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Document 52022DC0383

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO Relazione di riesame sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza

    COM/2022/383 final

    Bruxelles, 29.7.2022

    COM(2022) 383 final

    RELAZIONE DELLA COMMISSIONE AL PARLAMENTO EUROPEO E AL CONSIGLIO

    Relazione di riesame sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza


    Relazione di riesame sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza

    Luglio 2022

    Indice

    Introduzione    

    I.    ATTUAZIONE IN CORSO DEL DISPOSITIVO PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA: USCIRE PIÙ FORTI DA UNA PANDEMIA GLOBALE    

    I.a.    Uno slancio di investimenti e riforme a sostegno dell'economia europea    

    I.b.    Fornire sostegno finanziario immediato    

    II.     PROGRESSI COMPIUTI FINORA: CONTRIBUTO AGLI OBIETTIVI DEI SEI PILASTRI E ALLA PARITÀ TRA DONNE E UOMINI    

    II.a.    Sei pilastri per una ripresa adeguata alle esigenze future: riesame di traguardi e obiettivi conseguiti    

    II. b.    Contributo del dispositivo per la ripresa e la resilienza alla lotta alle disuguaglianze di genere    

    III. PROSPETTIVE PER IL FUTURO: UNO STRUMENTO FLESSIBILE RITAGLIATO SULLE SFIDE EMERGENTI    

    III.a.    Rafforzare i piani nazionali per la ripresa e la resilienza per far fronte alle nuove sfide    

    III.b.    Tappe successive: orientamenti agli Stati membri sull'aggiornamento dei piani    

    Conclusioni    



    Introduzione

    Il regolamento (UE) 2021/241 ha istituito il dispositivo per la ripresa e la resilienza il 19 febbraio 2021 con l'obiettivo di promuovere la coesione attutendo le ricadute sociali ed economiche della pandemia di COVID-19 e preparando meglio l'Unione alle sfide future, in particolare sostenendo le transizioni verde e digitale. Trascorsi diciotto mesi, l'attuazione del dispositivo rispetta la traiettoria e i tempi previsti, procedendo rapidamente secondo il calendario delle riforme e degli investimenti fissato dagli Stati membri. Ad oggi sono già stati erogati 100 miliardi di EUR in fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza (56,6 miliardi di EUR in prefinanziamenti e 43 miliardi di EUR in pagamenti) e l'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza sta producendo risultati tangibili sul campo, tanto per gli investimenti quanto per le riforme, in tutti i sei pilastri contemplati dal dispositivo.

    A seguito della pubblicazione, il 1° marzo 2022, della prima relazione annuale 1 sull'attuazione del dispositivo e in linea con l'articolo 16 del regolamento, la presente relazione di riesame aggiorna sull'attuazione del dispositivo esponendo una valutazione quantitativa del contributo dei piani per la ripresa e la resilienza agli obiettivi climatici e digitali e a ciascuno dei sei pilastri. Illustra inoltre le modalità con cui i piani per la ripresa e la resilienza affrontano il problema delle disuguaglianze tra donne e uomini; basandosi sui dati pubblicati nel quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, dà riscontro alla relazione sull'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza del Parlamento europeo 2 ; include informazioni sull'attuazione dei piani per la ripresa e la resilienza fino al 30 giugno 2022. Ulteriori informazioni sono promosse anche attraverso la campagna NextGenEU avviata dalla Commissione a maggio 2022 3 . 

    L'articolo 16 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza prevede che la relazione di riesame comprenda le osservazioni e gli orientamenti destinati agli Stati membri prima dell'aggiornamento dei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza in considerazione dell'aggiornamento 2022 del contributo finanziario massimo. Tuttavia, rispondendo agli sviluppi geopolitici ed economici innescati dall'invasione dell'Ucraina da parte della Russia, la Commissione ha anticipato le osservazioni e gli orientamenti inserendoli nella comunicazione concernente gli orientamenti sui piani per la ripresa e la resilienza nel contesto di REPowerEU 4 , pubblicata a maggio 2022.

    I.    ATTUAZIONE IN CORSO DEL DISPOSITIVO PER LA RIPRESA E LA RESILIENZA: USCIRE PIÙ FORTI DA UNA PANDEMIA GLOBALE

    I.a.    Uno slancio di investimenti e riforme a sostegno dell'economia europea 

    Sono trascorsi più di due anni dalla presentazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza come risposta dell'Europa a una crisi senza precedenti. L'economia europea attraversa una trasformazione fondamentale in un contesto globale perturbato, offuscato da grandi incertezze. Per tale motivo l'obiettivo principale del dispositivo per la ripresa e la resilienza è promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione finanziando riforme e investimenti che producano un effetto duraturo e apportino un sostegno globale alle transizioni verde e digitale. In tal modo la logica basata sui risultati del dispositivo per la ripresa e la resilienza mira a garantire in ciascuno Stato membro un effettivo slancio di riforma da qui al 2026. Dalle stime 5 emerge che, se ben impiegati, i fondi di NextGenerationEU dovrebbero aumentare il PIL dell'UE di circa l'1,5 %, sostenendo nel contempo la creazione di nuovi posti di lavoro. L'attuazione del quadro finanziario pluriennale e di NextGenerationEU, associata alle migliaia di miliardi di euro già spesi dai governi per misure nazionali, ha reso l'UE più resiliente e meglio attrezzata per fare fronte alle sfide poste dalla pandemia e da ulteriori crisi future. Le previsioni recenti riconoscono il forte potenziale di crescita dell'economia dell'UE nonostante le turbolenze in corso e la penuria di combustibili nei mercati globali causate dalla guerra in Ucraina. Le proiezioni di crescita sono comunque caratterizzate da un'eccezionale incertezza e soggette a forti rischi di revisione al ribasso. In una prospettiva futura, a fronte della recente impennata dell'inflazione e dell'aumento dei tassi di interesse, la necessità del sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza è più forte che mai, dato che può risultare essenziale per gli Stati membri che versano in una situazione di difficoltà.

    Commissione e Consiglio hanno approvato i piani per la ripresa e la resilienza di 25 Stati membri. Le riforme e gli investimenti inclusi nei piani nazionali per la ripresa e la resilienza (PNRR) concorrono a fare fronte con efficacia a tutte le sfide indicate nelle raccomandazioni specifiche per paese (RSP) rivolte agli Stati membri nell'ambito del semestre europeo (cfr. figura 1), o almeno a un loro sottoinsieme significativo.



    Figura 1. Percentuali di RSP contemplate dai 25 PNRR, per area di intervento (come definito nella banca dati CeSaR) 

    Fonte: Commissione europea.

    Grazie al costante impegno degli Stati membri, l'attuazione del dispositivo è giunta gradualmente alla velocità di crociera. Sono in corso i lavori finalizzati alla conclusione di accordi operativi tra numerosi Stati membri e la Commissione, la cui firma è presupposto indispensabile per la presentazione della richiesta di pagamento. Ad oggi sono stati conclusi 13 accordi operativi 6 , che hanno portato alla presentazione di 11 richieste di pagamento 7 e all'erogazione di fondi a favore di 6 Stati membri 8 . Per la riuscita del dispositivo nel lungo periodo è indispensabile che gli Stati membri continuino a adoperarsi per conseguire traguardi e obiettivi in modo tempestivo. Il successo del dispositivo dipende altresì dallo stretto coinvolgimento delle parti sociali, organizzazioni della società civile, enti locali e regionali, organizzazioni non governative (ONG) e altri portatori di interessi che hanno contribuito all'elaborazione dei piani e che ora svolgono un ruolo fondamentale nell'attuazione. Per attuare i piani gli Stati membri hanno potuto altresì contare sullo strumento di sostegno tecnico della Commissione europea. 

    Progressi in relazione al conseguimento degli obiettivi digitali e climatici stabiliti nel regolamento

    Il dispositivo per la ripresa e la resilienza propone un ricco ventaglio di riforme e investimenti che sosterranno gli obiettivi ambientali e digitali in tutta l'UE. Tutti i piani per la ripresa e la resilienza nazionali sostengono fortemente la transizione verde. Ogni piano deve comprendere un'allocazione a favore dell'azione per il clima almeno pari al 37 % dei fondi. Oltre all'obiettivo climatico del 37 %, ogni singola misura deve rispettare il "principio di non arrecare un danno significativo" in relazione al più ampio complesso di obiettivi ambientali. Tutti i piani superano il parametro di riferimento del 37 % (destinando il 40 % della dotazione ad obiettivi climatici), ma diversi Stati membri hanno usato a favore di obiettivi climatici addirittura più della metà della dotazione. Il dispositivo contribuirà inoltre alla trasformazione digitale dell'UE. Sostiene le riforme e gli investimenti in infrastrutture digitali, in competenze, in tecnologie digitali e in ricerca e innovazione al fine di sostenere l'eccellenza tecnologica dell'Europa e la digitalizzazione dei servizi pubblici e dei servizi alle imprese.
    Il regolamento ha imposto agli Stati membri di destinare più del 20 % della dotazione a misure di trasformazione digitale, ma la maggior parte degli Stati membri è andata oltre, destinando ad obiettivi digitali il 26 % della dotazione totale dei piani. Ad esempio, Germania e Austria, da un lato, e Lussemburgo, Lituania e Irlanda, dall'altro, investiranno a favore di obiettivi digitali, rispettivamente, circa il 53 % e il 32 % della dotazione totale massima.

