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Document 52021XG1213(03)
Council conclusions on culture, high-quality architecture and built environment as key elements of the New European Bauhaus initiative 2021/C 501 I/03
Conclusioni del Consiglio sulla cultura, l’architettura di qualità e l’ambiente edificato quali elementi chiave dell’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo 2021/C 501 I/03
Conclusioni del Consiglio sulla cultura, l’architettura di qualità e l’ambiente edificato quali elementi chiave dell’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo 2021/C 501 I/03
ST/14534/2021/INIT
GU C 501I del 13.12.2021, pp. 13–18
(BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, GA, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)
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13.12.2021 |
IT |
Gazzetta ufficiale dell’Unione europea |
CI 501/13 |
Conclusioni del Consiglio sulla cultura, l’architettura di qualità e l’ambiente edificato quali elementi chiave dell’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo
(2021/C 501 I/03)
IL CONSIGLIO DELL’UNIONE EUROPEA,
riconoscendo le iniziative già adottate dall’Unione europea e dai suoi Stati membri per rafforzare l’importante ruolo della cultura, dell’architettura di qualità e dell’ambiente edificato nell’agenda politica e per garantire l’eredità dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018 e il suo impatto duraturo per le nostre società e le generazioni future;
ricordando i principali riferimenti politici di cui all’allegato delle presenti conclusioni;
sulla scorta del piano di lavoro per la cultura 2019-2022, in particolare la priorità B («Coesione e benessere») e le azioni riguardanti la tematica «Architettura e ambiente edificato di qualità per tutti»,
ACCOGLIE CON FAVORE l’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo e, in tale contesto,
SOTTOLINEA QUANTO SEGUE:
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1. |
L’architettura e l’ambiente edificato sono espressioni concrete della cultura, dei modi di vivere e dei valori passati e presenti. Costituiscono la sostanza del nostro patrimonio culturale futuro e contribuiscono a plasmare le nostre società e identità. |
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2. |
L’ambiente edificato (1) è il riflesso di una comunità, e spetta agli enti pubblici competenti e agli altri portatori di interessi, in stretta cooperazione con tutti i cittadini, la responsabilità di assicurarne la qualità complessiva. |
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3. |
Èimportante garantire un’elevata qualità nello sviluppo del parco immobiliare esistente – attraverso il restauro, la ristrutturazione, il riutilizzo adattivo e la conservazione – come pure nella creazione di nuovi edifici e spazi. |
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4. |
Gli architetti, tra l’altro, svolgono un ruolo centrale in tutte le fasi dello sviluppo di un’architettura e di un ambiente di vita di qualità e possono pertanto contribuire in modo significativo all’interesse pubblico tenendo conto della diversità territoriale e delle esigenze della società civile. |
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5. |
La cultura, così come l’architettura di qualità (2) e l’ambiente edificato concorrono in molti modi al conseguimento degli obiettivi di sviluppo sostenibile (OSS) (3) delle Nazioni Unite. Possono contribuire all’attuazione del Green Deal europeo (4) e al suo obiettivo di fare dell’Europa il primo continente a impatto climatico zero entro il 2050. |
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6. |
Il nuovo Bauhaus europeo è un’iniziativa transdisciplinare che combina tre dimensioni interconnesse: estetica, sostenibilità e inclusione. Si basa su un approccio partecipativo e mira a coinvolgere tutte le persone nell’intera Unione, comprese le persone appartenenti a gruppi svantaggiati, in linea con l’obiettivo dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite e del Green Deal europeo secondo cui nessuno deve essere lasciato indietro. |
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7. |
L’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo si ispira al Bauhaus (5) originario, che era già caratterizzato da un approccio olistico, sostenibile, di qualità e inclusivo al design, all’architettura e all’arte. |
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8. |
