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Document 52021BP1669

Risoluzione (UE) 2021/1669 del Parlamento europeo, del 29 aprile 2021, recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune Bioindustrie per l'esercizio 2019

GU L 340 del 24.9.2021, p. 478–482 (BG, ES, CS, DA, DE, ET, EL, EN, FR, HR, IT, LV, LT, HU, MT, NL, PL, PT, RO, SK, SL, FI, SV)

ELI: http://data.europa.eu/eli/res/2021/1669/oj

24.9.2021   

IT

Gazzetta ufficiale dell'Unione europea

L 340/478


RISOLUZIONE (UE) 2021/1669 DEL PARLAMENTO EUROPEO

del 29 aprile 2021

recante le osservazioni che costituiscono parte integrante della decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune Bioindustrie per l'esercizio 2019

IL PARLAMENTO EUROPEO,

vista la sua decisione sul discarico per l'esecuzione del bilancio dell'impresa comune Bioindustrie per l'esercizio 2019,

visti l'articolo 100 e l'allegato V del suo regolamento,

vista la relazione della commissione per il controllo dei bilanci (A9-0105/2021),

A.

considerando che l'impresa comune Bioindustrie (in appresso «l'impresa comune») è stata istituita quale partenariato pubblico-privato con regolamento (UE) n. 560/2014 del Consiglio (1) per un periodo di 10 anni, con l'obiettivo di riunire tutti i pertinenti soggetti interessati e di contribuire a fare dell'Unione una protagonista di primo piano delle attività di ricerca, dimostrazione e diffusione di bioprodotti e biocarburanti avanzati;

B.

considerando che, a norma degli articoli 38 e 43 del regolamento finanziario dell'impresa comune, adottato con decisione del suo consiglio di direzione il 14 ottobre 2014, il contabile ha redatto i conti annuali dell'impresa comune per l'esercizio 2019;

C.

considerando che i membri fondatori dell'impresa comune sono l'Unione, rappresentata dalla Commissione, e i partner industriali, rappresentati dal consorzio bioindustriale (il «consorzio BIC»);

Aspetti generali

1.

osserva che il contributo massimo dell'Unione, compresi gli stanziamenti EFTA, alle attività dell'impresa comune ammonta a 975 000 000 EUR, da erogare a titolo di Orizzonte 2020; rileva che i membri industriali dell'impresa comune sono tenuti a fornire, per l'intera durata dell'impresa comune, un contributo complessivo di almeno 2 730 000 000 EUR, di cui contributi in natura e in denaro pari ad almeno 182 500 000 EUR per le attività operative dell'impresa comune e contributi in natura pari ad almeno 1 755 000 000 EUR per l'attuazione di attività supplementari che non rientrano nel piano di lavoro dell'impresa comune e che concorrono ai suoi obiettivi;

2.

osserva che, a fine 2019, delle 178 proposte ammissibili presentate nell'ambito dell'invito a presentare proposte di quell'anno, 23 erano state selezionate e avevano raggiunto la fase di preparazione della convenzione di sovvenzione; rileva inoltre che l'impresa comune ha un portafoglio di 124 progetti in corso, con un totale di 1 466 partecipanti provenienti da 37 paesi e sovvenzioni per un valore totale di 717 000 000 EUR;

3.

osserva che l'impresa comune ha prodotto un effetto strutturante su tutte le priorità strategiche del settore bioindustriale così come in diverse aree geografiche garantendo nel contempo anche una partecipazione equilibrata dell'industria, del mondo accademico e delle piccole e medie imprese; rileva inoltre che la missione dell'impresa comune consiste nell'attuare, nell'ambito di Orizzonte 2020, l'agenda strategica per la ricerca e l'innovazione (SIRA) promossa dal consorzio BIC e approvata dalla Commissione; constata che, per quanto riguarda la ripartizione del bilancio operativo, la dotazione per le azioni in materia di ricerca e innovazione e le iniziative faro è in linea con gli obiettivi, mentre sono necessari adeguamenti per le azioni di dimostrazione e di coordinamento e sostegno;

4.

