 |
24 |
Verts/ALE |
|
- |
|
2 |
PPE-DE |
|
+ |
|
|
§ 51 |
25 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
§ 52 |
26 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
50 |
PPE-DE |
vs |
|
|
|
1 |
+ |
|
|||
2/VE |
+ |
254, 156, 10 |
|||
§ 53 |
27 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
§ 54 |
51 |
PPE-DE |
|
R |
|
§ 55 |
53 |
PPE-DE |
|
+ |
|
§ 56 |
52 |
PPE-DE |
|
+ |
|
§ 58 |
§ |
testo originale |
|
+ |
modificato oralmente |
dopo § 58 |
28 |
Verts/ALE |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
- |
|
|||
29 |
Verts/ALE |
vs |
|
|
|
1 |
+ |
|
|||
2/VE |
+ |
244, 153, 6 |
|||
30 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
|
31 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
|
dopo il visto 1 |
34 |
PPE-DE |
|
+ |
|
visto 6 |
3 |
ALDE |
|
+ |
|
dopo il visto 6 |
9 |
ALDE |
|
+ |
|
10 |
ALDE |
|
+ |
|
|
cons D |
32 |
Verts/ALE |
|
+ |
|
dopo cons F |
36 |
PPE-DE |
|
+ |
|
cons K |
33 |
Verts/ALE |
VE |
- |
167, 189, 3 |
dopo cons O |
11 |
PSE |
|
- |
|
dopo cons P |
1 |
PPE-DE |
VE |
- |
177, 206, 11 |
votazione: risoluzione (insieme del testo) |
|
+ |
|
Richieste di votazione per parti separate
PPE-DE
em 29
prima parte:«chiede alla Russia e alla Turchia di svolgere … della cooperazione regionale;»
seconda parte:«a tal fine invita la Turchia ad aprire … con l'Armenia»
Verts/ALE
em 50
prima parte:«accoglie con favore il ritiro … 1559»
seconda parte:«concernente il disarmo di Hezbollah»
em 28
prima parte: insieme del testo tranne i termini «attualmente in atto»
seconda parte: tali termini
PSE
em 23
prima parte:«prende atto … in Tunisia»
seconda parte: soppressione di «invita la Commissione … delle Nazioni Unite»
Richieste di votazione distinta
Verts/ALE § 25
Varie
Il gruppo ALDE ha proposto:
— |
che i §§ 29 e 30 siano inseriti dopo il § 35; |
— |
che il § 33 sia inserito dopo il sottotitolo «Maghreb» (non accolto). |
Il gruppo PPE-DE ha ritirato i suoi emendamenti 47 e 51.
Il gruppo ALDE ha ritirato i suoi emendamenti 5, 6 e 8/riv.
Charles Tannock ha presentato i seguenti emendamenti orali a nome del gruppo PPE-DE:
Emendamento orale all'emendamento 4 (presentato dal gruppo ALDE, concernente il paragrafo 43):
43. ricorda che occorre prestare particolare attenzione agli Stati sovrani del continente europeo che non sono membri dell'Unione europea ma che, per motivi storici e geografici, hanno stretti legami politici ed economici con essa (Andorra, Monaco, San Marino, Stato della Città del Vaticano, Svizzera, Liechtenstein, Norvegia e Islanda), offrendo anche a loro la possibilità di partecipare alla politica di prossimità;
Emendamento orale all'emendamento 38 (presentato dal gruppo dal gruppo PPE-DE, concernente il paragrafo 5):
5. invita la Commissione a definire la finalità e le chiare priorità della politica europea di prossimità (ENP), fissando pertanto i criteri per la valutazione dei progressi compiuti, e plaude all'idea di proporre, al termine del processo ENP, la conclusione di accordi di vicinato con i paesi non candidati all'adesione che abbiano ravvicinato la propria legislazione all'acquis comunitario; invita la Commissione a proporre e ad attuare politiche specifiche per estendere, ove possibile, la politica di prossimità ai paesi insulari dell'Atlantico che sono vicini a regioni ultraperiferiche dell'UE adiacenti al continente, nel caso in cui esistano particolare aspetti di vicinanza geografica, affinità culturali e storiche e sicurezza reciproca;
Emendamento orale al paragrafo 58 (testo originale):
58. ritiene che il conflitto nel Nagorno-Karabah sia di ostacolo allo sviluppo dell'Armenia e dell'Azerbaigian e alla cooperazione regionale, nonché all'efficace attuazione della politica europea di prossimità in quanto tale; fa pertanto appello ad entrambe le parti affinché si astengano da azioni unilaterali e da dichiarazioni aggressive e si impegnino a trovare una soluzione al conflitto attraverso un dialogo costruttivo con tutte le forze interessate, sulla base del rispetto dei diritti delle minoranze e sulla base dei principi di diritto internazionale ; sottolinea l'importanza che la prosecuzione delle riforme democratiche riveste per lo sviluppo della regione e delle sue relazioni con l'UE; sollecita tutte le parti coinvolte a trovare soluzioni per consentire il graduale rientro dei profughi nei territori occupati, nel rispetto dei diritti delle minoranze con particolare riferimento al ritorno degli azeri; chiede agli Stati che fanno parte del Gruppo di Minsk dell'OSCE di coordinare più efficacemente la loro azione con il rappresentante speciale dell'Unione europea per il Caucaso meridionale onde far avanzare le trattative;
11. Futuro della strategia di Lisbona nell'ottica di genere
Relazione: Edite ESTRELA (A6-0402/2005)
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
§ 18 |
5 |
PPE-DE |
|
+ |
|
§ 19 |
§ |
testo originale |
vd |
+ |
|
dopo § 23 |
4 |
PSE |
|
+ |
|
§ 26 |
1 |
ALDE |
|
+ |
|
§ 28 |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
- |
|
|||
§ 34 |
§ |
testo originale |
vd |
- |
|
prima del trattino 1 |
2= 3= |
Verts/ALE, GUE/NGL PSE |
|
+ |
|
votazione: risoluzione (insieme del testo) |
|
+ |
|
Richieste di votazione per parti separate
ALDE, PPE-DE, PSE
§ 28
prima parte: insieme del testo tranne la frase «la prestazione di assistenza … nonché di»
seconda parte: tali termini
Richieste di votazione distinta
ALDE §§ 19 e 34
PPE-DE §§ 19 e 34
12. Perù: estradizione e processo dell'ex presidente Alberto Fujimori
Proposte di risoluzione: B6-0055/2006, B6-0059/2006, B6-0062/2006, B6-0066/2006 e B6-0070/2006
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
proposta di risoluzione comune RC-B6-0055/2006 (PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE e GUE/NGL) |
|||||
votazione: risoluzione (insieme del testo) |
|
+ |
|
||
proposte di risoluzione dei gruppi politici |
|||||
B6-0055/2006 |
|
PSE |
|
↓ |
|
B6-0059/2006 |
|
ALDE |
|
↓ |
|
B6-0062/2006 |
|
PPE-DE |
|
↓ |
|
B6-0066/2006 |
|
GUE/NGL |
|
↓ |
|
B6-0070/2006 |
|
Verts/ALE |
|
↓ |
|
13. Violenze nei confronti di profughi sudanesi
Proposte di risoluzione: B6-0056/2006, B6-0061/2006, B6-0063/2006, B6-0065/2006, B6-0068/2006 e B6-0069/2006
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
proposta di risoluzione comune RC-B6-0056/2006 (PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL e UEN) |
|||||
cons. F |
|
testo originale |
|
+ |
modificato oralmente |
cons G |
1S |
PPE-DE |
VE |
+ |
50, 29, 0 |
§ 5 |
|
testo originale |
|
+ |
|
votazione: risoluzione (insieme del testo) |
|
+ |
|
||
proposte di risoluzione dei gruppi politici |
|||||
B6-0056/2006 |
|
PSE |
|
↓ |
|
B6-0061/2006 |
|
ALDE |
|
↓ |
|
B6-0063/2006 |
|
PPE-DE |
|
↓ |
|
B6-0065/2006 |
|
GUE/NGL |
|
↓ |
|
B6-0068/2006 |
|
UEN |
|
↓ |
|
B6-0069/2006 |
|
Verts/ALE |
|
↓ |
|
Varie
Karin Scheele ha precisato che al considerando F si dovrebbe leggere, come al paragrafo 5, «650 cittadini sudanesi» e non «462 cittadini sudanesi».
14. Cambogia: repressione politica
Proposte di risoluzione: B6-0057/2006, B6-0058/2006, B6-0060/2006, B6-0064/2006, B6-0067/2006 e B6-0071/2006
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
proposta di risoluzione comune RC-B6-0057/2006 (PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL e UEN) |
|||||
§ 2 |
1 |
ALDE |
|
+ |
corretto (cfr. «Varie») |
§ 3 |
§ |
testo originale |
|
+ |
modificato oralmente |
§ 8 |
§ |
testo originale |
|
+ |
modificato oralmente |
cons. B |
§ |
testo originale |
vs |
|
|
1 |
+ |
|
|||
2 |
- |
|
|||
votazione: risoluzione (insieme del testo) |
AN |
+ |
80, 0, 1 |
||
proposte di risoluzione dei gruppi politici |
|||||
B6-0057/2006 |
|
PSE |
|
↓ |
|
B6-0058/2006 |
|
UEN |
|
↓ |
|
B6-0060/2006 |
|
ALDE |
|
↓ |
|
B6-0064/2006 |
|
PPE-DE |
|
↓ |
|
B6-0067/2006 |
|
GUE/NGL |
|
↓ |
|
B6-0071/2006 |
|
Verts/ALE |
|
↓ |
|
Richieste di votazione per appello nominale
PPE-DE votazione finale
Richieste di votazione per parti separate
PPE-DE:
cons B
prima parte: L'insieme del testo tranne i termini «sono stati arrestati e»
seconda parte: tali termini
Varie
L'emendamento 1 dovrebbe recitare come segue:
2. |
prende atto del rilascio degli attivisti dei diritti dell'uomo recentemente arrestati e chiede l'annullamento di tutti i capi di imputazione nei loro confronti e l'annullamento di tutti i capi di imputazione e mandati di arresto emessi contro i difensori dei diritti dell'uomo attualmente non detenuti; chiede inoltre la cessazione di tutti gli atti di intimidazione e di molestia nei confronti dei difensori dei diritti dell'uomo in Cambogia; |
Charles Tannock, a nome del gruppo PPE-DE, ha presentato un emendamento orale in aggiunta al paragrafo 8, successivamente modificato da Marios Matsakis:
ed esprime forti dubbi sulla necessità di rubricare come reato penale la diffamazione dell'ufficio del primo ministro;
Jules Maaten ha presentato il seguente emendamento orale al paragrafo 3:
3. |
chiede alla Cambogia di smettere di venir meno ai suoi obblighi internazionali e, in particolare, agli obblighi che ad essa derivano dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, e di rilasciare immediatamente Cheam Channy; chiede altresì la revisione della sentenza contro Sam Rainsy e Chea Poch e il ripristino della loro immunità parlamentare; |
15. Disabilità e sviluppo
Proposte di risoluzione: B6-0031/2006, B6-0035/2006, B6-0036/2006, B6-0038/2006, B6-0045/2006 e B6-0046/2006
Oggetto |
Em. n. |
Autore |
AN, ecc. |
Votazione |
Votazioni per AN/VE — osservazioni |
Proposta di risoluzione comune RC-B6-0031/2006 (PPE-DE, PSE, ALDE, Verts/ALE, GUE/NGL e UEN) |
|||||
votazione: risoluzione (insieme del testo) |
|
+ |
|
||
proposte di risoluzione dei gruppi politici |
|||||
B6-0031/2006 |
|
PPE-DE |
|
↓ |
|
B6-0035/2006 |
|
PSE |
|
↓ |
|
B6-0036/2006 |
|
Verts/ALE |
|
↓ |
|
B6-0038/2006 |
|
ALDE |
|
↓ |
|
B6-0045/2006 |
|
GUE/NGL |
|
↓ |
|
B6-0046/2006 |
|
UEN |
|
↓ |
|
ALLEGATO III
RISULTATO DEI VOTI PER APPELLO NOMINALE
1. Relazione Vlasto A6-0405/2005
Risoluzione
Favorevoli: 503
ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jensen, Juknevičienė, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Mulder, Newton Dunn, Onyszkiewicz, Oviir, Prodi, Resetarits, Riis-Jørgensen, Samuelsen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Takkula, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Meijer, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Belder, Blokland, Borghezio, Grabowski, Krupa, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Zapałowski, Železný
NI: Bobošíková, Chruszcz, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Giertych, Martin Hans-Peter, Masiel, Rivera, Rutowicz, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Brejc, Brepoels, Březina, Bushill-Matthews, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, del Castillo Vera, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Elles, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Galeote Quecedo, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grossetête, Guellec, Gyürk, Harbour, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herranz García, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Ibrisagic, Itälä, Jałowiecki, Jarzembowski, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mato Adrover, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mayor Oreja, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Rack, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Spautz, Šťastný, Stevenson, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Záborská, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arif, Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kristensen, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Locatelli, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Navarro, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Peillon, Piecyk, Pinior, Pittella, Poignant, Prets, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tarabella, Tarand, Titley, Trautmann, Valenciano Martínez-Orozco, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Vincenzi, Walter, Weber Henri, Weiler, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Didžiokas, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pavilionis, Podkański, Poli Bortone, Roszkowski, Ryan, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz, Zīle
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Hammerstein Mintz, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Voggenhuber
Contrari: 10
IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Wise, Wohlin
PPE-DE: Tannock
Astensioni: 38
GUE/NGL: Pafilis
IND/DEM: Louis
NI: Allister, Baco, Claeys, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martinez, Mölzer, Mote, Romagnoli, Schenardi, Vanhecke
PPE-DE: Ashworth, Atkins, Bradbourn, Callanan, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Heaton-Harris, Kirkhope, Nicholson, Parish, Purvis, Škottová, Strejček, Sturdy, Van Orden, Vlasák, Zahradil, Zvěřina
Verts/ALE: Schlyter, Ždanoka
2. Relazione Fruteau A6-0393/2005
Richiesta di rinvio
Favorevoli: 176
ALDE: Andrejevs, Chiesa, Cocilovo, Costa, Di Pietro, Geremek, Harkin, Onyszkiewicz, Resetarits, Staniszewska, Starkevičiūtė, Takkula, Virrankoski
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meijer, Musacchio, Pafilis, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Batten, Bonde, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Nattrass, Pęk, Rogalski, Tomczak, Wise, Zapałowski, Železný
NI: Baco, Belohorská, Bobošíková, Chruszcz, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Giertych, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Masiel, Rutowicz, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Ayuso González, Buzek, Callanan, Chmielewski, Coelho, Coveney, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Doyle, Fatuzzo, Fernández Martín, Freitas, García-Margallo y Marfil, Gklavakis, Herranz García, Herrero-Tejedor, Higgins, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Kaczmarek, Kudrycka, Landsbergis, Lewandowski, López-Istúriz White, McGuinness, Marques, Méndez de Vigo, Millán Mon, Montoro Romero, Olbrycht, Peterle, Piskorski, Pomés Ruiz, Protasiewicz, Queiró, Rudi Ubeda, Salafranca Sánchez-Neyra, Saryusz-Wolski, Siekierski, Sonik, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vidal-Quadras Roca, Zaleski
PSE: Golik
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Didžiokas, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Kuźmiuk, Libicki, Ó Neachtain, Pavilionis, Podkański, Poli Bortone, Roszkowski, Ryan, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz, Zīle
Verts/ALE: Beer, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Contrari: 386
ALDE: Alvaro, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Cornillet, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Oviir, Polfer, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Szent-Iványi, Toia, Väyrynen, Van Hecke, Wallis, Watson
IND/DEM: Belder, Blokland, Lundgren, Wohlin
NI: Allister, Claeys, Dillen, Helmer, Mote, Rivera, Romagnoli, Vanhecke
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ashworth, Atkins, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Casa, Caspary, Castiglione, Chichester, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Dover, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ehler, Elles, Esteves, Eurlings, Fajmon, Ferber, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Hieronymi, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Járóka, Jeggle, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klaß, Koch, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kušķis, Lamassoure, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Liese, Lulling, Mann Thomas, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Mikolášik, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Pieper, Pīks, Pinheiro, Poettering, Posdorf, Posselt, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rübig, Saïfi, Samaras, Sartori, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Ulmer, Vakalis, Vatanen, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Záborská, Zahradil, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina
PSE: Arif, Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gill, Glante, Goebbels, Gomes, Grabowska, Grech, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leinen, Liberadzki, Lienemann, Locatelli, McAvan, McCarthy, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Peillon, Piecyk, Pinior, Pittella, Poignant, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weber Henri, Weiler, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Muscardini
Verts/ALE: Auken, Bennahmias
Astensioni: 13
ALDE: Kułakowski, Matsakis
IND/DEM: Borghezio, Salvini, Sinnott, Speroni
PPE-DE: Kamall, Konrad, Pleštinská
PSE: Geringer de Oedenberg, Gierek, Gröner, Leichtfried
Correzioni di voto
Favorevoli
Carmen Fraga Estévez, Robert Sturdy, Hélène Goudin
3. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Paragrafo 1
Favorevoli: 468
ALDE: Alvaro, Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Costa, Davies, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Henin, Kaufmann, Kohlíček, Maštálka, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht
NI: Belohorská, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Martin Hans-Peter, Masiel, Rivera
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arif, Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Cottigny, D'Alema, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Peillon, Piecyk, Pinior, Pittella, Poignant, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Rocard, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weber Henri, Weiler, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Didžiokas, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Poli Bortone, Ryan
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Contrari: 83
GUE/NGL: de Brún, Liotard, Meijer, Seppänen
IND/DEM: Belder, Blokland, Borghezio, Goudin, Grabowski, Krupa, Louis, Lundgren, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wohlin, Zapałowski, Železný
NI: Allister, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martinez, Mote, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Ashworth, Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Parish, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Tannock, Van Orden, Vlasák, Wijkman, Záborská, Zahradil, Zvěřina
PSE: Corbey, Lienemann
UEN: Bielan, Camre, Janowski, Kamiński, Kristovskis, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz
Verts/ALE: Evans Jillian, Hudghton, Lucas, Schlyter, Smith
Astensioni: 21
ALDE: Chatzimarkakis, Harkin, Matsakis, Polfer, Takkula, Väyrynen
GUE/NGL: Pafilis, Wurtz
IND/DEM: Batten, Bonde, Clark, Farage, Knapman, Nattrass, Wise
NI: Baco, Bobošíková
PPE-DE: Lewandowski
UEN: Krasts, Vaidere, Zīle
Correzioni di voto
Favorevoli
Anders Wijkman, Francis Wurtz
4. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Emendamento 4
Favorevoli: 73
ALDE: Alvaro, Harkin
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meijer, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Goudin, Grabowski, Krupa, Lundgren, Pęk, Rogalski, Tomczak, Wohlin, Zapałowski
NI: Bobošíková, Martin Hans-Peter
PSE: Arif, Berès, Bono, Bourzai, Carlotti, Casaca, Castex, Cottigny, Désir, Douay, Ferreira Anne, Fruteau, Hamon, Hazan, Hedh, Laignel, Le Foll, Lienemann, Moscovici, Peillon, Poignant, Reynaud, Roure, Schapira, Trautmann, Vaugrenard, Vergnaud, Weber Henri
Verts/ALE: Evans Jillian, Hudghton, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith, Staes
Contrari: 483
ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Cornillet, Costa, Davies, Deprez, De Sarnez, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Krahmer, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
GUE/NGL: Kaufmann
IND/DEM: Batten, Borghezio, Clark, Farage, Knapman, Louis, Nattrass, Salvini, Sinnott, Speroni, Wise, Železný
NI: Allister, Chruszcz, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martinez, Masiel, Mote, Rivera, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ashworth, Atkins, Audy, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grossetête, Guellec, Gyürk, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, Lulling, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina
PSE: Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Cashman, Christensen, Corbett, D'Alema, De Rossa, De Vits, Díez González, Dobolyi, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Rapkay, Rasmussen, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Scheele, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Tzampazi, Van Lancker, Walter, Weiler, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Camre, Crowley, Didžiokas, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Kuźmiuk, Libicki, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Podkański, Poli Bortone, Roszkowski, Ryan, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz, Zīle
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Schmidt, Schroedter, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Astensioni: 12
ALDE: Chiesa, Takkula, Väyrynen
GUE/NGL: Pafilis
IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde
NI: Baco
PPE-DE: Brepoels, McGuinness
PSE: Corbey
Verts/ALE: Jonckheer
5. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Paragrafo 23
Favorevoli: 459
ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Cavada, Cocilovo, Cornillet, Costa, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Maaten, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, Guidoni, Henin, Kaufmann, Musacchio, Papadimoulis, Ransdorf, Rizzo, Verges, Wurtz
NI: Belohorská, Bobošíková, Czarnecki Marek Aleksander, Martin Hans-Peter, Masiel, Rivera
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hoppenstedt, Hudacký, Itälä, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stubb, Sudre, Surján, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arif, Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hazan, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Peillon, Piecyk, Pinior, Pittella, Poignant, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weber Henri, Weiler, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Didžiokas, Krasts, Kristovskis, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Poli Bortone, Ryan, Vaidere, Zīle
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Hudghton, Isler Béguin, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Smith, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Contrari: 98
ALDE: Bowles, Davies, Hall, Lynne, Malmström
GUE/NGL: de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Kohlíček, Liotard, Meijer, Seppänen, Strož
IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bonde, Borghezio, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Wohlin, Zapałowski, Železný
NI: Allister, Chruszcz, Claeys, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martinez, Mote, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Ashworth, Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Cederschiöld, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Fjellner, Freitas, Heaton-Harris, Hökmark, Hybášková, Ibrisagic, Iturgaiz Angulo, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Parish, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Tannock, Van Orden, Vlasák, Záborská, Zahradil, Zvěřina
UEN: Bielan, Camre, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Szymański
Verts/ALE: Lucas, Schlyter
Astensioni: 16
ALDE: Chatzimarkakis, Ek, Takkula, Väyrynen
GUE/NGL: Flasarová, Maštálka, Pafilis, Pflüger, Remek, Uca, Wagenknecht
NI: Baco
PPE-DE: Martens, Mauro, Pieper
PSE: Hedh
Correzioni di voto
Favorevoli
Maria Martens
6. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Emendamento 8
Favorevoli: 179
ALDE: Bowles, Chatzimarkakis, Chiesa, Davies, Griesbeck, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Manders, Mulder, Resetarits
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meijer, Musacchio, Pafilis, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bonde, Borghezio, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Wohlin, Zapałowski, Železný
NI: Allister, Bobošíková, Chruszcz, Claeys, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Ashworth, Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Chichester, Deva, Doorn, Dover, Duchoň, Eurlings, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Kamall, Kirkhope, van Nistelrooij, Parish, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Van Orden, Vlasák, Wortmann-Kool, Zvěřina
PSE: Arif, Berès, van den Berg, Bono, Bourzai, Bozkurt, van den Burg, Carlotti, Casaca, Castex, Christensen, Corbey, Cottigny, Désir, Douay, Ferreira Anne, Fruteau, Gröner, Hamon, Hazan, Hedh, Jørgensen, Laignel, Le Foll, Lienemann, Mastenbroek, Mikko, Moreno Sánchez, Moscovici, Peillon, Poignant, Rasmussen, Reynaud, Roure, dos Santos, Schapira, Segelström, Thomsen, Trautmann, Vaugrenard, Vergnaud, Weber Henri
UEN: Angelilli, Berlato, Bielan, Camre, Janowski, Kamiński, Kristovskis, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Poli Bortone, Roszkowski, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz, Zīle
Verts/ALE: Buitenweg, Evans Jillian, Flautre, Hudghton, Jonckheer, Lagendijk, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith, Staes
Contrari: 377
ALDE: Andrejevs, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Cavada, Cocilovo, Cornillet, Costa, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Guardans Cambó, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Morillon, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Prodi, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Watson
GUE/NGL: Kaufmann
NI: Czarnecki Marek Aleksander, Masiel, Rivera
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Braghetto, Brejc, Březina, Brok, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, Novak, Olajos, Olbrycht, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berger, Berman, Bösch, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Cashman, Corbett, D'Alema, De Rossa, De Vits, Díez González, Dobolyi, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Groote, Gruber, Gurmai, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Moraes, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Piecyk, Pittella, Rapkay, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, Scheele, Schulz, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Titley, Tzampazi, Van Lancker, Walter, Weiler, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Aylward, Crowley, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Ryan
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Cramer, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Kallenbach, Kusstatscher, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Schmidt, Schroedter, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Astensioni: 15
ALDE: Malmström, Matsakis, Polfer, Takkula, Väyrynen
NI: Baco, Belohorská, Mote
PPE-DE: Brepoels, Pieper
PSE: Wiersma
UEN: Didžiokas, Krasts
Verts/ALE: Cohn-Bendit, Frassoni
Correzioni di voto
Favorevoli
Charles Tannock
7. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Emendamento 27
Favorevoli: 147
ALDE: Andrejevs, Beaupuy, Bourlanges, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Costa, Davies, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Ludford, Malmström, Morillon, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
IND/DEM: Bonde
NI: Belohorská, Bobošíková
PPE-DE: De Veyrac, Zieleniec
PSE: Arif, Berès, van den Berg, Bono, Bourzai, Bozkurt, Busquin, Carlotti, Casaca, Castex, Corbey, Cottigny, D'Alema, Désir, Douay, Fava, Ferreira Anne, Fruteau, Guy-Quint, Hamon, Hazan, Laignel, Le Foll, Lienemann, Mastenbroek, Moscovici, Napoletano, Panzeri, Peillon, Pittella, Poignant, Reynaud, Roure, Sacconi, Schapira, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Weber Henri, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Krasts, Kristovskis, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Poli Bortone, Ryan, Vaidere
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Voggenhuber, Ždanoka
Contrari: 416
ALDE: Andria, Chatzimarkakis, Hennis-Plasschaert, Lax, Maaten, Manders, Mulder, Takkula, Väyrynen
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meijer, Musacchio, Pafilis, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Borghezio, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Wohlin, Zapałowski, Železný
NI: Allister, Chruszcz, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Masiel, Mote, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ashworth, Atkins, Audy, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, von Wogau, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zvěřina
PSE: Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berger, Berman, Bösch, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Cashman, Christensen, Corbett, De Rossa, De Vits, Díez González, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hedh, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Piecyk, Pinior, Rapkay, Rasmussen, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Scheele, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Tzampazi, Walter, Weiler, Wynn, Yañez-Barnuevo García
UEN: Bielan, Camre, Didžiokas, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz
Verts/ALE: Evans Jillian, Hudghton, Lucas, Schlyter, Smith
Astensioni: 9
ALDE: Lynne, Matsakis
GUE/NGL: Kaufmann
NI: Rivera
PSE: van den Burg, Dobolyi, Wiersma
UEN: Zīle
Verts/ALE: Turmes
Correzioni di voto
Favorevoli
Anders Wijkman
8. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Emendamento 10
Favorevoli: 131
ALDE: Bowles, Chatzimarkakis, Chiesa, Davies, Drčar Murko, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, Lynne, Takkula, Väyrynen
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meijer, Musacchio, Pafilis, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bonde, Borghezio, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Wohlin, Zapałowski, Železný
NI: Allister, Bobošíková, Chruszcz, Claeys, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Ashworth, Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Parish, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Tannock, Van Orden, Vlasák, Záborská, Zahradil, Zvěřina
PSE: van den Berg, Bozkurt, Corbey, Hedh, Mastenbroek
UEN: Bielan, Camre, Janowski, Kamiński, Krasts, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz, Zīle
Verts/ALE: Evans Jillian, Hudghton, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith, Staes
Contrari: 428
ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Budreikaitė, Busk, Cavada, Cocilovo, Cornillet, Costa, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
GUE/NGL: Kaufmann
NI: Czarnecki Marek Aleksander, Masiel, Rivera
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Braghetto, Brejc, Březina, Brok, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arif, Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berès, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bullmann, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Cottigny, D'Alema, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Poignant, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, Schapira, Scheele, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weber Henri, Weiler, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Didžiokas, Kristovskis, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Poli Bortone, Ryan
Verts/ALE: Auken, Beer, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Schmidt, Schroedter, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Astensioni: 11
NI: Belohorská, Mote
PPE-DE: Brepoels, Coelho, Pieper, Protasiewicz
PSE: van den Burg, Laignel, Wiersma
Verts/ALE: Bennahmias, Jonckheer
9. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Emendamento 26/1
Favorevoli: 159
ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Costa, Davies, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Karim, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Wallis, Watson
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, Guidoni
IND/DEM: Belder, Blokland
NI: Belohorská
PPE-DE: De Veyrac, Wijkman
PSE: Arif, Berès, van den Berg, Berger, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, van den Burg, Carlotti, Casaca, Castex, Corbey, Cottigny, D'Alema, Désir, Douay, El Khadraoui, Ettl, Falbr, Ferreira Anne, Fruteau, Gebhardt, Gruber, Guy-Quint, Hamon, Laignel, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Lienemann, Mastenbroek, Moraes, Moscovici, Napoletano, Paleckis, Panzeri, Poignant, Reynaud, Roure, Sacconi, Schapira, Scheele, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Weber Henri, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Kristovskis, Muscardini, Ó Neachtain, Poli Bortone, Ryan
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber
Contrari: 390
ALDE: Takkula, Väyrynen, Virrankoski
GUE/NGL: de Brún, Figueiredo, Guerreiro, Henin, Kohlíček, Liotard, Meijer, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Batten, Bonde, Borghezio, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Wohlin, Zapałowski, Železný
NI: Allister, Bobošíková, Chruszcz, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Masiel, Mote, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ashworth, Atkins, Audy, Ayuso González, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Kamall, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, von Wogau, Wortmann-Kool, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina
PSE: Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berman, Bullmann, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Cashman, Christensen, Corbett, De Rossa, De Vits, Díez González, Dobolyi, Estrela, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gurmai, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Leinen, Liberadzki, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Obiols i Germà, Pahor, Pittella, Rasmussen, Rocard, Rothe, Rouček, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Tzampazi, Walter, Weiler, Wynn, Yañez-Barnuevo García
UEN: Bielan, Camre, Didžiokas, Janowski, Kamiński, Krasts, Kuźmiuk, Libicki, Pavilionis, Podkański, Roszkowski, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz, Zīle
Verts/ALE: Evans Jillian, Hudghton, Lucas, Schlyter, Smith, Ždanoka
Astensioni: 14
ALDE: Chatzimarkakis, Matsakis
GUE/NGL: Flasarová, Kaufmann, Maštálka, Musacchio, Papadimoulis, Uca, Verges
NI: Rivera
PPE-DE: Karas
PSE: Hedh, Swoboda, Zani
Correzioni di voto
Favorevoli
Erna Hennicot-Schoepges
10. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Emendamento 26/2
Favorevoli: 158
ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Costa, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Ludford, Maaten, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Watson
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, Flasarová, Guidoni, Kaufmann, Kohlíček, Meijer, Musacchio, Papadimoulis, Remek, Rizzo, Strož
IND/DEM: Bonde, Goudin, Lundgren, Wohlin
NI: Allister, Belohorská, Czarnecki Marek Aleksander, Helmer, Martin Hans-Peter, Rutowicz
PPE-DE: Coelho
PSE: Arif, Berès, van den Berg, Berger, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, van den Burg, Carlotti, Casaca, Castex, Corbey, Cottigny, D'Alema, Désir, Douay, El Khadraoui, Ettl, Falbr, Ferreira Anne, Fruteau, Gruber, Guy-Quint, Hamon, Laignel, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Lienemann, Mastenbroek, Moscovici, Napoletano, Pahor, Paleckis, Panzeri, Pinior, Pittella, Poignant, Rasmussen, Reynaud, Roure, Sacconi, Schapira, Scheele, Trautmann, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Weber Henri, Zingaretti
UEN: Camre
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lichtenberger, Lipietz, Lucas, Özdemir, Onesta, Romeva i Rueda, Rühle, Schlyter, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Voggenhuber
Contrari: 388
ALDE: Bourlanges, Geremek, Hall, Lax, Malmström, Manders, Matsakis, Neyts-Uyttebroeck, Takkula, Väyrynen, Virrankoski, Wallis
GUE/NGL: Figueiredo, Guerreiro, Henin, Ransdorf, Verges, Wurtz
IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Borghezio, Clark, Farage, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Nattrass, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Zapałowski, Železný
NI: Bobošíková, Chruszcz, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Martinez, Masiel, Schenardi, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Ashworth, Atkins, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Bowis, Bradbourn, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Bushill-Matthews, Busuttil, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chichester, Chmielewski, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, Deva, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Dover, Doyle, Duchoň, Duka-Zólyomi, Esteves, Eurlings, Fajmon, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Harbour, Hatzidakis, Heaton-Harris, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Kamall, Karas, Kasoulides, Kelam, Kirkhope, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Nicholson, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Parish, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Sartori, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Škottová, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stevenson, Strejček, Stubb, Sturdy, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Tannock, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Van Orden, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasák, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Záborská, Zahradil, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec, Zvěřina
PSE: Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Bullmann, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Cashman, Christensen, Corbett, De Rossa, De Vits, Díez González, Dobolyi, Estrela, Fava, Fazakas, Fernandes, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gurmai, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Leinen, Liberadzki, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Obiols i Germà, Paasilinna, Piecyk, Rapkay, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Tzampazi, Walter, Weiler, Wynn, Yañez-Barnuevo García
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Janowski, Kamiński, Krasts, Kristovskis, Kuźmiuk, Libicki, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Podkański, Poli Bortone, Roszkowski, Ryan, Szymański, Vaidere, Wojciechowski Janusz, Zīle
Verts/ALE: Evans Jillian, Hudghton, Jonckheer, Smith, Turmes, Ždanoka
Astensioni: 24
ALDE: Davies, Karim, Lynne
GUE/NGL: de Brún, Liotard, Maštálka, Pafilis, Pflüger, Seppänen, Uca, Wagenknecht
NI: Claeys, Mote, Rivera, Vanhecke
PPE-DE: De Veyrac
PSE: Ferreira Elisa, Hedh, Hegyi, Herczog, Swoboda, Wiersma, Zani
Verts/ALE: Lambert
Correzioni di voto
Favorevoli
Erna Hennicot-Schoepges
11. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Emendamento 2
Favorevoli: 107
ALDE: Chiesa, Takkula, Väyrynen
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guidoni, Henin, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meijer, Musacchio, Pafilis, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Batten, Blokland, Borghezio, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Wohlin, Železný
NI: Allister, Chruszcz, Claeys, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Romagnoli, Schenardi, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Ashworth, Atkins, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Parish, Pomés Ruiz, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Tannock, Van Orden, Vlasák, Záborská, Zahradil, Zvěřina
PSE: Corbey
UEN: Bielan, Camre, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz, Zīle
Verts/ALE: Hudghton, Lipietz, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith, Staes
Contrari: 452
ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Bowles, Budreikaitė, Cavada, Chatzimarkakis, Cocilovo, Cornillet, Costa, Davies, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
GUE/NGL: Kaufmann
IND/DEM: Belder, Bonde, Pęk, Rogalski, Zapałowski
NI: Belohorská, Bobošíková, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Masiel, Rivera, Rutowicz
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arif, Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Cottigny, D'Alema, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Poignant, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weber Henri, Weiler, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Didžiokas, Krasts, Kristovskis, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Podkański, Poli Bortone, Ryan, Vaidere
Verts/ALE: Auken, Beer, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Özdemir, Onesta, Rühle, Schmidt, Schroedter, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Astensioni: 7
NI: Baco, Mote
PPE-DE: Pieper
PSE: Hedh, Wiersma
Verts/ALE: Bennahmias, Jonckheer
Correzioni di voto
Favorevoli
Pedro Guerreiro, Bastiaan Belder
12. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Considerando I,2
Favorevoli: 476
ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Bourlanges, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chiesa, Cocilovo, Cornillet, Costa, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kaufmann, Maštálka, Musacchio, Papadimoulis, Ransdorf, Rizzo, Strož, Verges, Wurtz
