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Document 52022AR1228
Opinion of the European Committee of the Regions — Guidelines for the development of the trans-European transport network (TEN-T)
Parere del Comitato europeo delle regioni — Orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)
Parere del Comitato europeo delle regioni — Orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)
COR 2022/01228
GU C 498 del 30.12.2022, p. 68–82
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
30.12.2022 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
C 498/68 |
Parere del Comitato europeo delle regioni — Orientamenti per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti (TEN-T)
(2022/C 498/12)
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I. PROPOSTE DI EMENDAMENTO
Proposta di regolamento del Parlamento europeo e del Consiglio sugli orientamenti dell’Unione per lo sviluppo della rete transeuropea dei trasporti, che modifica il regolamento (UE) 2021/1153 e il regolamento (UE) n. 913/2010 e abroga il regolamento (UE) n. 1315/2013
COM(2021) 812 final
Emendamento 1
Considerando 4
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Nessuna regione dell’Unione europea dovrebbe essere ignorata negli sforzi di transizione.
Emendamento 2
Considerando 16
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
L’emendamento, inteso a sostituire nella versione francese il termine «devraient» (dovrebbero) con «doivent» (devono), non riguarda la versione italiana.
Emendamento 3
Considerando 52
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
La Commissione europea deve assistere le autorità locali che non hanno esperienza nello sviluppo dei piani urbani di mobilità sostenibile, agevolando in particolare la condivisione dell’esperienza.
Emendamento 4
Considerando 66
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Le strutture di gestione integrata, quali i gruppi europei di cooperazione territoriale, hanno dimostrato di poter contribuire ad affrontare le difficoltà riscontrate nel settore della cooperazione transfrontaliera, segnatamente nella realizzazione delle sezioni transfrontaliere della TEN-T. Il regolamento dovrebbe farvi riferimento.
Emendamento 5
Articolo 3, lettera f)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento |
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Motivazione
Un nodo urbano funzionale rispecchia meglio il sistema di trasporto integrato di una città e della sua area di pendolarismo, e svolge un ruolo chiave nella pianificazione delle aree urbane e nella decarbonizzazione del loro sistema di trasporto. L’aggiunta dell’aggettivo «funzionale» alla definizione di nodo urbano corrisponde meglio alla descrizione dei piani urbani di mobilità sostenibile contenuta all’articolo 3, lettera o).
Emendamento 6
Articolo 3, lettera l)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
L’emendamento comporterebbe il finanziamento di progetti di hub passeggeri multimodali tra nodi urbani e al loro interno.
Emendamento 7
Articolo 3, lettera o)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
L’emendamento garantisce che i piani urbani di mobilità sostenibile possano basarsi su piani esistenti e/o su piani più ampi a livello locale e regionale.
Emendamento 8
Articolo 3, lettera z)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
È opportuno che il regolamento definisca i porti marittimi citando l’insieme dei ruoli svolti dalle loro infrastrutture al fine di rispondere nel modo migliore alle sfide cui essi fanno fronte.
Emendamento 9
Articolo 4, paragrafo 2, lettera c)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Al fine di assicurare la continuità della rete nonché la sua realizzazione entro i termini previsti dall’articolo 6 del regolamento, è indispensabile adattare le misure tecniche alle sfide che possono derivare dalla loro applicazione in determinate regioni, segnatamente quelle citate dal considerando 26 del regolamento: nelle regioni ultraperiferiche e in altre regioni remote, insulari, periferiche e montuose, nelle zone scarsamente popolate o nelle reti isolate o parzialmente isolate.
Emendamento 10
Articolo 8, paragrafo 2, lettera b)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento |
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Motivazione
Negli Stati membri con un flusso di persone e merci inferiore alla media, i progetti ferroviari tendono a non essere redditizi se sono rigorosamente esaminati sulla base di un metodo di analisi costi-benefici. L’interpretazione della sostenibilità dovrebbe tenere conto delle circostanze e dell’impatto più ampio dei progetti.