constata con grande preoccupazione l'esistenza di problemi relativamente alla governance e alla trasparenza dell'impresa comune, in quanto le imprese private partecipanti esercitano un controllo esclusivo sulle priorità del partenariato (sono le sole imprese del comparto a elaborare le agende strategiche e i piani di lavoro annuali delle bioindustrie) e privatizzano i risultati e i dati di progetti finanziati con denaro pubblico; esprime preoccupazione, a tal riguardo, per il rifiuto da parte del settore di divulgare documenti fondamentali, come le proposte di progetti, le sovvenzioni o gli accordi di progetto; ricorda in proposito che tali documenti riguardano progetti finanziati con denaro pubblico; esprime preoccupazione per il fatto che i problemi summenzionati sono in parte una conseguenza logica della struttura e dei meccanismi del partenariato pubblico-privato in questione;

5.

invita la Commissione a garantire che i programmi di attività dell'impresa comune rispetteranno in futuro i requisiti e gli obiettivi stabiliti dal diritto dell'Unione per quanto concerne la mitigazione dei cambiamenti climatici e seguiranno in tale ambito le strategie elaborate dalla Commissione e dall'industria;

Gestione finanziaria e di bilancio

6.

osserva che la relazione della Corte dei conti (la «Corte») sui conti annuali dell'impresa comune per l'esercizio 2019 (la «relazione della Corte») rileva che i conti annuali dell'impresa comune relativi all'esercizio 2019 presentano fedelmente, sotto tutti gli aspetti rilevanti, la posizione finanziaria della stessa al 31 dicembre 2019, i risultati delle sue operazioni, i flussi di cassa e le variazioni dell'attivo netto per l'esercizio chiuso in tale data, conformemente al regolamento finanziario dell'impresa comune e alle norme contabili adottate dal contabile della Commissione; rileva inoltre che, secondo la relazione della Corte, le operazioni alla base dei conti sono, sotto tutti gli aspetti rilevanti, legittime e regolari;

7.

osserva che, secondo i conti annuali dell'impresa comune, il bilancio definitivo disponibile per l'esercizio 2019 comprendeva stanziamenti di impegno per 141 629 433 EUR (di cui 133 608 895 EUR dal bilancio dell'Unione) e stanziamenti di pagamento per 182 118 821 EUR (di cui 145 833 500 EUR dal bilancio dell'Unione); osserva inoltre che il bilancio amministrativo comprendeva un'eccedenza relativamente consistente di fondi non utilizzati di esercizi precedenti, che gli stanziamenti parzialmente riattivati sono stati utilizzati in via prioritaria, che una decisione adottata dal consiglio di direzione alla fine del 2019 ha previsto un'ulteriore riattivazione di stanziamenti nel bilancio per il 2020 da predisporre mediante una modifica di bilancio; rileva che alla fine del 2019 il bilancio amministrativo ha raggiunto un tasso di esecuzione del 92 % e un'esecuzione del 78 %; invita l'impresa comune a riferire all'autorità di discarico in merito;

8.

rileva dalla relazione della Corte che l'importo totale dei contributi in natura per le attività supplementari, pari a 916 064 000 EUR a fine 2019, include circa 216 000 000 EUR di contributi dichiarati, ma per i quali il processo di certificazione non è stato completato a causa della pandemia di COVID-19; sottolinea che le aziende partecipanti hanno fornito finora soltanto il 3,7 % dei loro contributi in natura e che tali aziende si sono rifiutate di divulgare i dati che permetterebbero una valutazione adeguata dei suddetti contributi in natura;

9.

rileva che esistono diverse procedure nelle imprese comuni che ricevono un contributo finanziario da parte dei loro membri privati; chiede che il calcolo dei contributi in natura sia armonizzato a livello delle imprese comuni; sottolinea che la procedura comune dovrebbe prevedere metodi di valutazione trasparenti ed efficaci da cui risulti il valore reale del contributo; invita la Corte a provvedere al controllo degli audit effettuati dai revisori esterni indipendenti; chiede altresì un opportuno quadro giuridico che assicuri che entro la fine del programma venga raggiunto l'importo del contributo finanziario richiesto; osserva che il quadro giuridico potrebbe includere requisiti a norma dei quali il contributo privato deve essere versato prima del corrispondente contributo dell'Unione, o contemporaneamente ad esso;

10.

rileva dalla relazione della Corte che, sebbene mediante il primo bilancio rettificativo siano stati annullati 18 000 000 EUR per compensare la riattivazione di 25 486 657 EUR di stanziamenti di pagamento di esercizi precedenti, alla fine del 2019 il livello degli stanziamenti di pagamento non utilizzati è salito a 43 950 700 EUR; invita l'impresa comune a riferire all'autorità di discarico in merito a qualsiasi sviluppo al riguardo;