IND/DEM: Železný
NI: Belohorská, Czarnecki Marek Aleksander, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Masiel, Rivera, Romagnoli, Schenardi
PPE-DE: Albertini, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Buzek, Callanan, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pieper, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arif, Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Castex, Christensen, Corbett, Corbey, Cottigny, D'Alema, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Anne, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, Lienemann, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Poignant, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weber Henri, Weiler, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Bielan, Crowley, Didžiokas, Janowski, Kamiński, Kristovskis, Libicki, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Poli Bortone, Roszkowski, Ryan, Szymański, Wojciechowski Janusz
Verts/ALE: Auken, Beer, Bennahmias, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Jonckheer, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber
Contrari: 79
GUE/NGL: de Brún, Liotard, Meijer, Pafilis, Pflüger, Seppänen, Wagenknecht
IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Borghezio, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Wohlin, Zapałowski
NI: Allister, Chruszcz, Claeys, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Helmer, Mote, Rutowicz, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Ashworth, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Parish, Pleštinská, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Tannock, Van Orden, Vlasák, Záborská, Zahradil, Zvěřina
PSE: Dobolyi, Paleckis
UEN: Camre, Kuźmiuk, Vaidere, Zīle
Verts/ALE: Evans Jillian, Hudghton, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith, Ždanoka
Astensioni: 12
ALDE: Chatzimarkakis, Takkula, Väyrynen
GUE/NGL: Kohlíček, Remek, Uca
IND/DEM: Bonde
NI: Baco, Bobošíková
PSE: Goebbels, Hedh
UEN: Podkański
13. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Emendamento 3
Favorevoli: 90
ALDE: Bourlanges, Jäätteenmäki, Jensen, Takkula, Väyrynen, Wallis
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meijer, Musacchio, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Belder, Blokland, Bonde, Grabowski, Krupa, Pęk, Rogalski, Tomczak, Zapałowski
NI: Bobošíková, Czarnecki Ryszard
PPE-DE: Ashworth, Belet, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Parish, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Szájer, Tannock, Van Orden, Vlasák, Záborská, Zahradil, Zvěřina
PSE: Corbey, Hedh, Pahor
UEN: Bielan, Camre, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz
Verts/ALE: Evans Jillian, de Groen-Kouwenhoven, Hudghton, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith
Contrari: 444
ALDE: Andrejevs, Beaupuy, Bowles, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chatzimarkakis, Cocilovo, Cornillet, Costa, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, Guardans Cambó, Hall, Harkin, Hennis-Plasschaert, in 't Veld, Kacin, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Lax, Ludford, Lynne, Maaten, Malmström, Manders, Matsakis, Morillon, Mulder, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Starkevičiūtė, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Watson
IND/DEM: Borghezio, Louis, Salvini, Speroni
NI: Allister, Chruszcz, Czarnecki Marek Aleksander, Giertych, Helmer, Martin Hans-Peter, Masiel, Mote, Rivera, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Berend, Böge, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Graça Moura, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Herrero-Tejedor, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hudacký, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Iturgaiz Angulo, Jałowiecki, Járóka, Jeggle, Kaczmarek, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kudrycka, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Lewandowski, Liese, López-Istúriz White, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Mikolášik, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Olbrycht, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pīks, Pinheiro, Piskorski, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Protasiewicz, Queiró, Radwan, Reul, Ribeiro e Castro, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Saryusz-Wolski, Schierhuber, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Siekierski, Silva Peneda, Sommer, Sonik, Spautz, Šťastný, Stubb, Sudre, Surján, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, Wortmann-Kool, Zaleski, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arif, Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, Berès, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bono, Bourzai, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carlotti, Carnero González, Casaca, Cashman, Christensen, Corbett, Cottigny, D'Alema, De Rossa, Désir, De Vits, Díez González, Dobolyi, Douay, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, Fruteau, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hamon, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Hegyi, Herczog, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Laignel, Lambrinidis, Le Foll, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Moscovici, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Paleckis, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Poignant, Rapkay, Rasmussen, Reynaud, Riera Madurell, Rocard, Rothe, Rouček, Roure, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Schapira, Scheele, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Trautmann, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weber Henri, Weiler, Wiersma, Wynn, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Didžiokas, Kristovskis, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Poli Bortone, Ryan, Vaidere, Zīle
Verts/ALE: Auken, Beer, Breyer, Buitenweg, Cohn-Bendit, Cramer, Flautre, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Kallenbach, Kusstatscher, Lagendijk, Lambert, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Onesta, Rühle, Schmidt, Schroedter, Staes, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Astensioni: 30
ALDE: Chiesa
GUE/NGL: Kaufmann, Pafilis
IND/DEM: Batten, Clark, Farage, Goudin, Knapman, Lundgren, Nattrass, Sinnott, Wise, Wohlin, Železný
NI: Baco, Belohorská, Claeys, Dillen, Gollnisch, Lang, Le Rachinel, Martinez, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke
PPE-DE: Pieper
PSE: Lienemann
Verts/ALE: Bennahmias, Jonckheer
Correzioni di voto
Contrari
Diana Wallis
14. Relazione Duff/Voggenhuber A6-0414/2005
Risoluzione
Favorevoli: 385
ALDE: Andrejevs, Andria, Beaupuy, Budreikaitė, Busk, Cavada, Chiesa, Cocilovo, Costa, Deprez, De Sarnez, Di Pietro, Drčar Murko, Duff, Duquesne, Ek, Fourtou, Geremek, Gibault, Griesbeck, in 't Veld, Jäätteenmäki, Jensen, Kacin, Klinz, Kułakowski, Laperrouze, Ludford, Malmström, Matsakis, Morillon, Newton Dunn, Neyts-Uyttebroeck, Onyszkiewicz, Oviir, Polfer, Prodi, Resetarits, Ries, Riis-Jørgensen, Sbarbati, Schuth, Staniszewska, Szent-Iványi, Toia, Van Hecke, Virrankoski, Wallis, Watson
GUE/NGL: Kaufmann
NI: Belohorská, Masiel, Rivera
PPE-DE: Albertini, Andrikienė, Audy, Bachelot-Narquin, Barsi-Pataky, Bauer, Beazley, Becsey, Belet, Berend, Böge, Braghetto, Brejc, Brepoels, Březina, Brok, Busuttil, Buzek, Casa, Caspary, Castiglione, Cederschiöld, Chmielewski, Coelho, Coveney, Daul, Dehaene, Demetriou, Descamps, Deß, De Veyrac, Díaz de Mera García Consuegra, Dimitrakopoulos, Dombrovskis, Doorn, Doyle, Duka-Zólyomi, Ehler, Esteves, Eurlings, Fatuzzo, Ferber, Fernández Martín, Fjellner, Florenz, Fontaine, Fraga Estévez, Freitas, Friedrich, Gahler, Gál, Gaľa, García-Margallo y Marfil, Gaubert, Gauzès, Gewalt, Gklavakis, Glattfelder, Goepel, Gomolka, Gräßle, Grosch, Grossetête, Guellec, Gyürk, Hatzidakis, Hennicot-Schoepges, Hieronymi, Higgins, Hökmark, Hoppenstedt, Hybášková, Ibrisagic, Itälä, Járóka, Jeggle, Karas, Kasoulides, Kelam, Klaß, Koch, Konrad, Korhola, Kratsa-Tsagaropoulou, Kušķis, Lamassoure, Landsbergis, Langen, Langendries, Lechner, Lehne, Liese, Lulling, McGuinness, Mann Thomas, Marques, Martens, Mauro, Mavrommatis, Mayer, Méndez de Vigo, Millán Mon, Montoro Romero, Nassauer, Niebler, van Nistelrooij, Novak, Olajos, Oomen-Ruijten, Őry, Pack, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Peterle, Pīks, Pinheiro, Pleštinská, Poettering, Pomés Ruiz, Posdorf, Posselt, Radwan, Reul, Roithová, Rudi Ubeda, Rübig, Saïfi, Salafranca Sánchez-Neyra, Samaras, Schierhuber, Schmitt, Schnellhardt, Schöpflin, Schröder, Schwab, Seeber, Seeberg, Silva Peneda, Sommer, Spautz, Šťastný, Stubb, Sudre, Surján, Szájer, Tajani, Thyssen, Toubon, Trakatellis, Ulmer, Vakalis, Varela Suanzes-Carpegna, Varvitsiotis, Vatanen, Vidal-Quadras Roca, Vlasto, Weber Manfred, Weisgerber, Wieland, Wijkman, von Wogau, Wortmann-Kool, Zappalà, Zatloukal, Zieleniec
PSE: Arnaoutakis, Ayala Sender, Badia I Cutchet, Batzeli, Beglitis, Beňová, van den Berg, Berger, Berman, Bösch, Bozkurt, Bullmann, van den Burg, Busquin, Calabuig Rull, Capoulas Santos, Carnero González, Cashman, Christensen, Corbett, D'Alema, De Rossa, De Vits, Díez González, Dobolyi, El Khadraoui, Estrela, Ettl, Falbr, Fava, Fazakas, Fernandes, Ferreira Elisa, Ford, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Gierek, Gill, Glante, Goebbels, Golik, Gomes, Grabowska, Grech, Gröner, Groote, Gruber, Gurmai, Guy-Quint, Hänsch, Hasse Ferreira, Haug, Hedkvist Petersen, Hegyi, Honeyball, Howitt, Hughes, Ilves, Jöns, Jørgensen, Kindermann, Kinnock, Kósáné Kovács, Koterec, Krehl, Kuc, Kuhne, Lambrinidis, Lehtinen, Leichtfried, Leinen, Liberadzki, McAvan, McCarthy, Madeira, Maňka, Mann Erika, Martin David, Martínez Martínez, Mastenbroek, Matsouka, Medina Ortega, Menéndez del Valle, Miguélez Ramos, Mikko, Moraes, Moreno Sánchez, Muscat, Myller, Napoletano, Obiols i Germà, Paasilinna, Pahor, Paleckis, Panzeri, Piecyk, Pinior, Pittella, Rapkay, Rasmussen, Riera Madurell, Rocard, Rouček, Sacconi, Sakalas, Salinas García, Sánchez Presedo, dos Santos, Scheele, Schulz, Segelström, Skinner, Stockmann, Swoboda, Tabajdi, Tarabella, Tarand, Thomsen, Titley, Tzampazi, Van Lancker, Vaugrenard, Vergnaud, Walter, Weiler, Wiersma, Wynn, Yañez-Barnuevo García, Zani, Zingaretti
UEN: Angelilli, Aylward, Berlato, Crowley, Didžiokas, Kristovskis, Muscardini, Ó Neachtain, Pavilionis, Poli Bortone, Ryan
Verts/ALE: Auken, Beer, Breyer, Cohn-Bendit, Cramer, Evans Jillian, Frassoni, Graefe zu Baringdorf, de Groen-Kouwenhoven, Harms, Hassi, Horáček, Isler Béguin, Kallenbach, Kusstatscher, Lichtenberger, Lipietz, Özdemir, Rühle, Schmidt, Schroedter, Trüpel, Turmes, Voggenhuber, Ždanoka
Contrari: 125
ALDE: Bowles, Guardans Cambó, Harkin, Hennis-Plasschaert, Lax, Lynne, Maaten, Manders, Mulder, Takkula, Väyrynen
GUE/NGL: Agnoletto, Brie, Catania, de Brún, Figueiredo, Flasarová, Guerreiro, Guidoni, Henin, Kohlíček, Liotard, Maštálka, Meijer, Musacchio, Pafilis, Papadimoulis, Pflüger, Ransdorf, Remek, Rizzo, Seppänen, Strož, Uca, Verges, Wagenknecht, Wurtz
IND/DEM: Batten, Belder, Blokland, Bonde, Borghezio, Clark, Farage, Goudin, Grabowski, Knapman, Krupa, Louis, Lundgren, Nattrass, Pęk, Rogalski, Salvini, Sinnott, Speroni, Tomczak, Wise, Wohlin, Zapałowski, Železný
NI: Allister, Bobošíková, Chruszcz, Claeys, Czarnecki Marek Aleksander, Czarnecki Ryszard, Dillen, Giertych, Gollnisch, Helmer, Lang, Le Rachinel, Martin Hans-Peter, Martinez, Mote, Romagnoli, Rutowicz, Schenardi, Vanhecke, Wojciechowski Bernard Piotr
PPE-DE: Ashworth, Bowis, Bradbourn, Bushill-Matthews, Callanan, Chichester, Deva, Dover, Duchoň, Fajmon, Harbour, Heaton-Harris, Iturgaiz Angulo, Kamall, Kirkhope, Nicholson, Parish, Škottová, Stevenson, Strejček, Sturdy, Tannock, Van Orden, Vlasák, Záborská, Zahradil, Zvěřina
PSE: Hedh
UEN: Bielan, Camre, Janowski, Kamiński, Kuźmiuk, Libicki, Podkański, Roszkowski, Szymański, Wojciechowski Janusz
Verts/ALE: Hudghton, Lucas, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith, Staes
Astensioni: 51
ALDE: Chatzimarkakis, Hall, Starkevičiūtė
PPE-DE: Graça Moura, Hudacký, Jałowiecki, Kaczmarek, Kudrycka, Lewandowski, Mikolášik, Olbrycht, Pieper, Piskorski, Protasiewicz, Saryusz-Wolski, Siekierski, Sonik, Zaleski
PSE: Arif, Berès, Bono, Bourzai, Carlotti, Casaca, Castex, Corbey, Cottigny, Désir, Douay, Ferreira Anne, Fruteau, Hamon, Laignel, Le Foll, Lienemann, Moscovici, Poignant, Reynaud, Roure, Schapira, Trautmann, Weber Henri
UEN: Vaidere, Zīle
Verts/ALE: Bennahmias, Buitenweg, Flautre, Jonckheer, Lagendijk, Lambert, Onesta
Correzioni di voto
Favorevoli
Carlos Iturgáiz Angulo
15. RC — B6-0057/2006 — Cambogia
Risoluzione
Favorevoli: 80
ALDE: Geremek, Hall, Lynne, Maaten, Matsakis, Onyszkiewicz, Prodi
GUE/NGL: Brie, Kohlíček, Meijer, Strož
IND/DEM: Bonde, Krupa, Rogalski
NI: Czarnecki Ryszard, Martin Hans-Peter, Rutowicz
PPE-DE: Andrikienė, Bowis, Caspary, Chichester, Coveney, Daul, Deß, Dimitrakopoulos, Duchoň, Elles, Fraga Estévez, Gauzès, Gomolka, Grossetête, Hatzidakis, Jeggle, Kaczmarek, Kratsa-Tsagaropoulou, Mann Thomas, Mavrommatis, Montoro Romero, Nicholson, Panayotopoulos-Cassiotou, Papastamkos, Pleštinská, Posselt, Roithová, Rübig, Samaras, Saryusz-Wolski, Šťastný, Sudre, Surján, Tannock, Trakatellis, Varvitsiotis, Vatanen, Wieland, Zaleski
PSE: Ayala Sender, Casaca, Ettl, García Pérez, Gebhardt, Geringer de Oedenberg, Haug, Kindermann, Kuc, Martin David, Medina Ortega, Miguélez Ramos, Roure, Sakalas, Sánchez Presedo, Scheele, Yañez-Barnuevo García
UEN: Bielan, Ó Neachtain
Verts/ALE: Flautre, Onesta, Romeva i Rueda, Schlyter, Smith
Astensioni: 1
GUE/NGL: Pafilis
TESTI APPROVATI
P6_TA(2006)0021
Norme di comportamento applicabili ai deputati (modifica del regolamento del Parlamento)
Decisione del Parlamento europeo sulla modifica del regolamento del Parlamento europeo per quanto attiene alle norme di comportamento applicabili ai deputati europei (2005/2075(REG))
Il Parlamento europeo,
— |
vista la lettera del suo Presidente del 18 marzo 2005, |
— |
viste le proposte di modifica del suo regolamento formulate dall'Ufficio di presidenza in data 7 marzo 2005, |
— |
visto l'articolo 202 del suo regolamento, |
— |
vista la relazione della commissione per gli affari costituzionali (A6-0413/2005), |
A. |
considerando che è importante vigilare affinché i suoi lavori possano svolgersi in piena dignità, pur salvaguardando il carattere vivace delle discussioni, |
B. |
considerando che le disposizioni attualmente contemplate dal suo regolamento non consentono di reagire in maniera adeguata ad azioni di turbativa dei propri lavori e di altre attività all'interno di tutti i suoi locali, |
C. |
considerando che è necessario, come nel caso di tutte le assemblee parlamentari, introdurre la possibilità di comminare delle sanzioni nei confronti di coloro tra i suoi membri che non si conformerebbero alle norme di comportamento, in merito a cui spetta a lui stesso definire i grandi principi, nonché di organizzare una procedura di ricorso interno contro le decisioni che hanno sancito tali sanzioni, al fine di garantire i diritti della difesa, |
1. |
decide di apportare al suo regolamento le modifiche in appresso; |
2. |
decide che tali modifiche entreranno in vigore il primo giorno della tornata che segue, conformemente all'articolo 202, paragrafo 3 del suo regolamento; |
3. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente decisione, per informazione, al Consiglio, alla Commissione e ai parlamenti degli Stati membri. |
Norme di comportamento
Interessi finanziari dei deputati, norme di comportamento e accesso al Parlamento
1. Il Parlamento può stabilire norme di comportamento per i propri membri . Tali norme sono adottate in conformità dell'articolo 202, paragrafo 2, e allegate al presente regolamento.
1. Il Parlamento può stabilire norme di trasparenza relative agli interessi finanziari dei propri membri, che sono allegate al presente regolamento.
1 bis. Il comportamento dei deputati è improntato al rispetto reciproco, poggia sui valori e i principi definiti nei testi fondamentali dell'Unione europea, salvaguarda la dignità del Parlamento e non deve compromettere il regolare svolgimento dei lavori parlamentari né la quiete in tutti gli edifici del Parlamento.
Il mancato rispetto di tali elementi può comportare l'applicazione delle misure previste agli articoli 146, 147 e 148.
1 ter. L'applicazione del presente articolo non ostacola in nessun modo la vivacità delle discussioni parlamentari né la libertà di parola dei deputati.
Essa si fonda sul pieno rispetto delle prerogative dei deputati quali definite nel diritto primario e nello statuto loro applicabile.
Essa si basa altresì sul principio di trasparenza e garantisce che ogni disposizione in materia sia portata a conoscenza dei deputati, che vengono informati individualmente dei loro diritti e doveri.
Il termine «svolgimento delle sedute» comprende la questione del comportamento dei deputati all'interno di tutti i locali del Parlamento.
3. Le riunioni delle commissioni del Parlamento sono di norma pubbliche. Le commissioni possono tuttavia decidere, al più tardi in sede di approvazione dell'ordine del giorno della riunione in questione, di dividere l'ordine del giorno di una determinata riunione in punti aperti al pubblico e punti a porte chiuse. Tuttavia, in caso di riunioni a porte chiuse la commissione può decidere, fatto salvo l'articolo 4, paragrafi da 1 a 4 del regolamento CE n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio di concedere l'accesso del pubblico ai documenti e al processo verbale della riunione.
3. Le riunioni delle commissioni del Parlamento sono di norma pubbliche. Le commissioni possono tuttavia decidere, al più tardi in sede di approvazione dell'ordine del giorno della riunione in questione, di dividere l'ordine del giorno di una determinata riunione in punti aperti al pubblico e punti a porte chiuse. Tuttavia, in caso di riunioni a porte chiuse la commissione può decidere, fatto salvo l'articolo 4, paragrafi da 1 a 4 del regolamento (CE) n. 1049/2001 del Parlamento europeo e del Consiglio di concedere l'accesso del pubblico ai documenti e al processo verbale della riunione. In caso di violazione delle norme di confidenzialità si applica l'articolo 147.
CAPITOLO 3 bis
MISURE IN CASO DI MANCATO RISPETTO DELLE NORME DI COMPORTAMENTO
(Da inserire prima dell'articolo 146)
Richiamo all'ordine
Misure immediate
1. Il Presidente richiama all'ordine il deputato che disturbi la seduta .
1. Il Presidente richiama all'ordine il deputato che attenti al regolare svolgimento della seduta o il cui comportamento non sia compatibile con le disposizioni pertinenti dell'articolo 9.
3. In caso di nuova recidiva, il Presidente può espellerlo dall'Aula per il resto della seduta. Il Segretario generale vigila sull' immediata esecuzione del provvedimento, assistito dagli uscieri e, se necessario, dal personale di sicurezza in forza al Parlamento.
3. Qualora la turbativa continui o in caso di nuova recidiva, il Presidente può togliergli la parola ed espellerlo dall'Aula per il resto della seduta. In caso di gravità eccezionale egli può altresì ricorrere a quest'ultima misura immediatamente e senza un secondo richiamo all'ordine . Il Segretario generale vigila immediatamente sull'esecuzione di un siffatto provvedimento, assistito dagli uscieri e, se necessario, dal personale di sicurezza in forza al Parlamento.
3 bis. In caso di tumulti e azioni di disturbo che pregiudichino il proseguimento dei lavori, il Presidente, al fine di ristabilire l'ordine, sospende la seduta per un dato tempo o la toglie. Se riescono vani i suoi richiami, abbandona il seggio e la seduta è sospesa. Essa riprende previa convocazione da parte del Presidente.
3 ter. I poteri definiti ai paragrafi da 1 a 3 bis sono attribuiti, mutatis mutandis, al presidente di seduta di organi, commissioni e delegazioni quali definiti dal presente regolamento.
3 quater. Se del caso, in funzione della gravità della violazione delle norme di comportamento, il presidente di seduta può presentare al Presidente una richiesta di attuazione dell'articolo 147, al massimo entro la tornata successiva o la riunione seguente dell'organo, della commissione o della delegazione interessati.
Esclusione dall'Aula
Sanzioni
1. Nel caso di infrazioni all'ordine o di turbativa dell'attività del Parlamento particolarmente gravi, il Presidente, dopo un'ingiunzione solenne, può proporre al Parlamento, subito o al più tardi nel corso della tornata successiva, di pronunciare la censura, che produce di diritto l'esclusione immediata dall'Aula e l'interdizione di ricomparirvi per un periodo da due a cinque giorni.
1. Nel caso di infrazioni all'ordine o di turbativa dell'attività del Parlamento con modalità eccezionalmente gravi, in violazione dei principi definiti all'articolo 9, il Presidente , previa consultazione del deputato interessato, adotta con decisione motivata la sanzione adeguata e la notifica all'interessato e ai presidenti degli organi, commissioni e delegazioni ai quali appartiene, prima di informarne la plenaria.
2. Il Parlamento delibera su questo provvedimento disciplinare nel momento fissato dal Presidente, che si colloca nel corso della seduta in cui si sono verificati i fatti che ne sono l'origine, ovvero, in caso di turbativa al di fuori dell'Aula, quando il Presidente ne è stato informato, o in ogni caso al più tardi nel corso della tornata successiva. Il deputato contro il quale è stata chiesta questa misura ha il diritto di essere inteso dal Parlamento prima della votazione. Il suo tempo di parola non può superare cinque minuti.
2. La valutazione dei comportamenti osservati deve tener conto del loro carattere puntuale, ricorrente o permanente nonché del loro grado di gravità sulla base degli orientamenti generali allegati al presente regolamento (1).
3. Sulla misura disciplinare chiesta si vota elettronicamente senza discussione. Le richieste di cui all'articolo 149, paragrafo 3, e all'articolo 160, paragrafo 1, non sono ricevibili.
3. La sanzione può consistere in una o più di una delle misure seguenti:
a) |
ammonizione; |
b) |
perdita del diritto all'indennità di soggiorno per un periodo da due a dieci giorni; |
c) |
fatto salvo l'esercizio del diritto di voto in plenaria e con riserva in tal caso del rigoroso rispetto delle norme di comportamento, sospensione temporanea, per un periodo da due a dieci giorni consecutivi di riunione del Parlamento o di uno qualsiasi dei suoi organi, commissioni o delegazioni, dalla partecipazione a tutte o a una parte delle attività del Parlamento; |
d) |
presentazione alla Conferenza dei presidenti, conformemente all'articolo 18, di una proposta intesa a portare alla sospensione o al ritiro di uno o dei mandati elettivi occupati in seno al Parlamento. |
Tumulto in Aula
Modalità di ricorso interno
In caso di tumulti e azioni di disturbo che pregiudichino il regolare svolgimento dei lavori, il Presidente, al fine di ristabilire l'ordine, sospende la seduta per un dato tempo o la toglie. Se riescono vani i suoi richiami, abbandona il seggio e la seduta è sospesa. Essa riprende previa convocazione da parte del Presidente.
Il deputato interessato può presentare all'Ufficio di presidenza, entro il termine di due settimane a decorrere dalla notifica della sanzione adottata dal Presidente, un ricorso interno che sospende l'applicazione della sanzione. L'Ufficio di presidenza può, entro quattro settimane dalla presentazione del ricorso, annullare, confermare o ridurre la portata della sanzione adottata fatti salvi i diritti di ricorso esterni a disposizione dell'interessato. In assenza di decisione dell'Ufficio di presidenza entro il termine impartito, la sanzione è considerata nulla e non avvenuta.
Orientamenti generali relativi all'interpretazione delle norme di comportamento applicabili ai deputati
1. |
È opportuno distinguere i comportamenti di natura visiva, che possono essere tollerati nella misura in cui non siano ingiuriosi e/o diffamatori, mantengano proporzioni ragionevoli e non generino dei conflitti, da quelli che comportano una turbativa attiva di qualsiasi attività parlamentare. |
2. |
I deputati sono responsabili della violazione all'interno dei locali del Parlamento delle norme di comportamento applicabili ai deputati da parte di persone che essi impiegano o di cui facilitano l'accesso al Parlamento. |
Il Presidente o i suoi rappresentanti esercitano il potere disciplinare nei confronti di tali persone o di qualsiasi altra persona esterna al Parlamento che si trovi nei suoi locali.
(1) Cfr. allegato XVI bis
P6_TA(2006)0022
Attuazione della Carta europea per le piccole imprese
Risoluzione del Parlamento europeo sull'attuazione della Carta europea per le piccole imprese (2005/2123(INI))
Il Parlamento europeo,
— |
vista la sua risoluzione del 9 marzo 2005 sulla revisione a medio termine della Strategia di Lisbona (1), |
— |
viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Lisbona del marzo 2000, |
— |
viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Barcellona del marzo 2002, |
— |
vista la relazione del gruppo di alto livello presieduto da Wim Kok, in seguito alla riunione del Consiglio europeo di Barcellona, |
— |
viste le conclusioni della Presidenza del Consiglio europeo di Bruxelles del marzo 2005, |
— |
vista la comunicazione della Commissione del 2 febbraio 2005 dal titolo «Lavorare insieme per la crescita e l'occupazione: il rilancio della Strategia di Lisbona» (COM(2005)0024), |
— |
vista la quinta relazione della Commissione sull'attuazione della Carta europea per le piccole imprese (COM(2005)0030), |
— |
vista la Carta europea per le piccole imprese, approvata dal Consiglio europeo a Santa Maria da Feira nel giugno 2000, |
— |
vista la sua risoluzione del 9 giugno 2005 intitolata «Rafforzare la competitività europea: conseguenze delle trasformazioni industriali sulla politica e il ruolo delle PMI» (2), |
— |
vista l'articolo 45 del suo regolamento, |
— |
vista la relazione della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia e i pareri della commissione per i problemi economici e monetari e della commissione per l'occupazione e gli affari sociali (A6-0405/2005), |
A. |
considerando che il Consiglio europeo ha adottato la strategia volta a fare dell'Europa l'economia basata sulla conoscenza più competitiva del mondo, |
B. |
considerando che la Commissione ha lanciato una politica del «pensa anzitutto in piccolo» e proposto nuovi programmi destinati alle piccole e medie imprese (PMI), segnatamente un Piano d'azione sullo spirito imprenditoriale, |
C. |
considerando che la comunicazione della Commissione del 2 febbraio 2005 sul rilancio della strategia di Lisbona ignora le piccole imprese proprio quando il Consiglio europeo di Lisbona aveva dichiarato che dette piccole imprese sono la spina dorsale dell'economia europea e della creazione di occupazione, |
D. |
considerando che la Carta europea per le piccole imprese è stata approvata dagli Stati membri dell'Unione europea, dai paesi in via di adesione, dai paesi candidati, dagli Stati associati nonché dalla Commissione, portando a 35 i paesi in cui è in vigore; considerando che i meccanismi d'applicazione della Carta sono basati sul metodo aperto di coordinamento fra gli Stati, |
E. |
considerando che la Commissione ha fornito le istruzioni fondamentali per le riforme a livello dell'Unione europea incentrandole su 8 azioni principali corredate di circa 100 azioni a livello regolamentare, finanziario e di politica di sviluppo da realizzare entro il 2008, |
F. |
considerando che il Consiglio europeo ha chiesto una più rapida attuazione della Carta, |
G. |
considerando che le organizzazioni professionali svolgono un ruolo attivo nell'applicazione della Carta e che desiderano rafforzare la loro partecipazione; considerando che la valutazione del contenuto della Carta da parte delle piccole imprese è positiva, |
H. |
considerando che sussiste tuttora una mancanza di informazioni pertinenti sulle piccole e microimprese e che una conoscenza insufficiente di tali imprese rappresenta un freno allo sviluppo di politiche imprenditoriali efficaci, |
I. |
considerando che, in seguito a una raccomandazione del Consiglio, la quinta relazione della Commissione sull'applicazione della Carta è incentrata su tre delle dieci linee d'azione, ossia l'educazione allo spirito imprenditoriale, una migliore regolamentazione e il controllo della penuria di manodopera qualificata, |
J. |
considerando che le piccole imprese e le imprese artigianali sono due dei principali motori che permettono di incrementare l'occupazione in Europa; considerando che esse svolgono un ruolo capitale nella competitività e nell'innovazione nonché nella formazione professionale e che rappresentano un elemento essenziale della coesione sociale nel contesto urbano e rurale, |
K. |
considerando che il gruppo di alto livello, la Commissione e il Consiglio europeo hanno proposto e deciso un nuovo avvio del processo di Lisbona, |
Carta europea per le piccole imprese
1. |
si rallegra per l'attuazione della Carta al di fuori dell'Unione europea; ritiene che essa svolge un ruolo positivo nella preparazione dei paesi in via di adesione e dei paesi candidati e che la sua attuazione dovrebbe essere incoraggiata nella strategia di preadesione; |
2. |
sottolinea la responsabilità che incombe agli Stati membri e ai paesi associati nel quadro di EUROMED di attuare in modo più esaustivo la Carta, e li incoraggia ad imparare l'uno dall'altro mediante lo scambio di buone prassi in tale settore; |
3. |
rileva l'importanza delle piccole imprese per la realizzazione degli obiettivi di Lisbona di una crescita maggiore e duratura nonché di nuovi e migliori posti di lavoro; |
4. |
sostiene il principio dell'attuazione della Carta negli Stati associati; ritiene che rappresenti un eccellente vettore di ravvicinamento delle legislazioni tra tali Stati e l'Unione europea; auspica che la Carta abbia un posto di rilievo nei progetti della politica europea di vicinato; |
5. |
ritiene che il metodo aperto di coordinamento fra gli Stati sia pertinente, ma che non debba esentare la Commissione da una partecipazione attiva all'attuazione della Carta; |
6. |
auspica che le strutture delle organizzazioni professionali delle piccole imprese, soprattutto a livello regionale, vengano rafforzate e che tali organizzazioni vengano associate in un modo migliore; ritiene che le conferenze annuali sulla Carta dovrebbero essere integrate da altre riunioni regolari per strutturare gli scambi e la diffusione delle migliori pratiche; auspica la promozione di progetti di cooperazione e collaborazione tra piccole imprese; |
7. |
ricorda che la Carta riguarda le piccole imprese e che tale specificità le conferisce tutto il suo valore; tuttavia ritiene opportuno, nel rispetto della specificità, integrare e complementare le azioni «piccole imprese» della Carta con la politica globale destinata alle PMI grazie ad un'azione vincolante, non soltanto a livello comunitario ma anche a livello di Stati membri, in cui si deve promuovere specificatamente la messa in comune delle migliori prassi; prende atto in particolare che la decima e ultima linea d'azione sul rafforzamento della rappresentanza degli interessi delle piccole imprese richiede un'analisi completa del modo in cui vengono rappresentati a livello dell'Unione europea e a livello nazionale gli interessi delle piccole imprese, anche mediante il dialogo sociale; sottolinea che questa è un'esigenza fondamentale visto che l'attuale composizione del partenariato sociale riflette in via primaria gli interessi delle grandi imprese e dei loro dipendenti; osserva peraltro che la relazione attuale della Commissione sull'attuazione della Carta europea per le piccole imprese concentra l'attenzione su altri tre settori prioritari della Carta e insiste affinché tale analisi sia completata e pubblicata quanto prima; esorta, nel frattempo, i rappresentanti dei datori di lavoro, nel loro ruolo di parti sociali, a rappresentare senza indugi gli interessi delle piccole imprese; |
8. |
ricorda che la nozione stessa di «piccola impresa» raggruppa imprese di dimensioni, natura e attività diverse, con situazioni e necessità diverse; auspica che la Commissione utilizzi i meccanismi della Carta e cooperi con le organizzazioni professionali delle piccole imprese per porre rimedio alla mancanza di informazioni e di dati disponibili su tali imprese, sulle loro necessità e potenzialità; ribadisce la sua richiesta, tenendo presente la specificità delle imprese artigianali, di procedere ad analisi economiche e statistiche fini e specifiche su tali imprese nonché di rilanciare i lavori sull'impresa a carattere artigianale; |
Contenuto della relazione della Commissione
9. |
rileva che la relazione non fornisce un quadro coerente della situazione in tutti gli Stati membri; invita la Commissione non solo ad analizzare i singoli paesi nelle future relazioni ma anche a fornire una valutazione critica completa e comunque compatta di tutti gli Stati membri e dei paesi associati per poter procedere a confronti concreti; |
10. |
esprime stupore per la presentazione alquanto complessa di tale relazione che, secondo le versioni, è più o meno concisa; avrebbe apprezzato una valutazione più sistematica e più critica; |
11. |
prende atto che i progressi in materia di spirito imprenditoriale sono alquanto disparati e, in molti casi, scarsamente efficaci in termini di ricadute concrete sulle imprese; ritiene che sia necessario un migliore coordinamento con il Piano d'azione per lo spirito imprenditoriale; ricorda che il coinvolgimento delle imprese in tali azioni è una condizione essenziale del loro successo; sottolinea, in particolare, la necessità di rafforzare le possibilità delle piccole e microimprese di trarre vantaggio dai programmi europei dato che, in effetti, sono confrontate con difficoltà d'accesso; |
12. |
ritiene che l'inviato delle PMI svolga una funzione utile per quanto riguarda le connessioni esterne tra le piccole imprese e il livello comunitario e chiede pertanto alla Commissione di favorire il coordinamento tra l'inviato e le organizzazioni rappresentative delle piccole imprese e delle imprese artigianali su tutte le problematiche comunitarie; ritiene che tale ruolo potrebbe essere potenziato più efficacemente se l'inviato potesse avere più voce in capitolo a livello interno e se fosse invitato a partecipare alle deliberazioni delle commissioni del Parlamento sulle proposte legislative, in modo che sia possibile tenere debito conto, in tempo utile, delle esigenze delle PMI; |
13. |
si compiace per l'importantissimo ruolo che può svolgere la collaborazione a livello internazionale tra Camere di commercio per promuovere la competitività delle piccole imprese in particolare in un momento in cui, a causa della mondializzazione, sempre più imprese, concentrazioni e cartelli acquisiscono un carattere internazionale; |
14. |
si compiace della disponibilità della Commissione a migliorare l'accesso delle PMI ai programmi dell'Unione europea; sottolinea che è importante agevolare il loro accesso ai Fondi strutturali e promuovere altre iniziative per accedere più facilmente ai flussi di capitali privati a vantaggio delle piccole imprese, nonché di creare possibilità di microfinanziamento destinate a forme flessibili di imprese gestite da donne o a conduzione familiare, contribuendo a cofinanziare i progetti e fornendo informazioni qualificate e finanziariamente accessibili, in particolare attraverso i centri EuroInfo e quelli di diffusione dell'innovazione; |
15. |
sottolinea che, nelle regioni periferiche e rurali, gran parte delle imprese è di piccole dimensioni; sottolinea quindi la necessità di un maggiore finanziamento sotto forma di misure speciali e programmi di investimento nonché di estendere la rete di innovazione onde includere le piccole imprese periferiche, per le quali l'accesso all'innovazione riveste vitale importanza; raccomanda procedure semplificate per la creazione di fondi locali e regionali di capitale di rischio, in cooperazione con le istituzioni che si occupano di sviluppo tecnologico e innovazione, quali centri di incubazione tecnologica, centri high-tech, parchi tecnologici, ecc.; |
16. |
sottolinea che l'obiettivo della relazione è quello di rafforzare la dimensione «piccola impresa» della politica comunitaria mettendo a punto le migliori prassi e razionalizzando gli strumenti strategici esistenti; ritiene che, poiché le piccole imprese sono riconosciute come forza trainante per creare ed aumentare l'occupazione e l'innovazione in Europa, oltre che per promuovere lo sviluppo sociale e regionale, è di vitale importanza che sia il ruolo sia le esigenze delle PMI vengano presi generalmente in considerazione quando vengono elaborate proposte legislative di qualsiasi tipo e non soltanto quelle che si riferiscono specificatamente alle piccole imprese; |
17. |
ricorda che l'insieme delle piccole imprese e delle imprese artigianali è una fonte insostituibile di innovazioni tecnologiche; chiede che il programma per la competitività e l'innovazione e altri programmi di ricerca e innovazione, nonché la politica regionale facilitino lo sviluppo di tale innovazione e sostengano le iniziative di tali imprese; sottolinea che l'innovazione non deve essere limitata all'innovazione tecnologica bensì deve riguardare anche la modernizzazione delle attività e dei servizi delle piccole imprese e delle imprese artigianali, compresa la loro modernizzazione a fini sociali e di creazione occupazionale; |
18. |
riconosce che gli Stati membri sono i più adatti a vigilare sulla normativa fallimentare; ritiene tuttavia che non sia sufficiente un semplice scambio delle migliori pratiche e chiede quindi all'Unione europea di incoraggiare l'ulteriore sviluppo e promozione di reti di sostegno commerciale a livello regionale e locale, per fornire eventualmente sostegno alle piccole imprese che intendano rilanciare la propria attività; |
19. |
accoglie con favore i progressi realizzati dagli Stati membri in materia di legislazione sul fallimento; ricorda che numerosi ostacoli finanziari sono tuttora di impedimento allo sviluppo delle piccole e microimprese, soprattutto per quanto riguarda il loro accesso al credito, e che, pertanto, delle azioni in tal senso devono essere intraprese a livello comunitario; riafferma che la Banca europea per gli investimenti e il Fondo europeo per gli investimenti dovrebbero essere meglio utilizzati per sostenere la crescita di tali imprese, soprattutto di quelle che operano nel settore dell'innovazione e dello sviluppo tecnologico; ritiene altresì che il fatto di facilitare le comunicazioni tra le imprese darà un impulso significativo alla sostenibilità delle piccole imprese; chiede più ampie iniziative europee comuni per promuovere la creazione di PMI e sfruttarne maggiormente il potenziale di investimento; ritiene che, nel rispetto del principio di sussidiarietà, le misure dell'UE dovrebbero integrare e sostenere le politiche nazionali; |
20. |
invita la Commissione e il Consiglio a rafforzare gli strumenti finanziari a favore delle piccole imprese e delle imprese artigianali, in particolare i sistemi di garanzia reciproca; |
21. |
sottolinea nuovamente gli ostacoli fiscali persistenti, segnatamente in materia d'investimento; ritiene che tale campo d'azione debba essere una priorità fornendo alle PMI un più facile accesso al capitale; suggerisce, per esempio, che le sovvenzioni europee accordate alle piccole imprese siano esentate dall'imposta sulle società; |
22. |
ritiene necessario semplificare i sistemi fiscali e amministrativi relativi alla creazione e allo sviluppo delle piccole imprese, eliminare gli ostacoli fiscali ad ogni forma di attività economica transfrontaliera, ad esempio mediante un sistema comune di IVA, e proseguire la lotta contro gli aiuti di Stato illegali sotto forma di concorrenza fiscale dannosa; sostiene in particolare la proposta della Commissione relativa ad un regime pilota per l'imposizione fiscale nazionale delle piccole e medie imprese che fornisca una soluzione a breve termine per le piccole imprese ed integri la principale misura in questo settore, cioè la base imponibile consolidata per l'imposta societaria; esorta gli Stati membri a riformare e a semplificare i propri sistemi fiscali relativi alla creazione e allo sviluppo delle piccole imprese, a fornire incentivi alle imprese innovative e ad eliminare gli svantaggi creati dai sistemi fiscali per il finanziamento con il capitale di rischio; |
23. |
raccomanda non solo uno sgravio fiscale per le piccole imprese, ma anche una rimozione degli ostacoli burocratici, soprattutto nella fase di avvio; |
24. |
ritiene che gli Stati membri e la Commissione non si siano resi conto della portata della sfida considerevole cui sarà confrontata l'Unione europea nei prossimi dieci anni con la cessazione d'attività di milioni di piccole imprese e di imprese artigianali a causa del pensionamento dei capi d'impresa, con il rischio che scompaiano parecchi milioni di posti di lavoro; ritiene che la trasmissione e la ripresa di tali imprese costituiscano una priorità fondamentale per l'Unione; chiede alla Commissione e al Consiglio di definire una strategia onde favorire e facilitare la trasmissione e la ripresa delle piccole imprese e delle imprese artigianali; |