Nel rispetto del variegato patrimonio culturale dell’Europa, l’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo è finalizzata a creare un contesto favorevole alla trasformazione dell’ambiente di vita e a sviluppare la bellezza, la sostenibilità e l’inclusività del nostro stile di vita, anche attraverso l’innovazione e realizzazioni di qualità nel campo dell’architettura (6), del design, dell’urbanismo e in molti altri settori artistici e creativi. |
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9. |
Il patrimonio culturale e architettonico europeo costituisce un parametro di riferimento importante per la qualità esperienziale e fisica del nostro ambiente edificato. È anche una notevole risorsa in grado di ispirare e alimentare la coesione sociale, l’innovazione, la trasformazione e la rigenerazione. L’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo riconosce pertanto l’importanza del nostro patrimonio architettonico e archeologico, dei nostri paesaggi e del nostro patrimonio culturale materiale e immateriale. |
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10. |
La natura multidimensionale dell’architettura di qualità e dell’ambiente edificato richiede cooperazione, partecipazione e co-creazione intersettoriali nonché approcci transdisciplinari, in particolare in termini di sostenibilità e coerenza delle politiche. |
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11. |
La pandemia di COVID-19 ha innescato una mobilitazione di finanziamenti a tutti i livelli di governance, anche a favore dell’architettura di qualità e dell’ambiente edificato. Tali risorse finanziarie dovrebbero essere utilizzate in modo sostenibile e orientato alla qualità, in linea con i principi dello strumento per la qualità nella cultura della costruzione (Baukultur Quality Tool) di Davos, le raccomandazioni del gruppo di esperti istituito nel quadro del metodo di coordinamento aperto (MCA) (7) e i principi di qualità riveduti dell’ICOMOS per gli interventi con possibile impatto sul patrimonio culturale finanziati dall’UE (8). |
INVITA GLI STATI MEMBRI E LA COMMISSIONE, NELL’AMBITO DEI RISPETTIVI SETTORI DI COMPETENZA, A:
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12. |
Riaffermare il ruolo della cultura e del patrimonio culturale come intrinseco e inseparabile dall’ambiente edificato e di vita e come importante contributo allo sviluppo sostenibile, compresi l’economia circolare, la coesione sociale e territoriale, l’ambiente, gli obiettivi in materia di biodiversità e clima, la prosperità e il benessere di tutti in Europa. |
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13. |
Promuovere adeguate sinergie tra l’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo e altri processi che coinvolgono le persone in Europa, come la Conferenza sul futuro dell’Europa (9), nonché altri piani d’azione e strategie che promuovono la qualità architettonica ed estetica, come l’ondata di ristrutturazioni (10), e l’accessibilità, come la strategia per i diritti delle persone con disabilità 2021-2030 (11). |
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14. |
Contribuire a creare una comprensione olistica e una cultura condivisa dell’architettura di qualità mediante una maggiore sensibilizzazione, ad esempio attraverso l’istruzione formale, non formale e informale sin dalla più tenera età, e mediante l’ampia promozione e diffusione di informazioni sull’iniziativa per un nuovo Bauhaus europeo e sul ruolo che tale iniziativa riconosce alla cultura come pure all’architettura di qualità e all’ambiente edificato. |
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15. |
Adoperarsi per una visione olistica, inclusiva, transdisciplinare, orientata alla qualità e a lungo termine per l’architettura e l’ambiente edificato, integrando diverse politiche e conoscenze specialistiche in tutti i processi, gli orientamenti e i progetti di co-creazione che plasmano il nostro ambiente di vita, compresa la relazione del gruppo di esperti istituito nel quadro del metodo di coordinamento aperto (12). |
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16. |
Prendere in considerazione un approccio orientato alla qualità che includa i principi di qualità delineati nello strumento per la qualità nella cultura della costruzione di Davos (13) quale base per scelte e decisioni informate durante l’intero ciclo di vita delle strutture edificate e nella pianificazione e gestione del paesaggio (concezione, piani di investimento, meccanismi di finanziamento, misure di sostegno, processi di pianificazione, manutenzione, ristrutturazione, conservazione, riutilizzo adattivo, demolizione e riciclaggio). |