11.

osserva che i tassi di utilizzo complessivi degli stanziamenti di impegno e di pagamento sono stati rispettivamente dell'87,40 % e del 75,87 %; rileva che, secondo la relazione della Corte, il basso tasso di esecuzione degli stanziamenti di impegno disponibili è dovuto al fatto che, in sede di valutazione delle proposte presentate a fronte dell'invito del 2019, è stato giudicato ammissibile al finanziamento nell'ambito di uno specifico tema un numero di proposte inferiore al previsto; osserva inoltre che il bilancio operativo degli stanziamenti di impegno ha raggiunto un tasso di esecuzione dell'87 %; invita l'impresa comune a rivedere le sue procedure e prescrizioni concernenti gli inviti a presentare proposte e a identificare le potenziali debolezze, anche per quanto riguarda il tasso di esecuzione relativamente modesto;

12.

rileva dalla relazione della Corte che a fine 2019 l'impresa comune aveva utilizzato il 76 % degli stanziamenti di pagamento disponibili per i progetti di Orizzonte 2020 e che i pagamenti per prefinanziamenti di progetti selezionati a seguito dell'invito a presentare proposte del 2018 ammontavano al 62 % del valore dei pagamenti operativi eseguiti durante l'esercizio; osserva che nel 2019 l'esecuzione degli stanziamenti di pagamento ha registrato progressi rispetto al 2018, nonostante i ritardi di alcune relazioni periodiche e benché gli importi di determinate dichiarazioni di spesa siano inferiori al livello previsto; constata che la necessità di elaborare ogni anno previsioni pluriennali per gli stanziamenti di pagamento operativi, con l'ultimo invito annuale a presentare proposte nel 2020, comporta maggiori sfide e aumenta il volume delle operazioni, poiché aumenta il numero di progetti realizzati in parallelo; invita l'impresa comune a monitorare attentamente la situazione per evitare arretrati, ritardi nei pagamenti e carenze di personale che potrebbero incidere gravemente sul carico di lavoro; invita l'impresa comune a prevedere una strategia per aumentare il tasso di esecuzione degli stanziamenti di pagamento;

13.

rileva che, a fronte del contributo massimo in denaro di 975 000 000 EUR che l'Unione deve assegnare all'impresa comune nel corso della durata della stessa, a fine 2019 l'Unione aveva contribuito con un importo totale di 414 638 000 EUR, e che in particolare il contributo per l'esercizio 2019 ammontava a 150 032 737 EUR;

14.

rileva dalla relazione della Corte che, rispetto al contribuito minimo in denaro di 182 500 000 EUR che i membri del settore devono versare a copertura dei costi operativi dell'impresa comune, a fine 2019 erano stati versati solo 3 250 000 EUR; osserva inoltre che il regolamento (UE) n. 560/2014 (2) è stato modificato per consentire ai membri industriali di versare i loro contributi in denaro a livello di progetto e che, nonostante tale modifica, vi è tuttora un rischio elevato che tali membri non riescano a raggiungere, entro la fine del programma dell'impresa comune, l'importo minimo di contributi in denaro ai costi operativi; ricorda a questo proposito che tutti i progetti pubblico-privato delle bioindustrie (progetti BBI) avrebbero dovuto essere finanziati sia con denaro pubblico che tramite contributi finanziari e in natura dell'industria; deplora che le ultime cifre disponibili indichino che le aziende partecipanti hanno versato solo una quantità oltremodo esigua dei contributi previsti; osserva che, di conseguenza, a fine 2018 la Direzione generale della Ricerca e dell'innovazione della Commissione ha deciso di ridurre di 140 000 000 EUR il bilancio dell'impresa comune per il 2020, pari a 205 000 000 EUR; invita l'impresa comune a riferire all'autorità di discarico in merito a qualsiasi sviluppo al riguardo;

Prestazioni

15.

osserva che l'impresa comune ha utilizzato indicatori chiave di prestazione (ICP) in ottemperanza a Orizzonte 2020, nonché otto ICP specifici all'impresa comune definiti nella SIRA 2017; rileva che nel 2019 le prestazioni medie dell'impresa comune rispetto ai tre ICP principali (tempi per l'informazione, tempi per la concessione delle sovvenzioni e tempi per il pagamento) di Orizzonte 2020 sono andate al di là degli obiettivi stabiliti nel 2019; osserva che le nuove catene del biovalore create dai progetti dell'impresa comune hanno superato in misura significativa gli obiettivi della SIRA;