Emendamento 11
Articolo 15, paragrafo 3, lettera b)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Al fine di assicurare l’efficacia dell’attuazione della rete entro i termini previsti dall’articolo 6 del regolamento, è opportuno limitare gli oneri amministrativi e agevolare la concessione di esenzioni.
I progressi nell’attuazione della rete globale della TEN-T non sono sufficienti per prevedere il soddisfacimento nel 2050 di tutti i requisiti previsti. Ciò richiederebbe in effetti una mobilitazione finanziaria troppo elevata, in quanto determinate sezioni non sono peraltro adeguate ai fini del soddisfacimento di determinati requisiti, come ad esempio l’elettrificazione di tutte le linee ferroviarie. È pertanto opportuno favorire lo sviluppo della rete e agevolare l’individuazione delle sezioni sulle quali sarà più rilevante adattare i requisiti del regolamento.
Emendamento 12
Articolo 16, paragrafo 2, lettera c)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Il rispetto di tale requisito tecnico, che si rivelerebbe troppo oneroso, non apporta alcun valore aggiunto significativo. Appare più sensato favorire un approccio più realistico ed efficace al fine di assicurare la realizzazione della rete entro i termini previsti e di offrire agli utenti della rete collegamenti efficaci ed efficienti.
Emendamento 13
Articolo 16, paragrafo 5, lettera b)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Al fine di assicurare l’efficacia dell’attuazione della rete entro i termini previsti dall’articolo 6 del regolamento, è opportuno limitare gli oneri amministrativi e agevolare la concessione di esenzioni.
Molte tratte ferroviarie della rete centrale e della rete centrale estesa non sono adeguate per il soddisfacimento dei requisiti stabiliti. Il loro rispetto si rivelerà impossibile a causa della presenza di vincoli geografici specifici o di vincoli fisici considerevoli che ne impediscono il soddisfacimento o che generano costi aggiuntivi non giustificabili.
Emendamento 14
Articolo 17, paragrafo 6
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
6. Su richiesta di uno Stato membro, in casi debitamente giustificati, la Commissione può concedere esenzioni per i requisiti di cui ai paragrafi da 1 a 5 mediante atti di esecuzione. Qualsiasi richiesta di esenzione si basa su un’analisi costi-benefici sotto il profilo socioeconomico e su una valutazione dell’impatto sull’interoperabilità. Le esenzioni rispettano i requisiti di cui alla direttiva (UE) 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio e sono coordinate e concordate con lo Stato membro limitrofo o gli Stati membri limitrofi, ove applicabile. |
6. su richiesta di uno Stato membro, di un’autorità regionale o di un gruppo di autorità competenti, in casi debitamente giustificati, la Commissione può concedere altre esenzioni per i requisiti di cui ai paragrafi da 1 a 5 mediante atti di esecuzione. Qualsiasi richiesta di esenzione si basa su un’analisi costi-benefici sotto il profilo socioeconomico e su una valutazione dell’impatto sull’interoperabilità. Le esenzioni rispettano i requisiti di cui alla direttiva (UE) 2016/797 del Parlamento europeo e del Consiglio e sono coordinate e concordate con lo Stato membro limitrofo o gli Stati membri limitrofi, ove applicabile. |
Motivazione
La diffusione effettiva del sistema europeo di gestione del traffico ferroviario (ERTMS) non potrà avvenire entro i termini previsti su determinate sezioni della rete, segnatamente a causa della portata degli investimenti che richiederebbe. Al fine di assicurare l’efficacia dell’attuazione della rete entro i termini previsti dall’articolo 6 del regolamento, è opportuno limitare gli oneri amministrativi e agevolare la concessione di esenzioni nella misura in cui queste ultime non influiscono sull’interoperabilità della rete a livello europeo.
Emendamento 15
Articolo 19, lettera g)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Le tratte esentate dall’obbligo di elettrificazione devono essere considerate come spazi che permettono lo sviluppo di soluzioni tecnologiche innovative che favoriscono la lotta contro i cambiamenti climatici. Per questo motivo, l’Unione europea deve adottare un approccio neutro dal punto di vista tecnologico al fine di assicurare preferibilmente l’efficacia sotto il profilo climatico ed economico delle tecnologie sviluppate.