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17. |
Stimolare la crescita sostenibile, la vivibilità e l’innovazione nelle zone urbane e rurali europee applicando criteri olistici e di qualità, metodi di co-creazione e i principi dell’ICOMOS per la fornitura di un sostegno finanziario dell’UE a progetti architettonici e relativi all’ambiente edificato, ove opportuno. |
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18. |
Promuovere l’ottimizzazione dell’efficienza energetica del parco immobiliare esistente attraverso un approccio olistico, nel rispetto di tutti i criteri dello strumento per la qualità nella cultura della costruzione di Davos, compresa la conservazione del patrimonio edificato. |
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19. |
Esplorare soluzioni per consentire l’accesso ad alloggi dignitosi e a prezzi abbordabili, in particolare per i giovani che entrano nel mercato del lavoro, nonché per altri gruppi sociali vulnerabili. |
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20. |
Includere i principi di co-creazione partecipativa coinvolgendo tutti i pertinenti portatori di interessi in processi quali il processo decisionale, la pianificazione, la progettazione e la costruzione riguardanti l’ambiente edificato e di vita e la pianificazione territoriale a tutti i livelli di governance pertinenti. |
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21. |
Promuovere un approccio che rispetti il dialogo tra il patrimonio culturale esistente, l’assetto paesaggistico e la creazione contemporanea, anche mediante il riutilizzo adattivo, se del caso. |
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22. |
Creare quadri favorevoli a un’architettura di qualità a sostegno delle norme in materia di appalti pubblici, della semplificazione normativa e di procedure innovative che favoriscano un approccio basato sulla qualità piuttosto che esclusivamente sui costi, seguendo le migliori prassi per lo svolgimento di gare pubbliche nei settori dell’architettura, della paesaggistica e della pianificazione territoriale. |
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23. |
Promuovere e rafforzare ulteriormente la consapevolezza, le conoscenze e le competenze dei decisori e delle squadre preposte a tutti i livelli di governance pertinenti, compresi esperti tecnici e contraenti, affinché possano applicare criteri e norme di qualità nelle loro decisioni in materia di architettura e ambiente edificato per tutti. |
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24. |
Promuovere l’uso ottimale degli appositi programmi di finanziamento dell’UE e di altri strumenti di finanziamento disponibili allo scopo di:
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25. |
Mantenere lo slancio e portare avanti il processo di riflessione e di scambio sui ruoli culturali, sociali, economici ed ecologici dell’architettura di qualità e dell’ambiente edificato. |
INVITA GLI STATI MEMBRI A:
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26. |
Migliorare la coerenza delle politiche per l’architettura di qualità e l’ambiente edificato attraverso un adeguato coordinamento tra tutti i ministeri e i livelli amministrativi, gli enti e i servizi pertinenti, al fine di integrare un approccio olistico e basato sulla qualità in tutte le politiche e attività che hanno un impatto sull’ambiente edificato e di vita. |
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27. |
Promuovere l’integrazione dei principi e approcci del nuovo Bauhaus europeo e dell’economia circolare nelle strategie nazionali di sviluppo socioeconomico e territoriale, anche inerenti alla progettazione e all’architettura sostenibili. |
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28. |
Istituire e sostenere, ai livelli di governance appropriati, gruppi consultivi di esperti composti di architetti e di altri operatori pertinenti, quali le squadre di architetti statali e comunali (14), nonché procedure orientate alla qualità per garantire o rafforzare l’inclusione delle competenze e delle abilità professionali richieste nei processi decisionali al fine di conseguire risultati di alta qualità. |
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29. |
Designare un’entità come punto di contatto per l’iniziativa del nuovo Bauhaus europeo e raggiungere le comunità locali seguendo un approccio basato sul territorio (15), al fine di coinvolgere, se del caso, tutti i membri della società civile e i pertinenti portatori di interessi. |