25. |
prende atto che, in materia d'analisi d'impatto, i progressi degli Stati membri continuano ad essere limitati; attende tuttora che la Commissione stabilisca un metodo definitivo per l'esecuzione delle sue valutazioni d'impatto; invita la Commissione e gli Stati membri a definire obiettivi precisi di semplificazione del quadro regolamentare in vigore, settore per settore; chiede che tale azione permetta di giungere a una semplificazione effettiva per le piccole imprese; invita inoltre la Commissione e gli Stati membri a continuare ad utilizzare effettivamente i risultati delle procedure in materia di analisi di impatto e a rielaborarli nelle varie proposte legislative; |
26. |
è convinto che, per assicurare condizioni paritarie di concorrenza per le PMI, la Commissione debba garantire che tutta la legislazione sia applicata in modo uniforme in tutti gli Stati membri e che, nel caso di inosservanza delle norme, siano applicate rapide procedure di infrazione; |
27. |
chiede agli Stati membri di garantire l'effettiva possibilità di esentare da alcuni obblighi regolamentari le piccole imprese, come lo propone la Carta; sottolinea che la semplificazione della legislazione in generale e l'esenzione delle PMI da alcuni obblighi regolamentari, come proposto dalla Carta, sono strumenti utili per alleviare l'onere delle spese e procedure amministrative che gravano sulle PMI; |
28. |
constata le notevoli disparità esistenti in materia di formazione imprenditoriale e di sviluppo dello spirito imprenditoriale nella scuola; riconosce la necessità che lo sviluppo delle capacità imprenditoriali costituisca l'obiettivo dei programmi nazionali d'istruzione secondaria di tutti gli Stati membri; riconosce l'importanza della prima linea d'azione della Carta, concernente l'istruzione e la formazione per lo sviluppo dello spirito imprenditoriale, che sottolinea la necessità di sostenere l'innovazione imprenditoriale e la formazione dei lavoratori, onde sviluppare l'imprenditorialità fin dalla giovane età con lezioni e programmi di formazione dedicati alle aziende nella scuola secondaria, nell'università e nella formazione tecnologica, per promuovere una stretta cooperazione con i centri di ricerca, promuovere gli aiuti pubblici ai giovani imprenditori e stabilire, al contempo, collegamenti fra i vari settori dell'amministrazione pubblica; ritiene che la formazione di gruppi di aziende comprendenti piccole imprese potrebbe essere un modo efficace per contribuire alla creazione di posti di lavoro; |
29. |
ritiene che, in materia di formazione, i risultati presentati continuino ad essere lungi dalle necessità espresse; ricorda il suo desiderio che particolare attenzione venga accordata a gruppi di piccole imprese nel quadro del programma di scambio Leonardo da Vinci; si aspetta dagli Stati membri che sviluppino e promuovano offerte formative differenziate e orientate sulla prestazione; ricorda il desiderio di vedere messo a punto un programma di scambi di personale, a partire dagli apprendisti, onde permettere loro di completare un periodo di formazione professionale all'estero e incoraggiare così la loro mobilità; |
30. |
propone di rafforzare la cooperazione tra i centri EuroInfo, la Commissione, gli uffici informazione dell'Unione europea e di coinvolgere le strutture amministrative associate, il che darebbe alle PMI un migliore accesso all'informazione; |
31. |
invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri ad avviare il processo di ammodernamento della Carta e a rilanciare il processo di attuazione con priorità per l'agenda di Lisbona; ritiene che la revisione della Carta dovrebbe essere la priorità della prossima conferenza annuale sulla Carta; accoglie favorevolmente la pratica, sinora messa in atto, delle conferenze sulla Carta tenutesi a Dublino (2004) e a Lussemburgo (2005); incoraggia la pratica di tenere conferenze nazionali sulla Carta e raccomanda che il meccanismo di presentazione di relazioni sulla Carta sia collegato alle relazioni sullo stato di avanzamento del piano d'azione a favore dello spirito imprenditoriale; |
32. |
ritiene che nella Carta andrebbero introdotte ulteriori priorità quali la promozione dell'imprenditorialità come effettivo valore della società, una notevole riduzione della stigmatizzazione dei fallimenti imprenditoriali, una maggiore cooperazione tra piccole imprese, istituti di istruzione e ricerca, sostegno ad un'intensa cooperazione tra il soggetto menzionato, le istituzioni finanziarie ed i mercati dei capitali; |
Valutazione dell'attuazione della Carta
33. |
chiede che i paesi che non hanno attuato le linee di azione siano menzionati nella relazione e che tutti i paesi siano citati per ogni linea di azione onde disporre di una panoramica completa dei progressi realizzati; |
34. |
sottolinea che, se la Carta avesse una forza giuridica e un valore vincolante, come il Parlamento ha regolarmente chiesto, il coinvolgimento degli Stati membri sarebbe più forte e permetterebbe di realizzare un'analisi più completa e approfondita; manifesta preoccupazione per l'eccessiva libertà lasciata agli Stati membri quanto all'implicarsi o meno nell'attuazione della Carta; si rammarica che alcuni Stati membri non attuino in modo adeguato tutte le linee d'azione della Carta e rinuncino ad intraprendere le necessarie riforme strutturali per le piccole imprese; chiede al Consiglio di occuparsi di tale questione per implicarsi maggiormente nel seguito dell'attuazione della Carta; |
35. |
auspica che vengano evidenziate le migliori pratiche affinché possano essere presentate per ogni linea d'azione come esperienze modello; prende atto che i progetti «Best» funzionano bene e che sarebbe necessario favorirne la diffusione; |
36. |
sostiene che la quinta linea d'azione della Carta, concernente il miglioramento dell'accesso a Internet, debba essere considerato con la massima attenzione, in particolare per quanto riguarda il ruolo delle autorità pubbliche nel miglioramento delle loro comunicazioni elettroniche con il settore delle piccole imprese; |
37. |
segnala la necessità di riservare maggiore attenzione e maggiori garanzie di accesso agli aiuti comunitari specifici per le micro, le piccole e le medie imprese e insiste sull'urgenza di snellire gli iter burocratici dei processi di concessione dei fondi comunitari; |
38. |
esprime preoccupazione per la mancanza di dati sulle piccole imprese a livello nazionale ed europeo; ricorda che informazioni statistiche affidabili e più complete costituiscono uno strumento essenziale per affrontare i problemi e le esigenze delle piccole imprese; |
39. |
invita le organizzazioni professionali delle piccole imprese ad esprimere un parere sull'attuazione della Carta, tanto su scala nazionale quanto a livello comunitario; si aspetta che esse vengano maggiormente associate altresì alla fase di elaborazione delle politiche e di tutte le decisioni adottate a livello comunitario a favore delle piccole imprese, attraverso la creazione di gruppi di lavoro permanenti; chiede agli Stati membri e alla Commissione di garantire la partecipazione piena ed indipendente delle organizzazioni rappresentative di tutte queste imprese all'insieme del dialogo sociale europeo; ricorda che, mediante la Carta, la Commissione, in cooperazione con gli Stati membri, potrebbe raccogliere dati sulle piccole e microimprese e soprattutto sulle necessità delle piccole imprese, nonché sulla produttività e la redditività delle microimprese rispetto alle medie imprese, affinché la legislazione comunitaria risponda in modo migliore a tali necessità e meglio adatti le sue azioni, programmi e politiche, in particolare attraverso l'identificazione di indicatori di impatto sull'attività di impresa; |
40. |
chiede migliori statistiche sulla situazione delle piccole imprese nell'Unione europea per garantire una migliore possibilità di confronto quantitativo e applicare con maggior efficacia le migliori pratiche; |
41. |
chiede che, per quanto riguarda la messa a disposizione di capitale prevista in particolare dalle decisioni di Basilea II, alle piccole imprese siano garantite condizioni quadro più eque perché generatrici di più cospicue risorse per gli investimenti nel campo della ricerca e sviluppo e capaci di garantirne la competitività; |
42. |
ritiene indispensabile, ai fini di una maggiore innovazione e competitività, rafforzare il contributo delle reti transeuropee alla diffusione di tecnologie e nuove idee tra le piccole imprese, nonché incoraggiare la mobilità del fattore umano tra le piccole imprese e gli istituti di istruzione superiore e ricerca; ritiene inoltre necessario lo sviluppo di programmi di ricerca più mirati, focalizzati sull'applicazione commerciale delle conoscenze e della tecnologia da parte delle piccole imprese; |
43. |
è deluso dallo stallo dei negoziati sul brevetto comunitario in seno al Consiglio; sollecita la Commissione a predisporre un idoneo quadro giuridico per tutelare i diritti brevettuali e di proprietà intellettuale per quanto riguarda la divulgazione di idee innovative tra le piccole imprese e tutti gli altri attori che operano all'interno del mercato unico; sottolinea che i brevetti dovrebbero essere abbordabili per le piccole imprese; |
44. |
si compiace dell'iniziativa della Commissione di ritirare un terzo delle proposte legislative in esame per garantire che il quadro normativo nel quale operano le imprese sia semplice e di elevata qualità; invita gli Stati membri a sostenere la Commissione in questo progetto adottando misure equivalenti a livello nazionale; approva la proposta della Commissione relativa alla verifica di nuovi regolamenti a livello nazionale e comunitario per valutare il loro impatto, sia positivo che negativo, su piccole imprese e imprenditori; chiede che si tenga rigorosamente conto del principio di sussidiarietà ricorrendo in modo più sistematico alle valutazioni di impatto e alla consultazione pubblica nello sviluppo di nuove proposte; chiede a tal fine alla Commissione che le analisi dell'impatto della legislazione comunitaria siano chiaramente ed espressamente estese alle piccole imprese; ritiene che questa proposta della Commissione relativa ai nuovi regolamenti dovrebbe essere formalmente estesa anche agli esistenti regolamenti e che, laddove la legislazione sia considerata inutile a livello comunitario, essa debba essere riveduta o revocata; invita la Commissione a elaborare un calendario e un piano d'azione chiari allo scopo di raggiungere questo obiettivo; |
45. |
sottolinea l'esigenza di accelerare profonde riforme strutturali in ogni Stato membro, al fine di rafforzare la competitività delle piccole imprese, creare condizioni favorevoli per le imprese, soprattutto quelle di piccole dimensioni, e completare la creazione di un mercato interno pienamente funzionante; |
46. |
chiede, per questo motivo, politiche ed azioni concrete volte ad incrementare gli investimenti a livello nazionale e regionale; chiede in via d'urgenza opportuni incentivi agli investimenti da concedere alle piccole imprese, come ad esempio procedure semplificate a favore dei piccoli investimenti attraverso sovvenzioni pubbliche allo sviluppo, fondi di capitale a rischio (soprattutto fondi di capitali di avviamento), finanziamento da parte di investitori provvidenziali («business angels»), investimenti di singoli individui («micro-angels») e fondi per microinvestimenti che operino sulla base del partenariato pubblico-privato; incoraggia la raccolta di risorse e informazioni riguardanti progetti comuni, una maggiore partecipazione ai progetti realizzati dagli Stati membri e trasparenza della fiscalità per quanto riguarda le politiche volte ad attrarre gli investimenti esteri; |
47. |
riconosce la necessità di concedere un'assistenza speciale alle piccole imprese nel quadro dell'applicazione della legislazione ambientale e sociale; |
48. |
ritiene che tutte le misure contenute nella Carta volte a promuovere l'iniziativa imprenditoriale debbano poter essere applicate allo stesso modo anche ai lavoratori autonomi, in particolare per quanto riguarda gli aspetti che rivestono un interesse per i medesimi, come i regimi di previdenza sociale, la prevenzione dei rischi occupazionali o l'assicurazione di disoccupazione; |
Futuro della Carta
49. |
prende atto del suggerimento di associare le relazioni sullo stato d'avanzamento del piano d'azione sullo spirito imprenditoriale ai meccanismi di seguito della Carta e, se del caso, di rivedere contenuti e priorità del piano d'azione; |
50. |
chiede, in vista di un'eventuale revisione della Carta, un riconoscimento delle imprese a carattere artigianale nel testo della Carta; a tal fine, spera che la quarta Conferenza europea dell'artigianato e delle piccole imprese ambisca in primo luogo a contribuire alla definizione delle convergenze tra gli artigianati a livello europeo nonché disponga, di conseguenza, di mezzi (tecnici, umani, finanziari e politici) onde permettere l'elaborazione di una strategia più adattata alle specificità, necessità e attese delle imprese a carattere artigianale; |
51. |
si congratula con i nuovi Stati membri perché si adoperano al fine di imparare dagli altri e per i rapidi risultati raggiunti nell'attuazione della Carta anche se vanno realizzati ulteriori progressi; richiama l'attenzione sul ruolo particolarmente importante svolto dalle PMI nei nuovi Stati membri, soprattutto in quelli in cui sono in atto significativi mutamenti istituzionali e politici; |
52. |
deplora il fatto che in futuro non saranno più elaborate relazioni annuali sull'attuazione della Carta, dal momento che il compito di redigerle d'ora in avanti sarà assorbito nell'ambito dell'elaborazione delle relazioni sulla strategia di Lisbona; ritiene che ciò rappresenti indubbiamente un passo indietro per quanto riguarda l'attenzione futura nei confronti delle PMI; deplora inoltre il fatto che il processo di elaborazione di relazioni sulla Carta, che comportava discussioni bilaterali annuali con i rappresentanti delle organizzazioni imprenditoriali, in futuro si svolgerà senza tale contributo diretto da parte delle PMI; ritiene pertanto che occorra rivedere tale decisione; |
53. |
ritiene che, anche se ciò permettesse di razionalizzare il seguito dei due strumenti, non è accettabile che l'attuazione della Carta diventi una semplice sottorubrica del Piano d'azione; |
54. |
è convinto che occorra esaminare la situazione particolare delle PMI senza scopo di lucro; |
55. |
ritiene pertanto che una tale soluzione non sarebbe accettabile che alle condizioni seguenti:
|
56. |
sottolinea che l'integrazione del seguito dell'attuazione della Carta nella Strategia di Lisbona non deve costituire un fine a sé; che un'eventuale semplificazione di tale seguito non deve essere attuata a scapito del contenuto e della sostanza delle relazioni annuali trasmesse dagli Stati per il seguito della Carta; chiede, pertanto, che tali relazioni nazionali continuino ad essere basate sull'introduzione delle migliori prassi, la sperimentazione, la presentazione di misure legislative concrete e impegni politici precisi, destinati alle piccole e microimprese; |
57. |
si compiace dell'intenzione della Commissione di valutare l'attuazione della Carta nel contesto del processo di Lisbona; |
58. |
chiede alla Commissione di associare l'insieme dei rappresentanti delle piccole imprese e delle imprese artigianali a qualsiasi iniziativa di revisione e di tenere presenti tali condizioni in sede di presentazione al Parlamento di una proposta di revisione della Carta e di miglioramento del suo seguito; |
59. |
invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a garantire che la relazione annuale sulla Carta continui ad essere lo strumento fondamentale per monitorare lo sviluppo nel settore imprenditoriale; |
*
**
60. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione, nonchè ai governi e ai parlamenti degli Stati membri. |
(1) GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 164.
(2) Testi approvati, P6_TA(2005)0230.
P6_TA(2006)0023
OCM dello zucchero *
Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero (COM(2005)0263 — C6-0243/2005 — 2005/0118(CNS))
(Procedura di consultazione)
Il Parlamento europeo,
— |
vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2005)0263) (1), |
— |
visti gli articoli 36 e 37 del trattato CE, a norma dei quali è stato consultato dal Consiglio (C6-0243/2005), |
— |
visto l'articolo 51 del suo regolamento, |
— |
visti la relazione della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale e i pareri della commissione per lo sviluppo, della commissione per i bilanci, della commissione per il controllo dei bilanci e della commissione per il commercio internazionale (A6-0391/2005), |
1. |
approva la proposta della Commissione quale emendata; |
2. |
precisa che gli stanziamenti figuranti nella proposta di regolamento restano puramente indicativi fino a quando non sarà concluso un accordo sulle prospettive finanziarie per il 2007 e anni successivi; |
3. |
ritiene inaccettabile che il Consiglio abbia comunicato un accordo politico sulla riforma del regime dello zucchero, con implicazioni radicali per il futuro del settore in molti Stati membri, senza avere previamente ottenuto il parere del Parlamento europeo; il Consiglio non può mai concludere un accordo politico definitivo senza aver previamente concluso la consultazione del Parlamento europeo; |
4. |
invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE; |
5. |
ritiene inaccettabile che il Consiglio abbia comunicato un accordo politico sulla riforma del regime dello zucchero, con implicazioni radicali per il futuro del settore in molti Stati membri, senza avere previamente ottenuto il parere del Parlamento europeo; il Consiglio non può mai concludere un accordo politico definitivo senza aver previamente concluso la consultazione del Parlamento europeo; |
6. |
invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento; |
7. |
chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione; |
8. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione. |
(2) |
Il mercato dello zucchero nella Comunità si basa su principi che negli ultimi anni hanno subito profonde riforme per altre organizzazioni comuni di mercato. Per conseguire gli obiettivi fissati dall'articolo 33 del trattato, in particolare per stabilizzare i mercati e assicurare un equo tenore di vita alla popolazione agricola nel settore dello zucchero, è necessario sottoporre l'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero ad una revisione radicale . |
(2) |
Il mercato dello zucchero nella Comunità si basa su principi che negli ultimi anni hanno subito delle riforme per altre organizzazioni comuni di mercato. Per conseguire gli obiettivi fissati dall'articolo 33 del trattato, in particolare per stabilizzare i mercati e assicurare un equo tenore di vita alla popolazione agricola nel settore dello zucchero, è necessario apportare delle modifiche all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero. |
(3 bis) |
Il mercato comunitario dello zucchero rischia di essere particolarmente fluttuante durante i primi quattro anni della riforma (dal 2006 al 2010) nel corso dei quali sarà applicabile il regime per la ristrutturazione. In altri settori agricoli, il sistema dei prezzi di riferimento non ha permesso di stabilizzare i mercati né di stabilire un prezzo base sul mercato. E' pertanto necessario mantenere il sistema del prezzo d'intervento durante i quattro anni del periodo che va dal 2006 al 2010 prevedendo, laddove occorra, l'acquisto di zucchero da parte degli organismi di intervento. A tal fine, occorre fissare un prezzo d'intervento per lo zucchero bianco, unitamente a un prezzo d'intervento per lo zucchero greggio, a un livello tale da assicurare ai produttori di barbabietole o di canna da zucchero una remunerazione equa nel rispetto degli interessi dei consumatori. Tali prezzi garantiti per lo zucchero vanno di fatto a beneficio altresì degli sciroppi di saccarosio, dell'isoglucosio e dello sciroppo di inulina, i cui prezzi sono in funzione di quelli dello zucchero. A partire dalla campagna 2010/2011 sarà stabilito un prezzo di riferimento in sostituzione del prezzo d'intervento. |
(5 bis) |
Al fine di garantire un tenore di vita equo ai produttori di barbabietole, è opportuno fissare un prezzo minimo delle barbabietole soggette a quota, tenendo conto del prezzo d'intervento per lo zucchero bianco e della resa convenzionale di 130 kg di zucchero per tonnellata di barbabietole della qualità tipo. |
(6 bis) |
Tenuto conto del fatto che il consumatore europeo beneficerà solo in minima parte del calo dei prezzi dello zucchero (1,5 % per gli zuccheri trasformati, che rappresentano il 70 % della totalità degli zuccheri prodotti; 5 % per lo zucchero da consumo, che rappresenta il 30 % della totalità degli zuccheri prodotti), è opportuno che i livelli del prezzo di riferimento o d'intervento e del prezzo minimo della barbabietola siano stabiliti soprattutto in funzione dell'evoluzione delle quantità prodotte, importate e consumate che garantiscono l'equilibrio del mercato comunitario. |
(7) |
Per garantire un giusto equilibrio dei diritti e dei doveri tra gli zuccherifici e i produttori di barbabietole da zucchero è necessario dotarsi di strumenti specifici. È quindi opportuno stabilire disposizioni quadro che disciplinano le relazioni contrattuali tra gli acquirenti e i venditori di barbabietole da zucchero. Data la diversità delle condizioni naturali, economiche e tecniche risulta difficile uniformare le condizioni d'acquisto delle barbabietole nella Comunità. Attualmente già esistono accordi interprofessionali tra le associazioni di bieticoltori e le imprese produttrici di zucchero, per cui è opportuno che le disposizioni quadro si limitino a definire le garanzie minime necessarie ai bieticoltori e agli industriali per il buon funzionamento del mercato dello zucchero, riservando agli accordi interprofessionali la possibilità di derogare a talune disposizioni. |
(7) |
Per garantire un giusto equilibrio dei diritti e dei doveri tra gli zuccherifici e i produttori di barbabietole da zucchero è necessario dotarsi di strumenti specifici. È quindi opportuno stabilire disposizioni quadro che disciplinano le relazioni contrattuali tra gli acquirenti e i venditori di barbabietole da zucchero. In caso di difficoltà economiche specifiche, alle quali le disposizioni quadro non consentissero di trovare una soluzione probante, gli accordi interprofessionali dovrebbero poter derogare , previa consultazione dei servizi della Commissione, a talune disposizioni in misura e per una durata limitate . |
(8) |
I motivi che in passato hanno indotto la Comunità ad applicare un regime di quote di produzione per i settori dello zucchero, dell'isoglucosio e dello sciroppo di inulina rimangono tuttora validi. Gli sviluppi a cui si è assistito sia a livello comunitario che a livello internazionale rendono tuttavia necessario un adeguamento del sistema di produzione attraverso l'istituzione di un nuovo regime e la riduzione delle quote. È opportuno prevedere che, in linea col precedente sistema delle quote, gli Stati membri assegnino le quote alle imprese stabilite sul loro territorio. Nella nuova organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero è necessario che le quote conservino il loro statuto giuridico nella misura in cui, secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia, il regime delle quote costituisce un meccanismo di regolazione del mercato nel settore dello zucchero rispondente a obiettivi di pubblico interesse. |
(8) |
I motivi che in passato hanno indotto la Comunità ad applicare un regime di quote di produzione per i settori dello zucchero, dell'isoglucosio e dello sciroppo di inulina rimangono tuttora validi. Gli sviluppi a cui si è assistito sia a livello comunitario che a livello internazionale rendono tuttavia necessario un adeguamento del sistema di produzione ed in particolare delle quote , onde assicurare l'equilibrio dei mercati nel settore dello zucchero . È opportuno prevedere che, in linea col precedente sistema delle quote, gli Stati membri assegnino le quote alle imprese stabilite sul loro territorio. Nella nuova organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero è necessario che le quote conservino il loro statuto giuridico nella misura in cui, secondo la giurisprudenza della Corte di giustizia, il regime delle quote costituisce un meccanismo di regolazione del mercato nel settore dello zucchero rispondente a obiettivi di pubblico interesse. |
(8 bis) |
L'introduzione, decisa nel 2000 dall'Unione europea, di un regime basato su un accesso illimitato a dazio nullo dello zucchero originario dei paesi balcanici ha comportato un aumento senza precedenti delle importazioni, segnatamente a causa del commercio irregolare rimasto a lungo nascosto. Il ritorno, nel 2005, ad una regolamentazione delle importazioni ha consentito di bloccare l'entrata irregolare di zucchero nella Comunità e di garantire l'equilibrio del mercato interno. |
(8 ter) |
Esiste il rischio oggettivo che il commercio irregolare, sviluppatosi a seguito dell'apertura del mercato comunitario ad importazioni di zucchero proveniente dai paesi balcanici, senza dazi doganali né limitazioni quantitative, ricompaia con l'entrata in vigore dell'iniziativa «Tutto tranne le armi», adottata nei confronti dei paesi meno sviluppati. Per poter procedere con efficacia e in modo razionale all'adeguamento delle sue quote di produzione, è necessario che la Comunità si doti di strumenti di regolamentazione adeguati, che le consentano di mantenere il controllo dell'offerta di zucchero sul suo mercato e di eliminare qualsiasi tipo di commercio irregolare, fonte di perturbazione del mercato e di squilibrio del sistema di produzione comunitario. I paesi in via di sviluppo avranno altresì bisogno di aiuti considerevoli, per poter evitare il ricorso a tali pratiche e trarre il massimo vantaggio dall'iniziativa «Tutto tranne le armi». |
(8 quater) |
Nel caso dell'iniziativa «Tutto tranne le armi», che consente di importare zucchero dai paesi meno sviluppati senza dazi doganali né quote, vi è il rischio che si sviluppi un commercio triangolare la cui individuazione è pressoché impossibile a condizioni finanziarie ragionevoli e suscettibile di pregiudicare la stabilità del mercato comunitario. Tale commercio triangolare potrebbe inoltre rappresentare una minaccia per lo stesso sviluppo dei paesi meno sviluppati, poiché a beneficiarne saranno solo i grandi operatori internazionali, senza alcun effetto positivo sulle popolazioni locali che vivono della produzione di zucchero. Dal momento che molti paesi in via di sviluppo di fatto dipendono dallo zucchero in regimi di produzione esclusivamente orientati verso l'esportazione, è fondamentale garantire che la minaccia costituita dal commercio triangolare non ostacoli l'accesso dei paesi in via di sviluppo ai mercati dell'UE. |
(9) |
Alla luce delle recenti decisioni del panel dell'Organizzazione Mondiale Commercio e del suo organo di appello sulle sovvenzioni europee all'esportazione di zucchero e per garantire agli operatori europei una transizione armoniosa dal regime delle quote in vigore al nuovo regime, è opportuno che nel corso della campagna di commercializzazione 2006/07 sia assegnata ai fabbricanti che abbiano prodotto zucchero C nel corso della campagna 2004/05 una quota supplementare, basata sul valore più basso dello zucchero C da essi prodotto. |
soppresso
(9 bis) |
La contrazione delle risorse petrolifere nel mondo ha contribuito ad un rialzo senza precedenti dei prezzi del greggio. In tale contesto, la produzione di alcol nel settore dello zucchero rappresenta una risorsa importante in termini di sviluppo di energie alternative. Tenuto conto dell'impatto della riforma dell'organizzazione comune dei mercati sui livelli di produzione, è opportuno anticipare e rafforzare tale evoluzione, aprendo delle prospettive alla filiera dello zucchero, attraverso l'introduzione decisa dello sbocco del bioetanolo nella produzione fuori quota. |
(9 bis) |
L'UE deve mirare alla soppressione delle sovvenzioni all'esportazione nei tempi più brevi, e al più tardi entro il 2013. |
(10 bis) |
Le aziende cui viene assegnata una quota supplementare di isoglucosio devono tuttavia rinunciare in via preliminare a percepire l'aiuto previsto dal regime temporaneo per la ristrutturazione dell'industria dello zucchero. |
(11) |
Per pervenire ad una riduzione sufficiente della produzione comunitaria di zucchero, di isoglucosio e di sciroppo di inulina , è opportuno autorizzare la Commissione ad adeguare le quote ad un livello sostenibile dopo la chiusura del fondo di ristrutturazione, nel 2010. |
(11) |
Per poter disporre di un mercato comunitario equilibrato , è opportuno autorizzare il Consiglio, se la situazione lo richiede, su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, ad adeguare le quote di zucchero, di isoglucosio e di sciroppo di inulina ad un livello sostenibile dopo la chiusura del fondo di ristrutturazione, nel 2010. |
(15 bis) |
Occorre garantire che l'industria chimica e farmaceutica possano approvvigionarsi di zucchero ad un prezzo in linea con i prezzi del mercato mondiale. |
(28 bis) |
È necessario il rafforzamento delle regole di origine al fine di impedire l'acquisizione della denominazione d'origine, attraverso l'attività di raffinazione. |
(29) |
La Comunità ha concluso con i paesi terzi vari accordi in materia di accesso preferenziale al mercato, che permettono loro di esportare zucchero di canna a destinazione della Comunità a condizione di favore. È pertanto necessario valutare il fabbisogno delle raffinerie in zucchero destinato alla raffinazione e, a certe condizioni, riservare i titoli di importazione alle raffinerie della Comunità che operano a tempo pieno. |
(29) |
La Comunità ha concluso con i paesi terzi vari accordi in materia di accesso preferenziale al mercato, che permettono loro di esportare zucchero di canna a destinazione della Comunità a condizione di favore. È pertanto necessario valutare il fabbisogno delle raffinerie in zucchero destinato alla raffinazione e, a certe condizioni, riservare i titoli di importazione alle raffinerie della Comunità che operano a tempo pieno. Tuttavia, a partire dalla campagna di commercializzazione 2009/2010, i titoli di importazione dovrebbero essere rilasciati anche ad altri zuccherifici. |
(29 bis) |
È opportuno sospendere provvisoriamente l'accesso preferenziale di cui beneficiano i paesi meno sviluppati per i prodotti dello zucchero nel caso in cui le loro esportazioni verso l'UE eccedano la capacità produttiva interna, dedotti i quantitativi smaltiti altrimenti, in primo luogo tramite consumo interno ed esportazioni verso paesi terzi. La Commissione dovrebbe quindi ricevere informazioni dai paesi beneficiari, comprendenti le cifre sulla loro produzione e il loro consumo nazionale di zucchero, nonché sulle loro importazioni ed esportazioni. Tali cifre dovrebbero comprendere anche lo zucchero contenuto nei prodotti trasformati. |
(29 ter) |
È opportuno vietare ai paesi beneficiari del sistema di preferenze generalizzate l'utilizzo di zucchero proveniente da paesi terzi, che non facciano parte dei paesi meno sviluppati, per prodotti che intendono vendere nell'UE nel quadro degli accordi in materia di accesso preferenziale. |
(32) |
Occorre garantire il rispetto dei limiti quantitativi attraverso l'istituzione di un sistema di monitoraggio attendibile ed efficace. A tale scopo occorre subordinare la concessione delle restituzioni all'esportazione alla presentazione di un titolo di esportazione. Le restituzioni all'esportazione dovranno essere concesse, entro i limiti delle disponibilità, in funzione della particolare situazione di ciascun prodotto. Eventuali deroghe a tale regola possono essere ammesse solo per i prodotti trasformati che non rientrano nell'allegato I del trattato, ai quali non si applicano limiti espressi in volume. È inoltre opportuno prevedere la possibilità di derogare alle norme rigorose di gestione quando le esportazioni con restituzione non rischiano di superare i limiti quantitativi fissati. |
(32) |
Occorre garantire il rispetto dei limiti quantitativi attraverso l'istituzione di un sistema di monitoraggio attendibile ed efficace. A tale scopo occorre subordinare sia la concessione delle restituzioni all'esportazione che le esportazioni fuori quota alla presentazione di un titolo di esportazione. Le restituzioni all'esportazione dovranno essere concesse, entro i limiti delle disponibilità, in funzione della particolare situazione di ciascun prodotto. Eventuali deroghe a tale regola possono essere ammesse solo per i prodotti trasformati che non rientrano nell'allegato I del trattato, ai quali non si applicano limiti espressi in volume. È inoltre opportuno prevedere la possibilità di derogare alle norme rigorose di gestione quando le esportazioni con restituzione non rischiano di superare i limiti quantitativi fissati. |
(34) |
Quando il mercato della Comunità subisce o rischia di subire turbative a causa di forti aumenti o flessioni dei prezzi occorre prevedere la possibilità di prendere misure che possono consistere anche nell'apertura di un contingente tariffario a dazio ridotto per le importazioni di zucchero dal mercato mondiale, per il periodo necessario. |
(34) |
Quando il mercato della Comunità subisce o rischia di subire turbative a causa di forti aumenti o flessioni dei prezzi occorre prevedere la possibilità di prendere misure che , in caso di deficit della produzione comunitaria, possono consistere anche nell'apertura di un contingente tariffario a dazio ridotto per le importazioni di zucchero dal mercato mondiale, per il periodo necessario. |
(38) |
Date delle sue peculiarità, la produzione di zucchero nelle regioni ultraperiferiche della Comunità la distinguono dalla produzione di zucchero nel resto della Comunità. È quindi opportuno offrire un sostegno finanziario a questo settore erogando aiuti agli agricoltori stabiliti in tali regioni dopo l'entrata in vigore dei programmi di sostegno delle produzioni locali stabiliti dagli Stati membri in virtù del regolamento (CE) n. …/2005 del Consiglio, del …, recante misure specifiche per l'agricoltura delle regioni ultraperiferiche dell'Unione. |
(38) |
Date delle sue peculiarità, la produzione di zucchero nelle regioni ultraperiferiche della Comunità la distinguono dalla produzione di zucchero nel resto della Comunità. È quindi opportuno offrire un sostegno finanziario a questo settore erogando aiuti agli agricoltori stabiliti in tali regioni dopo l'entrata in vigore dei programmi di sostegno delle produzioni locali stabiliti dagli Stati membri in virtù del regolamento (CE) n. …/2005 del Consiglio, del …,recante misure specifiche per l'agricoltura delle regioni ultraperiferiche dell'Unione. È necessario prevedere aiuti specifici anche per le aree e regioni della Comunità caratterizzate da situazioni di disagio economico e sociale. |
(40) |
La transizione dalla disciplina di cui al regolamento (CEE) n. 1260/2001 a quella prevista dal presente regolamento potrebbe dar luogo a difficoltà che il presente regolamento non affronta. Per far fronte a tali difficoltà è opportuno autorizzare la Commissione ad adottare misure transitorie, |
(40) |
La transizione dalla disciplina di cui al regolamento (CE) n. 1260/2001 a quella prevista dal presente regolamento potrebbe dar luogo a difficoltà che il presente regolamento non affronta , come l'incertezza creata nelle zone in cui si effettua la semina autunnale per la campagna 2006/2007 . Per far fronte a tali difficoltà è opportuno autorizzare la Commissione ad adottare misure transitorie, |
(40 bis) |
Nel quadro della ristrutturazione dell'industria europea dello zucchero è di fondamentale importanza che il Consiglio assicuri la mobilizzazione dei fondi strutturali europei e dell'insieme degli strumenti della politica di coesione sociale al fine di ottimizzare la gestione di tale ristrutturazione e favorire la creazione di nuova occupazione. A motivo dell'ampiezza della riforma prevista, su un breve periodo, in particolare nelle zone rurali, che presentano attività economiche di diverso tipo, sarà effettivamente indispensabile sviluppare rapidamente programmi regionali con il sostegno dei fondi strutturali europei e dell'insieme degli strumenti della politica di coesione sociale. Ciò è conforme agli obiettivi della strategia di Lisbona e della strategia europea per l'occupazione, agli orientamenti politici proposti dalla Commissione in materia di coesione per il 2007-2013 e risponde più in particolare alla comunicazione della Commissione su ristrutturazioni e occupazione (2). Tale comunicazione evidenzia in particolare che, per essere coerente, l'UE deve assumere i costi delle politiche che mette in atto (punto 1.1) e utilizzare tutti gli strumenti finanziari comunitari e i principali strumenti finanziari a disposizione degli Stati membri in modo complementare e integrato al fine di gestire i mutamenti economici e massimizzare l'impatto sull'occupazione (punto 2.1.3). |
1 bis. |
L'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero mira a realizzare gli obiettivi di cui all'articolo 33 del trattato, e in particolare a stabilizzare i mercati, a rafforzare l'orientamento verso il mercato del regime comunitario dello zucchero e ad assicurare un tenore di vita equo alla popolazione agricola nel settore dello zucchero. |
6 bis) |
«zucchero esportato», «isoglucosio esportato» e «sciroppo di inulina esportato»: la quantità di zucchero, di isoglucosio o di sciroppo di inulina esportata verso paesi terzi a titolo di una campagna di commercializzazione, entro i limiti degli accordi conclusi a norma dell'articolo 300 del trattato; |
7) |
«zucchero eccedente», «isoglucosio eccedente» e «sciroppo di inulina eccedente»: la quantità di zucchero, di isoglucosio o di sciroppo di inulina prodotta a titolo di una data campagna di commercializzazione superando i rispettivi limiti quantitativi di cui ai punti 5) e 6); |
7) |
«zucchero eccedente», «isoglucosio eccedente» e «sciroppo di inulina eccedente»: la quantità di zucchero, di isoglucosio o di sciroppo di inulina prodotta a titolo di una data campagna di commercializzazione superando i rispettivi limiti quantitativi di cui ai punti 5) , 6) e 6 bis) ; |
11 bis) |
«zucchero preferenziale originario dei paesi meno sviluppati (PMS)»: le quantità prodotte ed esportate da uno specifico PMS che superano il suo consumo, quale notificato all'Organizzazione internazionale dello zucchero; |
Articolo 2 bis
Regime dei prezzi
1. Durante le campagne di commercializzazione 2006/2007, 2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010 è instaurato un regime d'intervento sulla base di un prezzo d'intervento conformemente alle modalità di cui all'articolo 17 bis.
2. A partire dalla campagna di commercializzazione 2010/2011 il sistema d'intervento è sostituito da un sistema basato sul prezzo di riferimento.
Prezzi di riferimento
Prezzi di riferimento o d'intervento
1. Per lo zucchero bianco, i prezzi di riferimento sono pari a:
1. Per lo zucchero bianco, i prezzi di riferimento o d'intervento sono pari a:
a) |
631,9 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/07; |
a) |
631,9 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/2007; |
b) |
476,5 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/08; |
b) |
571,2 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/2008; |
c) |
449,9 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/09; |
c) |
525,8 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/2009; |
d) |
385,5 euro/t per la campagna di commercializzazione 2009/10. |
d) |
442,3 euro/t per la campagna di commercializzazione 2009/2010. |
2. Per lo zucchero greggio, i prezzi di riferimento sono pari a:
2. Per lo zucchero greggio, i prezzi di riferimento o d'intervento sono pari a:
a) |
496,8 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/07; |
a) |
496,8 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/2007; |
b) |
394,9 euro/t per la campagna di commercializzazione 2007/08; |
b) |
496,8 euro/t per la campagna di commercializzazione 2007/2008; |
c) |
372,9 euro/t per la campagna di commercializzazione 2008/09; |
c) |
441,2 euro/t per la campagna di commercializzazione 2008/2009; |
d) |
319,5 euro/t a partire dalla campagna di commercializzazione 2009/10. |
d) |
366,6 euro/t a partire dalla campagna di commercializzazione 2009/2010. |
3. I prezzi di riferimento di cui ai paragrafi 1 e 2 sono validi per merce non imballata, franco fabbrica, caricata su un mezzo di trasporto scelto dall'acquirente. Essi si applicano allo zucchero bianco e allo zucchero greggio della qualità tipo descritta nell'allegato I.
3. I prezzi di riferimento o d'intervento di cui ai paragrafi 1 e 2 sono validi per merce non imballata, franco fabbrica, caricata su un mezzo di trasporto scelto dall'acquirente. Essi si applicano allo zucchero bianco e allo zucchero greggio della qualità tipo descritta nell'allegato I.