Emendamento 16
Articolo 28, paragrafo 1, lettera a)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Lo sviluppo di infrastrutture stradali di qualità elevata per la circolazione a lunga distanza deve andare di pari passo con lo sviluppo di infrastrutture per le biciclette e i pedoni, soprattutto nei nodi urbani.
Emendamento 17
Articolo 33, paragrafo 2
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
2. Su richiesta di uno Stato membro, la Commissione, in casi debitamente giustificati, può concedere esenzioni dai requisiti di cui al paragrafo 1, lettere a), b), c) e g) mediante atti di esecuzione. Qualsiasi richiesta di esenzione si basa su un’analisi costi-benefici sotto il profilo socioeconomico o riguarda limitazioni geografiche specifiche o limitazioni fisiche significative, compresa l’assenza di un sistema ferroviario nel territorio. |
2. Su richiesta di uno Stato membro, di un’autorità regionale o di un gruppo di autorità competenti, la Commissione, in casi debitamente giustificati, può concedere esenzioni dai requisiti di cui al paragrafo 1, lettere a), b), c) e g) mediante atti di esecuzione. Qualsiasi richiesta di esenzione si basa su un’analisi costi-benefici sotto il profilo socioeconomico o riguarda limitazioni geografiche specifiche o limitazioni fisiche significative, compresa l’assenza di un sistema ferroviario nel territorio. |
Motivazione
Al fine di garantire la continuità della rete nonché la sua realizzazione entro i termini previsti dall’articolo 6 del regolamento, è necessario adattare le misure tecniche alle sfide che possono derivare dalla loro applicazione in determinate regioni.
Emendamento 18
Articolo 35, paragrafo 3, ultimo comma
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento |
Gli Stati membri consultano gli spedizionieri e gli operatori del trasporto e della logistica che operano sul loro territorio. Nella loro analisi tengono conto dei risultati di tale consultazione. |
Gli Stati membri consultano gli enti locali e regionali responsabili dei nodi urbani, gli spedizionieri e gli operatori del trasporto e della logistica che operano sul loro territorio. Nella loro analisi tengono conto dei risultati di tale consultazione. |
Motivazione
Gli enti locali e regionali hanno una responsabilità globale per quanto riguarda i terminali merci multimodali e i requisiti dell’infrastruttura di trasporto TEN-T di cui all’articolo 37, e dovrebbero quindi essere consultati quando gli Stati membri preparano i loro piani d’azione per lo sviluppo di una rete di terminali merci multimodali.
Emendamento 19
Articolo 37, paragrafo 5
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
5. Su richiesta di uno Stato membro, in casi debitamente giustificati, la Commissione può concedere esenzioni dagli obblighi di cui ai paragrafi da 1 a 4 mediante atti di esecuzione qualora gli investimenti nelle infrastrutture non possano essere giustificati in termini di costi e benefici sotto il profilo socioeconomico, in particolare quando il terminale si trova in una zona limitata in termini di spazio. |
5. Su richiesta di uno Stato membro, in casi debitamente giustificati, la Commissione può concedere esenzioni dagli obblighi di cui ai paragrafi da 1 a 4 mediante atti di esecuzione qualora gli investimenti nelle infrastrutture non possano essere giustificati in termini di costi e benefici sotto il profilo socioeconomico, in particolare quando il terminale si trova in una zona limitata in termini di spazio , specialmente nei nodi urbani . Dovrebbero essere possibili eccezioni anche nei nodi urbani se la domanda del mercato non favorisce il rispetto dei requisiti stabiliti per i terminali. |
Motivazione
Le piattaforme stabilite nei nodi urbani (come indicato nell’articolo 40) devono far fronte a pressioni molto forti di carattere immobiliare e a uno spazio limitato. La loro situazione complica il soddisfacimento di determinati requisiti tecnici previsti nei paragrafi da 1 a 4 dell’articolo in esame. È pertanto opportuno privilegiare, per questi ultimi, compiti di logistica urbana la cui realizzazione non richiede un’espansione troppo elevata.
