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Document 62009TN0505
Case T-505/09: Action brought on 16 December 2009 — Carlyle v OHIM — Mascha & Regner Consulting (CAFE CARLYLE)
Causa T-505/09: Ricorso proposto il 16 dicembre 2009 — Carlyle/UAMI — Mascha & Regner Consulting (CAFE CARLYLE)
Causa T-505/09: Ricorso proposto il 16 dicembre 2009 — Carlyle/UAMI — Mascha & Regner Consulting (CAFE CARLYLE)
GU C 51 del 27.2.2010, p. 36–37
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
27.2.2010 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell'Unione europea |
C 51/36 |
Ricorso proposto il 16 dicembre 2009 — Carlyle/UAMI — Mascha & Regner Consulting (CAFE CARLYLE)
(Causa T-505/09)
2010/C 51/70
Lingua in cui è redatto il ricorso: l’inglese
Parti
Ricorrente: The Carlyle, LLC (St. Louis, Stati Uniti) (rappresentanti: E. Cornu, E. De Gryse e D. Moreau, avvocati)
Convenuto: Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli)
Controinteressata dinanzi alla commissione di ricorso: Mascha & Regner Consulting KEG (Vienna, Austria)
Conclusioni della ricorrente
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Annullare la decisione della quarta commissione di ricorso dell’Ufficio per l’armonizzazione nel mercato interno (marchi, disegni e modelli) 8 ottobre 2009, procedimento R 239/2009-4; e |
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condannare il convenuto alle spese. |
Motivi e principali argomenti
Marchio comunitario registrato oggetto di una domanda di decadenza: il marchio denominativo «CAFE CARLYLE», per servizi della classe 42
Titolare del marchio comunitario: la ricorrente
Richiedente la decadenza del marchio comunitario: la controinteressata dinanzi alla commissione di ricorso
Decisione della divisione di annullamento: rigetto della domanda di decadenza
Decisione della commissione di ricorso: dichiarazione di decadenza del marchio comunitario interessato
Motivi dedotti: violazione dell’art. 51, n. 1, lett. a), del regolamento del Consiglio n. 207/2009, in quanto la commissione di ricorso ha erroneamente adottato un’interpretazione troppo restrittiva del concetto di uso effettivo. Inoltre la commissione di ricorso, in primo luogo, non ha tenuto sufficientemente conto degli elementi di prova dell’uso presentati dalla ricorrente dinanzi alla divisione di annullamento; in secondo luogo, non ha valutato correttamente la portata dei suddetti elementi di prova dell’uso; e, in terzo luogo, non ha effettuato un giudizio globale al riguardo.