    Sulla base delle informazioni raccolte nella relazione semestrale, l'attuazione di traguardi e obiettivi risulta essere tempestiva. A fine aprile 2022 gli Stati membri hanno riferito in merito all'attuazione dei rispettivi piani nella seconda tornata di relazioni semestrali. I dati presentati evidenziano i costanti progressi compiuti nell'attuazione dei piani, dato che gli Stati membri rispettano la traiettoria e i tempi di attuazione del rispettivo PNRR.

    Si registrano progressi equilibrati nell'attuazione tanto delle riforme quanto degli investimenti in tutti i PNRR con traguardi e obiettivi conseguiti. 

    Esempi di riforme con traguardi conseguiti

    ØLa Croazia ha adottato una legge sui combustibili alternativi per i trasporti.

    ØLa Francia ha attuato una riforma relativa alla governance delle finanze pubbliche.

    ØLa Grecia ha adottato e iniziato ad attuare una legge sulla gestione dei rifiuti.

    ØL'Italia ha adottato una normativa di riforma dell'ordinamento giudiziario.

    ØIl Portogallo ha adottato la strategia nazionale di contrasto della povertà.

    ØLa Spagna ha adottato il piano nazionale per le competenze digitali.



    Gli Stati membri hanno effettuato un numero cospicuo di investimenti. Alcuni esempi sono illustrati nel riquadro sottostante.

    Esempi di investimenti con obiettivi conseguiti

    ØLa Croazia ha previsto un sostegno alle imprese per potenziare l'efficienza energetica e l'uso delle energie rinnovabili nel settore industriale.

    ØLa Francia ha attribuito 400 000 bonus per opere di riqualificazione dell'edilizia privata.

    ØLa Grecia ha appaltato la costruzione di 13 centri regionali di protezione civile (PEKEPP) in regime di partenariato pubblico-privato

    ØL'Italia ha prorogato gli incentivi per promuovere l'efficienza energetica negli immobili residenziali.

    ØIl Portogallo ha firmato i contratti necessari per il previsto acquisto di 600 000 computer individuali per alunni e insegnanti.

    ØLa Spagna ha approvato un piano per la digitalizzazione delle PMI per il periodo 2021-2025 per potenziare la digitalizzazione delle piccole imprese e promuovere l'innovazione tecnologica.

    È opportuno sottolineare che, nella prima fase di attuazione dei PNRR, gli Stati membri hanno conseguito diversi traguardi a sostegno dell'impiego di investimenti a livello nazionale, garantendo nel contempo sistemi di controllo adeguati. Ad esempio l'Italia ha introdotto nuove procedure amministrative per uniformare e semplificare gli obblighi che devono adempiere le imprese che accedono ai fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza e ha sviluppato un sistema di archiviazione per monitorare l'attuazione del dispositivo in tutte le regioni. Analogamente la Francia ha migliorato il sistema di controllo e audit stabilendo ruoli e responsabilità dell'organismo di coordinamento e dei ministeri competenti, introducendo procedure per la raccolta e la conservazione di dati sul dispositivo per la ripresa e la resilienza e definendo la strategia di audit prima delle richieste di pagamento.

    I.b.    Fornire sostegno finanziario immediato

    L'attuazione regolare dei piani per la ripresa e la resilienza ha già portato all'erogazione di circa il 20 % dei fondi stanziati del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Oltre 56,6 miliardi di EUR sono stati versati a 21 Stati membri a titolo di prefinanziamento, mentre 43 miliardi di EUR sono stati versati al conseguimento di traguardi e obiettivi. Dalla prima richiesta di pagamento presentata dalla Spagna l'11 novembre 2021, la Commissione ha ricevuto ulteriori 10 richieste di pagamento 9 ; nel 2022 se ne attendono più di 30. Al 30 giugno 10 6 paesi avevano ricevuto i primi pagamenti (Croazia, Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna) e il recente esborso a favore della Croazia ha portato l'importo totale del dispositivo per la ripresa e la resilienza erogato dalla Commissione al simbolico traguardo di 100 miliardi, a un solo anno di distanza dalla presentazione ufficiale dei primi piani. Il rapido ritmo degli esborsi registrato finora dimostra l'efficacia dello strumento finanziario del dispositivo per la ripresa e la resilienza e il serio impegno degli Stati membri ad attuare le riforme e gli investimenti corrispondenti. 

    Dispositivo per la ripresa e la resilienza – Comunicazione e visibilità

    L'articolo 34 del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza fissa gli obblighi di comunicazione per gli Stati membri e i PNRR. Spiega che gli Stati membri devono rendere nota l'origine dei finanziamenti e garantirne la visibilità, anche attraverso il logo dell'Unione e una dichiarazione sul finanziamento che recita "finanziato dall'Unione europea – NextGenerationEU", e che devono diffondere informazioni efficaci e proporzionate destinate a pubblici diversi, tra cui i media e il vasto pubblico. Tali obblighi sono reiterati nell'accordo di finanziamento che la Commissione firma con ciascuno Stato membro che riceve sostegno nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza e sono altresì indicati dagli Stati membri nella strategia di comunicazione contenuta nei PNRR.

    Gli Stati membri hanno intrapreso diverse azioni destinate a dare visibilità al sostegno erogato dal dispositivo per la ripresa e la resilienza, fra cui l'allestimento di siti internet nazionali dedicati al dispositivo per la ripresa e la resilienza, la pubblicazione dei rispettivi piani per la ripresa e la resilienza e l'attuazione delle strategie di comunicazione delineate nei PNRR. Se del caso, gli Stati membri (e i beneficiari finali) espongono altresì adeguate dichiarazioni sul finanziamento accompagnate dal logo dell'Unione.

    La Commissione offre regolarmente orientamenti agli Stati membri e continua a sostenerne le attività volte ad aumentare la visibilità del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Oltre ad avviare il quadro di valutazione della ripresa e della resilienza, la Commissione ha allestito il sito web del dispositivo per la ripresa e la resilienza 11 , che fra l'altro riporta i piani nazionali e i collegamenti ai rispettivi siti web nazionali. La Commissione discute regolarmente con gli Stati membri temi collegati al dispositivo per la ripresa e la resilienza nel contesto della rete INFORM EU (rete europea di addetti alla comunicazione che hanno il compito di comunicare i progetti dell'UE e degli Stati membri che s'iscrivono nel contesto dei fondi dell'UE, compreso il dispositivo per la ripresa e la resilienza). Nel contesto di INFORM EU la Commissione ha organizzato cinque eventi di condivisione delle conoscenze per offrire consulenza agli esperti degli Stati membri e consentire lo scambio delle migliori pratiche su questioni specifiche relative alla comunicazione e alla visibilità del dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    La Commissione organizza, insieme agli Stati membri, eventi congiunti che mettono in evidenza la dimensione europea dei progetti sostenuti dal dispositivo per la ripresa e la resilienza.
    Di particolare rilievo sono gli eventi annuali che costituiscono un momento fondamentale di comunicazione che riunisce istituzioni, portatori di interessi (in particolare parti sociali e società civile) e beneficiari del sostegno del dispositivo per la ripresa e la resilienza per discutere i progressi e l'andamento dell'attuazione dei PNRR.

    Quattro eventi annuali si sono già svolti nel 2022 (EE, LV, MT e PT), mentre gli altri seguiranno in autunno. I funzionari specializzati nel semestre europeo, distaccati presso le rappresentanze della Commissione, svolgono un ruolo centrale nell'organizzazione degli eventi annuali e, più in generale, nella promozione della cooperazione in materia di comunicazione negli Stati Membri.

    La Commissione invita regolarmente i mezzi di comunicazione locali a riunioni informative nel contesto dell'elaborazione delle richieste di pagamento, al fine di rispondere a tutte le eventuali domande sulla valutazione della Commissione.

    La Commissione ha altresì avviato la campagna di comunicazione istituzionale NextGenEU, con l'obiettivo di sensibilizzare in tutta Europa la portata e gli obiettivi del piano per la ripresa. Avviata nella primavera del 2021, la campagna presto si concentrerà maggiormente sulla comunicazione dei vantaggi concreti offerti dai progetti finanziati da NextGenerationEU in ciascuno Stato membro.

    II.    PROGRESSI COMPIUTI FINORA: CONTRIBUTO AGLI OBIETTIVI DEI SEI PILASTRI E ALLA PARITÀ TRA DONNE E UOMINI 

    II.a.    Sei pilastri per una ripresa adeguata alle esigenze future: riesame di traguardi e obiettivi conseguiti

    L'articolo 29, paragrafo 3, del regolamento invita la Commissione a riferire sul contributo di ciascun piano per la ripresa e la resilienza ai sei pilastri del dispositivo di cui all'articolo 3, lettere da a) ad f). I sei pilastri sono i seguenti:

    ·transizione verde;

    ·trasformazione digitale;

    ·crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, che comprenda coesione economica, occupazione, produttività, competitività, ricerca, sviluppo e innovazione, e un mercato interno ben funzionante con piccole e medie imprese (PMI) forti;

    ·coesione sociale e territoriale;

    ·salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, al fine, fra l'altro, di rafforzare la capacità di risposta alle crisi e la preparazione alle crisi;

    ·politiche per la prossima generazione, l'infanzia e i giovani, come l'istruzione e le competenze.