16.

chiede che l'impresa comune riveda la propria strategia di comunicazione per garantire che i pertinenti portatori di interessi siano a conoscenza della sua missione, delle sue attività e dei suoi risultati;

17.

prende atto del valore dell'effetto leva atteso, pari a 2,11 a fine 2019, che è inferiore al valore obiettivo complessivo di 2,86 alla fine del programma; osserva che si tratta di un valore atteso in quanto l'effetto leva è calcolato includendo i contributi in natura per attività supplementari il cui processo di certificazione non è stato possibile a causa della pandemia di COVID-19; rileva che l'effetto leva operativo segnalato sta aumentando; invita l'impresa comune ad adottare misure più adeguate per conseguire l'effetto leva obiettivo;

18.

osserva che gli inviti dell'impresa comune sono assolutamente aperti alla partecipazione di tutti i soggetti interessati e che tutti gli inviti hanno ricevuto risposte; osserva che le proposte selezionate coprivano complessivamente l'81 % dei temi, e che quattro temi non sono stati coperti; nota con soddisfazione che per l'invito del 2019 sono state ricevute proposte provenienti da tutti gli Stati membri; prende atto dei notevoli sforzi compiuti dall'impresa comune per rendere noti i suoi obiettivi e risultati nonché i suoi inviti ai soggetti interessati; osserva che nel 2019 l'impresa comune ha intrapreso azioni incentrate sulla promozione di un rinnovato impegno nei confronti dei paesi sottorappresentati negli inviti; incoraggia l'impresa comune a intensificare i propri sforzi per coinvolgere gli Stati membri che continuano a essere sottorappresentati negli inviti e nei progetti finanziati dall'impresa comune; invita l'impresa comune a intraprendere azioni volte ad ampliare la copertura tematica;

19.

constata che nel 2019 le operazioni dell'impresa comune comprendevano la conclusione della preparazione delle convenzioni di sovvenzione per l'invito del 2018, che ha portato alla firma di 19 convenzioni di sovvenzione;

20.

osserva che, secondo la relazione della Corte, a fine 2019 il tasso di esecuzione del programma Orizzonte 2020 era pari al 63 % per quanto riguarda le procedure di gara per le attività assegnate all'impresa comune;

21.

accoglie con favore la relazione annuale di attività dell'impresa comune, che include l'impatto socioeconomico e ambientale dei progetti BBI; invita l'impresa comune a fornire maggiori dati sui risultati del previsto impatto ambientale di tali progetti, compresa una valutazione del ciclo di vita;

22.

invita la Commissione e la Corte a stabilire un metodo approfondito di monitoraggio delle prestazioni, al fine di valutare il valore aggiunto dell'impresa comune e di includere l'impatto in termini sociali e occupazionali e l'impatto sul mercato; rileva che l'esito di tale valutazione dovrebbe essere utilizzato per il futuro o per una ridistribuzione dei finanziamenti dell'Unione;

23.

rileva che occorre affrontare la questione dei diritti di proprietà intellettuale (DPI) in tutti i contratti che possono produrre un effetto o risultato previsto in termini di prestazioni; ricorda che i diritti di proprietà intellettuale mirano a tutelare i diritti dei singoli creatori ma forniscono indicazioni anche su come tali diritti saranno utilizzati in futuro; osserva che, dal momento che le attività sono finanziate anche con denaro pubblico, i risultati dovrebbero essere trasparenti, accessibili al pubblico e soggetti a requisiti speciali; invita la Commissione a proporre un quadro giuridico relativamente ai diritti di proprietà intellettuale e alla loro applicazione nel mercato, che comprenda requisiti speciali e la distribuzione degli utili;

Procedure di appalto e di assunzione

24.

rileva che a fine 2019 il personale dell'impresa comune contava 22 effettivi rispetto ai 23 iscritti nel bilancio; osserva che nel 2019 sono state avviate due procedure di assunzione, una per un agente contrattuale e una per un agente temporaneo, e che inoltre a fine 2019 sono stati selezionati tre candidati, per due posti temporanei e un posto di agente contrattuale, che avrebbero dovuto entrare in servizio nel primo trimestre del 2020;