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30. |
Responsabilizzare e fornire un sostegno adeguato agli attori che promuovono gli aspetti culturali e qualitativi dell’ambiente edificato e di vita presso tutti i tipi di pubblico. |
INVITA LA COMMISSIONE A:
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31. |
Facilitare l’adozione dello strumento per la qualità nella cultura della costruzione di Davos e dei suoi otto criteri di qualità nei pertinenti investimenti, quadri normativi e programmi di finanziamento dell’UE, e applicare tali principi di qualità in quanto proprietario, promotore e utilizzatore di immobili. |
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32. |
Offrire, a tutti e in tutti i pertinenti programmi dell’UE, opportunità di ricerca, sviluppo di capacità e apprendimento tra pari nei settori della cultura, dell’architettura di qualità e dell’ambiente edificato. |
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33. |
Ricercare sinergie tra i pertinenti regolamenti, programmi e politiche dell’UE esistenti e previsti al fine di rendere le transizioni verde e digitale coerenti con i principi e gli obiettivi del nuovo Bauhaus europeo e integrare la cooperazione e il processo decisionale interdisciplinari. |
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34. |
Agevolare l’informazione e l’accesso agli strumenti finanziari disponibili per sostenere progetti relativi a un ambiente di vita di qualità, comprese iniziative su piccola scala sul campo e progetti nei settori culturale e creativo. |
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35. |
Tenere conto dell’equilibrio geografico, nonché della diversità geografica, climatica, economica, sociale e culturale dell’UE, nella progettazione e nell’attuazione di strategie, progetti e azioni inerenti al nuovo Bauhaus europeo. |
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36. |
Promuovere sinergie tra arte, architettura, paesaggistica e architettura d’interni, pianificazione territoriale, design e artigianato, nonché modelli di formazione innovativi per architetti e altri operatori di settori connessi, compresa la formazione sulle tecnologie digitali di punta. |
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37. |
Promuovere la funzione svolta dai siti storici nel miglioramento dell’ambiente fisico esistente ed emergente delle comunità locali mediante l’uso di tecnologie digitali all’avanguardia nella documentazione e presentazione dell’ambiente edificato e di vita. |
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38. |
Rafforzare la consapevolezza e la cooperazione intersettoriali promuovendo l’iniziativa del nuovo Bauhaus europeo, la dichiarazione di Davos e i principi dell’ICOMOS tra i pertinenti settori strategici, in particolare quelli coinvolti nella definizione dell’ambiente edificato e di vita. |
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39. |
Riferire periodicamente al Consiglio e/o ai suoi organi preparatori, nonché alle entità designate come punti di contatto per il nuovo Bauhaus europeo, in merito ai progressi compiuti nell’attuazione di tale iniziativa, e facilitare lo scambio di migliori prassi tra gli Stati membri sul seguito datovi a livello nazionale. |
(1) Cfr. definizione nell’allegato.
(2) Come definita sulla base degli otto criteri dello strumento per la qualità nella cultura della costruzione (Baukultur Quality Tool) di Davos.
(3) Quali indicati nell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite per lo sviluppo sostenibile (cfr. riferimento nell’allegato).
(4) https://ec.europa.eu/info/strategy/priorities-2019-2024/european-green-deal_it
(5) Il Bauhaus (Weimar, Dessau e Berlino, 1919-1933) è stato la scuola di architettura, design e arte più influente del XX secolo.
(6) Comprese l’architettura d’interni, la paesaggistica e la pianificazione territoriale.
(7) Gruppo di esperti degli Stati membri, istituito nel quadro del metodo di coordinamento aperto (MCA), per un’architettura e un ambiente edificato di qualità per tutti.
(8) Principi di qualità europei per gli interventi con possibile impatto sul patrimonio culturale finanziati dall’UE - Edizione aggiornata dell’ICOMOS: https://www.icomos.org/en/about-icomos/committees/regional-activities-europe/90984-quality-principles-new-version-available
(9) https://futureu.europa.eu/?locale=it
(10) https://ec.europa.eu/commission/presscorner/detail/it/IP_20_1835
(11) https://ec.europa.eu/social/main.jsp?catId=738&langId=it&pubId=8376&furtherPubs=yes
(12) Cfr. riferimento nell’allegato.