    I sei pilastri rispecchiano le aree di intervento prioritarie di pertinenza europea e l'ambito di applicazione generale del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Per essere coerenti con la natura multidimensionale delle singole misure, nel contesto delle quali una misura è spesso collegata a più pilastri, la comunicazione si basa sull'assegnazione di ciascuna misura (o sottomisura) a due pilastri (ossia un pilastro primario e uno secondario) 12 . La figura che segue presenta una panoramica della spesa stimata per pilastro sulla base di 25 piani adottati dal Consiglio. La transizione verde, la crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e la coesione sociale e territoriale sono in cima alle priorità di spesa per gli Stati membri esaminati (con un tasso di contribuzione compreso tra il 40 % e il 50 %). Il 29 % della spesa delle misure contribuisce alla trasformazione digitale e il 16 % alle politiche relative alla salute e alla resilienza economica, sociale e istituzionale, rispecchiando altresì le risposte alla pandemia di COVID. Infine, ma non meno importante, oltre il 12 % della spesa contribuisce alle politiche per la prossima generazione, comprese l'istruzione e le competenze. 



    Figura 2. Quota della spesa stimata dei PNRR per pilastro

     
    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza. N.B.: ciascuna misura contribuisce a due aree di intervento dei sei pilastri (pilastro primario e secondario), pertanto il contributo totale a tutti i pilastri indicato nel presente grafico ammonta al 200 % del costo stimato dei PNRR approvati. Le percentuali calcolate per il contributo ai pilastri della transizione verde e della trasformazione digitale sono diverse dalle percentuali calcolate per il contributo agli obiettivi climatici e digitali, cui si applica una metodologia differente (dettagliata negli allegati VI e VII del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza).

    Si stima che oltre un quarto della spesa totale di cui ai piani adottati contribuisca alla spesa sociale, anche a favore dell'infanzia e della gioventù (figura 3). Data l'importanza della spesa sociale nella scia della pandemia di COVID, il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza ha conferito alla Commissione il potere di adottare un atto delegato che stabilisca una metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, anche a favore dell'infanzia e della gioventù, nell'ambito del dispositivo stesso (articolo 29, paragrafo 4, lettera b) 13 . La metodologia adottata dalla Commissione classifica tutte le spese relative a riforme e investimenti finanziate dal dispositivo in nove grandi aree di intervento, poi aggregate in quattro categorie sociali: 1) occupazione e competenze, 2) istruzione e cura dell'infanzia; 3) sanità e assistenza a lungo termine; 4) politiche sociali. Una dotazione totale di 135 miliardi di EUR contribuisce alla spesa sociale, dato che rappresenta il 30 % circa della spesa totale stimata. Circa un terzo di tale importo è destinato a spese a favore di istruzione e cura dell'infanzia, un altro terzo alla sanità e assistenza a lungo termine; il resto è suddiviso tra le spese a favore di occupazione e competenze e spese per le politiche sociali. 



    Figura 3. Quota della spesa sociale del dispositivo per la ripresa e la resilienza per categorie sociali principali

    N.B.: questa figura illustra la ripartizione delle spese sociali stimate in tutti i PNRR approvati. Le categorie sociali sono definite e applicate sulla base della metodologia adottata dalla Commissione, in consultazione con il Parlamento europeo e gli Stati membri, col  regolamento delegato (UE) 2021/2105 .

    Finora i pagamenti con traguardi e obiettivi conseguiti, relativi a misure in materia di salute, resilienza economica, sociale e istituzionale e crescita sostenibile e inclusiva sono quelli di entità maggiore (circa 10 miliardi di EUR ciascuno). Circa 8 miliardi di EUR sono stati erogati per il conseguimento di traguardi e obiettivi relativi alla transizione verde e alla coesione sociale e territoriale. I restanti 6 miliardi di EUR della spesa stimata sono suddivisi tra la trasformazione digitale e le politiche per la prossima generazione, l'infanzia e la gioventù (figura 4).

    Figura 4. Pagamento per pilastro (in miliardi di EUR) - prefinanziamenti esclusi

    N.B.: questo grafico si basa su una metodologia sviluppata dalla Commissione per monitorare l'andamento della spesa tra i pilastri. Secondo tale metodologia, ogni pagamento è distribuito tra i sei pilastri in base alle categorie assegnate alle misure associate all'insieme di traguardi e obiettivi della richiesta di pagamento.

    Pilastro 1 - Transizione verde

    Il dispositivo per la ripresa e la resilienza concorrerà al conseguimento degli obiettivi dell'UE di ridurre le emissioni nette di gas a effetto serra di almeno il 55 % entro il 2030 e di conseguire la neutralità climatica entro il 2050. Oltre a contribuire a realizzare l'ambizione climatica e gli obiettivi del piano REPowerEU, quali la promozione della mobilità sostenibile, l'aumento dell'efficienza energetica e una maggiore diffusione delle fonti di energia rinnovabile, le misure sostenute dal dispositivo per la ripresa e la resilienza permetteranno progressi in relazione ad altri obiettivi ambientali quali la riduzione dell'inquinamento atmosferico, la promozione dell'economia circolare o il ripristino e la protezione della biodiversità, ecc. Complessivamente 249 miliardi di EUR della dotazione totale degli Stati membri sono stati destinati a misure che contribuiscono al pilastro della transizione verde, che può essere suddiviso in 11 aree di intervento (cfr. figura 5).

    Figura 5. Ripartizione della spesa a sostegno della transizione verde per area di intervento

    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
    La percentuale si riferisce alla quota complessiva dei 25 piani adottati fino al 30 giugno 2022 inquadrata in questo pilastro.

    Tra quelli conseguiti finora, 89 traguardi e obiettivi contribuiscono al pilastro 1 14 . 
    Di seguito sono presentati alcuni esempi.

    Esempi di misure con traguardi e obiettivi conseguiti

    ØLa Francia ha messo in atto investimenti destinati a sostenere opere di riqualificazione finalizzate all'efficienza energetica e lavori consistenti di rinnovamento dell'edilizia privata e popolare.

    ØL'Italia ha introdotto una nuova normativa destinata a promuovere la produzione e il consumo di biometano.

    ØLa Spagna ha introdotto una riforma volta a istituire un quadro abilitante per l'integrazione delle energie rinnovabili nel sistema energetico: reti, stoccaggio e infrastrutture.

    ØIl Portogallo ha approvato una riforma a sostegno dell'attuazione dell'agenda per l'innovazione nell'agricoltura 2030, incentrata sulla ricerca e innovazione in risposta ai bisogni del settore agricolo, alimentare e agroindustriale, e ha pubblicato un primo bando di gara per investimenti a sostegno della decarbonizzazione dell'industria.

    ØLa Grecia ha approvato una riforma destinata a istituire un quadro per l'installazione e la gestione di infrastrutture di ricarica per i veicoli elettrici.

    ØLa Croazia ha adottato programmi per l'efficienza energetica degli edifici e per la riduzione della povertà energetica, ha varato un programma di efficienza energetica per la decarbonizzazione del settore energetico e ha adottato la legge sui combustibili alternativi per i trasporti.

    Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza prevede che almeno il 37 % della dotazione totale di ciascun PNRR sostenga gli obiettivi climatici. Le riforme e gli investimenti proposti dagli Stati membri superano l'obiettivo del 37 % (cfr. anche figura 6). La spesa totale stimata per il clima nei piani adottati ammonta a 198 miliardi di EUR, pari a circa il 40 % della dotazione totale dei piani calcolata secondo la metodologia per la marcatura climatica 15 . 















    Figura 6. Contributo agli obiettivi climatici come quota della dotazione del PNRR

    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.

    Pilastro 2 - Trasformazione digitale

    Il dispositivo per la ripresa e la resilienza apporta un contributo significativo alla trasformazione digitale nell'Unione. I piani comprendono una serie di misure, tra le quali la diffusione di infrastrutture digitali e tecnologie avanzate di prossima generazione, lo sviluppo di competenze digitali per la popolazione e la forza lavoro e il sostegno alla digitalizzazione delle imprese e dei servizi pubblici. Complessivamente 141 miliardi di EUR contribuiranno al pilastro della trasformazione digitale e saranno distribuiti in tutte le aree di intervento in ambito digitale (cfr. figura 7).












    Figura 7. Ripartizione della spesa a sostegno della trasformazione digitale per area di intervento


    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
    La percentuale si riferisce alla quota complessiva dei 25 piani adottati fino al 30 giugno 2022 inquadrata in questo pilastro.



    Ad oggi sono stati conseguiti 44 traguardi e obiettivi che contribuiscono al pilastro digitale. Di seguito sono presentati alcuni esempi di richieste di pagamento valutate positivamente.

    Esempi di misure con traguardi e obiettivi conseguiti

    ØL'Italia ha aggiudicato contratti per lo sviluppo di un portale del turismo digitale e ha pubblicato bandi per individuare progetti nazionali che s'iscrivano negli importanti progetti di comune interesse europeo (IPCEI) in materia di microelettronica e cloud.

    ØLa Spagna ha adottato il piano per la digitalizzazione delle PMI per il periodo 20212025 e un piano per le competenze digitali.

    ØIl Portogallo ha firmato contratti per l'acquisto di 600 000 nuovi laptop da prestare a insegnanti e alunni e ha selezionato 17 poli di innovazione digitale che sosterranno le imprese nelle iniziative di digitalizzazione.

    ØLa Francia ha adottato sei "strategie di accelerazione" per l'innovazione nelle tecnologie digitali fondamentali (tecnologie quantistiche, cibersicurezza, istruzione digitale, industrie culturali e creative, 5G, cloud).

    ØLa Grecia ha rivolto un invito alle banche commerciali nell'ambito dello strumento di prestito del dispositivo per la ripresa e la resilienza. Almeno il 20 % dei finanziamenti sosterrà obiettivi digitali. 

