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Document 62015CN0563

Causa C-563/15: Ricorso proposto il 4 novembre 2015 — Commissione europea/Regno di Spagna

GU C 16 del 18.1.2016, p. 21–22 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

18.1.2016   

IT

Gazzetta ufficiale dell’Unione europea

C 16/21


Ricorso proposto il 4 novembre 2015 — Commissione europea/Regno di Spagna

(Causa C-563/15)

(2016/C 016/27)

Lingua processuale: lo spagnolo

Parti

Ricorrente: Commissione europea (rappresentanti: L. Pignataro-Nolin e E. Sanfrutos Cano, agenti)

Convenuto: Regno di Spagna

Conclusioni della ricorrente

Dichiarare, in riferimento alle seguenti discariche: Torremolinos (Malaga); Torrent de S’Estret (Andratx, Maiorca); Hoya de la Yegua de Arriba (Yaiza, Lanzarote); Barranco de Butihondo (Pájara, Fuerteventura); La Laguna-Tiscamanita (Tuineje, Fuerteventura); Lomo Blanco (Antigua, Fuerteventura); Montaña de Amagro (Galdar, Gran Canaria); Franja Costera de Botija (Galdar, Gran Canaria); Cueva Lapa (Galdar, Gran Canaria); La Colmena (Santiago del Teide, Tenerife); Montaña Los Giles (La Laguna, Tenerife); Las Rosas (Güimar, Tenerife); Barranco de Tejina (Guía de Isora, Tenerife); Llano de Ifara (Granadilla de Abona, Tenerife); Barranco del Carmen (Sta. Cruz de la Palma, La Palma); Barranco Jurado (Tijarafe, La Palma); Montaña Negra (Puntagorda, La Palma); Lomo Alto (Fuencaliente, La Palma); Arure/Llano Grande (Valle Gran Rey, La Gomera); El Palmar — Taguluche (Hermigua, La Gomera); Paraje de Juan Barba (Alajeró, La Gomera); El Altito (Valle Gran Rey, La Gomera); Punta Sardina (Agulo, La Gomera); Los Llanillos (La Frontera, El Hierro); Faro de Orchilla (La Frontera, El Hierro); Montaña del Tesoro (Valverde, El Hierro); Arbancón; Galve de Sorbe; Hiendelaencina; Tamajón; El Casar; Cardeñosa (Avila); Miranda de Ebro (Burgos); Poza de la Sal (Burgos); Acebedo (León); Bustillo del Páramo (León); Cármenes (León); Gradefes (León); Noceda del Bierzo (León); San Millán de los Caballeros (León); Santa María del Páramo (León); Villaornate y Castro (León); Cevico de la Torre (Palencia); Palencia (Palencia); Ahigal de los Aceiteros (Salamanca); Alaraz (Salamanca); Calvarrasa de Abajo (Salamanca); Hinojosa de Duero (Salamanca); Machacón (Salamanca); Palaciosrubios (Salamanca); Peñaranda de Bracamonte (Salamanca); Salmoral (Salamanca); Tordillos (Salamanca); Basardilla (Segovia); Cabezuela (Segovia); Almaraz del Duero (Zamora), Cañizal (Zamora); Casaseca de las Chanas (Zamora); La Serratilla (Abanilla); Las Rellanas (Santomera) e El Labradorcico (Águilas), che il Regno di Spagna è venuto meno agli obblighi a esso incombenti in forza degli articoli 13 e 15 della direttiva 2008/98/CE (1) del Parlamento europeo e del Consiglio, del 19 novembre 2008, relativa ai rifiuti e che abroga alcune direttive;

condannare il Regno di Spagna alle spese.

Motivi e principali argomenti

1.

Violazione dell’articolo 13 della direttiva 2008/98/CE:

L’articolo 13 della direttiva 2008/98 dispone che gli Stati membri devono adottare le misure necessarie per garantire che la gestione dei rifiuti sia effettuata senza danneggiare la salute umana e senza recare pregiudizio all’ambiente. Le informazioni di cui dispone la Commissione confermano l’esistenza, alla data del parere motivato complementare, di 61 discariche illegali non ancora sigillate né bonificate. L’esistenza di tale situazione per un prolungato periodo di tempo comporta necessariamente un significativo degrado dell’ambiente. La Commissione conclude, pertanto, che, per ciascuna delle suddette discariche, il Regno di Spagna è venuto meno agli obblighi che gli incombono in forza dell’articolo 13 della direttiva 2008/98.

2.

Violazione dell’articolo 15 della direttiva 2008/98/CE:

L’articolo 15, paragrafo 1, della direttiva 2008/98 impone agli Stati membri di adottare le misure necessarie per garantire che ogni produttore iniziale o altro detentore di rifiuti provveda personalmente al loro trattamento oppure li consegni ad un commerciante o ad un ente o a un’impresa che effettua le operazioni di trattamento dei rifiuti o ad un soggetto addetto alla raccolta dei rifiuti pubblico o privato in conformità degli articoli 4 e 13 della medesima direttiva. L’esistenza tutt’oggi di 61 discariche illegali non ancora sigillate né bonificate consente alla Commissione di concludere che le autorità spagnole non hanno adottato tutte le misure richieste da tale disposizione, atteso che per un prolungato periodo di tempo dette autorità non hanno impedito lo scarico illegale di rifiuti in dette discariche e non hanno, di conseguenza, garantito il trattamento di tali rifiuti conformemente a quanto disposto.


(1)  GU L 312, pag. 3.


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