Emendamento 20
Articolo 40, lettera b), punto ii) e ultimo comma
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
la raccolta e la presentazione alla Commissione dei dati sulla mobilità urbana per ciascun nodo urbano riguardanti quanto meno le emissioni di gas serra, la congestione, gli incidenti e i feriti, la quota modale e l’accesso ai servizi di mobilità, nonché dei dati sull’inquinamento atmosferico e acustico. Successivamente tali dati vengono presentati ogni anno; […] Entro un anno dall’entrata in vigore del presente regolamento, la Commissione adotta un atto di esecuzione che stabilisce una metodologia per la raccolta, da parte degli Stati membri, dei dati di cui alla lettera b), punto ii). Tale atto di esecuzione è adottato secondo la procedura d’esame di cui all’articolo 59, paragrafo 3. |
la comunicazione alla Commissione degli sviluppi nell’attuazione dei piani urbani di mobilità sostenibile; […] |
Motivazione
Se, da una parte, risulta comprensibile che la Commissione auspichi monitorare in modo approfondito gli sviluppi nell’attuazione dei piani urbani di mobilità sostenibile, dall’altra, effettuare un’operazione di raccolta annuale dei dati di tale portata risulta inopportuno. Inoltre, la loro compilazione porterà a un aumento eccessivo degli studi, troppo oneroso per gli enti locali e regionali. È opportuno continuare a vigilare che la preparazione dei piani urbani di mobilità sostenibile e dei relativi indicatori non comporti oneri amministrativi inutili per la realizzazione degli obiettivi della TEN-T. Si propone quindi di snellire la procedura di monitoraggio dell’attuazione dei piani urbani di mobilità sostenibile, mantenendo al contempo un obbligo di comunicazione dei loro progressi.
Emendamento 21
Articolo 40, lettera d)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Risulta rischioso stabilire la realizzazione di terminali merci multimodali senza tenere conto delle dinamiche dei flussi a livello regionale e soddisfare nel modo migliore le esigenze delle imprese tenendo al contempo in considerazione le possibilità a livello immobiliare e tecnico del territorio. Si propone pertanto di sottolineare la propensione alla logistica urbana di tali piattaforme.
Emendamento 22
Articolo 44, lettera a)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
È opportuno incoraggiare l’innovazione tecnologica per tutti i modi di trasporto ai fini del conseguimento degli obiettivi del Green Deal europeo. Sono altresì possibili e auspicabili innovazioni nel settore ferroviario, segnatamente nelle sezioni esentate dall’attuazione delle norme tecniche.
Emendamento 23
Articolo 44, lettera a)
(nuova lettera)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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incoraggiare la ricerca e lo sviluppo di soluzioni alternative verdi e innovative nei territori esentati dalle misure tecniche della TEN-T, quali le isole e le regioni ultraperiferiche; |
Motivazione
Se, da un lato, le esenzioni concesse a determinati territori nel quadro del regolamento o su richiesta permettono di assicurare la buona attuazione della TEN-T adattandola alle sfide dei territori, dall’altro, è opportuno incoraggiare in tale contesto l’emergere di soluzioni tecnologiche o energetiche alternative rendendo tali territori laboratori di innovazione.
Emendamento 24
Articolo 52, paragrafo 2
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
2. Il «forum del corridoio» è formalmente istituito e presieduto dal coordinatore europeo. Gli Stati membri interessati convengono sulla composizione del forum del corridoio per la parte del corridoio di trasporto europeo che li concerne e assicurano la rappresentanza della governance del trasporto ferroviario di merci. |
2. Il «forum del corridoio» è formalmente istituito e presieduto dal coordinatore europeo. Gli Stati membri interessati convengono sulla composizione del forum del corridoio per la parte del corridoio di trasporto europeo che li concerne e assicurano la rappresentanza della governance del trasporto ferroviario di merci delle autorità regionali e locali, degli imprenditori e del settore produttivo, nonché dei nodi urbani della TEN-T . |
Motivazione
Le autorità regionali assicurano una parte importante del cofinanziamento dei progetti della TEN-T. Dispongono inoltre di competenze in termini di pianificazione della rete e di gestione dei servizi di trasporto collettivo su scala regionale. Costituiscono altresì l’anello di congiunzione indispensabile per la comunicazione delle esigenze in materia di mobilità dei cittadini. È quindi opportuno coinvolgerle pienamente nella governance dei corridoi della TEN-T.