    ØLa Croazia ha istituito un'unità per l'attuazione e la gestione di progetti di trasformazione digitale in seno al ministero dell'Agricoltura, responsabile della realizzazione di almeno 30 servizi pubblici digitalizzati, di una piattaforma operativa di agricoltura intelligente e di un sistema informativo di tracciabilità accessibile al pubblico.

    Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza prevede che almeno il 20 % della dotazione totale di ciascun PNRR sostenga gli obiettivi digitali. Le riforme e gli investimenti proposti dagli Stati membri hanno superato l'obiettivo del 20 % per il digitale; nei piani adottati il totale della spesa stimata per il digitale ammonta a 127 miliardi di EUR, pari al 26 % della dotazione totale dei piani calcolata secondo la metodologia per la marcatura digitale 16 .



    Figura 8. Contributo agli obiettivi digitali come quota della dotazione del PNRR

    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.

    Pilastro 3 - Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva, che comprenda coesione economica, occupazione, produttività, competitività, ricerca, sviluppo e innovazione, e un mercato interno ben funzionante con PMI forti

    Gli Stati membri hanno incluso nei piani numerose riforme e investimenti che contribuiscono a promuovere una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva e a rendere più resilienti la rispettiva economia e l'economia dell'Unione nel suo insieme.
    In particolare, considerando l'importanza delle PMI così come delle grandi imprese per le economie europee e per il processo di ripresa, gli Stati membri hanno presentato un numero considerevole di misure a sostegno diretto e indiretto delle PMI 17 . Complessivamente i 25 piani adottati dal Consiglio al 30 giugno contribuiscono al pilastro 3 con circa 235 miliardi di EUR, promuovendo una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva in varie aree di intervento diverse (cfr. figura 9).



    Figura 9. Ripartizione della spesa a sostegno di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva per area di intervento

    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.
    La percentuale si riferisce alla quota complessiva dei 25 piani adottati fino al 30 giugno 2022 inquadrata in questo pilastro.

    In particolare, su 228 traguardi e obiettivi conseguiti, 115 contribuiscono al pilastro 3, a dimostrazione del fatto che si stanno compiendo importanti progressi verso il ripristino e la promozione della crescita sostenibile. Nel riquadro che segue sono riportati alcuni esempi di misure con traguardi e obiettivi conseguiti.

    Inoltre gli Stati membri rispettano la traiettoria e i tempi di attuazione delle riforme e degli investimenti per sostenere le PMI nella ripresa e per migliorarne l'accesso ai finanziamenti, anche mediante i fondi del dispositivo per la ripresa e la resilienza.
    Ad esempio la Croazia sta attuando una riforma del contesto imprenditoriale e normativo destinata a rafforzare la competitività dell'economia, nella quale presta particolare attenzione agli effetti economici della regolamentazione sulle PMI. La Grecia riformerà il contesto imprenditoriale riducendo gli oneri amministrativi e normativi a carico delle imprese, PMI comprese. Più in particolare la riforma ridurrà la complessità, i costi e la durata di vari processi quali l'ottenimento di credito, l'ottenimento di un allacciamento alla rete elettrica, la registrazione di proprietà e l'ottenimento di un permesso edilizio. Il piano greco prevede altresì una riforma del regime degli appalti pubblici per migliorare l'accesso delle PMI agli appalti pubblici. La riforma degli appalti pubblici in Italia semplificherà le norme e le procedure in materia, aumenterà la certezza del diritto per le imprese, accelererà l'aggiudicazione degli appalti pubblici e ridurrà i ritardi di pagamento da parte delle pubbliche amministrazioni, a vantaggio anche delle PMI.

    Esempi di misure con traguardi e obiettivi conseguiti

    ØIl Portogallo ha emanato una riforma atta a instaurare le condizioni normative e regolamentari necessarie per l'introduzione graduale dell'idrogeno rinnovabile, inquadrata da una strategia nazionale per l'idrogeno, e ha posto in essere investimenti volti a modernizzare le aree di accoglienza delle imprese per interventi di miglioramento della sostenibilità ambientale e della digitalizzazione.

    ØLa Francia ha sostenuto investimenti a favore della ricerca in tecnologie avanzate per la transizione verde (progetti che rientrano in sette "strategie di accelerazione" (i) idrogeno decarbonizzato; ii) decarbonizzazione dell'industria; iii) sistemi agricoli sostenibili; iv) riciclaggio e reintegrazione di materiali riciclati; v) città sostenibili ed edifici innovativi; vi) digitalizzazione e decarbonizzazione della mobilità; vii) prodotti di origine biologica e biotecnologie industriali – combustibili sostenibili), al fine di promuovere l'innovazione per la transizione verde dell'economia.

    ØLa Grecia ha delineato una riforma attraverso l'elaborazione di una normativa destinata ad attuare un regime d'incentivazione della produttività e dell'estroversione delle imprese (aumento delle dimensioni delle imprese).

    ØL'Italia ha predisposto investimenti a sostegno delle imprese operanti nel settore del turismo, in particolare attraverso fondi volti ad aumentarne la competitività. 4 000 PMI hanno già beneficiato di sostegno e finanziamento mirati attraverso il rifinanziamento e il rimodellamento del Fondo 394/81 gestito da SIMEST.

    ØLa Croazia ha adottato una legge sul quadro istituzionale dei fondi dell'UE, che ne migliorerà le capacità di assorbimento e faciliterà una maggiore rapidità di attuazione dei progetti di investimento.

    ØLa Spagna ha introdotto due importanti riforme: per regolamentare il quadro normativo dell'audiovisivo, che consentirà al paese di diventare l'hub audiovisivo d'Europa, e per riorganizzare gli organismi pubblici di ricerca e razionalizzarne struttura e funzionamento.

    Pilastro 4 - Coesione sociale e territoriale

    Gli Stati membri hanno incluso un numero considerevole di misure a sostegno della coesione sociale e territoriale, che contribuiscono in particolare all'attuazione del pilastro europeo dei diritti sociali. Più precisamente i 25 PNRR adottati finora dal Consiglio sosterranno il pilastro 4 con circa 222 miliardi di EUR. La ripartizione della spesa all'interno del pilastro è illustrata nella figura 10. 



    Figura 10. Ripartizione della spesa a sostegno della coesione sociale e territoriale per area di intervento



    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.

    La percentuale si riferisce alla quota complessiva dei 25 piani adottati fino al 30 giugno 2022 inquadrata in questo pilastro. La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105 , è allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la rendicontazione della spesa sociale nel contesto del dispositivo, anche a favore dell'infanzia e della gioventù, sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*). 

    Osservando le richieste di pagamento valutate positivamente al 30 giugno 2022, 82 dei traguardi e obiettivi conseguiti sostengono il pilastro 4. È opportuno sottolineare che 28 dei traguardi e obiettivi conseguiti sostengono l'occupazione in senso lato 18 , dimostrando il forte impegno degli Stati membri a favore della creazione di posti di lavoro di qualità sin dalle fasi iniziali dell'attuazione dei PNRR.

    Esempi di misure con traguardi e obiettivi conseguiti

    ØLa Francia ha effettuato investimenti a sostegno delle infrastrutture e dei servizi territoriali quali l'ammodernamento di linee ferroviarie locali e ha approvato una riforma per il trasferimento di poteri ai territori locali. Ha adottato accordi di finanziamento per progetti quali la costruzione di corsie riservate per il trasporto pubblico e il car pooling.

    ØL'Italia ha messo in atto investimenti per sostenere: le persone vulnerabili e prevenire l'istituzionalizzazione mediante il sostegno alle famiglie vulnerabili; la deistituzionalizzazione dell'assistenza agli anziani; il rafforzamento dei servizi sociali domiciliari per prevenire il ricovero ospedaliero; il miglioramento dei servizi sociali per prevenire i casi di esaurimento fra gli assistenti sociali. Ha varato una riforma per modernizzare le politiche attive del mercato del lavoro e migliorare il sistema di formazione professionale.

    ØIl Portogallo ha emanato una riforma destinata a istituire un piano abitativo nazionale, accompagnata da investimenti per migliorare le condizioni abitative del patrimonio immobiliare residenziale a livello regionale.

    ØLa Grecia ha istituito un piano d'azione contro la povertà energetica, che comprende misure mirate destinate a migliorare l'efficienza energetica degli edifici residenziali abitati da famiglie economicamente vulnerabili.

    ØLa Croazia ha adottato il piano nazionale contro la povertà e l'esclusione sociale per il periodo 20212027 con l'obiettivo di migliorare la vita quotidiana delle persone a rischio di povertà o che vivono in condizioni di grave deprivazione materiale.
    Il piano instaura importanti presupposti per una riforma legislativa del piano nazionale per lo sviluppo dei servizi sociali, contribuendo alla deistituzionalizzazione e allo sviluppo dei servizi domiciliari e dei servizi di prossimità per l'assistenza a lungo termine. La Croazia ha migliorato altresì la normativa in materia di lavoro tramite la modifica della legge sul salario minimo, tra l'altro escludendo la possibilità di rinunciare al salario minimo nonché rafforzando i controlli e ridefinendo le sanzioni per prevenire il mancato pagamento.

