EUR-Lex Access to European Union law

Back to EUR-Lex homepage

This document is an excerpt from the EUR-Lex website

Document 62009CN0034

Causa C-34/09: Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunal du travail de Bruxelles (Belgio) il 26 gennaio 2009 — Gerardo Ruiz Zambrano/Office national de l'emploi (ONEM)

GU C 90 del 18.4.2009, p. 10–10 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

18.4.2009   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

C 90/10


Domanda di pronuncia pregiudiziale proposta dal Tribunal du travail de Bruxelles (Belgio) il 26 gennaio 2009 — Gerardo Ruiz Zambrano/Office national de l'emploi (ONEM)

(Causa C-34/09)

2009/C 90/15

Lingua processuale: il francese

Giudice del rinvio

Tribunal du travail de Bruxelles

Parti

Ricorrente: Gerardo Ruiz Zambrano.

Convenuto: Office national de l'emploi (ONEM).

Questioni pregiudiziali

1)

Se uno o più tra gli artt. 12, 17 e 18 del Trattato che istituisce la Comunità europea, letti separatamente o in combinato disposto tra loro, conferiscano al cittadino dell’Unione un diritto di soggiorno nel territorio dello Stato membro di cui ha la cittadinanza, a prescindere dalla circostanza che egli abbia precedentemente esercitato il diritto di circolare nel territorio degli Stati membri.

2)

Se gli artt. 12, 17 e 18 del Trattato che istituisce la Comunità europea, in combinato disposto con gli artt. 21, 24 e 34 della Carta dei diritti fondamentali (adottata dal Consiglio europeo di Nizza il 7 dicembre 2000, pubblicata, nella sua versione attuale, nella GU 2007, C 303, pag. 1), debbano essere interpretati nel senso che il diritto da essi conferito a ogni cittadino dell’Unione, senza discriminazione in base alla nazionalità, di circolare e soggiornare liberamente nel territorio degli Stati membri, implica, quando tale cittadino sia un minore in tenera età a carico di un ascendente cittadino di un paese terzo, che il godimento del diritto di soggiorno nel territorio dello Stato membro in cui risiede e di cui ha la cittadinanza debba essere garantito a detto minore a prescindere dal previo esercizio da parte sua o tramite il suo rappresentante legale del diritto di circolazione, riconoscendo a tale diritto di soggiorno l’effetto utile di cui la giurisprudenza comunitaria (sentenza 19 ottobre 2004, causa C 200/02, Chen) ha ammesso la necessità, attribuendo, all’ascendente cittadino di un paese terzo, che abbia a carico tale minore e disponga di risorse sufficienti e di un’assicurazione malattia, il diritto di soggiorno derivato di cui questo stesso cittadino di un paese terzo godrebbe qualora il minore a suo carico fosse un cittadino dell’Unione non avente la cittadinanza dello Stato membro in cui risiede.

3)

Se gli artt. 12, 17 e 18 del Trattato che istituisce la Comunità europea, in combinato disposto con gli artt. 21, 24 e 34 della Carta dei diritti fondamentali, debbano essere interpretati nel senso che il diritto di soggiorno di un minore, cittadino di uno Stato membro e residente nel territorio di questo, deve comportare una dispensa dal permesso di lavoro a favore dell’ascendente, cittadino di un paese terzo, che ha detto minore a carico e che — ad eccezione del requisito del permesso di lavoro imposto dalla legge nazionale dello Stato membro in cui risiede — soddisfa, attraverso l’esercizio di un lavoro subordinato che lo assoggetta al sistema di sicurezza sociale di tale Stato, la condizione delle risorse sufficienti e del possesso di un’assicurazione malattia cui è subordinato l’effetto utile che la giurisprudenza comunitaria (sentenza 19 ottobre 2004, causa C 200/02, Chen) ha riconosciuto a vantaggio di un minore, cittadino europeo avente una cittadinanza diversa da quella dello Stato membro nel quale soggiorna a carico di un ascendente, cittadino di un paese terzo


Top