Emendamento 25
Articolo 52, paragrafo 6
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
6. Il coordinatore europeo può consultare le autorità regionali e locali, i gestori dell’infrastruttura, gli operatori dei trasporti, in particolare quelli che sono membri della governance del trasporto ferroviario di merci, il settore dell’approvvigionamento, gli utenti dei trasporti e i rappresentanti della società civile in relazione al piano di lavoro e alla sua attuazione. Il coordinatore europeo competente per l’ERTMS coopera altresì strettamente con l’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie e l’impresa comune «Ferrovie europee», mentre il coordinatore europeo per lo spazio marittimo europeo coopera con l’Agenzia europea per la sicurezza marittima. |
6. Il coordinatore europeo consulta le autorità locali, i gestori dell’infrastruttura, gli operatori dei trasporti, in particolare quelli che sono membri della governance del trasporto ferroviario di merci, il settore dell’approvvigionamento, gli utenti dei trasporti e i rappresentanti della società civile in relazione al piano di lavoro e alla sua attuazione. Il coordinatore europeo competente per l’ERTMS coopera altresì strettamente con l’Agenzia dell’Unione europea per le ferrovie e l’impresa comune «Ferrovie europee», mentre il coordinatore europeo per lo spazio marittimo europeo coopera con l’Agenzia europea per la sicurezza marittima. |
Motivazione
Tutti i coordinatori hanno attuato meccanismi di consultazione dell’insieme degli attori pertinenti nel loro perimetro di azione. Un aspetto, questo, da considerare.
Emendamento 26
Articolo 53, paragrafo 2
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
2. Il piano di lavoro è preparato in stretta collaborazione con gli Stati membri interessati e in consultazione con il forum del corridoio e la governance del trasporto ferroviario di merci o il forum consultivo delle priorità orizzontali. Il piano di lavoro dei corridoi di trasporto europei è approvato dagli Stati membri interessati. La Commissione presenta il piano di lavoro, per informazione, al Parlamento europeo e al Consiglio. |
2. Il piano di lavoro è preparato in stretta collaborazione con gli Stati membri e le autorità regionali interessati e in consultazione con il forum del corridoio e la governance del trasporto ferroviario di merci o il forum consultivo delle priorità orizzontali. Il piano di lavoro dei corridoi di trasporto europei è approvato dagli Stati membri interessati. La Commissione presenta il piano di lavoro, per informazione, al Parlamento europeo e al Consiglio. |
Motivazione
A causa del loro ruolo nell’attuazione del piano di lavoro e dell’impatto che quest’ultimo ha sui loro territori, le autorità regionali devono essere coinvolte nella sua elaborazione.
Emendamento 27
Articolo 56, paragrafo 1, lettera b)
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
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Motivazione
Considerati gli investimenti necessari per l’integrazione alla TEN-T nonché i processi virtuosi che comporta, segnatamente in termini di inverdimento delle infrastrutture, si ritiene preferibile evitare l’esclusione di porti marittimi o aeroporti dalla rete globale. Tuttavia, la rete deve rimanere adattabile, in quanto le dinamiche dei flussi sono in continua evoluzione. Anziché procedere con esclusioni, si raccomanda pertanto di avviare una procedura di accompagnamento che permetta una valutazione più approfondita delle dinamiche in atto nel porto marittimo o nell’aeroporto interessato al fine di deciderne o meno l’esclusione dalla rete.