    Pilastro 5 - Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale, al fine, fra l'altro, di rafforzare la capacità di risposta alle crisi e la preparazione alle crisi

    Le misure destinate a promuovere la salute e la resilienza economica, sociale e istituzionale sono in primo piano nei piani per la ripresa e la resilienza, con l'obiettivo di rafforzare i sistemi sanitari e la resilienza e preparazione delle istituzioni. Le riforme e gli investimenti contribuiscono al conseguimento degli obiettivi del pilastro 5 con circa 87 miliardi di EUR (cfr. ripartizione di cui alla figura 10); sono già stati conseguiti 98 traguardi e obiettivi, a dimostrazione del grande impegno profuso dagli Stati membri per aumentare la resilienza ed evolvere verso l'autonomia strategica aperta dell'Unione.



    Figura 11. Ripartizione della spesa a sostegno della salute e della resilienza economica, sociale e istituzionale

    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza. La percentuale si riferisce alla quota complessiva dei 25 piani adottati fino al 30 giugno 2022 inquadrata in questo pilastro. La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105 , è allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la metodologia concernente la spesa sociale sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*).

    Esempi di misure con traguardi e obiettivi conseguiti

    ØLa Francia ha migliorato il sistema sanitario nazionale con una riforma che contempla la semplificazione della governance degli ospedali offrendo loro maggiore flessibilità organizzativa.

    ØLa Grecia ha adottato una tabella di marcia per una riforma globale volta alla codificazione e semplificazione della normativa tributaria e a nuovi investimenti a sostegno della costruzione di centri regionali di protezione civile.

    ØL'Italia ha riformato la giustizia civile e penale e investito nell'aggiornamento digitale delle apparecchiature digitali degli ospedali.

    ØIl Portogallo ha sostenuto la digitalizzazione della pubblica amministrazione finalizzata a servizi pubblici digitali, semplici, inclusivi e sicuri per cittadini e imprese e ha adottato un nuovo decreto-legge sulla salute mentale che stabilisce i principi che presiedono all'organizzazione dell'assistenza sanitaria in questo particolare comparto.

    ØLa Spagna ha modernizzato l'architettura istituzionale della governance economica.

    ØLa Croazia ha adottato la legge di bilancio volta a migliorare le procedure di bilancio e a irrobustire il quadro di bilancio. Al fine di rafforzare il quadro anticorruzione sono state adottate la nuova legge sulla prevenzione del conflitto di interessi e la strategia anticorruzione per il periodo 20212030. È stato adottato il piano nazionale per lo sviluppo della sanità per il periodo 20212027 che definisce obiettivi, misure e attività specifici destinati a migliorare il sistema sanitario e i risultati sanitari.

    Seguono alcuni esempi di misure con traguardi e obiettivi conseguiti.

    Il rafforzamento delle istituzioni e il miglioramento della preparazione alle crisi e della capacità di risposta comportano la promozione dell'autonomia strategica aperta dell'Unione. A tal fine vari Stati membri investiranno nel rafforzamento della disciplina della cibersicurezza. La Spagna rafforzerà la capacità di cibersicurezza di cittadini, PMI e professionisti, mirando a migliorare l'ecosistema generale del settore, mentre la Romania garantirà la cibersicurezza degli enti pubblici e privati che possiedono infrastrutture di valore critico. La Slovacchia costruirà e migliorerà le fonti di energia elettrica da energia rinnovabili e aumenterà la flessibilità dei sistemi elettrici per una maggiore integrazione delle fonti rinnovabili, il che contribuirà ad aumentare l'indipendenza energetica del paese. Alcuni Stati membri investiranno in progetti industriali considerati di importanza strategica, ad esempio nei settori aeronautico e spaziale nel caso della Francia.

    Pilastro 6 - Politiche per la prossima generazione

    Le misure nel contesto delle politiche per la prossima generazione, l'infanzia e i giovani si concentrano principalmente su istruzione, formazione, educazione e cura della prima infanzia e sostegno dell'occupazione giovanile. Circa tre quarti del totale di 56 miliardi di EUR della spesa relativa al pilastro 6 contribuiscono all'istruzione generale, professionale e superiore. Il restante 25 % è suddiviso quasi equamente tra educazione e cura della prima infanzia e sostegno all'occupazione giovanile.

    Figura 12. Ripartizione della spesa a sostegno delle politiche per la prossima generazione per area di intervento

    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza. La percentuale si riferisce alla quota complessiva dei 25 piani adottati fino al 30 giugno 2022 inquadrata in questo pilastro. La metodologia per la rendicontazione della spesa sociale, definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105 , è allineata alla metodologia per la rendicontazione della spesa nel contesto dei sei pilastri e in questa integrata. In questo pilastro, per la metodologia concernente la spesa sociale sono usate le aree di intervento contrassegnate da asterisco (*).

    Dei traguardi e obiettivi relativi al pilastro 6, 18 sono stati conseguiti. Tali traguardi e obiettivi sono associati a misure concernenti le politiche attive del mercato del lavoro, il sostegno alla trasformazione digitale nell'istruzione, il sostegno all'insegnamento, sussidi all'assunzione per gli apprendistati e il sostegno dell'istruzione superiore dei giovani.

    Esempi di misure con traguardi e obiettivi conseguiti

    ØLa Spagna ha varato un piano d'azione per contrastare la disoccupazione giovanile, inquadrato in una riforma più ampia volta a modernizzare le politiche attive del mercato del lavoro.

    ØIl Portogallo ha sostenuto la transizione digitale nell'istruzione attraverso nuovi investimenti.

    ØLa Francia ha introdotto nuovi sussidi per l'apprendistato, per promuovere l'istruzione superiore destinata agli studenti che hanno conseguito il diploma di maturità e sostenere gli ecosistemi di insegnamento, ricerca, sviluppo e innovazione.

    ØL'Italia ha messo in atto nuovi investimenti a favore delle persone vulnerabili per prevenire l'istituzionalizzazione.

    II. b.    Contributo del dispositivo per la ripresa e la resilienza alla lotta alle disuguaglianze di genere 

    Impatto della crisi della COVID-19 sulla parità di genere

    La crisi della COVID-19 ha messo in luce e acuito i problemi di disuguaglianza di genere nell'UE. L'effetto della genitorialità sull'occupazione e sulle ore lavorate si è acuito durante la crisi: nel 2020 il tasso di occupazione delle donne con figli piccoli nell'UE era inferiore di 11,8 punti percentuali rispetto a quello delle donne senza figli 19 . Le responsabilità di assistenza non retribuite impediscono a circa 7,7 milioni di donne nell'UE di partecipare al mercato del lavoro, rispetto a soli 450 000 uomini 20 . Alla base vi sono differenze annose nella rappresentanza di donne e uomini nei settori e nelle occupazioni colpiti dalla crisi, ad esempio la sovrarrappresentanza delle donne in settori colpiti gravemente dai diversi periodi di confinamento, le differenze di genere nell'uso del telelavoro e le implicazioni dei bruschi aumenti del lavoro di assistenza non retribuito.

    L'impatto fisico e psicosociale della pandemia ha aumentato le disuguaglianze e ha avuto ripercussioni in particolare su donne, minori e gruppi svantaggiati 21 . Fattori importanti sono l'intensificarsi della violenza domestica e il maggiore impatto della pandemia sulla salute mentale di donne e gruppi svantaggiati 22 . 

    Considerazioni in materia di parità di genere nel contesto del semestre europeo

    Ogni anno, nel contesto del semestre europeo, la Commissione propone al Consiglio una serie di raccomandazioni specifiche per paese destinate a rafforzare il coordinamento tra gli Stati membri in materia di politica economica, di bilancio, occupazionale e sociale. L'attività rientra nel quadro della governance economica dell'Unione europea. A seguito della proclamazione del pilastro europeo dei diritti sociali, il semestre europeo offre altresì la cornice entro cui coordinare e monitorare le iniziative attuate dagli Stati membri ai fini del concretamento dei principi e diritti stabiliti dal pilastro in materia di pari opportunità e accesso al mercato del lavoro, equità delle condizioni di lavoro e protezione e inclusione sociale.
    Il principio 2 riguarda specificamente la parità di genere, mentre il principio 3 concerne le pari opportunità.

    Nei piani per la ripresa e la resilienza finora approvati gli Stati membri trattano un sottoinsieme significativo di problematiche relative alla parità di genere che sono state indicate nelle raccomandazioni specifiche per paese del 2019. Nel 2019 sono state emesse raccomandazioni specifiche per paese pertinenti alla parità di genere per nove paesi (Austria, Cechia, Cipro, Estonia, Germania, Irlanda, Italia, Polonia e Slovacchia), in cui sono stati trattati temi quali la necessità di aumentare la partecipazione femminile al mercato del lavoro e di offrire servizi di educazione e cura della prima infanzia e di assistenza a lungo termine come presupposto indispensabile per aumentare tale partecipazione, così come la necessità di ridurre i disincentivi fiscali a lavorare più ore e di ridurre il divario retributivo di genere.

    Nel contesto della pandemia di COVID-19 le raccomandazioni specifiche per paese emanate nel 2019 sono rimaste valide nel 2020 e sono state integrate da raccomandazioni inerenti alle sfide supplementari poste dalla crisi. Dato che nel semestre europeo del 2020 l'ambito tematico delle raccomandazioni specifiche per paese è cambiato sensibilmente, nessuna raccomandazione di quell'anno si richiama esplicitamente alla parità di genere, ma 22 Stati membri hanno ricevuto raccomandazioni concernenti i gruppi svantaggiati in generale.
    I considerando di numerose raccomandazioni specifiche per paese hanno menzionato considerazioni in materia di uguaglianza, il che ne sottolinea l'importanza in svariate aree di intervento. Sebbene nel 2021 non siano state proposte raccomandazioni specifiche per paese di natura non fiscale, nel 2022 sono state rivolte a tre paesi (Austria, Germania, Polonia) raccomandazioni in tema di parità di genere, incentrate sulla partecipazione femminile al mercato del lavoro e sull'erogazione di assistenza all'infanzia.

