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Document 91999E000367

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 367/99 dell'on. Roberta ANGELILLI Liberalizzazione della vendita di periodici e quotidiani

    GU C 341 del 29.11.1999, p. 100 (ES, DA, DE, EL, EN, FR, IT, NL, PT, FI, SV)

    European Parliament's website

    91999E0367

    INTERROGAZIONE SCRITTA n. 367/99 dell'on. Roberta ANGELILLI Liberalizzazione della vendita di periodici e quotidiani

    Gazzetta ufficiale n. C 341 del 29/11/1999 pag. 0100


    INTERROGAZIONE SCRITTA E-0367/99

    di Roberta Angelilli (NI) alla Commissione

    (1o marzo 1999)

    Oggetto: Liberalizzazione della vendita di periodici e quotidiani

    La Camera dei deputati in Italia ha approvato il 12 gennaio 3911: "Nuove norme in materia di punti di vendita per la stampa quotidiana e periodica", in cui si prevede una sperimentazione di nuove forme di vendita dei giornali, che potranno essere distribuiti anche in punti vendita diversi dalle rivendite fisse autorizzate, come i tabaccai, i benzinai, i bar e i supermercati, le librerie.

    Addirittura gli esercizi che trattano articoli di un settore specifico (ad esempio articoli per la pesca) potranno vendere riviste legate al loro settore. E' previsto dalla legge inoltre che gli esercizi che parteciperanno a tale sperimentazione potranno continuare a vendere giornali e periodici anche successivamente. Tale provvedimento in discussione ha provocato la ribellione dei titolari di rivendite autorizzate, anche in conseguenza di una campagna di opinione promossa dal settimanale "Il Borghese".

    Di fatto il disegno di legge, che deve ancora essere approvato dal Senato, si orienta verso una "liberalizzazione" definitiva, senza norme e regole. Tale liberalizzazione, se imposta, potrà provocare gravi danni economici ai proprietari delle rivendite autorizzate (edicole), che attualmente sono invece regolate da norme rigide sugli orari di apertura e sui turni di ferie.

    Ciò premesso si domanda alla Commissione:

    1. Se la liberalizzazione selvaggia ed improvvisa non possa comportare danni economici tali ai titolari di rivendite autorizzate da provocarne la chiusura e quindi una perdita di posti di lavoro?

    2. Un giudizio generale sulla vicenda?

    Risposta data dal sig. Monti a nome della Commissione

    (4 maggio 1999)

    La Commissione ringrazia l'onorevole parlamentare per averla informata di questa iniziativa legislativa in fase di preparazione al Parlamento italiano. Secondo le informazioni fornite dall'onorevole parlamentare, il nuovo regime volto a modificare le condizioni di vendita di periodici e quotidiani rientra in una logica di armonizzazione il cui obiettivo è quello di agevolare le modalità d'esercizio di tale attività. Pertanto la finalità del nuovo progetto non sembra di natura tale da dar adito a dubbi quanto alla sua compatibilità con i principi di funzionamento del mercato interno e in particolare con la libertà di stabilimento.

    Inoltre, non spetta alla Commissione pronunciarsi sulla valutazione, effettuata dalle autorità dello Stato membro, degli effetti economici di una nuova misura regolamentare sulla situazione degli operatori già stabiliti sul piano nazionale.

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