1. Il prezzo minimo della barbabietola di quota è pari a:
1. Il prezzo minimo della barbabietola di quota è pari a:
a) |
32,86 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/07; |
a) |
32,86 euro/t per la campagna di commercializzazione 2006/2007; |
b) |
25,05 euro/t a partire dalla campagna di commercializzazione 2007/08. |
b) |
31,6 euro/t a partire dalla campagna di commercializzazione 2007/2008. |
b bis) |
30,6 euro/t a partire dalla campagna di commercializzazione 2008/2009; |
b ter) |
29,4 euro/t a partire dalla campagna di commercializzazione 2009/2010. |
Tuttavia, il prezzo minimo della barbabietola di quota può essere ridotto del 10 % al massimo nell'ambito di un accordo interprofessionale.
2. Il prezzo minimo di cui al paragrafo 1 si applica alla barbabietola da zucchero della qualità tipo descritta nell'allegato I.
2. Il prezzo minimo di cui al paragrafo 1 si applica alla barbabietola da zucchero della qualità tipo descritta nell'allegato I e corrisponde alla produzione di 130 kg di zucchero di quota .
Tale prezzo si intende per la fase di «consegna al punto di consegna».
4. Per i quantitativi di barbabietole da zucchero corrispondenti ai quantitativi di zucchero industriale o di zucchero eccedente soggetti al prelievo di eccedenza di cui all'articolo 15, le imprese produttrici di zucchero adeguano il prezzo di acquisto in modo da farlo corrispondere almeno al prezzo minimo delle barbabietole di quota.
4. Per i quantitativi di barbabietole da zucchero corrispondenti ai quantitativi di zucchero industriale , le imprese produttrici di zucchero sono tenute a pagare almeno il prezzo fissato mediante accordi interprofessionali, in considerazione del valore aggiunto dello zucchero, del rapporto fra il prezzo istituzionale dello zucchero e quello delle barbabietole di quota dopo il periodo di ristrutturazione e della produzione convenzionale di 130 kg per tonnellata di barbabietola con un tenore in zucchero del 16 %.
4 bis. Per i quantitativi di barbabietole corrispondenti allo zucchero eccedente soggetto al prelievo di eccedenza di cui all'articolo 15 o commercializzato sul mercato comunitario senza applicare il prelievo di eccedenza, le imprese produttrici di zucchero adeguano il prezzo di acquisto in modo da farlo corrispondere almeno al prezzo minimo delle barbabietole di quota.
Articolo 8
Quota supplementare di zucchero
1. Entro il 31 luglio 2006 le imprese che nel corso della campagna 2004/2005 hanno prodotto zucchero C ai sensi del regolamento (CE) n. 1260/2001 possono chiedere al rispettivo Stato membro di stabilimento l'assegnazione di una quota supplementare nei limiti del quantitativo complessivo indicato nell'allegato IV. Le quote supplementari sono assegnate in base a criteri oggettivi e non discriminatori.
2. Qualora la domanda di quote supplementari superi il quantitativo nazionale disponibile, lo Stato membro interessato procede ad una riduzione proporzionale dei quantitativi da assegnare.
3. Le quote supplementari assegnate alle imprese a norma dei paragrafi 1 e 2 sono soggette ad un prelievo unico. Il suo importo è fissato allo stesso livello dell'aiuto per la ristrutturazione applicabile nel corso della campagna 2006/2007 ed è prelevato per tonnellata di quota supplementare assegnata.
4. Lo Stato membro addebita l'intero prelievo unico versato in virtù del paragrafo 3 alle imprese stabilite sul suo territorio a cui è stata assegnata una quota supplementare.
Le imprese produttrici di zucchero versano il prelievo unico entro un termine da stabilirsi dagli Stati membri, che non può essere posteriore al 28 febbraio 2007.
5. Le quote supplementari non si considerano assegnate alle imprese produttrici di zucchero che non abbiano versato il prelievo unico entro il 28 febbraio 2007.
soppresso
Articolo 9
Quota supplementare di isoglucosio
Per la campagna di commercializzazione 2006/2007 alla quota totale di isoglucosio fissata nell'allegato III è aggiunta una quota supplementare di 100 000 tonnellate di isoglucosio. Per entrambe le campagne di commercializzazione 2007/2008 e 2008/2009 alla quota totale di isoglucosio della campagna precedente è aggiunta una quota di isoglucosio di 100 000 tonnellate.
soppresso
Gli Stati membri assegnano alle imprese le quote supplementari in proporzione alla quota di isoglucosio loro assegnata in applicazione dell'articolo 7, paragrafo 2.
2. Tenendo conto dei risultati del regime di ristrutturazione di cui al regolamento (CE) n. …./2005 del Consiglio (regolamento ristrutturazione), la Commissione decide entro la fine del febbraio 2010, secondo la procedura di cui all'articolo 39, paragrafo 2, la percentuale comune necessaria per la riduzione delle quote esistenti di zucchero, isoglucosio e sciroppo di inulina per Stato membro o per regione, allo scopo di evitare squilibri del mercato nelle campagne di commercializzazione a partire dal 2010/11.
2. Su proposta della Commissione e previa consultazione del Parlamento europeo, nonché tenendo conto dei risultati del regime di ristrutturazione di cui al regolamento (CE) n. …/2005 del Consiglio (regolamento ristrutturazione), il Consiglio decide entro la fine del febbraio 2010, secondo la procedura di cui all'articolo 39, paragrafo 2, la percentuale comune necessaria per la riduzione delle quote esistenti di zucchero, isoglucosio e sciroppo di inulina per Stato membro o per regione, allo scopo di evitare squilibri del mercato nelle campagne di commercializzazione a partire dal 2010/2011.
c bis) |
è esportato verso paesi terzi secondo le condizioni previste nel presente regolamento. |
Articolo 12 bis
Smaltimento delle eccedenze di zucchero
La Commissione realizza uno studio volto a individuare gli sbocchi transitori per le eccedenze di zucchero utilizzandole nel settore energetico.
a) |
siano oggetto di un contratto di fornitura concluso prima della fine della campagna di commercializzazione tra un produttore ed un utilizzatore entrambi accreditati a norma dell'articolo 17; |
a) |
siano oggetto di un contratto di fornitura concluso prima della fine della campagna di commercializzazione tra un produttore e/o fornitore ed un utilizzatore accreditati a norma dell'articolo 17; |
a) |
alcole, rum, lieviti vivi e «Rinse appelstroop»; |
a) |
alcole, bioetanolo a finalità energetica, rum, lieviti e «Rinse appelstroop»; |
b) |
prodotti industriali senza zucchero, ma la cui lavorazione richiede l'impiego di un quantitativo di zucchero, isoglucosio o sciroppo di inulina superiore al 50 % del peso del prodotto finito ; |
b) |
prodotti industriali senza zucchero, ma la cui lavorazione richiede l'impiego di un quantitativo di zucchero, isoglucosio o sciroppo di inulina come prodotto di base ; |
3. I prodotti elencati all'articolo 1, punto 1, lettere da b) a e) possono beneficiare di una restituzione alla produzione qualora non sia disponibile zucchero eccedente, isoglucosio eccedente o sciroppo di inulina eccedente ad un prezzo corrispondente al prezzo del mercato mondiale per la fabbricazione dei prodotti di cui al paragrafo 2, lettere b) e c) del presente articolo.
3. I prodotti elencati all'articolo 1, punto 1, lettere da b) a e) beneficiano di una restituzione alla produzione qualora non sia disponibile zucchero eccedente, isoglucosio eccedente o sciroppo di inulina eccedente ad un prezzo corrispondente al prezzo del mercato mondiale per la fabbricazione dei prodotti di cui al paragrafo 2, lettere b) e c) del presente articolo.
La restituzione alla produzione è fissata tenendo conto, in particolare, delle spese che l'industria dovrebbe sostenere per lo zucchero importato, in caso di approvvigionamento sul mercato mondiale, e del prezzo dello zucchero eccedente disponibile sul mercato comunitario, oppure del prezzo di riferimento in assenza di zucchero eccedente.
La restituzione alla produzione è fissata tenendo conto, in particolare, delle spese che l'industria dovrebbe sostenere per lo zucchero importato, in caso di approvvigionamento sul mercato mondiale, e del prezzo dello zucchero eccedente disponibile sul mercato comunitario, oppure del prezzo di riferimento o d'intervento in assenza di zucchero eccedente.
a) |
informano lo Stato membro entro il 31 gennaio della campagna di commercializzazione in corso dei quantitativi di zucchero, di isoglucosio o di sciroppo di inulina da riportare; |
a) |
informano lo Stato membro entro il 15 febbraio della campagna di commercializzazione in corso dei quantitativi di zucchero, di isoglucosio o di sciroppo di inulina da riportare; |
Tuttavia, la data del 31 gennaio di cui al primo comma, lettera a), è sostituita:
Tuttavia, la data del 15 febbraio di cui al primo comma, lettera a), è sostituita:
b) |
per le imprese stabilite nel Regno Unito, dal 15 febbraio; |
soppressa
a) |
lo zucchero eccedente, l'isoglucosio eccedente e lo sciroppo di inulina eccedente prodotti in qualsiasi campagna di commercializzazione, esclusi i quantitativi riportati alla quota di produzione della campagna di commercializzazione successiva ed immagazzinati a norma dell'articolo 14 e i quantitativi di cui all'articolo 12, lettera c); |
a) |
lo zucchero eccedente, l'isoglucosio eccedente e lo sciroppo di inulina eccedente prodotti in qualsiasi campagna di commercializzazione, esclusi i quantitativi esportati verso paesi terzi nei limiti degli accordi conclusi a norma dell'articolo 300 del trattato, o riportati alla quota di produzione della campagna di commercializzazione successiva ed immagazzinati a norma dell'articolo 14 , i quantitativi di cui all'articolo 12, lettera c) e i quantitativi la cui esportazione sia possibile, indicate all'articolo 12, lettera c bis) ; |
b) |
lo zucchero industriale, l'isoglucosio industriale e lo sciroppo di inulina industriale di cui non sia stata comprovata, entro una data da stabilirsi, la trasformazione in uno dei prodotti di cui all'articolo 13, paragrafo 2; |
b) |
lo zucchero industriale, l'isoglucosio industriale e lo sciroppo di inulina industriale di cui non sia stata comprovata, entro una data da stabilirsi, la trasformazione , da parte dell'impresa che ne fa uso, in uno dei prodotti di cui all'articolo 13, paragrafo 2; |
c bis) |
lo zucchero eccedente, l'isoglucosio eccedente e lo sciroppo di inulina eccedente, la cui prova di esportazione non sia stata presentata entro i termini. |
3. Lo Stato membro addebita il prelievo di eccedenza, versato in virtù del paragrafo 1, alle imprese stabilite sul suo territorio in proporzione ai quantitativi di cui al paragrafo 1 da esse prodotti, determinati per dette imprese per la relativa campagna di commercializzazione.
3. Lo Stato membro addebita il prelievo di eccedenza, versato in virtù del paragrafo 1, alle imprese stabilite sul suo territorio in proporzione ai quantitativi di cui al paragrafo 1 da esse prodotti, determinati per dette imprese per la relativa campagna di commercializzazione. Inoltre, per i quantitativi di cui al paragrafo 1, lettera b), il prelievo è addebitato alle imprese utilizzatrici.
4. Le imprese comunitarie produttrici di zucchero e di sciroppo di inulina hanno la facoltà di addebitare il 50 % della tassa sulla produzione ai produttori di barbabietole da zucchero o di canne da zucchero o ai fornitori di cicoria.
4. Nel quadro degli accordi interprofessionali, le imprese comunitarie produttrici di zucchero e di sciroppo di inulina hanno la facoltà di dividere l'onere della tassa sulla produzione con i produttori di barbabietole da zucchero o di canne da zucchero o i fornitori di cicoria. La partecipazione dei produttori di barbabietole e di canne da zucchero e dei fornitori di cicoria non può oltrepassare il 50 % della tassa sulla produzione.
Articolo 17 bis
Regime d'intervento
1. Durante le campagne di commercializzazione 2006/2007, 2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010, l'organismo d'intervento designato da ciascuno Stato membro produttore di zucchero ha l'obbligo, conformemente alla procedura di cui all'articolo 39, paragrafo 2, di acquistare lo zucchero bianco e lo zucchero greggio di quota, ottenuti a partire da barbabietole o da canne da zucchero raccolte nella Comunità, che gli sono proposti, sempreché sia stato preliminarmente concluso un contratto di immagazzinamento tra l'offerente e detto organismo per lo zucchero in questione. Se la qualità dello zucchero non è conforme alla qualità tipo per la quale è stato fissato il prezzo d'intervento, quest'ultimo è rettificato con l'applicazione di maggiorazioni e riduzioni.
2. Durante le campagne di commercializzazione 2006/2007, 2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010, gli organismi d'intervento acquistano, se del caso, al prezzo d'intervento valido per la zona in cui si trova lo zucchero al momento dell'acquisto.
3. Durante le campagne di commercializzazione 2006/2007, 2007/2008, 2008/2009 e 2009/2010, gli organismi d'intervento vendono lo zucchero solo a un prezzo superiore al prezzo d'intervento.
1. Per salvaguardare l'equilibrio strutturale del mercato ad un livello di prezzo prossimo al prezzo di riferimento, in ottemperanza agli obblighi della Comunità che scaturiscono da accordi conclusi a norma dell'articolo 300 del trattato, può essere ritirata dal mercato una percentuale, uniforme per tutti gli Stati membri, di zucchero di quota, di isoglucosio di quota e di sciroppo di inulina di quota fino all'inizio della campagna di commercializzazione successiva.
1. Per salvaguardare l'equilibrio strutturale del mercato ad un livello di prezzo prossimo al prezzo di riferimento o d'intervento , in ottemperanza agli obblighi della Comunità che scaturiscono da accordi conclusi a norma dell'articolo 300 del trattato, può essere ritirata dal mercato una percentuale, uniforme per tutti gli Stati membri, di zucchero di quota, di isoglucosio di quota e di sciroppo di inulina di quota fino all'inizio della campagna di commercializzazione successiva.
— |
una quota di produzione supplementare. |
— |
una quota di produzione supplementare che può raggiungere il 105 % . |
1 bis. Qualora le importazioni provenienti da uno dei PMS superino i volumi che assicurano l'equilibrio netto tra i livelli abituali delle capacità di produzione e i livelli abituali del consumo interno del paese interessato, la Commissione sospende le importazioni provenienti dal paese in questione.
2. Qualora si delinei la situazione descritta al paragrafo 1 , la Commissione, su richiesta di uno Stato membro o di propria iniziativa, decide l'adozione delle misure necessarie.
2. Qualora si delinei la situazione descritta ai paragrafi 1 o 1 bis , la Commissione, su richiesta di uno Stato membro o di propria iniziativa, decide l'adozione delle misure necessarie.
Articolo 25 bis
Volume delle importazioni preferenziali
Qualora sia applicabile l'articolo 18 o qualora le importazioni preferenziali siano superiori al volume previsto all'articolo 19, la Commissione adotta le misure necessarie per l'applicazione dell'articolo 27, paragrafi 2 e 3.
3. Se la restituzione alla produzione di cui all'articolo 13, paragrafo 3, non garantisce l'approvvigionamento necessario per la fabbricazione dei prodotti di cui all'articolo 13, paragrafo 2, la Commissione può sospendere , in tutto o in parte, per determinati quantitativi, l'applicazione dei dazi all'importazione sullo zucchero bianco di cui al codice NC 1701 e sull'isoglucosio di cui ai codici NC 1702 30 10, 1702 40 10, 1702 60 10 e 1702 90 30.
3. Se la restituzione alla produzione di cui all'articolo 13, paragrafo 3, non garantisce l'approvvigionamento necessario per la fabbricazione dei prodotti di cui all'articolo 13, paragrafo 2, la Commissione può sospendere l'applicazione dei dazi all'importazione sullo zucchero di cui al codice NC 1701 e sull'isoglucosio di cui ai codici NC 1702 30 10, 1702 40 10, 1702 60 10 e 1702 90 30.
Articolo 27 bis
Importazioni provenienti dai PMS
1. Le importazioni di zucchero provenienti dai PMS sono soggette ai dazi della tariffa doganale comune sulla base dei livelli esistenti fino al 1oluglio 2012. I dazi della tariffa doganale comune sono ridotti del 20 % il 1oluglio 2012, del 50 % il 1oluglio 2013 e dell'80 % il 1oluglio 2014. Essi sono totalmente sospesi a partire dal 1oluglio 2015.
2. Fino alla sospensione totale dei dazi della tariffa doganale comune, conformemente al paragrafo 1, è aperto un contingente tariffario globale a dazio zero ad ogni campagna di commercializzazione per i prodotti corrispondenti al codice tariffario 1701 e originari dei PMS. Il contingente tariffario di partenza per la campagna di commercializzazione 2006/2007 è fissato a 149 212 tonnellate, espresse in equivalente di zucchero bianco, per i prodotti corrispondenti al codice 1701. Per ogni campagna di commercializzazione successiva, il contingente tariffario per il prodotto corrispondente al codice 1701 è aumentato del 27 % rispetto a quello della campagna di commercializzazione precedente.
3. A partire dalla campagna di commercializzazione 2010/2011, qualora le importazioni di zucchero dai PMS superino i volumi che garantiscono l'equilibrio netto dei livelli di produzione e di consumo interno di uno o più di tali paesi, quale determinato dalle dichiarazioni rese da questi ultimi all'organizzazione internazionale dello zucchero, la Commissione può sospendere dette importazioni, conformemente alle misure di cui all'articolo 25, su richiesta di uno Stato membro o di propria iniziativa.
1. I contingenti tariffari di importazione dei prodotti di cui all'articolo 1, paragrafo 1, istituiti in forza di accordi conclusi a norma dell'articolo 300 del trattato o in forza di qualsiasi altro atto legislativo del Consiglio, sono indetti e gestiti dalla Commissione in base a modalità da adottarsi secondo la procedura di cui all'articolo 39, paragrafo 2.
1. I contingenti tariffari di importazione dei prodotti di cui all'articolo 1, paragrafo 1, istituiti in forza di accordi conclusi a norma dell'articolo 300 del trattato o in forza di qualsiasi altro atto legislativo del Consiglio, sono indetti e gestiti dalla Commissione in base a modalità da adottarsi secondo la procedura di cui all'articolo 39, paragrafo 2 del presente regolamento, e conformemente agli articoli 308 bis, 308 ter e 308 quater del regolamento (CEE) n. 2454/93 della Commissione, del 2 luglio 1993, che fissa talune disposizioni d'applicazione del regolamento (CEE) n. 2913/92 del Consiglio che istituisce il codice doganale comunitario (3).
3 bis. Qualora la Commissione ritenga che esistano prove sufficienti di frode o di inadempienze nel fornire la cooperazione amministrativa necessaria ai fini della verifica della prova d'origine o che vi sia un cospicuo aumento delle esportazioni verso la Comunità superiore al livello delle capacità normali di produzione e di esportazione, essa ha facoltà di prendere provvedimenti per sospendere integralmente o in parte l'applicazione dei contingenti tariffari per un periodo di sei mesi, purché abbia in precedenza:
a) |
informato il comitato di cui all'articolo 39, paragrafo 1, |
b) |
invitato gli Stati membri ad adottare le misure precauzionali necessarie per garantire la salvaguardia degli interessi finanziari della Comunità, |
c) |
pubblicato nella Gazzetta ufficiale dell'Unione europea un avviso in cui si dichiara che sussistono dubbi fondati circa la regolare applicazione delle quote tariffarie, tali da rimettere in discussione il diritto del paese o del territorio beneficiario di continuare a usufruire di tali disposizioni. |
2. I titoli d'importazione di zucchero destinato alla raffinazione sono rilasciati esclusivamente alle raffinerie a tempo pieno per quantitativi inferiori al fabbisogno tradizionale di approvvigionamento di cui al paragrafo 1. I titoli sono rilasciati per il 75 % a favore di zucchero ACP/India prima che a tutti gli altri zuccheri. I titoli sono trasferibili solo tra raffinerie a tempo pieno e sono validi fino alla fine della campagna di commercializzazione per la quale sono stati rilasciati.
2. I titoli d'importazione di zucchero destinato alla raffinazione sono rilasciati soltanto se i quantitativi sono inferiori al fabbisogno tradizionale di approvvigionamento di cui al paragrafo 1. I titoli sono rilasciati per il 75 % a favore di zucchero ACP/India prima che a tutti gli altri zuccheri. I titoli sono trasferibili solo tra raffinerie a tempo pieno e sono validi fino alla fine della campagna di commercializzazione per la quale sono stati rilasciati.
Il presente paragrafo si applica per le campagne di commercializzazione 2006/07, 2007/08 e 2008/09 e per i primi tre mesi di ciascuna delle campagne di commercializzazione successive.
Nelle zone deficitarie, i zuccherifici sono autorizzati da effettuare attività di raffineria a orario ridotto con zucchero d'importazione.
Articolo 31 bis
Controllo delle importazioni preferenziali
Le importazioni preferenziali provenienti dai PMS non superano le quantità di zucchero prodotte localmente e si collocano al di fuori dei volumi necessari per il consumo interno in tali paesi.
a) |
le modalità di applicazione degli articoli 3–6, in particolare quelle relative alle maggiorazioni e riduzioni dei prezzi da applicare per differenze di qualità rispetto alla qualità tipo per il prezzo di riferimento di cui all'articolo 3, paragrafo 3, e per il prezzo minimo di cui all'articolo 5, paragrafo 3; |
a) |
le modalità di applicazione degli articoli 3–6, in particolare quelle relative alle maggiorazioni e riduzioni dei prezzi da applicare per differenze di qualità rispetto alla qualità tipo per il prezzo di riferimento o d'intervento di cui all'articolo 3, paragrafo 3, e per il prezzo minimo di cui all'articolo 5, paragrafo 3; |
c) |
le modalità di applicazione degli articoli 13, 14 e 15, in particolare le condizioni di concessione delle restituzioni alla produzione, il loro importi e i quantitativi ammissibili; |
c) |
le modalità di applicazione degli articoli 13, 14 e 15, in particolare le condizioni di concessione dei titoli di esportazione per lo zucchero e l'isoglucosio fuori quota, le condizioni di concessione delle restituzioni alla produzione, il loro importi e i quantitativi ammissibili; |
Secondo la procedura di cui all'articolo 39, paragrafo 2, possono essere adottate le misure necessarie per agevolare la transizione dalla disciplina prevista dal regolamento (CE) n. 1260/2001 a quella definita dal presente regolamento.
Secondo la procedura di cui all'articolo 39, paragrafo 2, possono essere adottate le misure necessarie per agevolare la transizione dalla disciplina prevista dal regolamento (CE) n. 1260/2001 a quella definita dal presente regolamento. In particolare, le quote per la campagna 2005/2006 negli Stati membri con semina autunnale saranno aumentate proporzionalmente allo zucchero prodotto a partire dalla barbabietola macinata prima del 30 settembre 2006. Tale barbabietola è soggetta alle condizioni di prezzo e contrattazione definite nel regolamento (CE) n. 1260/2001.
(1) Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.
(2) Comunicazione della Commissione intitolata «Ristrutturazioni e occupazione — Anticipare e accompagnare le ristrutturazioni per ampliare l'occupazione: il ruolo dell'Unione europea», COM(2005)0120.
(3) GU L 253 dell'11.10.1993, pag. 1. Regolamento modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 883/2005 (GU L 148 dell'11.6.2005, pag. 5).
P6_TA(2006)0024
Regimi di sostegno a favore degli agricoltori (zucchero) *
Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio recante modifica del regolamento (CE) n. 1782/2003 che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell'ambito della politica agricola comune e istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori (COM(2005)0263 — C6-0244/2005 — 2005/0119(CNS))
(Procedura di consultazione)
Il Parlamento europeo,
— |
vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2005)0263) (1), |
— |
visto l'articolo 37, paragrafo 2, comma 3, del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0244/2005), |
— |
visto l'articolo 51 del suo regolamento, |
— |
visti la relazione della commissione per il commercio internazionale (A6-0392/2005), |
1. |
approva la proposta della Commissione quale emendata; |
2. |
invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE; |
3. |
ritiene inaccettabile che il Consiglio abbia comunicato un accordo politico sulla riforma del regime dello zucchero con implicazioni radicali per il futuro del settore in vari Stati membri, senza avere preliminarmente ottenuto il parere del Parlamento europeo. Il Consiglio non può mai stipulare un accordo politico definitivo prima che sia conclusa la consultazione del Parlamento europeo; |
4. |
invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento; |
5. |
chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione; |
6. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione. |
(1) |
Il regolamento (CE) n. …./2005 del Consiglio (riforma del settore dello zucchero), relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero, prevede un'importante riforma di questa organizzazione di mercato. Tra le misure introdotte dal regolamento figura una riduzione significativa del prezzo di sostegno istituzionale applicabile allo zucchero comunitario , da realizzare in due tappe . |
(1) |
Il regolamento (CE) n. …/… del Consiglio (riforma del settore dello zucchero) del …, relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero, prevede un'importante riforma di questa organizzazione di mercato. Tra le misure introdotte dal regolamento figura in particolare la sostituzione del meccanismo d'intervento con l'instaurazione di un prezzo di riferimento a partire dalla campagna 2010/2011, nonché una riduzione del prezzo di sostegno istituzionale applicabile allo zucchero comunitario e del prezzo minimo della barbabietola . |
(1 bis) |
La soppressione del meccanismo d'intervento a partire dalla fine della campagna di commercializzazione 2009/10, la riduzione del prezzo di riferimento o d'intervento per lo zucchero bianco, nonché la riduzione del prezzo minimo della barbabietola di quota previsti dalla riforma dell'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero comporteranno una sensibile riduzione del reddito dei produttori di barbabietola da zucchero e di cicoria in talune regioni, oltre che la distruzione della coltura e dell'industria che le sono associate in numerose altre zone, riduzione che deve essere compensata. |
(2) |
A seguito della riduzione del sostegno al mercato nel settore dello zucchero occorre introdurre misure di sostegno del reddito per i bieticoltori. Tali misure devono assumere la forma di un pagamento a favore dei bieticoltori e dei produttori di cicoria il cui livello globale dovrebbe evolvere parallelamente alla graduale riduzione dei sostegni al mercato. |
(2) |
Nel rispetto dei principi della politica agricola comune, che ha essenzialmente lo scopo di assicurare un livello di vita equo alla popolazione agricola e di raggiungere l'obiettivo della coesione sociale, economica e territoriale prevista dai trattati ed espressa nella strategia di Lisbona, occorre che la riduzione dei redditi dei piantatori di barbabietole da zucchero e di canna da zucchero sia compensata in modo sostanziale. A tal fine, occorre introdurre misure di sostegno del reddito per i bieticoltori , i produttori di canna da zucchero e di cicoria , nonché i loro salariati, a seguito della riduzione del sostegno del mercato nel settore dello zucchero. Tali misure mirano a compensare le perdite di reddito, stimolare lo sviluppo economico delle regioni interessate e, in tal modo, creare nuove fonti di reddito per i produttori comunitari. Esse devono assumere la forma di un pagamento specificatamente destinato ai produttori di barbabietola da zucchero, di canna da zucchero e di cicoria il cui livello globale evolverà parallelamente alla graduale riduzione dei sostegni al mercato. Inoltre, occorre che gli Stati membri dispongano della flessibilità necessaria quanto alle modalità di concessione degli aiuti. |
(2 bis) |
La modifica del regime comunitario nel settore dello zucchero avrà un impatto considerevole anche sui produttori ACP, che beneficiano attualmente di un accesso preferenziale al mercato dell'Unione europea a titolo del Protocollo sullo zucchero. È essenziale che tali paesi, le cui economie in molti casi dipendono quasi esclusivamente dallo zucchero, ricevano un sostegno finanziario. La più recente valutazione del fabbisogno presentata dalla Commissione stima che i paesi ACP necessiteranno di 200 milioni euro l'anno. Tale fabbisogno deve essere soddisfatto con nuovi finanziamenti che vengono ad aggiungersi agli impegni già contratti in materia di finanziamento dello sviluppo. |
(4) |
Per conseguire gli obiettivi alla base della riforma della politica agricola comune, il sostegno per la barbabietola da zucchero deve essere disaccoppiato e integrato nel regime del pagamento unico. |
(4) |
Per conseguire gli obiettivi alla base della riforma della politica agricola comune, il sostegno per la barbabietola da zucchero deve essere disaccoppiato e integrato nel regime del pagamento unico. Tuttavia, gli Stati membri potranno gestire parte della dotazione finanziaria disponibile per i pagamenti diretti, per assicurare ai bieticoltori che continuano l'attività aiuti legati alla produzione. |
(6) |
I produttori di barbabietola da zucchero e di cicoria dei nuovi Stati membri hanno beneficiato dall'adesione di un sostegno ai prezzi nell'ambito del regolamento (CE) n. 1260/2001, del 19 giugno 2001, relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero . Pertanto il pagamento per lo zucchero e le componenti relative allo zucchero e alla cicoria nel regime di pagamento unico non devono essere soggetti all'applicazione della tabella degli incrementi di cui all'articolo 143 bis. |
(6) |
I produttori di barbabietola da zucchero e di cicoria dei nuovi Stati membri hanno beneficiato dall'adesione di un sostegno ai prezzi nell'ambito del regolamento (CE) n. 1260/2001, del 19 giugno 2001, relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dello zucchero . Pertanto il pagamento per lo zucchero e le componenti relative allo zucchero e alla cicoria nel regime di pagamento unico non devono essere soggetti all'applicazione della tabella degli incrementi di cui all'articolo 143 bis. Inoltre, l'integrazione del pagamento per lo «zucchero» nel regime di pagamento unico basato sulla superficie è suscettibile di privare i bieticoltori della maggior parte dell'aiuto compensativo per la «barbabietola». Occorre pertanto offrire agli Stati membri interessati la possibilità di derogare a tale regime semplificato e di concedere ai bieticoltori l'aiuto compensativo tenendo conto delle superficie delle colture di barbabietola nel periodo di riferimento. |
2 bis. |
All'articolo 55, la lettera b) è sostituita dal seguente:
|
3 bis. |
Nel titolo III, capitolo 5, sezione 2, è inserito il seguente articolo: Articolo 68 ter Pagamenti per lo zucchero Per quanto riguarda i pagamenti a favore della barbabietola da zucchero e della cicoria, gli Stati membri possono conservare una certa percentuale della componente dei massimali nazionali di cui all'articolo 41 che corrisponde ai pagamenti per superficie riservati alla coltivazione delle barbabietole o di cicoria utilizzate per la produzione di zucchero A e B o di sciroppo di inulina che formano oggetto dei contratti di consegna conclusi dal produttore conformemente all'articolo 19 del regolamento (CE) n. 1260/2001. |
4 bis. |
All'articolo 88, il primo comma è sostituito dal seguente: Un aiuto di 80 euro l'ettaro e all'anno è accordato per le superfici coltivate in colture energetiche, comprese le colture arabili (cereali, semi oleosi, barbabietole, patata, ecc.) conformemente alle condizioni previste nel presente capitolo. |
4 ter. |
All'articolo 89, il paragrafo 1 è sostituito dal seguente: 1. È pertanto fissata una superficie massima garantita di 2 200 000 ettari ammissibili al beneficio dell'aiuto. |
1 . In caso di applicazione dell'articolo 71, i bieticoltori e i produttori di cicoria destinata alla produzione di sciroppo di inulina possono beneficiare per il 2006 di un pagamento per lo zucchero. Tale pagamento è concesso per il numero medio di ettari coltivati a barbabietola da zucchero o a cicoria destinate alla produzione di zucchero A e B o di sciroppo di inulina oggetto di contratti di consegna conclusi dai produttori ai sensi dell'articolo 19 del regolamento (CE) n. 1260/2001 del Consiglio per un periodo rappresentativo di una o più campagne di commercializzazione a decorrere dalla campagna 2000/2001, da stabilirsi da parte degli Stati membri secondo criteri oggettivi e non discriminatori.
1. In caso di applicazione dell'articolo 71, i bieticoltori , i produttori di canna da zucchero e i produttori di cicoria destinata alla produzione di sciroppo di inulina possono beneficiare per il 2006 di un pagamento per lo zucchero. Tale pagamento è concesso per il numero medio di ettari coltivati a barbabietola da zucchero o a cicoria destinate alla produzione di zucchero o di sciroppo di inulina — a cui può essere aggiunto il numero medio di ettari coltivati per la produzione di zucchero utilizzato nella fabbricazione di taluni prodotti, ai sensi dell'articolo 20 del regolamento (CE) n. 1260/2001 — oggetto di contratti di consegna conclusi dai produttori ai sensi dell'articolo 19 di detto regolamento per un periodo rappresentativo di una o più campagne di commercializzazione a decorrere dalla campagna 2000/2001, da stabilirsi da parte degli Stati membri secondo criteri oggettivi e non discriminatori.
(in milioni di euro) |
||||||||
Stato membro |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
Belgio |
4,7 |
6,3 |
7,9 |
7,9 |
7,9 |
7,9 |
7,9 |
7,9 |
Danimarca |
7,7 |
10,4 |
13 |
13 |
13 |
13 |
13 |
13 |
Germania |
40,4 |
54,7 |
68,4 |
68,4 |
68,4 |
68,4 |
68,4 |
68,4 |
Grecia |
45,4 |
61,1 |
76,7 |
76,7 |
76,7 |
76,7 |
76,7 |
76,7 |
Spagna |
56,9 |
77,1 |
96,4 |
96,4 |
96,4 |
96,4 |
96,4 |
96,4 |
Francia |
51,4 |
68,7 |
85,9 |
85,9 |
85,9 |
85,9 |
85,9 |
85,9 |
Irlanda |
15,3 |
20,4 |
25,6 |
25,6 |
25,6 |
25,6 |
25,6 |
25,6 |
Italia |
62,3 |
84,7 |
106,6 |
106,6 |
106,6 |
106,6 |
106,6 |
106,6 |
Lussemburgo |
0,2 |
0,3 |
0,4 |
0,4 |
0,4 |
0,4 |
0,4 |
0,4 |
Paesi Bassi |
6,8 |
9,6 |
12,1 |
12,1 |
12,1 |
12,1 |
12,1 |
12,1 |
Austria |
12,4 |
17,1 |
21,3 |
21,3 |
21,3 |
21,3 |
21,3 |
21,3 |
Portogallo |
10,8 |
14,6 |
18,3 |
18,3 |
18,3 |
18,3 |
18,3 |
18,3 |
Finlandia |
8 |
10,8 |
13,6 |
13,6 |
13,6 |
13,6 |
13,6 |
13,6 |
Svezia |
6,6 |
8,8 |
11,0 |
11 |
11 |
11 |
11 |
11 |
Regno Unito |
17,7 |
23,6 |
29,5 |
29,5 |
29,5 |
29,5 |
29,5 |
29,5 |
(in milioni di euro) |
||||||||
Stato membro |
2005 |
2006 |
2007 |
2008 |
2009 |
2010 |
2011 |
2012 |
Belgio |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Danimarca |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Germania |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Grecia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Spagna |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Francia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Irlanda |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Italia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Lussemburgo |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Paesi Bassi |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Austria |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Portogallo |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Finlandia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Svezia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Regno Unito |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
(in migliaia di euro) |
||
Stato membro |
2006 |
2007 e successivi |
Belgio |
48 588 |
83 729 |
Repubblica ceca |
27 849 |
44 245 |
Danimarca |
19 312 |
34 478 |
Germania |
154 780 |
277 946 |
Grecia |
17 939 |
29 384 |
Spagna |
60 267 |
96 203 |
Francia |
151 144 |
270 081 |
Ungheria |
25 433 |
39 912 |
Irlanda |
11 258 |
18 441 |
Italia |
79 854 |
135 994 |
Lettonia |
4 219 |
6 616 |
Lituania |
6 547 |
10 260 |
Paesi Bassi |
42 027 |
74 013 |
Austria |
18 929 |
32 891 |
Polonia |
99 125 |
159 392 |
Portogallo |
3 939 |
6 452 |
Slovacchia |
11 812 |
19 289 |
Slovenia |
2 993 |
4 902 |
Finlandia |
8 254 |
13 520 |
Svezia |
20 807 |
34 082 |
Regno Unito |
64 333 |
105 376 |
(in migliaia di euro) |
||
Stato membro |
2006 |
2007 e successivi |
Belgio |
p.m. |
p.m. |
Repubblica ceca |
p.m. |
p.m. |
Danimarca |
p.m. |
p.m. |
Germania |
p.m. |
p.m. |
Grecia |
p.m. |
p.m. |
Spagna |
p.m. |
p.m. |
Francia |
p.m. |
p.m. |
Ungheria |
p.m. |
p.m. |
Irlanda |
p.m. |
p.m. |
Italia |
p.m. |
p.m. |
Lettonia |
p.m. |
p.m. |
Lituania |
p.m. |
p.m. |
Paesi Bassi |
p.m. |
p.m. |
Austria |
p.m. |
p.m. |
Polonia |
p.m. |
p.m. |
Portogallo |
p.m. |
p.m. |
Slovacchia |
p.m. |
p.m. |
Slovenia |
p.m. |
p.m. |
Finlandia |
p.m. |
p.m. |
Svezia |
p.m. |
p.m. |
Regno Unito |
p.m. |
p.m. |
(in migliaia di euro) |
||||
Stato membro |
2005 |
2006 |
2007, 2008 e 2009 |
2010 e successivi |
Belgio |
411 053 |
579 161 |
613 782 |
613 782 |
Danimarca |
943 369 |
1 015 477 |
1 030 478 |
1 030 478 |
Germania |
5 148 003 |
5 646 981 |
5 769 946 |
5 769 946 |
Grecia |
838 289 |
1 719 228 |
1 752 673 |
1 752 673 |
Spagna |
3 266 092 |
4 125 330 |
4 359 266 |
4 359 266 |
Francia |
7 199 000 |
7 382 144 |
8 361 081 |
8 361 081 |
Irlanda |
1 260 142 |
1 333 563 |
1 340 521 |
1 340 521 |
Italia |
2 539 000 |
3 544 371 |
3 599 994 |
3 599 994 |
Lussemburgo |
33 414 |
36 602 |
37 051 |
37 051 |
Paesi Bassi |
386 586 |
428 613 |
853 599 |
853 599 |
Austria |
613 000 |
632 929 |
744 891 |
744 891 |
Portogallo |
452 000 |
496 939 |
565 452 |
565 452 |
Finlandia |
467 000 |
475 254 |
565 520 |
565 520 |
Svezia |
637 388 |
670 915 |
763 082 |
763 082 |
Regno Unito |
3 697 528 |
3 934 753 |
3 975 849 |
3 975 849 |
(in migliaia di euro) |
||||
Stato membro |
2005 |
2006 |
2007, 2008 e 2009 |
2010 e successivi |
Belgio |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Danimarca |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Germania |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Grecia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Spagna |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Francia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Irlanda |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Italia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Lussemburgo |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Paesi Bassi |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Austria |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Portogallo |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Finlandia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Svezia |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
Regno Unito |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
(in migliaia di euro) |
||||||||||
Anno civile |
Repubblica ceca |
Estonia |
Cipro |
Lettonia |
Lituania |
Ungheria |
Malta |
Polonia |
Slovenia |
Slovacchia |
2005 |
228 800 |
23 400 |
8 900 |
33 900 |
92 000 |
350 800 |
670 |
724 600 |
35 800 |
97 700 |
2006 |
294 549 |
27 300 |
12 500 |
43 819 |
113 847 |
445 633 |
830 |
980 825 |
44 893 |
127 212 |
2007 |
387 845 |
40 400 |
16 300 |
62 216 |
157 160 |
548 212 |
1 640 |
1 300 192 |
61 002 |
165 889 |
2008 |
473 445 |
50 500 |
20 400 |
76 116 |
193 860 |
674 812 |
2 050 |
1 585 292 |
75 002 |
202 489 |
2009 |
559 145 |
60 500 |
24 500 |
90 016 |
230 560 |
801 512 |
2 460 |
1 870 392 |
89 002 |
238 989 |
2010 |
644 745 |
70 600 |
28 600 |
103 916 |
267 260 |
928 112 |
2 870 |
2 155 492 |
103 002 |
275 489 |
2011 |
730 445 |
80 700 |
32 700 |
117 816 |
303 960 |
1 054 812 |
3 280 |
2 440 492 |
117 002 |
312 089 |
2012 |
816 045 |
90 800 |
36 800 |
131 716 |
340 660 |
1 181 412 |
3 690 |
2 725 592 |
131 002 |
348 589 |
anni successivi |
901 745 |
100 900 |
40 900 |
145 616 |
377 360 |
1 308 112 |
4 100 |
3 010 692 |
145 102 |
385 189 |
(in migliaia di euro) |
||||||||||
Anno civile |
Repubblica ceca |
Estonia |
Cipro |
Lettonia |
Lituania |
Ungheria |
Malta |
Polonia |
Slovenia |
Slovacchia |
2005 |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
2006 |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
2007 |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
2008 |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
2009 |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
2010 |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
2011 |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
2012 |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
anni successivi |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
p.m. |
(1) GU C … / Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.