25.

osserva con soddisfazione che nel 2018 l'impresa comune ha conseguito un buon equilibrio di genere nei suoi vari organi (comitato scientifico: 60 % donne e 40 % uomini; gruppo di rappresentanti degli Stati: 48 % donne e 52 % uomini; ufficio di programma: 70 % donne e 30 % uomini; esperti di valutazione (invito a presentare proposte del 2019): 46 % donne e 54 % uomini; coordinatori di progetto: 44 % donne e 56 % uomini, ad eccezione del consiglio di direzione (20 % donne e 80 % uomini); rileva che l'impresa comune ha osservato di non avere alcuna influenza sulla composizione del consiglio di direzione; prende atto con soddisfazione dell'equilibrio di genere del personale coinvolto nei progetti dell'impresa comune (46 % donne e 54 % uomini);

26.

rileva che nel 2019 l'impresa comune ha continuato a utilizzare i contratti quadro e gli accordi sul livello dei servizi che vigono presso la Commissione, ha avviato procedure di gara specifiche e ha inoltre firmato contratti specifici per il personale interinale e i servizi informatici comuni nell'ambito dei contratti quadro gestiti congiuntamente con altre imprese comuni situate nell'edificio White Atrium; osserva inoltre che all'inizio del 2018 l'ufficio di programma ha applicato una versione semplificata della procedura interna per l'aggiudicazione degli appalti e la firma dei contratti di appalto e che nel 2019 ha apportato ulteriori miglioramenti e semplificazioni; prende atto della presenza di un sistema di controllo ex ante volto a garantire la correttezza di tutti i pagamenti e ad evitare finanziamenti doppi, in linea con le strategie di controllo ex ante e di lotta alle frodi di Orizzonte 2020; invita l'impresa comune a prendere in considerazione i rischi potenziali derivanti dall'esternalizzazione dei suoi servizi informatici; invita l'impresa comune a fornire maggiori dettagli all'autorità di discarico circa l'assunzione di personale interinale, e in particolare a indicare se si è trattato di una soluzione temporanea necessaria per far fronte all'aumento del carico di lavoro;

Audit interno

27.

rileva che nel 2019 il servizio di audit interno ha sottoposto ad audit le procedure di sovvenzione dell'impresa comune nell'ambito di Orizzonte 2020 e ha concluso che, in generale, l'impresa comune ha istituito un sistema di controlli interni efficace ed efficiente, formulando nel contempo alcune raccomandazioni; osserva che l'impresa comune ha accolto le raccomandazioni e concordato un piano d'azione; invita l'impresa comune a comunicare senza indugio all'autorità di discarico il livello di attuazione di tali raccomandazioni; rileva che nel novembre 2019 il servizio di audit interno ha avviato la sua seconda valutazione dei rischi al fine di individuare i temi di audit che costituiranno il piano strategico di audit interno 2021-2023 e di attribuire ad essi un ordine di priorità;

28.

osserva che, a seguito della valutazione annuale dei rischi avviata nel settembre 2019, l'ufficio di programma ha pianificato azioni volte a ridurre la probabilità che si concretizzino i rischi individuati e l'impatto di tali rischi, qualora essi dovessero concretizzarsi, e rileva che le risposte ai rischi pianificate per il 2019 sono state attuate; rileva che tra giugno e settembre 2019 l'ufficio di programma ha eseguito un'autovalutazione delle proprie norme di controllo interno al fine di analizzarne l'attuale livello di attuazione e di studiare le condizioni necessarie per conferire al quadro di controllo interno dell'organizzazione un grado di maturità più elevato; osserva che da tale valutazione sono emerse alcune nuove questioni e che le più importanti riguardano le conclusioni del servizio di audit interno per le quali sono state aggiunte azioni correttive al piano d'azione; rileva che non sono emersi rischi critici in materia di conformità, efficacia ed efficienza; osserva inoltre che nel 2019 l'ufficio di programma ha creato le condizioni per un'efficace transizione a un nuovo quadro di controllo interno, in linea con le pratiche più recente degli organismi dell'Unione;

29.