Emendamento 28
Articolo 57
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento del CdR |
Articolo 57 Impegno con i soggetti pubblici e privati Nella fase di pianificazione e costruzione di un progetto sono rispettate , se opportuno, le procedure nazionali riguardanti il coinvolgimento e la consultazione di autorità regionali e locali, nonché della società civile, che sono interessate da un progetto di interesse comune. La Commissione promuove lo scambio di buone prassi al riguardo, in particolare per quanto concerne la consultazione e l’inclusione di persone in situazioni di vulnerabilità. |
Articolo 57 Impegno con i soggetti pubblici e privati Nella fase di pianificazione e costruzione di un progetto sono rispettate le procedure nazionali riguardanti il coinvolgimento e la consultazione di autorità regionali e locali, nonché della società civile, che sono interessate da un progetto di interesse comune. La Commissione promuove lo scambio di buone prassi al riguardo, in particolare per quanto concerne la consultazione e l’inclusione di persone in situazioni di vulnerabilità. |
Motivazione
Le autorità regionali e locali devono essere coinvolte quando sono interessate dallo sviluppo di un progetto di interesse comune.
Emendamento 29
Allegato V, punto 4
Testo proposto dalla Commissione europea |
Emendamento |
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Motivazione
Il modo in cui i flussi di traffico regionali e locali dei passeggeri e delle merci interagiscono con i flussi di traffico sui corridoi internazionali della rete TEN-T è una strada a due sensi, rispetto alla quale l’impatto delle misure andrebbe preso in considerazione in maniera reciproca per garantire un sistema di traffico senza interruzioni con collegamenti efficienti del primo e dell’ultimo miglio.
II. RACCOMANDAZIONI POLITICHE
IL COMITATO EUROPEO DELLE REGIONI
1. |
apprezza il carattere generale della proposta della Commissione; giudica essenziale disporre di un regolamento che permetta di definire una strategia di pianificazione delle infrastrutture di trasporto a livello europeo. Solo un siffatto regolamento permette di assicurare un livello di coesione, coordinamento e interoperabilità soddisfacente; |
2. |
ritiene che la dimensione transnazionale della TEN-T apporti un valore aggiunto europeo significativo. Gli enti regionali e locali danno atto dei benefici socio-economici apportati dai progetti transfrontalieri nei loro territori; |
3. |
prende atto delle conseguenze geopolitiche dell’aggressione russa in Ucraina e della necessità di porre rimedio alla vulnerabilità del sistema europeo dei trasporti, che è ora parzialmente scollegato dal mercato globale, soprattutto alimentare; appoggia la sospensione degli investimenti europei nell’ambito della rete TEN-T per progetti che coinvolgono Russia e Bielorussia, ma chiede lo sviluppo di migliori collegamenti ferroviari con l’Ucraina, in particolare per favorire il trasporto delle materie prime di base. A tal fine, il previsto aumento del bilancio dell’MCE è accolto con favore; |
4. |
accoglie con favore gli obiettivi assegnati alla TEN-T. Ribadisce l’importanza del contributo del regolamento alla lotta contro i cambiamenti climatici, in particolare attraverso il sostegno allo sviluppo dei modi di trasporto più virtuosi sotto tale punto di vista. Sottolinea al contempo la necessità di assicurare l’adattamento delle infrastrutture di trasporto agli effetti dei cambiamenti climatici nonché all’emergere di nuovi rischi. |
Coesione territoriale
5. |
si compiace di osservare la coesione territoriale riaffermata quale obiettivo prioritario del regolamento per l’insieme della rete centrale, della rete centrale estesa e della rete globale. Constata a tale proposito che la TEN-T è in linea con la raccomandazione illustrata nell’ottava relazione sulla coesione secondo cui ogni politica dell’UE dovrebbe contribuire alla coesione europea; |
6. |
raccomanda alla Commissione di definire il principio «non nuocere alla coesione», enunciato nell’8a relazione sulla coesione, in modo che sia possibile monitorarne l’applicazione alla TEN-T e in particolare ai progetti di interesse comune; |
7. |