P6_TA(2006)0025
Ristrutturazione dell'industria dello zucchero *
Risoluzione legislativa del Parlamento europeo sulla proposta di regolamento del Consiglio relativo ad un regime temporaneo per la ristrutturazione dell'industria dello zucchero nella Comunità europea e che modifica il regolamento (CE) n. 1258/1999 relativo al finanziamento della politica agricola comune (COM(2005)0263 — C6-0245/2005 — 2005/0120(CNS))
(Procedura di consultazione)
Il Parlamento europeo,
— |
vista la proposta della Commissione al Consiglio (COM(2005)0263) (1), |
— |
visti l'articolo 37 del trattato CE, a norma del quale è stato consultato dal Consiglio (C6-0245/2005), |
— |
visto l'articolo 51 del suo regolamento, |
— |
visti la relazione della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale e i pareri della commissione per lo sviluppo e della commissione per il commercio internazionale (A6-0393/2005), |
1. |
approva la proposta della Commissione; |
2. |
invita la Commissione a modificare di conseguenza la sua proposta, in conformità dell'articolo 250, paragrafo 2, del trattato CE; |
3. |
ritiene inaccettabile che il Consiglio abbia comunicato un accordo politico sulla riforma del regime dello zucchero, con implicazioni radicali per il futuro del settore, in molti Stati membri, senza avere previamente concluso la consultazione del Parlamento; |
4. |
invita il Consiglio ad informarlo qualora intenda discostarsi dal testo approvato dal Parlamento; |
5. |
chiede al Consiglio di consultarlo nuovamente qualora intenda modificare sostanzialmente la proposta della Commissione; |
6. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la posizione del Parlamento al Consiglio e alla Commissione. |
(1) |
L'industria comunitaria dello zucchero attraversa difficoltà strutturali, dovute alla congiuntura europea e internazionale, che rischiano di compromettere la competitività e persino la redditività economica dell'intero settore. Questi problemi non possono essere risolti efficacemente con i soli strumenti di gestione del mercato offerti dall'organizzazione comune dei mercati (OCM) dello zucchero. Per adeguare il sistema comunitario di produzione e commercio dello zucchero ai requisiti internazionali e garantirne la futura competitività, è necessario avviare un profondo processo di ristrutturazione in grado di ridurre drasticamente la capacità di produzione non redditizia esistente nella Comunità. A questo fine, e come premessa all'instaurazione di una nuova, efficiente organizzazione comune del mercato dello zucchero, occorre istituire un regime temporaneo, distinto e autonomo, per la ristrutturazione dell'industria saccarifera comunitaria. Questo regime comporterebbe una riduzione delle quote tale da rispettare gli interessi legittimi degli zuccherifici, dei bieticoltori, dei produttori di cicoria e dei consumatori della Comunità. |
(1) |
Per adeguare il sistema comunitario di produzione e commercio dello zucchero ai requisiti internazionali e garantire la futura competitività e la vitalità delle regioni produttrici di zucchero , è necessario avviare un processo di ristrutturazione in grado di ridurre la capacità di produzione esistente nella Comunità e di creare nuove fonti di reddito nelle regioni interessate. Tale processo di ristrutturazione deve consentire a quanti lo auspicano di lasciare il sistema in condizioni accettabili, attraverso l'abbandono volontario della produzione in vista della soppressione definitiva delle loro quote, mediante un'equa compensazione finanziaria . A questo fine, e come premessa all'instaurazione di una nuova, efficiente organizzazione comune del mercato dello zucchero, occorre istituire un regime temporaneo, distinto e autonomo, per la ristrutturazione dell'industria saccarifera comunitaria. Occorre che la riduzione della capacità di produzione comunitaria, che dovrebbe derivare dall'applicazione del presente regime, non ecceda il livello strettamente necessario e avvenga nel rispetto degli interessi legittimi degli zuccherifici, dei bieticoltori, dei produttori di cicoria e dei consumatori della Comunità. Occorre inoltre che l'attuazione del regime di ristrutturazione avvenga in compartecipazione e attraverso la consultazione di tutte le parti interessate, tra cui gli agricoltori, gli addetti alla trasformazione, i lavoratori dell'industria e i poteri pubblici. |
(4 bis) |
D'altra parte, allo scopo di assicurare la totalità del finanziamento della ristrutturazione, pare importante che tutte le entrate derivanti dal trasferimento di un milione di tonnellate di zucchero a titolo di maggiorazione della quota siano versate nel fondo di ristrutturazione. |
(5) |
È necessario introdurre, per un periodo di tempo limitato, un incentivo economico sostanziale sotto forma di congruo aiuto alla ristrutturazione, per indurre le imprese meno produttive ad abbandonare la produzione entro quota. A questo scopo occorre istituire un aiuto alla ristrutturazione che costituisca un incentivo a cessare la produzione e a rinunciare alle quote corrispondenti e che consenta nel contempo di tenere in debito conto gli impegni sociali ed ambientali connessi all'abbandono della produzione. L'aiuto deve essere erogato durante quattro campagne di commercializzazione al fine di ridurre la produzione nella misura necessaria a riequilibrare il mercato comunitario. |
(5) |
È necessario introdurre, per un periodo di tempo limitato, un incentivo economico sostanziale sotto forma di congruo aiuto alla ristrutturazione, per le imprese che desiderano cessare la produzione entro quota. A questo scopo occorre istituire un aiuto alla ristrutturazione che costituisca un incentivo a cessare la produzione e a rinunciare alle quote corrispondenti e che consenta nel contempo di sviluppare alternative economiche per le regioni interessate, tenendo conto degli impegni sociali (tutela dei dipendenti dei zuccherifici e degli agricoltori) ed ambientali connessi all'abbandono della produzione. L'aiuto deve essere erogato durante quattro campagne di commercializzazione al fine di ridurre la produzione nella misura necessaria a riequilibrare il mercato comunitario. |
(5 bis) |
L'abbandono della produzione sarà seguito automaticamente dall'abbandono del diritto alla consegna di cui sono titolari i coltivatori. Ciò arrecherà un danno agli investimenti effettuati dagli agricoltori, per quanto riguarda in particolare il materiale specifico necessario alla coltivazione della barbabietola e della cicoria. Per consentire una ristrutturazione dinamica occorrerà che questi ultimi possano altresì accedere ad aiuti alla ristrutturazione della filiera. È pertanto necessario attribuire ai coltivatori di barbabietole e di cicoria una quota pari ad almeno il 50% del premio di ristrutturazione, per ovviare alla perdita di capitale così causata. Occorre altresì che la ripartizione dell'aiuto alla ristrutturazione fra coltivatori e fabbricanti sia subordinata alla firma di un accordo interprofessionale. |
(6 bis) |
La produzione di bioetanolo è uno strumento per contribuire al rispetto della direttiva 2003/30/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, dell'8 maggio 2003, sulla promozione dell'uso dei biocarburanti o di altri carburanti rinnovabili nei trasporti (2) e agli impegni assunti nel contesto del protocollo di Kyoto, evitando l'emissione di gas a effetto serra. Tale opportunità, importante ai fini della diversificazione delle fonti energetiche in Europa, offre nuovi sbocchi, che rappresentano un'alternativa al settore dello zucchero nell'Unione europea. Per consentirne lo sviluppo occorre permettere alle imprese saccarifere che si avvalgono del regime temporaneo di ristrutturazione di non smantellare i loro impianti in caso di riconversione in distilleria di bioetanolo. |
Articolo 2 bis
Misure di sostegno ai dipendenti del settore agricolo dello zucchero e dell'industria saccarifera
A seguito della riduzione del sostegno al mercato nel settore dello zucchero, l'aiuto di ristrutturazione deve essere usato anche per finanziare misure di sostegno a favore dei dipendenti del settore agricolo dello zucchero nonché di quelli dell'industria saccarifera. Tali misure dovrebbero aiutarli a trovare nuove opportunità.
1. Ogni impresa produttrice di zucchero, di isoglucosio o di sciroppo di inulina, alla quale sia stata assegnata una quota prima dell'applicazione del presente regolamento, può beneficiare di un aiuto alla ristrutturazione per tonnellata di quota rinunciata, a condizione che cessi la produzione in una delle campagne di commercializzazione 2006/2007, 2007/2008, 2008/2009 o 2009/2010. L'abbandono della produzione durante la campagna 2005/2006 si considera avvenuto nella campagna 2006/2007.
1. Ogni impresa produttrice di zucchero, di isoglucosio o di sciroppo di inulina, alla quale sia stata assegnata una quota prima dell'applicazione del presente regolamento, può beneficiare di un aiuto alla ristrutturazione per tonnellata di quota rinunciata, a condizione che cessi in modo totale o parziale la produzione in una delle campagne di commercializzazione 2006/2007, 2007/2008, 2008/2009 o 2009/2010 e sviluppi altre attività economiche nella regione . L'abbandono totale o parziale della produzione durante la campagna 2005/2006 si considera avvenuto nella campagna 2006/2007.
1 bis. Le quote di isoglucosio assegnate conformemente all'articolo 9 del regolamento (CE) n. …/… del Consiglio, del …, concernente l'organizzazione comune dei mercati dello zucchero non danno diritto a un aiuto alla ristrutturazione.
2. L'abbandono della produzione implica:
2. L'abbandono della produzione , che è la condizione per il ricorso al regime di ristrutturazione, implica:
a) |
la rinuncia alla quota corrispondente, previe consultazioni nel quadro del pertinente accordo interprofessionale; |
a) |
la rinuncia alla quota corrispondente, previe consultazioni nel quadro del pertinente accordo interprofessionale; in assenza di un accordo interprofessionale, lo Stato membro in questione adotta le misure necessarie a tutela degli interessi delle parti coinvolte; |
b) |
la cessazione completa e definitiva della produzione in almeno uno zuccherificio; |
b) |
la cessazione completa e definitiva della produzione in almeno uno zuccherificio; |
c) |
la chiusura dello zuccherificio o degli zuccherifici in questione e lo smantellamento dei relativi impianti di produzione, e |
c) |
la chiusura dello zuccherificio o degli zuccherifici in questione e lo smantellamento dei relativi impianti di produzione, |
d) |
il ripristino di buone condizioni ambientali nel sito dismesso e l'agevolazione del reimpiego della manodopera. |
d) |
il ripristino di buone condizioni ambientali nel sito dismesso al fine di offrire prospettive economiche alla regione e creare posti di lavoro, segnatamente con l'eventuale riconversione degli impianti per fini sociali e culturali; |
d bis) |
l'attuazione di misure (da definirsi nell'ambito di accordi tra imprese, con la partecipazione dei sindacati e fatte salve le legislazioni nazionali) volte a facilitare il reimpiego della manodopera o indennizzare le perdite di posti di lavoro dei dipendenti degli stabilimenti interessati; |
d ter) |
la firma di un accordo interprofessionale, concluso con i coltivatori di barbabietole e di cicoria o con i loro rappresentanti ufficiali, per quanto riguarda la quota dell'aiuto alla ristrutturazione loro destinata; |
d quater) |
la presentazione di un piano di ristrutturazione e la sua approvazione da parte delle competenti autorità dello Stato membro interessato. Tale accordo dovrà essere stato firmato, in particolare, dai produttori di barbabietole da zucchero e di cicoria per quanto riguarda la parte dell'aiuto versato ai coltivatori, nonché dai dipendenti delle fabbriche saccarifere per quanto riguarda le questioni relative al lavoro. |
2 bis. In caso di riconversione di impianti industriali per la produzione di bioetanolo a fini energetici, l'abbandono della produzione esige:
a) |
la rinuncia alla quota in questione previe consultazioni nel quadro del pertinente accordo interprofessionale; |
b) |
la riconversione in distilleria degli impianti industriali, per consentire la produzione effettiva di bioetanolo a fini energetici; |
c) |
l'attuazione di misure (da definirsi nel quadro di accordi tra imprese e fatte salve le normative legislative nazionali) volte a facilitare il reimpiego della manodopera o ad erogare compensazioni per le perdite di posti di lavoro dei dipendenti degli stabilimenti interessati; |
d) |
la firma di un accordo interprofessionale, concluso con i coltivatori di barbabietola e di cicoria ovvero con i loro rappresentanti ufficiali, per quanto riguarda la quota dell'aiuto alla ristrutturazione loro destinata; |
e) |
la presentazione di un piano di ristrutturazione e la sua approvazione da parte delle competenti autorità dello Stato membro interessato. |
3. Le domande di aiuto alla ristrutturazione devono essere inoltrate presso lo Stato membro entro il 31 gennaio dell'anno precedente la campagna durante la quale cesserà la produzione. Tuttavia, se la produzione cessa nella campagna 2006/2007, le domande devono essere presentate entro il 31 luglio 2006.
3. Le domande di aiuto alla ristrutturazione devono essere inoltrate presso lo Stato membro e accettate dalla Commissione entro il 31 gennaio dell'anno precedente la campagna durante la quale cesserà la produzione. Tuttavia, se la produzione cessa nella campagna 2006/2007, le domande devono essere presentate entro il 31 luglio 2006.
La domanda di aiuto alla ristrutturazione contiene:
La domanda di aiuto alla ristrutturazione contiene:
a) |
un impegno a rinunciare alla quota corrispondente; |
a) |
un impegno interprofessionale congiunto a rinunciare alla quota corrispondente; |
b) |
un impegno a cessare completamente e definitivamente la produzione in almeno uno zuccherificio durante la campagna considerata. La campagna 2006/2007 è considerata come la campagna successiva per le domande presentate anteriormente al 1o agosto 2006; |
b) |
un impegno a cessare completamente e definitivamente la produzione in almeno uno zuccherificio durante la campagna considerata. La campagna 2006/2007 è considerata come la campagna successiva per le domande presentate anteriormente al 1o agosto 2006; |
c) |
un impegno ad adempiere agli obblighi prescritti al paragrafo 2, lettere c) e d), entro i termini fissati dallo Stato membro. |
c) |
un impegno ad adempiere agli obblighi prescritti al paragrafo 2, lettere c), d), d bis), d ter) e d quater) entro i termini fissati dallo Stato membro ; |
c bis) |
l'elaborazione di un piano di sviluppo dell'impresa relativo all'attività economica prevista, alle conseguenze della ristrutturazione sull'ambiente e sull'occupazione e che tenga conto della situazione della regione. Tuttavia, in caso di riconversione degli impianti industriali per la produzione di bioetanolo a fini energetici, le richieste di concessione di aiuto alla ristrutturazione comprendono l'impegno a soddisfare esclusivamente i requisiti di cui al paragrafo 2 bis. |
Il rispetto dei suddetti impegni è subordinato alla decisione di concessione dell'aiuto, secondo il disposto del paragrafo 7.
Tali impegni, notificati alla Commissione, devono essere attuati sul territorio dello Stato membro. La decisione di concessione dell'aiuto alla ristrutturazione , secondo il disposto del paragrafo 7 è subordinata al rispetto di detti impegni.
3 bis. La domanda presentata dall'impresa deve contenere il piano preciso di ristrutturazione da essa elaborato, l'elenco dettagliato degli impegni presi e il calendario di attuazione.
4. L'aiuto alla ristrutturazione è concesso esclusivamente per la campagna in cui cessa la produzione ai sensi del paragrafo 2, lettera b).
4. L'aiuto alla ristrutturazione è concesso esclusivamente per la campagna in cui cessa la produzione ai sensi dei requisiti di cui al paragrafo 2 oppure, in caso di riconversione degli impianti industriali alla produzione di bioetanolo a fini energetici, ai requisiti di cui al paragrafo 2 bis.
La concessione degli aiuti non pregiudica le altre misure di incentivazione per favorire lo sviluppo delle bioenergie.
5. L'importo dell'aiuto alla ristrutturazione per tonnellata di quota rinunciata è fissato a:
5. L'importo dell'aiuto alla ristrutturazione per tonnellata di quota rinunciata è fissato a:
— |
euro 730 per la campagna di commercializzazione 2006/2007, |
— |
euro 800 per la campagna di commercializzazione 2006/2007, |
— |
euro 625 per la campagna di commercializzazione 2007/2008, |
— |
euro 741 per la campagna di commercializzazione 2007/2008, |
— |
euro 520 per la campagna di commercializzazione 2008/2009, |
— |
euro 622 per la campagna di commercializzazione 2008/2009, |
— |
euro 420 per la campagna di commercializzazione 2009/2010. |
— |
euro 516 per la campagna di commercializzazione 2009/2010. |
5 bis. Una quota minima del 50 % dell'importo totale per tonnellata di quota liberato messo a disposizione dell'industria saccarifera a titolo della ristrutturazione è attribuita ai coltivatori di barbabietola e di cicoria.
La Commissione è invitata a elaborare proposte volte a determinare la possibile utilizzazione della somma che sarà percepita dai coltivatori che hanno cessato l'attività a titolo dei fondi di ristrutturazione, onde creare alternative economiche valide nel settore della produzione.
Articolo 3 bis
Compensazioni
I produttori di barbabietola e di cicoria, i lavoratori degli zuccherifici e i fornitori di macchine adibite alla produzione di cicoria e di barbabietole subiranno delle perdite a seguito delle ristrutturazioni e della cessazione della produzione di barbabietole da zucchero e di cicoria.
Di conseguenza, il 50 % dell'aiuto alle ristrutturazioni è riservato ai produttori di barbabietole da zucchero e di cicoria e ai fornitori di macchinari, nel quadro delle compensazioni, segnatamente per gli investimenti effettuati in macchinari speciali il cui valore diminuirà.
Inoltre, un importo supplementare, pari almeno al 10 % dell'aiuto alle ristrutturazioni, è riservato ai lavoratori licenziati dagli zuccherifici, nel quadro delle compensazioni per la perdita del posto di lavoro.
Articolo 3 ter
Diversificazione regionale
Nel corso del periodo transitorio, l'importo supplementare assegnato ad ogni tonnellata di zucchero non prodotta — pari al 15 % dell'aiuto alla ristrutturazione — è versato agli Stati membri o alle loro regioni in vista della diversificazione delle attività nelle regioni colpite dalle ristrutturazioni.
1. I coltivatori di barbabietole da zucchero hanno diritto ad un pagamento supplementare, a condizione che abbiano cessato la fornitura di barbabietole ad uno zuccherificio che ha abbandonato la produzione durante la campagna di commercializzazione 2006/2007 ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1.
1. I coltivatori di barbabietole da zucchero e i produttori di cicoria hanno diritto ad un pagamento supplementare, a condizione che abbiano cessato la fornitura di barbabietole ad uno zuccherificio che ha abbandonato la produzione durante la campagna di commercializzazione 2006/2007 ai sensi dell'articolo 3, paragrafo 1.
Articolo 4 bis
Aiuto transitorio per i coltivatori di barbabietole da zucchero
I coltivatori di barbabietole da zucchero che continuano la produzione di barbabietole da zucchero negli Stati membri che riducono in misura significativa la loro quota di zucchero hanno accesso ad un aiuto nazionale transitorio per un periodo di cinque anni consecutivi che inizia, al più presto, dalla campagna di commercializzazione 2006/2007 e, si conclude, al più tardi, entro la campagna di commercializzazione 2013/2014.
Le quote rinunciate in una data campagna di commercializzazione a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, lettera a), non sono soggette al pagamento del contributo temporaneo per la ristrutturazione né per la campagna in questione né per le campagne successive.
Le quote rinunciate in una data campagna di commercializzazione a norma dell'articolo 3, paragrafo 2, lettera a), e paragrafo 2 bis, lettera a) non sono soggette al pagamento del contributo temporaneo per la ristrutturazione né per la campagna in questione né per le campagne successive.
(1) Non ancora pubblicata in Gazzetta ufficiale.
P6_TA(2006)0026
Cecenia dopo le elezioni e società civile in Russia
Risoluzione del Parlamento europeo sulla Cecenia dopo le elezioni e sulla società civile in Russia
Il Parlamento europeo,
— |
visto l'Accordo di partenariato e di cooperazione tra le Comunità europee e i loro Stati membri, da una parte, e la Federazione russa, dall'altra, entrato in vigore il 1o dicembre 1997 (1), |
— |
visto l'obiettivo dell'UE e della Russia di realizzare i quattro «spazi comuni» decisi al Vertice UE-Russia del 10 maggio 2005, |
— |
vista la sua risoluzione del 26 maggio 2005 sulle relazioni UE-Russia (2), |
— |
vista la sua risoluzione del 15 dicembre 2005 sulla situazione dei diritti umani in Russia e la nuova legislazione sulle ONG (3), |
— |
vista la Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali e i suoi cinque protocolli, |
— |
visti i numerosi e fondati rapporti di ONG russe e internazionali sulle gravi e perduranti violazioni dei diritti dell'uomo in Cecenia, e viste le sentenze emesse dalla Corte europea dei diritti dell'uomo in relazione a casi concernenti la Cecenia, |
— |
visto l'articolo 103, paragrafo 4, del proprio regolamento, |
A. |
considerando che il 29 novembre 2005 la presidenza britannica dell'Unione europea ha «espresso soddisfazione» per le elezioni parlamentari svoltesi nella Repubblica russa di Cecenia il 27 novembre 2005 e ha giudicato dette elezioni «una tappa importante verso una più ampia rappresentatività delle diverse opinioni presenti nella società cecena», |
B. |
considerando che la Commissione ha ritenuto «incoraggiante» il fatto che dette elezioni parlamentari - le prime in Cecenia in otto anni — «si siano svolte senza che si verificassero importanti episodi di violenza», ma ha rifiutato di fare commenti sull'equità della consultazione elettorale, |
C. |
considerando che, in una lettera aperta all'Unione europea firmata dall'associazione per i diritti umani Memorial, dalla International Helsinki Federation for Human Rights, dalla Società per l'amicizia russo-cecena e da altre organizzazioni, fra cui la Federazione internazionale per i diritti umani con sede a Parigi, i militanti per i diritti umani hanno accusato l'UE di mascherare i fatti dando una valutazione ottimistica delle elezioni, e hanno sottolineato che «la dichiarazione in questione non soltanto contrasta con le prove raccolte dalla comunità per i diritti umani russa e internazionale (…) ma rimette anche in discussione l'impegno UE per i diritti dell'uomo, la democrazia e il principio di legalità», |
D. |
sottolineando che il tasso ufficiale di affluenza alle urne del 57 % è stato contestato da Memorial, secondo la quale la partecipazione è stata molto più bassa ed il voto è stato inficiato da diffuse frodi e atti di intimidazione, |
E. |
considerando che nella Repubblica cecena, e talora nelle regioni limitrofe del Caucaso settentrionale, continuano a registrarsi gravi violazioni dei diritti umani sotto forma di omicidi, sparizioni forzate, torture, catture di ostaggi e detenzioni arbitrarie, |
F. |
considerando che il governo russo ha trasferito gran parte delle proprie competenze in materia di operazioni di antiterrorismo dalle autorità federali russe alle autorità locali, cercando in tal modo di trasformare il decennale conflitto fra la Russia e la Cecenia in un conflitto interno ceceno, fatto che, secondo un rapporto congiunto della International Helsinki Federation for Human Rights, della Federazione internazionale per i diritti dell'uomo, del Norwegian Helsinki Committee e di Memorial, «si è risolto nell'abbrutimento delle parti belligeranti e in un diffuso senso di insicurezza e di paura dei civili», |
G. |
considerando che i crescenti casi di rapimenti, torture e uccisioni arbitrarie che si verificano in Cecenia da due anni a questa parte vengono attribuiti alle forze paramilitari cecene, |
H. |
considerando che molti degli abusi e delle violazioni dei diritti umani perpetrati in Cecenia restano per lo più senza colpevole, creando un clima di impunità che dalle Repubbliche di Cecenia e di Inguscezia si estende ad altre regioni del Caucaso settentrionale, fra cui l'Ossezia settentrionale e più recentemente la Kabardino-Balkaria, |
I. |
considerando che negli ultimi anni la democrazia ha subito un ulteriore notevole deterioramento in Russia, soprattutto per effetto del rafforzamento del controllo statale sulle principali stazioni radiotelevisive, della diffusione dell'autocensura presso la stampa scritta, della chiusura di media indipendenti, delle limitazioni del diritto di organizzare dimostrazioni pubbliche e del peggioramento del clima in cui operano le ONG — con casi di molestie a carico degli attivisti che difendono i diritti dell'uomo — e di un maggiore controllo politico sul potere giudiziario, |
J. |
sottolineando che finora la consultazione UE-Russia in materia di diritti dell'uomo non ha comportato progressi sostanziali in questo settore, che dovrebbe costituire una priorità nelle relazioni UE-Russia, |
K. |
considerando che in data 20 dicembre 2005 la Corte europea dei diritti dell'uomo ha giudicato ricevibile il ricorso relativo alla scomparsa di Ruslan Alikhajiyev, ex presidente del parlamento regolarmente eletto dell'autoproclamata Repubblica di Ichkeria; che un'inchiesta promossa dalla procura cecena è rimasta senza esito; che il governo russo ha respinto la richiesta di trasmettere i relativi atti alla Corte europea dei diritti dell'uomo, |
L. |
considerando che il 13 dicembre 2005 la Commissione ha messo a disposizione 6 000 000 di euro in aiuti a favore delle vittime della perdurante crisi del Caucaso settentrionale, una decisione che porta il totale dell'assistenza UE per la regione, per il 2005, a 26 300 000 di euro rendendo tale programma di aiuti la quinta maggiore operazione umanitaria a livello mondiale e facendo dell'UE il principale donatore nella regione, |
M. |
considerando che il 23 e 27 dicembre 2005 le due camere del parlamento russo hanno approvato con qualche modifica il progetto di legge concernente le restrizioni alle attività delle ONG in Russia e che lo stesso attende ora solo la firma del Presidente Putin per entrare in vigore, |
N. |
considerando che, in una lettera inviata al ministro degli esteri russo Sergey Lavrov, il 28 dicembre 2005, ONG fra cui l'associazione Memorial, il Moscow Helsinki Group e il Moscow Bureau For Civil Rights, hanno sottolineato come numerosi aspetti del progetto legislativo siano tuttora in contrasto con il diritto internazionale, la costituzione e il codice civile russi, nonché tutta una serie di leggi russe, |
O. |
considerando che la libertà di associazione è un diritto umano fondamentale e di grande importanza in una società democratica; |
P. |
profondamente preoccupato per l'aumento della violenza a sfondo razziale che si registra in Russia, |
Q. |
considerando che il 18 gennaio 2006 è ripreso il processo contro Stanislav Dmitriyevsky, il quale è stato incriminato per aver pubblicato nel suo giornale l'appello alla pace in Cecenia di Aslan Mashkadov e per tale fatto è passibile di una pena di cinque anni di detenzione, |
1. |
ribadisce la propria ferma condanna di tutti gli atti terroristici commessi nella Federazione russa, per i quali non può esserci giustificazione alcuna; |
2. |
resta vivamente preoccupato per il fatto che il Consiglio e la Commissione hanno omesso di affrontare la questione delle gravi violazioni dei diritti umani nella Repubblica cecena, nonostante esse vengano commesse su larga scala da ambo le parti in conflitto e in un clima di quasi totale impunità; |
3. |
sollecita il Consiglio e la Commissione a far fronte alle proprie responsabilità dinanzi ai più gravi casi di violazione dei diritti umani verificatisi nelle immediate vicinanze dell'Unione europea; |
4. |
sollecita il Consiglio e la Commissione ad adoperarsi attivamente per evitare ulteriori violazioni dei diritti umani e far cessare il clima di impunità che regna nella Repubblica cecena nonché ad insistere presso le autorità russe affinché siano adottate misure atte ad assicurare nella Repubblica cecena il pieno rispetto dei diritti garantiti dalla Convenzione europea per i diritti dell'uomo, di cui la Russia è firmataria, e affinché tutti coloro che violano tali diritti siano chiamati a risponderne senza ulteriore indugio e senza riguardo alla loro posizione o nazionalità; |
5. |
deplora il fatto che la preparazione e lo svolgimento delle elezioni legislative in Cecenia non siano stati anche un'occasione per avviare un autentico processo politico e democratico con la partecipazione di tutte le componenti della società cecena; |
6. |
ribadisce il suo pieno sostegno all'integrità territoriale della Federazione russa, ma rileva che non vi può essere una soluzione militare al conflitto in Cecenia e chiede l'avvio di un effettivo processo di pace volto a raggiungere un accordo politico negoziato basato sul dialogo tra tutte le componenti democratiche della società cecena ; |
7. |
invita le autorità russe a porre fine all'attuale clima di impunità, sciogliendo i gruppi paramilitari, tenendo sotto controllo le attività delle forze di sicurezza e riportando l'esercito sotto il pieno controllo civile; |
8. |
chiede al Consiglio e agli Stati membri di sollevare regolarmente la questione cecena in occasione degli incontri politici, del dialogo in materia di diritti umani e di altre riunioni con la Federazione russa, onde assicurare che tale tema non sfugga all'attenzione e preoccupazione internazionali; |
9. |
chiede il rafforzamento della consultazione UE-Russia in materia di diritti dell'uomo onde renderla più efficace, aperta alle ONG ed orientata ai risultati, in modo da rafforzare questo capitolo nel nuovo accordo di partenariato e cooperazione da negoziare nel prossimo futuro; |
10. |
invita il Consiglio e la Presidenza in carica a compiere ulteriori sforzi per aiutare la Russia a trovare una soluzione pacifica al conflitto, inclusa un'offerta di mediazione UE; sottolinea la necessità che l'UE parli con un'unica voce e si attenga alle posizioni sulla Russia concordate in sede OSCE; |
11. |
invita la Duma russa a costituire una commissione d'inchiesta incaricata di indagare sulla mancata incriminazione da parte dei i corpi di polizia della Repubblica cecena di quanti hanno perpetrato le gravi violazioni dei diritti umani documentate da numerose associazioni per i diritti umani; rammenta che a tutt'oggi sono stati celebrati solo pochi processi e che la maggior parte dei procedimenti è stata sospesa, trasferita o archiviata; |
12. |
sottolinea la necessità di porre particolare accento sui crimini compiuti a danno di militanti per i diritti umani, avvocati, procuratori, giudici, persone che hanno presentato un ricorso dinanzi alla Corte europea dei diritti dell'uomo e i loro familiari; |
13. |
invita in tale contesto le autorità russe a riaprire le indagini e i procedimenti a carico del generale maggiore Vladimir Shamanov e del generale maggiore Yakov Nebitko, che dovrebbero essere incriminati e sospesi dalle funzioni già in corso di indagine, in quanto ritenuti responsabili dalla Corte europea dei diritti dell'uomo del bombardamento indiscriminato di civili ceceni condotto nel febbraio 2000 a Katyr Yurt; |
14. |
invita gli Stati membri dell'UE a promuovere, conformemente al diritto internazionale e sulla base dei precedenti esistenti, nonché con il consenso russo, l'istituzione di un tribunale speciale internazionale misto per la Cecenia per processare gli autori dei crimini di guerra e dei crimini contro l'umanità commessi nella Repubblica cecena, nel caso in cui l'attuale clima di impunità dovesse perdurare; |
15. |
invita le autorità russe a riesaminare la legge del 1998 sul terrorismo onde conformarsi agli standard del Consiglio d'Europa, con specifico riguardo ai poteri e alle responsabilità di coloro che conducono interventi di antiterrorismo; |
16. |
sollecita la Commissione ad accertare se gli aiuti umanitari da essa erogati per la regione del Caucaso settentrionale abbiano effettivamente raggiunto chi ne ha bisogno e a verificare l'efficacia di tali aiuti; |
17. |
esprime preoccupazione per le notizie di azioni amministrative e giudiziarie a carattere vessatorio nei confronti di alcune ONG operanti in Cecenia, che sembrano rientrare in un quadro più generale di attentato alla libertà di espressione e di associazione nella Federazione russa, e sollecita le autorità russe a porre termine a tali soprusi; |
18. |
sottolinea che sia il processo democratico sia la lotta contro l'impunità nella Repubblica cecena non potranno che trarre benefici dall'opera di organizzazioni per i diritti umani forti ed indipendenti ed invita la Russia ad assicurare ai media indipendenti, alle organizzazioni umanitarie internazionali e nazionali e agli osservatori dei diritti dell'uomo, pieno accesso in Cecenia e a contribuire, nella misura del possibile, a che sia garantita la sicurezza delle loro condizioni di lavoro; |
19. |
esige la revoca di ogni imputazione a carico di Stanislav Dmitriyevsky e sollecita le autorità russe a rispettare la libertà dei mezzi d'informazione e dei giornalisti; |
20. |
si rammarica che il progetto di legge che rafforza il controllo statale sulle ONG stabilite in Russia sia passato agevolmente nei due rami del parlamento senza tenere pienamente conto delle raccomandazioni formulate dal Consiglio d'Europa nel parere interlocutorio emesso in materia; auspica che, prima di firmare l'atto per renderlo esecutivo, il Presidente Putin possa ancora garantire che il suo testo sia reso conforme alle raccomandazioni del Consiglio d'Europa e contenga chiare disposizioni atte ad evitare vessazioni a danno degli attivisti delle ONG che operano in Russia; |
21. |
sollecita al riguardo il Consiglio e la Commissione a compiere ogni sforzo per sostenere lo sviluppo e il consolidamento in Russia di una società civile forte, vitale, autentica e indipendente, come elemento cardine e irrinunciabile di una democrazia funzionante; |
22. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti e ai governi degli Stati membri, al governo e al parlamento della Federazione russa e al Consiglio d'Europa. |
(1) GU L 327 del 28.11.1997, pag. 3.
(2) Testi adottati, P6_TA(2005)0207.
(3) Testi adottati, P6_TA(2005)0534.