(13) Governance, funzionalità, ambiente, economia, diversità, contesto, genius loci e bellezza.
(14) Cfr. definizione nell’allegato.
(15) Cfr. definizione nell’allegato.
ALLEGATO
A. RIFERIMENTI
In tale contesto il Consiglio dell’Unione europea ricorda:
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1. |
l’articolo 167 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea |
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2. |
i lavori e la relazione del gruppo istituito nel quadro dell’MCA per un’architettura e un ambiente edificato di qualità per tutti (2020-2021) https://op.europa.eu/en/publication-detail/-/publication/bd7cba7e-2680-11ec-bd8e-01aa75ed71a1/language-en |
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3. |
la Carta europea del patrimonio architettonico (1975) |
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4. |
la Convenzione per la salvaguardia del patrimonio architettonico d’Europa - Convenzione di Granada (1987) |
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5. |
la Convenzione europea del paesaggio (2000) |
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6. |
la risoluzione del Consiglio, del 12 febbraio 2001, sulla qualità architettonica dell’ambiente urbano e rurale (GU C 73 del 6.3.2001, pag. 6) |
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7. |
le conclusioni del Consiglio, del 13 dicembre 2008, relative all’architettura: il contributo della cultura allo sviluppo sostenibile (GU C 319 del 13.12.2008, pag. 13) |
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8. |
le conclusioni del Consiglio sul piano di lavoro per la cultura 2019-2022 (GU C 460 del 21.12.2018, pag. 12) |
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9. |
le conclusioni, del 26 novembre 2012, sulla governance culturale (GU C 393 del 19.12.2012, pag. 8) |
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10. |
la dichiarazione congiunta sull’interazione tra patrimonio, architettura contemporanea e progettazione («Heritage, Contemporary Architecture and design in Interaction»), adottata alla conferenza di Riga il 13 marzo 2015 |
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11. |
la risoluzione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, del 25 settembre 2015, «Trasformare il nostro mondo: l’Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile» (A/RES/70/01) |
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12. |
l’agenda urbana per l’UE - patto di Amsterdam (lanciato nel 2016) (http://urbanagendaforthe.eu/pactofamsterdam/) |
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13. |
la comunicazione della Commissione dal titolo «Una visione a lungo termine per le zone rurali dell’UE: verso zone rurali più forti, connesse, resilienti e prospere entro il 2040» - COM(2021) 345 final |
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14. |
la dichiarazione di Davos «Verso una cultura della costruzione di qualità in Europa», adottata alla conferenza dei ministri della Cultura (Davos, 20-22 gennaio 2018) (https://davosdeclaration2018.ch/media/Context-document-en.pdf) |
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15. |
il sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione (Baukultur Quality System), pubblicato nel maggio 2021 (https://davosdeclaration2018.ch/quality-system/) |
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16. |
la nuova Carta di Lipsia, dal titolo «The transformative power of cities for the common good» (Il potere di trasformazione delle città per il bene comune), adottata in occasione della riunione ministeriale informale tenutasi il 30 novembre 2020 (https://ec.europa.eu/regional_policy/en/newsroom/news/2020/12/12-08-2020-new-leipzig-charter-the-transformative-power-of-cities-for-the-common-good) |
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17. |
i «principi di qualità europei per gli interventi con possibile impatto sul patrimonio culturale finanziati dall’UE» (nuova versione 2021) dell’ICOMOS (Consiglio internazionale per i monumenti e i siti) (http://openarchive.icomos.org/id/eprint/2436/) |
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18. |
la comunicazione della Commissione, del 14 settembre 2021, dal titolo «Nuovo Bauhaus europeo: bello, sostenibile, insieme» (doc. 11892/21 + ADD 1 + ADD 2 + ADD 3 – COM(2021) 573 final) |
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19. |
la convenzione quadro del Consiglio d’Europa sul valore del patrimonio culturale per la società (Convenzione di Faro) (https://www.coe.int/en/web/culture-and-heritage/faro-convention) |
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20. |
l’agenda territoriale 2030: un futuro per tutti i luoghi (https://ec.europa.eu/regional_policy/en/information/publications/brochures/2021/territorial-agenda-2030-a-future-for-all-places) |
B. DEFINIZIONI
Ai fini delle presenti conclusioni del Consiglio si applicano le definizioni di seguito riportate.