ritiene che la TEN-T debba tenere conto della diversità delle sfide che le regioni dell’UE devono affrontare. Accoglie con favore, a tale proposito, l’attenzione prestata alle regioni rurali, remote, montane, scarsamente popolate, periferiche, insulari e ultraperiferiche, e rammenta che anche le regioni che non rientrano in tali categorie presentano una grande diversità di territori e di sfide al loro interno; |
8. |
ricorda che per il conseguimento dell’obiettivo di coesione territoriale è necessario che la rete, nel suo insieme, stabilisca un collegamento valido ed efficace con le reti di trasporto secondarie, al di là del quadro della TEN-T; |
9. |
riconosce la pertinenza di misure tecniche comuni e ambiziose che permettono di assicurare la continuità e l’interoperabilità della rete. Ricorda tuttavia che la diversità delle regioni europee rende difficile il rispetto delle tempistiche di attuazione delle norme tecniche previste nella proposta della Commissione, segnatamente i requisiti in materia di velocità minima, elettrificazione o ancora di profilo di ingombro per le tratte ferroviarie il cui soddisfacimento richiederebbe investimenti troppo elevati; |
10. |
fa rilevare che, accanto ai principali assi europei di trasporto della rete centrale e della rete globale, anche la realizzazione dei collegamenti mancanti per lo sviluppo dei collegamenti ferroviari transfrontalieri potrebbe apportare un notevole contributo. Una migliore interconnessione delle regioni frontaliere renderebbe tangibile l’integrazione europea e offrirebbe ai cittadini la possibilità di una mobilità transfrontaliera rispettosa del clima. |
Governance
11. |
sottolinea che gli enti regionali e locali contribuiscono attivamente alla pianificazione e al finanziamento delle infrastrutture di trasporto nei loro territori, alcune delle quali fanno parte della TEN-T. Invita, pertanto, a coinvolgerli maggiormente nel sistema di governance della TEN-T, in particolare, facendoli partecipare pienamente al forum dei corridoi oltre il semplice ruolo di osservatori che è loro attualmente assegnato; |
12. |
riconosce tuttavia che, nonostante questi possibili miglioramenti, la proposta della Commissione europea rispetta il principio di sussidiarietà: la rete transeuropea dei trasporti apporta effettivamente un innegabile valore aggiunto europeo al di là delle frontiere degli Stati membri, allineando gli sforzi di pianificazione degli Stati, delle regioni e delle città, in particolare attraverso il rafforzamento del ruolo dei nodi urbani nel progetto di regolamento; |
13. |
segnala l’esistenza di numerosi esempi di sezioni transfrontaliere la cui realizzazione risente di una scarsa attenzione politica a livello nazionale, della mancanza di coordinamento e della complessità di procedure amministrative non coordinate; |
14. |
invita a rafforzare notevolmente la governance della TEN-T al fine di agevolarne l’attuazione, in particolare per i collegamenti transfrontalieri mancanti. Si compiace a tale riguardo delle proposte della Commissione volte a rafforzare il ruolo dei coordinatori e a incoraggiare il coordinamento dei piani nazionali con le politiche europee; |
15. |
ritiene che la fusione dei corridoi della rete centrale e dei corridoi merci ferroviari all’interno dei corridoi di trasporto europei apporti un notevole miglioramento in termini di governance della rete, e dovrebbe permettere di migliorarne il coordinamento e l’attuazione. Si stupisce, a questo proposito, del fatto che l’allineamento effettuato dalla Commissione nella sua proposta non riguardi i porti marittimi situati sui corridoi merci ferroviari. |
Nodi urbani
16. |
ricorda che la sostenibilità della mobilità urbana, unitamente a quella dei viaggi a lunga distanza, costituisce un elemento chiave per la realizzazione degli obiettivi della TEN-T e in modo più ampio quelli del Green Deal europeo; |
17. |
sottolinea che la terza relazione dell’IPCC individua nelle politiche di pianificazione urbana, in particolare nella mobilità urbana, un’opportunità per ridurre le emissioni di gas a effetto serra. Rammenta, a tale proposito, l’importanza della mobilità attiva, il cui sviluppo richiede infrastrutture coerenti a livello di nodi urbani; |
18. |