P6_TA(2006)0027
Struttura, temi e quadro per una valutazione del dibattito sull'Unione europea
Risoluzione del Parlamento europeo sul periodo di riflessione: struttura, temi e contesto per una valutazione del dibattito sull'Unione europea (2005/2146(INI))
Il Parlamento europeo,
— |
visto il trattato di Nizza, |
— |
visto il trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, |
— |
vista la sua risoluzione del 12 gennaio 2005 sul trattato che adotta una Costituzione per l'Europa (1), |
— |
vista la dichiarazione del 18 giugno 2005 dei capi di Stato e di governo sulla ratifica del trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, in conclusione del Consiglio europeo del 16 e 17 giugno 2005, |
— |
visto il trattato concernente l'adesione della Repubblica di Bulgaria e della Repubblica di Romania all'Unione europea, |
— |
visti i pareri sul periodo di riflessione espressi dal Comitato delle regioni il 13 ottobre 2005 (2) e dal Comitato economico e sociale europeo il 26 ottobre 2005 (3) su richiesta del Parlamento (4), |
— |
viste le conclusioni del Consiglio europeo del 15 e 16 dicembre 2005, |
— |
visto l'articolo 45 del suo regolamento, |
— |
visti la relazione della commissione per gli affari costituzionali e i pareri della commissione per gli affari esteri, della commissione per l'industria, la ricerca e l'energia, della commissione per lo sviluppo regionale, della commissione per l'agricoltura e lo sviluppo rurale, della commissione per la cultura e l'istruzione, della commissione giuridica, della commissione per le libertà civili, la giustizia e gli affari interni e della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A6-0414/2005), |
A. |
considerando che il trattato che adotta una Costituzione per l'Europa è stato firmato dai capi di Stato e di governo dei venticinque Stati membri dell'Unione europea il 29 ottobre 2004 e riconfermato dal Consiglio europeo nella sua dichiarazione del 18 giugno 2005, |
B. |
considerando che la Costituzione è stata elaborata dalla Convenzione europea, che, rispetto alle precedenti procedure per la preparazione dei nuovi trattati, ha conseguito nuovi livelli di apertura, pluralismo e legittimità democratica, |
C. |
considerando che il Parlamento europeo, nella sua risoluzione del 12 gennaio 2005, ha sostenuto la Costituzione con una maggioranza di oltre due terzi, affermando che essa «rappresenta un buon compromesso, migliora notevolmente i trattati esistenti» e «assicurerà un quadro stabile e duraturo per il futuro sviluppo dell'Unione europea che permetterà un ulteriore allargamento fornendo al contempo, ove necessario, meccanismi di revisione», |
D. |
considerando che le riforme previste nel trattato costituzionale intendono tra l'altro contenere le ripercussioni dell'allargamento dell'Unione del 1o maggio 2004, mentre risulterà pregiudicato il successo di questo e dei futuri allargamenti se non sarà ratificato un pacchetto costituzionale, |
E. |
considerando che tredici Stati membri (5), che rappresentano la maggioranza degli Stati membri dell'Unione, hanno finora ratificato la Costituzione conformemente alle loro rispettive norme costituzionali, inclusi, mediante referendum, la Spagna e il Lussemburgo, |
F. |
considerando che la Francia e i Paesi Bassi, a seguito dei referendum tenuti, rispettivamente, il 29 maggio e il 1o giugno 2005, non hanno dichiarato la ratifica della Costituzione, con il risultato che il processo di ratifica è entrato in una fase di stallo in quasi tutti i dieci Stati membri rimanenti, |
G. |
considerando che, in conformità dell'articolo 48 del trattato sull'Unione europea, la Costituzione entrerà in vigore soltanto dopo la ratifica di tutti gli Stati membri, |
H. |
considerando che la Dichiarazione 30, allegata al trattato che adotta una Costituzione per l'Europa afferma che «se, al termine di un periodo di due anni a decorrere dalla firma del trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, i quattro quinti degli Stati membri hanno ratificato detto trattato e uno o più Stati membri hanno incontrato difficoltà nelle procedure di ratifica, la questione è deferita al Consiglio europeo», |
I. |
considerando che è necessario rispettare gli Stati membri e i popoli che hanno ratificato la Costituzione come pure quelli che non lo hanno fatto, e analizzare attentamente le ragioni dei risultati negativi in Francia e nei Paesi Bassi, |
J. |
considerando che il «no» sembra essere stato più un'espressione di dissenso sullo stato attuale dell'Unione che un'obiezione specifica alle riforme costituzionali, ma, paradossalmente, ha come risultato il mantenimento dello status quo e il blocco delle riforme, |
K. |
considerando che il Consiglio europeo ha confermato questa analisi, stimando, nella sua dichiarazione del 18 giugno 2005, che «tali risultati non rimettono in discussione l'attaccamento dei cittadini alla costruzione europea» e che «i cittadini hanno tuttavia espresso delle preoccupazioni e delle inquietudini di cui è necessario tener conto»; il Consiglio europeo ha dunque deciso un periodo di riflessione che «servirà a consentire in ciascuno dei nostri paesi un ampio dibattito, che coinvolga i cittadini, la società civile, le parti sociali, i parlamenti nazionali e i partiti politici»; i capi di governo hanno convenuto di procedere nel primo semestre del 2006 «ad una valutazione globale dei dibattiti nazionali» e di decidere nel contempo «sul seguito del processo», |
L. |
considerando che in tale dichiarazione i capi di governo hanno affermato che il processo di ratifica potrebbe continuare, convenendo altresì che potrebbe essere necessario prorogare il calendario originario per l'entrata in vigore della Costituzione (1° novembre 2006), |
M. |
considerando che il Consiglio europeo non ha tuttavia dato una linea precisa al periodo di riflessione né definito i metodi e la cornice per l'elaborazione di conclusioni risultanti da tale dibattito, e finora non ha mostrato la volontà politica e la capacità di promuovere e gestire il dialogo europeo, |
N. |
considerando che il Consiglio europeo del dicembre 2005 ha incaricato la Commissione di presentare nel 2008/2009 «una revisione generale e approfondita comprendente tutti gli aspetti relativi alle spese dell'UE, compresa la PAC, e alle risorse, inclusa la correzione per il Regno Unito», |
O. |
considerando che il periodo di riflessione è stato avviato con dibattiti sul contesto piuttosto che sul testo, affrontando questioni come il futuro del modello sociale europeo, le prospettive economiche europee, la rapidità dell'allargamento, il bilancio a medio termine e il mercato unico dei servizi, che hanno tutte carattere essenziale, |
P. |
considerando che la Commissione ha pubblicato il suo contributo sul periodo di riflessione con l'obiettivo di ripristinare la fiducia del pubblico nell'Unione europea mediante il sostegno ai dibattiti nazionali e la promozione di iniziative a livello comunitario, ma ciò non deve dispensare tutte le istituzioni politiche europee dal compiere uno sforzo comune e dall' esercitare una leadership che prenda sul serio l'importanza strategica della Costituzione e la realtà politica delle condizioni preliminari necessarie per il suo successo, |
Q. |
considerando che compete ai parlamenti nazionali e al Parlamento europeo di svolgere appieno il proprio ruolo nel periodo di riflessione, segnatamente tramite una serie di forum parlamentari congiunti che stimoleranno, guideranno e sintetizzeranno il dialogo europeo (6), |
1. |
ribadisce la sua convinzione che il trattato di Nizza non rappresenti una base solida per un futuro approfondimento del processo d'integrazione europeo; |
2. |
ribadisce il suo impegno a giungere, senza ingiustificati rinvii, ad una soluzione costituzionale che rafforzi la democrazia parlamentare, la trasparenza e lo stato di diritto, corrobori i diritti fondamentali, sviluppi la cittadinanza e potenzi la capacità dell'Unione allargata di agire in modo efficace all'interno e all'esterno; teme che, senza questa soluzione costituzionale, l'Unione non potrà attendersi il sostegno dei suoi cittadini, mantenere lo slancio dell'integrazione e divenire un partner credibile a livello mondiale; ricorda il suo appoggio al trattato che adotta una Costituzione per l'Europa in quanto realizza tali obiettivi ; chiede al Consiglio europeo di giugno 2006 di assumere anch'esso solennemente lo stesso impegno a favore di una soluzione costituzionale per il futuro dell'Europa; |
3. |
riconosce che la ratifica della Costituzione è ora di fronte a difficoltà che potrebbero rivelarsi insormontabili se non potranno essere adottate misure intese a rispondere alle preoccupazioni espresse in Francia, nei Paesi Bassi e altrove; |
4. |
sottolinea che è impossibile ampliare ulteriormente l'Unione dopo l'adesione della Bulgaria e della Romania sulla base del trattato di Nizza; |
5. |
ricorda che i problemi politici e le debolezze istituzionali che la Convenzione doveva risolvere persisteranno e addirittura aumenteranno se non saranno attuate le riforme sancite dal trattato che adotta una Costituzione per l'Europa; |
6. |
rileva che molte delle preoccupazioni espresse hanno attinenza più con problemi generali e specifici di contesto che con il testo stesso; ritiene che, se saranno possibili progressi riguardo a tali problemi, sarà più facile trovare una soluzione in relazione al testo; |
7. |
respinge le proposte volte a costituire un «nocciolo duro» di Stati membri mentre è ancora in corso il processo costituzionale; deplora qualsiasi suggerimento in base al quale potrebbero formarsi coalizioni di taluni Stati al di fuori del sistema dell'UE; ricorda che le cooperazioni rafforzate devono favorire la realizzazione degli obiettivi dell'Unione, preservarne gli interessi, rafforzarne il processo d'integrazione ed essere aperte in ogni momento a tutti gli Stati membri; sottolinea inoltre che l'eventuale avvio di tali cooperazioni non dovrebbe pregiudicare gli sforzi per giungere, senza ingiustificati ritardi, ad una Costituzione per l'Europa; |
8. |
ammonisce che una strategia basata su un'attuazione selettiva della Costituzione rischia di distruggere il consenso che ha creato un equilibrio tra le Istituzioni e fra gli Stati membri, aggravando così la crisi di fiducia; |
9. |
rileva che solamente un numero limitato di riforme democratiche può essere introdotto in questa fase senza modifiche del trattato, ma mediante revisione del regolamento o dell'accordo interistituzionale, come ad esempio la trasparenza del processo legislativo in seno al Consiglio, l'introduzione di una forma di iniziativa dei cittadini, miglioramenti apportati alla procedura di comitatologia, un pieno uso delle clausole «passerella» nel settore della giustizia e degli affari interni e uno scrutinio più rigoroso da parte di ciascun parlamento nazionale della conduzione degli affari comunitari da parte del governo; |
10. |
propone di utilizzare l'attuale periodo di riflessione per un rilancio del progetto costituzionale sulla base di un ampio dibattito pubblico sul futuro dell'integrazione europea; reputa che questo dialogo europeo — sui cui risultati non si dovrebbe dare un giudizio prematuro — dovrebbe mirare a chiarire, approfondire e democratizzare il consenso intorno alla Costituzione, affrontando le critiche e trovando soluzioni laddove le aspettative non sono state soddisfatte; |
11. |
accoglie con favore l'inizio di un ampio dibattito sulla direzione politica dell'Unione ma sottolinea che dovrà svolgersi nel contesto del superamento della crisi costituzionale e che le decisioni politiche a livello UE devono avere un rapporto diretto con le norme, i poteri e le procedure delle Istituzioni europee nonché con le competenze conferite all'UE dagli Stati membri, come pure individuare le questioni comuni a tutta l'Europa; |
12. |
propone che questo nuovo dialogo, che va visto come un'opportunità per promuovere la democrazia europea, sia condotto e coordinato a livello dell'Unione, strutturato su temi comuni e in fasi realistiche, secondo la cornice concordata per la valutazione, e porti a scelte politiche decisive; |
13. |
insiste sul fatto che il dibattito pubblico sia condotto nel quadro sia europeo sia nazionale; ammonisce che dibatti nazionali di scarso respiro faranno poco per modificare gli stereotipi nazionali e anche che un dialogo imposto e privo di obiettivi politici diventerebbe nebuloso o addirittura vacuo, suscitando quindi crescente disaffezione da parte dei cittadini europei; |
14. |
propone che il Parlamento europeo inviti i parlamenti nazionali organizzino congiuntamente delle conferenze («Forum parlamentari») al fine di stimolare il dibattito e delineare, passo dopo passo, le necessarie conclusioni politiche; in tale contesto, inviterà le altre istituzioni UE a contribuire ai Forum; |
15. |
riconosce che per l'Unione europea e in particolare per il Parlamento è di cruciale importanza evitare un'altra battuta d'arresto nel processo costituzionale; si impegna pertanto a svolgere un ruolo guida nel dialogo europeo, in associazione con i parlamenti nazionali, in particolare pubblicando «documenti europei» su ciascuna delle grandi questioni che l'Unione deve affrontare, che potrebbero essere utilizzati come schema europeo comune per i dibattiti nazionali e, insieme ai contributi dei parlamenti nazionali, dovrebbero servire da base per le deliberazioni dei forum parlamentari; |
16. |
riconosce che per le istituzioni politiche è strategicamente importante incoraggiare un atteggiamento proattivo dei mezzi d'informazione, in particolare della televisione, della stampa e delle radio locali, mobilitandoli a favore della pubblicità e dell'intensificazione del dibattito; |
17. |
propone che un primo forum interparlamentare sia convocato nella primavera del 2006, prima della riunione di giugno del Consiglio europeo, in modo da poter ascoltare i parlamentari, sia nazionali che europei, con l'obiettivo di formulare raccomandazioni esaustive al Consiglio europeo sul modo in cui l'Unione dovrà procedere per uscire dalla crisi; |
18. |
propone che il primo Forum parlamentare individui un numero limitato di questioni prioritarie sul futuro dell'Europa e il governo dell'Unione che dovrebbero essere esaminate in forum successivi e in un dibattito pubblico più ampio, quali:
|
19. |
ritiene che un ampio dibattito su queste questioni fondamentali aprirà nuove prospettive per l'integrazione europea, preparando il terreno per la riforma delle politiche comuni nelle aree in cui sussiste il dissenso; |
20. |
ritiene inoltre che il dialogo europeo permetterà di superare la crisi costituzionale solo se impegnerà, oltre a ciascuna istituzione europea, anche i parlamenti nazionali e regionali, il governo locale, i partiti politici, le parti sociali, la società civile , la comunità accademica e i mezzi d'informazione; attribuisce in tale contesto un valore particolare ai contributi pratici del Comitato economico e sociale e del Comitato delle regioni; |
21. |
chiede agli Stati membri di organizzare un gran numero di riunioni pubbliche e di dibattiti sui mezzi di informazione sul futuro dell'Europa («Forum dei cittadini») a livello nazionale, regionale e locale, che siano strutturati secondo i temi concordati, con l'assistenza della Commissione; esorta le parti sociali e le organizzazioni della società civile a partecipare a tali dibattiti; |
22. |
si attende che i partiti politici diano molta più importanza alla dimensione europea sia nei loro dibattiti interni che nelle campagne elettorali; |
23. |
si dichiara favorevole a petizioni di cittadini che contribuiscano a dare forma al dibattito; |
24. |
esorta l'Unione a dare di gran lunga maggiore priorità alla politica culturale e dell'istruzione, al fine di dar vita alla formula della Costituzione «Unità nella diversità»; |
25. |
rileva che un dialogo europeo sarà impossibile senza finanziamenti adeguati; |
26. |
propone di trarre le conclusioni del periodo di riflessione al più tardi nella seconda metà del 2007 e di decidere chiaramente in tale fase come procedere con la Costituzione; |
27. |
si compiace della dichiarazione del governo tedesco, secondo cui esso intende prendere iniziative riguardanti il processo di ratifica costituzionale durante il proprio periodo di Presidenza del Consiglio, nel primo semestre del 2007; |
28. |
rileva che l'Unione dispone in teoria di varie opzioni, che includono l'abbandono completo del progetto costituzionale, il proseguimento degli sforzi per la ratifica senza modifiche del testo attuale, il tentativo di chiarire o integrare il testo attuale, la ristrutturazione e/o la modifica del testo attuale con l'obiettivo di migliorarlo ovvero una totale riformulazione; |
29. |
ritiene che la possibilità mantenere il testo attuale costituirebbe un risultato positivo dell'attuale periodo di riflessione, anche se tale risultato sarebbe possibile solo se integrato da misure importanti per rassicurare e convincere l'opinione pubblica; |
30. |
accoglie favorevolmente i piani della Presidenza austriaca del Consiglio relativi alla presentazione di una road map per il periodo di riflessione come anche per il futuro del processo di ratifica in generale; |
31. |
invita i membri del Consiglio europeo ad accettare la responsabilità individuale e collettiva dell'attuazione di una Costituzione per l'Europa; insiste perché coordinino in modo più rigoroso contenuti e calendario delle campagne nazionali, dimostrando ai cittadini la loro volontà politica e la solidarietà reciproca; |
32. |
prende atto del Piano D per la democrazia, il dialogo e il dibattito (COM(2005)0494) della Commissione, ma invita quest'ultima a non limitarsi a una strategia sulla comunicazione e a dimostrare una decisiva capacità di impegno politico, in modo da aiutare l'Unione ad emergere dalle sue attuali difficoltà costituzionali; |
33. |
sottolinea che la Romania e la Bulgaria devono essere associate a tutte le azioni succitate; |
34. |
si appella a tutte le associazioni e organizzazioni della società civile affinché considerino l'entrata in vigore della Costituzione europea come una delle loro priorità di discussione e dibattito; |
35. |
chiede che si compiano in ogni caso tutti gli sforzi necessari per garantire l'entrata in vigore della Costituzione nel corso del 2009; |
36. |
incarica la propria commissione per gli affari costituzionali di monitorare il periodo di riflessione, in particolare per quanto riguarda la preparazione dei Forum parlamentari, l'elaborazione dei documenti di lavoro («documenti europei»), la ricapitolazione dei dibattiti istituzionali e dei cittadini, le conclusioni e le proposte d'azione che da essi possono emergere; |
37. |
in tale spirito, chiede alla commissione per gli affari costituzionali di cooperare strettamente con tutte le altre commissioni direttamente coinvolte nella preparazione dei forum parlamentari e nell'elaborazione dei documenti di lavoro ad essi destinati; |
38. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione ai membri del Consiglio europeo, al Consiglio, alla Commissione, ai parlamenti nazionali e regionali degli Stati membri, al Comitato delle regioni, al Comitato economico e sociale europeo, agli ex membri della Convenzione europea e ai parlamenti e governi dei paesi in fase di adesione e dei paesi candidati. |
(1) GU C 247 E del 6.10.2005, pag. 88.
(2) Cdr 250/2005 def., non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.
(3) SC/025 — CESE 1249/2005, non ancora pubblicato in Gazzetta ufficiale.
(4) Punti 9.1 e 9.2, P6_PV(2005)09-06.
(5) Germania, Grecia, Spagna, Italia, Cipro, Latvia, Lituania, Lussemburgo, Ungheria, Malta, Austria, Slovenia e Slovacchia.
(6) XXXIV riunione COSAC, 10-11 ottobre 2005.
P6_TA(2006)0028
Politica europea di prossimità
Risoluzione del Parlamento europeo sulla politica europea di prossimità (2004/2166(INI))
Il Parlamento europeo,
— |
visto l'articolo I-57 del trattato che adotta un Costituzione per l'Europa, né in vigore né approvata, concernente l'Unione e l'ambiente circostante, |
— |
visti il regolamento (CE) n. 1260/1999 del Consiglio, del 21 giugno 1999, recante disposizioni generali sui Fondi strutturali (1)e la proposta della Commissione concernente un regolamento del Consiglio recante disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo e sul Fondo di coesione (COM(2004)0492 def.), |
— |
visti la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo sul tema «Europa ampliata - Prossimità: un nuovo contesto per le relazioni con i nostri vicini orientali e meridionali» (COM(2003)0104), il suo documento di strategia sulla politica europea di prossimità (COM(2004)0373), la sua proposta di regolamento per uno strumento europeo di vicinato e partenariato (COM(2004)0628), la sua comunicazione sui piani d'azione nell'ambito della politica europea di prossimità (COM(2004)0795) e i piani d'azione per l'Ucraina, la Moldova, Israele, la Giordania, il Marocco, l'Autorità palestinese e la Tunisia, |
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visto il piano d'azione per l'Ucraina (Ferrero-Waldner/Solana in 10 punti), approvato dal Consiglio di cooperazione UE-Ucraina in data 21 febbraio 2005, |
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vista la strategia di sicurezza europea «Un'Europa sicura in un mondo migliore», adottata dal Consiglio europeo il 12 dicembre 2003, |
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visto il secondo piano d'azione sulla dimensione settentrionale (2004-2006) quale approvato dal Consiglio europeo di Bruxelles del 16 e 17 ottobre 2003, |
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viste le sue risoluzioni del 20 novembre 2003 (2) e del 16 novembre 2005 (3) sulla dimensione settentrionale, |
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viste le conclusioni della quarta riunione ministeriale sulla dimensione settentrionale svoltasi a Bruxelles il 21 novembre 2005, |
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vista la sua risoluzione del 27 ottobre 2005 sul processo di Barcellona rivisitato (4), |
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visto il partenariato strategico per la regione mediterranea e il Medio Oriente, deciso dal Consiglio europeo il 18 giugno 2004, |
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vista la comunicazione della Commissione al Consiglio e al Parlamento europeo dal titolo «Imprimere un nuovo impulso alle azioni dell'UE coi partner mediterranei nel campo dei diritti umani e della democratizzazione» (COM(2003)0294), |
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vista la risoluzione del 15 marzo 2005 sulle questioni economiche, finanziarie e sociali e sull'istitruzione adottata dalla prima riunione dell'Assemblea parlamentare euromediterranea, svoltasi al Cairo, |
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vista la terza relazione 2004 «Verso la libertà nel mondo arabo», del 5 aprile 2005, pubblicata dal Programma di sviluppo delle Nazioni Unite (UNDP), |
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vista la relazione della delegazione del Parlamento europeo inviata ad osservare, dal 7 al 10 gennaio 2005, le elezioni dell'Autorità palestinese, |
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viste le sue risoluzioni del 13 gennaio 2005, sui risultati delle elezioni in Ucraina (5), del 24 febbraio 2005, sulle elezioni parlamentari nella Repubblica di Moldova, (6) e del 10 marzo 2005, sulla situazione in Libano (7), |
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vista la sua risoluzione del 20 novembre 2003 sul tema «Europa ampliata – Prossimità: un nuovo contesto per le relazioni con i nostri vicini orientali e meridionali» (8), |
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vista la sua risoluzione dell'11 giugno 2002 sulle relazioni tra l'Unione europea e l'Unione del Maghreb arabo: messa in atto di un partenariato privilegiato (9), |
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vista la sua risoluzione del 28 aprile 2005 sulla relazione annuale sui diritti umani nel mondo nel 2004 e sulla politica dell'UE in materia (10), |
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viste le sue precedenti risoluzioni sui paesi e le regioni vicine all'Unione europea in fase di allargamento, |
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visto l'articolo 45 del suo regolamento, |
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vista la relazione della commissione per gli affari esteri (A6-0399/2005), |
A. |
considerando che, in seguito all'allargamento dell'Unione europea avvenuto il 1° maggio 2004, le frontiere esterne dell'Unione sono mutate e che essa ha ora nuovi vicini, |
B. |
considerando che non è nell'interesse dell'Unione allargata tracciare nuove linee di divisione attraverso frontiere esterne chiuse, e che nelle relazioni con i paesi vicini orientali e meridionali occorre quindi perseguire una strategia che permetta di creare uno spazio comune di pace, stabilità, sicurezza, rispetto dei diritti umani, democrazia, legalità e prosperità, |
C. |
considerando che è nell'interesse dell'Unione europea contribuire allo sviluppo democratico dei paesi vicini e che l'evoluzione della politica europea di prossimità dipende essenzialmente dalla volontà degli Stati vicini e dei loro cittadini di condividere i valori che sono alla base dell'UE, |
D. |
considerando che la politica europea di prossimità dovrebbe perseguire l'ambizioso obiettivo di offrire ai paesi partner relazioni privilegiate affinché possano rivestire un ruolo attivo di parti interessate nelle politiche comunitarie, |
E. |
considerando che la politica europea di prossimità riguarda sia i paesi europei che, in base ai trattati vigenti, in linea di principio possono richiedere l'adesione all'UE sia quei paesi vicini che sono da tempo stretti partner dell'Unione, ma che non possono aderire ad essa, e considerando che tutto ciò non influisce in alcun modo sui diritti summenzionati dei paesi europei di chiedere di aderire all'Unione europea, |
F. |
considerando che tutti i paesi vicini, a prescindere dalla questione di una loro possibile adesione all'Unione europea, hanno uguali possibilità di stabilire con quest'ultima relazioni privilegiate, fondate allo stesso tempo su interessi comuni e su valori condivisi, conformemente alle loro rispettive ambizioni, |
G. |
considerando che vi sono regioni insulari dell'Unione europea estremamente periferiche situate nell'Oceano Atlantico le quali sono tuttavia collegate con il continente europeo; ciò solleva problemi specifici nel contesto della ENP in quanto tali isole sono vicine a altre isole extra UE con cui hanno in comune legami storici, |
H. |
considerando che fra i criteri di Copenaghen rientra anche la capacità dell'Unione europea di assorbire nuovi Stati membri, |
I. |
considerando che la «rivoluzione delle rose» in Georgia e la «rivoluzione arancione» in Ucraina hanno espresso la volontà dei popoli di questi due paesi di partecipare alla costruzione dell'Europa, sulla base dei valori comuni indicati nel trattato che adotta una Costituzione per l'Europa, |
J. |
considerando che l'Unione dovrebbe fare tutto il possibile per sostenere il ritorno della Bielorussia in seno alla comunità democratica, affinché il paese possa diventare un partner stabile e prospero, |
K. |
considerando che l'Unione europea non ha sfruttato appieno il partenariato strategico con la Russia al fine di risolvere il conflitto in Transnistria, che costituisce una delle principali ragioni della profonda crisi economica in cui versa la Moldova, |
L. |
considerando che lo sviluppo pacifico del continente europeo e delle regioni limitrofe è nell'interesse dell'Unione e che essa deve quindi contribuire alla risoluzione dei conflitti in Transnistria, Ossezia meridionale, Abhasia, Nagorno-Karabah e Cecenia, da un lato - il che presuppone una stretta collaborazione con la Russia e l'Ucraina -, e di quelli in Medio Oriente e nel Sahara occidentale, dall'altro, |
M. |
considerando che anche il movimento di liberazione in Libano e le libere elezioni in Palestina sono stati ispirati da uno spirito di libertà e democrazia, |
N. |
sottolineando il fondamentale ruolo positivo svolto da istituzioni quali il Consiglio d'Europa, l'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (OSCE) e le Nazioni Unite (ONU) nella prevenzione, gestione e soluzione delle crisi politiche e militari in molte regioni d'Europa, essenzialmente grazie all'abilità e agli strumenti di cui esse dispongono e che sono complementari a quelli dell'UE, |
O. |
considerando che, in occasione del vertice in Chisinau del 22 aprile 2005, i paesi che collaborano nell'ambito del GUAM (Georgia, Ucraina, Azerbaigian e Moldova) hanno espresso la chiara ambizione di voler intensificare la cooperazione con l'UE, |
P. |
considerando che il 31 maggio 2003 l'Unione europea e la Russia hanno deciso di rafforzare ulteriormente il loro partenariato strategico basato sugli stessi valori della politica europea di prossimità e che prevede la creazione di quattro spazi comuni, e considerando che detto partenariato deve dare ora risultati concreti, |
Verso accordi europei di vicinato
1. |
dichiara che l'obiettivo dello sviluppo di relazioni privilegiate con i paesi vicini dell'Unione europea implica, quale indispensabile condizione preliminare, un impegno attivo e concreto a favore di valori comuni relativamente allo Stato di diritto, al buon governo, al rispetto dei diritti umani e delle libertà fondamentali, alla democrazia e ai principi di un'economia sociale di mercato trasparente e dello sviluppo sostenibile; |
2. |
sottolinea che il suo obiettivo non è quello di accettare lo status quo, bensì fare in modo che l'Unione europea si impegni a sostenere, attraverso tutti i mezzi diplomatici, finanziari e politici disponibili, le aspirazioni dei popoli dei paesi vicini al raggiungimento della piena libertà politica, unita alla democrazia, alla giustizia e allo sviluppo economico e sociale; |
3. |
appoggia l'allargamento dell'Unione europea, sulla base dei trattati e conformemente alle decisioni prese dal Consiglio europeo; sottolinea che il processo di allargamento deve essere accompagnato da una politica di prossimità ambiziosa, flessibile e concreta per i paesi europei che attualmente non sono membri dell'UE e che non possono ancora aderirvi, o che non vogliono farlo, ma che si ispirano ai valori dell'Unione e sono intenzionati a partecipare al progetto europeo; |
4. |
rileva che il trattato di Nizza non costituisce una base accettabile per ulteriori decisioni in merito all'adesione di nuovi Stati membri e insiste pertanto affinché le riforme necessarie siano messe in vigore nel quadro del processo costituzionale; |
5. |
sottolinea che l'ENP va calibrata sulla base delle esigenze dei singoli paesi cui è applicata e non deve essere una politica «uguale per tutti»; |
6. |
sottolinea che è necessario istituire un meccanismo di monitoraggio efficace ed essere pronti a ridurre o sospendere gli aiuti, o addirittura ad annullare gli accordi con i paesi che violino le norme internazionali ed europee concernenti il rispetto dei diritti umani e la democrazia; invita la Commissione ad attuare una politica decisa a sostegno delle forze democratiche nei suddetti paesi, garantendo in particolare l'accesso a mezzi di comunicazione e a un'informazione indipendenti; |
7. |
invita la Commissione a definire la finalità e le chiare priorità della politica europea di prossimità, fissando pertanto i criteri per la valutazione dei progressi compiuti, e plaude all'idea di proporre, al termine del processo relativo alla politica europea di prossimità, la conclusione di accordi di vicinato con i paesi non candidati all'adesione all'UE che abbiano ravvicinato la propria legislazione all'acquis comunitario; invita la Commissione a proporre e ad attuare politiche specifiche per estendere, ove possibile, l'ENP ai paesi insulari dell'Atlantico che sono vicini a regioni ultraperiferiche adiacenti al continente europeo, nel caso in cui esistano particolare aspetti di vicinanza geografica, affinità culturali e storiche e sicurezza reciproca; |
8. |
considera opportuno che gli accordi di vicinato possano favorire progressi graduali verso il pieno accesso al mercato interno e verso la partecipazione alla politica estera e di sicurezza comune (PESC), il che richiederà un adeguato sostegno finanziario e tecnico da parte dell'Unione; ritiene inoltre necessario permettere una fitta cooperazione nei settori della giustizia e degli affari interni, che dovrebbe essere anche parte integrante dei piani d'azione, allo scopo di collaborare strettamente nel campo della difesa dei diritti umani della lotta al traffico di droga, armi ed esseri umani, della lotta al terrorismo e alla criminalità organizzata, nonché in materia di asilo, visti e immigrazione; |
9. |
invita il Consiglio a rafforzare il dialogo con i singoli paesi partner ENP invitandoli, dove e quando opportuno, a partecipare a settori di interesse e di importanza reciproca per l'Unione europea, come la PESC, e consentendo loro di partecipare, in quanto rappresentanti senza diritto di voto, alle discussioni dei gruppi di lavoro del Consiglio su settori pertinenti, ad esempio la lotta contro il terrorismo (COTER), la cooperazione internazionale allo sviluppo (CODEV), i diritti dell'uomo (COHOM), le organizzazioni internazionali (CONUN), ecc.; |
10. |
ritiene che la gestione congiunta delle frontiere tra i vari paesi confinanti e l'UE dovrebbe costituire un elemento essenziale degli accordi di vicinato europei, onde garantire al tempo stesso la sicurezza delle frontiere e lo sviluppo della cooperazione transfrontaliera; |
11. |
considera necessario consentire ai paesi partner di partecipare a tutti i programmi comunitari nei settori della cultura, dell'istruzione, della gioventù, della società dell'informazione, dell'ambiente, della scienza e della ricerca, e reputa che ciò costituisca un primo passo realizzabile fin da ora; |
12. |
ritiene fondamentale che l'ENP contribuisca in modo significativo a promuovere i diritti delle donne ed i diritti economici e sociali; a tale riguardo, invita la Commissione a includere tra le questioni prioritarie lo scioglimento di tutte le riserve espresse da alcuni paesi nei confronti della Convenzione sull'abolizione di qualsiasi forma di discriminazione nei confronti delle donne e a dare piena attuazione al Patto internazionale sui diritti economici, sociali e culturali; |
13. |
invita la Commissione e il Consiglio a utilizzare l'ENP non soltanto per rafforzare il dialogo politico e la cooperazione ma anche per trasformare in realtà pratica i piani d'azione con i paesi partner, sulla base del principio di differenziazione secondo l'idoneità e le caratteristiche di ogni paese, allo scopo di aprire la loro partecipazione ai programmi e alle agenzie comunitarie, come l'Agenzia europea dell'ambiente, l'Agenzia spaziale europea, Eurojust e «Europa energia intelligente», il programma comunitario per le nuove risorse energetiche, concedendo loro anche l'autorizzazione di partecipare a programmi e agenzie UE di cooperazione e di aiuto allo sviluppo, come TACIS, PHARE e ECHO; |
14. |
ritiene importante potenziare il programma di visite del Parlamento europeo onde consentire ai cittadini dei paesi vicini di familiarizzarsi con la cultura democratica della nostra istituzione; |
15. |
ritiene utile istituire un fondo speciale europeo per sostenere in modo efficiente e flessibile le iniziative volte a promuovere la democrazia parlamentare nei paesi vicini; |
16. |
ritiene importante differenziare la formulazione dei piani d'azione relativi ai singoli paesi, in funzione dello stato attuale delle relazioni, dei progressi realizzati quanto all'attuazione delle riforme, nonché della volontà di tali paesi di rispettare gli impegni concordati; ribadisce la necessità che detta differenziazione si basi su criteri trasparenti e oggettivi; |
17. |
ritiene che i piani d'azione dovrebbero fungere da strumento per il conseguimento degli obiettivi di una potenziale adesione all'UE, per i paesi che soddisfano ai criteri richiesti, e di un partenariato sempre più stretto, per gli altri paesi interessati; |
18. |
appoggia la messa a punto di piani d'azione per tutti i paesi interessati dalla politica di prossimità e ribadisce la necessità di considerare lo sviluppo dei diritti umani, della democrazia e dello Stato di diritto quali priorità centrali di tutti i piani d'azione nazionali; sottolinea a tale proposito che è importante istituire con tutti i paesi vicini sottocommissioni per i diritti umani che dovrebbero contribuire alla valutazione dell'attuazione dei piani d'azione; ritiene che dette sottocommissioni dovrebbero riunirsi almeno una volta l'anno e che dovrebbe essere garantita una regolare verifica a tutti i livelli politici; invita il Consiglio e la Commissione a coinvolgere pienamente il Parlamento nel processo di valutazione e ritiene pertanto che il Parlamento debba essere rappresentato in seno alle sottocommissioni; |
19. |
propone alla Commissione di pubblicare con scadenza annuale relazioni di avanzamento che valutino i progressi conseguiti nell'ambito della politica di prossimità nei singoli paesi interessati, sulla base di criteri e parametri ben definiti, e che fungano da base per progredire ulteriormente in vista della conclusione di accordi europei di vicinato; si attende che i paesi partner forniscano, da parte loro, informazioni dettagliate ai fini del monitoraggio congiunto; considera necessario un dibattito approfondito in seno al Parlamento sulle relazioni di avanzamento; |
20. |
sottolinea a tale proposito l'importanza di creare, insieme a tutti i paesi interessati, un contesto multilaterale nell'ambito del quale valutare congiuntamente gli aspetti trasversali delle relazioni sullo stato di avanzamento e dibattere sul futuro dell'ENP; |
21. |
deplora il fatto che nel suo documento di strategia (COM(2004)0373) la Commissione si sia espressa solo sulla posizione del Consiglio, ignorando la dettagliata risoluzione del Parlamento del 20 novembre 2003; |
22. |
sottolinea il legame fondamentale esistente tra la strategia dell'UE nei confronti della Russia e la politica di prossimità; fa rilevare che il successo di tale politica in alcuni dei paesi da essa coperti dipende dalle relazioni tra l'UE e la Russia; invita pertanto la Commissione e il Consiglio a riformulare la strategia comune nei confronti della Russia al fine di consolidare le stesse considerazioni in materia di democrazia, di legalità e di diritti dell'uomo che sono state accettate nel contesto della politica di prossimità; incoraggia il governo russo a prevedere una maggiore flessibilità e una maggiore libertà d'azione per quanto riguarda gli strumenti decisionali delle sue regioni prossime ai paesi UE; ritiene che tale sviluppo sia un'importante precondizione per il buon funzionamento delle relazioni transfrontaliere; |
23. |
tiene a ricordare che, in qualità di autorità di bilancio, il Parlamento partecipa, nell'ambito della codecisione, al finanziamento della politica europea di prossimità attraverso lo strumento europeo di vicinato e partenariato di recente creazione; invita quindi la Commissione a non disgiungere le priorità politiche della politica europea di prossimità dal finanziamento di quest'ultima attraverso lo strumento europeo di vicinato e partenariato né dall'allocazione delle risorse di bilancio, ma a deliberare in maniera trasparente, con la piena partecipazione del Parlamento, in particolare per quanto concerne la definizione dei programmi pluriennali e dei documenti di strategia nazionali; invita la Commissione ad individuare soluzioni che permettano di collegare fra loro i vari strumenti dell'azione esterna; |
24. |
esorta la Commissione ad evitare la burocratizzazione della politica europea di prossimità e a consultare e coinvolgere pienamente non solo il Consiglio, ma anche il Parlamento, nella definizione dei tempi e dei contenuti dei futuri piani d'azione; |
25. |
evidenzia che, oltre ad essere finalizzato al consolidamento della democrazia presso i vicini europei, lo strumento europeo di vicinato e partenariato deve essere anche uno strumento per favorire la democratizzazione di quei paesi sprovvisti di un sistema democratico, come la Bielorussia, e prevedere pertanto finanziamenti intesi a contribuire a questo tipo di evoluzione; |
26. |
sollecita la rapida messa a disposizione di assistenza tecnica ai paesi vicini che hanno già approvato ampi programmi di riforma e stanno tenendo fede agli impegni concordati; conferma la propria determinazione a chiedere un aumento e una ridistribuzione significativi dei fondi per la politica europea di prossimità che siano compatibili con le prossime prospettive finanziarie definite dal Parlamento, poiché a partire dal 1° gennaio 2007 lo strumento europeo di vicinato e partenariato sostituirà gli attuali programmi, tra cui TACIS , MEDA e INTERREG; riconosce che, per i paesi vicini, la partecipazione graduale al mercato interno prevista dalla politica di prossimità rappresenta un'opportunità ma anche una grande sfida, e propone quindi alla Commissione di prevedere un'assistenza finanziaria specifica per sostenere il ravvicinamento di tali paesi al mercato interno, come avviene per i paesi candidati prima della loro adesione; |
27. |
evidenzia che, avendo attuato con successo le riforme di transizione necessarie alla nascita di un'economia di mercato, di un sistema democratico e di una società civile, gli Stati membri di recente adesione vantano un bagaglio d'esperienza unico in fatto di riforme che può essere trasmesso ai vicini dell'Est europeo e della regione Euromed; invita pertanto la Commissione ad approntare i meccanismi necessari, in virtù dei quali gli Stati membri possano condividere detto bagaglio di esperienze con i paesi interessati dalla politica di prossimità, nonché a facilitare il processo in questione; |
28. |
sottolinea la necessità che tutti i piani d'azione comprendano e sostengano, a breve e medio termine, risolute misure anti-corruzione; |
29. |
sollecita garanzie affinché le autorità locali e regionali e le organizzazioni della società civile degli Stati membri e dei paesi vicini siano coinvolte nell'elaborazione e nell'attuazione della politica europea di prossimità; |
30. |
invita la Commissione a proporre un regolamento ad hoc che conferisca la flessibilità necessaria all'Iniziativa europea per la democrazia e i diritti umani (linea di bilancio 19-04) in quanto unico strumento di politica estera dell'UE che non richiede il consenso del paese ospitante, nonché ad acconsentire al ripristino del pieno controllo parlamentare sul programma; |
31. |
sottolinea l'importanza di una maggiore apertura del mercato, in conformità dei principi dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC); ricorda che la dichiarazione di Barcellona prevede la graduale istituzione, entro il 2010, di una zona di libero scambio per le merci; ritiene essenziale che l'Unione europea incoraggi e sostenga tutti i paesi interessati dalla politica di prossimità nel cammino verso l'adesione all'OMC; |
32. |
è favorevole all'idea della Commissione di offrire alla Russia un ulteriore sostegno attraverso il nuovo strumento europeo di vicinato e partenariato, oltre alle attuali forme di cooperazione, ma rileva che è necessario vincolare detto sostegno a relazioni di avanzamento basate su un monitoraggio adeguato; |
33. |
ritiene essenziale rafforzare la politica d'informazione sull'Unione europea, le sue procedure decisionali e i valori che le sono propri; esprime soddisfazione per il fatto che il canale d'informazione finanziato dall'UE, Euronews, trasmette già programmi in lingua russa e auspica che lo stesso avvenga per la lingua araba; si compiace altresì dei programmi della Deutsche Welle finanziati dall'UE il cui scopo è di diffondere i valori democratici europei in Bielorussia; |
34. |
è dell'avviso che, sebbene la possibilità di aderire all'UE debba rimanere l'incentivo ultimo affinché tutti i paesi europei abbraccino gli ideali comuni europei e partecipino al processo di integrazione europeo, la non adesione non dovrebbe essere utilizzata come strumento per punire i paesi che non sono membri; sottolinea che occorre avvalersi di tutte le relazioni bilaterali e di tutte le organizzazioni multilaterali esistenti per promuovere gli obiettivi della cooperazione e dell'integrazione europea che sono propri all'UE; |
Collegare tra loro i paesi vicini
35. |
sottolinea che l'obiettivo della politica europea di prossimità non consiste soltanto nel rafforzamento delle relazioni bilaterali tra l'UE e i paesi vicini, ma anche nella creazione di reti di cooperazione e nello sviluppo di forme di integrazione regionale tra paesi limitrofi; ritiene che, a tale proposito, occorra pensare alla creazione di uno strumento rivolto ai paesi vicini europei e concepito secondo il modello dello Spazio economico europeo, che non comprenda solo la partecipazione al mercato unico ma abbracci anche questioni di natura politica; esprime la sua preoccupazione per i forti ritardi esistenti in questo campo e ritiene essenziale che l'Unione si impegni con tutti i partner della politica di prossimità per attivare tutti gli strumenti politici ed istituzionali atti a sostenere lo sviluppo della dimensione multilaterale; |
