Choose the experimental features you want to try

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 92000E001465

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-1465/00 di Peter Skinner (PSE) alla Commissione. Commercio internazionale di pellicce di cane e di gatto.

    GU C 53E del 20.2.2001, p. 148–148 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    92000E1465

    INTERROGAZIONE SCRITTA E-1465/00 di Peter Skinner (PSE) alla Commissione. Commercio internazionale di pellicce di cane e di gatto.

    Gazzetta ufficiale n. 053 E del 20/02/2001 pag. 0148 - 0148


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-1465/00

    di Peter Skinner (PSE) alla Commissione

    (10 maggio 2000)

    Oggetto: Commercio internazionale di pellicce di cane e di gatto

    Come risulta da una serie sempre più nutrita di elementi, all'interno dell'UE oggi si svolge un commercio internazionale di pellicce di cane e di gatto provenienti apparentemente dai paesi esterni all'UE, e in particolare, sembra, a dall'Asia. Può la Commissione mettere al corrente il Parlamento circa le misure che intende adottare per proibire ed eliminare tale commercio all'interno dell'UE? Quale pressione si può inoltre esercitare per porre fine al massacro di animali domestici nei paesi di provenienza, in cui essi vengono utilizzati per realizzare pellicce o per essere imbalsamati?

    Risposta comune data dal sig. Patten in nome della Commissione alle interrogazioni scritte E-1465/00 e P-1558/00

    (8 giugno 2000)

    La Commissione condivide la preoccupazione dell'onorevole parlamentare in merito al commercio internazionale di pellicce di cane e di gatto, in particolare per quanto riguarda il benessere degli animali.

    La Commissione ha adottato un'intera serie di norme attinenti a un'ampia gamma di questioni legate al benessere degli animali. Nessuna norma dell'Organizzazione mondiale del commercio (OMC) impedisce alla Comunità di adottare nel proprio territorio misure giudicate essenziali per il benessere degli animali, ad esempio fissando standard elevati. La Commissione ritiene tuttavia che non si possano imporre unilateralmente ai paesi terzi norme di produzione comunitarie basate sul benessere degli animali. Le norme dell'OMC non consentono alla Comunità di vietare determinati prodotti per la sola ragione che essi sono stati ottenuti secondo criteri di benessere diversi.

    L'adozione di norme internazionali basate sul benessere degli animali nel quadro di accordi multilaterali potrebbe aiutare a risolvere eventuali conflitti con i partner commerciali. La Commissione si era adoperata affinché la questione del benessere degli animali venisse sollevata nel corso del Millennium Round dell'OMC. A Seattle, però, le sue aspirazioni in fatto di benessere degli animali non hanno praticamente ottenuto alcun sostegno. Essa continuerà ad impegnarsi a fondo per promuovere tale obiettivo nell'ambito dell'OMC.

    Top