    Dispositivo per la ripresa e la resilienza e parità di genere

    Le considerazioni in materia di uguaglianza sono in primo piano nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza, sebbene non costituiscano ufficialmente uno dei criteri di valutazione dei piani nazionali da parte della Commissione. Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza impone agli Stati membri di spiegare in che modo i rispettivi piani contribuiscano alla parità di genere e alle pari opportunità per tutti, in linea con i principi 2 e 3 del pilastro europeo dei diritti sociali e con l'obiettivo di sviluppo sostenibile (OSS) 5 (raggiungere la parità di genere ed emancipare tutte le donne e le ragazze) e, ove pertinente, con la strategia nazionale per la parità di genere 23 . Il regolamento impone agli Stati membri di descrivere la coerenza e la complementarità delle loro misure con altre politiche, nonché con i finanziamenti provenienti da altre fonti dell'UE, compreso il Fondo sociale europeo+ (FSE+).

    Gli obiettivi generali del regolamento indicano che il dispositivo presterà particolare attenzione alle donne nell'attenuare l'impatto della crisi (cfr. in particolare l'articolo 4 e l'articolo 18, paragrafo 4, lettera o)). Inoltre l'ambito di applicazione del dispositivo comprende il pilastro 4 (cfr. articolo 3, lettera d)), incentrato sulla coesione sociale e territoriale, in cui la nozione di "sociale" comprende il miglioramento della parità di genere e delle pari opportunità. Le considerazioni sulla parità sono contemplate anche nell'obiettivo di ridurre le vulnerabilità sociali, aspetto che rientra in uno dei criteri di valutazione dei piani.

    Infine l'articolo 17, paragrafo 3, del regolamento prevede che i piani affrontino la totalità o una parte significativa delle sfide individuate nelle pertinenti raccomandazioni specifiche per paese, comprese quelle rivolte agli Stati membri nel 2019 e nel 2020 che erano direttamente o indirettamente collegate all'obiettivo di migliorare la parità di genere. In fase di preparazione dei piani la Commissione ha invitato sistematicamente gli Stati membri a integrare nel piano nazionale le considerazioni in materia di parità. In linea con il duplice approccio della strategia per la parità di genere 24 la Commissione ha incoraggiato gli Stati membri a includere misure mirate destinate a promuovere la parità e a integrare le considerazioni in materia di parità in tutte le parti dei piani. 

    Comunicazione in materia di parità di genere nel contesto dell'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza

    La Commissione ha promosso lo sviluppo di strumenti di comunicazione a livello di UE e di Stati membri per monitorare l'attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza e provvedere a che contribuisca a rendere più inclusive sia l'UE sia la ripresa, anche prevedendo la disaggregazione per genere dei vari dati comunicati. A tal fine la Commissione ha adottato due atti delegati: a) sul quadro di valutazione della ripresa e della resilienza e sugli indicatori comuni, e b) sulla rendicontazione ex post in merito alla spesa sociale, entrati entrambi in vigore il 2 dicembre 2021.

    Detti atti delegati prevedono diverse disposizioni per monitorare l'impatto di genere del dispositivo per la ripresa e la resilienza:

    ·il regolamento delegato (UE) 2021/2106 25  stabilisce 14 indicatori comuni rispetto ai quali gli Stati membri riferiscono sui progressi compiuti in relazione agli obiettivi del dispositivo e quattro di tali indicatori comuni richiedono la disaggregazione dei dati per genere;

    ·al fine di tracciare il contributo del dispositivo per la ripresa e la resilienza alla parità di genere, negli strumenti di valutazione la Commissione, in consultazione con gli Stati membri, ha contrassegnato le misure incentrate sulla parità di genere, in linea con la metodologia definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105 26 .

    È importante peraltro sottolineare che, dati i vincoli metodologici, la natura ex ante della valutazione e la natura basata si sui risultati del dispositivo per la ripresa e la resilienza, non è possibile far derivare direttamente dai piani stessi l'impatto effettivo e la spesa per la parità di genere.

    Misure incentrate sulla parità di genere nei piani nazionali 

    Sulla base dei contrassegni relativi alla parità di genere attribuiti alle rispettive misure dei piani dalla Commissione in consultazione con gli Stati membri, risulta che 129 misure dei 25 piani adottati fino al 30 giugno 2022 si concentrano sulla parità di genere. Si veda la ripartizione per Stato membro di cui alla figura 13 27 .

    Figura 13. Quota (in %) delle misure incentrate sulla parità di genere nei PNRR adottati

    Fonte: quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.

    Sebbene le misure specifiche contribuiscano principalmente ai pilastri 4 (Coesione sociale e territoriale), 5 (Salute e resilienza economica, sociale e istituzionale) e 6 (Politiche per la prossima generazione) del dispositivo per la ripresa e la resilienza, la parità di genere è sostenuta anche da misure che contribuiscono ai pilastri 1 (Transizione verde),
    2 (Trasformazione digitale) e 3 (Crescita intelligente, sostenibile e inclusiva).

    Talune misure a sostegno della transizione verde nel contesto del pilastro 1, ad esempio, contribuiscono agli obiettivi di parità di genere (ad esempio Belgio, Cechia, Finlandia, Slovacchia e Spagna), promuovendo la formazione nelle competenze verdi tra le donne o creando e riqualificando strutture per l'assistenza all'infanzia dotate di migliore efficienza energetica.

    Nelle misure a sostegno della transizione digitale nel contesto del pilastro 2 diversi Stati membri (ad esempio Cipro, Estonia, Finlandia, Lettonia, Portogallo, Spagna e Svezia) hanno incluso interventi destinati a migliorare le competenze digitali delle ragazze e delle donne e la parità di rappresentanza nei settori afferenti a scienza, tecnologia, ingegneria e matematica (STEM) e nelle tecnologie dell'informazione e della comunicazione (TIC) (ad esempio Portogallo e Italia).

    Nel contesto del pilastro 3 sulla crescita intelligente, sostenibile e inclusiva alcuni Stati membri hanno integrato le considerazioni sulla parità di genere includendo misure destinate a migliorare l'accesso ai finanziamenti per le imprenditrici e a sostenere le start-up di proprietà femminile. Analogamente sono previste misure destinate ad aiutare le donne a migliorare le capacità imprenditoriali. Diversi Stati membri hanno introdotto obblighi o traguardi specifici in materia di comunicazione sotto il profilo del genere (ad esempio Cipro, Francia, Italia, Portogallo, Slovenia e Spagna).

    Le misure nel contesto del pilastro 4 comprendono riforme volte a ridurre il divario pensionistico di genere (ad esempio Austria), migliorare l'equilibrio tra vita professionale e vita privata così come le condizioni di lavoro (ad esempio Croazia e Slovenia) e rafforzare l'integrazione della dimensione del genere nelle politiche attive del mercato del lavoro (ad esempio Spagna), a aumentare gli investimenti per incentivare la partecipazione delle donne al mercato del lavoro (ad esempio Italia) e migliorare l'alfabetizzazione finanziaria delle donne (ad esempio Cipro).

    Numerose misure di rafforzamento dei sistemi sanitari e di assistenza a lungo termine nel contesto del pilastro 5 mirano a migliorare la qualità e l'erogazione dell'assistenza formale e informale a livello tanto nazionale quanto regionale o locale, riducendo le responsabilità assistenziali che in ambito familiare spesso incombono alle donne (ad esempio Austria, Cechia, Estonia, Italia, Lituania, Slovenia, Spagna, Svezia). Alcune misure contribuiranno in modo specifico a sostenere le donne socialmente svantaggiate quando sono incinte e a migliorare le condizioni di lavoro nelle professioni svolte prevalentemente da donne, quali l'assistenza infermieristica (ad esempio Austria e Svezia).

    Le misure nel contesto del pilastro 6 comprendono riforme e investimenti volti ad aumentare l'accesso all'educazione e cura della prima infanzia (ad esempio Austria, Belgio, Cechia, Cipro, Germania, Grecia, Italia, Polonia, Slovacchia e Spagna), che costituisce un aiuto e una condizione importanti per sostenere la partecipazione delle donne al mercato del lavoro.

    Esempi di misure incentrate sulla parità di genere con traguardi e obiettivi conseguiti

    ØL'Italia ha creato un fondo per sostenere l'imprenditoria femminile e ha previsto investimenti per prevenire potenziali vulnerabilità nelle famiglie, anche sostenendo i genitori di figli di età compresa tra 0 e 17 anni.

    ØLa Grecia ha varato un nuovo assetto volto a migliorare l'equilibrio tra vita professionale e vita privata e colmare il divario di genere nei livelli di occupazione.

    ØIl Portogallo ha dotato le scuole di nuove apparecchiature digitali per promuovere l'uguaglianza fra ragazze e ragazzi nello sviluppo delle competenze digitali e sostenere la parità di partecipazione nei settori afferenti a scienza, tecnologia, ingegneria e matematica.