36. |
chiede che sia valorizzato, in quest'ottica, lo sviluppo della dimensione regionale e sub-regionale, viste le specificità geografiche, storiche e politiche che differenziano i paesi del vicinato e gli stessi paesi dell'Unione; |
37. |
chiede alla Commissione di definire meglio il rapporto tra la politica di prossimità e il partenariato euromediterraneo, che essa intende rilanciare tramite una comunicazione su questo tema; |
38. |
fa appello in tal senso al Consiglio, alla Commissione e agli Stati membri affinché compiano sforzi più visibili e concreti ai fini di una maggiore interazione con l'OSCE e con il Consiglio d'Europa, per consentire all'UE di acquisire le conoscenze e gli strumenti essenziali di cui essa è carente, specie per quanto riguarda il monitoraggio del rispetto degli impegni assunti relativamente ai diritti umani, alla democrazia e allo Stato di diritto, nonché la gestione e risoluzione di crisi politiche e militari; |
39. |
ritiene che il Consiglio d'Europa debba essere rafforzato e sviluppato, per fare di tale istituzione il più importante forum paneuropeo dedicato alla cooperazione, in particolare per quanto riguarda il rispetto e l'applicazione delle convenzioni in materia di democrazia e diritti umani, e che sia possibile attribuire nuovi compiti a questa organizzazione democratica e ben funzionante; è dell'avviso che il Consiglio d'Europa possa costituire un forum paneuropeo per i diversi «spazi» europei cui l'Unione sta attualmente cercando di dar vita tramite canali bilaterali e multilaterali; |
40. |
sollecita l'Unione europea a firmare la Convenzione europea sui diritti dell'uomo, onde potenziare il legame tra il contesto del Consiglio d'Europa e l'UE; |
41. |
sollecita una cooperazione paneuropea rafforzata e più mirata in tutti i settori di interesse, quali le reti transeuropee, l'ambiente, i regimi dei visti, la giustizia, l'asilo, l'immigrazione e la politica estera e di sicurezza; |
42. |
pur riconoscendo la forte necessità di una futura negoziazione non solo per passare ai prezzi praticati sul libero mercato a livello mondiale per le forniture russe di petrolio e di gas naturale ma anche per fissare il prezzo pagato dalla Russia per i diritti di transito attraverso paesi intermedi, deplora tuttavia la sospensione unilaterale da parte della Russia delle forniture di gas all'Ucraina il 1° gennaio 2006 e invita la Russia a non utilizzare la sua dominazione dei mercati come strumento per la sua politica estera; approva la soluzione soddisfacente di tale crisi e invita l'UE a svolgere una politica coordinata che garantisca la sicurezza degli approvvigionamenti energetici e l'integrità delle condutture nei paesi di transito oltre a fonti diversificate di origine per queste risorse naturali di vitale importanza; |
43. |
ritiene che la l'OSCE debba intervenire a livello paneuropeo nei settori coperti dal suo mandato, evitando allo stesso tempo sovrapposizioni con il Consiglio d'Europa e le pertinenti agenzie delle Nazioni Unite; sottolinea che l'OSCE potrebbe inoltre rivelarsi utile per creare contatti tra l'Unione europea e i suoi vicini offrendo lo status di membro a pieno titolo ai paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente , ovvero valutando la possibilità di creare un'organizzazione regionale distinta, sul modello dell'OSCE; deplora i recenti tentativi di indebolire il ruolo dell'OSCE per quanto attiene alla salvaguardia dei diritti umani e della democrazia e ritiene che l'UE dovrebbe sfruttare meglio il proprio peso in seno all'OSCE e al Consiglio d'Europa, in modo coordinato, per promuovere i valori e le norme su cui poggia l'appartenenza a queste istituzioni; |
44. |
considera la politica energetica un elemento importante, dal momento che l'Unione europea è circondata dai più estesi giacimenti di petrolio e gas naturale esistenti al mondo (Russia e bacino del Mar Caspio, Medio Oriente e Nordafrica) e che molti paesi vicini, tra cui la Russia, l'Algeria, l'Egitto, la Libia e l'Azerbaigian sono fornitori di energia, mentre altri, tra cui l'Ucraina, la Bielorussia, il Marocco, la Tunisia, la Georgia e l'Armenia, costituiscono zone di transito, per cui il miglioramento dei collegamenti tra le reti energetiche tornerà a vantaggio sia dell'Unione europea che dei paesi partner; osserva che le relazioni nel settore energetico tra l'UE e i paesi del suo vicinato andrebbero considerate nel quadro di una più ampia politica energetica europea, il cui obiettivo dovrebbe essere quello di contribuire alla diversità e alla sicurezza delle forniture energetiche sia dell'UE sia dei suoi paesi partner; chiede alla Commissione di presentare una comunicazione sugli aspetti della politica energetica concernenti la politica estera e di prossimità; |
45. |
sottolinea che l'intensificazione degli scambi commerciali e lo sviluppo del turismo tra l'Unione e i paesi partner rendono necessario un miglioramento delle reti di trasporto e possono incrementare i collegamenti tra tali paesi, permettendo loro di attirare un maggior numero di investimenti; |
46. |
ricorda che l'obiettivo dell'ENP consiste nel promuovere l'adesione a valori condivisi, come il perseguimento di uno sviluppo sostenibile quale definito al vertice mondiale di Johannesburg; |
47. |
sottolinea che anche la cooperazione in campo ambientale, in settori essenziali quali la qualità dell'acqua e la gestione delle risorse idriche, la gestione dei rifiuti, l'inquinamento atmosferico, la gestione delle inondazioni e la lotta contro la desertificazione, può essere attuata solo a livello transnazionale e regionale; |
48. |
considera necessario affrontare nel quadro della politica di prossimità il problema dell'immigrazione legale e illegale; invita il Consiglio e la Commissione a verificare l'attuazione degli accordi con tutti i paesi del vicinato, in particolare nel quadro dei piani d'azione negoziati o in corso di negoziato; chiede inoltre al Consiglio e alla Commissione di procedere a un monitoraggio puntuale degli accordi bilaterali tra i singoli Stati membri e i partner in materia di immigrazione e, in particolare, di riammissione; |
49. |
si compiace del fatto che l'apertura dello spazio di ricerca europeo sia intesa come condizione preliminare per la cooperazione in una società basata sulla conoscenza e ritiene che anche in questo campo esistano possibilità di cooperazione regionale tra i paesi partner; |
50. |
ricorda che occorre prestare particolare attenzione agli Stati sovrani del continente europeo che non sono membri dell'Unione europea, e più precisamente la Norvegia, l'Islanda e il Liechtenstein, in quanto membri del SEE/EFTA, e la Svizzera, in quanto membro dell'EFTA con accordi bilaterali propri con l'UE; ritiene che questi stretti legami politici ed economici debbano costituire la base di ulteriori sviluppi e di una più stretta cooperazione, come con Andorra, Monaco, San Marino e lo Stato della Città del Vaticano, e che tutti questi paesi dovrebbero essere autorizzati, se del caso, a partecipare alla nuova politica di prossimità; |
51. |
è dell'opinione che tutti i paesi candidati dovrebbero essere parimenti associati alla politica di prossimità, in un primo tempo in qualità di partner speciali e in un secondo tempo quali membri dell'UE destinati a svolgere un ruolo particolare nella cooperazione con i futuri vicini dell'Unione; ritiene necessario che siano realizzati progressi circa l'apertura delle frontiere tra la Turchia e l'Armenia e che la Romania e l'Ucraina risolvano le loro controversie circa la delimitazione della piattaforma continentale del Mar Nero, anche attraverso la Corte internazionale di giustizia de l'Aja; |
52. |
ritiene che, date le circostanze, occorra rafforzare la dimensione settentrionale; sottolinea la necessità di curare in particolare le relazioni con il nostro grande vicino eurasiatico, la Russia; chiede pertanto che venga ulteriormente sviluppato il partenariato strategico UE-Russia e che venga intensificata la cooperazione nell'ambito della dimensione settentrionale multilaterale, nonché nell'ambito dell'Europa allargata, evitando la divisione dell'Europa in sfere di influenza e promuovendo un partenariato e una cooperazione paneuropei sinceri; |
53. |
sottolinea d'altro canto la necessità di potenziare le politiche dell'Unione nelle regioni mediterranea e mediorientale, non per ultimo tenuto conto dell'adesione di Cipro e Malta, e dal momento che le prossime adesioni riguarderanno diversi paesi dell'Europa sud-orientale; |
Maghreb
54. |
prende atto che Marocco, Tunisia e Algeria sono da tempo strettamente legati all'Unione europea, come dimostrano gli accordi di associazione attualmente in vigore; ribadisce che la risoluta attuazione delle riforme avviate, in particolare quelle concernenti le libertà politiche e i diritti umani, deve rivestire la massima priorità; invita la Commissione ad approvare nel prossimo futuro un piano d'azione per l'Algeria, al fine di conferire nuovo impulso all'Unione del Maghreb arabo; fa tuttavia rilevare che il successo di tale integrazione regionale dipende essenzialmente dalla soluzione della questione del Sahara occidentale ed esorta nuovamente le parti in causa ad avviare un dialogo costruttivo, nell'ambito delle pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite; |
55. |
chiede che l'Unione europea adotti provvedimenti concreti, parallelamente ad una campagna d'informazione sul processo di Barcellona e sulla nuova politica di prossimità, per cancellare l'immagine di un'Europa piena di paure, principalmente preoccupata della propria sicurezza e intenta a combattere l'immigrazione piuttosto che protesa allo sviluppo sostenibile auspicato e necessario; |
56. |
si compiace per l'avvicinamento della Libia al processo di Barcellona e si attende progressi tangibili nella pratica per quanto riguarda l'annunciata accettazione dell'acquis di Barcellona, che potrebbe portare, a tempo debito, nell'inclusione della Libia nella politica di prossimità in avvenire ; |
Medio Oriente e Mashrek
57. |
plaude al modo esemplare in cui è avvenuta, nel gennaio 2005, l'elezione del Presidente dell'Autorità palestinese, e valuta positivamente il segnale lanciato a tutto il mondo arabo; ritiene che le riforme realizzate in seno all'Autorità palestinese e la volontà di combattere il terrorismo abbiano creato nuove opportunità per il processo di pace e l'attuazione della «Road Map»; accoglie con favore il ritiro di Israele dalla striscia di Gaza e dalla parte settentrionale della Cisgiordania; ritiene che vi sia la possibilità di compiere progressi sostanziali nel processo di pace; reputa che entrambe le parti dovrebbero rafforzare il dialogo in vista delle rispettive, prossime elezioni; riconosce che pace e stabilità durature possono essere realizzate nella regione solo se lo Stato di Israele esisterà entro confini sicuri e riconosciuti accanto ad uno Stato palestinese democratico e vitale; |
58. |
si compiace per il contributo attivo fornito da Giordania ed Egitto al processo di pace in Medio Oriente e ritiene che la politica europea di prossimità debba incoraggiare con tutti i mezzi disponibili i recenti segnali di rinnovamento democratico nella regione del Mashrek, in particolare dopo la «rivoluzione dei cedri» in Libano; |
59. |
invita la Siria a cooperare pienamente e attivamente, senza ulteriori indugi, alla lotta internazionale contro il terrorismo e all'indagine internazionale sull'assassinio dell'ex Primo ministro libanese Rafiq Hariri, recentemente prorogata dal Consiglio di sicurezza dell'ONU, nonché a rispettare pienamente le norme in materia di diritti umani riconosciute dalla comunità internazionale; |
60. |
accoglie con favore il ritiro delle truppe siriane dal Libano e lo svolgimento di elezioni legislative in Libano nel giugno 2005; esprime profonda preoccupazione per le recenti aggressioni contro giornalisti e editori che militano per un Libano libero e indipendente e invita a raddoppiare gli sforzi per la costituzione di uno Stato libanese sovrano e democratico, in cui tutte le comunità e i gruppi politici e religiosi possano partecipare alla vita politica e sociale e i diritti umani siano pienamente rispettati; |
61. |
sollecita le autorità egiziane a non mettere a repentaglio gli spiragli recentemente apertisi, soprattutto per quanto riguarda la presentazione di più candidature alle elezioni presidenziali, e a proseguire sulla strada delle riforme democratiche; esprime profonda preoccupazione per la condanna di Ayman Nour, eminente leader dell'opposizione liberale, che è stato recentemente condannato a una pena di cinque anni di lavori forzati da un tribunale egiziano in quanto avrebbe falsificato le firme sulle petizioni utilizzate per creare il suo partito politico; considera questo come un grave regresso e invita le autorità egiziane a compiere ogni sforzo per assicurare che il caso sia trattato in modo corretto; |
Europa orientale
62. |
accoglie con favore la rivoluzione pacifica e il movimento democratico in Ucraina; riconosce le aspirazioni europeiste dell'Ucraina e chiede la definizione di una prospettiva europea a lungo termine; sostiene sia il piano d'azione sia il piano Ferrero-Waldner/Solana in dieci punti, che rappresentano programmi ambiziosi e concreti; ribadisce il suo totale sostegno al nuovo governo ucraino per quanto riguarda l'attuazione dell'annunciato pacchetto di riforme; |
63. |
riconosce le aspirazioni europeiste della Moldova e chiede la definizione di una prospettiva europea a lungo termine; sottolinea che l'evoluzione democratica del paese favorisce l'instaurazione di relazioni più strette; ritiene necessario che l'UE fornisca assistenza onde contribuire allo sviluppo economico della Moldova e offrire ulteriori incentivi alle autorità, agli ambienti economici e alla popolazione della Transnistria affinché collaborino con l'Unione europea attraverso Chisinau; invita tutte le parti in causa a trovare una soluzione politica alla questione della Transnistria; |
64. |
esprime preoccupazione per l'attuale evoluzione della situazione in Bielorussia, paese in cui esiste un regime dittatoriale che reprime qualsiasi attività dell'opposizione; invita la Commissione, il Consiglio e gli Stati membri a sostenere maggiormente le attività svolte in Bielorussia dalle organizzazioni non governative e dall'opposizione nell'ambito della società civile; sollecita il Consiglio ad affrontare con la Russia la questione bielorussa sottolineando che la democratizzazione del paese è nell'interesse tanto dell'Unione europea che della Russia, e che sarebbe pertanto necessaria un'azione congiunta al riguardo; |
Caucaso meridionale
65. |
si compiace per il fatto che il Consiglio europeo, dietro insistenza del Parlamento europeo, abbia incluso i paesi del Caucaso nella politica di prossimità; |
66. |
ritiene che il conflitto nel Nagorno-Karabah sia di ostacolo allo sviluppo dell'Armenia e dell'Azerbaigian e alla cooperazione regionale, nonché all'efficace attuazione della ENP in quanto tale; fa pertanto appello ad entrambe le parti affinché si astengano da azioni unilaterali e da dichiarazioni aggressive e si impegnino a trovare una soluzione al conflitto attraverso un dialogo costruttivo con tutte le forze interessate, sulla base del rispetto dei diritti delle minoranze e sulla base dei principi di diritto internazionale; sottolinea l'importanza che la prosecuzione delle riforme democratiche riveste per lo sviluppo della regione e delle sue relazioni con l'UE; sollecita tutte le parti coinvolte a trovare soluzioni per consentire il graduale rientro dei profughi nei territori occupati, nel rispetto dei diritti delle minoranze , con particolare riferimento al ritorno degli azeri; chiede agli Stati che fanno parte del Gruppo di Minsk dell'OSCE di coordinare più efficacemente la loro azione con Heikki Talvitie, il rappresentante speciale dell'Unione europea per il Caucaso meridionale onde far avanzare le trattative; |
67. |
invita le autorità dell'Azerbaigian a porre termine alla demolizione di cimiteri armeni medievali e croci storiche di pietra intagliata nel Nakhichevan meridionale, la quale vìola i termini della Convenzione dell'UNESCO sul patrimonio mondiale, ratificata dal paese nel 1993; |
68. |
chiede alla Russia e alla Turchia di svolgere un ruolo costruttivo tale da spianare la strada ad una composizione pacifica del conflitto e al ripristino della cooperazione regionale; a tal fine invita la Turchia ad aprire le sue frontiere con l'Armenia; |
69. |
è dell'opinione che il piano d'azione per l'Azerbaigian debba incentrarsi sullo sviluppo di un sistema democratico credibile e sul rispetto dei diritti umani e dello Stato di diritto; chiede a tal fine che la Commissione coordini il proprio operato con il Consiglio d'Europa e faccia del proprio meglio per sostenere e consentire lo sviluppo della fragile società civile dell'Azerbaigian; |
70. |
accoglie con favore il piano di pace per l'Ossezia meridionale, basato su un approccio in tre fasi, presentato dalla Georgia in seno all'OSCE alla fine di ottobre 2005; è del parere che tale piano rappresenti un fondamentale progresso sulla via di una soluzione pacifica e comprensiva del conflitto; invita il Consiglio e la Commissione a fornire il necessario sostegno a questa proposta, agevolando il dialogo e i negoziati tra le due parti e contribuendo alla messa a disposizione dei mezzi per rendere possibile il pieno successo dell'iniziativa; |
71. |
raccomanda che l'ENP venga sfruttata appieno per promuovere la cooperazione regionale tra i paesi del Caucaso meridionale in quanto strumento atto a creare un clima di fiducia tra gli Stati; |
72. |
propone di istituire un patto di stabilità UE per il Caucaso meridionale - che preveda anche una dimensione parlamentare e il coinvolgimento della società civile, secondo il modello del patto di stabilità per l'Europa sudorientale - tra l'Unione europea (inclusa la Turchia in qualità di Stato candidato all'adesione), la Russia, gli Stati Uniti e le Nazioni Unite (il «quartetto»); ritiene che un patto di stabilità con queste caratteristiche possa contribuire alla soluzione dei conflitti regionali attraverso il dialogo tra tutte le parti interessate e, se del caso, il coinvolgimento di paesi che non sono vicini diretti dell'Unione europea; |
*
**
73. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al Segretario generale delle Nazioni Unite, ai governi e ai parlamenti nazionali dei paesi interessati dalla politica di prossimità, alla Russia, al Consiglio d'Europa, all'OSCE e all'Assemblea parlamentare euromediterranea. |
(1) GU L 161 del 26.6.1999, pag. 1. Modificato da ultimo dal regolamento (CE) n. 173/2005 (GU L 29 del 2.2.2005, pag. 3).
(2) GU C 87 E del 7.04.2004, pag. 515.
(3) Testi approvati, P6_TA(2005)0430.
(4) Testi approvati, P6_TA(2005)0412.
(5) GU C 247 E del 6.10.2005, pag. 155.
(6) GU C 304 E dell'1.12.2005, pag. 398.
(7) GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 25.
(8) GU C 87 E del 7.4.2004, pag. 506.
(9) GU C 261 E del 30.10.2003, pag. 142.
(10) Testi approvati, P6_TA(2005)0150.
P6_TA(2006)0029
Futuro della strategia di Lisbona nell'ottica di genere
Risoluzione del Parlamento europeo sul futuro della strategia di Lisbona per quanto riguarda la prospettiva di genere (2004/2219(INI))
Il Parlamento europeo,
— |
viste la Dichiarazione di Pechino e la Piattaforma d'azione adottata a Pechino il 15 settembre 1995 dalla Quarta conferenza mondiale sulle donne: azione per l'uguaglianza, lo sviluppo e la pace e le sue risoluzioni del 21 settembre 1995 (1) sullo stesso argomento e del 18 maggio 2000 sul seguito dato alla Piattaforma d'azione di Pechino (2), |
— |
viste le conclusioni del Consiglio europeo di Lisbona, del 23 e 24 marzo 2000, di Stoccolma, del 23 e 24 marzo 2001, di Barcellona, del 15 e 16 marzo 2002, di Bruxelles, del 20 e 21 marzo 2003, e di Bruxelles, del 25 e 26 marzo 2004, |
— |
visti l'articolo 2, l'articolo 3, paragrafo 2 e l'articolo 141 del trattato CE, |
— |
vista la strategia quadro comunitaria in materia di parità tra uomini e donne (2001-2005) (COM(2000)0335), i programmi di lavoro per il 2001, 2002, 2003, 2004 e 2005 della Commissione (COM(2001)0119, COM(2001)0773, COM(2003)0047, SEC (2004)0911 e SEC(2005)1044) e le relazioni annuali sulle pari opportunità per le donne e gli uomini del 2000, 2001, 2002, 2004 e 2005 (COM(2001)0179, COM(2002)0258, COM(2003)0098, COM(2004)0115 e COM(2005)0044), |
— |
vista la comunicazione della Commissione al Consiglio europeo di primavera 2005 «Lavorare insieme per la crescita e l'occupazione. Il rilancio della strategia di Lisbona» (COM(2005)0024), |
— |
vista la relazione dal titolo «Jobs, jobs, jobs. Creare più posti di lavoro in Europa», del novembre 2003, della task force per l'occupazione presieduta da Wim Kok, |
— |
vista la sua risoluzione, del 9 marzo 2004, sulla conciliazione della vita professionale, familiare e privata (3), |
— |
vista la sua risoluzione, dell'11 febbraio 2004, sull'organizzazione del tempo di lavoro (4), |
— |
vista la sua risoluzione, del 13 marzo 2003, su un approccio integrato della parità tra donne e uomini («gender mainstreaming») al Parlamento europeo (5), |
— |
visti gli indicatori strutturali, |
— |
visto l'articolo 45 del suo regolamento, |
— |
vista la relazione della commissione per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere (A6-0402/2005), |
A. |
considerando che il Consiglio europeo di Lisbona ha approvato obiettivi strategici miranti a fare dell'Unione l'economia fondata sulla conoscenza più dinamica e più competitiva del mondo, capace di crescita economica, coesione sociale e riduzione della povertà; considerando che il Consiglio europeo di Göteborg del 15 e 16 giugno 2001 ha collocato la strategia di Lisbona in una strategia di sviluppo sostenibile e ha riconosciuto i suoi tre pilastri complementari: economico, sociale e ambientale, |
B. |
considerando che, a Lisbona, si è chiaramente assunto l'impegno di raggiungere la piena occupazione entro il 2010, con posti di lavoro di alta qualità e un rafforzamento della coesione sociale e dell'inclusione sociale, |
C. |
considerando che l'inclusione sociale, nella strategia di Lisbona, concerne soprattutto le donne e la loro necessità di partecipare pienamente a tutti gli aspetti della vita; considerando che la società inclusiva si basa sull'uguaglianza, la solidarietà, la libertà, lo sviluppo sostenibile e la giustizia attraverso l'accesso ai diritti, alle risorse, ai beni, ai servizi, alle informazioni e alle opportunità, |
D. |
considerando che la revisione di metà percorso della «strategia di Lisbona» riorienta gli obiettivi sulla crescita e sull'occupazione, prevedendo una nuova forma di governance, |
E. |
considerando che, dato il legame evidente che intercorre tra la Piattaforma d'azione di Pechino e la Strategia di Lisbona, la necessità di ricorrere al potenziale di produzione della manodopera europea è una chiave per raggiungere gli obiettivi globali strategici sia di Pechino che di Lisbona, |
F. |
considerando che la strategia di Lisbona ha istituito indicatori ed obiettivi comuni che necessitano di una valutazione regolare per rendere meglio conto dei progressi realizzati e delle sfide da raccogliere, |
G. |
considerando che il Consiglio europeo di Lisbona si è fissato l'obiettivo di raggiungere, entro il 2010, un tasso di occupazione del 60 % per le donne; che il Consiglio europeo di Stoccolma vi ha aggiunto l'obiettivo intermedio, per la fine del 2005, di un tasso di occupazione delle donne del 57 %, e l'obiettivo del 55 % per i lavoratori anziani, sia uomini che donne, |
H. |
considerando che il tasso di occupazione delle donne ha registrato un aumento e ha raggiunto, nel 2003, il 55,1 % nell'Unione europea allargata; che la sua progressione è rallentata successivamente mentre il tasso di occupazione delle donne anziane resta particolarmente basso, in particolare perché gran parte di loro ha interrotto l'attività professionale per assumersi responsabilità familiari, il che influisce negativamente sui loro diritti pensionistici ed assicurativi, rendendole più vulnerabili al rischio della povertà, |
I. |
considerando altresì che i nuovi posti di lavoro creati per donne sono di solito precari e poco remunerati, |
J. |
considerando che la Commissione stima che per raggiungere gli obiettivi globali di Lisbona relativi all'occupazione sarà necessario creare, in un'Europa allargata a 25 Stati membri, circa 22 milioni di posti di lavoro, |
K. |
considerando che il rischio di povertà e di esclusione sociale, che è particolarmente accentuato per le donne, è strettamente associato alla disoccupazione di lunga durata e ai lavori non retribuiti, che riguardano principalmente la manodopera femminile, |
L. |
rilevando che i diritti pensionistici accumulati dalle donne risultano molto meno elevati rispetto agli uomini a causa della loro partecipazione limitata al mercato del lavoro, e che pertanto taluni paesi adattano i loro sistemi concedendo diritti pensionistici per periodi dedicati alla cura dei bambini e degli anziani o disabili non autosufficienti, |
M. |
considerando che mentre l'integrazione effettiva e responsabile dei migranti nel mercato del lavoro e nella società è uno dei fattori chiave per raggiungere gli obiettivi di Lisbona, la prospettiva di genere è ampiamente assente dalla politica di integrazione, cosa che impedisce di utilizzare pienamente il potenziale dei migranti sul mercato del lavoro, |
N. |
considerando che il rallentamento dell'economia mondiale e la sfida demografica che si pone all'Unione europea obbligano a sfruttare al massimo il potenziale della manodopera femminile, |
O. |
considerando che persistono numerose disparità tra donne ed uomini, in particolare per quanto riguarda il divario delle remunerazioni, l'accesso e la progressione nel mercato del lavoro, l'istruzione post-universitaria e la formazione lungo tutto l'arco della vita nonché i diritti pensionistici, |
P. |
considerando che nell'Unione europea allargata il divario medio delle remunerazioni è del 15 % ma che può arrivare, a seconda dei paesi, al 33 %; considerando che, in pratica, nel corso degli ultimi trent'anni, non si è compiuto alcun progresso nell'attuazione del principio «a lavoro eguale, salari eguali»; considerando che la riduzione di tale divario è uno strumento per rendere il lavoro più attraente per le donne, cosa che contribuirà ad aumentare il loro tasso di occupazione e a sfruttare pienamente gli investimenti nelle risorse umane, |
Q. |
considerando che la promozione dello spirito imprenditoriale e del lavoro indipendente sono al centro della strategia europea per l'occupazione e che i dati statistici indicano che le donne libere professioniste costituiscono il 28 % del totale, mentre le donne a capo di imprese che impiegano lavoratori rappresentano soltanto il 2,5 % del totale (rispetto all'8 % degli uomini), |
R. |
considerando che il livello d'istruzione delle donne tende ad essere superiore a quello degli uomini (sono donne il 58 % dei titolari di diplomi dell'insegnamento superiore, tra cui il 41 % dei dottorati); considerando che un numero sempre maggiore di donne prosegue i loro studi, che sono sempre più numerose le donne laureate, formate e qualificate, anche se esse continuano ad incontrare maggiori difficoltà nell'accesso all'occupazione e ad essere discriminate nella carriera e nelle retribuzioni, |
S. |
considerando che l'istruzione e la formazione lungo tutto l'arco della vita contribuiscono allo sviluppo delle donne e degli uomini e permettono loro di adattarsi al mercato del lavoro, sostenendo le sfide della società della conoscenza, |
T. |
considerando che i sistemi d'istruzione e di formazione professionale nella maggior parte dei paesi europei presentano tassi di partecipazione femminile eccezionalmente bassi per i cicli di studi riguardanti il settore delle nuove tecnologie, dell'informazione e della comunicazione (meno del 20 %), dato che si riflette in tassi ancora più bassi per le donne che avviano le loro imprese e per le donne che occupano posti di responsabilità in tale settore, riducendo così la loro competitività sul mercato del lavoro, |
U. |
considerando che il Consiglio europeo di Lisbona ha riconosciuto l'importanza di migliorare le pari opportunità in tutti i settori, in particolare permettendo di conciliare la vita familiare e professionale; che il Consiglio europeo di Barcellona ha elaborato obiettivi quantitativi per il 2010 per quanto riguarda la realizzazione di strutture di accoglienza per almeno il 90 % dei bambini di età tra i tre anni e l'età scolare nonché per almeno il 33 % dei bambini di meno di tre anni, sia in città che in ambiente rurale, |
V. |
considerando che l'assenza di dati e statistiche sufficienti negli Stati membri per quanto riguarda la realizzazione di strutture di custodia di bambini e persone non autosufficienti, rende difficile la valutazione dell'attuazione delle misure in questione, |
W. |
considerando che esiste una notevole disparità tra gli Stati membri, in termini tanto di principi quanto di attuazione dei medesimi, sulle questioni essenziali associate alla conciliazione tra vita professionale e vita familiare come il congedo parentale (eventuale trasferibilità del diritto, sua durata), congedo di maternità, congedo con o senza retribuzione, ecc., cosa che suscita confusione nell'inventario e nello studio dei diritti afferenti a livello europeo nonché nello scambio di buone prassi, |
X. |
considerando che un'organizzazione flessibile dell'orario di lavoro può contribuire a migliorare la qualità dell'occupazione delle donne e facilitare la conciliazione della vita professionale e familiare; deplorando che le forme nuove e flessibili di lavoro quali il telelavoro o il lavoro a tempo parziale siano utilizzate essenzialmente dalle donne, |
Y. |
considerando che il tasso di occupazione a tempo parziale è pari, in media, al 30,4 % per le donne rispetto al 6,6 % appena degli uomini, e che tale differenza è ancora aumentata leggermente dal 1998, |
Z. |
considerando che le misure prese a favore delle donne si ripercuotono sugli uomini; che gli uomini possono contribuire positivamente a combattere gli stereotipi familiari, |
AA. |
considerando che finora la collaborazione per conseguire gli obiettivi di Lisbona ha riguardato essenzialmente i governi nazionali; considerando altresì che, per tenere conto effettivamente della dimensione di genere tutta la società civile, gli istituti di istruzione e di ricerca, le parti sociali, le imprese e le amministrazioni sono chiamati a unire i loro sforzi, |
AB. |
considerando che numerosi posti di lavoro nell'Unione europea, in particolare nei settori dell'assistenza familiare (assistenza ai bambini o agli anziani, malati o disabili), medico-sociale, alberghiero e della ristorazione nonché dell'agricoltura non suscitano l'interesse dei disoccupati originari degli Stai membri e vengono perciò occupati da lavoratori originari di paesi terzi, sia a causa dei livelli salariali che dello status precario e di un'immagine sociale svalutata, |
AC. |
considerando l'importanza del ruolo della sua commissione competente per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere nella promozione della parità tra donne e uomini e nell'integrazione della dimensione di genere nella realizzazione degli obiettivi di Lisbona, |
1. |
afferma la necessità di adottare misure urgenti a favore dell'occupazione, della qualità dell'occupazione e dell'inclusione sociale delle donne, al fine di conseguire gli obiettivi di Lisbona, tenendo presente il grande potenziale economico rappresentato dalla partecipazione di un maggior numero di donne alla vita professionale; |
2. |
si dichiara preoccupato per la persistenza delle disparità tra donne e uomini, in particolare per quanto riguarda il divario delle remunerazioni, l'accesso all'occupazione, la segregazione sul mercato del lavoro, l'accesso all'istruzione post-universitaria e alla formazione lungo tutto l'arco della vita nonché l'accesso alle nuove tecnologie e alla società dell'informazione; |
3. |
chiede agli Stati membri di promuovere un orientamento scolastico mirato alla diversificazione delle scelte professionali delle ragazze, onde garantire loro migliori opportunità sul mercato del lavoro; |
4. |
invita gli Stati membri a proseguire i loro sforzi nella promozione dell'occupazione femminile di qualità per tutte le fasce di età e in tutti i settori, cosa che contribuirà a valorizzare le conoscenze e le attitudini acquisite dalle donne durante la loro formazione, a rafforzare la loro partecipazione alla vita economica e assicurare la sostenibilità dei sistemi pensionistici, offrendo altresì la possibilità alle donne di diventare finanziariamente indipendenti ed assicurarsi, nel contempo, diritti pensionistici autonomi; |
5. |
evidenzia il fatto che l'attuale tendenza al rialzo della partecipazione delle donne al mercato del lavoro è conseguenza dell'aumento dei lavori atipici, quali gli impieghi a tempo parziale o ad orario flessibile, il lavoro a turni o i contratti a durata determinata; |
6. |
invita gli Stati membri a tener conto della dimensione di genere nelle politiche di integrazione dei migranti onde utilizzare appieno sul mercato dell'occupazione il potenziale delle donne immigrate e contribuire in tal modo al raggiungimento degli obiettivi di Lisbona; |
7. |
chiede un migliore coordinamento tra la politica dell'approccio integrato della parità tra donne e uomini e la strategia di Lisbona, onde tener conto sistematicamente della prospettiva di genere nella realizzazione degli obiettivi ambiziosi di Lisbona, in particolare nei «grandi orientamenti delle politiche economiche» , nelle «linee direttrici per l'occupazione» nonché nelle politiche in materia di ambiente e di mercato interno; |
8. |
deplora che la collaborazione per realizzare gli obiettivi di Lisbona si sia limitata finora ad una collaborazione tra governi ed insiste sulla necessità di associarvi le amministrazioni nazionali, regionali e locali, le autorità locali, le imprese, gli istituti d'istruzione e di ricerca , le parti sociali e tutta la società civile; |
9. |
sottolinea l'importanza di associare pienamente il Parlamento europeo, in particolare la sua commissione competente per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere, alla valutazione della strategia di Lisbona per quanto riguarda la prospettiva di genere; |
10. |
resta attento alla realizzazione dell'obiettivo intermedio di un tasso di occupazione femminile del 57 % per la fine del 2005 e chiede alla Commissione di realizzare una valutazione sulla base delle statistiche che saranno disponibili in futuro, così da favorire un approccio che permetta di valutare i settori di attività che hanno contribuito maggiormente alla progressione del tasso di occupazione femminile nonché alla qualità dei posti di lavoro creati; |
11. |
insiste sul fatto che gli Stati membri devono iscrivere nella loro agenda politica e nelle loro strategie di sviluppo economico la riduzione del divario delle remunerazioni tra donne e uomini quale priorità assoluta; chiede altresì l'applicazione della legislazione europea pertinente nonché la promozione delle donne a posti di lavoro di alto livello, corrispondenti alle loro qualifiche; |
12. |
invita gli Stati membri ad adottare iniziative di sostegno e misure di promozione dell'imprenditorialità femminile in modo da offrire anche alle donne l'opportunità di sviluppare lo spirito imprenditoriale e di contribuire allo sviluppo economico e alla competitività; |
13. |
ribadisce l'opportunità di collocare l'istruzione e la formazione lungo tutto l'arco della vita al centro della strategia di Lisbona; invita gli Stati membri ad adottare le misure necessarie al riconoscimento comune delle qualifiche in tutti gli Stati membri dell'Unione e alla certificazione di tutti i tipi di apprendimento; |
14. |
sottolinea la necessità di rafforzare la formazione professionale delle donne nel settore delle nuove tecnologie nonché di accrescere la loro partecipazione a programmi di ricerca e di tecnologia, il che permetterà loro di diventare più competitive sul mercato del lavoro e di ridurre il divario esistente tra i generi sul piano delle qualifiche tecnico-scientifiche; |
15. |
afferma che un'organizzazione flessibile dell'orario di lavoro può permettere di creare posti di lavoro più numerosi e di migliore qualità, come pure di contribuire alla conciliazione della vita professionale, familiare e privata e alla realizzazione degli obiettivi di Lisbona; |
16. |
si compiace a tale riguardo dell'accordo concluso con le parti sociali europee sul telelavoro e ne incoraggia l'attuazione nella vita pratica; |
17. |
sostiene una maggiore partecipazione delle parti sociali, incluse le PMI, a livello locale, nazionale e regionale, allo sviluppo e all'attuazione delle politiche a favore dell'uguaglianza di genere, in particolare nei settori dell'istruzione, dell'occupazione e delle pensioni; |
18. |
insiste sul fatto che un'organizzazione flessibile dell'orario di lavoro debba risultare dalla libera scelta delle donne; ricorda che il lavoro a tempo parziale quale soluzione forzata può rivelarsi una forma di esclusione sociale e di povertà, mentre un suo utilizzo razionale consentirebbe alle donne che lo desiderino di accedere al mercato del lavoro, di evolversi al suo interno e di conciliare più facilmente vita professionale e vita familiare; |
19. |
raccomanda agli Stati membri di adottare misure volte a garantire alle donne più povere, specialmente alle donne a capo di una famiglia monoparentale, un «reddito minimo garantito» che permetta loro di vivere con dignità e di avere accesso ad una formazione professionale mirata alle esigenze del mercato del lavoro; |
20. |
chiede alla Commissione di realizzare, di concerto con gli Stati membri e le parti sociali, uno studio mirante ad identificare meglio dei «serbatoi di posti di lavoro», in particolare a beneficio delle donne, entro settori quali l'assistenza familiare, il settore medico-sociale, i comparti alberghiero e della ristorazione ecc., di analizzare i motivi che determinano la disaffezione nei loro confronti, proporre soluzioni che permetterebbero di renderli nuovamente attraenti ed esaminare i rapporti tra tali impieghi e il lavoro nero; invita gli Stati membri a scambiarsi le loro migliori pratiche in tale settore; |
21. |
insiste sulla necessità per gli Stati membri di introdurre nei loro piani d'azione nazionali misure che prevedano la creazione di strutture di custodia dei bambini e di altre persone non autosufficienti facilmente accessibili, di buona qualità e a prezzi abbordabili e chiede instantemente agli Stati membri di introdurre nei loro piani d'azione nazionali la garanzia di una protezione sociale alle madri che allevano da sole i figli; insiste sul fatto che tali misure devono permettere alle donne di rientrare, di restare durevolmente o di reintegrarsi nel mercato del lavoro; sottolinea il ruolo delle parti sociali in tale settore, in particolare per quanto riguarda lo sviluppo degli asili-nido in seno alle imprese; |
22. |
invita la Commissione, nonché gli Stati membri, a raccogliere dati statistici sufficienti sul lavoro non retribuito, in base ai quali verranno definite le politiche dell'occupazione e la promozione di misure vertenti su una ripartizione più equa del lavoro non retribuito in modo da permettere una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro; |
23. |
chiede agli Stati membri di proseguire la messa a punto di indicatori chiave per valutare lo stato di avanzamento della parità tra donne e uomini in tutti i settori e di raccogliere periodicamente, a tal fine, statistiche adeguate, coerenti e comparabili, ripartite per sesso e per età, e procedere alla loro analisi approfondita; |
24. |
chiede alla Commissione di fare della conciliazione tra vita lavorativa e vita privata una delle sue priorità nella tabella di marcia per l'uguaglianza tra donne e uomini, attualmente all'esame, e di rivedere, in collaborazione con gli Stati membri, le parti sociali e gli altri soggetti interessati, la direttiva 96/34/CE sotto il profilo della sua adeguatezza ed efficacia; ritiene che la revisione dovrebbe concentrarsi su come migliorare la situazione delle donne e degli uomini al fine di garantire, sia agli uomini che alle donne, di poter conciliare vita lavorativa e vita familiare, il che potrebbe costituire un fattore fondamentale per la realizzazione della parità di genere in tutti gli aspetti della vita; |
25. |
critica gli Stati membri per non aver attuato correttamente gli obiettivi quantitativi fissati dal Consiglio europeo di Barcellona per creare strutture di accoglienza diurna; esorta gli Stati membri a fornire strutture di accoglienza per i minori ad almeno il 90 % dei bambini in età compresa tra i 3 anni e l'inizio della scolarità obbligatoria e ad almeno il 33 % dei bambini con meno di tre anni sia in ambiente urbano che in quello rurale; |
26. |
ritiene essenziale che gli Stati membri provvedano a raccogliere e a diffondere, in modo sistematico, statistiche concernenti l'attuazione di strutture di custodia di bambini e di altre persone non autosufficienti; |
27. |
si dichiara preoccupato per gli scarsi mezzi di sussistenza delle donne anziane, delle donne appartenenti a minoranze etniche o delle donne disabili, che impongono loro di trovare un'occupazione in una congiuntura in cui il tasso di disoccupazione permane elevato, e chiede agli Stati membri di prendere in considerazione la loro situazione nei piani d'azione nazionali e di considerare nulla e non avvenuta ogni clausola che autorizzi discriminazioni fondate sull'età; |
28. |
invita gli Stati membri a proseguire gli sforzi di modernizzazione dei sistemi di protezione sociale, quali figurano nelle relazioni nazionali del 2002 sui regimi pensionistici onde adattarli a un quadro in cui le donne vengano impiegate allo stesso livello degli uomini e beneficino di diritti pensionistici uguali; |
29. |
invita gli Stati membri e la Commissione ad una stretta collaborazione con il futuro Istituto europeo per la parità tra uomini e donne al fine di garantire la prestazione di cure e l'erogazione di risorse finanziarie alle donne in situazioni difficili, in particolare per quanto riguarda la messa a punto di indicatori pertinenti e comparabili e il loro monitoraggio, nonché di strumenti efficaci al servizio dell'uguaglianza (come la standardizzazione), per combattere la discriminazione verso le donne e promuovere il loro accesso al mercato del lavoro, permettendo loro di conciliare la vita professionale e la vita familiare, tenendo presente la diversità delle possibilità offerte dagli Stati membri sul piano locale; |
30. |
invita la Commissione ad esaminare e ad affrontare il problema delle diverse definizioni e metodi di calcolo relativi alla manodopera e ai disoccupati (disoccupazione stagionale, disoccupazione di lunga durata, disoccupazione atipica, ecc.) esistenti nei vari Stati membri, problema che rende difficile rilevare e valutare la situazione reale delle donne sul mercato del lavoro, formulare conclusioni comparative ed elaborare proposte e linee direttrici idonee per affrontare i problemi; |
31. |
invita gli Stati membri ad adottare misure efficaci a favore degli uomini, quali la promozione di sistemi adeguati di congedi parentali e l'organizzazione di campagne di sensibilizzazione miranti ad un più intenso coinvolgimento degli uomini nell'equa ripartizione delle responsabilità familiari; a tal fine giudica opportuno utilizzare un'organizzazione flessibile degli orari di lavoro e nuove forme occupazionali che consentano di conciliare vita professionale, familiare e privata; |
32. |
deplora il fatto che gli uomini non si avvalgono abbastanza degli orari di lavoro flessibili e delle nuove forme di lavoro che permettono di conciliare la vita professionale, familiare e privata; |
33. |
si pronuncia a favore dell'avvio di un monitoraggio periodico, sotto l'egida della sua commissione competente per i diritti della donna e l'uguaglianza di genere e in collaborazione con i parlamenti nazionali, al fine di divulgare i progressi conseguiti e le sfide da raccogliere; |
34. |
insiste sulla necessità di trasformare la strategia di Lisbona in un'autentica strategia per la solidarietà e lo sviluppo sostenibile, fondata sulla definizione di nuovi orientamenti che integrino le politiche economiche, ambientali e occupazionali, definendo obiettivi e traguardi per l'Unione europea e gli Stati membri; ritiene che le prossime prospettive finanziarie 2007-2013 dovranno riflettere tale obiettivo strategico; |
35. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione nonché ai governi e ai parlamenti degli Stati membri. |
(1) GU C 269 del 16.10.1995, pag. 146.