rileva la necessità di mettere in atto piani urbani di mobilità sostenibile (PUMS). Ritiene che tali piani contribuiscano a rafforzare un modello di governance multilivello integrando le strategie di pianificazione della mobilità e del territorio a livello locale e regionale all’interno della rete TEN-T; |
19. |
fa notare che per le regioni scarsamente popolate e le regioni insulari, dovrebbe essere adottato un approccio maggiormente adeguato alle loro specificità; |
20. |
suggerisce che i criteri per i piani di mobilità urbana sostenibile tengano conto della flessibilità affinché tali piani possano essere integrati efficacemente in quelli esistenti. I nodi urbani non dovrebbero essere gravati da una massiccia trasmissione di dati e dalle relative procedure. Con l’aumento del numero di nodi urbani occorre aumentare di conseguenza i finanziamenti dell’UE ad essi destinati. |
Modi di trasporto
21. |
ricorda che il trasporto per via navigabile e il trasporto ferroviario costituiscono modi di trasporto virtuosi da un punto di vista climatico. In considerazione di ciò invita a sviluppare tali modi di trasporto nel quadro della TEN-T; |
22. |
plaude ai miglioramenti significativi nel trattamento delle infrastrutture ferroviarie. Sottolinea gli sforzi che restano da compiere in termini di interoperabilità e continuità al fine di ottenere una rete ferroviaria efficace per le merci e i passeggeri a livello europeo; |
23. |
si compiace del rafforzamento del pilastro marittimo della TEN-T e segnatamente dell’ampliamento dell’ammissibilità al finanziamento a tutte le tratte marittime tra i porti della TEN-T che dovrebbe permettere di agevolare lo sviluppo del cabotaggio al fine di incoraggiare il trasferimento modale dalla strada verso il mare come pure la connettività delle regioni insulari e ultraperiferiche. |
Finanziamento della TEN-T
24. |
ricorda che la realizzazione della TEN-T entro i termini fissati costituisce una priorità per le autorità regionali e locali. Sottolinea tuttavia che il bilancio del meccanismo per collegare l’Europa permane irrisorio rispetto alla portata degli importi che devono essere mobilitati e deplora l’impossibilità per numerose regioni di fare ricorso ai fondi strutturali per contribuire a colmare tale mancanza di finanziamento. Inoltre, nella valutazione della sostenibilità economica dei progetti di interesse comune, si dovrebbe tenere conto, oltre che dell’analisi costi-benefici, delle diverse circostanze socioeconomiche e geografiche degli Stati membri, quali distanze e volumi di traffico, nonché del loro impatto economico più ampio. Occorre inoltre prendere in considerazione la fattibilità degli obblighi imposti agli Stati membri in termini di tempo e di risorse finanziarie; |
25. |
osserva che la terza relazione dell’IPCC raccomanda di incoraggiare le scelte di mobilità più efficaci dal punto di vista climatico. Deplora pertanto l’assenza di un meccanismo volto a incentivare il trasferimento modale verso i modi di trasporto più rispettosi del clima; |
26. |
sottolinea l’indispensabile sostegno finanziario per la manutenzione della TEN-T lungo tutto il ciclo di vita dei progetti e la necessità di garantire la stabilità dei finanziamenti nelle infrastrutture di trasporto sul lungo periodo. |
Piano d’azione per la promozione del trasporto ferroviario di passeggeri transfrontaliero e a lunga percorrenza
27. |
si compiace che il piano d’azione incoraggi l’attuazione di un quadro europeo uniforme come pure l’eliminazione degli ostacoli che intralciano ancora i servizi di trasporto ferroviario transfrontaliero e a lunga percorrenza; |
28. |
sottolinea il ruolo fondamentale dei treni notturni per il conseguimento degli obiettivi del piano d’azione; |
29. |
ritiene che la promozione del trasporto ferroviario di passeggeri a lunga distanza e transfrontaliero richieda lo sviluppo di strumenti di incentivazione e di finanziamento a livello europeo, nonché la garanzia di pari condizioni di concorrenza con il trasporto aereo; |
30. |
sottolinea l’interesse degli enti regionali e locali per il conseguimento di tali obiettivi. Presterà pertanto attenzione alla proposta legislativa prevista dalla Commissione e volta ad agevolare l’utilizzo dei biglietti ferroviari da parte degli utenti. |
Bruxelles, 11 ottobre 2022
Il presidente del Comitato europeo delle regioni
Vasco ALVES CORDEIRO