    ØLa Spagna ha introdotto obblighi nuovi a carico dei datori di lavoro al fine di garantire la parità retributiva tra uomini e donne e la trasparenza salariale. La riforma contribuirà a individuare le situazioni discriminatorie dovute a valutazioni errate del lavoro (ossia una retribuzione inferiore per un lavoro di pari valore). Ha rivisto inoltre la compensazione da versare ai genitori, principalmente alle madri, per il costo del parto e dell'assistenza all'infanzia, così ridurre il divario pensionistico di genere nel lungo periodo.

    Ad oggi 13 misure incentrate sulla parità di genere contano traguardi e obiettivi conseguiti (cfr. alcuni esempi di seguito).

    III.    PROSPETTIVE PER IL FUTURO: UNO STRUMENTO FLESSIBILE RITAGLIATO SULLE SFIDE EMERGENTI 

    III.a.    Rafforzare i piani nazionali per la ripresa e la resilienza per far fronte alle nuove sfide 

    Nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza sono messi a disposizione degli Stati membri finanziamenti a condizioni estremamente favorevoli al fine di sostenere riforme e investimenti ulteriori. È importante tenere presente che gli Stati membri hanno la possibilità di rafforzare i piani aggiungendo riforme e investimenti nuovi da finanziare tramite prestiti. Il regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza fissa l'importo massimo dei prestiti a 360 miliardi di EUR a prezzi del 2018. Finora sono stati impegnati circa 165 miliardi di EUR di sostegno sotto forma di prestito, come illustrato nella figura 13.
    Di conseguenza l'importo dei prestiti del dispositivo per la ripresa e la resilienza che rimane disponibile per gli Stati membri è di circa 225 miliardi di EUR se convertito a prezzi correnti. I prestiti erogati dal dispositivo per la ripresa e la resilienza possono essere combinati con finanziamenti privati per amplificarne l'effetto. Al fine di trattare rapidamente le richieste di sostegno sotto forma di prestito in un processo equo e trasparente, la Commissione ha suggerito, nel contesto della proposta di regolamento modificativo concernente il piano REPowerEU, che gli Stati membri manifestino l'eventuale intenzione di chiedere prestiti nel quadro del dispositivo per la ripresa e la resilienza 30 giorni dopo l'entrata in vigore del nuovo regolamento.

    Figura 14. Panoramica sui prestiti impegnati (miliardi di EUR)

    Fonte: Commissione europea.

    Il dispositivo per la ripresa e la resilienza come strumento a sostegno del conseguimento degli obiettivi del piano REPowerEU 

    In considerazione dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia e dei recenti eventi geopolitici, gli Stati membri si trovano di fronte a sfide senza precedenti. È oggi più importante che mai rafforzare la resilienza degli Stati membri e investire insieme e in modo coordinato in settori d'importanza strategica in tutta l'Unione, rispettando i principi di equità e solidarietà. L'attenzione si è spostata ancora di più sull'accelerazione delle transizioni verde e digitale e sulla necessità di spingere su riforme e investimenti al fine di migliorare la preparazione alle crisi e la capacità di risposta alle crisi. Numerosi piani per la ripresa e la resilienza contemplano già misure atte a far fronte a queste sfide, e accelerarne l'attuazione è sicuramente una priorità.

    La Commissione ha proposto un piano REPowerEU usando il dispositivo per la ripresa e la resilienza come uno dei principali strumenti per conseguirne. Il piano REPowerEU mira a rispondere alla doppia urgenza che impone la trasformazione del sistema energetico dell'Europa: affrancare gradualmente l'UE dalla dipendenza dai combustibili fossili russi, che sono usati come arma economica e politica e costano ai contribuenti europei quasi 100 miliardi di EUR l'anno, e rafforzare la resilienza dell'Unione portando speditamente avanti la transizione pulita. Il piano REPowerEU, che si innesta sul pacchetto "Pronti per il 55 %" integrando gli interventi in materia di sicurezza dell'approvvigionamento energetico e stoccaggio di energia, include una serie di azioni supplementari volte a: 1) risparmiare energia e potenziare l'efficienza energetica; 2) diversificare l'approvvigionamento energetico; 3) accelerare la transizione verso l'energia pulita; 4) combinare in modo intelligente investimenti e riforme. La proposta della Commissione mira a garantire che gli Stati membri propongano un capitolo dedicato a REPowerEU in ogni piano per la ripresa e la resilienza modificato. Tale capitolo dovrebbe essere incentrato sulle misure che contribuiscono agli obiettivi di REPowerEU in modo da sostenere i risparmi energetici, diversificare gli approvvigionamenti energetici e accelerare la diffusione di energie rinnovabili per sostituire i combustibili fossili nelle abitazioni, nell'industria, nei trasporti e nella produzione di energia elettrica. Dovrebbe altresì sostenere questi obiettivi accelerando la riqualificazione della forza lavoro verso competenze verdi e sostenendo le catene del valore dei materiali e delle tecnologie fondamentali connessi alla transizione verde.

    Sono state proposte ulteriori risorse affinché il dispositivo per la ripresa e la resilienza possa rispondere a queste sfide geopolitiche senza precedenti. Fondamentale per una ripresa coronata da successo e sostenibile è aumentare la diversificazione e la sicurezza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione e ridurre la dipendenza dell'UE dai combustibili fossili. Gli Stati membri hanno la possibilità di sfruttare la dotazione di prestito residua nel contesto del dispositivo per la ripresa e la resilienza e di usare i prestiti ottenuti per sostenere misure in linea con gli obiettivi del piano REPowerEU. Per aiutare gli Stati membri a superare queste sfide, la Commissione ha proposto di aumentare i fondi a disposizione del dispositivo per la ripresa e la resilienza di con 20 miliardi di EUR ricavati dalla vendita di quote di emissioni del sistema di scambio di quote di emissioni dell'UE detenute attualmente nella riserva stabilizzatrice del mercato. La proposta offre agli Stati membri che lo chiedono la possibilità di trasferire al dispositivo per la ripresa e la resilienza parte della loro dotazione nell'ambito dei programmi in regime di gestione concorrente. In particolare gli Stati membri possono chiedere di assegnare al PNRR una quota maggiore della dotazione di cui dispongono per il periodo 2021‑2027 nel contesto dei fondi del regolamento sulle disposizioni comuni (aumento dal 5 % al 12,5 %) e fino al 12,5 % della dotazione nazionale nel contesto del fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale, in considerazione dell'elevato livello di allineamento tra il dispositivo per la ripresa e la resilienza e gli obiettivi di detti programmi. 

    I piani per la ripresa e la resilienza sono particolarmente adatti ad attuare queste priorità urgenti. I piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri fungeranno da quadro strategico per le riforme e gli investimenti così che risulti possibile un'azione collettiva europea volta al conseguimento di sistemi energetici più resilienti, sicuri e sostenibili in linea con gli obiettivi del piano REPowerEU. I piani modificati dovranno dare seguito alle raccomandazioni specifiche per paese del 2022, in particolare a quelle nel settore dell'energia. 

    III.b.    Tappe successive: orientamenti agli Stati membri sull'aggiornamento dei piani 

    Il nuovo documento di orientamento sui PNRR nel contesto di REPowerEU presenta le informazioni e le istruzioni necessarie affinché gli Stati membri possano modificare i piani in relazione alla dotazione aggiornata, aggiungendo nel contempo riforme e investimenti per centrare gli obiettivi di REPowerEU.

    I nuovi orientamenti si concentrano sul processo di modifica dei piani esistenti mentre gli orientamenti di gennaio 2021 28 rimangono validi per la preparazione dei PNRR in generale. Nello specifico il nuovo documento di orientamento illustra il modo in cui dovrebbe essere strutturato il capitolo REPowerEU e quale dovrebbe esserne il contenuto.

    Negli orientamenti la Commissione ha precisato che l'aggiunta dei capitoli su REPowerEU non dovrebbe ritardare l'attuazione dei PNRR. È importante che gli Stati membri continuino a concentrarsi sull'attuazione dei PNRR esistenti per progredire su traguardi e obiettivi, considerando la pertinenza che hanno ai fini di una maggiore rapidità di ripresa dall'impatto economico della pandemia e di una maggiore resilienza.

    La modifica dei PNRR dovrebbe pertanto essere adeguatamente giustificata e circoscritta a una serie specifica di situazioni, al fine di consentire una rapida adozione e mobilitazione degli investimenti e delle riforme aggiuntivi. Il livello di ambizione dei PNRR non dovrebbe diminuire, in particolare per quanto concerne le riforme che rispondono alle raccomandazioni specifiche per paese.

    Conclusioni

    Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è stato istituito a febbraio 2021 al fine di promuovere la coesione economica, sociale e territoriale dell'Unione e offrire un sostegno finanziario significativo agli Stati membri nel contesto della crisi della COVID‑19 intensificando l'attuazione di riforme e investimenti sostenibili. Trascorsi diciotto mesi i progressi compiuti sono importanti: l'attuazione dell'ambiziosa agenda di riforme e investimenti proposta dagli Stati membri è avviata saldamente nella traiettoria e nei tempi previsti - circostanza che sostiene l'accelerazione delle transizioni verde e digitale dell'Europa.

    Il dispositivo per la ripresa e la resilienza è assurto a elemento portante della strategia orientata al futuro dell'Unione europea, dato che i piani nazionali per la ripresa e la resilienza hanno stabilito il programma di investimenti e riforme volto a promuovere una crescita inclusiva e sostenibile per gli anni a venire. Il dispositivo per la ripresa e la resilienza aiuterà gli Stati membri a colmare le disuguaglianze tra donne e uomini attraverso misure incentrate specificamente sulla parità di genere e tramite il sostegno all'integrazione della dimensione della parità in tutti i sei pilastri.

