Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document C2005/031/13

    Causa C-478/04: Ricorso del 16 novembre 2004 contro la Repubblica italiana, presentato dalla Commissione delle Comunità europee

    GU C 31 del 5.2.2005, p. 6–6 (ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, NL, PL, PT, SK, SL, FI, SV)

    5.2.2005   

    IT

    Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

    C 31/6


    Ricorso del 16 novembre 2004 contro la Repubblica italiana, presentato dalla Commissione delle Comunità europee

    (Causa C-478/04)

    (2005/C 31/13)

    Lingua di procedura: l'italiano

    Il 16 novembre 2004, la Commissione delle Comunità europee, rappresentata dai signori Minas Konstantinidis e Giuseppe Bambara, in qualità di agenti, ha presentato alla Corte di giustizia delle Comunità europee un ricorso contro la Repubblica italiana.

    La ricorrente conclude che la Corte voglia:

    constatare che la Repubblica italiana:

    a)

    non avendo adottato le misure necessarie ad assicurare che i rifiuti pericolosi depositati nella discarica di Cà di Capri (Verona) siano recuperati o smaltiti senza pericolo per la salute dell'uomo e senza usare procedimenti o metodi che potrebbero recare pregiudizio all'ambiente;

    b)

    non avendo adottato le misure necessarie affinchè il detentore dei rifiuti pericolosi depositati nella suddetta discarica consegni tali rifiuti ad un raccoglitore privato o pubblico, o ad un'impresa che effettua le operazioni previste nell'allegato II A o II B della direttiva, oppure provveda egli stesso al loro recupero o smaltimento in conformità delle disposizioni comunitarie;

    c)

    non avendo adottato le misure necessarie affinchè, in relazione a tale discarica, nel luogo in cui sono depositati (messi in discarica) rifiuti pericolosi, questi ultimi siano catalogati e identificati, e che non siano mescolate categorie diverse di rifiuti pericolosi o rifiuti pericolosi con rifiuti non pericolosi;

    è venuta meno agli obblighi che Le incombono in virtù degli articoli 4 e 8 della direttiva 75/442/CEE (1) sui rifiuti come modificata dalla direttiva 91/156/CE (2); 2, commi 1 e 2 della direttiva 91/689/CEE sui rifiuti pericolosi;

    condannare la Repubblica italiana al pagamento delle spese di giudizio.

    Motivi e principali argomenti:

    La Commissione sostiene che, per i motivi esposti nelle sue conclusioni, la Repubblica italiana, per quanto concerne la discarica di Cà di Capri (Verona), sia venuta meno agli obblighi che gli incombono in base alla direttiva 75/442/CEE, come modificata dalla direttiva 91/156/CE e in base alla direttiva 91/689/CEE.


    (1)  GU L 194 del 25.7.1975, pag. 39.

    (2)  GU L 78 del 26.3.1991, pag. 32.


    Top