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Document 92001E002520

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2520/01 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione. Effetto esemplare dell'istruzione e dell'amministrazione nella propria lingua quale strumento per prevenire lo scontro tra nazionalismi.

GU C 147E del 20.6.2002, p. 25–26 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92001E2520

INTERROGAZIONE SCRITTA E-2520/01 di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione. Effetto esemplare dell'istruzione e dell'amministrazione nella propria lingua quale strumento per prevenire lo scontro tra nazionalismi.

Gazzetta ufficiale n. 147 E del 20/06/2002 pag. 0025 - 0026


INTERROGAZIONE SCRITTA E-2520/01

di Erik Meijer (GUE/NGL) alla Commissione

(18 settembre 2001)

Oggetto: Effetto esemplare dell'istruzione e dell'amministrazione nella propria lingua quale strumento per prevenire lo scontro tra nazionalismi

1. Sa la Commissione che dopo che il Congresso di Vienna del 1815 tentò di definire per sempre le frontiere degli Stati europei, tenendo conto non già delle frontiere linguistiche e culturali riconosciute dagli abitanti, bensì del consolidamento dei risultati ottenuti con guerre, matrimoni e alleanze dinastiche, e trasformando le catene montuose o i fiumi in frontiere di Stato, sono sorti i due terzi degli attuali 48 Stati del continente europeo, fra cui i 6 attuali Stati membri Grecia, Belgio, Italia, Germania, Finlandia e Irlanda oltre che Norvegia, Albania, Polonia, Lituania, Islanda, Malta, Slovenia, Ucraina, Moldova e Repubblica ceca?

2. Sa essa inoltre che lo scontento sociale che ha determinato la creazione di nuovi e le fusioni di vecchi Stati è stato alimentato nella maggior parte dei casi dal fatto che in molte zone l'amministrazione e l'insegnamento non utilizzavano la lingua del popolo bensì la lingua straniera dei principi, dei funzionari e dei militari, creando una divisione tra cittadini di prima classe e cittadini di seconda classe e che in molti casi tale situazione è stata all'origine di movimenti nazionalistici e in seguito anche di scontri violenti, che hanno preceduto le riforme amministrative attuate nel frattempo mediante la federalizzazione di Stati e le modifiche di frontiere?

3. Riconosce essa che il libero esercizio dell'insegnamento e dell'amministrazione nella lingua locale o regionale maggioritaria è il migliore strumento per prevenire la nascita dei nazionalismi e che ai fini di una convivenza pacifica e reciprocamente rispettosa dei popoli europei possiamo apprendere molto dalle riforme attuate negli scorsi decenni a seguito dei conflitti linguistici nelle Fiandre,

in Frisia, Catalogna, Paesi Baschi e Alto Adige e che tali esempi positivi sono d'attualità, tra l'altro, per il lembo meridionale della Slovacchia, il lembo settentrionale della Serbia, il centro della Romania e il nord-ovest della Macedonia?

4. Considera essa che l'attuale situazione a Chroscicy (cfr. la mia interrogazione odierna E-2519/01) rappresenta un buon esempio per il modo in cui i futuri Stati membri dell'Unione europea dovranno gestire i diritti delle maggioranze etniche regionali e locali che parlano una lingua minoritaria?

Risposta comunedata dalla sig.ra Reding in nome della Commissionealle interrogazioni scritte E-2519/01 e E-2520/01

(6 dicembre 2001)

Per quanto riguarda il caso segnalato dall'Onorevole parlamentare, la Commissione non dispone di informazioni che possano far supporre un'inadeguata applicazione del diritto comunitario ovvero l'esistenza di una violazione reale e persistente ai sensi dell'articolo 7 (ex articolo 4) del Trattato CE. La Commissione ricorda che l'articolo 149 (ex articolo 126) del Trattato CE prevede che la responsabilità per l'organizzazione del sistema d'istruzione, nonché per la relativa diversità linguistica, rientri nella sfera di competenza degli Stati membri. La Commissione ricorda gli sforzi profusi per promuovere la diversità linguistica nel quadro dell'Anno europeo delle lingue e il contributo della Commissione allo sviluppo delle culture degli Stati membri nel rispetto delle rispettive diversità nazionali e regionali, ai sensi dell'articolo 151 (ex articolo 128) del Trattato CE.

Per ulteriori ragguagli, l'Onorevole parlamentare può consultare la risposta fornita dalla Commissione all'interrogazione scritta E-2538/01 del sig. Modrow(1) vertente sullo stesso soggetto.

(1) V. pag. 27.

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