rileva dalla relazione della Corte che l'impresa comune ha istituito procedure di controllo ex ante affidabili basate su esami documentali finanziari e operativi; osserva che l'impresa comune è tenuta ad attuare il nuovo quadro di controllo interno basato su principi della Commissione, che a fine 2019 l'impresa comune aveva completato l'analisi delle carenze rispetto al sistema di controllo interno esistente e definito indicatori di prestazione per tutti i nuovi principi di controllo interno e le relative caratteristiche, e che il consiglio di direzione dell'impresa comune ha adottato il nuovo quadro di controllo interno nel febbraio 2020;

30.

rileva dalla relazione della Corte che, sulla base delle risultanze disponibili a fine 2019 degli audit ex post del servizio comune di audit della Commissione, l'impresa comune ha segnalato un tasso di errore rappresentativo dello 0,6 % e un tasso di errore residuo dello 0,47 % per i progetti nell'ambito di Orizzonte 2020 (liquidazioni e pagamenti finali), a fronte del fatto che l'obiettivo ultimo per il livello residuo di errore alla chiusura dei programmi è giungere a un livello il più possibile vicino al 2 %;

31.

prende atto con preoccupazione della constatazione della Corte secondo cui gli audit dettagliati condotti su un campione, estratto su base casuale, di pagamenti di Orizzonte 2020 effettuati nel 2019 a livello dei beneficiari finali per corroborare i tassi di errore rilevati dagli audit ex post hanno evidenziato errori quantificabili di modesta entità relativi alle spese per il personale dichiarate, le cui principali cause sono state l'uso di tariffe orarie annuali e tariffe orarie mensili eccessive; invita l'impresa comune a controllare diligentemente le condizioni e le dichiarazioni in base alle quali vengono effettuati i pagamenti, per evitare in futuro richieste di pagamento non ammissibili;

32.

osserva che nel marzo 2018 è stato adottato un piano d'azione, a seguito della relazione di valutazione intermedia della Commissione sull'impresa comune pubblicata nel 2017; rileva che l'impresa comune sta monitorando l'attuazione del piano d'azione e che nel 2019 la maggior parte delle azioni ha ricevuto un seguito conformemente alle scadenze concordate, mentre altre erano ancora in corso; esorta l'impresa comune ad adoperarsi per portare a termine l'attuazione del piano d'azione e a informare l'autorità di discarico sullo stato di avanzamento entro giugno 2021;

Prevenzione e gestione dei conflitti di interesse e trasparenza

33.

osserva che a fine 2017 l'impresa comune ha adottato norme sui conflitti di interessi per tutto il suo personale e i suoi organi e che l'ufficio di programma ha elaborato un insieme circostanziato di norme e procedure che vengono applicate con efficacia in tutta la sua struttura di governance; rileva inoltre che nel 2019 il servizio di audit interno ha sottoposto ad audit una parte di tale quadro; esorta l'impresa comune a riesaminare e aggiornare le norme adottate nel 2017; si rammarica del fatto che l'impresa comune non pubblichi o non metta a disposizione su richiesta i curricula vitae e le dichiarazioni di interessi del suo direttore esecutivo e dei membri del consiglio di direzione;

34.

invita l'impresa comune a riferire all'autorità di discarico sulla sua politica di finanziamento delle attività di lobbying e di pubbliche relazioni dell'industria rivolte ai regolatori dell'Unione;

35.

invita l'impresa comune a informare dettagliatamente l'autorità di discarico sulle misure che ha adottato per combattere le molestie e le frodi, prevenire i conflitti d'interesse e proteggere gli informatori;

Altre osservazioni

36.

osserva che sono in corso negoziati e lavori preparatori per creare un partenariato europeo per un'Europa biocircolare (CBE), che potrebbe subentrare all'impresa comune Bioindustrie; osserva che gli obiettivi principali della CBE dovrebbero essere l'adozione di processi decisionali pienamente equilibrati e trasparenti, il monitoraggio continuo dell'impatto ambientale e socioeconomico del suo programma e la creazione di un nuovo sistema che contribuisca a evitare che i membri privati si trovino a non potere adempiere ai loro obblighi finanziari; si rammarica che tali sforzi di miglioramento non siano stati intrapresi già nel 2019 per migliorare le prestazioni e la trasparenza dell'impresa comune.

(1)  GU L 169 del 7.6.2014, pag. 130.

(2)  Regolamento (UE) n. 560/2014 del Consiglio, del 6 maggio 2014, che istituisce l'impresa comune Bioindustrie (GU L 169 del 7.6.2014, pag. 130).


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