    In questa prima fase la natura di strumento orientato dalla domanda e basato sui risultati peculiare al dispositivo ne ha dimostrato inequivocabilmente l'efficacia. Il dispositivo sostiene l'attuazione di una combinazione di riforme e investimenti sinergici, progettati insieme agli Stati membri e ritagliati sulle loro esigenze, e offre gli incentivi atti a garantirne l'attuazione a medio termine.

    Dall'istituzione del dispositivo per la ripresa e la resilienza, eventi geopolitici ed economici senza precedenti hanno avuto ripercussioni clamorose sulla società e sull'economia dell'Unione, che ora si trovano a far fronte a una nuova crisi causata dall'impatto dell'invasione dell'Ucraina da parte della Russia. Rimangono essenziali le misure incluse negli attuali piani per la ripresa e la resilienza per conseguire risultanti nelle transizioni verde e digitale, misure che devono essere attuate integralmente. Si prevede già che numerose misure incluse nei piani per la ripresa e la resilienza degli Stati membri contribuiranno al superamento delle nuove sfide. Allo stesso tempo i recenti sviluppi geopolitici ed economici aumentano ulteriormente il senso d'urgenza e impongono un livello più elevato di ambizione che permetta di migliorare sensibilmente la resilienza dell'approvvigionamento energetico dell'Unione, ridurre la dipendenza dalle importazioni di energia e sostenere transizioni giuste. A tal fine occorre una combinazione di investimenti e riforme aggiuntivi, a livello tanto di UE quanto nazionale.

    In questo contesto, visti i primi tangibili risultati positivi del dispositivo per la ripresa e la resilienza, la Commissione ha proposto di farne lo strumento principale per conseguire gli obiettivi del piano REPowerEU 29 . La capacità di prestito disponibile del dispositivo per la ripresa e la resilienza e le fonti di finanziamento aggiuntive proposte possono contribuire a rafforzare l'autonomia strategica aperta dell'Europa, ridurre la dipendenza dell'Unione dai combustibili fossili, sostenere le energie rinnovabili e ridurre il consumo di energia in generale. Con un capitolo REPowerEU destinato a rafforzarne le ambizioni, i piani per la ripresa e la resilienza sono adatti a fungere da quadro strategico fondamentale dell'Europa per le riforme e gli investimenti, atto a permettere un'azione collettiva europea volta al conseguimento di sistemi energetici più resilienti, sicuri e sostenibili.

    (1)

     COM(2022) 75 final

    (2)

     Disponibile all'indirizzo: https://www.europarl.europa.eu/doceo/document/A-9-2022-0171_IT.html.

    (3)

     In linea con l'articolo 34, paragrafo 3, del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, cfr. https://europa.eu/next-generation-eu/index_it.

    (4)

     Il documento di orientamento è disponibile (solo in EN) all'indirizzo: https://ec.europa.eu/info/sites/default/files/c_2022_3300_1_en_0.pdf.

    (5)

    Cfr. Pfeiffer P., Varga J. e in 't Veld J. (2021), Quantifying Spillovers of NGEU investment, European Economy Discussion Papers, n. 144 e Afman et al. (2021), An overview of the economics of the Recovery and Resilience Facility, Quarterly Report on the Euro Area (QREA), vol. 20, n. 3 pagg. 7-16. Entrambi gli studi evidenziano inoltre la sensibilità dei risultati alle ipotesi di fondo.

    (6)

    Accordi operativi firmati con Cipro, Croazia, Estonia, Francia, Grecia, Italia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Romania, Slovacchia, Slovenia e Spagna. Entro la fine del 2022 è prevista la firma di ulteriori 12 accordi operativi.

    (7)

    Richieste di pagamento presentate da Croazia, Francia, Grecia, Italia, Portogallo, Romania, Slovacchia; due da Spagna e Italia.

    (8)

    Pagamenti erogati a favore di Croazia, Francia, Grecia, Italia, Portogallo e Spagna.

    (9)

     Spagna per la seconda volta il 30.4, Francia il 26.11.2021, Grecia, Italia, Portogallo, Croazia, Slovacchia il 29.4 e Romania il 31.5.

    (10)

     La Commissione ha approvato la prima richiesta di pagamento della Slovacchia e la seconda della Spagna il 21 luglio 2022. I due pagamenti porteranno a 112,4 miliardi di EUR la somma totale dei versamenti effettuati.

    (11)

      https://ec.europa.eu/info/business-economy-euro/recovery-coronavirus/recovery-and-resilience-facility_it .

    (12)

    Le misure sono assegnate ai pilastri primari e secondari in base alla pertinenza: l'area di intervento predominante della misura (ad esempio verde, digitale, ecc.) ne determina l'assegnazione primaria, mentre l'assegnazione secondaria si basa sulla seconda area di intervento più rilevante della misura.

    (13)

       Regolamento delegato (UE) 2021/2105.

    (14)

    Un traguardo e un obiettivo possono contribuire a più di un pilastro.

    (15)

    I PNRR dovevano specificare e giustificare, richiamandosi all'allegato VI del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, in che proporzione ciascuna misura contribuisca pienamente (100 %), in parte (40 %) o non abbia alcun impatto (0 %) sugli obiettivi climatici. La combinazione dei coefficienti con le stime dei costi di ciascuna misura consente di calcolare il grado in cui i piani contribuiscono all'obiettivo climatico.

    (16)

    I PNRR dovevano specificare e giustificare, richiamandosi all'allegato VII del regolamento che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, in che proporzione ciascuna misura contribuisca pienamente (100 %), in parte (40 %) o non abbia alcun impatto (0 %) sugli obiettivi digitali. La combinazione dei coefficienti con le stime dei costi di ciascuna misura consente di calcolare il grado in cui i piani contribuiscono all'obiettivo digitale.

    (17)

     Maggiori informazioni ed esempi concreti di misure a sostegno delle PMI sono disponibili nell'analisi tematica "Sostegno alle PMI" pubblicata sul quadro di valutazione della ripresa e della resilienza (solo in EN): https://ec.europa.eu/economy_finance/recovery-and-resilience-scoreboard/assets/thematic_analysis/3_SME.pdf  

    (18)

    Traguardi legati alle misure che contribuiscono alla categoria sociale "Occupazione", definita nel regolamento delegato (UE) 2021/2105.

    (19)

    Relazione comune sull'occupazione 2022, cfr. https://eur-lex.europa.eu/resource.html?uri=cellar:ac9248f7-4d16-11ec-91ac-01aa75ed71a1.0007.02/DOC_1&format=PDF.

    (20)

    Istituto europeo per l'uguaglianza di genere (EIGE), Disuguaglianze di genere nell'assistenza e conseguenze per il mercato del lavoro, 2021 (solo in EN).

    (21)

    Quali persone con disabilità, anziani e persone appartenenti a minoranze razziali o etniche.

    (22)

    EIGE, cfr. https://eige.europa.eu/publications/gender-equality-index-2021-health.

    (23)

    Articolo 18, paragrafo 4, lettera o), del regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 12 febbraio 2021, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza.

    (24)

    La strategia persegue un duplice approccio di integrazione della dimensione di genere combinata con azioni mirate.

    (25)

    Regolamento delegato (UE) 2021/2106 della Commissione, del 28 settembre 2021, che integra il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, stabilendo gli indicatori comuni e gli elementi dettagliati del quadro di valutazione della ripresa e della resilienza.

    (26)

     Regolamento delegato (UE) 2021/2105 della Commissione, del 28 settembre 2021, che integra il regolamento (UE) 2021/241 del Parlamento europeo e del Consiglio, che istituisce il dispositivo per la ripresa e la resilienza, definendo una metodologia per la rendicontazione della spesa sociale. Si osservi che, per cogliere meglio quest'aspetto in tutti i piani, la Commissione ha applicato la metodologia non soltanto alle misure di natura sociale, ma anche a tutte le altre misure dei PNRR adottati incentrate sulla parità di genere. Il rilievo dato a quest'aspetto non doveva necessariamente costituire l'obiettivo principale delle misure in questione, il che significa che anche le misure non contrassegnate possono incidere sulla parità di genere. Dati i vincoli metodologici, la natura ex ante della valutazione e la natura basata sui risultati del dispositivo per la ripresa e la resilienza, non è possibile far derivare direttamente dai contrassegni l'impatto effettivo e la spesa per la parità di genere.

    (27)

    I dati sono illustrativi, destinati all'uso per l'analisi qualitativa, e non costituiscono una valutazione comparativa dei PNRR degli Stati membri. Il numero e la struttura delle misure variano notevolmente da un piano nazionale all'altro, così come varia l'approccio seguito per rispecchiare gli impegni relativi alla parità di genere. Un'analisi più dettagliata è disponibile nei documenti di lavoro dei servizi della Commissione da questa adottati per ciascun piano approvato.

    (28)

    Documento di lavoro dei servizi della Commissione SWD(2021) 12 final.

    (29)

    Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio che modifica il regolamento (UE) 2021/241 per quanto riguarda l'inserimento di capitoli dedicati al piano REPowerEU nei piani per la ripresa e la resilienza e che modifica il regolamento (UE) 2021/1060, il regolamento (UE) 2021/2115, la direttiva 2003/87/CE e la decisione (UE) 2015/1814. Testo integrale disponibile all'indirizzo: https://eur-lex.europa.eu/legal-content/IT/TXT/?qid=1659964986239&uri=CELEX%3A52022PC0231.

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