(2) GU C 59 del 23.2.2001, pag. 258.
(3) GU C 102 E del 28.4.2004, pag. 492.
P6_TA(2006)0030
Perù: Estradizione e processo dell'ex Presidente Alberto Fujimori
Risoluzione del Parlamento europeo sul Perù
Il Parlamento europeo,
— |
viste le proprie precedenti relazioni annuali sui diritti dell'uomo nell'UE, |
— |
viste le proprie precedenti risoluzioni a sostegno del processo democratico in Perù, |
— |
vista la relazione della «commissione per la verità e la riconciliazione», guidata dal professor Salomon Lerner Febres, sui terribili fatti verificatisi dal 1980 al 2000 in Perù, |
— |
visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento, |
A. |
considerando che l'ex Presidente Alberto Fujimori è stato arrestato in Cile sulla base di un mandato d'arresto internazionale emesso contro di lui dalle autorità peruviane, |
B. |
considerando che Alberto Fujimori ha governato il Perù dal 1990 al 2000 e che nel suo paese dovrà rispondere di circa 22 capi d'imputazione per violazioni dei diritti umani e corruzione e che, inoltre, il Congresso e la Commissione elettorale gli hanno vietato di candidarsi ad una carica pubblica fino al 2011, |
C. |
considerando che il Parlamento sostiene senza riserve il processo democratico in Perù sin dalla caduta del regime di Alberto Fujimori nel 2000, |
D. |
considerando che la questione dell'estradizione dell'ex Presidente Fujimori coinvolge due paesi con i quali l'Unione europea mantiene partenariati forti e privilegiati nel quadro dell'associazione strategica biregionale, decisa per la prima volta nel luglio 1999 a Rio de Janeiro, |
E. |
considerando che esiste un accordo bilaterale di estradizione tra il Cile e il Perù, in vigore dal 1936, |
F. |
considerando che le autorità giudiziarie cilene hanno deciso di avviare la procedura per l'estradizione dell'ex Presidente Fujimori verso il Perù, |
1. |
si congratula con le autorità cilene e peruviane per la loro efficace cooperazione per quanto riguarda la detenzione di Alberto Fujimori e si compiace della decisione delle autorità cilene di avviare ufficialmente la procedura di estradizione; |
2. |
ribadisce che la lotta contro l'impunità è una delle pietre angolari della politica dell'Unione in materia di diritti umani; ritiene che la collaborazione finalizzata al rispetto della democrazia e dei diritti umani sia il primo dovere di tutti i partner; |
3. |
appoggia quindi l'estradizione di Alberto Fijumori verso il Perù, che è già stata ufficialmente richiesta, per assicurare che il sig. Fujimori compaia in tribunale e risponda dei fatti di cui è accusato; esprime totale fiducia nei sistemi giudiziari cileno e peruviano, fiducioso che l'estradizione rispetterà integralmente le procedure e la legislazione applicabili e che il processo a carico del sig. Fujimori si svolgerà in conformità delle norme internazionali; |
4. |
esorta il governo peruviano a compiere tutti i passi necessari per attuare una politica che assicuri la piena protezione dei testimoni in relazione ai reati contestati ad Antonio Fujimori, secondo la raccomandazione dell'ufficio dell'ombudsman del settembre 2005; |
5. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio e alla Commissione e ai governi del Cile e del Perù. |
P6_TA(2006)0031
Egitto: violenze nei contronti dei rifugiati sudanesi
Risoluzione del Parlamento europeo sull'Egitto e le violenze nei confronti dei rifugiati sudanesi
Il Parlamento europeo,
— |
viste le sue precedenti risoluzioni sui diritti umani in Egitto, |
— |
viste la sua risoluzione del 16 settembre 2004 sulla situazione umanitaria in Sudan (1) e la risoluzione del 21 aprile 2005 dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE sulla situazione in Sudan (2), |
— |
viste tutte le pertinenti risoluzioni del Consiglio di sicurezza delle Nazioni Unite, comprese la risoluzione 1593(2005) sulla situazione in Sudan e la risoluzione 1564 (2004), a norma della quale il 25 gennaio 2005 è stata presentata la relazione della commissione internazionale di inchiesta sul Darfur destinata al Segretario generale delle Nazioni Unite, |
— |
visto l'accordo di associazione UE-Egitto (3), firmato il 25 giugno 2001 a Lussemburgo e in vigore dal 1o giugno 2004, in particolare l'articolo 2, |
— |
vista la risoluzione approvata dall'Assemblea parlamentare euromediterranea il 15 marzo 2005 al Cairo, che sottolinea l'importanza dei diritti umani, |
— |
visti la dichiarazione di Barcellona del 28 novembre 1995 e la comunicazione della Commissione (COM(2005)0139) sul decimo anniversario del processo di Barcellona, nonché gli obiettivi del prossimo quinquennio, in particolare l'obiettivo di concentrarsi su questioni quali la tutela dei diritti umani, |
— |
visti la Convenzione delle Nazioni Unite del 28 luglio 1951 sullo status dei rifugiati e il Codice di condotta delle Nazioni Unite per le forze dell'ordine preposte all'applicazione della legge, |
— |
visti l'articolo 11, paragrafo 1, del trattato sull'Unione europea e l'articolo 177 del trattato che istituisce la Comunità europea, che riconoscono la tutela dei diritti umani come un obiettivo della politica estera e di sicurezza comune, |
— |
vista la Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo del 1948, |
— |
visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento, |
A. |
considerando che il 30 dicembre 2005 le forze di sicurezza egiziane hanno disperso con la forza oltre 2 500 immigrati, rifugiati e richiedenti asilo sudanesi che occupavano la Piazza Moustafa Mahmoud nel quartiere di Mohandessin al Cairo, di fronte al Quartier generale dell'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati (UNHCR), e che dal 29 settembre 2005 chiedevano di essere inviati in paesi terzi, |
B. |
considerando che, secondo quanto riportato, 2 000 agenti di polizia hanno circondato il campo improvvisato, tirando sulla folla con cannoni ad acqua e percuotendo i manifestanti con manganelli per porre fine al sit-in, |
C. |
considerando che testimoni oculari, la stampa internazionale e organizzazioni per i diritti umani hanno riferito che vi sarebbero stati oltre 200 morti, mentre, stando alle informazioni ufficiali delle autorità egiziane, soltanto 27 persone, tutte sudanesi e perlopiù donne, anziani e bambini, sono state uccise; considerando che altre sono state arrestate e molte altre ferite a seguito dell'attacco delle forze di sicurezza egiziane, |
D. |
considerando che a seguito degli incidenti un gran numero di rifugiati è stato arrestato e rinchiuso in centri di detenzione ubicati fuori della capitale, |
E. |
considerando che, dopo la firma dell'accordo di pace fra il Sudan settentrionale e il Sudan meridionale nel 2005, il governo egiziano ha affermato che i rifugiati sudanesi residenti nel suo territorio non avevano più diritto allo status di rifugiati; |
F. |
considerando che il 4 gennaio 2006 le autorità egiziane hanno annunciato che l'espulsione di 650 cittadini sudanesi doveva essere ritardata di 72 ore, in modo da consentire all'UNHCR di identificare i rifugiati o i richiedenti asilo, |
G. |
considerando che i paesi firmatari, in particolare i governi degli Stati membri dell'UE, devono tener fede ai loro obblighi internazionali ai sensi della Convenzione di Ginevra quando ricevono richieste di asilo e concernenti lo status di rifugiato presentate da singoli individui, nonché richieste di paesi terzi di accogliere rifugiati, |
H. |
considerando che la situazione in Sudan permane nel complesso estremamente instabile, che nel Darfur continuano le violenze e che la pace fra il Nord e il Sud del paese è fragile, |
I. |
considerando che l'Unione europea e la comunità internazionale dovrebbero impegnarsi a favore di una strategia globale volta a promuovere la pace, la stabilità e la ricostruzione sociale ed economica, soprattutto nelle regioni africane devastate dalla guerra civile, |
J. |
considerando che negli ultimi mesi le violazioni dei diritti umani in Egitto sono aumentate e che, ad esempio, Ayman Nour, leader del partito laico El Ghad ed ex deputato al parlamento, e altri sono stati arrestati dopo l'ultima consultazione elettorale e che Ayman Nour è stato condannato a 5 anni di carcere per aver falsificato, secondo le accuse, alcune delle cinquanta firme necessarie per la registrazione del suo partito, |
1. |
condanna le violenze perpetrate dalla polizia egiziana, che hanno causato morti e feriti, e insiste sul fatto che la situazione poteva e doveva essere risolta in modo pacifico; |
2. |
invita le autorità egiziane a garantire che gli agenti di polizia agiscano nel rispetto delle norme internazionali e a cessare l'uso sproporzionato della forza; |
3. |
si compiace della decisione delle autorità egiziane di aprire un'inchiesta sui tragici eventi del 30 dicembre 2005 ed esorta vivamente il governo egiziano ad associarvi esperti delle Nazioni Unite in materia di diritti umani e membri di organizzazioni indipendenti egiziane per i diritti umani; |
4. |
rammenta che l'Egitto è parte contraente della Convenzione contro la tortura e di altri accordi internazionali che proibiscono espressamente il rimpatrio forzato di persone verso paesi dove sussiste il rischio di torture o di maltrattamenti; |
5. |
chiede alle autorità egiziane di cessare l'espulsione forzata verso il Sudan dei rimanenti 462 cittadini sudanesi, dal momento che si ritiene che fra questi vi siano richiedenti asilo e rifugiati riconosciuti dall'UNHCR, e di rispettare il principio di non respingimento; |
6. |
chiede alle autorità egiziane di fornire informazioni sui luoghi in cui sono stati alloggiati o detenuti gli immigrati e i rifugiati sudanesi in stato di arresto dal 30 dicembre 2005, di rilasciare tutti i cittadini sudanesi arrestati durante o a seguito dei fatti in questione, a meno che non siano imputati di precisi reati penali, e di garantire, inoltre, che tutte le persone detenute abbiano pieno accesso a difensori e alle loro famiglie e ricevano adeguate cure mediche, ove necessario; |
7. |
esprime la propria preoccupazione circa i presunti casi di tortura e maltrattamenti e rivolge un appello alle autorità egiziane affinché garantisca l'incolumità fisica e psicologica di tutti gli immigrati e i rifugiati e approvino una legge sulla tutela dei rifugiati, dei richiedenti asilo e degli immigrati che rispetti il diritto internazionale e, in particolare, la Convenzione relativa allo status dei rifugiati; |
8. |
riconosce il mandato dell'UNHCR e l'importanza dei suoi sforzi tesi ad assicurare protezione e a promuovere soluzioni durevoli per i rifugiati e altre persone sfollate rientranti nella sua sfera di competenza ed esprime il suo sostegno all'opera dell'UNHCR; |
9. |
critica tuttavia l'UNHCR per la lentezza con cui è stata trovata una soluzione al problema dei rifugiati e dei richiedenti asilo sudanesi e chiede all'UNHCR di chiarire la procedura seguita nell'ambito dell'esame delle domande presentate dai richiedenti asilo sudanesi nonché le varie iniziative intraprese per uscire dalla situazione di stallo; |
10. |
chiede alla Commissione e agli Stati membri di istituire un vero e proprio partenariato con l'UNHCR offrendo sostegno politico e finanziario al lavoro dell'UNHCR al Cairo, al fine di mantenere un dialogo costante con le autorità egiziane nel quale si sottolinei che occorre trovare una soluzione pacifica alla situazione degli immigrati e dei rifugiati sudanesi conformemente alla Convenzione di Ginevra del 1951 e al diritto umanitario internazionale; |
11. |
sottolinea che il rispetto dei diritti umani costituisce un valore fondamentale dell'Accordo di associazione UE-Egitto e riafferma l'importanza del partenariato euromediterraneo ai fini della promozione dello Stato di diritto e delle libertà fondamentali; |
12. |
ritiene che i fatti verificatisi al Cairo il 30 dicembre 2005 costituiscano una grave violazione dell'articolo 2 dell'Accordo di associazione e chiede al Consiglio e alla Commissione di sollevare con fermezza la questione alla prossima riunione del Consiglio di associazione UE-Egitto e nell'ambito del prosieguo delle discussioni UE-Egitto relative a un piano d'azione nazionale; |
13. |
chiede al Consiglio e alla Commissione di prevedere, nell'ambito dello Strumento di vicinato e partenariato europeo (ENPI), un programma specifico finalizzato alla lotta all'uso della tortura e di trattamenti degradanti e inumani; |
14. |
chiede alla comunità internazionale e, in particolare, ai governi degli Stati membri, di sostenere i programmi di reinsediamento dei rifugiati sudanesi conformemente alla Convenzione di Ginevra; |
15. |
si attende che tutti i paesi partner dell'UE garantiscano a quanti presentano una domanda di asilo alle loro frontiere condizioni di sicurezza e un procedimento equo, nel rispetto delle convenzioni internazionali e dei principi riconosciuti del diritto internazionale in materia di asilo; |
16. |
giudica positivamente e sostiene gli appelli lanciati in tutto il mondo a favore della liberazione di Ayman Nour e chiede con insistenza alle autorità egiziane di garantire che Ayman Nour riceva un trattamento corretto e non sia sottoposto a tortura o altri maltrattamenti garantendo altresì che abbia accesso in modo tempestivo, regolare e senza restrizioni ai suoi difensori, ai suoi medici (in considerazione del suo stato di diabetico) e alla sua famiglia; |
17. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, al governo e al parlamento egiziano, al governo del Sudan e all'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i rifugiati. |
(1) GU C 140 E del 9.6.2005, pag. 153.
P6_TA(2006)0032
Cambogia: Repressione politica
Risoluzione del Parlamento europeo sulla repressione politica in Cambogia
Il Parlamento europeo,
— |
viste le sue risoluzioni sulla Cambogia, del 13 gennaio 2005 (1) e del 10 marzo 2005 (2), e la sua risoluzione sulla situazione dei diritti dell'uomo in Cambogia, Laos e Vietnam, del 1o dicembre 2005 (3), |
— |
visto l'accordo di cooperazione del 1997 tra la Comunità europea e il Regno di Cambogia (4), |
— |
viste le linee direttrici dell'UE sui difensori dei diritti dell'uomo, approvate dal Consiglio il 14 giugno 2004, |
— |
viste le norme stabilite dalla dichiarazione delle Nazioni Unite sui difensori dei diritti dell'uomo del 1998, |
— |
vista la dichiarazione fatta il 27 dicembre 2005 da Yash Ghai, Rappresentante speciale del Segretario generale dell'ONU per i diritti umani in Cambogia, |
— |
vista la dichiarazione dell'Alto Commissario dell'ONU per i diritti dell'uomo, del 4 gennaio 2006, |
— |
vista la dichiarazione della Banca mondiale sulla Cambogia, del 9 gennaio 2006, |
— |
vista la dichiarazione sul deterioramento della situazione politica in Cambogia, fatta dalla Presidenza a nome dell'Unione europea il 13 gennaio 2006, |
— |
visto l'articolo 115, paragrafo 5, del suo regolamento, |
A. |
considerando che nelle scorse settimane la repressione politica in Cambogia è drammaticamente aumentata con numerosi arresti di difensori dei diritti dell'uomo, giornalisti e sindacalisti, accusati del reato di diffamazione, |
B. |
considerando che Kem Sokha, presidente del Centro cambogiano per i diritti dell'uomo (CCHR), Pa Nguon Teang, direttore in carica del Centro cambogiano per i diritti dell'uomo e direttore della Radio, Rong Chhun, presidente dell'Associazione cambogiana degli insegnanti indipendenti (CITA), e Mam Sonando, direttore della Radio Beehive, sono ora in attesa di processo, |
C. |
considerando che Yeng Virak e Kem Sokha sono stati rilasciati su cauzione, ma che i capi di imputazione a loro carico non sono stati ritirati, |
D. |
considerando che le autorità cambogiane stanno dando la caccia per le stesse ragioni a Chea Mony, presidente del Sindacato libero dei lavoratori, Ea Channa, vicesegretario generale del Movimento studentesco per la democrazia, Men Nath, presidente dell'Associazione cambogiana dei funzionari pubblici indipendenti, al Principe Sisowath Tomico, segretario dell'ex Re Sihanouk, e a Say Bory, consigliere dell'ex Re Sihanouk, |
E. |
considerando che numerosi altri attivisti e membri dell'opposizione hanno lasciato il paese nel timore di essere arrestati e processati, |
F. |
considerando questa tattica repressiva come il tentativo del governo di mettere a tacere oppositori pacifici ed eliminare in tal modo l'ultima ed effettiva opposizione politica; considerando che questi episodi mostrano inquietanti segni del deteriorarsi della democrazia in Cambogia, |
G. |
considerando che, il 22 dicembre 2005, il leader dell'opposizione, Sam Rainsy, è stato condannato in contumacia a 18 mesi di detenzione con l'accusa di aver diffamato il Primo ministro e il Presidente dell'Assemblea nazionale, |
H. |
considerando che Cheam Channy, membro del parlamento cambogiano, è stato processato e condannato a sette anni di carcere nell'agosto 2005, |
I. |
considerando che il Gruppo di lavoro ONU sulla detenzione arbitraria ha stabilito che la detenzione di Cheam Channy viola sia il diritto cambogiano sia il diritto internazionale, |
1. |
è profondamente preoccupato per i recenti arresti e iniziative giudiziarie e chiede al governo cambogiano di vagliare con molta attenzione se tali azioni sono compatibili con gli impegni da esso assunti con il popolo e i donatori per costruire una società più aperta, democratica e giusta; |
2. |
prende atto del rilascio degli attivisti dei diritti dell'uomo recentemente arrestati e chiede l'annullamento di tutti i capi di imputazione nei loro confronti e l'annullamento di tutti i capi di imputazione e mandati di arresto emessi contro i difensori dei diritti dell'uomo attualmente non detenuti; chiede inoltre la cessazione di tutti gli atti di intimidazione e di molestia nei confronti dei difensori dei diritti dell'uomo in Cambogia; |
3. |
chiede alla Cambogia di smettere di venir meno ai suoi obblighi internazionali e, in particolare, agli obblighi che ad essa derivano dalla Convenzione internazionale sui diritti civili e politici, e di rilasciare immediatamente Cheam Channy; chiede altresì la revisione della sentenza contro Sam Rainsy e Chea Poch e il ripristino della loro immunità parlamentare; |
4. |
è fermamente convinto che tenere costantemente in carcere esponenti di spicco dell'opposizione politica, dei sindacati, dei media e delle ONG, e il ricorso al diritto penale per casi di dissenso in materia politica inviino un messaggio inquietante alla comunità dei donatori sulla quale il governo fa affidamento per circa il 50 % del bilancio annuo; |
5. |
ricorda al governo cambogiano che deve rispettare gli obblighi e gli impegni riguardanti i principi democratici e i diritti umani fondamentali, che sono un elemento essenziale del summenzionato accordo di cooperazione, secondo la definizione che figura all'articolo 1 di detto accordo; |
6. |
invita la Commissione e il Consiglio a dare all'ultimo severo provvedimento in materia di diritti civili e politici una risposta chiara e senza ambiguità, d'intesa con la comunità dei donatori, nel corso della prossima riunione del Gruppo consultivo; |
7. |
dà il suo appoggio al Rappresentante speciale del Segretario generale dell'ONU per i diritti dell'uomo in Cambogia e all'Ufficio dell'Alto Commissario ONU per i diritti dell'uomo, i cui mandati prevedono la protezione e il monitoraggio della situazione relativa ai diritti dell'uomo; |
8. |
manifesta preoccupazione per il fatto che il ricorso alle via giudiziaria in Cambogia, come strumento di repressione dell'opposizione politica e della società civile, solleva seri dubbi sull'impegno del governo cambogiano a istituire il tribunale per i khmer rossi sulla base delle norme internazionali relative all'indipendenza giudiziaria, al processo equo e alle garanzie di legge, come concordato con l'ONU nel giugno 2003, ed esprime forti dubbi sulla necessità di rubricare come reato penale la diffamazione dell'ufficio del primo ministro; |
9. |
è fermamente convinto che i pareri e le idee di dissenso debbano essere affrontati nel pubblico dibattito anziché per via giudiziaria; chiede che si ponga fine ai procedimenti giudiziari per diffamazione in quanto se ne potrebbe abusare a fini politici; |
10. |
invita l'UE a provvedere affinché le libertà fondamentali sancite dall'articolo 1 del summenzionato accordo di cooperazione siano rispettate e gli attacchi alle libertà civili non restino impuniti; invita altresì l'UE a incrementare il suo aiuto finanziario a condizione che la Cambogia migliori la situazione dei diritti dell'uomo; |
11. |
ribadisce la sua richiesta che una delegazione ad hoc del Parlamento visiti la Cambogia per verificare l'osservanza delle disposizioni dell'articolo 1 dell'accordo di cooperazione e per valutare lo stato di detenzione dei parlamentari, dei rappresentanti dei media e dei leader sindacali nel paese; |
12. |
invita le autorità cambogiane a dare piena attuazione alla Convenzione sullo status dei rifugiati del 1951 per quanto concerne sia la protezione dei rifugiati della montagna, astenendosi dall'espellerli in modo illegale e forzato in Vietnam, sia il riconoscimento dello statuto di profugo all'etnia dei khmer krom in fuga dal Vietnam; |
13. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, all'Alto Commissario ONU per i diritti dell'uomo, al Rappresentante speciale del Segretario generale ONU per i diritti dell'uomo in Cambogia, al Presidente della Banca mondiale, al Segretariato dell'ASEAN e al governo e all'Assemblea nazionale del Regno di Cambogia. |
(1) GU C 247 E del 6.10.2005, pag. 161.
(2) GU C 320 E del 15.12.2005, pag. 280.
(3) Testi approvati, P6_TA(2005)0462.
P6_TA(2006)0033
Disabilità e sviluppo
Risoluzione del Parlamento europeo su disabilità e sviluppo
Il Parlamento europeo,
— |
visto l'articolo 13 del trattato che istituisce la Comunità europea, |
— |
visti gli articoli 21 e 26 della Carta dei diritti fondamentali dell'Unione europea, che sanciscono i diritti dei disabili, |
— |
visti l'articolo 6 del trattato sull'Unione europea nonché l'articolo 14 della Convenzione europea per la salvaguardia dei diritti dell'uomo e delle libertà fondamentali, |
— |
viste le risoluzioni dell'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE del 1o novembre 2001 sui diritti dei disabili e degli anziani negli Stati ACP (1) e del 21 marzo 2002 sulle questioni di salute, la gioventù, gli anziani e i disabili (2), |
— |
vista la sua risoluzione del 3 settembre 2003 sulla comunicazione della Commissione dal titolo «Verso uno strumento delle Nazioni Unite giuridicamente vincolante per la promozione e la tutela dei diritti e della dignità delle persone con disabilità» (COM(2003)0016) (3), |
— |
visti gli obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite (risoluzione n. 60/1 dell'Assemblea generale, del 16 settembre 2005, sul risultato del Vertice mondiale del 2005), |
— |
vista la risoluzione WHA 58.23 dell'Organizzazione mondiale della sanità, del 25 maggio 2005, sulle disabilità, inclusi gli aspetti di prevenzione, gestione e riabilitazione, |
— |
viste le norme standard delle Nazioni Unite relative alla parità di opportunità per i disabili (risoluzione n. 48/96 dell'Assemblea generale, del 20 dicembre 1993), |
— |
vista la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti del fanciullo, |
— |
visto il programma d'azione mondiale delle Nazioni Unite per le persone disabili (risoluzione n. 37/52 dell'Assemblea generale, del 3 dicembre 1982), |
— |
visto il decennio dei disabili dell'Asia e del Pacifico dei disabili (1993-2002), il decennio africano dei disabili (2000-2009), il nuovo decennio dei disabili dell'Asia e del Pacifico (2003-2012) e l'Anno europeo dei disabili (2003), |
— |
vista la nota di orientamento della Commissione su disabilità e sviluppo, destinata alle delegazioni e ai servizi dell'Unione europea, del marzo 2003 (Nota di orientamento della Commissione), |
— |
visto l'articolo 108, paragrafo 5, del suo regolamento, |
A. |
considerando che le persone disabili nei paesi in via di sviluppo, in particolare le donne e i bambini, si trovano spesso tra gli elementi più poveri, svantaggiati e socialmente esclusi della popolazione, che sono inoltre spesso esclusi dall'assistenza allo sviluppo; considerando altresì che, secondo stime della Banca Mondiale, il 20 % delle persone più povere al mondo sono disabili, |
B. |
considerando che, secondo stime delle Nazioni unite, le persone disabili rappresentano dal 7 al 10 % della popolazione di ciascun paese; considerando altresì che, stando alle stime della Rete di informazioni sulla popolazione delle Nazioni Unite, su 800 milioni di africani circa 50 milioni sono disabili, |
C. |
considerando che la realizzazione degli obiettivi di sviluppo del millennio delle Nazioni Unite sarà impossibile se non si includono esplicitamente e attivamente le persone disabili di tutte le età, |
D. |
considerando che la Nota di orientamento della Commissione sottolinea la necessità di garantire l'accesso e l'inclusione dei disabili nel quadro di tutte le politiche e attività sostenute dalle delegazioni dell'UE, |
E. |
considerando che la Commissione è parte dei negoziati sulla redazione di una convenzione dell'ONU sulla promozione e la protezione dei diritti e della dignità delle persone disabili (progetto di convenzione ONU), e che sarebbe auspicabile la celere adozione di tale convenzione, |
F. |
considerando che l'impegno dell'Unione europea nella lotta contro la discriminazione sulla base dell'età, della razza, dell'appartenenza etnica, della disabilità, della religione, del genere e dell'orientamento sessuale deve costituire un principio guida in un approccio allo sviluppo fondato sui diritti, |
G. |
considerando che la malnutrizione, gli incidenti, i traumi, i conflitti, le malattie (infettive, non infettive o congenite) e l'invecchiamento sono altrettante cause di disabilità e menomazioni, e che ben la metà di queste ultime possono essere evitate e sono direttamente correlate alla povertà, |
H. |
considerando che nell'impegno per «l'istruzione per tutti» è compreso il sostegno alla parità di accesso dei disabili e delle loro famiglie all'istruzione, |
I. |
considerando che, malgrado l'importanza dell'accessibilità degli edifici - soprattutto scuole, luoghi di lavoro ed edifici pubblici — ai disabili, i responsabili della progettazione urbana spesso trascurano la possibilità di adeguare la conformazione degli edifici alle necessità dei disabili, segnatamente durante le operazioni di ricostruzione a seguito di interventi d'emergenza, |
J. |
considerando che gruppi rappresentativi di persone disabili possono e devono presenziare ed essere consultati nel quadro della definizione delle politiche, e rappresentare gli interessi delle persone disabili nell'ambito di organismi consultivi; considerando, al contempo, che i disabili e le loro organizzazioni non hanno avuto opportunità sufficienti di partecipare alla preparazione dei documenti di strategia nazionali della Commissione (DSN), |
1. |
sottolinea che le questioni connesse alle disabilità devono riflettersi nelle politiche di sviluppo della Commissione nonché nei suoi programmi specifici volti ad affrontare problematiche quali la prevenzione, le cure, la riabilitazione e la stigmatizzazione; |
2. |
ritiene che le questioni connesse alle disabilità debbano essere integrate a tutti livelli, dalla fase di elaborazione delle politiche alla loro attuazione e valutazione, comprese le azioni che danno seguito alla dichiarazione programmatica dell'Unione europea in materia di sviluppo e nel piano d'azione dell'Unione europea per l'Africa; |
3. |
invita la Commissione ad elaborare un dettagliato piano d'azione tecnico per la messa in opera della sua Nota di orientamento, che comprenda linee direttive su politiche settoriali inclusive, un manuale per la gestione inclusiva di un ciclo di progetti, un modulo di formazione per i servizi e le delegazioni e una relazione annuale al Parlamento europeo e al Consiglio; |
4. |
invita la Commissione ad assicurare che siano stanziate risorse adeguate per azioni specifiche mirate sulle disabilità al fine di:
|
5. |
invita la Commissione ad includere, nel quadro del futuro strumento di cooperazione allo sviluppo, le disabilità e le persone disabili nei prossimi programmi geografici e tematici dell'Unione europea; |
6. |
invita il Consiglio e la Commissione a sostenere l'introduzione nel progetto di convenzione sopracitato di un articolo specifico sulla cooperazione internazionale, quale base necessaria per azioni di collaborazione presso i paesi in via di sviluppo e tra l'Unione europea e tali paesi; |
7. |
ritiene che il 2007, Anno europeo della parità di opportunità per tutti, dovrebbe fornire all'UE l'occasione di esplicitare i propri valori nelle sue politiche ed azioni esterne ed invita la Commissione a presentare un'iniziativa sulla non discriminazione e i diritti dei disabili nella cooperazione allo sviluppo; |
8. |
invita la Commissione a partecipare attivamente alle campagne sostenute dall'Organizzazione mondiale della sanità volte ad affrontare menomazioni che sono prevenibili, quali la campagna «Visione 2020» dell'OMS, che mira ad eliminare la cecità prevenibile entro il 2020, l'Iniziativa per l'eliminazione mondiale della polio, la Strategia globale per l'ulteriore riduzione del flagello della lebbra ed il sostegno delle attività di sorveglianza di tale malattia (2006-2010) e il Programma mondiale per l'eliminazione della filariasi linfatica; |
9. |
invita la Commissione ad includere una componente relativa alle disabilità nelle sue politiche e programmi in materia di sanità, in particolare negli ambiti della pediatria, della salute sessuale e riproduttiva, della salute mentale, dell'invecchiamento, dell'HIV/AIDS e delle affezioni croniche; |
10. |
invita la Commissione, nelle sue politiche di sviluppo, e i governi a promuovere l'accesso dei disabili alle tecnologie di assistenza e un pari accesso a tutti i servizi e i programmi in materia di sanità; |
11. |
invita la Commissione a concentrarsi sulla prevenzione delle disabilità, dato che, secondo le stime, 100 milioni di persone al mondo soffrono di menomazioni causate dalla malnutrizione e dalle cattive condizioni sanitarie e quindi prevenibili, e sarebbe possibile prevenire circa il 70 % della cecità infantile in Asia e in Africa; |
12. |
invita la Commissione, nelle sue politiche di sviluppo, e i governi ad aiutare i poteri pubbliche ad individuare le disabilità nelle fasi più precoci e ad integrare programmi di riabilitazione in loco nel settore sanitario primario; |
13. |
ribadisce che l'istruzione per i bambini e i giovani con disabilità costituisce una parte integrale dell'obiettivo del raggiungimento dell'istruzione primaria per tutti, includendo anche servizi di intervento precoce e di sostegno e formazione per le famiglie di bambini disabili; sottolinea il concetto ampio di istruzione adottato dall'UNESCO, che mira ad un pieno inserimento nella società; |
14. |
invita la Commissione e le delegazioni dell'UE a sostenere, attraverso progetti locali, le iniziative di formazione professionale, i servizi di collocamento e i servizi di consulenza imprenditoriale che includano persone disabili e ad incoraggiare i paesi in via di sviluppo a ratificare la convenzione dell'ILO del 1983 relativa alla riabilitazione professionale e all'impiego delle persone disabili (n. 59, 1983); |
15. |
sostiene pienamente, visti gli effetti specialmente sui bambini che ne rimangono vittime, la battaglia condotta su scala mondiale per eliminare le mine terrestri e altre armi analoghe e controverse, quali le bombe a grappolo (cluster submunitions); invita il Consiglio e la Commissione a prendere misure urgenti e decisive contro i paesi che continuano a fabbricare, a vendere o ad utilizzare mine terrestri; invita il Consiglio e la Commissione a dare priorità alle operazioni di sminamento nei paesi in via di sviluppo; |
16. |
invita la Commissione ad assicurare che i nuovi progetti edilizi finanziati dall'Unione europea integrino sistematicamente le norme ISO sul disegno accessibile, al fine di rendere gli edifici accessibili a tutti; |
17. |
invita le delegazioni della Commissione a compiere sforzi specifici per facilitare il processo di creazione o di rafforzamento di organizzazioni delle persone disabili e assicurare che tali organizzazioni siano implicate nella consultazione e nella formulazione dei futuri DSN; |
18. |
invita la Commissione ad assicurare che le persone disabili non siano più escluse dalla cooperazione allo sviluppo dell'Unione europea e ad operare attivamente per la loro inclusione in tutti i programmi di sradicamento della povertà; |
19. |
invita la Commissione e i governi nazionali a raccogliere dati sulla proporzione e lo status (inclusi aspetti quali l'età o il genere) dei disabili nelle fasce povere della popolazione, nell'istruzione e nell'occupazione o nel lavoro indipendente, nonché dati sull'impatto di progetti e politiche per le persone disabili nei settori dell'istruzione, della sanità, dell'occupazione e della riduzione della povertà; |
20. |
invita i ricercatori, compresi quelli che operano in campo medico e socioeconomico, a moltiplicare i loro sforzi e ad armonizzarli per fornire dati e ricerche di buona qualità, due elementi chiave per far avanzare il tema della disabilità nell'ordine del giorno in materia economica, di benessere sociale e di sviluppo; |
21. |
incarica il suo Presidente di trasmettere la presente risoluzione al Consiglio, alla Commissione, ai governi e parlamenti degli Stati membri, al Consiglio dei ministri e all'Assemblea parlamentare paritetica ACP-UE, alle Nazioni Unite, all'UNESCO e all'Unione africana. |
(1) GU C 78 del 2.4.2002, pag. 64.