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Document 92001E001129

INTERROGAZIONE SCRITTA P-1129/01 di Chris Davies (ELDR) alla Commissione. Politica del nominare e svergognare per ottenere l'attuazione della politica ambientale.

GU C 340E del 4.12.2001, p. 177–178 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

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92001E1129

INTERROGAZIONE SCRITTA P-1129/01 di Chris Davies (ELDR) alla Commissione. Politica del nominare e svergognare per ottenere l'attuazione della politica ambientale.

Gazzetta ufficiale n. 340 E del 04/12/2001 pag. 0177 - 0178


INTERROGAZIONE SCRITTA P-1129/01

di Chris Davies (ELDR) alla Commissione

(3 aprile 2001)

Oggetto: Politica del nominare e svergognare per ottenere l'attuazione della politica ambientale

Obiettivo del nominare e svergognare è di evidenziare il mancato rispetto da parte degli Stati membri delle regolamentazioni UE e di incrementare la pressione dell'opinione pubblica sui responsabili delle decisioni. L'organizzazione da parte della Commissione di un seminario sull'attuazione della direttiva sulle acque reflue urbane il 19 marzo è pertanto da accogliere con favore.

Tuttavia la credibilità del seminario della Commissione è stata seriamente messa in questione dall'inserimento nel suo comunicato stampa di siti quali Bebington, Birkenhead e Liverpool ove recentemente sono stati aperti impianti di trattamento delle acque reflue che garantiscono il pieno rispetto della direttiva e hanno procurato miglioramenti assai rilevanti della qualità delle acque, e siti quali Macclesfield, ove un impianto di trattamento delle acque reflue è già operativo da moltissimi anni ma che a quanto pare non è stato inserito nella lista trasmessa alla Commissione.

La Commissione conviene che presumere che un sito sia fonte di inquinamento esclusivamente sulla base del fatto che non si è ricevuta notizia che non lo è, è inaccettabile, mette in cattiva luce la città in questione e potrebbe danneggiarne la reputazione e l'immagine?

La Commissione considererà in futuro l'opportunità di dar notizia con un mese d'anticipo della lista di nominare e svergognare a ciascuno Stato membro per dare da una parte ai responsabili la possibilità di confermare l'esattezza materiale delle informazioni, e consentire loro d'altra parte di preparare una risposta pubblica che, per il fatto di indurre probabilmente ad avviare azioni che porteranno al futuro adempimento degli obblighi, è probabile che promuova l'attuazione delle direttive?

Risposta data dalla sig.ra Wallström a nome della Commissione

(8 maggio 2001)

La direttiva 91/271/CEE del Consiglio, del 21 maggio 1991(1), concernente il trattamento delle acque reflue urbane, è estremamente chiara sugli obiettivi da raggiungere e le scadenze da rispettare in campo ambientale:

- designazione entro la fine del 1993 delle aree sensibili, conformemente ai criteri stabiliti dalla direttiva;

- entro la fine del 1998, trattamento terziario per tutti gli agglomerati con oltre 10 000 abitanti equivalenti (a.e)(2) all'interno dei bacini drenanti situati in tali aree sensibili;

- entro la fine del 2000, trattamento secondario per tutti gli agglomerati con oltre 15 000 abitanti equivalenti all'interno dei bacini drenanti situati in aree normali (cioè di acque non identificate come sensibili);

- entro la fine del 2005, trattamento secondario per tutti gli altri agglomerati che rientrino nel campo di applicazione della direttiva.

La Commissione pubblicherà tra breve una seconda relazione sull'attuazione della direttiva 91/271/CEE del Consiglio, nella quale si illustrerà la situazione relativa al rispetto della seconda scadenza, cioè il 31 dicembre 1998. In tale contesto è stato organizzato il seminario che ha reso noti al pubblico gli Stati inadempienti, con finalità deterrenti. La Commissione intendeva porre in rilievo soprattutto due questioni: il rispetto delle prescrizioni sulla designazione delle aree sensibili, e inoltre la questione, legata alla precedente, dell'osservanza della scadenza del 1998 per gli scarichi nelle aree sensibili.

Per le aree sensibili, la Commissione è giunta alla conclusione che il Regno Unito, come altri Stati membri, non ne ha completato la designazione. Ciò ha condotto in numerosi casi a un livello inferiore di trattamento (trattamento secondario anziché terziario, che comporta la rimozione dell'azoto, per gli scarichi nelle acque conformi ai criteri di eutrofizzazione o la disinfezione nel caso di determinate acque di balneazione).

Oltre a valutare la situazione del dicembre 1998 relativamente alla conformità per gli agglomerati legati ad aree sensibili, la Commissione intendeva fornire un'istantanea del livello di trattamento delle acque reflue urbane in tutte le grandi città della Comunità (con oltre 150 000 a.e.) al 31 dicembre 1998. Per quanto riguarda tali informazioni, però, è necessario ricordare che la Commissione non fa che riprendere quanto comunicato dagli Stati membri. Se non viene data notizia in merito, la Commissione può solo concludere che non è stato effettuato alcun trattamento.

Circa il Regno Unito e la situazione dei principali centri urbani al 31 dicembre 1998, Liverpool è stata dotata di trattamento primario, Bedington di trattamento preliminare, mentre non esistono dati sul livello di trattamento di Birkenhead e Macclesfield.

Il progetto relativo alla seconda relazione è stato inviato agli Stati membri il 13 marzo 2001. Si deve ricordare, però, che qualsiasi nuovo dato fornito dagli Stati membri dopo il 31 gennaio 2001 potrà essere inserito solo nella terza relazione di attuazione, che rifletterà la situazione concernente la terza scadenza stabilita dalla direttiva, il 31 dicembre 2000 (cfr. sopra).

In conclusione, la Commissione ritiene che, malgrado i notevoli sforzi compiuti da alcuni Stati membri, l'attuazione della direttiva sulle acque reflue urbane proceda con ritardo e in maniera incompleta, sia per quanto riguarda il rispetto degli obiettivi di trattamento necessario che l'osservanza dei termini.

(1) GU L 135 del 30.5.1991.

(2) Abitante equivalente significa il carico organico biodegradabile, avente una richiesta biochimica di ossigeno a 5 giorni (BOD5) di 60 g di ossigeno al giorno.

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