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«Baukultur» (letteralmente «cultura della costruzione»): un termine tedesco indicante un concetto che descrive tutte le attività umane che modificano positivamente gli spazi e l’ambiente di vita. Comprende le opere edilizie esistenti, ivi compresi i monumenti e altri elementi del patrimonio edificato, oltre che la progettazione e la costruzione di edifici, infrastrutture, spazi pubblici e paesaggi contemporanei integrati nell’ambiente naturale, cui sono collegati. «Baukultur» fa inoltre riferimento alle procedure di pianificazione relative a progetti edilizi, infrastrutture, città, paesi e paesaggi aperti, oltre che a tecniche e metodi edilizi tradizionali e innovativi. A livello sociale vi è un’ampia intesa implicita in merito alla qualità, ma anche agli strumenti, alle procedure e alle prassi, da cui deriva l’uso selettivo della parola «cultura» nel termine. |
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«Ambiente edificato»: lo spazio esistente che circonda le persone, al quale esse danno attivamente forma e che a sua volta incide sulla vita e sul comportamento delle persone. Comprende l’ambiente di vita. |
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«Progettazione circolare»: riguarda la creazione di prodotti e servizi non aventi più un ciclo di vita con un inizio, un centro e una fine. L’obiettivo è progettare prodotti che possano essere utilizzati, riutilizzati e riciclati, così da ridurre il consumo di risorse e la produzione di rifiuti e accrescere il valore aggiunto per l’ecosistema. La progettazione circolare si concentra sulla creazione di prodotti e servizi per l’economia circolare. |
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«Sistema Davos per la qualità nella cultura della costruzione» (Baukultur Quality System): una serie di strumenti che permette di definire e valutare le qualità dei luoghi in termini di «Baukultur», integrando e ponderando tanto i valori sociali, affettivi e culturali quanto gli aspetti tecnici e funzionali, sulla base dei seguenti otto criteri: governance, funzionalità, ambiente, economia, diversità, contesto, genius loci e bellezza. |
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«Ambiente di vita»: una composizione equilibrata degli ambienti artificiale e naturale, che include spazi sia interni che esterni. La pianificazione e la creazione di un ambiente di vita sostenibile e integrato (progettazione urbana o, più in generale, spaziale) comprendono attività di pianificazione e progettazione (ivi comprese la pianificazione territoriale, l’architettura e la paesaggistica), attività di costruzione e il coordinamento spaziale di altre decisioni connesse all’assetto spaziale (quali il traffico e le possibilità di mobilità, i servizi di pubblica utilità, l’agricoltura ecc.), ai fini di un miglioramento a lungo termine dell’ambiente di vita per il maggior numero di persone possibile attraverso decisioni in materia di spazi. |
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«Approccio basato sul territorio»: un approccio che si concentra sulle specifiche circostanze di un luogo e coinvolge nello sviluppo e nell’attuazione pertinenti, in qualità di partecipanti attivi, la comunità e un’ampia gamma di organizzazioni locali appartenenti a vari settori. |
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«Squadre di architetti statali e comunali»: squadre di architetti nelle pubbliche amministrazioni la cui missione consiste nel fornire all’amministrazione una direzione e consulenze strategiche in materia di progettazione al fine di migliorare la progettazione delle opere edilizie pubbliche, promuovere la qualità degli spazi e incentivare una cultura del placemaking. |