91999E0121

INTERROGAZIONE SCRITTA E-0121/99

di Patricia McKenna (V) alla Commissione

(2 febbraio 1999)

Oggetto: Combattere il problema

La Commissione non è forse al corrente dell'impellente necessità, nell'Unione europea, di misure per combattere il crescente problema dello smaltimento dei rifiuti?

Perché la Commissione non ha ancora presentato una proposta di direttiva in materia, specie per quanto riguarda il compostaggio, la biometanazione, i rifiuti elettrici ed elettronici nonché il PVC?

Non bisognerebbe applicare quanto più possibile principi della "precauzione", dell'"azione preventiva" e del "chi inquina paga", sanciti dall'articolo 130 R del Trattato che istituisce la Comunità europea?

Risposta data dalla sig.ra Bjerregaard in nome della Commissione

(25 marzo 1999)

La Commissione concorda con l'onorevole parlamentare che la prevenzione dei rifiuti è di capitale importanza in qualsiasi sistema di gestione dei rifiuti come pure per la legislazione in materia. La Commissione cerca di promuovere il principio di responsabilità del produttore nelle questioni di gestione dei rifiuti; ciò può essere considerato un modo concreto di sostenere il principio "chi inquina paga".

La Commissione sta esaminando un'iniziativa sul compostaggio come un seguito logico della discussione comunitaria sulle discariche. La direttiva(1) proposta intende ridurre significativamente nei prossimi anni la messa a discarica di rifiuti urbani biodegradabili. Tali rifiuti potrebbero utilmente essere destinati al compostaggio o alla biometanizzazione.

La Commissione aveva annunciato nella sua proposta sui veicoli fuori uso(2) che avrebbe esaminato la questione del policloruro di vinile (PVC) in generale e tale esame è attualmente in corso.

Nel programma della Commissione per il 1998 è prevista una proposta di direttiva relativa ai rifiuti elettrici ed elettronici. I relativi lavori hanno subito un leggero ritardo.

(1) COM(98) 189 def.

(2) GU C 337 del 7.1.1997.