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Document 62012FN0126

Causa F-126/12: Ricorso proposto il 26 ottobre 2012 — ZZ/Commissione

GU C 71 del 9.3.2013, p. 29–29 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

9.3.2013   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 71/29


Ricorso proposto il 26 ottobre 2012 — ZZ/Commissione

(Causa F-126/12)

2013/C 71/50

Lingua processuale: il francese

Parti

Ricorrente: ZZ (rappresentante: Boury, avvocato)

Convenuta: Commissione europea

Oggetto e descrizione della controversia

Annullamento della risposta al reclamo con il quale il ricorrente ha chiesto, in primo luogo, il riconoscimento da parte della Commissione che solo alcuni documenti contenuti nel suo fascicolo amministrativo personale potevano essere trasmessi al giudice istruttore del Tribunal de première instance de Bruxelles e, in secondo luogo, l’accertamento dell'illegalità dell'occultamento, presso detto giudice, della decisione del 2 febbraio 2001.

Conclusioni del ricorrente

Il ricorrente chiede che il Tribunale voglia, segnatamente:

annullare la risposta dell'APN del 24 agosto 2012 al reclamo n. R/367/12;

dichiarare l'illegalità dell'occultamento alla giustizia belga del suo vero fascicolo amministrativo personale, nonché della decisione dell'APN del 2 febbraio 2001, di tutti documenti ad essa relativi e dei documenti richiesti alla Commissione la giustizia penale belga;

dichiarare l'illegalità della trasmissione al Tribunal de Bruxelles dei documenti riservati prodotti senza nessun controllo legale ed ai limiti delle norme dello Statuto in seno alla vecchia unità ADMIN B9, incaricata dell'indagine amministrativa avviata il 2 febbraio 2001 dall'APN, in violazione delle norme dello Statuto;

dichiarare l'illegalità dell'intervento nell'istruttoria della sua denuncia presso il Tribunal de Bruxelles, a fini lesivi nei suoi confronti, di agenti della Commissione che non ne avevano né il mandato né la competenza;

dichiarare che per tutta la durata di questo caso egli è stato vittima, così come la sua famiglia, di gravi violazioni dei diritti umani fondamentali e che egli ha subito gravi danni professionali, morali e materiali difficilmente risarcibili e che, pertanto, egli ha il diritto di ottenere un risarcimento per detti danni.


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